XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
BILANCIO, PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, AFFARI DELL’UNIONE EUROPEA E
RELAZIONI CON L’ESTERO
N. 5
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA Di martedì 22 marzo 2022
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONIO MONTUORO
Inizio lavori h. 11.52
Fine lavori h. 15.02
INDICE
GRAZIANO Giuseppe (Unione
di Centro),*,*,*
NICOLAI Maurizio, dirigente generale Dipartimento
programmazione unitaria,*
DE NISI
Francesco (Coraggio Italia)
LO SCHIAVO
Antonio Maria (De Magistris Presidente),*
MAMMOLITI
Raffaele (Partito Democratico)
NICOLAI Maurizio Dirigente generale del
Dipartimento Programmazione unitaria
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
DE NISI Francesco (Coraggio Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico),*
NICOLAI Maurizio, dirigente generale del
Dipartimento Programmazione unitaria,*
Presidenza
del presidente Antonio Montuoro
La seduta inizia alle 11,52
Verificata la presenza del
numero legale e approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai
lavori della Commissione annunciando, preliminarmente, alcune comunicazioni, il
cui contenuto viene distribuito ai consiglieri.
Propone l’inversione dei
punti all’ordine del giorno, ovvero la discussione del quinto punto prima del quarto,
che è approvata.
Riferisce,
preliminarmente che la Commissione è chiamata ad esprimere parere consultivo,
ai sensi dell'articolo 15, comma 3, della legge regionale numero
30 del 2016, il quale prevede che le proposte di modifica di natura non
sostanziale siano trasmesse alla competente Commissione consiliare per
l'espressione del proprio parere.
Indi, illustra provvedimento, volto
alla rimodulazione del Piano finanziario di diversi Assi del POR Calabria
FESRFSE 2014/2020 (Asse 1, Asse 2 e Asse 6) precisando che la delibera in
discussione, su richiesta del Dipartimento istruzione, formazione e pari
opportunità, nello specifico prevede di implementare la dotazione finanziaria
dell'azione 1.1.5: "Sostegno all'avanzamento tecnologico delle imprese
attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce di
prodotti e di dimostrazione su larga scala", per un importo pari ad euro
1.000.000, e dell'Azione 1.3.2: "Sostegno alla generazione di soluzioni
innovative a specifici problemi di rilevanza sociale, anche attraverso
l'utilizzo di ambienti d'innovazione aperta come i Living Labs", per un importo pari ad euro 3.466.931,62.
A tal proposito, precisa che
l'incremento viene richiesto tenuto conto della possibilità di scorrimento
della graduatoria (previa valutazione a sportello) a valere sugli avvisi
attivati nell'ambito delle suddette Azioni e che al fine di dare seguito agli
incrementi richiesti è necessario effettuare una riduzione delle Azioni, sempre
afferenti all'Asse 1 del Por FESR/FSE 2014/2020, quali:
- Azione 1.1.2 "Sostegno per
l'acquisto di servizi per l'innovazione tecnologica, strategica, organizzativa
e commerciale delle imprese", per un importo pari ad euro 95.726,34;
- Azione 1.1.4 "Sostegno alle
attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie
sostenibili, di nuovi prodotti o servizi, per un importo pari ad euro
2.895.345,45;
- Azione 1.2.1 "Azioni di sistema
per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di
concertazione e reti nazionali e di specializzazione tecnologica e ad altri
progetti finanziati con altri programmi europei per la ricerca e l'innovazione
(es. Horizon)", per un importo pari ad euro 79.333,85;
- Azione 1.2.2 "Supporto alla
realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo su aree
tematiche di rilievo e all'applicazione di soluzioni tecnologiche funzionali
alla realizzazione delle strategie di S3 (da realizzarsi anche attraverso la
valorizzazione dei partenariati pubblico-privati esistenti, come i distretti
tecnologici, i Laboratori Pubblico-Privati e i Poli di Innovazione)", per
un importo pari ad euro 175.800,89;
Azione 1.3.3 "Interventi a supporto delle
imprese operanti nel settore dei servizi ad alta intensità di conoscenza e ad
alto valore aggiunto", per un importo pari ad euro 207.407,10;
Azione 1.5.1 "Sostegno alle
infrastrutture della ricerca considerate critiche/cruciali per i sistemi
regionali", per un importo pari ad euro 1.013.317,99.
Inoltre, riferisce che il Dipartimento
Presidenza ha chiesto la rimodulazione delle risorse finanziarie relative
all'Asse 2 "Sviluppo dell'Agenda Digitale", prevendendo un incremento
della dotazione finanziaria dell'Azione 2.2.1 "Soluzioni tecnologiche per
la digitalizzazione e l'innovazione dei processi interni dei vari ambiti della
Pubblica Amministrazione nel quadro del sistema pubblico di connettività
riguardanti, in particolare, la giustizia, la sanità, il turismo, le attività e
i beni culturali, per un importo pari ad euro 7.467.085,56 e l'Azione 2.2.2
"Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di e-Government interoperabili, integrati e
progettati con cittadini e imprese, applicazioni di e-procurement e soluzioni integrate per le smart cities and communities", per un importo pari ad euro
6.000.000,00.
Precisa che il suddetto incremento sarà
reso possibile attraverso una riduzione dell'Azione 2.1.1 "Contributo
all'attuazione del Progetto strategico Agenda digitale per la banda ultra
larga", sempre afferente all'Asse 2, per un importo pari ad euro
13.467.085,56.
Riferisce, infine, che su richiesta del
Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente si richiede la rimodulazione
dell'Asse 6, con un intervento sulle seguenti azioni:
- incremento dell'Azione 6.1.3
"Rafforzare le dotazioni impiantistiche per il trattamento e per il
recupero, anche di energia, ai fini della chiusura del ciclo di gestione, in
base ai principi di autosufficienza, prossimità territoriale e minimizzazione
degli impatti ambientali", per un importo pari ad euro 1.118.725,00 e con
conseguente riduzione per pari importo dell'Azione 6.1.2 "Realizzare i
migliori sistemi di raccolta differenziata e un'adeguata rete di centri di
raccolta";
incremento dell'Azione 6.6.1 "Interventi
per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza
strategica (parchi e aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi
tutelati), tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo", per un
importo pari ad euro 408.389,03, con una contestuale riduzione per pari
importo, dell'Azione 6.5.A.1 "Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della
rete Natura 2000".
A tal proposito, precisa che a seguito
di dette rimodulazioni è stato necessario allineare il Piano finanziario del
Programma, per come indicato nell'Allegato 4 alla delibera in discussione e che
tutte le
Azioni descritte presentano la capienza e la relativa disponibilità, per come
indicato dallo stesso Dipartimento e rappresentato nell'Allegato 1 alla
deliberazione in oggetto.
Riferisce, infine, che il Dipartimento economia e
finanze ha confermato la compatibilità finanziaria del provvedimento, atteso
che lo stesso non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
Chiede alcuni chiarimenti in riferimento al carattere
non sostanziale relativo allo spostamento di risorse tra Azioni dello stesso
Asse.
Fornisce alcuni chiarimenti, per come previsto
dall’articolo 15, comma 3, della legge regionale numero 30 del 2016, di cui dà
lettura.
Reputa troppo generico il riferimento normativo
enunciato e chiede ulteriori delucidazioni.
Nel ricordare che la Programmazione regionale si attua attraverso diversi strumenti, tra cui il POR, il PAC 2007/2013, il PAC 2014/2020, il PSC e il POC, per un importo pari a 7 miliardi e mezzo di euro, riferisce che ognuno di essi soggiace alle sue regole. Nello specifico, evidenzia che tutte le variazioni all’interno dei singoli Assi sono definite light, ovvero non sostanziali, in quanto non vi è necessità di ricorrere al Comitato di sorveglianza e non incidono sugli indicatori lasciando invariati gli Obiettivi di programma.
Chiede ulteriori chiarimenti rispetto alle modifiche dell’Azione e alle modalità di spostamento da un’Azione all’altra che, a suo avviso, sono rilevanti e in alcuni casi sostanziali.
Fornisce i chiarimenti richiesti, precisando che per determinate Azioni, in caso di irraggiungibilità dell’obiettivo per cause sopravvenute, quali ad esempio modifiche normative, servono motivazioni specifiche.
Si dichiara soddisfatto dei chiarimenti ricevuti.
Pone ai voti la proposta, che è approvata.
(La Commissione esprime parere favorevole)
Illustra il provvedimento volto alla rimodulazione del Piano finanziario
del Programma Azione Coesione (PAC) 2014/2020 evidenziando che, dal punto di
vista procedurale, la proposta è stata assegnata alla seconda Commissione per
l'esame nel merito, ai sensi della legge regionale numero 30/2016 che
disciplina la partecipazione della Regione Calabria al processo normativo
europeo e all'attuazione delle politiche euro-unitarie.
Riferisce che la delibera nasce dalle esigenze formulate sia dal
dirigente del Dipartimento turismo, marketing territoriale e mobilità sia dal
dirigente del Dipartimento salute e servizi socio-sanitari, con le quali si
chiede di provvedere ad una rimodulazione del PAC 2014/2020.
Nello specifico, comunica che tale rimodulazione, approvata dal
Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, prevede, su richiesta del Dipartimento salute, l'attivazione
all'interno del Programma Azione Coesione della misura 9.3.6 bis, nell'ambito dell'Asse 10
"Inclusione sociale", per un importo pari ad euro 22.000.000, con
conseguente riduzione, per pari importo, dell'Asse 9, misura 9.3.8, per la
quale non sussiste fabbisogno finanziario immediato.
Precisa, quindi, che l'introduzione di questa nuova misura è finalizzata
a garantire l'accesso al sistema sanitario attraverso interventi volti, ad
esempio, al finanziamento degli stipendi di medici e personale sanitario
temporaneamente impiegato nel contrasto all'emergenza epidemiologica Covid-19 –
ai quali rivolge un particolare e sentito plauso – e che analogamente, su
richiesta del Dipartimento turismo, si propone un incremento di risorse
sull'Asse 7, con riferimento all'Obiettivo specifico 7.3, Azione 7.3.1
finalizzata a "Potenziare i servizi di trasporto pubblico regionale e
interregionale su tratte dotate di domanda potenzialmente significativa",
precisando che tale incremento, pari ad euro 700.000, prevede una conseguente
riduzione per euro 500.000 euro dell'Asse 9, Misura 9.3.8 e per euro 200.000
dell'Asse 13.
Evidenzia, inoltre, che nel corpo della delibera si chiarisce che la
rimodulazione proposta non comporta una modifica delle priorità strategiche del
PAC e delle risorse ad esse collegate e che, pertanto, sarà garantito il rispetto
del vincolo complessivo di spesa previsto dall'iniziale assegnazione di somme
al Programma.
Riferisce, infine, che la rimodulazione in oggetto è stata sottoposta,
mediante procedura di consultazione scritta, al Comitato di coordinamento e che
la stessa si è conclusa favorevolmente e senza osservazioni.
Pone ai voti la proposta, che è approvata.
(La Commissione esprime parere favorevole)
Illustra
il provvedimento che, al pari del precedente, prevede un esame di merito da
parte della Commissione e riguarda la rimodulazione del piano finanziario del
PAC 2007/2013, il cui iter si concluderà con l’approvazione da parte del
Consiglio regionale.
Evidenzia,
quindi, che il provvedimento si rende necessario in conseguenza dell’aggravarsi
della crisi internazionale in atto in Ucraina, per far fronte alle esigenze
eccezionali relative all’accoglienza dei cittadini ucraini, in fuga dal loro
Paese, prevedendo il finanziamento di un nuovo intervento “Emergenza
Accoglienza” con risorse pari a 1.210.480,00 euro. Precisa che dette risorse si
sono rese disponibili a seguito di una ricognizione del dipartimento competente
circa la giacenza di somme prive di impegni vincolanti. Altresì, riferisce che
il provvedimento propone l’incremento, pari a 3,5 milioni di euro, della
dotazione finanziaria per l’attuazione di quattro nuovi interventi urgenti
nell’ambito dell’Azione di efficientamento e rifunzionalizzazione degli
impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani nei
comuni costieri. Precisa che tale incremento è possibile grazie alla
contestuale riduzione della scheda “Politiche attive del lavoro “(per
2.789.520,00 euro) e della scheda “StainCalabria” (per 710.480,00 euro).
Infine, riferisce che la rimodulazione mantiene immutata la dotazione
complessiva di ciascun Asse di programmazione.
Pur
favorevole, in linea di principio, con gli spostamenti proposti e accolto
favorevolmente l’aiuto offerto ai Comuni costieri dal presidente Occhiuto,
censura i ritardi della Regione Calabria nell’ammodernamento degli impianti di
depurazione, in particolare riguardo a quelli della Costa degli dei, il cui
iter di finanziamento sembra essersi arenato. Ritiene, dunque, che lo spostamento
previsto sia insufficiente e non sottragga la Regione dalle responsabilità che
le sono proprie. Invita, pertanto, l’Esecutivo ad intervenire per stimolare
interventi non solo sui fanghi ma anche sui depuratori. Infine, ribadita la
propria condivisione sulle finalità degli spostamenti, chiede di sapere le
modalità operative di utilizzo delle risorse e annuncia il suo voto favorevole.
Sulla
depurazione, evidenzia come le dichiarazioni del presidente Occhiuto siano
state chiare circa un necessario tempestivo intervento sui comuni costieri
anche per l’approssimarsi della stagione estiva. In risposta al consigliere Lo
Schiavo, ricorda che il precedente avviso in materia di ammodernamento degli
impianti di depurazione è in attesa dell’efficacia della delibera CIPE che ne
prevede il finanziamento. Riconosce, poi, all’esecutivo regionale un interesse
sia a concludere gli interventi relativi alla depurazione sia ad azioni
tempestive e concrete di accoglienza dei profughi ucraini.
Ringrazia
comunque il consigliere Lo Schiavo per l’interesse dimostrato sulla tematica e per
la sua disponibilità.
Pur
condividendo le finalità per cui si sta provvedendo allo spostamento delle
risorse, tuttavia a fronte dei chiarimenti del dott. Nicolai, ritiene che
l’impianto originario della programmazione possa essere compromesso rispetto
agli obiettivi iniziali che – ricorda - sono stati concertati col partenariato
sociale. Apprezzato l’impegno del presidente Occhiuto sia in materia turistica
sia riguardo all’accoglienza, che reputa indispensabile, contesta però che gli
spostamenti avvengano a carico dell’Asse sulle politiche attive del lavoro.
Ricorda, quindi, che gli obiettivi prefissati in materia di politiche attive
non sono stati mai raggiunti, ritenendo, per contro, necessario far convergere
il maggior numero di risorse possibili, al fine di rispettare i target e gli
indicatori assegnati.
Esprime,
comunque, il suo voto favorevole.
Ricordati
gli strumenti finanziari a disposizione della Regione Calabria (PAC 2007/2013;
PAC 2014/2020; POC e Programmazione attuale in fase di approvazione definitiva)
equivalenti a circa 7,5 miliardi di euro, evidenzia come gli importi
complessivi dello spostamento siano limitati e non incidenti sull’impianto
originario della programmazione. Sulle politiche attive del lavoro rimanda alla
relazione successiva del dirigente del Dipartimento sulla nuova programmazione.
Evidenziato
come la programmazione in esame sia ormai datata e come sia necessario prendere
atto degli obiettivi non più raggiungibili, ritiene positivo apportare
modifiche che correggano “storture” e indirizzino le risorse su obiettivi
virtuosi e perseguibili. Concorda su alcuni spostamenti previsti su azioni che
giudica virtuose, al pari del finanziamento di attività finalizzate
all’accoglienza e all’ospitalità dei profughi ucraini.
Per
contro non condivide eventuali modifiche che incidano su procedure avviate e
graduatorie esistenti. Censura il disimpegno di risorse, pari a 80 milioni di
euro, per contrastare l’erosione costiera, che a suo avviso dimostra il
fallimento di un intervento indispensabile. Auspica in proposito che la
Commissione sia concreta e chiede che in una prossima seduta sia invitato a
partecipare ai lavori il dirigente del Dipartimento competente in materia
perché indichi le criticità esistenti e si trovino soluzioni concrete e
definitive che assicurino massima diligenza e massimo impegno delle strutture
amministrative coinvolte.
Apprezzata
la discussione sia sulla depurazione sia sull'erosione costiera per la quale
evidenzia criticità che ricadono anche sugli operatori turistici, evidenzia
come il ritardo nell’attuazione della programmazione renda di fatto inutili
alcuni interventi previsti. Sottolinea, poi, come vi siano difficoltà non solo
inerenti alla carenza di risorse finanziarie ma anche umane in materia di
erosione costiera, auspicando una soluzione concreta e celere che consenta
l’utilizzo delle risorse nel miglior modo possibile.
Ritiene
preferibile prevedere una seduta congiunta con la Commissione ambiente, attese
le diverse competenze spettanti in capo alle Commissioni consiliari, al fine di
affrontare la problematica con tempestività.
Riferisce
che l’ultima delibera di Giunta regionale riguarda fondi del PAC 2007/2013 per
i quali è obbligatoria la conclusione delle azioni al 31 dicembre 2022.
Precisa, quindi, come la scelta di non avviare alcune azioni discende
dall’impossibilità di concluderle entro l’anno, in particolare con riguardo
alle politiche attive del lavoro, per problematiche connesse alla
rendicontazione e alla conclusione delle fasi in cui sono suddivise. Evidenzia, quindi, come per quanto riguarda
la depurazione la deliberazione del CIPE del 22 dicembre 2021 ha approvato
risorse stralcio per la Regione Calabria, ai sensi dell’articolo1, comma 178,
lettera d) della Legge di bilancio 2020, con anticipazione sul Fondo Sviluppo e
Coesione. Precisa, quindi, che si è in attesa della pubblicazione della
deliberazione CIPE, momento dal quale la delibera stessa si intende assunta e
potrà esplicare i suoi effetti.
Sulle
attività relative alla messa in sicurezza del programma, evidenzia come le modifiche
alla programmazione siano obbligatorie, attesa la sua scadenza al 31 dicembre
2023, per evitare la perdita di risorse. Ritiene poi che sia necessario un
approfondimento circa le opere da effettuare sulle coste che richiedono, nei
fatti, una tempistica eccessiva e alle volte non coerente con quella della
programmazione. Porta ad esempio i progetti inerenti i porti per i quali i
tempi medi di raggiungimento della progettazione esecutiva si assestano
mediamente nel decennio.
Pone
ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata
all’unanimità.
(La Commissione approva all’unanimità)
Precisato
che sulla proposta la Commissione è chiamata ad esprimere parere finanziario,
ai sensi dell’articolo 72 del Regolamento interno, illustra la proposta tesa a
modificare il comma 5 bis dell’articolo 11 del Piano della Salute per adeguarlo
alle previsioni del PNRR, modificando le parole “case di continuità” con quelle
“case di comunità”, senza oneri a carico del bilancio regionale. Dà quindi
lettura del parere del dipartimento bilancio che conferma che la proposta è di
natura ordinamentale e non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del
bilancio regionale.
Pone
ai voti la proposta su cui la Commissione esprime parere favorevole.
(La Commissione esprime parere favorevole)
Ricorda che l’informativa è necessaria per rendere edotta la Commissione sia sulla nuova programmazione regionale dei fondi europei sia sul PNRR. Evidenzia, poi, che il 18 e 19 marzo scorsi il Dipartimento ha provveduto all’incontro con il partenariato nel quale è stata presentata la bozza del nuovo programma regionale, che ha riscosso apprezzamento tra i presenti. Riferisce, quindi, che la nuova programmazione concentrerà le proprie risorse su cinque Obiettivi di policy: un'Europa più intelligente; un'Europa più verde; un'Europa più connessa; un'Europa più sociale; un'Europa più vicina ai cittadini.
Reputando
che l’obiettivo principale da perseguire sia quello della qualità dei progetti
per rilanciare il territorio e ridurre le differenze con altre regioni, giudica
importante un’attività sinergica tra Giunta e Consiglio. Annuncia, quindi, che
il provvedimento, in esito all’incontro col partenariato, verrà depositato
presto in Giunta regionale e che una discussione preliminare alla sua
approvazione è stata ritenuta necessaria in un’ottica di collaborazione. Cede,
quindi, la parola al dottore Nicolai.
Precisato
che con un negoziato è stato approvato un regolamento valido per tutti gli
Stati membri, sottolinea come nella passata programmazione sia stata concessa,
causa Covid, la massima flessibilità nella gestione e attuazione dei fondi e
come, invece, la nuova programmazione sarà molto rigida, tanto da prevedere che
ogni Stato membro debba soddisfare delle condizioni abilitanti per l’accesso ai
fondi. Puntualizzato che nel programma in discussione ogni Stato membro deve
già essere in possesso delle condizionalità richieste, comunica che il
programma è stato redatto e che l’obbligo della complementarietà tra il programma,
il PNRR e i programmi nazionali ha creato molti problemi poiché è stata molto
affievolita la fase di decisionale e ancora i programmi nazionali non sono
stati redatti. Evidenziato come il programma diverrà definitivo una volta
caricato sulla piattaforma, precisa che tutte le direzioni potranno fare
osservazioni sul programma definitivo entro 90 giorni dal caricamento e la
Regione avrà 20 giorni di tempo per rispondere alle osservazioni formulate.
Puntualizzato come il programma potrà quindi essere soggetto a piccole
modifiche derivanti dalle osservazioni, comunica che la parte relativa alla
portualità turistica è stata cassata. Sottolineato come l’attuazione del
precedente programma operativo sia stata fallimentare, puntualizza come sia
stata fatta la scelta di prevedere per ogni obiettivo specifico un budget per
capacità istituzionale e quindi il dipartimento, oltre alla predisposizione del
bando, dovrà contribuire ad aumentare la capacità degli enti locali di
parteciparvi in modo corretto.
Precisato,
ancora, che dovrà essere presentato un elenco di progetti strategici già
definito che consenta già a gennaio di avviare la programmazione, pone
l’attenzione sul vincolo inerente al rispetto dell’accordo di partenariato.
Comunica
che nella trattativa per il budget si è passati da 2 miliardi e duecento
milioni a tre miliardi 173 milioni di euro cofinanziati tra Unione, Stato
membro e Regione, a cui spetta il finanziamento del 9 per cento. Puntualizzato
che il 9 dicembre scorso la Regione ha chiesto di utilizzare parte del Fondo di
Sviluppo e Coesione per finanziare i progetti comunitari e liberare fondi di
bilancio regionale, comunica che è stato concesso solo l’utilizzo della metà
delle risorse del FSC per finanziare progetti comunitari. Evidenzia, infine,
come l’ammontare del cofinanziamento nazionale sia stato ridotto e la
differenza sarà colmata dai fondi del Programma operativo complementare.
Evidenziato che gli Obiettivi di
policy assorbono larga parte delle risorse del FESR, sottolinea l’importanza
che rivestono le politiche sull’ambiente, la depurazione e le infrazioni.
Riferito, poi, che un’altra azione
importante è quella denominata “strategie territoriali”, ricorda come tra le
aree urbane ci siano Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro e tra le aree minori
Rossano-Corigliano, San Ferdinando, Gioia Tauro, Vibo Valentia e Crotone.
Ribadito che gli obiettivi di
policy sono 5 e che ogni obiettivo viene ulteriormente suddiviso in obiettivi
specifici, evidenzia tra i tanti l’importanza delle politiche dell’innovazione;
dell’efficienza energetica; dei rifiuti e delle risorse idriche; delle
politiche sui giovani.
Sostenuto, infine, che saranno
tenute presenti tutte le esigenze della Calabria e che solo alla fine del
negoziato sarà pronto il programma definitivo, riferisce che sul portale
Calabria Europa (raggiungibile al link Calabria
Europa) è presente tutta la
documentazione di riferimento.
Ringrazia il dirigente per il
lavoro svolto, evidenziandone la complessità.
Ringraziato il dottor Nicolai per
le informazioni fornite, sottolinea come il programma operativo sia coerente
con quanto stabilito a livello europeo.
Giudica sostanziale l’impalcatura
del Programma, pur ritenendo non fattibile una valutazione nel merito poiché al
momento non se ne conoscono i dettagli.
Premesso che si sta esaminando il
Programma Operativo regionale 2021-2027, quindi la programmazione dei prossimi
6 anni della Calabria, chiede il motivo per il quale l’attuale programmazione
2014-2020 è considerata fallimentare.
Chiede, poi, delucidazioni sui
sistemi depurativi e le infrazioni, sugli ambiti urbani e sulle aree intermedie,
in particolare chiede perché Corigliano-Rossano non sia considerata tra le aree
principali.
Per quanto riguarda la “non spesa”
chiede di sapere quanti progetti del Programma Operativo 2014-2020 non
realizzati possono essere recuperati e riportati nella nuova programmazione.
Infine, condivide il concetto di
attrattore che al momento per la Calabria sono i Bronzi di Riace, ma sarebbe
necessario ed opportuno riuscire ad individuarne altri.
Evidenziata la delicatezza e la complessità della discussione, esprime perplessità per alcune precisazioni in termini fallimentari riferiti dal dottore Nicolai.
A tal proposito, chiede di sapere come poter intervenire per porre in essere il superamento di tale situazione e, soprattutto, comprendere i limiti e gli ostacoli che l’hanno generata.
Pur non entrando nel merito di quanto illustrato, chiede di conoscere il margine di discrezionalità delle visioni strategiche, per capire quanto si possa incidere.
Per quanto concerne l’investimento sul capitale umano e la perdita demografica della Regione Calabria, chiede quali misure concrete si possano adottare per invertire questo trend, da superare attraverso investimenti sui giovani e sulle nuove generazioni
Chiede, infine, se vi sia una visione strategica dal punto di vista degli attrattori della Calabria, al fine di riempire non solo di contenuti ma anche di fatti quanto riferito, arrivando ad incidere su alcuni obiettivi strategici come quello che riguarda le nuove generazioni e la necessità di investimento su di essi.
Precisato che l’intento della Programmazione è quello di ripartire all’insegna del superamento delle criticità del territorio, plaude alla programmazione illustrata, a suo avviso, molto dettagliata e che rispecchia le esigenze primarie, ovvero le difficoltà che il territorio vive.
Esprime apprezzamento per l’esposizione e chiede se siano previste percentuali minime per settori quale quello della connettività.
Invita a valutare bene gli investimenti previsti dal PNRR sulle infrastrutture, puntando soprattutto sui collegamenti calabresi piuttosto che per sugli interventi che, comunque, sono di competenza dello Stato.
Esprime apprezzamento per i lavori odierni e per il dibattito su tematiche importanti e fondamentali per la Calabria.
Ritiene che la Programmazione illustrata, pur essendo ricca di contenuti, consenta di intervenire con ulteriori suggerimenti.
Ricordati gli apprezzamenti espressi in passato dall’Unione europea rispetto alla capacità di programmazione, scontratasi a sua volta con l’assenza di ricadute concrete e con conseguenti indicatori negativi su diversi settori, invita a intraprendere un percorso di sfida per consentire alla Calabria di utilizzare al meglio le ingenti risorse economiche in arrivo, attraverso un’azione costante all’insegna del confronto e della valutazione degli obiettivi concreti.
Esprime perplessità per alcuni obiettivi che riguardano l’ambiente e, in particolare, il problema degli incendi. A tal proposito, invita ad investire sulle risorse umane: tecnici, professionisti e operai che consentano il reale presidio del territorio.
Per quanto concerne il tema dell’occupazione, invita ad un’attenta valutazione della capacità di utilizzo delle risorse in tal senso, soprattutto per la creazione di lavoro giovanile.
Infine, invita a prestare particolare attenzione ai piccoli Comuni, molti dei quali carenti di organico, attraverso opportuni sostegni, per scongiurarne il collasso.
In virtù di quanto detto, auspica che la collaborazione avviata oggi continui nel tempo.
Puntualizzato che quello odierno non sarà l’unico appuntamento in Commissione ma ne seguiranno altri nel corso dell’attuazione del Programma, per lavorare in sinergia, evidenzia che lo spostamento di risorse è responsabilità della politica, incapace di raggiungere gli obiettivi.
Con riferimento alle aree interne, ritiene che l’elenco possa essere arricchito con altre aree, ritenendo che nel precedente programma siano state sottostimate.
Evidenzia come l’indirizzo politico sia in capo alla Giunta, che, a suo avviso, sta ben operando.
Precisa di aver utilizzato le sue argomentazioni per suggerire, attraverso il dottore Nicolai, ulteriori obiettivi specifici.
Evidenziato come il suo giudizio sul programma operativo sia di natura esclusivamente tecnica e volto a comprendere se le scelte relative alla spesa rappresentino il giusto volano economico per il territorio, sottolinea come sia importante cercare di capire, attraverso gli indicatori, gli errori passati per non ripeterli. Specificato che il programma ha un basso livello di governance e che la Regione, che è l’ente a cui si fa riferimento, è attuatore del 30% della spesa dei fondi comunitari, mentre il restante 70% viene attuato da altri enti, evidenzia come si sia registrato il fallimento delle strategie territoriali e come le aree interne non hanno avuto un sistema di governance adeguato, necessitando di essere affiancato da ulteriore personale. Reputato impossibile immaginare un Asse 1 con 100 milioni per le università o i centri di ricerca quando, a suo avviso, devono essere le aziende a fare da stimolo alla ricerca, ribadisce che un modello di governance più strutturato è l’elemento minimo per gli altri enti che, invece, risultano essere quattro volte più lenti della Regione.
Riguardo alle infrazioni,
puntualizza che le stesse sono il frutto della mancanza di monitoraggio del
dato. Sottolineato che dal precedente programma possono essere riportati gli
investimenti del valore tra i due e i 5 milioni di euro, da terminare entro il 2025.
Riguardo alle risorse da destinare a Rossano-Corigliano, riferisce che le stesse sono state spostate dal POR al POC, con scadenza successiva, considerato che non c’erano i progetti esecutivi. Sottolineato come il dato relativo al decremento demografico sia il problema della Regione Calabria e come gli indicatori traccino un quadro complesso che porta la Calabria ad essere nell’ultima classe del comunicatore di socialità, evidenzia come siano necessari degli investimenti per incrementare le nascite, le iscrizioni ai corsi universitari di secondo livello e intervenire sull’attività dell’istruzione universitaria per rendere più competitivi gli atenei, attraverso delle politiche attive, con misure strutturali e complessive. Riguardo alla elettrificazione delle linee ferroviarie, riferisce che si interverrà con risorse del PNRR sulle ferrovie regionali e che allo stesso modo saranno finanziate 5 centrali di produzione e stoccaggio di idrogeno oltre che l’acquisto di treni e bus ad idrogeno.
Con riguardo alle aree interne, specifica che quattro aree sono state individuate dalla passata programmazione e ad esse se ne aggiungeranno altre.
Conclude sottolineando che è stata posta in essere una collaborazione con gruppi di assistenza tecnica, pagati dall’Unione Europea, al fine di riuscire a tramutare un bisogno in un progetto e consolidare la capacità di progettazione della Calabria.
Ringraziato il dottore Nicolai per la completezza e la semplicità delle risposte date, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 15,02
D’ordine del dirigente
Il Funzionario
Giada Katia Helen Romeo