X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ,
ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 65
RESOCONTO
SOMMARIO
SEDUTA DI
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE MICHELANGELO MIRABELLO
E DEL
VICEPRESIDENTE SINIBALDO ESPOSITO
Inizio lavori h. 12,23
Fine lavori h. 15,00
INDICE
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
Sulla situazione sanitaria calabrese
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
CAUTERUCCIO Antonella, dirigente
del Settore Alta Formazione e Università
CORIGLIANO Francesca, Assessore
all'Istruzione ed alle attività culturali
CORIGLIANO Maria Francesca, assessore
alla cultura, beni culturali e istruzione
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra),*,*
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
Barone Rosalba, dirigente
del Settore politiche sociali, assistenziali, inclusive e familiari, economia
sociale, volontariato,*,*
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra),*,*
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
PARENTE Claudio (Forza Italia)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà),*,*
ROBBE Angela, assessore al lavoro
e al welfare,*,*,*
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
Presidenza
del Presidente Michelangelo
Mirabello
La
seduta inizia alle 12,23
Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della
Commissione.
Propone una inversione dell’ordine del giorno con la trattazione immediata del punto 3 e, successivamente, del punto 4, per consentire all’Assessore competente di relazionare. Comunica, altresì, il rinvio del primo punto su richiesta degli stessi soggetti convocati per l’audizione.
(Così resta stabilito)
Chiede che la Commissione, nonostante il rinvio del punto all’ordine del
giorno, affronti brevemente la problematica della sanità.
Suggerisce, per la prossima seduta di Commissione, di invitare anche il
responsabile della costruzione degli ospedali per riferire sullo stato dell’arte.
Concorda sia con il consigliere Esposito, sull’opportunità di avviare la
discussione sulla problematica sanità, sia con il consigliere Pedà, sulla necessità di estendere la platea degli auditi per la prossima seduta.
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
Sottolineata la gravità in cui versa tutto il comparto della sanità,
pone l’attenzione in particolare sulle problematiche inerenti la scadenza dei
termini contrattuali di operatori socio sanitari ed infermieri al 31 dicembre
prossimo; situazione questa che, a suo avviso, senza un appropriato intervento
porterà al “collasso del settore” con la conseguente chiusura degli ospedali.
Evidenziato che il commissario Cotticelli si
sta interessando alla problematica, offrendo le dovute assicurazioni, ritiene
che nell’attesa di procedere con lo scorrimento delle graduatorie sia
necessario comprendere come agire per il superamento delle scadenze
contrattuali.
Giudica, quindi, opportuna la presentazione di una proposta di legge che
consenta al commissario Cotticelli sia di effettuare
la proroga per i lavoratori in scadenza di contratto sia di procedere con lo
scorrimento delle graduatorie.
Evidenzia, poi, la necessità di individuare, all’interno del decreto
Calabria, un percorso che possa risolvere il problema dei precari nella sanità
(1000 operatori a tempo determinato).
Conclude sottolineando che la suddetta proposta di legge potrebbe essere
discussa nella prossima seduta di Commissione, considerata la situazione di
emergenza e di urgenza.
Assicura che alla fine dei lavori sarà concordata la data per la
prossima seduta di Commissione e sarà affrontata la tematica.
(La Commissione rinvia)
CORIGLIANO Francesca, Assessore all'Istruzione ed alle attività culturali
Sottolineato che quello in discussione è il secondo Piano triennale -
Istruzione Tecnica superiore, evidenzia che la Regione Calabria ha scelto di
costituire il sistema ITS in ambito regionale al fine di sostenere lo sviluppo
economico e la competitività del sistema produttivo e di contribuire alla
diffusione della cultura tecnica, scientifica e professionale, rispondente ai
parametri europei di qualificazione delle competenze delle persone, in
particolare dei giovani.
Riferisce che dall’esperienza e dalle criticità del Piano triennale
precedente sono stati realizzati i punti di forza del nuovo Piano ITS.
Precisa, quindi, che la rilevanza dell’ITS è data anche dal segmento di
giovani coinvolti a cui verrebbe garantita professionalità.
Riferisce, poi, che la Giunta e il presidente Oliverio hanno deciso di
aumentare il numero di ITS, distribuendoli a livello territoriale e garantendo
il giusto equilibrio tra le province.
Sottolineati alcuni vincoli, quali per esempio la certificazione della conoscenza
della lingua straniera, rende noto che tra gli obiettivi c’è quello di
promuovere e rafforzare il turismo e valorizzare i beni culturali.
Riferisce che ogni anno saranno autorizzati corsi specifici per ogni ITS, specificando gli ambiti, tenuto conto del tessuto economico e sociale locale in cui sono previsti.
Rinvia il punto in discussione e dispone la riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti.
(La Commissione rinvia)
Evidenziato come quello in discussione sia il primo Piano triennale che la Calabria promuove, sottolinea come il Dipartimento abbia lavorato alla ricostruzione del sistema universitario calabrese, con notevoli investimenti, secondo la logica dell’inclusione, di modo da garantire pari opportunità a tutti i ragazzi calabresi indipendentemente dalla loro situazione sociale ed economica. Puntualizzato che si è investito in borse di studio, prevedendo che a fruirne sia il 100 per cento degli studenti aventi diritto, rimarca come investire in questa direzione abbia portato ad un aumento dei finanziamenti statali che oggi ammontano a 16 milioni di euro. Dichiara che si è scelto di investire per concedere contributi per mensa, alloggio e mobilità internazionale, favorendo così gli scambi con altri Paesi, strutturando la tassa regionale in tre fasce in base all’ISEE. Puntualizza, infine, che molta attenzione è stata posta nell’attuare forme di facilitazione della frequenza per i ragazzi con disabilità e che il Piano prevede un Osservatorio che si propone di migliorare la programmazione e l’attuazione delle politiche in tema di formazione.
Rinvia il punto in discussione e dispone la riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti.
(La Commissione rinvia)
Ricorda che riguardo alla proposta di legge in discussione erano state audite le associazioni di categoria ed erano state proposte ulteriori modifiche che, però, avrebbero inciso sulla legge regionale numero 48 del 2013, modificando la natura interpretativa della proposta. Essendo decorsi i termini per la presentazione degli emendamenti ed essendo stato istruito il testo, propone l’approvazione della proposta in discussione. Pone, quindi, in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
(La Commissione approva)
Comunica che è pervenuta alla Commissione una richiesta di audizione della dottoressa Cinzia Nava, Presidente della Commissione pari opportunità del Consiglio regionale.
Evidenziato come il Settore assistenza giuridica abbia riscontrato nella proposta una serie di criticità, ritiene che la tematica abbia seguito un iter anomale, creando, con l’istituzione prima del Tavolo regionale e poi dell’Osservatorio regionale, una sovrapposizione di compiti e funzioni. Annuncia, quindi, la presentazione di un emendamento sostitutivo che tenga conto dei rilievi emersi.
Sottolineato che la dirigente del Settore Pari Opportunità, Politiche di Genere, Servizio Civile, Immigrazione, Centro Regionale Antidiscriminazioni della Regione Calabria è in possesso del testo originario, da emendare in considerazione dei rilievi del Settore assistenza giuridica, chiede al consigliere Esposito di coordinarsi con il Dipartimento per evitare lungaggini e ritardi nella trattazione del provvedimento.
Concorda con quanto detto dal Presidente e sottolinea che, comunque, la struttura della proposta rimarrà invariata.
Propone di prevedere un aiuto economico da elargire alle donne che denunciano, per evitare che le stesse per tutelare la propria prole siano portate a non denunciare.
Espresse delle perplessità riguardo alla previsione di un Tavolo permanente in quanto, a suo avviso, alcune norme sono già in essere, evidenzia come per quanto previsto dall’articolo 4 il Tavolo è costituito dai Centri antiviolenza e, pertanto, a suo avviso, subordinare ad un parere una cosa già normata porta ad un conflitto di interessi. Esprime perplessità circa la modalità di istituzione dei Centri antiviolenza nel momento in cui si prevedono requisiti diversi per gli enti pubblici e quelli privati. I primi, infatti, per aprire un Centro necessitano di 6 associazioni qualificate, contrariamente ai privati. Evidenzia, poi, come il monitoraggio delle attività debba essere svolto dagli uffici ed elenca una serie di ulteriori criticità riscontrate.
Condiviso quanto esplicitato dalla dottoressa Macrì, propone un confronto presso il Dipartimento volto a sanare tutte le incongruenze e contribuire così alla stesura del l’emendamento sostitutivo che scaturirà da detto confronto.
Rinvia il punto in discussione e dispone la riapertura dei termini per la presentazione degli emendamenti.
(La Commissione rinvia)
Relazionando sul punto, informa che la delibera ha tenuto conto delle
osservazioni sollevate nelle precedenti sedute di terza Commissione. Premesso,
quindi, che si è stabilito di non andare avanti in ordine alla ripartizione del
Fondo nazionale per le politiche sociali la cui gestione è attribuita agli
Ambiti e non ai Comuni, esplicita la necessità di rivedere i sistemi in
funzione dei nuovi bisogni e dei nuovi potenziali utenti, rapportandoli alle
strutture esistenti sul territorio, al numero e alla tipologia delle richieste
ed adeguando le rette ai profili professionali. In merito a questo, spiega che
si è modificato il metodo di calcolo delle rette, individuando risorse
aggiuntive e la possibilità di utilizzare nuove risorse dei fondi strutturali.
Conclude rendendo noto che la proposta ha ricevuto l’assenso della Conferenza
unificata, della quale sono state recepite anche le osservazioni.
Posto che trattasi di una legge molto attesa, osserva che si sarebbe
aspettato qualcosa di meno provvisorio. Ritiene che il fabbisogno sia
sottostimato e, di conseguenza, che l’impegno di spesa non riuscirà a coprire i
costi. Considera necessario individuare
altre fonti di finanziamento senza ricorrere ai fondi comunitari, rivalutando
il fabbisogno secondo criteri più confacenti alle esigenze del territorio.
Manifestate le medesime perplessità riguardo una copertura finanziaria
non adeguata e sottostimata, aggiunge che l’utilizzo di voucher potrebbe introdurre un ulteriore elemento di insicurezza
dal punto di vista di chi eroga il servizio. Definita assurda la richiesta di
sei milioni di euro di compartecipazione richiesta ai cittadini calabresi,
chiede a che punto sia l’iter dei tre milioni destinati ad agevolare il
Trasporto pubblico locale per coloro che si trovano in condizioni di disagio
economico e sociale.
Riconosciuto che il lavoro è stato fatto e sono state trovate soluzioni
ad alcune criticità, si dichiara favorevole alla riforma, ma afferma che, oggi,
la maggioranza si deve assumere la responsabilità di portare a compimento una
riforma in cui rimangono in sospeso alcuni punti e che costringerà ad una
controriforma nella prossima Legislatura. Innanzitutto, evidenzia che non è
stato sanato il problema dell’integrazione del socio-assistenziale con il
socio-sanitario, poi evidenzia che permane qualcosa di poco chiaro nella
definizione del fabbisogno. Chiede, difatti, se sia prevista una correzione del
budget in funzione
dell’accreditamento di nuove strutture. Altri punti poco chiari ritiene
riguardino la spesa e gli accreditamenti.
In merito, poi, alla compartecipazione degli utenti, pur riconoscendo
che molto è stato fatto, ritiene che ci sia ancora qualcosa da limare.
Conclude manifestando dubbi sull’adeguamento delle rette, definendole
“uno specchietto per le allodole” che distrae dal corrispondente aumento esponenziale
dei requisiti organizzativi, costituente un aggravio di spesa per le strutture
socio assistenziali. Evidenzia, infine, alcune discrepanze rispetto alla
definizione del costo della mensa ed alla mancata differenziazione tra costo
lordo e costo aziendale, stante il fatto che le rette sono parametrate al costo
aziendale, in genere inferiore.
Ricordato il proficuo risultato conseguito dall’opposizione con
l’interruzione dell’iter della
riforma precedente che, a suo avviso, comportava pesanti ricadute negative
sulle famiglie calabresi, reputa necessario che la problematica sia oggetto di
approfondimento in una seduta apposita di Consiglio regionale.
Sottolineato che la Commissione è chiamata ad esprimere sul
provvedimento esclusivamente un parere non vincolante, rileva in questo uno
scollamento tra l’attività del Consiglio e della Giunta, che dovrebbe essere, a
suo avviso, sinergica.
Condivide, poi, alcune delle perplessità espresse dai colleghi e
relative, nello specifico: all’esclusione, nei primi tre anni, della
compartecipazione alla spesa da parte dei Comuni; alla quantificazione della
spesa del personale basata sul costo lordo anziché su quello aziendale; all’impossibilità
di superamento di 12 mesi di ricovero nelle strutture, anche per i pazienti più
gravi; alla non congruità, a suo avviso, del metodo di determinazione delle
tariffe.
Rilevata l’accelerazione dell’attività della Giunta regionale verso
l’approvazione della riforma, a suo dire, al solo fine di vantarne il
conseguimento, ribadisce la necessità di un ulteriore approfondimento anche al
fine di evitare impugnative.
Pur condividendo le ragioni di urgenza per l’approvazione di una
riforma, attesa, ormai, da troppo tempo, censura la mancata definizione del
Piano del fabbisogno, esprimendo forte disaccordo per l’attuale procedura di
autorizzazione delle strutture.
Espresso apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dall’Assessore e
dal Dipartimento, auspica che si possa dare continuità al lavoro avviato anche
nella prossima legislatura.
Si dichiara disponibile, quindi, ad approfondire la problematica,
eventualmente anche in una seduta apposita di Consiglio regionale, al fine di
addivenire ad una riforma ampiamente condivisa a tutela dei cittadini
calabresi.
Apprezzata la pacatezza del dibattito in corso, sottolinea che molte
delle criticità sollevate nel corso della seduta sono state oggetto di
confronto con i rappresentanti del Terzo Settore.
Precisato che la compartecipazione alla spesa, pari a 6,6 milioni di
euro, è rapportata ad un dato non prospettico, ma storico, riferisce che la
riforma si fonda sul fabbisogno quantificato e precisa che gli accreditamenti
delle strutture saranno oggetto di successiva regolamentazione.
Chiede se, per far fronte all’accreditamento delle nuove strutture, sarà
necessaria l’implementazione delle risorse da parte della Regione.
Stigmatizzata la decisione di aver fatto riferimento al dato storico,
avrebbe auspicato una riduzione della compartecipazione alla spesa pari almeno
al 50 percento.
Precisato che la delibera di Giunta prevede la possibilità di
rimodulazione attraverso un confronto tra gli Ambiti e la Regione, sottolinea
la necessità di compiere uno sforzo aggiuntivo, al fine di reperire ulteriori
risorse finanziarie oltre i 43 milioni di euro già previsti.
Riferito, poi, che la problematica del calcolo delle rette è stata
oggetto di discussione con il Forum Terzo Settore, precisa che tale calcolo è
stato effettuato utilizzando il metodo in uso nelle strutture socio-sanitarie,
in assenza, peraltro, di precisi riferimenti sulle metodologie precedentemente
seguite.
Evidenziato che la delibera tiene, altresì, conto della differenza tra
il costo lordo e il costo aziendale, reputa che i Comuni, attraverso percorsi
di accompagnamento ed assistenza tecnica, saranno, a breve, in grado di
conseguire i risultati sperati, offrendo servizi di buona qualità.
Precisa, infine, che l’esclusione della compartecipazione alla spesa da
parte dei Comuni è stata prevista al fine di consentire agli Enti locali il
completamento delle strutture degli Uffici di Piano.
Ritiene che la riforma, rappresentando un punto di partenza, pur
perfettibile, sia necessaria, anche in ragione del fatto che dal primo gennaio
le somme non potranno essere trasmesse alle strutture.
Considera che i rilievi mossi siano risolvibili e aggiunge che il
fabbisogno è stato definito, pur non essendo preciso e puntuale.
Afferma comunque la necessità di un monitoraggio continuo delle
strutture e per quanto riguarda la determinazione delle rette fa delle
precisazioni, sostenendo l’impossibilità di una differenziazione per strutture.
Evidenzia l’esistenza di strutture che non possono scegliere.
Ritiene che la compartecipazione degli utenti sarà incrementata in base
al reddito.
Esprime perplessità.
Precisa che in caso il sistema non funzioni sarà riequilibrato
finanziariamente.
Precisa che la compartecipazione è una previsione di legge e che in
questo caso si è applicata semplicemente la normativa vigente.
Propone di rinviare il punto all’ordine del giorno per un maggiore
approfondimento.
(La Commissione rinvia)
Presidenza del vicepresidente Sinibaldo Esposito
Introduce brevemente l’argomento, relativo all’inserimento della figura
professionale dello psicologo, secondo le Linee guida per le attività di pronto
soccorso approvate dalla Conferenza Stato-Regioni e sul ripristino del “Codice
rosa” per i casi di violenza di genere. A suo avviso la figura dello psicologo
sarebbe necessaria non solo nei Pronto soccorso, ma in tutti i reparti, anche
per fronteggiare e allievare eventuali patologie come quella della sindrome da burnout.
(Vengono auditi il coordinatore
dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere e il Presidente del
Consiglio dell’Ordine degli psicologi della Calabria. Interviene il consigliere
Esposito).
Presidenza del presidente Michele Mirabello
(La Commissione rinvia)
Introduce brevemente la proposta di legge e riferisce che sono pervenuti
degli emendamenti a sua firma e del consigliere D’Agostino.
Preannuncia voto favorevole agli emendamenti proposti.
Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato. All’articolo 2 pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 26256. Pone ai voti l’emendamento
che è approvato; quindi pone in votazione l’articolo 2 che è approvato per come
emendato. Pone, quindi, in votazione gli articoli 3, 4, 5, 6, 7 e 8 che sono
approvati.
Passa all’esame dell’articolo 9 e, comunicato che gli emendamenti
protocollo numero 26258 e protocollo numero 26259, a sua stessa firma, sono
ritirati, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 26257, a sua
firma, che posto ai voti è approvato. Passa poi all’esame dell’emendamento
protocollo numero 26335, a firma del consigliere D’agostino, che posto ai voti
è approvato. Successivamente pone in discussione l’emendamento protocollo
numero, 26337, a firma del consigliere D’Agostino, che posto ai voti è
approvato.
Pone in discussione, infine, l’emendamento protocollo numero 26282, a
sua firma, che, posto ai voti, è approvato. Pone, quindi, in votazione
l’articolo 9, che è approvato per come emendato.
All’articolo 10 comunica che l’emendamento protocollo numero 26260, a
sua firma, è ritirato e pone in discussione l’emendamento protocollo numero
26336, a firma del consigliere D’Agostino, che, posto ai voti, è approvato.
Quindi pone in votazione l’articolo 10, che è approvato per come emendato.
Pone, poi, ai voti gli articoli 11 e 12 che sono approvati.
Passa all’esame dell’articolo 13 per il quale comunica che l’emendamento
protocollo numero 26275, a sua firma, è ritirato e pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 26261, a sua firma, che, posto ai voti, è
approvato. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 26263, a sua
firma che, posto ai voti, è approvato. Pone successivamente in discussione
l’emendamento protocollo numero 26276 che, posto ai voti, è approvato e l’emendamento protocollo numero 26277, sempre a sua firma,
che, posto ai voti, è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 13 che è approvato per come
emendato.
Passa all’esame dell’articolo 14 e pone in discussione l’emendamento
protocollo numero 26278, a sua firma, che, posto ai voti, è approvato e l’emendamento protocollo numero 26279, sempre a sua firma,
che, posto ai voti, è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 14, che è approvato per come
emendato.
Successivamente pone in votazione gli articoli 15, 16, 17, 18, 19 e 20
che sono approvati.
Indi, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso, che è
approvata per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 15,00
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo