X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 64
RESOCONTO SOMMARIO
SEDUTA DI MARTEDÌ 6 AGOSTO 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELANGELO MIRABELLO
Inizio
lavori h. 11,30
Fine lavori
h. 13,12
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra)
GALLO Gianluca (Casa
delle Libertà)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
CAPICOTTO Pasquale,
funzionario del Dipartimento lavoro, formazione e politiche sociali,*,*,*,*,*
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo
Centro Destra),*,*,*,*,*
GALLO Gianluca (Casa
delle Libertà)
GUCCIONE Carlo (Partito
Democratico),*,*,*
PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà),*
ROBBE Angela, Assessore
al lavoro e welfare,*,*,*,
SCALZO Antonino (Moderati per la Calabria)
Informativa sullo stato di attuazione della
riforma del Welfare
GALLO Gianluca (Casa
delle Libertà),*,*
ROBBE Angela, Assessore
al lavoro e welfare,*,*
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà)
Presidenza
del presidente Michelangelo Mirabello
La seduta inizia alle 11,30
Approvato il verbale della seduta precedente, dà
avvio ai lavori della Commissione.
Ricorda le perplessità emerse nel corso
dell’ultima seduta di Consiglio regionale ed i motivi per i quali si è ritenuto
opportuno procedere alla convocazione odierna della Commissione, al fine di
comprendere – di concerto con i rappresentanti del dipartimento – lo stato di
attuazione della legge regionale numero 1 del 2014.
PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)
Avrebbe auspicato che l’ordine del giorno
della seduta odierna fosse stato integrato, come da lui richiesto al Presidente
della Commissione, con un dibattito sugli esiti del Tavolo Adduce, riunitosi lo
scorso primo agosto, e sulla problematica relativa al blocco del turnover. A
tal proposito, ricorda alcuni recenti episodi di malasanità e le difficoltà
vissute dal personale medico in sotto numero nelle aziende ospedaliere, al
punto che alcuni medici sono costretti a sopportare turni di 16 ore.
Considerata l’imminenza della convocazione
odierna e che la richiesta del consigliere Pedà è stata ricevuta domenica
pomeriggio, riferisce di aver tentato di contattare e convocare i soggetti
coinvolti senza esito positivo, a causa dei risicati tempi a disposizione.
Assicura che convocherà una ulteriore seduta di Commissione entro fine agosto
per discutere compiutamente degli argomenti richiesti dal consigliere Pedà e
che interessano l’intera Commissione.
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
Esprime apprezzamento per la celerità della
convocazione odierna e ritiene superfluo attendere una nuova seduta di
Commissione per discutere delle numerose problematiche relative alla sanità
calabrese.
Evidenzia le perplessità generate dal Tavolo
“Adduce” i cui esiti, risultano essere, a suo avviso, poco chiari, preoccupanti
e non trasparenti.
Ritiene, altresì che, al più presto, si
debba procedere a richiedere al Dipartimento e al Commissario per il rientro
dal deficit sanitario, Cotticelli, una informativa generale e ufficiale sugli
esiti del Tavolo Adduce, al fine di evitare ambiguità, creare maggiore
chiarezza rispetto alla situazione della sanità in Calabri e consentire alla
Commissione di determinarsi.
GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)
Non condivide e non comprende le ragioni che
hanno impedito di accogliere la richiesta di integrazione dell’ordine del
giorno avanzata dal consigliere Pedà e, considerata la gravità della situazione
della sanità in Calabria – dove i Punti nascita vengono sospesi per mancanza di
requisiti –, ritiene che la situazione generata dai pensionamenti, anche in
relazione alla quota cento, non possa essere non affrontata, in considerazione
dell’attuale blocco del turnover ancora
esistente e che provocherà una sorta di “desertificazione” in riferimento al
personale medico ed infermieristico.
A tal proposito, reputa necessario creare
momenti di discussione e condivisione, al fine di addivenire al più presto ad
una soluzione, valutando anche il possibile coinvolgimento del Presidente della
Repubblica.
Sottolinea, ancora una volta, la situazione
di grave emergenza di cui, necessariamente, bisogna discutere con le autorità
competenti, al fine di individuare compiti e responsabilità.
Auspica, quindi, che vi sia una forte
assunzione di responsabilità da parte di ognuno.
GALLO Gianluca (Casa delle Libertà)
Esprime apprezzamento per la convocazione
odierna, precisando che, ad oggi, l’argomento rappresenta un grande rischio, a
fronte del quale vi sono gravi responsabilità di cui bisogna prendere atto.
Ritiene che il “Decreto sanità” rappresenti
il chiaro intento di non risoluzione delle problematiche esistenti a fronte
alle quali, però, è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Anch’egli ritiene utile coinvolgere gli
organi di Governo, lanciando un grido di allarme con i mezzi a disposizione, e
collaborando in maniera bipartisan
nell’interesse dei calabresi e nell’unico intento di ottenere risposte adeguate
per i calabresi.
Invita, quindi, a manifestare apertamente la
preoccupazione generata dall’attuale situazione.
In ultimo, qualora vi fossero le condizioni
in coda ai lavori odierni, anticipa la necessità di ricevere alcuni chiarimenti
da parte dell’assessore Robbe in merito alla riforma del welfare.
Precisa l’assoluta disponibilità da parte
della Commissione di affrontare e approfondire il tema segnalato dal
consigliere Pedà che, vista l’imminente convocazione della seduta odierna, non
ha consentito di convocare tutti i soggetti coinvolti ma, di fronte al quale,
si è ritenuto di procedere comunque alla discussione.
Ricorda l’incontro svoltosi presso la
Cittadella regionale, legato allo stato di emergenza della sanità e,
soprattutto, rispetto alle scelte scellerate del Governo nazionale che,
attraverso il Decreto sanità, non solo non ha ancora prodotto risultati
risolutivi, ma ha addirittura peggiorato ancora di più la grave situazione
esistente, su cui si sono accumulati ritardi e stalli di vario tipo.
Evidenzia l’insostenibilità della
situazione, anche per quanto concerne le procedure concorsuali, alcune delle
quali avviate e non concluse perché sospese.
Annuncia l’intenzione di redigere un
documento a nome di tutti i componenti della Commissione indirizzato al
dirigente del Dipartimento salute, al Commissario Cotticelli, al Presidente del
Consiglio regionale e al Presidente della Giunta regionale, con cui si richiede
una informativa urgente rispetto agli sviluppi del Tavolo “Adduce” nonché
l’eventuale convocazione di una seduta ad
hoc di Consiglio regionale.
Prende atto, altresì, della richiesta
formulata dal consigliere Gallo di ricevere informazioni da parte
dell’assessore Robbe in merito alla riforma del welfare e si rifà alla
disponibilità dell’assessore in tal senso.
Sullo stato di attuazione della legge regionale
numero 1 del 2014, riferisce alcuni aggiornamenti rispetto a quanto già
riferito nel corso della seduta di Consiglio regionale. Riguardo ai lavorati
LSU ed LPU comunica che è pervenuta una nota del Ministero del lavoro che,
nelle more dell’approvazione dei decreti attuativi, consente di riutilizzare le
modalità precedenti per le stabilizzazioni e quindi di avviare nuove
manifestazioni di interesse. Precisa che la nota è arrivata il primo agosto nel
pomeriggio ed è stata prontamente trasmessa agli Enti locali e conseguentemente
verrà riaperta la manifestazione di interesse, nelle more dell’attuazione dei
commi 446 e 448 della legge di Stabilità nazionale.
In riferimento ai lavoratori oggetto della legge di
interpretazione autentica (LR 12/2014), nell’attesa del parere dell’avvocatura,
riferisce che è stato predisposto un Decreto con cui è disposta l’ammissione
con riserva dei soggetti precedente non ammessi, e cioè quelli che non avevano
presentato autocertificazione e che non erano in possesso dei requisiti
richiesti dalla legge regionale numero 1 del 2014.
A suo avviso, il decreto che consentirà
l’ammissione con riserva, rappresenta elemento di garanzia e tutela dei lavoratori
interessati, al fine di offrire loro le medesime opportunità degli altri.
Chiede se il decreto annunciato
dall’assessore risolva i contenziosi già avviati dagli esclusi o se, per
contro, la decisione eventuale dei Tribunali potrebbe avere ulteriori
ripercussioni sulle procedure. Auspica un cronoprogramma certo, nonostante il
periodo festivo, al fine di ovviare agli eccessivi ritardi ormai registrati.
Ravvisa, poi, poca collaborazione e disallineamento tra i diversi soggetti
pubblici coinvolti, in particolare facendo riferimento alla mancanza di parere
dell’avvocatura.
Ricorda, quindi, che la norma recentemente
approvata dal Consiglio regionale in materia di precariato e relative
stabilizzazioni, è stata approvata elidendo il riferimento specifico alla legge
regionale n. 1 del 2014 perché giudicato ridondante.
Ritiene, conseguentemente, che, al di là del
parere dell’avvocatura, sia chiara la volontà del Consiglio contenuta
nell’interpretazione autentica e cioè quella di includere tutti coloro
possedessero i requisiti al gennaio 2014.
A suo avviso, è altresì necessario definire
il novero delle società partecipate comprese sia dalla legge regionale numero 1
del 2014 sia dalla 12 del 2014, ed a tal proposito auspica un intervento che
sia definitivamente delucidativo del significato delle norme e della volontà
del legislatore.
Ritiene che la burocrazia, insieme ad
Esecutivo e Consiglio regionale, debba assumersi la responsabilità che le
compete, così come connessa al ruolo specifico rivestito nel caso specifico.
Pur apprezzando il tentativo dell’assessore
di trovare una soluzione, non lo condivide nei termini descritti, ritenendolo
non chiarificatore delle criticità ravvisate e giudicando, per contro, più
corretto ed efficace che si prenda una posizione che sia risolutiva. Ricorda
che l’approvazione della norma di interpretazione autentica rappresentò una
soluzione per dirimere alcuni dubbi interpretativi e non comprende quale possa
essere il contenuto del parere dell’avvocatura se non allineato alla norma di
interpretazione.
Ritiene, anche, che sia un errore escludere
i lavoratori ex Sial e riferisce che alcuni soggetti hanno presentato ricorso
al Tar poiché i loro nominativi non risultavano né nell’elenco degli inclusi né
in quello degli esclusi. Auspica, quindi, una scelta politica e tecnica che
consenta in maniera trasparente a chiunque abbia i medesimi requisiti di
partecipare alla manifestazione di interesse che si augura sia riaperta al più
presto.
Ricordato il dibattito tenutosi nell’ultima
seduta di Consiglio regionale sull’argomento e che ha consentito la riunione
odierna, evidenzia come sia opportuno procedere senza discriminazioni di trattamento
nei confronti dei lavoratori coinvolti. Evidenziate le scelte già operate dalla
politica con l’approvazione delle due leggi regionali, numero 1 e 12 del 2014,
censura la dilazione del tempo utilizzato per discutere della tematica con i
ritardi ad esso connessi ed auspica la definizione delle procedure con la
riammissione dei lavoratori erroneamente esclusi e la riapertura dei termini
per partecipare alle manifestazioni di interesse, senza però sospendere le
procedure già avviate, rallentando ulteriormente la definizione delle
stabilizzazioni.
Si dichiara quindi disponibile
all’approvazione di una ulteriore norma che chiarisca, ancora una volta e
definitivamente, il significato delle norme ad oggi in essere e la volontà del
legislatore, previa la presentazione da parte del dipartimento di una richiesta
di chiarimento specifica, non comprendendo allo stato attuale le resistenze
esistenti.
Invita, infine, l’assessore a procedere
celermente, considerando la disponibilità della politica di approvare la norma
di iniziativa del consigliere Sergio che potrebbe essere risolutiva.
Poste
le criticità già evidenziate, sottolinea come tale emergenza sia diventata
ormai cronica in un comparto che vive una situazione di grande disagio. Reputa
importante per i lavoratori raggiungere un risultato accelerando i tempi, ma
soprattutto risolvendo definitivamente il problema, eliminando le criticità in
maniera chiara, equa e diversificata rispetto alle differenti situazioni.
Ritiene
chi si debbano scindere i due percorsi: accelerare e definire l’istruttoria già
in itinere ed allo stesso tempo verificare tutte le situazioni e i diritti
esistenti, evitando di esporsi a ricorsi che potrebbero anche pregiudicare il
lavoro svolto. In particolare, chiede di verificare se possano rientrare in
questo percorso anche i lavoratori precari che da anni lavorano nella Pubblica
amministrazione e, oggi, hanno un contratto a tempo determinato.
Affermato
che l’interpretazione autentica della legge numero 1 del 2014 non ha bisogno di
ulteriori chiarimenti, in merito all’ammissione con riserva chiarisce che tale escamotage è stato utilizzato per superare
la richiesta di autocertificazione.
Riguardo,
infine, coloro che, ai tempi non hanno perfezionato o presentato la domanda,
informa che il Dipartimento sta lavorando ad una nuova manifestazione
d’interesse che consentirà, a chi è in possesso dei requisiti, di partecipare.
Chiede
se potranno partecipare anche i lavoratori ex Sial.
Conferma
che, in presenza dei requisiti, saranno ammessi al beneficio.
Specifica
che alcuni dei soggetti, che hanno presentato ricorso al Tar, potrebbero avere
titolo per partecipare, in quanto la Sial era una società partecipata della
Regione, ma non hanno presentato istanza ai sensi della legge numero 1 del 2014
e per tale motivo non è stato possibile accoglierla, ma potranno partecipare
alla nuova manifestazione d’interesse.
Indica
due possibili percorsi: emanare subito un decreto per legittimare la posizione
dei lavoratori, preceduta da una circolare esplicativa del Dipartimento, oppure
emanare una nuova norma da sottoporre al Consiglio regionale, specificando in
entrambe che i requisiti devono intendersi posseduti alla data di entrata in
vigore delle leggi numero 1 e 12 del 2014 e la provenienza dei lavoratori deve
risultare da Enti, Fondazioni, Organismi a partecipazione pubblica.
Chiede
se coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo determinato avranno la
possibilità di essere inseriti negli elenchi.
Sottolinea
la necessità impellente di un decreto che garantisca i diritti e di una nuova
manifestazione d’interesse, stante la volontà politica unanime, per evitare di
arrivare con queste problematiche a settembre in piena campagna elettorale.
Osserva
che basterebbe annullare l’ultimo decreto, di luglio, e recuperare quello di
aprile che ha già allegati tutti gli elenchi, per poi procedere celermente ad
una nuova manifestazione d’interesse.
Ricorda che alle procedure di
stabilizzazione previste dalla legge regionale numero 12 del 2014 possono
partecipare esclusivamente i lavoratori delle società interamente partecipate
dalla Regione Calabria.
Preso atto dell’impossibilità
dell’integrazione richiesta, auspica l’immediata soluzione della problematica
dei 103 lavoratori di cui agli elenchi A e B, ribadendo la necessità di operare
una scelta tra le soluzioni precedentemente delineate.
Precisato che trattasi di riapertura dei
termini delle procedure finanziate dal Ministero attraverso il Fondo per
l’occupazione, pari a 86 milioni di euro da distribuire in 4 anni, riferisce
che la chiusura dei termini non aveva consentito di soddisfare numerose
richieste di stabilizzazione, alle quali risulta ora possibile dar corso.
Riferisce che sulla base alla Convenzione
stipulata tra la Regione ed il Ministero, su 1800 manifestazioni di interesse
per stabilizzazione di Lavoratori socialmente utili, 304 sono state già
definite, altre 630 hanno manifestato interesse a stabilizzare entro il 31
ottobre e le rimanenti 850 hanno partecipato alla manifestazione pur
consapevoli dell’assenza di deroghe.
Con riferimento alla copertura finanziaria,
riferisce che il Ministero ha già erogato 86,5 milioni di euro per la copertura
della stabilizzazione di tutti i Lavoratori socialmente utili che si uniscono
alle risorse regionali.
Chiede quanti lavoratori sono stati
stabilizzati.
Riferisce che saranno 1000 i lavoratori
stabilizzati entro il 31 ottobre e che tale stima è destinata ad aumentare in
seguito alla manifestazione di interesse cui si darà seguito già nella
settimana in corso.
Prende atto dell’impegno assunto
dall’Assessore per la risoluzione della problematica dei lavoratori esclusi,
con le modalità operative che saranno individuate dal Dipartimento.
Chiede al Dipartimento conferma della
fattibilità della soluzione prospettata.
Precisa che occorrerà procedere alla stesura
degli elenchi definitivi, previa opportuna verifica del possesso dei requisiti
richiesti.
Chiede se le ulteriori verifiche riguardino
i 103 lavoratori.
Chiarisce che, al momento, sono stati
predisposti soltanto gli elenchi provvisori che saranno, poi, seguiti da quelli
definitivi.
Condivide le preoccupazioni del consigliere
Guccione in merito all’inopportunità di affrontare la problematica durante la
campagna elettorale e comunica che, nelle prossime settimane, si verificherà la
fattibilità di un eventuale intervento legislativo.
Propone di procedere nell’immediatezza alla
manifestazione di interesse che verrà, laddove possibile, integrata da una
nuova normativa.
Prende atto delle soluzioni prospettate per
la risoluzione della problematica.
Riferito che la Conferenza unificata
Stato-Regioni-Enti locali ha proposto di apportare alla bozza di Regolamento
alcune modifiche che sono state ritenute accoglibili, si dichiara disponibile a
mettere a disposizione dei componenti la Commissione la bozza di Regolamento,
così, come modificata, prima della sua approvazione da parte della Giunta
regionale.
Chiede precisazioni al riguardo.
Chiarisce la disponibilità a mettere a
disposizione la bozza di Regolamento, prima della sua approvazione da parte
della Giunta regionale.
Prende atto della disponibilità dichiarata
dall’Assessore.
Chiede chiarimenti sulla tempistica.
Riferisce che provvederà a trasmettere la
bozza già nei prossimi giorni.
Precisa che la Commissione provvederà ad esaminare formalmente il provvedimento soltanto dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale.
Prende atto dei chiarimenti richiesti.
Chiede le determinazioni adottate in merito
alla richiesta di discussione sugli esiti del Tavolo Adduce, dello scorso 1
agosto.
Ribadisce la disponibilità a convocare una
apposita seduta di Commissione.
Indi, esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 13.12
Il
Funzionario PO
Dott.ssa
Giada Katia Helen Romeo