X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E
PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 66
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI GIOVEDì 11
LUGLIO 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO BEVACQUA
Inizio lavori h. 12,16
Fine lavori h. 16,00
INDICE
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra),*
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente),*,*
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico),*
NUCERA Giovanni (La Sinistra),*
ROMEO Alessandro, dirigente settore
demanio marittimo,*,*,*
ROMEO Caterina, funzionario Settore
assistenza giuridica
ROSSI Franco, assessore alla pianificazione territoriale ed
urbanistica,*,*
TALLINI Domenico (Forza Italia)
ARAMINI Giovanni, dirigente del dipartimento Ambiente,*,*
FERRARA Annamaria, funzionario P.O. del
Settore assistenza giuridica
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)
TALLINI Domenico (Forza Italia),*,*,*,*,*
Problematiche
ambientali nel Comune di Montalto Uffugo (zona Crocevia)
Problematica
svincolo autostradale di Sant’Eufemia d’Aspromonte
Presidenza del Presidente Domenico
Bevacqua
La
seduta inizia alle 12,16
Approvato
il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Evidenziata
la rilevanza delle proposte su cui la Commissione deve esprimere parere, cede
la parola all’assessore per l’illustrazione del provvedimento in discussione.
Precisato
che la Commissione è in sede deliberante, non essendo richiesto al Consiglio
nella sua interezza esprimere parere, evidenzia che le due proposte perseguono
l’obiettivo di rivedere l’intero sistema tariffario, attraverso la revisione,
volta a consentire l’ottimizzazione del servizio nel suo complesso, prevedendo
un unico biglietto e/o abbonamento valido per il trasporto intermodale.
Evidenziato che i biglietti e gli abbonamenti contengono, all’interno del
prezzo per l’utente, una quota di costo fisso, puntualizza come l’integrazione
dei due sistemi ne riduca il costo incentivando quindi l’utilizzo del servizio.
Infine, sottolinea che il parere positivo della Commissione alle due proposte
consentirà alla Calabria di allinearsi alle tariffe delle altre regioni
d’Italia.
Ribadita
l’importanza dei punti in discussione ed evidenziato il prezioso lavoro svolto
dal Dipartimento e dall’assessore Musmanno, pone in votazione il parere numero
52 che è approvato all’unanimità, indi pone in votazione il parere numero 53
che è approvato all’unanimità. Stigmatizza il comportamento del direttore
generale del Dipartimento competente che, ancora una volta, non partecipa ai
lavori della Commissione senza inviare alcuna comunicazione.
(La Commissione esprime parere favorevole)
Cede la
parola al consigliere Mirabello per l’illustrazione della proposta.
Illustra
la proposta di legge tesa a fornire una interpretazione più congrua di quanto
previsto dal comma 2 dell’articolo 14 della legge regionale numero 17 del 21
dicembre 2005, inerente l’esercizio di attività balneari sulle aree del demanio
marittimo; riferisce, quindi, che la proposta chiarisce che per concessione si
intende una concessione pluriennale di natura stagionale. Ciò, a suo dire,
garantirà uno snellimento delle procedure e, anche in assenza del PSC, consentirà
che il titolare della concessione mantenga l’attività per gli anni successivi,
senza ripetere le stesse complesse procedure ed evitare intermediazioni
politiche.
Ringraziato
il consigliere Mirabello per aver posto il problema sulle concessioni
demaniali, sottolinea che si approverà domani un provvedimento attraverso il
quale gli stabilimenti saranno responsabili della raccolta della plastica,
prevedendo, anche, che l’impresa balneare dovrà promuovere il turismo
mari-monti.
Precisa
che la proposta prevede anche la possibilità che le concessioni rilasciate dai Comuni
possano riferirsi a più annualità. Evidenzia la necessità di rimodulare la
proposta del consigliere Mirabello, prevedendo una sorta di contemperamento tra
la previsione di autorizzazioni pluriennali e le esigenze di pianificazione del
territorio dell’ente comunale.
Evidenzia
come la proposta del consigliere Mirabello tenti di facilitare gli investimenti
sugli stabilimenti balneari, prevedendo autorizzazioni pluriennali che
consentano di tranquillizzare gli operatori.
Sottolinea
come sia la norma a prevedere il contemperamento tra queste due esigenze.
Ribadisce
l’importanza di sburocratizzare il procedimento di rinnovo delle concessioni.
Chiede
perché non vengano approvati i Piani spiaggia.
Riferisce
che i Comuni hanno difficoltà perché sono costretti a rivolgersi all’esterno
per la redazione dei Piani spiaggia.
Chiede
se siano previste penalità per i Comuni che non ottemperano all’approvazione
dei Piani spiaggia.
Ritenuta
valida la proposta del consigliere Mirabello, reputa errato pensare che i
Comuni debbano rinunciare al potere di pianificazione del territorio. Evidenzia
come sia necessario prevedere delle premialità per i Comuni che riescono ad
approvare i Piani spiaggia e delle penalità per quelli che non adempiono
all’approvazione degli stessi, in modo che le scelte sul territorio siano
dettate da regole da rispettare e non dall’anarchia o dal libero arbitrio di
qualche amministrazione comunale.
Ritiene
opportuno individuare degli incentivi per quei Comuni che approvano i Piani
spiaggia.
Illustra la scheda di
analisi tecnico-normativa.
Sottolineato
che la questione posta dal consigliere Mirabello richiede una riflessione sulla
necessità che la Regione intervenga per tutelare e controllare il territorio,
evidenzia che non si può lasciare la redazione dei Piani spiaggia ai soli
Comuni.
A suo
avviso, la Regione deve essere l’Ente che governa il processo in maniera tale
da far superare le difficoltà che nascono nel redigere i Piani spiaggia. Ritiene,
pertanto, necessario redigere un Piano spiaggia regionale nell’ambito del quale
possano trovare spazio i Piani spiaggia comunali.
Ribadita
la necessità di una pianificazione che dia indirizzi generali, capaci di tenere
conto delle caratteristiche della regione e delle coste, giudica importante
esaminare ed approfondire i fattori che impediscono il rispetto delle regole da
parte dei Comuni.
Evidenzia
che nella legislatura in corso sono stati approvati importanti strumenti.
Sottolineata
l’importanza della discussione, accoglie l’invito della Commissione a fare una
seduta ad hoc per discutere in modo
approfondito dei Piani spiaggia.
Precisa,
inoltre, che una protezione del territorio è stata fatta con l’approvazione dei
Piani strutturali, anche se i Comuni sono fermi a causa delle difficoltà
incontrate nella pianificazione del territorio.
Chiede,
in assenza del Piano spiaggia, chi sia l’interlocutore per l’operatore
economico che intenda investire nel settore balneare.
Sottolineato
che la normativa prevede il commissariamento nel caso in cui i Comuni non
provvedano ad approvare i Piani spiaggia, evidenzia che, oggi, un operatore economico
che intenda investire in quei Comuni in cui manca il Piano spiaggia, deve fare
richiesta anno per anno.
Propone
di affidare al consigliere Mirabello ed al Dipartimento competente una sintesi
che possa essere condivisa da tutti e dedicare una seduta di Commissione alle
difficoltà e debolezze del settore.
Condivide
il suggerimento dell’assessore Rossi di individuare un supporto per i Comuni,
evitando che tutte le difficoltà ricadano sugli operatori economici.
Evidenzia
che la legge prevede i contratti di costa e di fiume che dovrebbero garantire
il corretto uso e lo sviluppo del territorio.
Precisato
che vi è il tempo necessario per poter pianificare, giudica opportuno evitare
l’uso scorretto e selvaggio delle spiagge. Ritiene, difatti, che non sia
corretto lasciare ai Comuni la possibilità di prendere decisioni sulla
destinazione e programmazione del territorio, consentendo, così, libere
interpretazioni che potrebbero creare danni al territorio.
Sottolinea
la necessità di prevedere delle linee guida per la redazione dei Piani spiaggia,
stabilendo tempi e modi di approvazione degli stessi, ed eventualmente la
nomina di un Commissario ad acta, qualora i Comuni non provvedano a redigere lo
strumento nei tempi indicati.
Condivise le osservazioni e le preoccupazioni
espresse dai colleghi, precisa che l’interpretazione autentica del comma 2
dell’articolo 14 della legge regionale numero 17 del 2015 si riferisce, nello
specifico, alle strutture a supporto delle attività recettive alberghiere.
Espresso
apprezzamento per la proficua discussione odierna ed invitato l’assessore Rossi
ed il Dipartimento ad elaborare una proposta di definizione di Linee guida in
materia, rinvia la trattazione per ulteriori approfondimenti.
(La
Commissione rinvia)
Ricordata l’approvazione all’unanimità della legge
regionale numero 41 del 2016, istitutiva della Riserva naturale regionale delle
Valli Cupe, riferisce di aver ricevuto richiesta di audizione da parte del
sindaco del Comune interessato, cui si darà seguito nelle sedute successive.
Ritenuto
necessario ed urgente procedere alla modifica della legge regionale numero 41
del 2016, peraltro di sua iniziativa, ne ripercorre il complesso ed articolato iter di approvazione.
Riferisce,
quindi, che, dopo tre anni dall’istituzione della Riserva, sono state
registrate, a suo avviso, alcune inadempienze a carico del Comune di Sersale,
individuato dalla legge quale Ente di gestione, tali da far emergere la
necessità di procedere alla modifica di tale Ente, al fine di consentire alla
Riserva di costituire volano di sviluppo per l’intera area geografica. Tra le
inadempienze, comunica, in particolare, la mancata redazione del Piano di
assetto paesaggistico.
Precisato
che l’Ente gestore ha esclusivamente compiti di natura amministrativa, ravvisa
la necessità di rispettare la mission
della Riserva, che ha conseguito risultati positivi grazie, a suo dire,
all’attività del suo direttore, al momento dimissionario per contrasti con
l’Ente gestore, e del dipartimento che lo coadiuva.
Rilevata
una dicotomia tra la brillante gestione, a suo avviso, della direzione della
Riserva e i ritardi e gli ostacoli posti in essere dal Comune di Sersale,
auspica una rapida approvazione della legge per superare lo stato di impasse, attraverso la sostituzione del
Comune di Sersale con l’associazione Legambiente Calabria, quale Ente gestore.
Ricordata l’attivazione, nell’ultimo triennio, di
una strategia di ampio respiro che ha portato alla mobilitazione di importanti
risorse finanziarie per le aree protette, precisa che la possibilità di
indicazione dell’associazione ambientalista, quale ente gestore delle Aree
naturali protette regionali, è espressamente prevista dalla legge regionale
numero 10 del 2003 e rammenta che la legge numero 394 del 1991, “Legge quadro
sulle aree protette”,
prevede all’articolo 22, comma 1, lettera c) la partecipazione degli enti
locali interessati.
Precisato che la legge regionale numero 41 del 2016
prevede l’obbligo per l’Ente di gestione di elaborare il Piano di assetto
naturalistico entro 6 mesi dalla pubblicazione della legge, riferisce i
reiterati solleciti rivolti all’Ente a tal fine, alcuni dei quali anche
recenti.
Riferisce
che i primi solleciti risalgono al febbraio del 2018.
Conferma
le interlocuzioni ed i solleciti finalizzati alla redazione del Piano.
Chiede
al dirigente del dipartimento di fornire chiarimenti in merito alla gestione
della Riserva da parte del Comune di Sersale.
Precisato
che il cronoprogramma delle Aree protette si concluderà nel 2020, conferma il
ritardo dell’Ente di gestione nella redazione del Piano.
Ribadisce
i ritardi conseguenti ai contrasti in atto tra il Comune di Sersale ed il
direttore della Riserva che ha determinato l’attuale situazione di stallo.
Puntualizzato
di non aver niente da obiettare sulla proposta di modifica della legge numero
41 del 2016, esorta a ragionare su come si intenda proseguire per contemperare
le esigenze di gestione con il coinvolgimento degli Enti locali.
Specifica
che sono due cose differenti la gestione e il coinvolgimento degli Enti locali.
Illustra
la scheda di analisi tecnico normativa.
Considera
necessaria un’istruttoria dettagliata da parte della Regione per non correre il
rischio che quello che lui considera una specie di “commissariamento” del
Comune, venga interpretato come un’operazione politica. Chiede, inoltre, di
sapere se, all’interno di un testo di legge, si possa scegliere liberamente
un’associazione ambientalistica rispetto ad un’altra.
Rammentato
che il Dipartimento ambiente ha dovuto sollecitare più volte al Comune la
trasmissione del Piano che avrebbe dovuto realizzare entro sei mesi
dall’entrata in vigore della legge, censura, inoltre, la gestione clientelare
dei fondi, la mancata nomina del comitato scientifico e, soprattutto, la
mancata trasmissione del Piano paesaggistico. Sollecita, infine, un intervento
tempestivo per risolvere la situazione e non perdere quest’eccezionale
occasione che rischia di essere sprecata.
Rimarcato
che tutte le riflessioni odierne scaturiscono da convinzioni personali, dalla
formazione di ognuno, dalla conoscenza del territorio e sono tutte
rispettabili, facendo una sintesi, ritiene che un punto di partenza possa
essere la proposta del Settore assistenza giuridica di aggiungere un comma che
specifichi meglio il coinvolgimento degli Enti locali nella gestione della
Riserva.
Fermamente
convinto che la Commissione abbia le carte e gli strumenti necessari per
approfondire, chiede che si esprima sulla proposta di legge.
Suggerisce
di prendere l’impegno, come Commissione, di approvare la proposta di modifica
nella prossima seduta per inserirla, poi, all’ordine del giorno della seduta di
Consiglio regionale programmata per l’1 agosto.
(Così resta stabilito)
(Vengono auditi:
-
il Sindaco del Comune di Montalto Uffugo;
-
la direttrice del Dipartimento di prevenzione
dell’ASP di Cosenza; intervengono il Presidente della Commissione e i
consiglieri Greco, Giudiceandrea).
(Vengono auditi:
-
il Sindaco del Comune di Sinopoli;
-
Comitato promotore svincolo di autostradale di
Sant'Eufemia;
-
L’ex sindaco del Comune di Sant’Eufemia
D’Aspromonte;
-
L’assessore alle infrastrutture della Regione
Calabria.
Intervengono il Presidente della Commissione
ed i consiglieri Pedà e Nucera.)
Illustra la proposta che
prevede una proroga volta a dare la possibilità ai titolari di interventi
riguardanti l’edilizia sociale di completarli senza problemi. Pone ai voti gli
articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati e la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata con l’autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 16,00
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen
Romeo