X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 61
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA DI MARTEDI’ 19 FEBBRAIO 2019
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO BEVACQUA
Inizio lavori h. 12,20
Fine lavori h. 15,03
INDICE
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
CAMA Mariangela, funzionario
Dipartimento Urbanistica,*
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*
NUCERA Giovanni (La Sinistra),*,*
ROSSI Franco, assessore alla
pianificazione territoriale ed urbanistica,*,*
SCHIAVA Domenico Antonio, Dirigente
generale reggente Dipartimento urbanistica,*
TALLINI Domenico (Forza Italia),*
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti),*
TALLINI Domenico (Forza Italia)
ROSSI Franco, assessore alla
pianificazione territoriale ed urbanistica
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture,*
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra)
CUNDARI Bruno, dirigente
dipartimento infrastrutture
LODDO Caterina, dirigente del Settore vigilanza normativa tecnica
sulle costruzioni e supporto tecnico - Area Meridionale,*
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture,*,*
NUCERA Giovanni (La Sinistra),*
TALLINI Domenico (Forza Italia)
Presidenza del presidente Domenico Bevacqua
La seduta inizia alle 12,20
Constatata la presenza del numero legale, dà avvio ai lavori della Commissione con l’approvazione del verbale della seduta precedente.
Illustra il provvedimento, riguardante l’aggiornamento, proposto dalla Giunta, del Quadro Territoriale Regionale a valenza Paesaggistica.
Svolta una breve relazione sui contenuti del documento originario e delle ragioni che ne avevano accelerato l’approvazione, sottolinea che le modifiche riguardano il quadro conoscitivo e sono volte a consentire ai Comuni di fare proprio il quadro territoriale, semplificando tutto il procedimento.
Comunicato che la Giunta, nell’ambito di una rinnovata visione, ha voluto dare maggiore incisività al dipartimento, al cui interno insiste un Settore che riguarda i beni culturali, puntualizza che il dipartimento si impegnerà a dare vita e seguito alla pianificazione e a completare la filiera della programmazione degli interventi.
Ricorda che il consigliere Arruzzolo aveva chiesto una audizione sui ritardi inerenti l’attuazione del Piano paesaggistico.
Risponde che non sono stati registrati dei ritardi.
Evidenzia come la necessità di aggiornare il quadro conoscitivo del QTRP nasce dalla necessità di aggiornare l’elenco dei beni paesaggistici ai fini di una maggiore conoscenza del territorio e di dettare delle norme più cogenti a tutela dello stesso. Sottolinea come l’attività, svolta in parallelo, inerente il Piano paesaggistico, ha facilitato il lavoro riguardante l’aggiornamento del quadro conoscitivo, attraverso una nuova cartografia aggiornata che può essere utilizzata per l’elaborazione dei quadri territoriali comunali.
Conclude sottolineando come molto dell’aggiornamento proposto proviene dalla raccolta di segnalazioni, arrivate dal territorio, attraverso una piattaforma digitale che ha permesso anche inserimento di nuovi beni.
Chiede che venga inviata alla segreteria della Commissione una relazione scritta, dettagliata, per capire meglio il lavoro svolto.
Ricorda come il Piano paesaggistico sia stato, molte volte, oggetto di discussione, in particolare con riguardo ad altre norme che imponevano vincoli, a suo dire, eccessivi e capaci di paralizzare l’edificazione in Calabria. Sottolineato come su questa materia si scontrino le necessità ambientalistiche e quelle inerenti lo sviluppo del territorio, ritiene indispensabile e fondamentale la fase della concertazione con tutti i soggetti interessati al fine di evitare contenziosi nel momento dell’applicazione della norma. Evidenziato che esiste una circolare della Sovrintendenza che pone vincoli ancora più stringenti e che potrebbe bloccare il settore dell’edilizia, reputa indispensabile sapere cosa sia stato previsto di nuovo nell’aggiornamento e se sono stati introdotti nuovi vincoli.
Comprende le preoccupazioni del consigliere Tallini, ma ritiene
opportuno procedere, in maniera accelerata, con le modifiche di aggiornamento,
ritenendole utili e funzionali.
Salutato il neo dirigente del dipartimento urbanistica, presente ai
lavori odierni, sottolinea la necessità che la Commissione possa rivedere il
Quadro territoriale.
Evidenziato, quindi, come gli amministratori hanno difficoltà
nell’effettuare interventi sui territori, conseguenza questa di una serie di
vincoli restrittivi e limitazioni che impediscono determinate scelte, precisa
che il turismo risente di queste limitazioni e che il settore dell’edilizia è
bloccato.
Reputa necessario, infatti, ascoltare i Comuni e poi giungere alla
modifica del QTRP.
Evidenziata l’importanza della riqualificazione urbana, sottolinea la
necessità di comprendere come eventualmente modificare e rivedere il Quadro
territoriale senza bloccare lo sviluppo dei settori interessati.
Condivise le perplessità manifestate dai colleghi, precisa che l’intento
non è certo quello di bloccare i settori. Evidenzia che spesso le norme
approvate, anche sull’ambiente, rispondono a dei principi teorico-astratti, che
non tengono conto della realtà territoriale e la loro incongruenza emerge solo
in fase di applicazione.
Sottolineato come la filosofia del “suolo consumo zero” sia condivisa
da tutti, domanda se, veramente, il Piano territoriale paesaggistico abbia
tutelato il paesaggio e il territorio.
Ritiene che le modifiche da apportare sono necessarie per incentivare
lo sviluppo.
Evidenzia che, da quanto riferito dai tecnici del Dipartimento
competente, le modifiche alla proposta sono condivise da tutti i soggetti
interessati dopo un lungo lavoro sul territorio.
In merito all’intervento della dottoressa Cama del dipartimento urbanistica, rileva che è trascorso diverso tempo dall’approvazione del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica e che, pertanto, occorre sapere su che dati tecnici si fondano le perplessità e le richieste pervenute al dipartimento sulla tematica in oggetto.
Evidenzia, infine, l’importanza di agire in maniera efficiente.
Sottolinea che la dottoressa Cama ha riferito di circa 500 richieste di integrazioni e interventi.
Chiarisce le perplessità avanzate in merito agli aspetti procedurali legati al Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica approvato dalla Giunta regionale e precisa che lo strumento si compone di due parti: il Quadro conoscitivo, che è il punto all’ordine del giorno e per il quale si chiede l’approvazione, e il Quadro successivo, che è quello prescrittivo, che consente, invece, di individuare l’ambito normativo.
Chiarisce che il Quadro conoscitivo descrive lo stato dell’arte del territorio in maniera analitica, specificandone le caratteristiche.
Propone, pertanto, considerato il notevole lavoro di ricognizione svolto, di licenziare il parere, attinente esclusivamente al Quadro conoscitivo, per poi passare alla fase successiva.
Ritiene che l’assessore abbia fornito una spiegazione chiarificatrice.
Fornisce dei chiarimenti in merito alle due parti in cui si articola il Quadro territoriale, precisando che nel passaggio dal Quadro conoscitivo a quello descrittivo è opportuno procedere ad una serie di audizioni, per avere in sintesi dati reali, provenienti dal territorio.
Afferma, infine, che il Quadro conoscitivo è alla base della valorizzazione del territorio.
Precisa che, al di là dell’intervento tecnico, sono stati esposti anche indirizzi politici.
Rivolgendosi, quindi, alla dottoressa Cama, chiede se, nelle more della definizione del QTRP, sia possibile rispondere alle istanze dei cittadini o se, piuttosto, si debba attendere la conclusione dell’iter procedurale previsto.
Precisa che nelle more dell’applicazione QTRP, i Comuni avrebbero dovuto provvedere, entro due anni, all’adeguamento degli strumenti previsti, precisando che tale termine è decorso ad agosto 2018. Evidenzia, quindi, per alcune fattispecie di interventi la necessità di eseguire verifiche di coerenza rispetto al previsto adeguamento normativo.
Chiarisce, infine, altri aspetti in merito all’istruttoria e, parlando della necessità di assistere i Comuni durante l’iter procedurale previsto, riferisce dell’obbligo degli Enti territoriali per quanto attiene la richiesta di certificazione in materia urbanistica fatta dall’Ufficio provinciale o da quello tecnico, al fine di effettuare un attento monitoraggio urbanistico-ambientale.
Ritiene esaustivo l’intervento della dottoressa Cama, quindi, pone in votazione il parere, che è approvato, con l’impegno di fissare, entro 2 mesi, un’altra seduta di Commissione per avviare la discussione sulla fase successiva, inerente il Quadro prescrittivo.
(La Commissione approva)
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo, relativa ad una proposta di legge da presentare in Parlamento, volta all’introduzione di elenchi di merito delle ditte, che si oppongono alla criminalità organizzata e denuncianti fenomeni estorsivi e criminali.
Evidenzia che la suddetta proposta mira a creare un effettivo supporto alle aziende che instaurano una collaborazione o riferiscano con lo Stato e le forze politiche.
Chiede quale sia l’ambito d’intervento del provvedimento e quali i presupposti per un’applicazione concreta della norma.
Chiarisce che la materia in oggetto era stata già trattata dalla legge regionale numero 9 del 2018 e che si è ritenuto opportuno pervenire ad una proposta di legge da presentare al Parlamento, anche in considerazione della validità della tematica, nonché dopo diverse sollecitazioni da parte delle Istituzioni interessate.
Aggiunge, infine, che la suddetta proposta è stata mutuata anche dagli altri Consigli regionali.
Comunicata la presentazione di un emendamento, a sua firma, che inserisce l’articolo 2, relativo alla clausola di invarianza finanziaria, lo pone in votazione ed è approvato. Indi, pone ai voti la proposta che è approvata come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Riferito di aver presentato alcuni emendamenti in accoglimento delle osservazioni del Settore di assistenza giuridica, invita l’assessore Rossi a relazionare al riguardo.
Sottolineata la complessità e la rilevanza della proposta in discussione in materia di valorizzazione dei centri storici calabresi, rinvia all’approvazione di un disciplinare per l’individuazione delle modalità attuative.
Dà avvio alle audizioni dei rappresentanti dei Consigli comunali che hanno proposto il testo del provvedimento.
(Viene audito il sindaco di Parenti)
Espresso plauso per l’iniziativa legislativa ed il proficuo lavoro dell’assessore Rossi, pone ai voti; l’emendamento, all’articolo 1, protocollo numero 5279, che è approvato; l’emendamento, protocollo numero 5280, che sostituisce la rubrica dell’articolo 1, che è approvato, così come l’articolo 1 che è approvato come emendato.
Posto ai voti l’emendamento, protocollo numero 5282, sostitutivo dell’articolo 2, che è approvato, pone ai voti l’emendamento al comma 2 dell’articolo 3, protocollo numero 5283, che è approvato, così come l’articolo 3 che è approvato come emendato.
Posti ai voti gli articoli 4 e 5, che sono approvati, pone in votazione l’emendamento, all’articolo 6, protocollo numero 5284, che è approvato, così come l’articolo 6 che è approvato come emendato.
Posto ai voti l’articolo 7, che è approvato, pone ai voti: l’emendamento all’articolo 8, protocollo numero 5285, che è approvato, così come l’articolo 8, che è approvato come emendato; l’emendamento, all’articolo 9, protocollo numero 5286, che è approvato, così come l’articolo 9 che è approvato come emendato. Posto in votazione l’articolo 10, che è approvato, pone ai voti l’emendamento all’articolo 11, protocollo numero 5287, che è approvato così come l’articolo 11, che è approvato come emendato.
Posto ai voti l’articolo 12 che è approvato, pone in votazione: l’emendamento, all’articolo 13, protocollo numero 5289, che è approvato, così come l’articolo 13 che è approvato come emendato; l’articolo 14, che è approvato; l’emendamento, all’articolo 15, protocollo numero 5290, che è approvato, così come l’articolo 15, che è approvato come emendato; gli articoli 16, 17 e 18, che sono approvati; l’emendamento all’articolo 19, protocollo numero 5291, che è approvato, così come l’articolo 19, che è approvato come emendato; gli articoli 20, 21, 22 e 23 che sono approvati; l’emendamento all’articolo 24, protocollo numero 5293, che è approvato, così come l’articolo 24, che è approvato come emendato; l’articolo 25, che è approvato; l’emendamento all’articolo 26, protocollo numero 5294, che è approvato, così come l’articolo 26 che è approvato come emendato; l’articolo 27, che è approvato; l’emendamento all’articolo 28, protocollo numero 5295, che è approvato, così come l’articolo 28, che è approvato come emendato; l’emendamento all’articolo 29, protocollo numero 5296, che è approvato, così come l’articolo 29 che è approvato come emendato; l’articolo 30 che è approvato; l’emendamento all’articolo 31, protocollo numero 5297, che è approvato, così come l’articolo 31 che è approvato come emendato; l’emendamento all’articolo 32, protocollo numero 5298, che è approvato, così come l’articolo 32 che è approvato come emendato; l’emendamento all’articolo 33, protocollo numero 5300, che è approvato, così come l’articolo 33 che è approvato come emendato.
Indi, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
Esprime plauso per l’approvazione della proposta di legge ed auspica che la Commissione bilancio esprima parere favorevole.
(La Commissione approva)
Ricostruito l’iter della proposta di legge finalizzata all’eliminazione delle barriere architettoniche, invita l’assessore Musmanno a relazionare al riguardo.
Chiede al dipartimento urbanistica chiarimenti sull’eventuale impatto della proposta sulla legge urbanistica.
Propone di approfondire la problematica nell’ambito dei competenti dipartimenti.
Sottolinea che trattasi di una competenza del dipartimento urbanistica.
Rinvia la trattazione.
(La Commissione rinvia)
Illustra le funzioni del Settore vigilanza normativa che si esplicano mediante il controllo preventivo ed il collaudo delle richieste di autorizzazione sismica.
Precisa che si tratta di un settore molto delicato che rientra nell’ambito della Protezione civile, al fine di ridurre il più possibile l’esposizione al rischio sismico.
Illustra lo stato dell’arte al momento del suo insediamento e le difficoltà riscontrate, legate soprattutto alla discontinuità e agli intervalli delle dirigenze che hanno portato a una situazione di fermo amministrativo, cui si sono aggiunte le difficoltà legate sia alla notevole riduzione delle risorse umane sia alla sovrapposizione delle modifiche normative con il nuovo Regolamento del 2017 che, a differenza degli anni passati, prevede le autorizzazioni per tutti i tipi di costruzioni.
Ricordato l’impegno assunto per tale settore, chiede notizie in merito alle possibili soluzioni da porre in essere per tali problematiche.
Riferisce che, fin dal suo insediamento, diverse sono state le iniziative messe in campo per rendere esecutiva sia la piattaforma Sismi.ca sia la nuova normativa, con esiti evidenti fin da subito anche dal punto di vista dell’assegnazione di risorse umane, mediante il supporto di diversi consulenti specialisti del settore. Precisa, quindi, che non si tratta di soluzioni definitive al problema ed auspica che, per il futuro, il settore possa essere adeguatamente supportato, anche per quanto concerne le opere pubbliche per le quali vi sono diversi progetti.
Riferisce che è in atto una procedura di collaborazione, mediante il supporto e l’assistenza per l’attuazione dei correttivi richiesti.
Ricorda che il tema, trattato più volte in Commissione, nel 2015 ha portato all’introduzione della piattaforma Sismi.ca.
Riferisce che la legge numero 37 del 2018, elaborata all’interno di un Tavolo tecnico tra il dipartimento e gli Ordini professionali, pur essendo stata accolta con favore da tutti i soggetti interessati, in quanto orientata a semplificare le procedure autorizzative, è stata oggetto di impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri a causa di una norma – tra l’altro, imposta – che prevede le autorizzazioni anche per quanto concerne gli impianti non interagenti con le strutture, dando vita ad un iter, tutt’ora in corso, dinnanzi al Consiglio di Stato e la richiesta di un Tavolo tecnico con l’Avvocatura del Ministero, al fine di avviare una procedura negoziata per tutelare gli uffici.
Riferisce che, nel frattempo, si è proceduto all’elaborazione di un nuovo regolamento che è in attesa di approvazione, al fine di semplificare e garantire lo snellimento delle procedure, nonché la costituzione di un gruppo di lavoro per la gestione delle pratiche arretrate, utilizzando funzionari del Genio civile e consulenti appositamente selezionati.
Illustra alcuni dati emersi dall’analisi della piattaforma Sismi.ca, in particolare per quanto concerne le principali province calabresi: Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Precisa che dalla relazione dell’assessore è emerso che a Reggio Calabria si registrano ritardi, a causa dell’assenza di alcuni consulenti.
Preso atto del ritardo dell’ufficio del Genio civile di Reggio Calabria, giudica indispensabile comprendere quali interventi devono essere posti in essere per migliorarne la situazione.
Evidenziato come, dai dati riferiti
dall’assessore, siano lampanti le criticità dell’ufficio del Genio civile di
Reggio Calabria, ritiene opportuno si risolvano nel più breve tempo possibile
per dare risposte ai cittadini e ai tecnici.
Reputa importante, considerata la valenza
del nuovo sistema di controllo, capire se nell’ufficio di Reggio Calabria,
rispetto agli altri uffici, esistano problemi specifici e particolari che
devono essere affrontati e risolti.
Reputato indispensabile, considerate le
differenze di operatività tra gli uffici, intervenire per risolvere il problema
a Reggio Calabria, chiede all’assessore Musmanno di approfondire le questioni
legate anche alle osservazioni dell’architetto Loddo.
Precisato che le responsabilità inerenti in
funzionamento dell’ufficio sono in capo al dirigente generale dell’ufficio
stesso, sottolinea come le soluzioni prima esplicitate riguardano tutti gli
uffici del Genio civile e sono volte a far sì che gli uffici si possano
concentrare sulle pratiche correnti, garantendo risposte a tutto il territorio
regionale. Evidenzia che il ritardo di cui soffre l’ufficio di Reggio Calabria
è legato ad un problema di tipo strutturale e auspica, che lo stesso possa essere
risolto con l’attuazione degli interventi prima esplicitati.
Evidenziato che la situazione più grave è
quella dell’ufficio di Reggio Calabria, suggerisce di rivedere, in attesa di
attuare gli interventi annunciati dall’assessore, la collocazione dei sei
consulenti che operano in tutti gli uffici del Genio civile della Calabria,
destinandoli per più giorni nell’ufficio di Reggio Calabria.
Precisato che nel bando non è specificata la
sede alla quale verranno assegnati i vincitori, dichiara che l’ufficio di
Reggio Calabria avrà la massima attenzione e gli saranno assegnati i primi
classificati nella graduatoria ed il maggior numero di persone.
Fatte proprie le proposte del consigliere
Nucera e le precisazioni dell’assessore Musmanno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 15,03
Il Dirigente
Dott. Maurizio Priolo