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LEGISLATURA
COMMISSIONE
Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale - Attività
N. 48
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA Di mARTEdì
29 GENNAIO 2019
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FRANCO SERGIO
Inizio lavori h. 11,47
Fine lavori h. 13,32
INDICE
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
FERRARA Annamaria, funzionario Settore assistenza giuridica,*
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti),*,*
MORRONE Giuseppe (Forza Italia),*
NERI Giuseppe (Moderati per la
Calabria)
NUCERA Giovanni (La Sinistra),*
PEDÀ Giuseppe (Casa delle Libertà)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
FRAGOMENI Mariateresa, assessore al
bilancio e programmazione economica e finanziaria, politiche del personale,*
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti),*
MIRABELLO Michelangelo (Partito
Democratico)
Approvato il verbale della seduta
precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Propone un’inversione dei punti 1 e 2
all’ordine del giorno, con la trattazione iniziale della proposta di legge
numero 401/10^, d’iniziativa del consigliere Morrone, che è approvata.
Prima di avviare l’esame dei due
provvedimenti, rileva, su sollecitazione degli stessi proponenti, la necessità
di riprendere la discussione generale sulle proposte, anche in seguito alle
intervenute disposizioni normative nazionali. Infatti, evidenzia che la Legge numero 145 del 30 dicembre
2018 (Legge di bilancio 2019 Bilancio di previsione dello Stato per
l’anno finanziario 2019) ai fini del coordinamento della finanza pubblica e del
contenimento della spesa pubblica ha introdotto l’obbligo per le Regioni di
provvedere, secondo i propri ordinamenti, a rideterminare i vitalizi in essere,
prevedendo termini e modalità precise, pena la mancata erogazione del 20 per
cento dei trasferimenti erariali spettanti alle Regioni e diversi da quelli
relativi a sanità, trasporti, welfare.
Riferisce, quindi, per quanto riguarda la
proposta di legge numero 327/10^, che il consigliere Giudiceandrea ha
presentato un emendamento interamente sostitutivo.
Ricorda, quindi, i termini entro cui
provvedere alla rideterminazione dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi
secondo il calcolo contributivo, previa intesa, entro il 31 marzo 2019, con la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano, al fine di favorire l’armonizzazione delle
normative regionali.
Illustra in breve la proposta di legge,
composta da 10 articoli, che si prefigge la finalità di introdurre per i
consiglieri regionali il sistema previdenziale di tipo contributivo,
considerato che, ad oggi, la Regione Calabria è caratterizzata da un vuoto
normativo al riguardo.
Legge, quindi, testualmente il contenuto
degli articoli. Precisa, infine, che la problematica è stata esaminata
accuratamente anche per evitare eventuali contenziosi giudiziari.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa,
evidenziando le criticità sussistenti.
Chiede di sapere per quale motivo non siano
stati posti prima i rilievi evidenziati dal Settore assistenza giuridica sulla
problematica evidenziata.
Ritiene sia un onere degli uffici
amministrativi risolvere le criticità relative all’introduzione del sistema
previdenziale contributivo per i consiglieri ma che queste si sarebbero dovute
affrontare per tempo con una determinata procedura.
Considera importante il rispetto delle
funzioni svolte nello svolgimento del proprio ruolo.
Ritiene che tale problema si sarebbe dovuto
porre prima.
Suggerisce di seguire un iter preciso.
Chiede se la questione posta potrà esporre
la Regione Calabria ad eventuali contenziosi giudiziari.
Precisa che la proposta di legge in
discussione attiene all’introduzione del metodo previdenziale contributivo per
i consiglieri regionali eletti a partire dalla decima Legislatura.
Plaude, infine, alla proposta di legge del
consigliere Morrone per aver scelto di adeguare il sistema di contribuzione dei
consiglieri regionali a quello dei dipendenti statali.
Ritiene, tuttavia, che le questioni
sollevate nella scheda ATN siano da verificare, articolo per articolo.
Precisa che sulla proposta di legge la
Commissione si limiterà alla discussione generale e che, poi, sarà fissato il
termine per la presentazione degli emendamenti.
Suggerisce di procedere con la discussione
nel merito della proposta di legge senza tener conto delle eccezioni che
riguardano i vitalizi degli ex consiglieri.
Ricorda la necessità di rispettare i termini
previsti.
Evidenzia che la Regione Calabria è l’unica
a presentare una situazione simile in materia di trattamento previdenziale per
i consiglieri e che l’omissione di cui ora si parla è, a suo avviso, da
addebitare agli uffici amministrativi che avrebbero dovuto sollevare per tempo
la problematica.
Ritiene che le responsabilità non siano da
addebitare solo all’Amministrazione, ma che siano state reciproche; suggerisce,
piuttosto, di arrivare ad una soluzione condivisa.
Ritenuta condivisibile l’esposizione del
consigliere Giudiceandrea, precisa che si sta discutendo della previsione di
introdurre il sistema contributivo previdenziale per i consiglieri dalla 10^
legislatura. Sottolineato che le osservazioni mosse dal Settore assistenza
giuridica riguardano la proposta di legge numero 327/10^, ritiene, comunque,
che queste non siano tali da inficiare la proposta di legge.
Fornisce ulteriori precisazioni.
Comunicato che sarà stabilito il termine per
la presentazione degli emendamenti, invita il consigliere Morrone a porre
eventuali rettifiche, di carattere formale, alla proposta di legge.
Dichiara la massima disponibilità ad
apportare le dovute modifiche.
Precisato che il disguido odierno scaturisce
dalla Legge di bilancio dello Stato poiché, per errore, si è associato il
vitalizio al sistema previdenziale, ritiene necessario approvare la proposta di
legge in discussione e l’inserimento del sistema contributivo.
Sottolineato che le dinamiche nazionali
sulla questione si conosceranno dopo il 31 marzo, termine ultimo perché sia
trovata l’intesa con la Conferenza permanente dei rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome, a suo avviso è opportuno fissare il termine per
la presentazione degli emendamenti.
Comunica il rinvio della trattazione e fissa
il termine per la presentazione degli emendamenti.
(La
Commissione rinvia)
Proposta di legge
numero 327/10^ di iniziativa dei consiglieri G. Giudiceandrea, O. Greco,
recante: “Abolizione dei vitalizi ed introduzione del sistema previdenziale di
tipo contributivo ai sensi della lettera m) del comma 1 dell'articolo 2 del
decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con legge n. 213 del 7
dicembre 2012”
Riferisce di aver presentato un emendamento
interamente sostitutivo della sua proposta di legge che prevede anche
l’introduzione del ricalcolo dei vitalizi delle legislature precedenti secondo
il sistema contributivo.
Precisa che la proposta in esame tiene conto
di due elementi fondamentali, indicati dal Presidente dell’INPS, Boeri, con la
previsione in particolare di applicare degli ammortizzatori nel calcolo delle
riduzioni.
Evidenziato che il Consiglio regionale
potrebbe risparmiare oltre un milione di euro, che resterebbero nella
disponibilità del bilancio e potrebbero essere utilizzati come contributo di
solidarietà per le famiglie bisognose o per altri scopi, ritiene necessario
procedere velocemente con l’approvazione della proposta di legge senza
attendere la normativa nazionale.
Comunicato che l’emendamento interamente
sostitutivo presentato dal consigliere Giudiceandrea è stato acquisito dagli
uffici della Commissione, propone il rinvio del punto all’ordine del giorno e
fissa il termine per la presentazione degli emendamenti.
(La
Commissione rinvia)
Stigmatizzata l’assenza ripetuta alle sedute della Commissione del
Presidente e dei rappresentanti del Consiglio delle Autonomie Locali, illustra
la proposta, ricordando, preliminarmente, il proficuo lavoro di approfondimento
e confronto svolto dalla Commissione.
Riferito che il testo della proposta è stato riformulato in accoglimento
dei suggerimenti emersi nel corso delle audizioni, illustra, nel dettaglio, le
modifiche proposte, alcune delle quali suggerite dal Settore assistenza
giuridica e legate, esclusivamente, ad esigenze di drafting, in particolare: all’articolo 1 sono apportate modifiche
che attengono ad esigenze di drafting;
l’articolo 2 è integrato e modificato al comma 1 e al comma 2; la modifica del
Titolo del Capo II “Istituzione di nuovi Comuni – modifica delle circoscrizioni
comunali” rende lo stesso più aderente alle disposizioni ivi previste;
all’articolo 3, relativo all’istituzione dell’Osservatorio regionale per le
fusioni e le unioni, si stabilisce che tale organismo, istituito senza oneri
nell’ambito del competente settore della Giunta regionale, avrà il compito di
monitorare e supportare tutti i soggetti coinvolti nei processi di
aggregazione; all’articolo 4, l’integrazione del comma 1 limita la modifica o
istituzione di nuovi Comuni a Comuni appartenenti alla stessa Provincia o Città
metropolitana; all’articolo 5, il limite minimo per la costituzione di nuovi
Comuni viene fissato in 10 mila abitanti, in linea con il quadro ordinamentale
vigente; all’articolo 7 sono apportate modifiche che attengono non soltanto ad
esigenze di drafting, ma accolgono
suggerimenti emersi nel corso delle audizioni; all’articolo 8, che disciplina
il procedimento di fusione per incorporazione, che può essere avviato oltre che
dai Consigli comunali dei Comuni interessati anche dai relativi elettori, si
propone di modificare il primo periodo del comma 2, riducendo dal 20 al 10
percento il numero degli aventi diritto per dare avvio al procedimento di
fusione per incorporazione, al fine di facilitare l’iniziativa popolare.
Precisa, inoltre, che vengono aggiunti i
Capi IV e V rubricati, rispettivamente, “Disposizioni transitorie per le
fusioni di Comuni preesistenti”, che consta di sei articoli, e “Disposizioni finali”,
che consta di tre articoli. Sottolinea, infine, che l’allegato A contiene il
modello di analisi preliminare di fattibilità della fusione.
Manifesta apprezzamento per la
riformulazione del testo della proposta di legge, finalizzata a facilitare i
procedimenti di fusione dei Comuni calabresi, sia pur nel rispetto delle
singole peculiarità. Ricorda, a tal fine, la positiva esperienza della
istituzione del Comune di Casali del Manco, anche con riferimento all’aumento
dei trasferimenti statali.
Condivise le modifiche proposte al testo
originario della proposta, ritiene, in tal modo, superate le criticità presenti
nella precedente formulazione e sottolinea la necessità di favorire i
procedimenti di fusione, evitando l’aggravamento delle procedure.
Ritenuto che il limite di 10 mila abitanti,
previsto dall’articolo 5, sia difficilmente raggiungibile per molti Comuni
calabresi, ribadisce il parere favorevole al provvedimento.
Precisa che il limite di 10 mila abitanti
previsto dall’articolo 5 riguarda l’istituzione di nuovi Comuni.
Espresso apprezzamento per il lavoro svolto
dalla Commissione, condivide la ratio
del provvedimento e ne sottolinea la valenza positiva e la precipua finalità di
semplificazione dei procedimenti di fusione.
Preso atto del superamento delle criticità
presenti nella formulazione originaria e condivise le modifiche proposte con
riferimento allo studio di fattibilità, esprime, tuttavia, alcune perplessità
in merito alla previsione del quorum
per la validità del referendum.
Evidenzia come ancora non sia chiara la
soluzione circa l’ipotesi di scorporo dei Comuni per la quale si era proposto
di ridurre la previsione riguardante il numero di abitanti a 5.000 per tutelare
situazioni come quelle esistenti tra i territori di Isola Capo Rizzuto e di Le
Castella dove il turismo di quest’ultimo viene pregiudicato dall’incuria del
Comune di Isola Capo Rizzuto.
Precisato di non concordare con
l’eliminazione della previsione di un quorum
di partecipazione, che ritiene elemento utile di controllo della procedura,
reputa indispensabile disciplinare i casi particolari, cercando di risolvere le
problematiche presenti sul territorio. Sottolineato come la richiesta della
Presidente dell’Associazione dei piccoli Comuni d’Italia andasse in questa
direzione, evidenzia come la Calabria possa anticipare tutte le altre Regioni
approvando una norma che regolamenti la problematica per come richiesto
dall’associazione stessa.
Comunica che la Presidente dell’Associazioni
piccoli Comuni d’Italia ha sollecitato la definizione della questione
riguardante Isola Capo Rizzuto e Le Castella.
Evidenzia come la riforma riguardante i
piccoli Comuni, approvata dalla Regione Piemonte, sia stata impugnata.
Sottolinea come la nuova proposta emendativa
chiarisce e risolve molte delle problematiche che erano presenti
precedentemente. Reputa che, comunque, devono essere ulteriormente discusse e
definite le problematiche inerenti la previsione del numero di tre Comuni, non
menzionato all’articolo 15, e quella relativa alla necessità che i Comuni che,
all’esito del referendum manifestino la loro contrarietà alla fusione, adottino
una nuova deliberazione, nel caso decidano di ripresentare una nuova richiesta.
Ritenuto accettabile il quorum di
partecipazione previsto, conclude con l’auspicio che la scheda ATN possa
evidenziare tutti gli aspetti critici al fine di evitare, eventuali
impugnative.
Rinvia la trattazione del punto in
discussione alla prossima seduta di Commissione.
(La
Commissione rinvia)
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno
toglie la seduta.
Il Dirigente
Dott. Maurizio Priolo