X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 55
RESOCONTO SOMMARIO
SEDUTA DI LUNEDI’ 17 dicembre
2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELANGELO MIRABELLO
Inizio lavori h. 12,26
Fine lavori h. 16,34
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro
Destra), *, *
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
NUCERA Giovanni (La Sinistra), *
PRESIDENTE, *, *, *, *
BELCASTRO Antonio, direttore
generale del Dipartimento tutela della salute
CORTELLARO Antonio, dirigente
Settore legislativo
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra), *
GALLO Gianluca (Casa delle
Libertà), *
PARENTE Claudio (Forza Italia)
PEDÀ Giuseppe (Casa delle
Libertà), *
TALLINI Domenico (Forza Italia)
Presidenza del Presidente Michelangelo Mirabello
La seduta
inizia alle 12,26
Constatata la
presenza del numero legale, dà avvio ai lavori della Commissione con
l’approvazione del verbale della seduta precedente.
Chiede di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta di Commissione, convocata per la giornata di domani, l’audizione del direttore generale dell’ASL di Catanzaro sulla problematica riguardante gli emolumenti dei medici del 118.
Condivisa la richiesta del consigliere Esposito, comunica di aver già provveduto a convocare il direttore generale dell’ASL di Catanzaro e le associazioni di categoria per risolvere una problematica dovuta ad un errore materiale che può essere risolto.
Puntualizzato che la proposta è stata già discussa in
Commissione bilancio nella quale alcuni consiglieri hanno chiesto che venisse
assegnata alla competente Commissione come previsto dal Regolamento interno,
evidenzia che si è ritenuto opportuno convocare due sedute di Commissione per
dare la possibilità ai consiglieri di presentare emendamenti al testo in
discussione. Sottolinea, quindi, che il testo licenziato dalla Giunta si occupa
di due aspetti importanti: il primo riguarda la razionalizzazione delle aziende
sanitarie e lo scorporo degli ospedali spoke che
saranno gestiti dalle aziende ospedaliere, con l’esclusione delle ASP di Vibo e
Crotone in cui gli spoke rimarrebbero in capo alle
aziende sanitarie; il secondo riguarda l’unificazione a livello regionale delle
procedure concorsuali di selezione dei concorrenti dopo lo sblocco del turn
over. Comunica che il percorso di trattazione e approvazione del provvedimento
è accelerato perché c’è la volontà di arrivare all’approvazione del
provvedimento per la fine di dicembre, al fine di avviare una stagione diversa
in materia di sanità e di funzionamento delle aziende sanitarie. Ringrazia il
Settore legislativo per la particolare ed intensa attività svolta per la predisposizione
della scheda di analisi tecnico-normativa.
(Viene audito il Delegato alla Sanità della Regione Calabria)
Comunicato che per le ore 13,00 è fissata una
conferenza stampa del centro destra sulla sanità, chiede la sospensione della
seduta di Commissione e ripresa dei lavori a completamento della conferenza
predetta.
Ritiene opportuno concludere i lavori della
Commissione senza sospendere la seduta, rinviando del tempo necessario l’avvio
della conferenza stampa.
Ricordati i tempi stringenti che caratterizzano
l’attività giornalistica, evidenzia come la minoranza stia garantendo la sua
presenza in una seduta di Commissione convocata d’urgenza per la trattazione di
una proposta che impatta radicalmente sulla sanità; pertanto reputa
incomprensibile ed inopportuna l’eventuale scelta di non sospendere la seduta e
di proseguire a colpi di maggioranza.
Condivise in parte le ragioni del consigliere
Esposito, chiede di non sospendere i lavori della Commissione ma di rinviare
alla seduta di domani la discussione nel merito della proposta.
Evidenziato di voler approfittare della presenza in Commissione
del delegato alla sanità per interloquire con lui, sottolinea come la
Commissione, spesso, abbia ritenuto di sospendere i lavori per motivi, a suo
dire, molto più futili, per cui dichiara di appellarsi alla sensibilità
politica del Presidente della Commissione riguardo la sua richiesta di
sospensione.
Precisa che la sua proposta di posticipare l’avvio
della Conferenza stampa era suffragata dal ritardo fisiologico che caratterizza
l’avvio di conferenze stampa.
Sospende la seduta con l’invito a riprendere i lavori
alle 14,00.
La seduta sospesa alle 13,06 riprende alle 14,22
Dato avvio ai lavori, cede la parola al Settore legislativo
per illustrare scheda di analisi tecnico-normativa.
Illustra scheda di analisi tecnico-normativa.
Propone di ascoltare il direttore generale del
Dipartimento tutela della salute.
Pur
non avendo collaborato alla stesura del testo, dichiara di condividerne il
contenuto. In particolare, in merito all’articolo 1, relativo allo scorporo
degli ospedali spoke dalle ASP, ritiene che la
materia esuli dalle competenze del commissario ad acta, in quanto la
ridefinizione dell’assetto delle ASP è stata, in precedenza, fatta con legge
regionale. In merito, poi, all’articolo 2, relativo ai concorsi, rammenta che la normativa vigente concede già la facoltà alle
aziende sanitarie di utilizzare le graduatorie di altre aziende ed evidenzia
che la proposta di legge in esame va in tale direzione, adeguandosi alla
normativa nazionale.
Dichiaratosi convinto della necessità di una
rivisitazione della rete ospedaliera per acuti e dell’integrazione dell’Azienda
ospedaliera Pugliese-Ciaccio e dell’Azienda Mater Domini, esorta a riportare il
percorso nell’ambito della correttezza politica, così come a suo avviso merita
il Consiglio regionale. Censurata la scelta di “celare” un provvedimento di
tale importanza nel Collegato alla manovra finanziaria per l’anno 2019,
apprezza che sia stato estrapolato e incardinato in Terza Commissione, ma non
condivide il cronoprogramma che prevede l’esame nella seduta di Consiglio
regionale programmata per giorno 19 dicembre. Reputa necessario un esame
approfondito e la concertazione con i sindacati per costruire un percorso che
abbia fondamenta inattaccabili, vagliandone la costituzionalità e fugando ogni
dubbio. Oltretutto, in un momento delicato che vede la nomina del nuovo
direttore generale del Dipartimento tutela della salute e del nuovo commissario
ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit, ritiene importante
non pregiudicare i rapporti per poter aprire una nuova fase di confronto e
dialogo nella sanità calabrese. In merito, infine, all’articolo 2 si dichiara
convinto della necessità di una regolamentazione a monte della materia
concorsuale, ma avanza dei dubbi in merito ai criteri per l’individuazione
dell’Azienda sanitaria che deve sostenere le procedure concorsuali. Ribadito, infine, di condividere la ratio della norma, evidenzia che permane
la necessità di rispettare spazi e ruoli per consentire ad ognuno di offrire il
proprio contributo.
Condivide le riflessioni del consigliere Esposito e
ritiene sia stato giusto un approfondimento della materia nella Commissione
competente.
Evidenzia, però, che quello svolto rappresenta solo
uno step
del procedimento e che, essendo la proposta di legge di vasta portata e
complessa, sarebbe preferibile una condivisione concertata con le
rappresentanze sindacali e gli stakeholders della sanità.
Concorda su quanto esposto in merito all’articolo 2 e,
anche laddove la proposta fosse condivisa nel merito, ritiene permarrebbero
perplessità sulle procedure. Considera, infatti, che, in caso di approvazione
nella seduta di Consiglio regionale, il provvedimento, pur condiviso, subirà, a
suo dire, una bocciatura da parte dei cittadini, in quanto non ne
comprenderanno la sostanza.
Manifesta perplessità sulla proposta di legge con
riferimento agli aspetti procedurali che ne hanno caratterizzato il percorso.
Non comprende l’urgenza di trattare in due giorni una
materia per la quale era stato chiesto più volte al presidente Oliverio, senza
esito positivo, di fissare sedute ad hoc
di Consiglio regionale.
Considera tale modus
operandi del tutto inusuale; in particolare non comprende perché, nonostante
la lentezza che, a suo dire, ha contraddistinto la trattazione e approvazione
di vari progetti di legge nell’attuale Legislatura, adesso, invece, si abbia
fretta di approvare la proposta in esame che, a suo dire, sarebbe dovuta essere
affrontata in maniera differente.
Pur concordando sulla necessità di una diversa rete
organizzativa, capillare su tutto il territorio calabrese, per fronteggiare
l’emergenza sanitaria, giudica che, una volta approvata, la legge regionale
sarà senza dubbio oggetto di impugnazione da parte del Governo nazionale per
illegittimità costituzionale.
Dunque, valutata l’importanza della materia trattata,
auspica non si commettano ulteriori errori.
Invita anch’egli ad una maggiore riflessione sulla
procedura avviata e sui tempi necessari all’approvazione della proposta di
legge.
Evidenzia che tante sono le perplessità, le incertezze
e le domande, soprattutto per chi opera nel settore sanitario; considera,
pertanto, che la rete ospedaliera abbia necessità di una più funzionale
organizzazione, proponendo di ripartire con uno studio più approfondito della
materia.
Evidenzia che la proposta suddetta si ricollega alla
delibera di Giunta regionale numero 604 del 3 dicembre 2018 dei cui contenuti
si era a conoscenza.
Fornisce, quindi, una ricostruzione politica della
vicenda, ribadendo, come già ricordato da altri consiglieri, che anche altri
provvedimenti di analoga portata sono stati portati direttamente all’esame del
Consiglio regionale, per esempio nel 2007.
Manifesta la volontà di arrivare all’approvazione
della proposta, che porterà, a suo giudizio, ad un miglioramento organizzativo
territoriale della sanità calabrese.
Pur concordando sul ritardo dei tempi della procedura,
avverte sulla necessità di una riforma strutturale seria della sanità, per la
quale, non a caso sono state convocate due sedute di Commissione.
Cosciente delle tante complicazioni da affrontare,
ritiene importante agire da subito, anche prendendo in considerazione il contributo
delle opposizioni.
Stigmatizza l’atteggiamento della maggioranza e ritiene che le osservazioni sollevate dall’opposizione non siano state opportunamente recepite.
Nel ribadire la totale mancata conoscenza della delibera di Giunta regionale, manifestata non solo dalla minoranza ma anche dalla maggioranza, invita a prendere atto della necessità di interloquire in maniera diversa e più approfondita sulla questione, soprattutto in seguito delle osservazioni sollevate dal Settore legislativo.
Invita, altresì, ad un confronto con il nuovo commissario ad acta, al fine di procedere in maniera unanime e collaborativa per addivenire ad un risultato efficiente e realmente utile per la Calabria.
Reputa parzialmente condivisibile il contributo dalla minoranza ed invita la Commissione a prenderne atto, soprattutto in merito alle difficoltà ed alle criticità evidenziate.
Pone l’accento su alcuni aspetti ritenuti particolarmente rilevanti e, considerata la drammaticità della situazione in cui verte la sanità calabrese, reputa utile ed essenziale la presentazione degli emendamenti che daranno la possibilità di intervenire in maniera propositiva alla sua riorganizzazione.
Alla luce di quanto riferito dal direttore generale del dipartimento Tutela della salute, che ritiene tale provvedimento un valido strumento di razionalizzazione, precisa che ciò che la minoranza contesta non è il merito del provvedimento, ma il metodo e ribadisce la piena disponibilità per un eventuale intervento migliorativo che tenga conto delle effettive esigenze della sanità calabrese.
(Viene audito il
delegato alla sanità della Regione Calabria. Interviene il consigliere
Esposito)
Invita, preliminarmente, a riflettere sull’importanza della discussione odierna e sulle conseguenze future che ne potranno scaturire.
Nel ricordare l’iter che ha portato a tale discussione, sottolinea le difficoltà giuridiche e procedurali riscontrate volta per volta.
Ritenuto che l’intervento odierno rappresenti, ancora una volta, il forte senso di responsabilità che contraddistingue l’opposizione, stigmatizza l’atteggiamento della maggioranza, soprattutto in merito alle osservazioni e alle ipotesi di illegittimità ed incostituzionalità sollevate dal Settore legislativo.
Definisce “insolito”, “accelerato” e “poco credibile” l’iter intrapreso dalla maggioranza e reputa necessario che vi sia un momento di concertazione e trasparenza che, a suo avviso, è venuto meno.
Alla luce di ciò, auspica che non vengano presentati emendamenti e che ci si fermi a riflettere in maniera unanime e condivisa.
Sottolineato che i gruppi di minoranza
partecipano ai lavori della Commissione a dimostrazione della massima
disponibilità al dialogo sulla tematica, evidenzia la non condivisione dei
metodi che la maggioranza vorrebbe perseguire.
Ritiene che il percorso che intende
prefiggersi la maggioranza non sia accettabile, considerate anche le
perplessità mosse dal Settore legislativo. Mette in risalto, invece, come
l’integrazione dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio si possa approvare,
poiché risponde a quanto previsto in un Decreto del Commissario ad Acta.
Suggerisce di procedere con cautela e di
approfondire la questione per evitare che la legge venga dichiarata
incostituzionale e, a tal proposito, ritiene opportuno convocare tutte le parti
sociali interessate, gli ordini professionali e le organizzazioni sindacali.
Comunica il rinvio
della trattazione del punto con l’apertura dei termini per la presentazione
degli emendamenti alla prossima seduta, già convocata per martedì 18 dicembre.
(La
Commissione rinvia)
Esauriti i punti all’ordine del giorno,
toglie la seduta.
La
seduta termina alle 16,34
Il Funzionario
AP
Dott.ssa Giada
Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni
esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio
Priolo