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LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ,
ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N.
47
RESOCONTO SOMMARIO
SEDUTA Di VENERDI’ 27 LUGLIO 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELANGELO MIRABELLO
Fine lavori
h. 14,15
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore legislativo.
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico)
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore legislativo
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico)
PEDA’ Giuseppe (Casa delle Libertà), *
ROBBE Angela, assessore al Lavoro e Welfare
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore legislativo
MORRONE Giuseppe (Forza Italia)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra), *
GALLO Gianluca (Casa della Libertà), *
GRECO ORLANDINO (Oliverio Presidente)
ROBBE Angela, assessore al Lavoro e welfare, *,
*
MINNICI Sonia, funzionario Settore legislativo
PEDA
Giuseppe (Casa delle libertà)
SERGIO Franco (Oliverio Presidente), relatore, *
Presidenza del Presidente Michelangelo
Mirabello
La seduta inizia alle 12,29
Constatata la presenza del numero legale, dà avvio ai lavori della Commissione con l’approvazione del verbale della seduta precedente.
Propone l’inversione dei
punti all’ordine del giorno che è approvata. Indi passa alla trattazione del
secondo punto.
Evidenzia che diversi elementi accomunano i testi delle proposte di legge numero 313/10^, a sua firma, e numero 281/10^, a firma del consigliere Esposito, ed auspica che, a seguito della fase istruttoria, si possa procedere al loro abbinamento.
Ribadisce anch’egli che entrambi i testi sono accomunati da diversi elementi ed esprime condivisione per l’eventuale abbinamento.
Evidenzia la necessità di legiferare su una tematica nazionale e regionale alla quale si stanno adeguando tutte le Regioni italiane che, benché sottoposte a Piano di rientro dal deficit sanitario, non hanno subito impugnative innanzi alla Corte Costituzionale.
Illustra, quindi, la proposta di legge a sua firma, scaturita dalla necessità di meglio disciplinare i prodotti che derivano dall’utilizzo terapeutico della cannabis, risultato importante ed efficace per la cura ed il trattamento di alcuni sintomi e patologie, la cui importazione è stata autorizzata nel 2006 dal Ministero della salute.
Ribadisce che la proposta mira a tracciare disposizioni organizzative per disciplinarne l’uguaglianza di accesso ai diversi soggetti che, ad oggi, risulta ancora difficile, sia a livello ospedaliero sia a livello domiciliare, nonché la necessità di promuovere progetti pilota per la formazione degli informatori scientifici.
Si sofferma, poi, sul contenuto di alcuni articoli, in particolare: l’articolo 8, che determina la necessità di attuazione omogenea su tutto il territorio regionale e le linee di indirizzo; l’articolo 9, che contiene una clausola valutativa utile per il monitoraggio della corretta attuazione della legge; l’articolo 10, che prevede l’invarianza finanziaria in previsione delle criticità che i settori competenti potrebbero sollevare; l’articolo 11, che contiene la clausola di salvaguardia diretta a garantire la regolare applicazione del Piano di rientro dal disavanzo sanitario.
Riferisce che il commissario Scura ha condiviso l’utilità di questo testo di legge, ed auspica che in tempi brevi si possa addivenire all’approvazione del testo abbinato.
Ribadisce la simmetria che unisce i due testi, evidenziando l’eventuale necessità di intervento sull’aspetto che riguarda l’istituzione del Comitato tecnico-scientifico, su cui si potrà discutere successivamente.
Invita il Settore legislativo ad illustrare la scheda di analisi tecnico-normativa.
Illustra la scheda di analisi tecnico – normativa, soffermandosi su alcune criticità particolari.
Dispone l’abbinamento dei due provvedimenti ai sensi del regolamento interno.
Abbinato l’esame dei due provvedimenti, ne rinvia la trattazione, per ulteriori approfondimenti, ad una successiva seduta di Commissione.
(La Commissione rinvia)
Comunica
che il provvedimento del consigliere Cannizzaro, ormai deputato, è stato
assunto dal consigliere Pedà, cui cede la parola per l’illustrazione.
Riferisce che la proposta di
legge riguarda la modifica alla legge regionale numero 31 dell’8 novembre 2016, inerente
le norme per l'utilizzo dei lavoratori socialmente utili, di pubblica utilità
ed ex articolo 7 D.lgs. n. 469/1997 nel bacino regionale calabrese,
evidenziando che la stessa mira alla tutela ed al ripristino di un equo
trattamento dei lavoratori.
Precisa,
altresì, che la problematica emersa, relativa alla disponibilità economica, è
stata superata, ottemperando alle riserve del bacino e stabilendo il numero dei
lavoratori da collocare, lasciando così invariata la spesa regionale che,
quindi, non è soggetta a nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Riferisce,
infine, che le risorse rientrano nella previsione di spesa del bilancio
regionale 2018/2020.
Illustra
alcune criticità.
Evidenzia
che la proposta in esame è tesa a far rientrare nel bacino Lsu–Lpu lavoratori
ad oggi esclusi e compresi in altri bacini; tutto ciò senza aumentare la spesa
prevista in bilancio.
Si riserva di presentare osservazioni scritte.
Propone il rinvio della trattazione.
(La
Commissione rinvia)
Comunicato che il proponente ha presentato degli emendamenti al testo della proposta per recepire le osservazioni già sollevate precedentemente, passa all’esame e votazione degli articoli e relativi emendamenti. Pone, quindi, ai voti: gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 che sono approvati; l’emendamento, protocollo numero 31626, che introduce l’articolo 7 bis che è approvato; gli articoli 8,9,10,11,12,13,14,15 e 16 che sono approvati, l’emendamento, protocollo numero 31627, che abroga la lettera b) del comma 4 dell’articolo 17 che è approvato; l’articolo 17 che è approvato per come emendato; l’emendamento, protocollo numero 31628, che aggiunge dopo il comma 7 dell’articolo 18 il comma 7 bis che è approvato; l’articolo 18 che è approvato per come emendato; l’articolo 19 che è approvato; l’emendamento, protocollo numero 31629, interamente sostitutivo dell’articolo 20 che è approvato; gli articoli 21,22,23 e 24 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Propone che la trattazione del punto venga differita e che venga trattato il successivo punto all’ordine del giorno. Pone in votazione la proposta di differimento, è approvata.
(La Commissione pospone la discussione)
Illustra la proposta tesa a tutelare la minoranza Romanì, ad oggi non riconosciuta, prevedendo l’istituzione di un osservatorio territoriale partecipativo e di un garante regionale che favoriscano l’integrazione e la promozione della minoranza Romanì.
Chiede al Settore legislativo di illustrare la scheda di analisi tecnico-normativa
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Apre i termini per la presentazione di eventuali emendamenti e rinvia l’esame della proposta ad ulteriore seduta.
(La Commissione rinvia)
Propone il rinvio del punto
in discussione per ulteriori approfondimenti.
(La Commissione rinvia)
Cede la parola al consigliere Gallo al fine di approfondire meglio il punto in discussione.
Illustra il punto all’ordine del giorno, ricordando che, nell’ultima seduta di Consiglio regionale, in condivisione con la maggioranza, è stato presentato un ordine del giorno sulla riorganizzazione del sistema di interventi e servizi sociali, in considerazione del mancato pagamento delle spettanze alle strutture accreditate e convenzionate, per i servizi resi, dal primo gennaio 2018. Evidenzia che si tratta di un settore particolare che eroga servizi a soggetti deboli della società calabrese e che rischia il collasso definitivo. Sottolinea, quindi, che la presentazione dell’ordine del giorno è stata finalizzata, innanzitutto, a riavviare la discussione in Commissione, con l’obiettivo di far sì che la Giunta regionale provveda ad erogare il saldo 2017 e una anticipazione del 2018.
Precisato, quindi, di aver già riscontrato la disponibilità del Dipartimento per l’erogazione del saldo del 2017, entro inizio di agosto, evidenzia che alcune difficoltà si riscontrano per il pagamento delle spettanze relative al 2018, poiché solo tre comuni ambito hanno restituito le risorse alla Regione.
Riferisce, poi, che risulta che la Regione abbia già erogato, in quota 2018, somme in anticipazione pari al 50-60 per cento e che, pertanto, dovrebbe essere in grado di sostenere il pagamento delle fatture per le parti rimanenti.
Auspica, infine, che in futuro i servizi erogati dalle strutture accreditate siano remunerati nei termini.
Illustra, in breve, la situazione sulla riorganizzazione del sistema di interventi e servizi sociali, soprattutto con riferimento alle somme da liquidare, per singola provincia, rilevando, a seconda dei territori esaminati, problematiche e criticità per gli anni di riferimento.
Preso atto della disponibilità dell’assessore ad intervenire in tale ambito, ritiene che il sistema degli interventi e dei servizi sociali sia un settore che necessita di interventi immediati e strutturali.
Concorda, pertanto, sulla necessità di intervenire con urgenza, lavorando politicamente in maniera efficace, al fine di evitare scontri istituzionali. Infine, evidenzia che soltanto il superamento delle problematiche emergenziali potrà consentire di entrare nel merito della riforma.
Menzionato il lavoro ad oggi
svolto, evidenzia come sulla tematica non si sia proceduto dal punto di vista
normativo ed afferma che nel corso degli anni la Regione è diventata, anche,
ente di gestione oltre ad essere ente di programmazione. Ritiene, altresì,
difficile che le somme possano essere erogate prima che le stesse rientrino
dalle amministrazioni comunali.
Sottolinea che la seconda metà
delle risorse, di cui parlava il consigliere Gallo, non è stata ancora
trasferita dallo Stato.
Suggerisce che il documento,
condiviso nell’impostazione dalla terza Commissione, sia richiamato in Aula
come atto di indirizzo per la rimodulazione della riforma del Welfare.
Evidenziato come alcune strutture siano rimaste escluse, ritiene opportuno
utilizzare tale occasione per completare la riforma, attesa da anni, e a tal
proposito sottolinea l’opportunità che le “decisioni politiche”, sulla
tematica, siano compatte e con indicazioni rigide.
Chiede all’assessore Robbe se
sia possibile, prima della seduta di Consiglio regionale, prevista per giorno
31 luglio, avere notizie in merito allo sconto bancario.
Sottolineato che si
potrebbero individuare degli strumenti finanziari di garanzia che diano respiro
e maggiore forza al sistema, asserisce come lo scopo degli interventi non sia
quello di avvantaggiare alcuni e penalizzare altri.
Chiede alcuni chiarimenti
all’assessore sulla situazione di alcune strutture.
Ringrazia tutti i colleghi e
l’assessore per la disponibilità e per l’atteggiamento positivo e costruttivo nel
seguire la materia.
Sottolinea che la proposta di
legge punta a fornire ai cittadini calabresi un ulteriore forma di sostegno in
caso di rischio perdita dell’abitazione principale per morosità incolpevole.
Ricorda che l’attuazione della Direttiva 2014/17/UE ad opera del decreto
legislativo numero 72 del 2016, in merito ai contratti di credito ai
consumatori relativi a beni immobili residenziali, ha reso molto più semplice,
in caso di accordo sottoscritto tra parti, la vendita da parte del creditore,
dell’abitazione su cui grava un mutuo di cui non sono state pagate 18 rate, in
quanto esclude il ricorso alle procedure esecutive immobiliari, disponendo la
vendita dell’immobile su stima effettuata da un perito indipendente.
Sottolinea che obiettivo
della presente proposta di legge è quello di intervenire quando tutti i
tentativi di mediazione tra istituti di credito e mutuatario sono stati
esperiti e si è giunti alla vendita dell’abitazione in cui il mutuatario vive
stabilmente. Precisa, infatti, come la grave e persistente crisi economica
determina, in numerose famiglie, la perdita del posto di lavoro di uno o più
componenti il nucleo familiare e, in applicazione delle norme previste dal
decreto legislativo numero 72 del 2016, la perdita del possesso e della proprietà
dell’abitazione principale.
Sottolineato che i danni
arrecati alla pubblica amministrazione dagli effetti prodotti dalla perdita
della proprietà e del possesso dell’abitazione principale sono di gran lunga
superiori ai costi prodotti dalla presente legge, evidenzia che altra finalità
del progetto di legge è quella di qualificare l’azione di governo regionale
come un’azione di prossimità nei confronti dei cittadini che si trovano in
situazioni di disagio economico-finanziario.
Illustra la scheda di analisi
tecnico-normativa.
Considerata la complessità
della materia, suggerisce di accogliere e trasformare le osservazioni rese dal
Settore legislativo in un emendamento integrativo.
Condivide la ratio della proposta di legge e chiede
se si possa integrare ed avviare un processo di edilizia popolare.
Dispone il rinvio del punto
all’ordine del giorno e l’apertura dei termini per la presentazione degli
emendamenti.
(La Commissione rinvia)
Esaurito l’ordine del giorno,
toglie la seduta
La seduta termina alle 14,15
Il
Funzionario AP
Dott.ssa
Giada Katia Helen Romeo
Il
Dirigente
Area
relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott.
Maurizio Priolo