X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
AFFARI ISTITUZIONALI E AFFARI GENERALI
N. 39
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA
Di GIOVEDI’ 7 GIUGNO 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCO SERGIO
Inizio lavori h.12,05
Fine lavori
h. 14,20
PRESIDENTE, *, *, *, *
BOVA
Arturo (Democratici Progressisti)
CORTELLARO
Antonio, Dirigente Settore legislativo
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) , *
NUCERA
Giovanni (La Sinistra), *
ROBBE Savina Angela Antonietta, assessore al lavoro
e welfare, *, *
BATTAGLIA
Domenico Donato (Partito Democratico), *
BOVA
Arturo (Democratici Progressisti)
CORTELLARO
Antonio, dirigente del Settore legislativo
IORFIDA
Maurizio, dirigente del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, *
PRESIDENTE, *, *, *, *
BATTAGLIA
Domenico Donato (Partito Democratico)
BOVA
Arturo (Democratici Progressisti)
CORTELLARO
Antonio, dirigente del Settore legislativo
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
NERI
Giuseppe (Democratici Progressisti), *, *
Presidenza
del Presidente Franco Sergio
Constatata la presenza del numero legale e approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Relatore: F. Sergio
Sottolineato che la proposta di legge è stata già illustrata nella precedente seduta e che sono state già auditi i soggetti interessati alla tematica, ritiene che sia possibile licenziare il testo.
Comunica che alcuni degli emendamenti a sua firma recepiscono le osservazioni rese dal Settore legislativo e i suggerimenti delle associazioni audite nella seduta precedente.
Sottolineata l’importanza ed il valore che riveste l’istituzione del garante dei diritti delle persone con disabilità, perché crea un legame diretto con le associazioni e i cittadini interessati, ritiene opportuno che sia creato un rapporto tra il garante che deve tutelare i diritti, gli interessi dei soggetti ed il dipartimento politiche sociali.
Letto l’articolo 6, in particolare i commi b), c), f), precisa che viene aggiunto l’articolo 6 bis.
Ribadisce l’opportunità di individuare l’assessorato competente e non indicare la Giunta in generale.
Sottolinea che il suggerimento dell’assessore Robbe potrà essere accolto anche in sede di coordinamento formale o in Aula.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Ringraziato l’assessore per la presenza in Commissione, ritiene opportuno modificare il termine generico di “Giunta” con “assessore competente” come suggerito dall’assessore.
Nel merito della proposta giudica importante creare un osservatorio più snello perché abbia meno difficoltà nell’operare.
Sottolineato che tante leggi non trovano una reale attuazione, ritiene necessario dotarsi di Testi Unici e annuncia il suo voto favorevole alla proposta di legge.
In considerazione delle difficoltà logistiche dovute alle distanze tra la sede della Giunta regionale e quella del Consiglio che non consentono una agevole partecipazione ai lavori sia da parte dei dirigenti sia degli assessori, reputa opportuno superare tali ostacoli con gli strumenti che le nuove tecnologie mettono a disposizione, per esempio prevedendo la partecipazione in video conferenza.
Nel merito del provvedimento, essendo state recepite tutte le osservazioni, ritiene che si possa licenziare il testo.
Condiviso l’intervento del consigliere Esposito, ritiene che l’Osservatorio deve svolgere soprattutto funzioni programmatiche e di indirizzo; condivide, infine, pienamente la proposta in esame che interviene, a suo dire, in una fase delicata di restrizione dei diritti per i cittadini calabresi.
Pur concordando con quanto sostenuto dal consigliere Bova, ritiene non ci sia bisogno di assumere iniziative diverse da quanto già stabilito e regolamentato, anche per il ricorso alla videoconferenza da parte delle Commissioni consiliari, grazie alla strumentazione esistente a supporto.
Chiede all’assessore Robbe maggiori ragguagli sulle competenze dell’Assessorato.
Chiarisce che nell’iniziativa legislativa sono coinvolti pienamente anche gli uffici della Giunta regionale. Sul reddito minimo osserva che le azioni da compiere richiedono ancora molto lavoro, reputando opportuno al riguardo considerare anche quanto avviene a livello nazionale sulle vicende delle politiche sociali, nell’ottica di una valutazione complessiva che non trascuri nessun aspetto della problematica.
Ritiene che uno degli obiettivi deve essere quello di avvicinare i centri decisionali, come gli enti locali, al disagio dei cittadini, ragionando in una logica di qualificazione delle attività e delle azioni da mettere in atto.
Rassicura che la normativa nazionale è stata già esaminata. Condivide la proposta di legge in quanto strumento di aiuto alle famiglie in stato di bisogno.
Passa all’esame dell’articolato. Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/1, con il quale si propone una modifica al titolo della proposta di legge, che è approvato.
Pone, successivamente, in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/2, modificativo dell’articolo 1 che è approvato; quindi, pone in votazione l’articolo 1 che è approvato, come emendato. Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/3, modificativo dell’articolo 2 che è approvato; quindi, pone in votazione l’articolo 2 che è approvato, come emendato. Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/4, modificativo dell’articolo 3, che è approvato; quindi, pone in votazione l’articolo 3 che è approvato, come emendato. Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/5, modificativo dell’articolo 4, che è approvato; quindi, pone in votazione l’articolo 4 che è approvato, come emendato. Pone in votazione l’articolo 5 che è approvato e l’emendamento, protocollo numero 25943/6, modificativo dell’articolo 6, che prevede anche l’integrazione proposta dall’assessore Robbe, che è approvato; quindi, pone in votazione l’articolo 6 che è approvato, come emendato. Pone, successivamente, in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/7, aggiuntivo dell’articolo 6 bis che è approvato. Pone in votazione l’emendamento, protocollo numero 25943/8, modificativo dell’articolo 7 che è approvato e l’articolo 7 che è approvato, come emendato. Posti in votazione gli articoli 8 e 9 che sono approvati, passa all’emendamento, protocollo numero 25943/9, modificativo dell’articolo 10 che, posto in votazione, è approvato; quindi, pone in votazione l’articolo 10 che è approvato, come emendato. Pone in votazione l’articolo 11 che è approvato e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Introduce brevemente la proposta di legge in esame che prevede l’istituzione dell'Ufficio regionale di statistica e del sistema statistico regionale, quale organo preposto alla elaborazione dei dati regionali.
Illustra la proposta che prevede l’adozione del Programma statistico regionale, quale strumento di programmazione, pianificazione e promozione delle attività volte alla rilevazione, elaborazione, diffusione ed archiviazione dei dati statistici di rilievo regionale e istituisce l’albo regionale degli intervistatori ai quali affidare le rilevazioni statistiche regionali.
Precisa che la proposta di legge in oggetto colma il vuoto legislativo sulla tematica, prevedendo l’istituzione dell’Ufficio regionale di statistica e disciplinando il Sistema statistico regionale nel suo complesso.
Riferisce che la proposta di legge consta di 11 articoli e ne illustra brevemente il contenuto.
Riferisce che la prima operazione svolta ha riguardato la nomina da parte di ogni dipartimento regionale di un referente statistico dipartimentale al fine specifico di “creare rete”, sottolineando, tuttavia, l’esistenza a tutt’oggi di oggettive difficoltà in termini di personale e di risorse finanziarie.
Evidenzia, infine, che con l’ISTAT di Catanzaro sono stati già previsti al riguardo incontri formativi.
Riferisce che il Settore legislativo ha predisposto la scheda di analisi tecnico – normativa nella quale si evidenziano alcune criticità.
Illustra la scheda di analisi tecnico – normativa.
Propone l’eliminazione del compenso stabilito per la partecipazione dei dirigenti regionali alle sedute degli organismi previsti.
Preso atto degli interventi del dirigente del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria e del dirigente del Settore legislativo, sottolinea che il testo sarà modificato in accoglimento delle osservazioni emerse.
Evidenzia che il dipartimento non ha osservazioni ulteriori da sollevare e condivide quelle del Settore legislativo.
Ritenuti i suggerimenti del Settore legislativo condivisibili e di facile recepimento, auspica una rapida approvazione della legge, sottolineando il ritardo della Calabria rispetto alle altre Regioni italiane.
Rinvia la trattazione.
(La Commissione rinvia)
Illustra la proposta volta ad eliminare definitivamente gli assegni vitalizi e i trattamenti pensionistici comunque denominati ed a sostituirli con un trattamento previdenziale basato sul sistema di calcolo contributivo, identico a quello vigente per i dipendenti pubblici.
Invita, pertanto, a relazionare il consigliere Neri, in sostituzione del proponente, consigliere Giudiceandrea.
Precisa che la proposta di legge è finalizzata ad abolire definitivamente i vitalizi e a sostituirli, analogamente a quanto previsto dai Regolamenti interni della Camera dal 2012, con un trattamento previdenziale basato sul sistema di calcolo contributivo.
Sottolineato che la proposta si compone di 10 articoli, evidenzia, in particolare, che il diritto al trattamento previdenziale decorre dal raggiungimento dei requisiti pensionistici e si perde nell’ipotesi di condanne definitive per reati contro la pubblica amministrazione o per reati di associazione di tipo mafioso.
Chiede se la proposta di legge comporti oneri a carico del bilancio regionale.
Precisa che la legge comporta una diminuzione di spesa.
Illustra la scheda di analisi tecnico – normativa.
Preso atto delle osservazioni del Settore legislativo, sottolinea la necessità di ulteriori approfondimenti.
Evidenziato come la scheda di analisi tecnico - normativa del Settore legislativo abbia individuato tutti i punti critici del provvedimento, ritiene che gli errori formali possano essere facilmente superati e che, per contro, l l’eventuale natura di diritto quesito del vitalizio imponga, così come dettato dalla Corte Costituzionale, il rispetto di determinate condizioni. Concorda su tutte le osservazioni rese dal Settore legislativo, precisando che da ricerche effettuate non risulta siano stati adottati provvedimenti che prevedono l’abolizione definitiva dei vitalizi in erogazione.
Ritenuto che il decreto numero 174 del 2012, relativo anche alla riduzione dei costi della politica, renda impossibile il ricalcolo dei vitalizi, sottolinea come la Calabria sia intervenuta in merito ancor prima dell’adozione di detto decreto ed è l’unica Regione a non aver introdotto in luogo del vitalizio un sistema previdenziale per i consiglieri eletti. A suo giudizio, poi, non è possibile intervenire su diritti quesiti, quale il vitalizio in erogazione, e ritiene che la Calabria debba colmare la lacuna causata dall’assenza di un sistema previdenziale, così come previsto dal decreto 174 del 2012, al fine di non incorrere a fine legislatura in eventuali contenziosi.
Evidenziato come nel programma del nuovo Governo nazionale ci sia la volontà di abolire i vitalizi, ritiene, però, che si tratti di provvedimenti non risolutivi delle criticità sollevate sul provvedimento in esame.
Condivide le osservazione rese dal Settore legislativo, in particolare riguardo alla competenza statale in materia di sistemi previdenziali, e ritiene che la proposta, così come elaborata, alla luce dei contenuti della scheda di analisi tecnico normativa, non possa essere licenziata dalla Commissione.
Evidenzia che per prassi, in assenza del proponente, i provvedimenti sono rinviati, registrando l’anomalia dell’esame di merito avviato nella seduta odierna. Ritiene, quindi, che tutti i rilievi mossi dal Settore legislativo siano stati necessari per chiarire alcuni dubbi.
Chiede, poi, se ci siano altre proposte di legge riguardanti la stessa tematica e se l’Ufficio di Presidenza abbia già individuato qualche soluzione percorribile.
Ritiene importante conoscere le dinamiche nazionali e capire con certezza le procedure che possono essere seguite dal Consiglio regionale nella logica di superare gli ostacoli.
Precisando che il proponente ha delegato il consigliere Neri a svolgere la
relazione illustrativa del provvedimento, ne rinvia la trattazione alla
prossima seduta.
(La Commissione rinvia)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo