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LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E
UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N.
48
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA Di VENERDI’ 23 MARZO 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO
BEVACQUA
Inizio lavori h 13,24
Fine lavori h 15,58
INDICE
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico), *
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture, *
TALLINI Domenico (Gruppo Misto), *
Interruzione della galleria ferroviaria tra
Paola e Cosenza
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture
TALLINI Domenico (Gruppo Misto)
Interruzione della galleria ferroviaria tra
Paola e Cosenza
MUSMANNO Roberto, assessore alle
infrastrutture
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico), *
MUSMANNO Roberto, assessore ai Lavori
Pubblici
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra), *
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico)
TALLINI Domenico (Gruppo Misto), *
VARONE
Fortunato, direttore generale del dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro,
Formazione e Politiche Sociali, *
Presidenza del presidente Domenico Bevacqua
La seduta inizia
alle 13,24
Constatata la presenza del numero legale, dà avvio
ai lavori della Commissione con l’approvazione del verbale della seduta
precedente.
Comunica, preliminarmente, riguardo ai primi punti all’ordine del giorno, l’assenza dell’ingegner Stassi, dell’architetto Orsola Reillo e dell’assessore all’urbanistica, professor Rossi, e riferisce che il presidente Oliverio ha chiesto un rinvio del provvedimento, in attesa di una proposta organica da parte della Giunta regionale in materia di valorizzazione dei centri storici calabresi, nonché in materia ambientale.
Proposta di legge numero 273/10^ di
iniziativa dei consigli comunali di Trebisacce, Cardinale, Torre di Ruggiero,
San Mango D’Aquino, Rossano, Altomonte, San Marco Argentano, Morano Calabro,
Spezzano della Sila, Cleto, Castiglione Cosentino, Cerisano, Montalto Uffugo,
Buonvicino, Fuscaldo, Papasidero, Motta S. Lucia, Paterno Calabro, Spilinga,
Filadefia, Santa Severina, recante: “Norme in materia di valorizzazione dei
centri storici calabresi nonché in materia ambientale”
(Vengono
auditi:
-
l’avv.
Francesco Mundo, sindaco del Comune di Trebisacce;
-
il dott.
Giuseppe Marra, sindaco del Comune di Cardinale;
-
l’ing. Domenico
Gimigliano, rappresentante dell’associazione “Prima che tutto crolli”;
-
la
dott.ssa Donatella Deposito, sindaco di Parenti
Intervengono
il Presidente della Commissione ed i consiglieri Nucera).
Propone una riunione operativa con il comitato promotore della proposta di legge, che la Commissione si impegna a programmare a breve, ribadendo la richiesta da parte del presidente Oliverio di rinviare la discussione sul punto in esame.
Conviene sulla opportunità di rinviare la discussione sulla proposta di legge in esame alla prossima seduta di Commissione, in attesa della delibera della Giunta regionale.
(La
Commissione rinvia)
Propone
di invertire il secondo punto previsto all’ordine del giorno con il terzo, onde
consentire la partecipazione dell’assessore Musmanno.
(La Commissione approva)
Illustra la proposta di legge e i quattro articoli che la compongono.
Precisa che la norma consente la regolarizzazione dei rapporti locativi per tutti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica che risultano occupati da almeno 3 anni e che la regolarizzazione è rivolta solo ad alcune tipologie di nuclei familiari che si trovano in condizione di grave disagio socio-economico ed al cui interno sono presenti figli minori o portatori di handicap o persone anziane o donne in gravidanza.
Sottolinea che i nuclei familiari, previsti dalla normativa ed in possesso dei requisiti descritti, dovranno inoltrare apposita istanza di regolarizzazione agli Enti proprietari o gestori degli alloggi occupati, che avranno il compito di inoltrare la richiesta di attestazione sulla condizione di grave disagio socio-economico agli uffici dei servizi sociali del Comune o dell’ASP di residenza.
Riferito che la proposta di legge nasce dal confronto con associazioni quali Libera, Centro Comunitario Agape, Caritas regionale, ANIA inquilini e ANCADIC, considera che le nuove norme permetteranno di regolarizzare i rapporti locativi di alloggi occupati senza titolo che, ad oggi, non possono essere sgomberati, così come disposto dalle nuove linee guida del Ministero degli Interni, in assenza di soluzioni abitative alternative.
Chiede, pertanto, che venga incardinata la discussione sulla proposta in esame e sia rinviato l’esame dell’articolato alla prossima seduta di Commissione.
Confermati i contenuti della relazione del consigliere Battaglia, sottolinea la rilevanza della problematica: difatti gli occupanti gli alloggi di edilizia residenziale pubblica vivono in situazioni precarie e questo non consente lo sgombero dei locali occupati senza titolo. Precisa, quindi, che la proposta mira ad introitare il canone di locazione senza attivare forme di sanatoria ed è indirizzata esclusivamente ad alcune categorie specifiche: famiglie con minori, donne in stato di gravidanza e anziani ultrasettantenni con assegnazione temporanea degli alloggi.
Giudicata delicata la materia poiché inerente condizioni sociali particolarmente estreme, ritiene però che la norma non individui precisamente i soggetti destinatari, rischiando di ampliarne la platea. Ricordate le diatribe politiche già registrate al Comune di Catanzaro per la proroga dei termini per la regolarizzazione degli alloggi, sostiene che i soggetti non in regola dovrebbero essere sgomberati dagli alloggi e dovrebbe essere loro inibita la partecipazione ai successivi bandi. Sottolinea, quindi, che la competenza ad intervenire in questi casi è dei servizi sociali e dei Comuni che dovrebbero predisporre i piani per garantire gli alloggi alle famiglie in difficoltà. Infine, ricordate le ingiustizie, a suo avviso, prodotte dalle sanatorie, ritiene che la proposta di legge altro non sia che una “sanatoria camuffata”.
Condivide alcune delle osservazioni del consigliere Tallini che saranno valutate dalla Commissione.
Puntualizza che la proposta di legge prevede quali destinatari le famiglie che versano in situazione di disagio e che, per questioni di opportunità, non possono essere sgomberate.
Ritenuto che esista la possibilità di costruire un progetto di legge condiviso, evidenzia come già si sia proposto di correggere la previsione di una sanatoria permanente. Sottolinea, quindi, come la norma miri ad intervenire sugli alloggi per i quali non è possibile lo sgombero per questioni di opportunità sociale. Evidenzia, poi, come i servizi sociali spesso non trovino soluzione a questi problemi e che, conseguentemente, si procede a regolarizzare situazioni che di fatto impoveriscono le ATERP.
Giudicata bipartisan la proposta, tesa a dare sollievo a persone in difficoltà, sottolinea, però, come la Regione rischi di approvare una norma, a suo dire, discutibile ed in contrasto con le iniziative, già poste in essere, di sgombero degli alloggi abusivamente occupati. A suo avviso, rinunciare per cinque anni al regolare iter di assegnazione degli alloggi aumenterà le diseguaglianze soprattutto nei confronti dei cittadini che rispettano le regole.
Evidenzia come la proposta di legge vuole consentire all’ATERP di recuperare introiti ed attivare un correttivo al sistema.
Rinvia la discussione del punto, con la disponibilità di giungere ad una proposta condivisa che sarà oggetto di discussione nella prossima seduta di Commissione.
(La
Commissione rinvia)
Comunicata l’assenza alla seduta odierna dell’ingegnere Sergio Stassi, direttore territoriale Produzione RFI Calabria, esprime forte preoccupazione per la situazione derivante dall’interruzione della galleria ferroviaria tra Paola e Cosenza ed auspica una rapida risoluzione della problematica, sollecitando al riguardo l’intervento dell’assessore Musmanno e del presidente Oliverio.
Riferite le numerose interlocuzioni in atto con RFI e Trenitalia per la risoluzione di una problematica di cui la Regione Calabria è da ritenersi vittima, avrebbe auspicato la presenza in audizione dei rappresentanti RFI, con cui vi sono contatti frequenti, al fine di essere informato su eventuali sviluppi recenti.
Sottolineata la gravità dell’incidente accaduto nella galleria ferroviaria, evidenzia la necessità di una costante ed adeguata manutenzione delle infrastrutture ferroviarie al fine di scongiurare il ripetersi di episodi di tale pericolosità.
Ritenuto necessario procedere all’accertamento delle responsabilità del caso, auspica che si possa pervenire, a breve, alla riapertura della galleria ed al ripristino della regolare circolazione ferroviaria che sta causando ingenti danni non soltanto all’utenza.
Condivide le osservazioni dell’assessore Musmanno sulla necessità ed urgenza di interventi programmatici di manutenzione infrastrutturale al fine di fornire un servizio sicuro ed efficiente all’utenza.
Ritenuta
necessaria la messa in sicurezza delle infrastrutture ferroviarie, riferisce le
frequenti problematiche che si verificano in alcune tratte per
l’attraversamento frequente di greggi.
Chiede,
altresì, all’assessore Musmanno di conoscere le motivazioni della chiusura
dello svincolo autostradale di Catanzaro - Germaneto e lo stato dei lavori in
corso.
Dà avvio alle audizioni.
(Viene
audito l’ing. Domenico Scida, direttore regionale Trenitalia; intervengono: il
Presidente della Commissione e l’assessore Roberto Musmanno)
Con
riferimento alle domande del consigliere Tallini, riferisce l’impossibilità di
fornire i chiarimenti richiesti non disponendo al momento dei dati relativi.
Ribadite
le preoccupazioni al riguardo, auspica una rapida risoluzione della
problematica.
Illustra
la proposta di legge in esame volta ad introdurre agevolazioni sui mezzi di
trasporto regionali per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Precisato che nella legge regionale numero 35 del 2015 non è stata prevista la libera circolazione sui mezzi di trasporto regionali per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, diversamente da quanto contemplato dalla precedente legge regionale numero 23 del 1999, sottolinea che molte regioni italiane sono dotate di leggi analoghe, in quanto avvertono la necessità di favorire l’esercizio dei compiti specifici affidati alle Forze dell’Ordine, incentivando i sistemi di sicurezza ed aumentando la prevenzione a bordo dei mezzi pubblici.
Evidenziato che la proposta si compone di
tre articoli, precisa che: l’articolo 1 novella l’articolo 7 della legge regionale
numero 35 del 2015 con l’aggiunta dei commi 7 e 8 e reca le disposizioni
secondo cui, sulla base di specifici accordi, gli ufficiali e gli agenti
appartenenti ai corpi delle Forze dell’Ordine aventi la qualifica di polizia
giudiziaria e funzioni di pubblica sicurezza, possono circolare gratuitamente o
a condizioni agevolate sui mezzi di trasporto pubblico locale; l’articolo 2
reca la norma finanziaria; l’articolo 3 prevede l’entrata in vigore della
proposta a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione nel BURC.
Pur ammettendo che il provvedimento ha il condivisibile obiettivo di garantire una maggiore sicurezza, avverte che è necessario che il principio sia in linea con i costi sostenuti per il trasporto pubblico locale, essendo necessari per le aziende dei ricavi che scongiurino il rischio di aumenti generalizzati delle tariffe. A tal proposito osserva che è necessaria una nuova quantificazione dell’onere economico, in quanto basata su dati errati. Considera, quindi, fondamentale rivedere le stime dell’impatto economico e propone un lavoro di approfondimento che coinvolga assessorato, dipartimento e consiglieri proponenti. Riconosce che, teoricamente, non sarebbe complicato applicare la norma, ma che la stessa avrebbe un impatto sui ricavi che andrebbero a ridursi. Rammenta, inoltre, che i trasporti dal luogo di residenza al luogo lavoro sono gratuiti per le forze dell’ordine. Fatto notare, infine, che la Giunta regionale ha già in atto una politica di incentivazione del trasporto pubblico, si dichiara contrario alle categorizzazioni.
Apprezza il suggerimento di concertare una proposta condivisa.
Afferma che, se i costi dovessero rivelarsi contenuti, a suo avviso, è importante dimostrare attenzione per le forze dell’ordine.
Propone il rinvio della proposta.
(La
Commissione rinvia)
Rammentato che la problematica è stata già ampiamente
dibattuta, dà la parola al direttore generale Varone per dare risposta alle
considerazioni fatte nella precedente seduta.
Riconosciuto che trattasi di un’attività
importante, ricorda che la Regione è carente di un documento propedeutico, dato
che non si è ancora giunti alla definizione del PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive).
Rammenta, inoltre, che la cava ha già ricevuto una
verifica autorizzativa dal punto di vista tecnico e che la mancanza del PRAE
comporta che la presentazione della domanda attivi una conferenza dei servizi
che richiede un parere della Giunta regionale e della Commissione. Sottolinea,
infine, che l’autorizzazione all’apertura della cava farebbe aumentare il
numero dei lavoratori impiegati e disincentiverebbe l’utilizzo di cave abusive.
Si dichiara soddisfatto dei chiarimenti forniti dal
direttore generale.
Rilevato che non è pervenuto alla Commissione il
parere della Giunta regionale, afferma che con le sue dichiarazioni il
direttore Varone si assume le responsabilità di garantire il parere favorevole.
Condivisa l’osservazione del consigliere Tallini
sulla mancanza del parere della Giunta regionale, chiede al direttore Varone di
sollecitare la definizione nel più breve tempo possibile del PRAE.
Considera completo il quadro delineato dal
direttore Varone e, conoscendo bene la problematica di questa cava, rammenta i
pareri favorevoli della Commissione straordinaria del comune di Reggio Calabria
e della Prefettura. Propone, infine, di esprimere parere positivo.
Considera l’autorizzazione rilasciata dalla
Commissione straordinaria del comune di Reggio Calabria, quando fu sciolto,
quale parere di un istituto terzo e osserva che la mancata approvazione
favorisce la diffusione delle cave abusive.
Sottolineato
che la Giunta avrebbe dovuto già esprimere il parere sulla tematica in
discussione, evidenzia la necessità di agire con senso di responsabilità
massima poiché si tratta di posti di lavoro.
Ricordato
l’iter legislativo della pratica, evidenzia che l’apertura di una cava è un
atto particolare.
Dichiara
il suo voto favorevole, motivandolo per la fiducia che ripone nel direttore
Varone.
Pone
in votazione il parere che viene approvato all’unanimità.
(La Commissione esprime parere favorevole)
Indi
esauriti i punti all’ordine del giorno chiude i lavori.
La seduta termina alle 15,58
Il Funzionario
AP
Dott.ssa Giada
Katia Helen Romeo
Il dirigente di
Area
Dott. Maurizio
Priolo