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LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E
UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 47
RESOCONTO
SOMMARIO
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SEDUTA Di GIOVEDI’ 18 GENNAIO 2018
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DOMENICO BEVACQUA
Inizio lavori h 13,14
Fine lavori h 14,33
INDICE
SERGIO Franco (Oliverio
Presidente)
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)
FERRARA Annamaria, funzionario P.O. settore
legislativo
MUSMANNO Roberto, assessore alle infrastrutture,*
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra),*
BORRELLI Sergio, Dipartimento Sviluppo Economico,
Lavoro, Formazione e Politiche Sociali,*,*,*,*,*
BOVA Arturo (Democratici Progressisti)
SERGIO Franco (Oliverio Presidente)
TALLINI Domenico (Gruppo Misto),*,*,*,*
Presidenza del presidente Domenico Bevacqua
La seduta inizia
alle 13,14
Constatata la presenza del numero legale, dà avvio
ai lavori della Commissione con l’approvazione del verbale della seduta
precedente.
Ricordato che la proposta di legge è stata già illustrata nella seduta precedente, cede la parola al proponente per alcune specifiche.
Illustra la proposta, evidenziando l’obiettivo di rendere effettivo il diritto di giocare dei bambini disabili mediante il superamento delle cause che creano il disagio in parchi, aree verdi e strutture culturali. Reso noto che in Calabria, a Cosenza, è stato realizzato il primo parco inclusivo, informa che nella proposta è prevista l’erogazione di risorse a fondo perduto ai comuni per consentire l’adeguamento delle strutture. Comunica, infine, di aver presentato due emendamenti finalizzati ad adeguare la norma finanziaria e consentire l’aumento del fondo.
Evidenziato che il fondo è stato aumentato, a seguito delle osservazioni della Commissione sulla sua esiguità, con il parere favorevole del dipartimento bilancio, pone in votazione l’articolo 1 che è approvato. Comunica, poi, che all’articolo 2 è stato presentato dal consigliere Sergio un emendamento, protocollo numero 2360, che modifica la norma finanziaria, lo pone in votazione ed è approvato. Indi, pone in votazione l’articolo 2 che è approvato per come emendato. Comunica, poi, che è stato presentato dal consigliere Sergio un emendamento, protocollo numero 2382, che introduce l’articolo 3, lo pone in votazione ed è approvato. Pone, infine, in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La
Commissione approva)
Rammentato che la legge sottoposta a modifica è di recente approvazione, evidenzia che le variazioni non stravolgono i contenuti della legge.
Spiega che la proposta di modifica non altera i contenuti della legge, ma cerca di facilitarne l’attuazione in considerazione del costituendo nuovo ente di governo: ART CAL. Rende noto, quindi, che la prima fase d’attuazione è stata caratterizzata da nuove attività, ma con un carico di lavoro relativamente contenuto che ha reso possibile assolvere alle funzioni senza gravare sul sistema di trasporto pubblico. Rammenta, inoltre, che nella legge è previsto che il personale di ART CAL non sia retribuito e sia in posizione di distacco funzionale. Prosegue spiegando che la fase successiva dell’attuazione prevede ulteriore lavoro rendendo più gravosa l’attività e, di conseguenza, necessaria una compensazione nell’ottica delle maggiori responsabilità e l’acquisizione di nuovo personale, anche se in numero limitato. Rammenta, a tal proposito, che gli avvisi di distacco sono stati pubblicati, ma hanno prodotto un numero limitato di risposte e che anche il bando per la nomina del Presidente è andato deserto.
Sottolineata l’importanza dell’attuazione di questa legge che fornisce importanti servizi alla comunità, comunica di aver presentato un emendamento interamente sostitutivo, protocollo numero 2460, per allineare il testo alle osservazioni della scheda di analisi tecnico-normativa.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Chiede informazioni sui costi della nuova dotazione organica.
Rammentato che si è previsto di ricorrere al distacco funzionale per non incidere sui costi, rende noto che la procedura ha prodotto un numero esiguo di partecipanti, 4 su 28, oltretutto di personale appartenente alla categoria b e di conseguenza non qualificato per le funzioni specialistiche. In considerazione delle necessità impellenti, pur lasciando aperta la possibilità di distacco funzionale, comunica che un numero molto ridotto di personale verrà selezionato con procedure esterne, 5 unità di personale per un costo di 200.000 euro, per creare un primo nucleo che consenta l’avvio dell’attività.
Pone ai voti l’emendamento interamente sostitutivo, a firma del consigliere Bevacqua, che è approvato.
Pone, quindi, ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, così come modificata dall’emendamento interamente sostitutivo, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La
Commissione approva)
Riferisce che il parere richiesto alla Commissione, per l’autorizzazione per l’apertura di nuova cava in contrada Pietrastorta del Comune di Reggio Calabria, è una mera formalità.
Ricorda che, ai sensi dell’articolo 26 della legge regionale numero 40 del 2009 la Giunta regionale può autorizzare l’apertura di nuove cave, in assenza del Piano regolatore delle attività estrattive (PRAE), previo parere vincolante delle Commissioni consiliari competenti, la seconda e la quarta.
Inoltre, precisa che sono state adempiute correttamente tutte le procedure, in particolare la manifestazione di interesse e l’avvio della Conferenza dei servizi che è conclusa con l’acquisizione positiva di tutti i pareri.
Ribadisce che la Commissione deve rilasciare un parere.
Reputa che la Commissione oggi riunita non debba esprimere nessun parere, non riscontrandone alcuna necessità. Sostiene che la responsabilità dell’autorizzazione debba ricadere sull’ente deputato a verificare i requisiti esistenti.
Legge testualmente il dettato normativo dell’articolo 26 della legge regionale numero 40 del 2009 che dispone: “Non possono essere rilasciate autorizzazioni per l’apertura di nuove cave fino all’entrata in vigore del PRAE, salvo quanto stabilito dal presente articolo … l’apertura di nuove cave e torbiere, in assenza del PRAE, può essere autorizzata dalla Giunta regionale solo in caso di preminente e urgente interesse pubblico comunale o sovra comunale, previo parere vincolante delle Commissioni consiliari competenti in materia di attività produttive e ambiente, sulla base delle risultanza di specifica conferenza di servizi.”
Precisa che si tratta di una procedura particolare.
Chiede maggiori chiarimenti al dottor Borrelli.
Anticipa il proprio voto contrario, in quanto ritiene fondamentale l’esistenza del Piano per le attività estrattive per tenere conto di un contesto generale come quello del territorio calabrese, afflitto da gravi problemi di natura idrogeologica.
Evidenzia che le problematiche sollevate dal consigliere Tallini hanno un loro fondamento e, pur considerando l’eccezionalità della situazione, chiede maggiori delucidazioni sull’iter.
Ritiene, infine, che la redazione del PRAE, oltre ad essere importante per la programmazione, potrebbe evitare tanti problemi e tante situazioni come quella che si è verificata.
Chiede maggiori chiarimenti anche sulla natura del Piano in oggetto.
Chiede se il parere richiesto sia vincolante, evidenziando che è da 9 anni che non si è provveduto alla redazione del PRAE.
Ritenuto che i componenti della Commissione non possiedano competenze tecniche specifiche, chiede di che natura sia il parere da rilasciare.
Esorta, infine, ad accertare la responsabilità dell’attuale mancata redazione del Piano.
Rileva l’importanza delle problematiche poste sia dal consigliere Arruzzolo sia dal consigliere Tallini e propone l’audizione del direttore generale del Dipartimento Ambiente.
Chiede se vi è stata la nomina di un dirigente, non comprendendo appieno le modalità della procedura utilizzata.
Ribadisce che si tratta di una procedura straordinaria per la prima volta utilizzata.
Chiede se vi è stata una procedura d’urgenza e perché questa sia stata privilegiata alle altre.
Riferisce che vi sono altre procedure in corso, il cui iter è fermo, e che quella in esame è stata avviata nel 2011.
Riferisce, inoltre, di difficoltà intrinseche nelle procedure amministrative e che, comunque, i dipendenti regionali stanno smaltendo tutte le pratiche, in funzione di un ordine cronologico.
Chiede il rinvio del punto in questione, anche per disporre l'audizione del direttore del dipartimento competente e l'eventuale modifica della normativa esaminata.
Si associa alla richiesta di rinvio, ritenendo fondamentale un quadro preciso e generale della problematica attuale. In particolare, evidenzia che si dovrà capire il numero delle cave esistenti, se autorizzate o abusive, se attualmente in funzione o meno e che tipo di controllo la Regione esercita sulle stesse. Chiede, pertanto, la redazione di una relazione accurata sul monitoraggio dal 2009 ad oggi dei siti interessati, aggiungendo che, a suo giudizio, quello richiesto alla Commissione è un parere vincolante, non formale, dal quale dipende l’autorizzazione.
Chiede una relazione dettagliata con l’individuazione delle priorità.
Rinvia il punto all’ordine del giorno, stabilendo che nella prossima seduta verranno auditi anche il dirigente generale del dipartimento Ambiente ed il dirigente generale del dipartimento attività produttive.
Condivide
la proposta di rinvio, sottolineando la necessità di una regolamentazione
organica della materia.
Sottolinea
la necessità che la Commissione esprima parere nella seduta odierna.
Evidenzia
l’opportunità di modificare la legge regionale che prevede il parere vincolante
della Commissione consiliare competente.
Ribadita
la necessità di disporre di dati aggiornati al riguardo, chiede di conoscere
l’attività svolta dal dipartimento in materia.
Precisato
che il controllo diretto sulle cave compete ai Comuni peraltro, spesso,
inadempienti nell’invio annuale dei dati al dipartimento, riferisce che
soltanto di recente sono state riavviate le procedure di redazione del Piano
regolatore delle attività estrattive che, presumibilmente, sarà completato
entro fine anno.
Ribadita
la richiesta al dipartimento di fornire dati aggiornati in materia e la
necessità di audire i dirigenti dei dipartimenti interessati, rinvia la
trattazione per i necessari approfondimenti.
(La Commissione rinvia)
Esauriti
gli argomenti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 14,33
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il dirigente di Area
Dott. Maurizio Priolo