X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
AFFARI ISTITUZIONALI E AFFARI
GENERALI
N. 24
RESOCONTO
SOMMARIO
_________
SEDUTA Di VENERDI’
31 marzo 2017
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE FRANCO SERGIO
Inizio lavori h. 11,36
Fine lavori h. 13,50
INDICE
PRESIDENTE, *, *
BOVA Arturo (Democratici Progressisti), *, *, *
CALOGERO Mariano, dirigente Settore Legislativo della
Giunta Regionale, *, *, *, *
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore Legislativo
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra), *, *
FERRARA Annamaria, funzionario PO del Settore
legislativo
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), *, *
PRESIDENTE, *
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
CICONTE Vincenzo Antonio (Partito Democratico)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), *
PRESIDENTE, *, *
BOVA Arturo (Democratici Progressisti), *, *
CICONTE Vincenzo
Antonio (Partito Democratico), *, *, *
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra), *, *, *
MIRABELLO Michelangelo (Partito Democratico), *
Constatata la presenza del numero legale ed approvati
i verbali delle sedute precedenti, dà avvio ai lavori della Commissione.
Rilevata l’assenza del Vice Presidente della Giunta regionale, prof. Antonio Viscomi, convocato per la seduta odierna, illustra la proposta di legge finalizzata a modificare la legge regionale numero 19 del 4 settembre 2001 al fine di introdurre le modifiche necessarie per aggiornarla e coordinarla con l’evoluzione della normativa statale in materia di procedimento amministrativo, con particolare riferimento alle misure di semplificazione.
Riferisce, quindi, che la proposta di legge si prefigge lo scopo di introdurre misure di snellimento e semplificazione dell’attività amministrativa regionale, attraverso la previsione di meccanismi di effettivo coordinamento tra gli uffici, con evidente miglioramento dell’attività amministrativa in termini di efficacia ed efficienza.
Illustra, dunque, le innovazioni di maggior rilievo, costituite dall’introduzione: di un nuovo capo espressamente intitolato “Semplificazione amministrativa”, contenente disposizioni afferenti ai relativi istituti; dell’istituto della “riunione decisoria”, previsto dal riformulato articolo 12, contenente disposizioni che impongono la decisione contestuale quando due o più articolazioni amministrative della Regione siano coinvolte a qualsiasi titolo in un procedimento o sub-procedimento; una serie di disposizioni di dettaglio finalizzate ad assicurare tempi certi di durata del procedimento; modifiche finalizzate ad attuare il principio di separazione tra funzioni di indirizzo e controllo di competenza degli organi di vertice politico.
Precisato che la proposta di legge è corredata da relazione tecnico - finanziaria dalla quale emerge l’assenza di oneri a carico del bilancio regionale trattandosi di atto di natura ordinamentale, riferisce che, al fine di superare le osservazioni contenute nella scheda di analisi tecnico – normativa, sono stati formulati alcuni emendamenti condivisi dai rispettivi settori legislativi di Consiglio e Giunta regionale.
Riferisce, infine, di aver presentato un ulteriore emendamento finalizzato a sopprimere nel titolo della legge regionale numero 19 del 2001 le parole “Disciplina della pubblicazione del Bollettino Ufficiale della Regione Calabria”, attesa l’introduzione, con la legge regionale numero 11 del 2001, del bollettino telematico e che nella documentazione di seduta consegnata ai consiglieri è contenuto il testo della proposta con affiancato il testo degli emendamenti a sua firma
Ricordato di aver relazionato compiutamente nel corso della precedente seduta di Commissione, sottolinea l’importanza innovativa della riforma in esame, riferendo l’ampia e fattiva interlocuzione intercorsa con il Settore legislativo del Consiglio regionale che ha portato all’ampia condivisione delle modifiche da apportare.
Chiede chiarimenti sulle modifiche relative, in particolare, all’articolo 2.
Precisato che si è stabilito di superare le osservazioni sollevate sull’articolo 2, inserendo il termine “regionali” riferito alle leggi di settore, comunica che all’articolo 3, comma 6, si è stabilito di sopprimere l’espressione “e per le loro unità operative dal momento dell’individuazione di cui al comma 2”, nonché di sopprimere all’articolo 14 l’incipit “ferme le disposizioni previste dalle leggi regionali di settore”.
Esprime perplessità in merito all’emendamento, protocollo numero 13049, all’articolo 18, comma 1, che prevede che “nei procedimenti avviati su domanda degli interessati il termine decorre dalla data di assunzione al protocollo del settore, o altra articolazione amministrativa, competente”, ritenendo che il termine “competente” potrebbe ingenerare confusione.
Propone di eliminare la virgola prima del termine “competente” al fine di ovviare al rischio di confusione.
Ritiene che l’emendamento, così come formulato, consenta di superare le osservazioni sollevate nel corso delle precedenti sedute di Commissione.
Presupponendo, poi, l’approvazione della proposta con autorizzazione al coordinamento formale, chiede di poter visionare il testo coordinato prima dell’esame in Consiglio.
Condivide le perplessità espresse dal consigliere Esposito in merito alla formulazione dell’emendamento all’articolo 18, comma 1.
Rassicura il consigliere Esposito in merito alla possibilità di visionare il testo dopo il coordinamento formale.
Fornisce alcuni chiarimenti sull’emendamento all’articolo 18, comma 1.
Propone di superare la problematica indicando come decorrenza del termine la data di assunzione al protocollo generale dell’Amministrazione regionale, per non aggravare ulteriormente i tempi del procedimento.
Sottolinea la necessità di apportare modifiche conformi alla ratio della legge in termini di semplificazione amministrativa.
Condivide la proposta del consigliere Esposito di fare riferimento al protocollo generale dell’Amministrazione regionale.
Propone di inserire l’obbligo di trasmissione all’amministrazione competente.
Condivise le perplessità sollevate e la proposta di fare riferimento al protocollo generale dell’amministrazione regionale, precisa che esiste un protocollo generale unico.
Giudica ammissibili le modifiche proposte.
Ritiene che le modifiche proposte consentano
di evitare problemi interpretativi o applicativi.
Afferma che si provvederà a tramutare la
formulazione dell’articolo 18 nei termini indicati dal dirigente del Settore
legislativo della Giunta regionale.
Illustra l’emendamento aggiuntivo, protocollo
numero 13049/01, a sua firma, che legge testualmente, modificativo del titolo
della proposta di legge in oggetto. Pone in votazione l’emendamento che è
approvato.
Pone in votazione l’articolo 1 che è
approvato.
All’articolo 2 pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 13049/2, che è approvato. Quindi, pone in
votazione l’articolo 2 che è approvato per come emendato.
All’articolo 3 pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 13049/3, che è approvato. Indi, pone in
votazione l’articolo 3 che è approvato per come emendato.
Pone in votazione gli articoli 4, 5, 6, 7, 8,
9, 10, 11, 12 e 13 che sono approvati.
All’articolo 14 pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 13049/4, che è approvato e l’articolo 14 che è
approvato per come emendato.
Pone in votazione gli articoli 15, 16 e 17
che sono approvati.
All’articolo 18 pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 13049/5, che è approvato e l’articolo 18 che è
approvato per come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 19,
20 e 21 che sono approvati.
All’articolo 22 pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 13049/6, che è approvato e l’articolo 22 che è
approvato per come emendato; indi pone in votazione gli articoli 23, 24, 25,
26, 27, 28, 29 e 30 che sono approvati.
All’articolo 31 pone in votazione
l’emendamento, protocollo numero 13049/7, che è approvato e l’articolo 31 che è
approvato per come emendato.
Pone in votazione gli articoli 32 e 33 che
sono approvati e all’articolo 34 pone in votazione l’emendamento, protocollo
numero 13049/8, che è approvato e l’articolo 34 che è approvato per come
emendato.
Pone, quindi, in votazione: l’articolo 35 che
è approvato; all’articolo 36, l’emendamento, protocollo numero 13049/9, che è
approvato; l’articolo 36 che è approvato per come emendato; gli articoli 37 e
38 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata
per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La
Commissione approva)
Illustra brevemente la proposta di legge ed il suo iter amministrativo-burocratico, ricordando che la stessa è finalizzata a rettificare i confini territoriali dei Comuni di Petronà e Belcastro, al fine di risolvere i problemi dei cittadini che vivono in contrada Acquavona del Comune di Belcastro, località distante circa 10 Km dal centro abitato di detto Comune mentre risulta essere adiacente al centro abitato del Comune di Petronà.
Ricordato anche che le famiglie che risiedono in località Acquavona sono di fatto parte integrante del Comune di Petronà, dal quale ricevono l'erogazione dei servizi essenziali quali acquedotto, servizi scolastici, postali, cimiteriali, che sono di difficile se non impossibile erogazione per il Comune di Belcastro, evidenzia che la rettifica dei confini che si propone la proposta di legge riguarda un'area ben identificata che dal Comune di Belcastro passerà ad essere amministrata dal Comune di Petronà.
Riferisce, infine, che la suddetta proposta è costituita da 3 articoli e che sono stati presentati 3 emendamenti.
Ritiene che le osservazioni presentate in questi giorni da parte del Comune di Belcastro sull’argomento non possano più essere oggetto di discussione in una fase così avanzata del procedimento. Annuncia frattanto voto a favore.
Considera giusto che la parte politica debba farsi carico dei problemi e dei disagi avanzati dai cittadini ma condivide quanto eccepito dal consigliere Esposito, considerato che si è già in fase di approvazione della proposta di legge.
Concorda con quanto affermato dal consigliere Ciconte, poiché le eccezioni non possono essere tardive. Rileva che, di fatto l’iter, è in fase conclusiva per cui la votazione della proposta di legge è un atto dovuto.
In qualità di proponente, interviene per sottolineare il lavoro efficace e continuo sotteso alla formulazione del testo di legge, ricordando anche gli incontri formali che si sono tenuti per il miglioramento ed il perfezionamento della suddetta proposta di legge.
Chiarisce che a prescindere dalle valutazioni personali, il cambio dei confini tra due comuni adiacenti segue l’iter previsto dalla Costituzione, quindi a suo avviso, al di là di tutto, il percorso è obbligato.
Evidenziato che sono stati presentati degli emendamenti alla proposta di legge, passa alla votazione degli articoli e relativi emendamenti. Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato e comunica che all’articolo 2 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 2966, a firma del consigliere Bova, che sopprime l’articolo 2, indi pone in votazione l’emendamento che è approvato; pone ai voti l’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 2913, a firma del consigliere Sergio, che sostituisce la norma finanziaria con la clausola di neutralità finanziaria che è approvato e l’articolo 3 che è approvato così come emendato; pone in votazione l’emendamento protocollo numero 2967, a firma del consigliere Bova, che introduce l’articolo 4 sull’entrata in vigore della legge che è approvato.
Comunica di aver presentato un emendamento tecnico sostitutivo dell’Allegato A, pone quindi in votazione l’emendamento che è approvato e l’allegato B che è approvato. Pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con l’autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Sottolineato che l’iter
amministrativo-burocratico sulla proposta di legge risale alla seduta di Commissione
di maggio 2016 e che già in quella seduta hanno partecipato i Sindaci dei
Comuni di San Pietro Apostolo e Gimigliano, riferisce che il Comune di
Gimigliano, con una successiva delibera, ha chiesto che al referendum possano
partecipare tutti i cittadini e non solo quelli delle contrade interessate.
(Iter
legislativo sospeso)
Legge la proposta di risoluzione con la quale
si propone al Consiglio regionale l’approvazione della deliberazione di
effettuazione del previsto referendum consultivo, limitato ai soli abitanti
della località denominate Contrade “Bivio Zeta”, “Colla” e “Manche” del Comune
di Gimigliano, sulla proposta di legge numero 138/10^ e di proseguire nell’iter
procedurale avviato ai sensi della legge regionale numero 13 del 1983.
Evidenziato che la proposta di legge nasce dalle istanze provenienti dai cittadini interessati alla risoluzione del problema, ritiene inaccettabile che, in generale, ci siano abitanti che ricevono una serie di servizi da un Comune, vista la vicinanza, ma risultano residenti in un altro Comune. Invita, quindi, tutti i componenti la Commissione a modificare la situazione presente in questi territori, dove gli abitanti vivono quotidianamente in difficoltà, per migliorare i servizi, considerato, inoltre, che a suo avviso si tratta di un provvedimento rispondente a principi di giustizia sociale.
Concorda con quanto detto dal consigliere
Ciconte e ritiene che il problema vada risolto a beneficio dei cittadini che
abitano in quelle zone; pertanto ritiene che occorra seguire un percorso che in
tempi brevi dia una soluzione agli annosi problemi che vivono i cittadini delle
Contrade Bivio Zeta, Colla e Manche. Ricordato il lavoro certosino che è stato
fatto sulla proposta di legge iniziale, asserisce che attualmente si è in
presenza di due comunità, San Pietro Apostolo e Gimigliano, con posizioni divergenti. Visto lo stato dell’arte, a suo avviso,
sarebbe opportuno invitare il Sindaco di San Pietro Apostolo per cercare di
trovare una soluzione condivisa dalle due comunità ed evitare il ricorso alla
Corte Costituzionale da parte del Comune di Gimigliano che sicuramente si
opporrà al referendum. Dichiarata la sua disponibilità a cercare una soluzione
partecipata senza prestarsi a giudizi di terzi, ritiene opportuna una ulteriore
riflessione sulla problematica.
Fatto presente che l’aspetto politico deve essere separato da quello tecnico amministrativo, afferma che, giuridicamente, la proposta rispetta quanto prescritto dalla legge, ma che si potrebbe decidere diversamente, se una valutazione di natura politica spingesse in direzione di una contemperazione di interessi differenti.
Specificato di non aver parlato di profili di incostituzionalità della legge regionale, sottolinea che la legge fa riferimento alla popolazione interessata, prescrivendo che venga motivato perché non viene coinvolta l’intera popolazione. Ribadisce che, a suo avviso, l’iter porterà la questione all’esame del tribunale amministrativo.
Fatto notare che non è previsto che i comuni debbano trovare un accordo, rammenta che circa novanta persone si trovano senza servizi, perché troppo distanti dal comune di residenza. Chiede, quindi, che si ponga ai voti la proposta.
Chiede se ci siano stati ulteriori incontri e se vi sia una possibilità di accordo.
Asserito che non è stata trovata un’intesa, chiede che si voti oggi e che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Propone di indire il referendum e, in caso di accordo intervenuto prima di tale data, di bloccare l’iter per adeguarsi a quanto concordato. Raccomanda, infine, di far attenzione alle date per non far accavallare le date del voto amministrativo con quelle del referendum.
Giudicata meritevole la proposta di mediazione del consigliere Bova, ritiene importante che si spingano i rappresentanti degli enti locali a raggiungere un accordo.
Rimarcato che l’approvazione odierna porterà all’indizione del referendum in periodo di campagna elettorale per il comune di San Pietro Apostolo, chiede se, tecnicamente, la proposta non possa essere emendata, considerando, in caso, questo un vulnus rispetto alla proposta originale. Chiede di soprassedere sul voto, per avviare un confronto che consenta di addivenire ad un lavoro articolato che consentirebbe la soluzione del problema.
Specificato che la proposta può essere emendata, ribadisce la richiesta di voto.
Ritenuto che sia opportuno confrontarsi direttamente con i cittadini e non solo con i sindaci, preannuncia l’invio di una richiesta, ai sindaci dei due comuni, di convocazione di un consiglio comunale congiunto, aperto al pubblico, per cercare di raggiungere un accordo. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del proprio gruppo.
D’accordo con quanto esposto dal consigliere Ciconte, preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.
Accolta la proposta del consigliere Bova, preannuncia il voto di astensione.
Data lettura della proposta di risoluzione, la pone in votazione ed è approvata
(La Commissione approva)
Indi, toglie la seduta.
La seduta termina alle13,50
Il Funzionario AP
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo
Il
Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e
Legislativa
Dott. Maurizio Priolo