X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI,
CULTURALI E FORMATIVE
N. 27
RESOCONTO
SOMMARIO
_________
SEDUTA Di
MeRCOLEdì 8 FEBBRaio 2017
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE MICHELANGELO MIRABELLO
Inizio lavori h.
12,36
Fine lavori h. 15,23
INDICE
Audizione Comitato Vittime sangue infetto
Audizione dell'Associazione Insieme per la Disabilità
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)
FERRARA Annamaria, funzionaria Settore legislativo
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici Progressisti)
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
PETRILLO Sergio, dipartimento Tutela della Salute,
Politiche Sanitarie,
CAUTERUCCIO Maria Antonella,dirigente Settore Alta
Formazione e Università della Giunta,
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
Constatata la presenza del numero legale ed approvato il verbale della
seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
(Per il Comitato “Vittime
sangue infetto”, viene audita la delegata regionale, dott.ssa
Adriana Broccolo. Intervengono: il consigliere Esposito ed il Presidente della
Commissione).
(Per
l’Associazione “Insieme per la disabilità”, viene audito il Presidente della
sezione di Reggio Calabria, dott.ssa Immacolata Cassalia. Intervengono: il
Presidente della Commissione ed i consiglieri Esposito e Greco).
Propone una inversione dei punti all’ordine del giorno e, quindi, la sospensione
delle audizioni e la trattazione degli altri punti previsti; e nello specifico
del quinto punto avente ad oggetto la valorizzazione della dieta mediterranea.
Pone ai voti la proposta di inversione dell’ordine del giorno che è approvata.
Comunicato ai componenti la Commissione che è stato raggiunto un accordo di sintesi che consentirà la redazione di un testo unificato, riapre i termini per presentare eventuali emendamenti.
Affermato di non voler entrare nel merito della proposta, già
ampiamente discussa nelle precedenti sedute di Commissione, sottolinea
anch’egli che eventuali emendamenti potranno essere presentati al testo
unificato.
Ribadisce che verrà redatto un nuovo testo che sintetizza le due
proposte avanzate e che, pertanto, verranno riaperti i termini per la
presentazione di eventuali emendamenti.
Esprime il suo voto di astensione; ricorda, infatti, che già esiste una
legge volta alla valorizzazione della dieta mediterranea, ritenendo che
l’approvazione di un’altra legge regionale in maniera generi confusione
normativa.
Pone ai voti l’adozione del testo unificato relativo alla
valorizzazione della dieta mediterranea che è approvato a maggioranza.
Ricordato l’esame approfondito della proposta svolto nelle precedenti
sedute della Commissione, comunica che non sono stati presentati emendamenti.
Illustra la scheda di analisi tecnico – normativa.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la proposta di
legge nel suo complesso che è approvata riformulando la prima parte del titolo
della proposta di legge nei seguenti termini: “La vaccinazione obbligatoria
quale requisito di accesso per i servizi educativi per la prima infanzia”.
(La Commissione approva)
Ricordato l’iter della proposta di legge in discussione, riferisce che le
organizzazioni sindacali hanno fatto pervenire agli uffici della Commissione
alcune osservazioni relative alla disciplina inerente la sorte e la gestione
dei centri per l’impiego.
Sottolineate le problematiche connesse alla mancata attuazione della
legge numero 56 del 2014, anche a seguito dell’esito negativo del referendum
costituzionale, illustra la proposta che, nell’ambito delle diverse soluzioni
percorribili relative ai centri per l’impiego, stabilisce che le spese per il
loro funzionamento ed il personale, attualmente in regime di avvalimento presso
le Province, sono a carico dello Stato e parzialmente a carico della Regione a
valere sui fondi regionali.
Sottolineato che la proposta di legge è stata adottata prima del
referendum costituzionale, evidenzia l’importante funzione svolta dai centri
per l’impiego e propone di rinviarne l’esame per maggiori approfondimenti.
Evidenzia la necessità di addivenire ad una rapida approvazione della
proposta, a suo avviso, non interessata da presumibili modifiche normative a
livello nazionale.
Ritenuta necessaria una rivalutazione politica della problematica in
esame, condivide la richiesta del consigliere Giudiceandrea di rinviare per
approfondimenti, auspicando di svolgere un approfondito dibattito in Aula.
Condivise le ragioni di urgenza per l’approvazione della legge, ritiene
necessario ed indifferibile procedere al riordino delle funzioni degli enti
locali.
Comunicato, preliminarmente, che sono pervenuti alcuni emendamenti
fuori termine, li sottopone alla Commissione e sono inseriti. Posti in
votazione gli articoli 1 e 2 che sono approvati, passa all’emendamento, a firma
sua e del consigliere Nicolò, con il quale si propone di aggiungere
all’articolo 3 il comma 2: “la Regione
attua il principio della libera circolazione dei lavoratori avvalendosi anche
della rete EURES (servizi europei per l’impiego) già prevista ai sensi
dell’articolo 2, comma 3 della Legge regionale 19 febbraio 2011 n. 5”. Posto
in votazione l’emendamento che è approvato, pone in votazione l’articolo 3 che
è approvato come emendato. Indi, posti in votazione gli articoli 4, 5, 6, 7, 8,
9, 10, 11, 12 e 13 che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 14, a
sua firma, protocollo numero 6238, che, posto in votazione, è approvato. Posto
in votazione l’articolo 14 che è approvato come emendato, pone in votazione
l’emendamento all’articolo 15, a sua firma, protocollo numero 6240, che è
approvato e, quindi, l’articolo 15 che è approvato come emendato. Posti in
votazione gli articoli 16, 17, 18, 19 e 20 che sono approvati, pone in
votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata
con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Pone in votazione la proposta di risoluzione che è approvata.
(La Commissione approva)
Rinvia la trattazione.
(La Commissione rinvia)
(Vengono auditi: la Dott.ssa Maria
Pia Scafuro, Presidente dell'Associazione Italiana Dislessia sez. Vibo Valentia e Coordinatore Regionale
della Calabria, la dott.ssa Carmen Monteleone, psicologa e formatrice Aid; intervengono: il Presidente della
Commissione ed i consigliere Esposito e Giudiceandrea)
Reso noto che il dipartimento ha avviato degli incontri con un gruppo
tecnico per affrontare i problemi da carattere operativo, relativi
all’attuazione in Regione del decreto del Ministero della salute del 13 ottobre
2016, evidenzia, innanzitutto, che l’articolo 6 prevede che le Regioni debbano
sviluppare tale sistema di controlli senza ulteriori oneri a carico del
bilancio regionale.
Spiega, quindi, che si sta partendo dall’individuazione di un
laboratorio fuori Regione che possa effettuare una attività di screening sistematico, per avere una
dimensione dei costi da sostenere. Comunica, inoltre, che per l’attuazione dei
punti successivi del decreto è necessario creare una rete per le malattie rare
che comprenda un percorso diagnostico - terapeutico strutturato per ogni
patologia. In considerazione, poi, dell’incidenza delle malattie rare, 1 ogni
3000 su una media regionale di 16.000 nascite, ipotizza che i pazienti possano
essere trattati in centri specialistici, centro clinici che, grazie ad un
percorso strutturato, riescano a garantire un’assistenza completa.
Riassunte, infine, le tappe che passano dall’individuazione del
laboratorio di servizio e del centro clinico alla creazione di una rete di
centri hub e spoke che possano gestire ogni esigenza di cura del bambino,
sottolinea la necessità di potenziamento del personale dedicato, in quanto non
sufficiente a garantire un servizio senza interruzioni per il supporto di
patologie importanti.
Apprezzato il lavoro del dipartimento, prende atto del fatto che in
Calabria sia difficile svolgere una attività di screening sulle patologie rare. Invita a trovare una soluzione,
accelerando i tempi delle decisioni. Chiede, infine, se verranno affidati ad un
laboratorio esterno solo gli esami aggiuntivi rispetto a quelli già di fatto
effettuati.
Specifica che alla stato sono al vaglio entrambe le possibilità e
riferisce di aver interloquito con gli operatori del settore e che sono state
vagliate alcune ipotesi difficilmente percorribili. Considera, quindi, che è
necessario prendere atto di alcune indicazioni specifiche presenti in seno al
decreto ministeriale e che non possono essere ignorate, quindi, sottolinea i
passaggi inevitabili da compiere per poi scegliere la soluzione più fattibile e
adatta in tempi brevi.
Evidenzia, comunque, che l’obiettivo primario è quello di perseguire la
creazione di una rete a supporto dei bambini e dei familiari dei bambini con
delle soluzioni adeguate ed efficienti.
Concorda con quanto finora detto e, preoccupato per una eventuale
diseconomicità, chiede di accelerare l’iter
previsto, ritenendo importante affrontare il problema dello spazio e del
personale.
Riferisce che la proposta di provvedimento riguarda la promozione ed il
rafforzamento sul territorio regionale dell’offerta di formazione tecnica
superiore, rispondente ai parametri europei di qualificazione delle competenze
delle persone ed in grado di sostenere lo sviluppo economico e la competitività
del sistema produttivo.
In questo quadro si inserisce il primo Piano triennale predisposto
dalla Giunta regionale che, a suo dire, va inteso alla stregua di uno strumento
di programmazione, rilevando che lo stesso mira a dare organicità e coerenza
alla materia e sostegno per lo sviluppo della cultura tecnica, tecnologica,
scientifica e professionale, rivolgendosi soprattutto al potenziamento e
coordinamento degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) ed al sistema
dell’istruzione e formazione tecnica superiore.
Precisa che gli ITS si configurano come istituti ad alta
specializzazione tecnologica, costituiti con l’intento di riorganizzare il
canale della formazione superiore terziaria, per mezzo dei quali acquisire
conoscenze culturali insieme ad una formazione tecnica e professionale
approfondita. Aggiunge che gli ITS possono essere aziende, imprese, enti di
formazione ed università, dove i docenti devono provenire per il 50 percento
dal mondo del lavoro o dell’università o avere comprovata esperienza
professionale. Aggiunge, inoltre, che ad oggi gli ITS previsti sono cinque e
riguardano anche l’efficienza energetica, le tecnologie della vita, la mobilità
sostenibile.
Sottolinea che con il Piano triennale la Regione vuole offrire
un’inversione di tendenza, soprattutto nella progettazione delle figure:
guidare le proposte formative in realtà innovative, costituendo così poli
tecnici di innovazione della Calabria.
Riferisce, infine, che sono state previste azioni di rafforzamento per
le competenze professionali e per la realizzazione di laboratori e che le
risorse investite sono tutte provenienti da fondi comunitari: in particolare,
sono stati previsti circa 4 milioni e mezzo, di cui 3 milioni e mezzo per il
rafforzamento delle competenze e un milione per le infrastrutture.
Chiede di precisare meglio la parte relativa ai cinque ITS.
Chiarisce che si tratta di organismi che hanno già al loro interno
istituti scolastici, università, aziende ed enti di ricerca.
Paventa l’ipotesi di una disparità territoriale per disgregazione
geopolitica.
Assicura che non vi è alcun problema al riguardo, in quanto il primo
bando che uscirà prevede l’individuazione di nuovi ITS su tutto il territorio
nazionale.
Apprezza e condivide la scelta di alcuni settori professionali su cui
focalizzare gli interventi e rinvia il punto alla prossima seduta di
Commissione.
(La Commissione rinvia)
Indi, toglie la seduta.
Il Funzionario AP Il Dirigente
Dott.ssa Giada
Katia Helen Romeo Area
relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo