X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL
TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 29
RESOCONTO
SOMMARIO
_________
SEDUTA Di GIOVEDì 1 DICEMBRE 2016
PRESIDENZA DEL
PRESIDENTE DOMENICO BEVACQUA
Inizio lavori h. 13,22
Fine lavori h. 15,19
INDICE
FERRARA
Domenico, dirigente Settore 3 Dipartimento Agricoltura della Regione
Calabria,*
IMBROGNO
Rosanna, funzionario AP Area relazioni esterne, comunicazione e legislativa
PASQUA
Vincenzo (Oliverio Presidente) ,*
CORTELLARO Antonio, dirigente
Settore legislativo
ESPOSITO
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra) ,*,*
IMBROGNO
Rosanna, funzionario AP Area relazioni esterne, comunicazione e legislativa
TALLINI
Domenico (Gruppo Misto)
E' in discussione una nuova versione del provvedimento.
BOVA
Arturo (Democratici Progressisti)
CARIDI
Cosimo, dirigente Settore Caccia, Dipartimento Ambiente della Regione
Calabria,*
IMBROGNO
Rosanna, funzionario AP Area relazioni esterne, comunicazione e legislativa,*
MIRABELLO
Michelangelo (Partito Democratico),*,*,*
BOVA
Arturo (Democratici Progressisti)
FERRARA
Anna Maria, funzionario del Settore legislativo
REILLO
Orsola, dirigente generale del Dipartimento ambiente della Regione Calabria
TALLINI
Domenico (Gruppo Misto),*
ARRUZZOLO
Giovanni (Nuovo Centro Destra)
PASQUA
Vincenzo (Oliverio Presidente)
PRESIDENTE
Approvato
il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Esame abbinato
Progetto di legge numero 58/10^ di iniziativa del
consigliere D. Battaglia, G. Aieta, D. Bevacqua, M. D'Acri, G. Giudiceandrea,
M. Mirabello, F. Sculco, F.
Sergio, recante: Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 25 novembre
1996, n. 32 (Disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di
locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)
Progetto di legge numero 93/10^ di iniziativa
del consigliere F. Orsomarso, recante: “Modifica ed
integrazione alla L.R. 32/1996 (Disciplina per
l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di
edilizia residenziale pubblica)”
E' in discussione una nuova versione: (Testo
base) Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 25 novembre 1996, n. 32
(Disciplina per l'assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione
degli alloggi di edilizia residenziale pubblica)
Prende atto dell'assenza dell'assessore al Bilancio e
Patrimonio e del Dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Lavori
Pubblici, Mobilità della Regione Calabria.
(Vengono auditi:
l’ing. Mascherpa Ambrogio,
Commissario straordinario Aterp Calabria;
il Responsabile del Comitato inquilini case
popolari Reggio Calabria, il geom. Antonino Scopelliti; interviene il
Presidente della Commissione;
il Legale del Comitato inquilini case popolari
Reggio Calabria, avv. Lorenzo Fascì; intervengono
il Presidente della Commissione, l’ing. Ambrogio Mascherpa,
il direttore amministrativo dell'Aterp di Reggio
Calabria dott. Massimo De Lorenzo; i consiglieri Nucera, Battaglia, Bova e per replica
l’ing. Mascherpa)
Comunicato che saranno riaperti i termini per la
presentazione degli emendamenti, rinvia il punto all'ordine del giorno alla
prossima seduta di Commissione.
(La
Commissione rinvia)
Riferisce alcune perplessità del Settore legislativo sulla proposta, in particolare sulle spettanze del revisore.
Precisa che la proposta, di iniziativa della Giunta, pur trovando riscontro favorevole da parte del Dipartimento agricoltura, potrebbe generare dubbi interpretativi nella parte che disciplina la ricompensa del Revisore di cui all’articolo 3; reputa però superabile tale criticità che, a suo dire, non comporta contrasto tra le norme ed i compensi fissati e da attribuire ai nuovi revisori.
Giudica facilmente superabili anche i dubbi scaturiti sull’articolo 4 in riferimento alla nomina del Revisore unico da parte del Presidente della Giunta, per come stabilito dalla legge.
Esprime, infine, condivisione per la nomina del commissario ad acta per la modifica degli Statuti dei Consorzi e per la norma finanziaria, da dove si evince che non vi sono ulteriori oneri finanziari a carico della Regione.
Riferisce e precisa alcuni aspetti di carattere tecnico-legislativo.
Comunicato il parere favorevole pervenuto dal Presidente URBI Calabria,
dott. Marsio Blaiotta,
reputa che, nonostante i chiarimenti forniti dal Settore legislativo,
continuino a sussistere molteplici perplessità.
Alla luce della discussione e delle perplessità emerse, reputa opportuno che vi sia un ulteriore approfondimento supportato da una relazione legislativa e legale
Ritiene che la relazione allegata alla proposta sia sufficientemente esaustiva.
Ribadisce la necessità di ulteriori approfondimenti.
Condividendo la necessità di ulteriori approfondimenti, rinvia la trattazione.
(La Commissione rinvia)
Evidenziata la necessità di nuovi stimoli per il rilancio dell’economia e, in particolare, dell’impresa edilizia, illustra l’emendamento a sua firma che prevede che il termine fissato dall’articolo 1 della proposta (modificativo del comma 12, dell’articolo 6 della legge regionale n. 21/2010) al 31 dicembre 2017 sia prorogato al 31 dicembre 2018.
Precisa che tale proroga, tesa alla riqualificazione degli edifici, consentirebbe l’approvazione di ulteriori emendamenti finalizzati ad ampliare la sfera dei beneficiari, in coerenza con la legislazione nazionale.
Propone di approvare nella seduta odierna l’emendamento illustrato dal consigliere Esposito, rinviando all’esame del Consiglio regionale la presentazione di ulteriori proposte integrative, tra cui quella annunciata dal consigliere Tallini.
Evidenziata la necessità di evitare ulteriori rinvii, chiede chiarimenti in merito all’eventuale integrazione dell’emendamento.
Fornisce chiarimenti di carattere tecnico per la presentazione degli emendamenti anche in riferimento ad eventuali profili di incostituzionalità degli stessi.
Considerate le restrizioni in materia stabilite dal Governo, reputa opportuno ampliare per quanto possibile la sfera attuativa del “Piano casa” ed a tal proposito insiste per l’approvazione della sua proposta integrativa a ciò finalizzata.
Alla luce delle osservazioni fin qui pervenute, propone il rinvio della trattazione della proposta integrativa al Consiglio regionale.
In merito all’integrazione proposta, reputa opportuna e necessaria la valutazione del Settore legislativo.
Fornisce precisazioni tecniche afferenti la procedura di presentazione degli emendamenti.
Pone ai voti l’emendamento all’articolo 1, protocollo numero 47858, a firma dei consiglieri Esposito e Bevacqua, che è approvato. Indi, pone ai voti l’articolo 1 che è approvato come emendato, gli articoli 2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Considerata l’assenza del consigliere proponente, rinvia la trattazione.
(La Commissione rinvia)
Riferisce che la proposta, di cui si è già abbondantemente discusso, necessita di ulteriori approfondimenti e contributi. Indi, cede la parola al dott. Caridi, in rappresentanza dell’ing. Salvino.
In riferimento ai danni provocati dai diversi fattori legati alla specie in oggetto, evidenzia l’attività del Dipartimento Ambiente che ha affrontato la problematica, analizzando la normativa regionale che prevede il regolamento della densità della fauna selvatica ed il relativo contenimento.
Riferisce, inoltre, dell’emissione di un decreto e dell’approvazione del relativo disciplinare per la caccia al cinghiale, nell’intento di dare più ordine all’attività che precedentemente era di competenza delle provincie e che, solo nel 2015, con la legge regionale numero 14, ha visto una redistribuzione delle competenze alla Regione.
Riferisce, altresì, le criticità emerse dopo la prima annata di caccia 2015/2016, a seguito delle quali è stata richiesta la conformità delle aree adibite a tali attività, portando all’istituzione di un tavolo tecnico con le associazioni venatorie e gli ambiti territoriali di caccia, che rappresentano lo strumento operativo della Regione, nonché alla predisposizione di un Piano di selezione scaturito dalle innumerevoli segnalazioni di danni alle colture agricole.
Citando i dati relativi agli abbattimenti effettuati negli anni precedenti, evidenzia che attualmente risultano in diminuzione a seguito delle nuove normative e della fattiva ed efficace collaborazione delle forze dell’ordine.
Chiede chiarimenti sulla modifica al testo presentata dal consigliere Mirabello, cui cede la parola.
Alla luce di quanto emerso, ritiene urgente procedere anche alla revisione ed adeguamento della legge regionale numero 9 del 1996 che, a suo avviso, ha creato confusione circa gli ambiti di caccia.
Reputa, altresì, necessario l’apporto del Settore legislativo, al fine di completare l’istruttoria e comprendere quali siano gli interventi necessari, soprattutto per evitare le impugnative del Governo.
Evidenzia le criticità di carattere tecnico-legislativo che potrebbero scaturire dalla modifica del testo.
Evidenzia alcune delle probabili criticità, annunciando la sua disponibilità per le opportune modifiche.
Alla luce delle molteplici osservazioni sollevate, propone il rinvio della proposta.
Esprime disaccordo per l’eventuale rinvio della proposta e riferisce che per il prossimo 12 dicembre davanti alla sede della Giunta regionale è prevista una manifestazione di protesta degli agricoltori di Maierato.
Riferisce che, anche a seguito delle segnalazioni degli agricoltori di Maierato, si è già provveduto a creare delle squadre per l’abbattimento dei capi in sovrannumero.
Puntualizza alcuni aspetti inerenti la soppressione dell’articolo 4.
Condividendo le osservazioni fin qui emerse, reputa importante il contributo delle associazioni venatorie attraverso la programmazione di opportune audizioni.
Considerato che sarebbe opportuno procedere alla modifica della legge regionale numero 9 del 1996, suggerisce di avviare una fase di consultazioni più approfondita.
Rinvia la trattazione al fine di effettuare ulteriori approfondimenti.
(La Commissione rinvia)
Illustra la proposta di legge che prevede l’ istituzione della Riserva naturale regionale delle Valli Cupe che identifica tre ambiti territoriali distinti geograficamente, ma caratterizzati dalla presenza di comuni elementi naturalistici di grande valenza ecologica e paesaggistica per l’intera regione calabrese.
Evidenzia che l’esigenza di istituire l’Area protetta delle Valli Cupe si inquadra in un’ottica di sviluppo sostenibile di attualità, peraltro riferibile a un processo socio-economico già in atto e ampiamente conosciuto, e che l’istituzione costituirebbe un volano di sviluppo per l’economia locale, riportando alla ribalta la storia di quegli stessi luoghi.
Considera che, nonostante non ci siano stati ancora riconoscimenti ufficiali da parte della Regione, l’esistenza di tali luoghi dovrebbe avere la massima diffusione, non solo tra i turisti di cui si registra una presenza pari a 30/40 mila visitatori l’anno, ma soprattutto per la valorizzazione del patrimonio naturale e la conservazione del patrimonio genetico di tutte le specie vegetali e animali; tra questi annovera, per esempio, i boschi di platano orientale all’interno della riserva che rappresentano, a suo dire, un inestimabile valore naturalistico anche a livello europeo.
Esorta, pertanto, all’approvazione della proposta di legge, al di là di possibili strumentalizzazioni politiche, al fine di determinare le azioni da compiere e condividere i risultati raggiunti.
Riferisce che sono stati già registrati riconoscimenti da parte del Dipartimento ambiente e dei Comuni ricadenti nell’area interessata.
Riferisce il parere favorevole del Dipartimento alla proposta di legge in oggetto, anche con riferimento ai dettami di cui alla legge regionale numero 10 del 14 luglio 2003 “Norme in materia di aree protette”, ricordando che la Regione sostiene la tutela di questa Area, riconoscendone il particolare valore naturalistico.
Evidenzia, tuttavia, che nel dettaglio della proposta di legge alcuni punti sono da rivedere per l’esistenza di refusi testuali, derivanti da una precedente proposta di legge che rappresentava la zona interessata come un’Area parco e non come una riserva.
Sottolinea, poi, che altri aspetti, che sollevano perplessità, andranno meglio chiariti, ad esempioil possibile utilizzo da parte degli agricoltori dei terreni ricadenti nella Riserva.Precisa, infine, che con la costituzione della Riserva naturale regionale delle Valli Cupe non si costituisce un Ente ma si individua un’area, che verrà successivamente affidata ad un Ente gestore.
Illustra i contenuti della scheda di analisi tecnico normativa.
(Viene audito il
dottor Carmine Lupia, delegato ambiente per il FAI)
Apprezza i contenuti e le finalità della proposta di legge.
Pur sottolineando che la parte più importante riguarda il riconoscimento come riserva naturale regionale, riferisce l’esistenza di problemi legati alla copertura finanziaria.
Dispone il rinvio della proposta.
(La Commissione rinvia)
Propone l’inserimento all’ordine dei lavori della prossima seduta di Commissione di una discussione generale sulla possibilità di prevedere fermate ferroviarie del treno Freccia d’argento presso la stazione di Rosarno, che ha un bacino di utenza di 200 mila passeggeri l’anno, chiedendo che nella stessa seduta siano auditi i sindaci dei Comuni interessati e l’Assessore ai trasporti, Musmanno.
Ringrazia il dirigente generale del dipartimento ambiente della Regione e chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della prossima seduta di Commissione di una discussione generale sulla problematica della depurazione delle acque.
Assicura la trattazione dei punti richiesti nelle prossime sedute di
Commissione.
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
Il Funzionario AP
Il Dirigente
Dott.ssa Giada
Katia Helen Romeo Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo