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LEGISLATURA
COMMISSIONE
BILANCIO,
PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E ATTIVITÀ PRODUTTIVE, AFFARI DELL’UNIONE EUROPEA E
RELAZIONI CON L’ESTERO
N. 23
RESOCONTO
SOMMARIO
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SEDUTA Di martedì 16 febbraio 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE AIETA
Inizio lavori h. 12,22
Fine lavori h. 13,55
INDICE
ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro
Destra),*
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito
Democratico)
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti),*,*
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente)
ZANFINO Alessandro Giuseppe, Autorità di gestione del PSR,*,*,*,*,*
BOVA Arturo (Democratici
Progressisti)
GRECO Orlandino (Oliverio Presidente),*
Sulla convocazione della prossima seduta
Approvato il
verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Propone, su richiesta dell’Autorità di gestione del PSR, Avv. Alessandro Zanfino, una inversione dell’ordine dei lavori, che è approvata e, pertanto, inserisce il quarto punto all’ordine del giorno.
Riferisce, preliminarmente, che la proposta
in esame ha ad oggetto la presa d’atto della Decisione della Commissione
Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (FEASR)
della Regione Calabria (nella sua versione definitiva inviata alla Commissione
Europea il 10 novembre 2015) e l’istituzione del Comitato di sorveglianza del
PSR.
Precisa, quindi, che
Precisato, come già fatto dal Presidente
nella relazione introduttiva, che la proposta di provvedimento in esame ha ad
oggetto la presa d’atto della Decisione della Commissione Europea di
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, riferisce che tale
approvazione, avvenuta il 20 novembre 2015, è il risultato di un lungo ed intenso
negoziato compiuto con
Comunica, quindi, che, a seguito
dell’approvazione del programma, è stato istituito il Comitato di sorveglianza
che è stato convocato, in data 12 febbraio 2016, con la partecipazione della
Commissione europea per la presentazione dei criteri di selezione di tutte le
misure, la cui responsabilità grava sull’Autorità di Gestione.
Riferisce, quindi, la piena operatività del
programma, atteso il completamento di tutti gli step di carattere amministrativo, e comunica che si procederà tra
pochi mesi alla pubblicazione dei relativi bandi.
Sottolineata l’importanza del programma di
sviluppo rurale che non riguarda esclusivamente l’agricoltura in senso stretto
ma anche molteplici aspetti ad essa connessi quali, in particolare, il turismo
rurale e lo sviluppo del territorio rurale, precisa che la dotazione
finanziaria del programma è pari ad 1
miliardo 103 milioni di euro, di cui il 60 per cento a carico del bilancio
comunitario, il 30 percento a carico del bilancio statale e il 10 percento a
carico del bilancio regionale.
Evidenziato come il ritardo nell’approvazione
del programma sia addebitabile, a suo avviso, al ritardo dell’approvazione
dell’accordo di partenariato, riferisce che, in sede di Comitato di
sorveglianza, è stata ulteriormente ampliata la platea dei soggetti invitati, al
fine di garantire la massima partecipazione.
Chiede quali, tra le 20 misure del
programma, abbiano maggior peso finanziario.
Riferisce, innanzitutto, l’adozione di scelte
precise, orientate verso misure ritenute cardine per lo sviluppo della regione
e per assicurare un necessario e qualificato ricambio generazionale attraverso,
in particolare, l’introduzione di sistemi premiali per l’accesso dei giovani
nel settore agricolo e la riduzione del numero dei soggetti beneficiari; illustra,
quindi, le misure maggiormente qualificanti la programmazione e, precisamente:
In riferimento alla Misura 5, relativa al rischio idrogeologico, chiede se vi sia stato coordinamento con il dipartimento ambiente e se è stata avviata un’azione sinergica o una strategia comune o se, al contrario, siano previste Misure autonome.
Riferisce che
Ricordato, preliminarmente, che il Consiglio regionale ha approvato una mozione, a sua firma, inerente i danni subiti per calamità naturali dal territorio della locride, ritiene che le risorse della Misura 5, pari a 10 milioni di euro, dovrebbero essere impegnate per consentire la rimessa a regime dei terreni danneggiati e poi effettuare nuovi investimenti.
Chiede, poi, se
Riguardo alla priorità rappresentata dall’agevolare il ricambio generazionale nell’imprenditoria agricola, evidenzia come vi siano molte aziende in sofferenza, benché gestite da giovani, e censura la rigidità nell’istruttoria delle domande per la partecipazione ai bandi e la facile esclusione di alcuni soggetti per vizi della domanda, a suo avviso, sanabili.
Ricollegandosi all’intervento del consigliere Arruzzolo in riferimento a sovrapposizioni di colture, chiede se i bandi saranno fatti per singola Misura, quali siano i termini entro cui gli iter si concluderanno e se saranno individuati dei responsabili per misura; chiede, inoltre, se esiste o sarà redatta una mappatura dei terreni disponibili.
In riferimento al piano agricolo, precisa che la costruzione del Psr si è basata su un’analisi di contesto (SWOT), attraverso uno studio che si è basato sull’analisi delle filiere, verificando quali siano i punti di forza e debolezza, e che ha prodotto un’analisi dei fabbisogni che consentirà di intervenire dove necessario con la predisposizione delle misure idonee, in considerazione delle priorità del territorio.
A tal proposito, comunica che da poco è stata pubblicata una manifestazione di interesse sui PIF che ha coinvolto direttamente gli imprenditori interessati che hanno avuto la possibilità di manifestare quali fossero le esigenze dei diversi comparti, consentendo la realizzazione della co-progettazione, con la calibrazione dei bandi in funzione delle esigenze delle singole filiere.
Alla luce delle diversità esistenti sul territorio, nonostante le oggettive difficoltà, garantisce il massimo impegno del dipartimento nella fase di co-progettazione.
Riguardo all’esclusione di alcuni beneficiari per mancanza di documentazione, riferisce le difficoltà oggettive nell’istruire le domande, considerato l’elevato numero delle stesse, ribadendo la necessità di individuare precisamente i beneficiari, con la predisposizione di criteri che non consentano a tutti di accedere alle graduatorie e che, per contro, consentano di finanziare i progetti maggiormente meritevoli.
Inoltre, riferisce che le priorità sono due: gli aiuti al reddito ed i Gal (Gruppi di azione locale che devono essere selezionati entro ottobre 2016); e specifica che i bandi multi misura possano essere aperti entro aprile.
Infine, sottolinea come non esista una mappatura dei terreni disponibili.
Chiede se non sarebbe opportuno, anche a fronte dei cambi climatici, indicare le colture idonee in considerazione dell’allocazione dei terreni e se in questa direzione vi sia un’azione del dipartimento; indi condivide l’intervento del consigliere Arruzzolo, giudicando inefficace affidarsi esclusivamente alle competenze imprenditoriali.
Constatando che la discussione è stata
incentrata su dati tecnici, rileva che il PSR, così come il POR, è uno
strumento già utilizzato in precedenza, anche con dotazioni finanziarie
importanti.
Ritiene che i risultati futuri siano ancora
da riscontrare, considerando che si deve soddisfare tutto il mercato e non soltanto
le categorie o gli agricoltori.
Manifesta, pertanto, alcune perplessità sia
sull’andamento del Pil, atteso da qui a 7 anni, sia su un ipotetico blocco da
parte delle banche in caso di finanziamenti, interrogandosi, pertanto, sui
risultati attesi.
Esorta, infine, al di là dei tecnicismi, a
considerare altri strumenti finanziari importanti e ad orientare le azioni
verso risultati concreti, riappropriandosi del ruolo essenziale della politica.
Chiede, per quanto riguarda la misura a
favore dei giovani, se, a parte il contributo di 50 mila euro, sia previsto un
aiuto per il mancato reddito per gli anni in cui la coltura va in produzione,
ritenendo importante la creazione di strumenti che favoriscano le opportunità
ma che mirino anche alla competitività, tutto ciò al fine di ottenere risultati
concreti.
Comunica che una misura simile non è
contemplata dai regolamenti comunitari, essendo previsto solo un premio che
consenta ai giovani di avviare le attività con un determinato start up economico.
Ritenuto, altresì, importante adottare strumenti
finanziari validi ed efficaci per le iniziative descritte, manifesta
l’intenzione di attuare un fondo di prestito da restituire a fine investimento.
Rivolgendosi all’avvocato Zanfino, chiede conferma dell’esistenza di un plafond del Banco di Napoli, previsto
per iniziative e agevolazioni finanziarie nei confronti dei giovani, facendo
riferimento all’esistenza di un possibile accordo sorto proprio per anticipare
ai giovani delle somme di denaro.
Non conferma la notizia e aggiunge che alla
chiusura della valutazione si deciderà quale sarà il migliore strumento
finanziario, ritenendo, a suo parere, possa essere uno strumento di prestito.
Pone in votazione la proposta di provvedimento
amministrativo che è approvata all’unanimità.
Premesso che la proposta di legge in oggetto
mira a modificare l’articolo 44 della legge regionale numero 13 del 1983, che
disciplina il referendum consultivo, comunica che in merito non è previsto
alcun aggravio finanziario; riferisce, pertanto, che il dipartimento bilancio
ha trasmesso parere finanziario favorevole e che la proposta di legge intende
intervenire sulla disciplina del referendum consultivo obbligatorio previsto
dalle norme vigenti, eliminando in sostanza il quorum partecipativo consistente
nella maggioranza degli aventi diritto, richiesto per la validità della
partecipazione.
Riferisce, tuttavia, che la Commissione può
esprimere parere favorevole con l’eliminazione dalla relazione finanziaria di
accompagnamento del periodo che va da “tuttavia si è provveduto a fornire i dati…” fino a “U.P.B.
U.001.001.001.004 – Consultazioni popolari”. Riferisce, poi, che sarà richiesto
al Consiglio regionale di valutare
l’opportunità di modificare, in sede di approvazione consiliare, l’articolo 40
della legge regionale numero 13 del 1983, con apposito emendamento, al fine di
allinearsi alle indicazioni contenute nella nota del dipartimento bilancio, in
forza della quale per quanto riguarda gli oneri finanziari, si potrebbe
inserire all’articolo 40 la previsione espressa di indicazione della copertura
finanziaria nell’ambito della deliberazione consiliare che dispone
l’effettuazione del referendum consultivo obbligatorio.
Pone, infine, ai voti la proposta di legge
che è approvata.
Comunica che non sono presenti i dirigenti
del dipartimento bilancio e del dipartimento programmazione nazionale e
comunitaria.
Ricordato il lungo iter che ha portato all’elaborazione
del progetto di legge che considera di estrema importanza, poiché porta
all’attenzione un dibattito aperto sulla necessità di recuperare un marchio e, al contempo,
eliminare tutte le valutazioni negative che si ricollegano alla Calabria.
Riferito che anche altre Regioni si stanno
muovendo in questa direzione, assumendo le stesse iniziative legislative,
considera necessario licenziare in tempi brevi il progetto di legge in
discussione che aprirebbe la strada, successivamente, ad altre iniziative come,
per esempio, l’esportazione di prodotti tipici e di prodotti inerenti la dieta
mediterranea
Riferisce che la nota del dipartimento
bilancio evidenzia discrasie tra la relazione tecnico-finanziaria e la
proposta; difatti, la relazione individua quali oneri finanziari quelli
afferenti alla registrazione del marchio “Dieta Mediterranea Italiana di
Riferimento”, pari a 200,00 euro, e per tali spese, nella norma finanziaria,
non è prevista adeguata copertura. Inoltre, evidenzia altre criticità in
riferimento all’articolo 5 “Disposizioni finanziarie” che non contiene una determinazione
precisa degli oneri finanziari e la relativa copertura.
Riferisce, infine, che il Dipartimento
bilancio ritiene che il Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria debba
pronunciarsi sulla coerenza degli interventi previsti dalla proposta con i
contenuti del POR ai fini della relativa copertura finanziaria.
Tanto premesso, ritiene, in virtù del parere
di natura squisitamente finanziaria che la Commissione deve esprimere, che non
possa non essere tenuta nella dovuta considerazione la nota del direttore De Cello.
Rilevato come l’eccezione sollevata dalla nota del dipartimento bilancio evidenzi i limiti che le proposte di legge incontrano in relazione all’impegno finanziario, critica l’atteggiamento assunto dal dipartimento e giudica negativamente la mancata collaborazione dimostrata in varie occasioni nei confronti dei consiglieri regionali; indi, rivendicando con forza il ruolo del legislatore regionale, auspica che per il futuro vi sia un contributo costruttivo da parte dei dipartimenti.
Concordando con il consigliere Greco, critica l’atteggiamento, a suo giudizio di chiusura, assunto dal dipartimento bilancio, che rischia di rallentare un iter legislativo già avviato; indi afferma che la burocrazia debba servire da ausilio e non da ostacolo all’attività legislativa.
Riferisce che spesso le proposte di legge sono presentate senza l’indicazione delle coperture finanziarie o utilizzando forme generiche, non utilizzabili a parere della Corte dei Conti, e, data la costante attenzione riservata dall’organo giurisdizionale contabile nei confronti delle leggi regionali, suggerisce di adottare un nuovo modus operandi, che preveda il coinvolgimento dei dipartimenti competenti in fase di stesura della proposta di legge.. Indi, su proposta del consigliere Battaglia, pone ai voti il rinvio della trattazione del punto in esame e del successivo.
Comunica che la prossima seduta è convocata per martedì 23 febbraio, indi toglie la seduta.
Il Dirigente
Area relazioni esterne Comunicazione e Legislativa
Dott. Maurizio Priolo