X^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITA’, ATTIVITA’ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
RESOCONTO SOMMARIO
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6.
SEDUTA DI VENERDI’
18 SETTEMBRE 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELANGELO
MIRABELLO
INDICE
Inizio seduta h. 13,35.
Fine seduta h. 14,45
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra),
FERRARA
Annamaria, funzionario del Servizio legislativo
NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)
NICOLÒ Alessandro (Forza Italia),*,*,*
ROCCISANO Federica, assessore alle politiche sociali,*
BRANCATI Giacomino, dipartimento tutela della salute
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)
BRANCATI Giacomino, dipartimento tutela della salute,*
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra),*
LAZZARINO Sergio, dirigente Servizio legislativo
BRANCATI Giacomino, dipartimento tutela della salute
ESPOSITO Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
FERRARA Anna Maria, funzionario del Servizio
legislativo
Approvato il
verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori.
Ricordando che la proposta di legge in oggetto è stata già più volte rinviata,
reputa opportuna la convocazione odierna dell’assessore alle politiche sociali,
che ringrazia per la presenza in Commissione.
Evidenziato che la suddetta proposta di
legge ha come obiettivo primario quello promuovere il recupero e la ridistribuzione
delle eccedenze alimentari a favore delle persone in stato di povertà o di disagio
sociale, diminuendo gli sprechi, precisa che il testo è composto da 6 articoli
e, prima di acquisire il parere del Servizio legislativo, invita il proponente,
consigliere Nicolò, a relazionare al riguardo.
Precisa che la proposta è finalizzata a regolamentare il settore tra i
soggetti già coinvolti nell’ambito della materia trattata e ritiene sufficientemente
esplicativo il contenuto dei 6 articoli di cui è composta la proposta di legge
che non prevede oneri finanziari.
Riferito che poco prima dell’inizio della seduta di Commissione sono pervenuti
alcuni emendamenti, a firma del proponente, ne dispone la distribuzione ai consiglieri
e riapre ufficialmente i termini per la presentazione di eventuali altri
emendamenti. Precisa che il Servizio legislativo, considerata l’imminenza della
presentazione, non ha potuto redigere scheda tecnico giuridica sugli
emendamenti presentati dal consigliere Nicolò.
Premesso che l’unica perplessità è data
dalla lettera d), comma 1 dell’articolo 3 della proposta in oggetto, evidenzia
che la stessa è già stata superata da uno degli emendamenti presentati, indi comunica
il parere favorevole del Servizio.
Conferma che la perplessità è superata dall’emendamento presentato dal consigliere Nicolò.
Chiede quale sia di fatto la differenza tra quanto previsto nella
proposta e quanto già realizzato da organismi già riconosciuti, come, per
esempio, il Banco alimentare.
Precisa che le associazioni, tra l’altro, avranno il compito di portare
anche al Banco alimentare gli eccessi per una distribuzione più completa e,
riferendo che tale lavoro già si sta svolgendo, ritiene che sarà poi compito,
anche con l’intervento della Giunta regionale, disciplinare meglio il rapporto
e vincolarlo a determinati indirizzi.
Chiede dove sia indicata l’individuazione delle
fasce più deboli della popolazione.
Precisa che le fasce più deboli sono già identificate dalla normativa
di settore.
Evidenzia che le associazioni hanno ben chiaro chi possano essere i
soggetti beneficiari della normativa.
Riferisce che uno degli emendamenti presentati prevede che sia demandato
alla Giunta regionale il compito di stabilire i criteri per la determinazione
della soglia di povertà e disagio sociale.
Ritiene che vada innanzitutto valutata la ratio della proposta di legge e che l’emendamento potrebbe essere
superato, applicando i criteri già indicati dalla normativa nazionale,
auspicando la redazione di una proposta di legge finale che possa identificare
obiettivi concreti, attraverso indirizzi politici ben precisi.
Complimentandosi per le finalità della proposta di legge in esame, chiede
se tra i soggetti attuatori rientrano anche associazioni che non hanno rilievo
nazionale, come la Caritas, proponendo, al contempo, che per l’articolo 2 le eccedenze
alimentari comprendano anche tutti i prodotti soggetti a sequestro.
Esaurita la fase della trattazione del
provvedimento, rinvia il punto all’ordine del giorno e fissa il termine per la
presentazione di ulteriori emendamenti alle 24 ore precedenti la convocazione
della prossima seduta, chiedendo al Servizio legislativo un parere sugli
emendamenti già presentati.
Auspica un accordo fattivo tra Consiglio regionale e Giunta regionale.
Comunicato che
è stato presentato un emendamento interamente sostitutivo, protocollo numero 42679,
a firma del consigliere Giudiceandrea, riferisce che lo stesso apporta alla
proposta modifiche di carattere formale e non sostanziale. Dichiara, quindi,
aperta la discussione sul punto.
Confermato quanto detto nella precedente seduta, prende atto della
presentazione dell’emendamento interamente sostitutivo e, considerato di essere
presente per delega del dirigente generale, ritiene opportuno che il
dipartimento ne prenda visione.
Alla luce
dell’emendamento interamente sostitutivo, considera opportuno, senza entrare
nel merito, riaprire il termine per la presentazione degli emendamenti.
Sulla scorta
della richiesta del dipartimento e di maggiori approfondimenti, rinvia il punto
previsto all’ordine del giorno, invitando ad intensificare il lavoro finora, a
suo dire, qualificante.
Illustra la
proposta, evidenziando che la stessa ha l’obiettivo di riconoscere un diritto
permanente ai malati affetti da patologie rare e progressive, attraverso
l’individuazione di una serie di misure che rendano più rapido ed efficace
l’accesso alle cure, determinando una maggiore effettività della tutela di tali
tipologie di malati. Chiarisce, quindi, che l’articolato punta a rendere
effettivo l’accesso ai sistemi di cura e cede la parola al rappresentante del
dipartimento competente.
Riferisce
che sulla proposta vi sono alcune perplessità relative ad alcune delle azioni
di intervento previste in relazione all’organizzazione dell’accesso alle cure,
in quanto trattasi di materie rientranti nella competenza del Commissario ad
acta che, con proprio decreto, ha individuato la rete di assistenza
territoriale, prevedendo una serie di interventi per i pazienti affetti non
solo da patologie rare. Ritiene necessario che tra la proposta di legge e
l’impianto organizzativo dettato dal Commissario ad acta ci sia coerenza e
riferisce di ulteriori perplessità, in particolare: in merito all’articolo 3,
comma 3, e all’articolo 1, comma 3, in quanto la codifica di un intervento
chirurgico è pratica prettamente medica ed in costante evoluzione; in relazione
all’articolo 4, poiché la presenza di un’equipe di valutazione è già stata prevista
dal decreto in materia di livelli essenziali di assistenza; ed infine in
relazione agli aspetti organizzativi della valutazione di invalidità, che è già
determinata in sede nazionale e può essere soltanto recepita a livello
regionale.
Chiede il
parere del Servizio legislativo.
Esprime
parere negativo in merito alla proposta poiché, essendo la Regione sottoposta a
Piano di rientro dal deficit sanitario, qualsiasi intervento che si sovrapponga
a quello del Commissario ad acta potrebbe esporre la legge a rischi di
legittimità costituzionale.
Pur
apprezzando le finalità della legge, ascoltate le eccezioni sollevate dal
dipartimento competente e dal Servizio legislativo, ritiene opportuno valutare
attentamente quali siano i margini entro cui il legislatore regionale possa
intervenire.
Concordando
con il consigliere Battaglia e valutando i rilievi del dipartimento competente,
giudica opportuno avviare un approfondimento per chiarire in maniera definitiva
quali possono essere gli ambiti di intervento del legislatore regionale
rispetto alle competenze del Commissario ad acta, individuando il perimetro
entro cui il Consiglio regionale può legiferare e, ritenendo opportuno
promuovere un incontro col Commissario ad acta utile ad intraprendere una
collaborazione sinergica nella definizione dei diversi ruoli, chiede quindi un
rinvio della trattazione.
Ritiene opportuno
approfondire la questione relativa alla competenza del Commissario ad acta ed
ai limiti dell’attività legislativa regionale, poiché giudica essenziale
evitare sovrapposizioni e possibili collisioni tra poteri e reputa utile, anche
per il prosieguo dei lavori della Commissione in generale, l’appello ad un
ragionamento più ampio col dipartimento competente ed il Commissario ad acta; quindi, concorda sulla necessità di migliorare il
testo per cercare di evitare rischi di illegittimità e fornire risposte
concrete ai malati affetti da patologia rare.
Chiede al
dottore Brancati di conoscere le ricadute della legge sulle rete assistenziale
territoriale.
Riferito che
il decreto commissariale che definisce dettagliatamente quali sono le varie
attività di assistenza territoriale e che potrà essere utile per ulteriore e
successiva normazione in materia è il numero 76 del 6 luglio 2015, dichiara la
disponibilità del proprio dipartimento a fornire indicazioni utili perché
l’attività del legislatore regionale non contrasti con l’attività
commissariale.
Dispone il
rinvio della trattazione.
Riferisce
che è pervenuta istanza di congedo da parte del consigliere Romeo, quindi,
disponendo che venga rinviata la trattazione del punto 6 all’ordine del giorno,
ringrazia l’assessore Roccisano per l’attenzione
dimostrata.
Chiede il rinvio del punto in discussione al fine di poter audire le associazioni di categoria e quindi di integrare il testo oggi al vaglio della Commissione con eventuali suggerimenti provenienti dalle stesse.
Affermato che riguardo al punto in discussione sono agli atti i rilievi del Servizio legislativo, sottolinea come la proposta di legge debba tener conto della legge nazionale in materia di disturbi autistici di recente approvazione. Evidenzia, infine, che la proposta in discussione è vista con grande interesse dalle associazioni interessate e per tali ragioni andrebbe approfondita attraverso la loro audizione.
Sottolinea che
la proposta in discussione sembra coerente con l’impianto della legge nazionale
e quindi con la legislazione attualmente in vigore e con le previsioni del
Piano di rientro dal deficit sanitario. Conclude ,evidenziando che il finanziamento di 100 mila euro previsto a
sostegno della proposta risulta essere irrisorio, considerati gli interventi
che si vogliono attuare, e che dovrebbe essere, inoltre, ben esplicitato che il
finanziamento è relativo ad azioni che esulano dell’attività di assistenza.
Evidenzia che
essendo stata approvata la legge statale il progetto in discussione deve essere
adeguato alla stessa, in particolare l’articolo 1 andrebbe riformulato nella
parte in cui prevede interventi per i quali la Regione non è competente.
Ribadisce, inoltre, che essendo in costanza di Piano di rientro dal deficit
sanitario sarebbe opportuno eliminare l’ultimo periodo dell’articolo 1 in
quanto in contrasto con i poteri del commissario.
Afferma che la proposta necessita di una interlocuzione
con le associazione di riferimento per acquisire il loro parere e i loro
suggerimenti.
Propone il
rinvio del punto all’ordine del giorno, considerata la recente approvazione
della normativa nazionale a cui la proposta non è adeguata e giudica opportuno
il rinvio anche al fine di audire le associazioni
interessate, indi toglie la seduta.
La seduta termina alle 14,45
Il
funzionario responsabile
Giada Katia
Helen Romeo