X^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

8.

SEDUTA DI MERCOLEDI’ 17 GIUGNO 2015

 

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE AIETA

 

 

Inizio seduta h. 11,48

Fine seduta h. 13,39

 

 

 

INDICE

 

 

 


PRESIDENTE   3

Comunicazioni 3

PRESIDENTE   3

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE   3, *, *

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente) 3, *, *, *

NUCERA Giovanni (La Sinistra) 3, *

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria  4, *

Programma operativo Fesr - Fse 2014-2020 (Deliberazione C.R. n. 404 del 21/7/2014) Informativa dell’Autorità di gestione sul negoziato in corso con la Commissione Europea  4

PRESIDENTE   4, *

NUCERA Giovanni (La Sinistra) 5, *

ORSOMARSO Fausto (Forza Italia) 6

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria  4, *, *

Sull’ordine dei lavori 7

PRESIDENTE   7

 

Presidenza del Presidente Giuseppe Aieta

La seduta inizia alle 11,48

 

PRESIDENTE

Posto in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni, dà avvio ai lavori della Commissione.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Comunica che sono depositate negli uffici della Commissione e disponibili per i consiglieri che ne volessero fare richiesta alcune delibere di Giunta regionale inerenti a variazioni di bilancio.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che è stata fatta richiesta d’inserimento all’ordine del giorno, da parte del consigliere D’Acri, della proposta di legge numero 49/10^ recante “Modifica alla legge regionale 26 febbraio 2010, n.8 (Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario - collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2010, art. 3 comma 4 della legge regionale n. 8/2002”, che prevede una rimodulazione del PSR 2007 – 2013.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente)

Sottolinea che la proposta di legge prevede la possibilità di procedere, attraverso un atto deliberativo della Giunta, alla decapitalizzazione dell’importo del fondo di garanzia, in funzione delle manifestate esigenze sopravvenute nella fase conclusiva del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Premesso che alcune misure del PSR erano state ridotte per finanziare il fondo di garanzia e che, a seguito dell’avvenuta chiusura della procedura di rilascio delle garanzie, le originarie risorse accantonate, pari a 10 milioni di euro, risultano superiori alle reali spese sostenute, pari a circa 2 milioni di euro, evidenzia che il progetto di legge di cui chiede l’inserimento è finalizzato ad una rimodulazione del PSR che consenta che le risorse in eccesso siano riallocate alle misure originarie (Misure 121, 122, 123 e 311), per consentirne una spesa e non incorrere nella loro restituzione.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Chiede se sia possibile utilizzare tali risorse in altri settori.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente)

Precisa le principali differenze esistenti tra il PSR e gli altri fondi.

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria

Precisato che le risorse associate a programmi operativi sono ad essi vincolate e che si deve incidere di modo da consentire una accelerazione della spesa che consenta il raggiungimento dei target comunitari, evidenzia come una riprogrammazione di detta spesa e le Misure cui essa è destinata sono comunque condizionate ad una serie di vincoli, non ultimo la coerenza con il POR, nel rispetto delle procedure previste.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente)

Rende noto che a seguito di un incontro bilaterale a Bruxelles non è stato consentito di spostare risorse tra Assi diversi.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Ribadisce le sue perplessità.

D’ACRI Mauro (Oliverio Presidente)

Precisa che dei 10 milioni di euro del fondo di garanzia sono stati spesi soltanto 2 milioni di euro, pertanto i restanti 8 milioni devono essere riportati nelle Misure originarie, pena la loro perdita.

PRESIDENTE

Chiarisce che il collega Nucera vorrebbe sapere se è possibile utilizzare detti 8 milioni di euro per finalità difformi dal PSR.

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria

Riferisce l’impossibilità di spostare risorse tra fondi diversi.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge che viene approvato, indi passa al primo punto.

Programma operativo Fesr - Fse 2014-2020 (Deliberazione C.R. n. 404 del 21/7/2014) Informativa dell’Autorità di gestione sul negoziato in corso con la Commissione Europea

PRESIDENTE

Comunica che la Commissione europea ha inviato, tramite l’Autorità di gestione del Por Fesr – Fse 2014-2010, alla Regione Calabria delle osservazioni che, precisa, non riguardano le scelte tematiche; altresì, comunica che su dette osservazioni il dipartimento sta predisponendo delle controindicazioni.

A suo avviso, l’utilizzo dei fondi europei e la cattiva gestione della spesa dipendono dalla mancanza di strumenti e piani che la regione Calabria non possiede ed evidenzia che la Commissione consiliare seguirà lo stato dell’arte e le inadempienze che bloccano la spesa e lo sviluppo della regione. Annuncia, quindi, che saranno invitati in Commissione, per relazionare sugli ostacoli che impediscono una accelerazione della spesa, i rappresentanti di tutti i dipartimenti regionali coinvolti.

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria

Ritenendo l’incontro con la Commissione consiliare un momento di confronto utile e ringraziando anticipatamente per l’occasione fornita, rileva come la gestione dei fondi trovi il punto limite nella debolezza della gestione ordinaria, anche in considerazione dei tempi stringenti e delle strutture deboli che non consentono di raggiungere gli obiettivi prefissati.

Precisato come le erogazioni delle risorse siano molto spesso vincolate a precisi parametri e richiamato ad esempio il Piano energetico regionale o quello dei rifiuti o dei trasporti, riferisce come alcune condizioni siano soddisfatte ed altre no e annuncia la predisposizione di una sorta di piano di azione che stabilisca tutto ciò che sia necessario fare, disciplinando tutto quello che va rispettato, i tempi, le condizioni, con la messa in atto di una attività di coordinamento importante al fine di raggiungere gli obiettivi.

Chiarito che il problema non riguarda solo l’amministrazione regionale, bensì le difficoltà negli interventi, la spesa, la interlocuzione con il sistema del partenariato, il coinvolgimento di tutti i soggetti che operano sul territorio, denuncia da un lato una lettura complessa della problematica e dall’altro strumenti non semplici da attuare e propone, dunque, la elaborazione di un piano di rafforzamento che riesca ad evidenziare tutte le criticità e le misure da intraprendere.

Prefiggendosi, quindi, di ricalibrare alcuni strumenti e rafforzarne altri, rappresenta come questa sia una occasione di pianificazione da attuare attraverso la riorganizzazione della macchina regionale, con una forte attenzione, in particolare, ai progetti; a tal riguardo, ricorda come uno dei temi cruciali sia la capacità attuativa legata agli strumenti a disposizione e la messa a punto delle azioni da concretizzare.

Riferendo che, insieme a Sicilia e Campania, la Calabria è stata una delle ultime Regioni ad inviare il Programma operativo, evidenzia come la gestione delle quote e delle risorse messe a disposizione debba avvenire attraverso un programma preciso e puntuale, che consenta di utilizzare appieno tutti gli strumenti complementari e più adeguati anche per sostenere la spesa comunitaria.

Anticipato che si procederà spesso a rimodulazioni, per quanto attiene il testo del Por rileva che, a differenza della precedente programmazione dove si trovavano obiettivi di carattere generale, il ciclo di programmazione attuale è stato impostato in maniera diversa e che l’accordo di partenariato definisce obiettivi tematici legati a determinati ambiti, insieme ai risultati attesi, alle linee di intervento, all’interno di uno schema già consolidato, con la presenza di griglie, anche sul piano finanziario.

Riferito, dunque, che la Commissione europea ha inviato alla Regione ben 238 osservazioni sul Por Fesr Fse 2014 - 2020, evidenzia che le stesse hanno diversa natura, fra queste la mancanza di chiarezza sulla strategia del programma operativo, sia nel contenuto sia nel format, chiedendo di riportare le analisi delle condizioni socio-economiche (cosiddetta analisi swot) della Calabria rispetto agli indirizzi attuali, cioè una ricalibrazione rispetto al lavoro da svolgere, al fine di realizzare la necessaria concentrazione sugli obiettivi tematici e sulle priorità di investimento, funzionali ad un utilizzo ottimale della dotazione finanziaria a disposizione; riferisce, inoltre, che la Commissione europea richiederebbe, tra le altre cose, anche una maggiore esplicitazione sull’articolazione finanziaria, sulla descrizione degli obiettivi, sulla descrizione dei problemi da risolvere, sulle caratteristiche degli interventi ed i cambiamenti attesi, preferendo, altresì, un testo più breve ma con motivazioni sostanziali.

Evidenziato, pertanto, come la Commissione europea chieda un lavoro approfondito sui dati, ritiene, a suo avviso, che vada ristrutturato il sistema degli indicatori, anche e soprattutto per l’assenza di un ufficio statistico, necessario per raggiungere determinati risultati.

Riferite, poi, le osservazioni della Commissione europea in merito al corretto inserimento nell’Asse IV, nell’ambito del Piano per la mobilità sostenibile, del progetto per la realizzazione delle metropolitane, sottolinea la necessità di comprendere appieno termini e possibilità di utilizzazione delle risorse statali oggetto della riduzione del cofinanziamento nazionale, pari a circa 800 milioni di euro, evidenziando, in particolare, le osservazioni della Commissione europea in merito alla necessità di incremento delle risorse finanziarie destinate al settore ambientale.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Chiede ulteriori precisazioni al riguardo.

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria

Precisato, preliminarmente, come il tema ambientale coinvolga diversi obiettivi tematici quali, in particolare, l’efficienza energetica con la riduzione delle immissioni di Co2, sottolinea come le misure ambientali più classiche - indicando a titolo esemplificativo la materia della gestione dei rifiuti - rientrino nell’Asse VI, Tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, ambito particolarmente ampio che comprende anche il turismo e la tutela dei beni culturali.

Ribadita l’osservazione della Commissione europea relativa alla necessità di incremento delle risorse finanziarie assegnate agli Assi V e VI, che ritiene condivisibile, riferisce il nuovo orientamento della Programmazione comunitaria che prevede l’istituzione, a livello nazionale, di una cabina di regia nell’ambito della quale verranno definiti ambiti e risorse, senza specifica destinazione delle risorse alle Regioni; sottolinea, conseguentemente, la necessità di compiere una attenta riflessione in merito alla destinazione di risorse su interventi rivelatisi improduttivi.

Riferita, altresì, la significativa osservazione sollevata dalla Commissione sul Fondo sociale in merito alla difficoltà di comprensione della strategia, precisa che le criticità rilevate derivano, in gran parte, dall’originaria impostazione del Fondo, al momento fortemente legato alla programmazione nazionale (al quale sono state riscontrate le medesime criticità).

Sottolineata, inoltre, la rimodulazione del programma attuata ad ottobre scorso, nelle more di insediamento del Governo regionale, riferisce il proficuo lavoro svolto, precisando, altresì, la richiesta avanzata dalla Commissione europea (che reputa condivisibile attesa la mancata incidenza sulla strategia) di procedere alla scissione dei Fondi FSE e FESR nell’ambito degli Assi cofinanziati e ricordando la scelta di previsione del plurifondo compiuta al riguardo dalla Calabria, analogamente al Molise e alla Puglia, che ha sicuramente determinato maggiori difficoltà a livello gestionale.

Con riferimento, poi, all’Asse “Città”, precisa la richiesta della Commissione europea di procedere alla sua eliminazione, inserendo gli interventi all’interno di uno strumento di gestione dei progetti integrati; al riguardo, riferisce, una discussione in atto con la Commissione e sottolinea l’osservazione inerente la mancanza di strategia per la quale è in atto un confronto.

Illustrate, poi, le osservazione inerenti agli altri Assi quali, in particolare, la necessità di individuazione delle priorità nel settore ricerca, con la definizione di specifici ambiti come, ad esempio, il settore agroalimentare, in riferimento alle osservazioni inerenti all’Asse 6, relativamente al quale, la Commissione ha considerato di difficile comprensione la strategia degli interventi nel settore dell’acqua e dei rifiuti, riferisce che è stato compiuto un approfondimento e le conseguenti riflessioni saranno trasferite nel programma.

Sottolineata la rilevanza delle tematiche del turismo e dei beni culturali, evidenzia come le politiche del turismo siano strettamente legate agli interventi nel settore agroalimentare e a quelli dell’Asse VII Trasporti, ritenendo necessaria, concordemente alla Commissione europea, la coordinazione con i programmi operativi nazionali, in particolare con il Pon trasporti che dovrebbe compiere interventi su Gioia Tauro, riguardo al quale riferisce i problemi conseguenti all’attuazione del relativo Apq (Accordo di programma quadro), i cui bandi sono andati più volte deserti.

Ritenuto necessario ricalibrare gli interventi relativi all’inclusione sociale, tematica ritenuta interessante anche al fine di sperimentare nuove modalità operative, riferisce l’attività di continuo confronto svolta con la Commissione per esplicare le linee di demarcazione tra PON e POR e per superare le osservazioni formulate, auspicando di inviare alla Commissione europea il programma riformulato entro il 31 luglio 2015.

ORSOMARSO Fausto (Forza Italia)

Rilevato che le criticità che hanno determinato il fallimento delle ultime stagioni di programmazione comunitaria sono comuni a quasi tutte le regioni, ritiene che le stesse possano diventare delle opportunità di crescita per la nuova programmazione e dichiara soddisfazione per la circostanza che il dottore Praticò, dirigente generale del Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria scelto dalla precedente amministrazione, sia stato confermato. Quindi, propone di convocare una seduta di Commissione aperta, in cui discutere approfonditamente della programmazione comunitaria anche con il contributo del dott. Praticò, per analizzare le problematiche e comprendere in maniera precisa su quali tematiche si possa intervenire tramite l’utilizzo dei fondi europei e quali strumenti siano maggiormente idonei a realizzare gli obiettivi che si vogliono raggiungere, auspicando che, dopo tanti anni, si possa giungere ad uno sforzo condiviso per capire, con l’ausilio dei tecnici, come realizzare una programmazione ben fatta.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Ritiene che il mancato utilizzo di alcune risorse comunitarie, che conseguentemente sono state perse, faccia emergere con chiarezza che vi siano stati, nel tempo, degli errori di programmazione e chiede di sapere da quale amministrazione siano state individuate le priorità a cui faceva riferimento il dottore Praticò, nonché di conoscere la consistenza dei fondi residui del periodo 2007/2013, l’entità delle risorse impegnate sul fondo sociale e le risorse esistenti sul fondo 2014/2020.

PRATICO’ Paolo, dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria

Chiarisce che le priorità sugli Assi di intervento sono individuate dall’Unione europea, per cui la programmazione regionale non può modificarne gli obiettivi ma soltanto stabilire a quale tematica dare maggiore o minore priorità; specifica poi che il testo è stato elaborato dalla precedente amministrazione e che lo stesso è oggetto di modifiche alla luce delle osservazioni provenienti dalla Commissione europea e delle priorità politiche individuate dalla nuova amministrazione. In particolare sull’Asse inclusione sociale - confermato che il programma comunitario prevede una quota sul fondo sociale europeo e che sui temi della povertà, della disoccupazione e dell’inclusione c’è una particolare attenzione, poiché è stato dimostrato che la realizzazione dell’inclusione sociale e dei servizi alla cittadinanza sia un fattore determinante per lo sviluppo sociale - riferisce che l’attenzione dell’amministrazione regionale è molto elevata. Quindi, dopo aver spiegato nel dettaglio come funzioni la gestione delle risorse europee per le regioni inserite nell’obiettivo convergenza, precisa che, come dichiarato dal Governatore della Banca d’Italia, rispetto alle politiche generali e complessive, i fondi comunitari incidono in misura non superiore al 5 per cento; conseguentemente, in assenza di politiche ordinarie puntuali ed efficaci, il solo utilizzo delle risorse comunitarie non è sufficiente a modificare situazioni di elevata criticità.

Ribadisce quindi che il documento sulla programmazione comunitaria è in fase di revisione e che, consapevole della responsabilità connessa alla realizzazione di un buon prodotto, auspica che tutte le professionalità disponibili collaborino per ottenere dei risultati utili all’ottimizzazione delle risorse.

PRESIDENTE

Precisa che anche la migliore programmazione potrebbe risentire in qualsiasi momento dell’assenza di un adeguato controllo nonché di una adeguata gestione delle spese da effettuare attraverso scelte supportate da strumenti adeguati

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Ritenuto che il punto inserito all’ordine del giorno ad inizio seduta (P.L. 49/10^) meriti un approfondimento alla presenza del rappresentante del dipartimento competente, ne propone un rinvio alla prossima seduta, indi, registrato il parere favorevole dei componenti al rinvio ed esaurito l’ordine dei lavori, toglie la seduta.

La seduta termina alle 13,39

 

Il Funzionario responsabile

Giada Katia Helen Romeo