X^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

Bilancio, programmazione economica e attività produttive, affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

3.

SEDUTA DI MERCOLEDI’ 14 APRILE 2015

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE AIETA

Inizio seduta h. 16,17

Fine seduta h. 18,40

INDICE

 

PRESIDENTE   2

Proposta di Provvedimento Amministrativo numero 24/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Documento di Programmazione Economica e Finanziaria della Regione Calabria (DPEFR) per gli anni 2015-2017 (articolo 2, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8; art. 36 d.lgs. 118/2011)”  2

Proposta di Legge numero 20/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2015)”  2

Proposta di legge numero 21/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale”  Sono convocati l’Assessore al Bilancio ed il Dirigente generale del Dipartimento Bilancio. 2

PRESIDENTE   3, *, *, *

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra) 5

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico) 6, *

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio  3, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti) 4, *

NUCERA Giovanni (La Sinistra) 4, *, *

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto) 5

PRIOLO Maurizio, dirigente seconda Commissione  7, *, *

 

Presidenza del Presidente Giuseppe Aieta.

La seduta inizia alle 16,17

PRESIDENTE

Dato atto della presenza del numero legale, pone in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni, indi comunica che sono pervenute alla Commissione alcune delibere della Giunta regionale a disposizione dei consiglieri presso la segreteria della Commissione; altresì, comunica che la seduta di domani è stata anticipata alle ore 9,30 e che nella stessa seduta si procederà alla audizione del partenariato.

Proposta di Provvedimento Amministrativo numero 24/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Documento di Programmazione Economica e Finanziaria della Regione Calabria (DPEFR) per gli anni 2015-2017 (articolo 2, comma 3, della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8; art. 36 d.lgs. 118/2011)”

Proposta di Legge numero 20/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (Collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2015)”

Proposta di legge numero 21/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Legge di stabilità regionale”
Sono convocati l
Assessore al Bilancio ed il Dirigente generale del Dipartimento Bilancio.

PRESIDENTE

Ricordate le attività poste in essere dalla Commissione nella precedente seduta, evidenzia come il DPEFR offra una visione delle risorse disponibili in merito sia al Pac sia al Fsc, rappresentando anche una visione drammatica del settore sanitario, in parte legata alla riorganizzazione ospedaliera ed agli investimenti specifici previsti. Invita, quindi, il dirigente del dipartimento bilancio, Filippo De Cello, a relazionare sul punto.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Rinviando l’illustrazione dei dati prettamente politici alla relazione dell’assessore, effettua osservazioni di natura tecnica. In particolare evidenzia il contesto normativo di riferimento avviato già dal Governo Tremonti, a causa dell’enorme livello di indebitamento registrato ed addebitabile in parte alle spese sostenute dalle Regioni, e come, conseguentemente, siano di fatto eliminati i trasferimenti delle Leggi Bassanini sui quali le Regioni avevano fatto affidamento nel tempo, incidendo sulla disponibilità di risorse; ricorda, altresì, i diversi scandali che hanno coinvolto le Regioni e che hanno concretamente prodotto l’emanazione del DLgs 174 con l’introduzione di misure restrittive sulla gestione contabile rafforzato i controlli ministeriali e della Corte dei Conti. A queste misure si sono poi aggiunte sentenze giurisdizionali che hanno, in sede di predisposizione e prima dell’approvazione del rendiconto, direttamente modificato il sistema di redazione dei bilanci, impedendo l’utilizzazione degli avanzi di amministrazione.

Riferito poi, come il contesto sia reso ora molto più complicato a seguito dell’introduzione dell’obbligo sull’armonizzazione dei bilanci nei diversi enti locali (Regione, Province, Comuni), del bilancio consolidato e dei costi standard, spiega nello specifico cosa comporti l’armonizzazione del bilancio, con l’eliminazione definitiva dei residui attivi a passivi, portando a titolo esemplificativo il caso delle risorse spettanti alla Regione ed i crediti da essa vantati nei confronti dei Comuni. Specifica, quindi, come i dipartimenti saranno obbligati a predisporre cronoprogrammi, benché modificabili, sottolineando che, conseguentemente alla eliminazione dei residui passivi, scompariranno anche i residui perenti.

Tra le innovazioni cita il bilancio consolidato, a regime dal 2016, che prevede che nel bilancio confluiscano tutti i disavanzi che emergeranno dagli enti sub regionali investiti anch’essi dalla riforma sull’armonizzazione del bilancio regionale. Riferisce, quindi, che il disavanzo emergente dal bilancio regionale potrà essere ripianato entro 30 anni, ai sensi della legislazione nazionale vigente.

Evidenzia, dunque, come sia indispensabile una modifica ed una crescita culturale generalizzata che coinvolga l’intera amministrazione regionale, anche in virtù delle difficoltà connesse al riaccertamento dei residui e ai crono programmi. Annuncia, anche, come sia in atto un confronto diretto con lo Stato per l’accertamento e la verifica dei residui attivi.

Specifica poi che l’obbligo di pareggio di bilancio modifica le regole precedenti del Patto di stabilità e quindi il sistema dei pagamenti e che la spesa, con le nuove regole, dovrà essere strettamente connessa alle entrate (a tal proposito ricorda come nel 2015 la Regione Calabria dovrebbe ottenere lo sblocco dei pagamenti del Por Fesr), e gli accertamenti agli impegni.

In riferimento ai tagli ai trasferimenti subiti dalle Regioni, pari a circa 5,6 miliardi di euro (per la Calabria intorno ai 200 milioni di euro) riferisce che per il 2015 è stato raggiunto un accordo tra tutte le Regioni che prevede siano sacrificate le risorse di origine vincolata, tra cui il Fas e la sanità; ciò al fine di impedire che gli stessi tagli vadano a gravare sulle esigue risorse autonome con la conseguenza di compromettere definitivamente gli equilibri di bilancio.

Evidenzia, quindi, come il bilancio sostenibile, per il 2015, sia stato realizzato grazie alla rinuncia, da parte delle Regioni, di circa 2 miliardi di euro per il fondo sanitario e di 1,8 di FSC e la restituzione dell’incentivo per il patto verticale, di modo da consentire spazi finanziari alle province e ai comuni. Preannuncia che i tagli sono previsti anche per i due anni successivi e quindi la sorte del bilancio sarà legata,  per il 2016, alternativamente a tagli di carattere strutturale o attraverso l’aumento delle tasse (addizionali regionali).

Riferisce che la Giunta attuale ha operato nel limite delle esigue risorse a disposizione, rinviando per i dettagli alla relazione che nella seduta di domani terrà l’assessore al bilancio.

Infine, evidenzia come il pareggio di bilancio - da un punto di vista prettamente tecnico - negli anni successivi sia ottenibile solo attraverso un aumento delle entrate, con aumento delle tasse al massimo consentito, specificando però come non vi sia la volontà dell’organo politico, in particolare del presidente Oliverio, di aumentare la pressione fiscale.

Entrando nel merito dei disegni di legge in esame, in riferimento ai costi delle società e degli enti regionali, riferisce l’approvazione da parte della Giunta regionale di alcune disposizioni, peraltro imposte dal Governo nazionale, finalizzate a stabilire per tali società regole precise, volte ad evitare gli sforamenti di bilancio, prevedendo sanzioni e ponendo un termine alle liquidazioni già in atto da diversi anni come nel caso di Arssa e Afor.

Infine, ricordando l’obbligo di procedere all’armonizzazione dei bilanci di Consiglio e Giunta regionale, riferisce la necessità di previsione di un numero maggiore di capitoli di bilancio per ciascuna tipologia di spesa, sottolineando, altresì, che il bilancio del Consiglio regionale e quelli degli enti strumentali, quale parte integrante del bilancio regionale, dovranno essere redatti con le medesime regole e coincidere con le voci di spesa del bilancio regionale, non soltanto da un punto di vista meramente contabile.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Chiede se tali disposizioni riguardino soltanto il bilancio del Consiglio regionale o anche i bilanci degli enti strumentali, al fine di valutare le conseguenze per il bilancio regionale nel caso di disavanzi di gestione di tali enti.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Riferisce che le disposizioni valgono anche per gli enti strumentali e le società regionali che possono procedere in corso d’anno soltanto a variazioni compensative.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)

Chiede le motivazioni relative alla necessità di inserire una specifica norma a livello regionale attesa la medesima previsione nella normativa statale.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Riferisce che trattasi di una precisa scelta politica della Giunta regionale, precisando che in caso di mancata applicazione di tale regola non si potrà procedere all’erogazione delle risorse finanziarie.

Con riferimento, poi, allo stanziamento delle risorse finanziarie relative al bilancio del Consiglio regionale, riferisce che a giorni si procederà all’erogazione di tali somme a seguito del raggiungimento di un accordo specifico, conseguente alla comunicazione dell’esatto ammontare delle risorse necessarie alle spese di funzionamento.

Illustra, quindi, le nuove autorizzazioni di spesa previste all’articolo 3 della legge di stabilità e precisamente il ripiano delle spese d’esercizio della società Aeroporto Sant’Anna S.p,a. e il cofinanziamento del fondo statale sul FAS, nonché le entrate derivanti dalle tariffe dovute dai comuni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, determinate in 92 milioni di euro, con riferimento alle quali preannuncia la presentazione da parte della Giunta regionale di un emendamento finalizzato a risolvere la problematica nell’ipotesi di inottemperanza da parte dei comuni. Fa, infine, riferimento alla tabella C contenente tutti gli stanziamenti previsti.

ARRUZZOLO Giovanni (Nuovo Centro Destra)

Chiede precisazioni in merito all’aumento pari a 36 milioni di euro gravante sui comuni, per la tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Precisato, preliminarmente, che trattasi del primo anno in cui il sistema dei rifiuti è interamente gestito a livello regionale, riferisce le problematiche connesse al mancato pagamento alla Regione da parte dei comuni delle tariffe versate dai cittadini che rischia di compromettere il pareggio del bilancio regionale, ricordando, peraltro, che i comuni avrebbero dovuto procedere al ripianamento di tali debiti attraverso il ricorso alle anticipazioni di liquidità.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Chiede precisazioni in merito al finanziamento di 4 milioni di euro ai gruppi appartamento.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Precisa che trattasi di case famiglia che si occupano di minori in difficoltà.

NUCERA Giovanni (La Sinistra)

Chiede, altresì, precisazioni in merito alle voci di spesa relative all’Arssa, ricordando che la società è da tempo in liquidazione.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Riferisce che trattasi di spese per il personale, sottolineando la necessità di procedere a riforme di tipo strutturale per risolvere tali problematiche.

ORSOMARSO Fausto (Gruppo Misto)

Premesso che il suo sarà un intervento di natura prettamente politica e non tecnica, alla luce dell’esperienza maturata nelle legislature precedenti, richiama l’attenzione soprattutto sulle entrate, sugli errori commessi e su quelli che si potrebbero commettere, in considerazione anche della delicata situazione in cui versano tutte le Regioni d’Italia, a suo dire continuamente messe sotto attacco per svariati motivi, anche da Governi tecnici.

Auspicando, poi, che quanto da egli stesso detto possa poi essere riferito direttamente al presidente Oliverio, ribadisce i principi che devono governare la redazione del bilancio regionale, primo fra tutti la coerenza ed il rispetto delle regole, cercando, al contempo, di andare incontro all’azione di Governo con il massimo del contributo politico per il bene stesso della regione.

Pur considerando la scarsità di risorse e la complessiva riduzione delle stesse, avvenuta in questi anni anche drasticamente, e ricordando le imbarazzanti situazioni politiche che hanno investito le Assemblee legislative regionali negli anni, ritiene inevitabile fare grandi sacrifici, al di là di qualsivoglia ragionamento politico sul bilancio.

Ritenuto, inoltre, difficile il funzionamento di una Regione rispetto a tutte le necessità esistenti e considerato che una delle voci più importanti è rappresentata dall’utilizzo di determinati fondi, ritiene che un lavoro coeso sia fondamentale e auspica che il Governo regionale attuale sia in grado di concretizzare i progetti esposti e portare così la Calabria ad un confronto serio e costruttivo con il Governo centrale.

Precisato che alcune voci di bilancio saranno cassate e altre, invece, migliorate e considerando, tra l’atro, che l’armonizzazione del bilancio del Consiglio regionale rappresenta un fatto positivo, ritiene che la situazione attuale dovrà guardare attentamente alle entrate e mettere in pratica le politiche necessarie per migliorarne il funzionamento.

NERI Giuseppe (Democratici Progressisti)

Assodato che i bilanci di Giunta regionale e Consiglio regionale sono differenti, chiede al dirigente generale del dipartimento bilancio, dottore De Cello, come sia possibile prevedere in bilancio per il Consiglio regionale risorse (50 milioni di euro) insufficienti a garantirne il funzionamento e se sia possibile successivamente recuperare ulteriori risorse.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio.

Premesso che le spese obbligatorie ed i debiti rappresentano un dato importante all’atto della presentazione di un bilancio, chiarisce che la normativa dispone che il bilancio del Consiglio debba essere allegato al rendiconto della Regione dell’anno 2015.

Precisando, pertanto, che vista la carenza di risorse potrebbe essere possibile anche presentare un bilancio sottodimensionato rispetto al fabbisogno, evidenzia, come già accaduto in passato, che ulteriori risorse potranno essere previste in fase di assestamento di bilancio, naturalmente alla luce dei risultati che emergeranno dal rendiconto della Regione.

Specifica, poi, come sia tecnicamente possibile procedere ad una rimodulazione delle risorse, predisponendo degli emendamenti, ma che ciò atterrebbe esclusivamente ad una scelta di carattere politico.

PRESIDENTE

Giudicata importante la determinazione della data del 31 luglio 2015 come termine ultimo per la liquidazione degli enti sub-regionali, pena la decadenza degli organi di vertice, chiede di sapere se le disposizioni in materia socio sanitaria faranno riferimento esclusivamente alle risorse dei capitoli afferenti al dipartimento salute.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Specificato che notevoli pressioni hanno, negli anni, portato al superamento del budget delle convenzioni e che tutto questo si può ricondurre ad una discrasia tra due diversi centri decisionali con conseguente scarico di responsabilità, annuncia che, finalmente, con questa norma si è ricondotto tutto ad un solo decisore che sarà il dipartimento per la tutela della salute .

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)

Chiede come si sia arrivati a determinare la somma che ha condotto alla decurtazione dell’intervento previsto per il Consiglio regionale e quanto inciderà la dismissione degli Enti strumentali dal punto di vista dell’aggravio della spesa.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Specificato che i debiti “sommersi” degli enti strumentali emergeranno grazie alle nuove regole e non a causa della liquidazione, evidenzia che almeno le spese fisse verranno risparmiate e che accorpare comporterà comunque un risparmio di spesa. Mette in rilievo, invece, come il vero problema sia capire perché non siano state ultimate le procedure di liquidazione e perché gli enti sono  stati in questi anni gestiti come se non fossero in liquidazione

BATTAGLIA Domenico Donato (Partito Democratico)

Rammenta che i trasferimenti di personale dalla Regione alle Province sono terminati 8 anni fa e che ora si sta avviando il procedimento inverso.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Specifica che una clausola stabilisce che l’operazione debba avvenire ad invarianza di costi. Ammette che trattasi di una operazione rischiosa che prevede la messa in mobilità del 50 per cento dei dipendenti delle Province e che vi è stato il tentativo di far gravare il costo solo sulla Regione, ma che tale costo, sostenuto per anni dalla Giunta regionale, è stato ridimensionato, commisurandolo solamente al personale in servizio e che dovrà essere mantenuto numericamente tale per evitare discrepanze nei costi.

PRESIDENTE

Chiede al dirigente della Commissione di fare il punto sull’organizzazione dei lavori dei prossimi giorni.

PRIOLO Maurizio, dirigente seconda della Commissione

Rammentata la necessità del parere obbligatorio del Collegio dei revisori sul bilancio della Giunta regionale, non ancora ricevuto, chiede come si intenda procedere e se sia necessario ipotizzarne una partecipazione, formale o informale, nella seduta di venerdì al fine di ottenere il parere prima di licenziare testo.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Chiede di valutare se sia necessario ottenere un parere al bilancio approvato dalla Commissione o se non sia utile rinviare al testo all’esame dell’Aula.

PRIOLO Maurizio, dirigente seconda Commissione

Distingue che trattasi, nel primo caso, di una funzione consultiva su un atto amministrativo della Giunta, mentre nel secondo di una parere preventivo su una legge.

DE CELLO Filippo, dirigente generale del dipartimento bilancio

Evidenzia che i pareri devono essere due: quello sul testo licenziato dalla Giunta regionale e quello sul testo approvato dall’Aula.

PRIOLO Maurizio, dirigente seconda Commissione

Illustra le modalità di presentazione degli emendamenti, specificando che gli stessi devono essere a saldo invariato, facendo riferimento alla Tabella C contenente le leggi con risorse finanziarie allocate. Precisa, ancora, che, ove non vi fosse una norma specifica per concedere un nuovo intervento, occorrerà prevedere una norma con una nuova autorizzazione di spesa, la cui copertura dovrà passare comunque attraverso la Tabella C.

PRESIDENTE

Comunica che il calendario dei lavori prevede che domani alle ore 9,30 in aula Giuditta Levato siano auditi l’assessore al bilancio ed il partenariato e che il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti è fissato per giovedì 16 aprile alle ore 16, mentre nella seduta di venerdì 17 alle ore 11 si procederà all’esame dei testi ed alla loro approvazione. Indi, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 18,40

 

Il Funzionario responsabile

Giada Katia Helen Romeo