24/03/2017 - Intervista a Nicola Irto: “Oggi il Consiglio è più efficiente ed economico. Abbiamo riqualificato la spesa in un quadro di legalità e trasparenza”



“L’investimento più importante in una regione come la nostra è quello sul capitale umano”. Lo dice il presidente del Consiglio Nicola Irto, “il più giovane fra i presidenti delle Assemblee di tutta Italia” che, in un’intervista pubblicata da “Calabria on web” (http://www.calabriaonweb.it/2017/03/24/nicola-irto-oggi-consiglio-piu-efficiente-ed-economico-riqualificato-la-spesa-un-quadro-legalita-trasparenza/) il magazine edito dal Consiglio regionale,  realizzata dal giornalista Riccardo Tripepi, spiega come il suo impegno istituzionale e politico sia guidato da un principale obiettivo: “arginare la fuga dei cervelli e consentire ai nostri ragazzi di costruire il loro futuro qui”. Giovani di cui “c’è necessità anche in politica: nella ‘Buona Politica’ indispensabile per arrestare lo scollamento tra cittadini e Istituzioni”. Il Presidente, che pure spiega di aver scelto un “low profile” comunicativo da contrapporre ad una certa “isteria mediatica” che caratterizza gli ultimi complicatissimi tempi, si racconta senza filtri a “Calabria on web” (www.calabriaonweb.it) facendo ai suoi lettori una promessa: “avremo rispetto per voi, sempre”. Molti i temi su cui Irto, stimolato da Tripepi, si  sofferma. Sul Consiglio: “Ho trovato un Palazzo in fermento per l’inizio di una fase di profondo cambiamento, concretizzato nell’arco di un anno e mezzo. Abbiamo lavorato sodo ponendo come architravi del nostro lavoro i principi di legalità e trasparenza. Oggi il Consiglio è più efficiente ed economico: abbiamo - tra l’altro - riqualificato e razionalizzato la spesa, attuato la rotazione dei dirigenti, applicato il piano anticorruzione, introdotto innovative forme di trasparenza, assunto iniziative inedite”. E ancora: “Sono soddisfatto per aver aperto una finestra sul mondo della politica, consentendo a tutti i cittadini di poter assistere alle sedute d’aula. Inoltre abbiamo approvato il primo Piano di comunicazione nella storia di questa istituzione”. Sui rapporti  Consiglio e Giunta?: “Sono istituzionalmente ineccepibili. Nel mio ruolo di arbitro super partes, ritengo che la comunicazione tra Reggio e Catanzaro si sia svolta sempre correttamente e nel rispetto delle funzioni attribuite dallo Statuto. Le altre valutazioni si fanno nelle sedi politiche e non in quelle istituzionali”. Circa il rischio “leggi manifesto”, Irto spiega che “In questa legislatura il Consiglio regionale ha posto attenzione alla necessità di dare il via libera a provvedimenti normativi dotati della necessaria copertura finanziaria. Una prassi del passato, quella delle ‘leggi manifesto’, che abbiamo cercato in ogni modo di evitare. In questa legislatura la qualità dell’attività normativa è indiscutibilmente migliorata. Lo scorso anno, per la prima volta dopo molto tempo, nessuna legge regionale calabrese è stata impugnata dinanzi alla Corte costituzionale. Non lo abbiamo sbandierato ai quattro venti perché crediamo che questa debba essere la regola, non l’eccezione”. Sulla burocrazia, il presidente Irto commenta: “La politica e l’amministrazione operano in ambiti diversi. La politica fornisce gli indirizzi, poi è compito dell’amministrazione attuarli nel rispetto della legge. La questione della burocrazia è stata posta più volte e da molti stakeholder. La pubblica amministrazione va riformata. Confido negli effetti della legge Madia. Al tempo stesso non possiamo fare di tutta l’erba un fascio: conosco non solo dirigenti ma anche funzionari e impiegati che lavorano generosamente e con competenza”. Ma il punto su cui Irto insiste di più sono i giovani e il lavoro: “Ogni giorno il mio impegno politico è rivolto innanzitutto a loro, ai giovani. L’obiettivo fondamentale della mia attività nelle istituzioni e in politica si risolve in questo: arginare la fuga dei cervelli e consentire ai nostri ragazzi di costruire il loro futuro qui. L’investimento più importante in una regione come la nostra è quello sul capitale umano”.