11/02/2022 - IL PRESIDENTE MANCUSO ALL'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO DEI PENALISTI ITALIANI 2022



Il presidente del Consiglio regionale  Filippo Mancuso è intervenuto a Catanzaro all’inaugurazione dell’ Anno Giudiziario dei Penalisti italiani 2022 intitolato "Tutelare la libertà del difensore per garantire l’indipendenza del giudice".
Ha detto : "E’ con piacere che porgo un saluto particolare ai magistrati calabresi e alle forze dell’ordine impegnati nel contrasto alla  criminalità organizzata che nelle fasi di crisi economica acuta diventa ancora più insidiosa.  E un ringraziamento rivolgo agli avvocati penalisti catanzaresi che hanno contribuito alla nascita dell’Unione delle Camere penali italiane, motivo non secondario per cui questo prestigioso evento si svolge nel capoluogo della Calabria". Ha aggiunto: "Il tema centrale dell’evento segnala questioni riguardanti il diritto alla difesa del cittadino e i diritti del difensore che, assieme all’indipendenza del giudice,  costituiscono pilastri costituzionali imprescindibili per il buon funzionamento della giustizia le cui criticità vanno affrontate attraverso riforme organiche.
A partire dalla riforma del Csm, i cittadini si aspettano una riforma complessiva del sistema. Non solo per evitare da parte dei giudici  ’decisioni arbitrarie o imprevedibili in contrasto con la doverosa certezza del diritto e che incidono sulla vita delle persone’, come ha sottolineato di recente il Presidente della Repubblica, ma soprattutto per avere un’architettura giudiziaria che garantisca i diritti costituzionali delle persone (in specie delle persone indagate o imputate); consenta ai giudici di operare con liberà e responsabilità, e aiuti il Paese ad affermare ovunque il principio di legalità". Ha concluso: "Il Paese cresce, può attrarre investimenti dall’estero e può stare a testa alta  in Europa, se riesce a dotarsi di un sistema-giustizia davvero autonomo e indipendente da ogni altro potere. Auspico uno scatto d’orgoglio della politica che ha il dovere - se vuole riaffermare la propria supremazia etica e rappresentativa - di esercitare presto e bene le sue  prerogative legislative e di governo.
Solo cosi, anteponendo gli interessi generali del Paese a quelli corporativi e settoriali, si potrà avere una giustizia giusta, equa ed efficiente"