10/11/2017 - Europa-Regioni, Calre approva all'unanimità due emendamenti del presidente Irto



La "Dichiarazione di Siviglia" approvata dalla Calre (la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali europee) "parla" anche calabrese, guarda ai giovani per contrastare i nazionalismi e rivendica il ruolo dei consigli regionali nel processo di integrazione del Vecchio Continente. In occasione della plenaria della Calre che si è celebrata nel capoluogo della regione spagnola dell'Andalusia, sono stati approvati all'unanimità  due emendamenti proposti dal presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto. Con il primo, la Conferenza si impegna a individuare uno spazio in cui "coinvolgere direttamente i rappresentanti del mondo studentesco e universitario, delle sezioni giovanili dei partiti e dell'associazionismo, allo scopo di partecipare al dibattito sugli affari europei". Tale proposta, ha chiarito Irto, nasce dalla considerazione che "la collaborazione tra i consigli regionali e tra questi ed i giovani alla vita democratica dell'Unione europea può dare risposta all'emergenza dettata dai localismi e nazionalismi, che stanno determinando una progressiva disaffezione nei confronti dell'identità europea".
Con il secondo emendamento approvato su richiesta del rappresentante della Calabria, la Conferenza si impegna a semplificare i rapporti tra gli organismi europei che si occupano delle politiche regionali, rendendo più immediate le comunicazioni e meno burocratiche le relazioni. Il testo approvato si prefigge di "intensificare la collaborazione tra la Calre e il Comitato delle Regioni, sviluppando un canale preferenziale di informazione e comunicazione tra i Gruppi di lavoro della Calre e le Commissioni del Cor, anche attraverso il maggior coinvolgimento dei rappresentanti delle Assemblee legislative regionali". Per il presidente di Palazzo Campanella, "in questo modo sarà resa più stringente e potenziata l'integrazione tra i due organismi sul tema della sussidiarietà, in modo da rafforzare il ruolo delle autorità regionali e locali nella definizione delle politiche europee".
La Dichiarazione di Siviglia è un solenne documento approvato dalla Plenaria in un momento storico di particolare valore, perché coincide sia con il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, sia con il ventennale della fondazione della Calre; ricorrenze che cadono in una fase molto complessa della vita delle istituzioni continentali e dello spirito di cittadinanza europea. La Dichiarazione ricorda lo sforzo cooperativo, il valore democratico e la condivisione delle best practice nei processi delle politiche pubbliche messo in atto dalla Calre. Poi getta le basi del lavoro futuro in linea di continuità con la mission della Conferenza e con i risultati raggiunti fino a oggi sul controllo del principio di sussidiarietà, sulle politiche di coesione, ma anche su alcune delle questioni più attuali sul versante politico e istituzionale. Ovvero - tra le altre - la democrazia interattiva, le politiche di valutazione, il fenomeno migratorio, le calamità naturali, la parità di genere. Il testo approvato a Siviglia si prefigge l'obiettivo di costituire la base dei futuri obiettivi della Calre, per aprire anche in questa sede uno spazio di riflessione europea che parta dalle assemblee regionali.