INTERROGAZIONE n. 85 del 24/11/2020
Sull'Istituzione%20del%20Centro%20per%20l'Impiego%20del%20Comune%20di%20Corigliano%20Rossano.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- i Centri per l'impiego (CPI) sono strutture pubbliche coordinate dalle Regioni che favoriscono sul territorio l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e attuano iniziative e interventi di politiche attive del lavoro;
- a partite dall'1 luglio 2018 la Regione Calabria ha assunto la competenza gestionale dei servizi per l'impiego con una rete regionale che si articola in 15 Centri per l'Impiego;
- per effetto della Legge 205 del 27/12/2017 che trasferiva le competenze dalle Province alle Regioni, con l’obbligo ai sensi dell’art. 18 comma 1 e art. 11 comma 1 lett. A del D.Lgs. 150/2015 che poneva in capo alle regioni l’obbligo di costituire propri uffici territoriali denominati Centri per l’Impiego;
la Regione Calabria nella circostanza riteneva di mantenere in vita i vecchi uffici così per come trasferiti dalle province;
- la Regione Calabria invece di re-istituire ex novo i Centri per l’Impiego, riorganizzandoli secondo le mutate esigenze del territorio calabrese, manteneva in vita i preesistenti uffici provinciali ereditati da un’organizzazione risalente al 2001. Pertanto, nella provincia di Cosenza insistono 5 Centri per l’impiego situati nei comuni di Cosenza, Paola, Castrovillari e 2 nel comune di Corigliano Rossano (Area Urbana Rossano e Corigliano);
- in particolare, per effetto della coincidenza dei tempi tra il passaggio delle competenze dei Servizi per l’Impiego alle Regioni e la Legge Regionale 2 febbraio 2018, n. 2 con cui vi è stata l’istituzione del Comune di Corigliano-Rossano derivante dalla fusione dei comuni di Corigliano Calabro e di Rossano, la Regione Calabria ha perso un’occasione formidabile per istituire il Centro Per l’Impiego di Corigliano Rossano, ciò avrebbe dato impulso all’effettiva fusione dei 2 territori. Appare paradossale che proprio la Regione Calabria da un lato con propria Legge istituisca un Comune unico (fra i comuni fusi il più grande d’Italia) e dall’altra si faccia sfuggire l’occasione per dare un primo reale e importante contributo all’effettiva fusione con l’istituzione di un unico Centro per l’Impiego, dando così un primo ed importante esempio agli altri Enti ed istituzioni statali e non che insistevano sui due territori. - un Centro per l’Impiego all’avanguardia sarebbe da volano in un territorio che con il processo di fusione vuole rilanciarsi in tutti i settori della vita pubblica ed in particolare nello sviluppo economico e delle politiche attive del lavoro. Ciò dovrebbe rappresentare l’auspicio della Regione Calabria per far uscire dall’isolamento un vasto e produttivo territorio. - l’istituzione del Centro per l’Impiego di Corigliano Rossano consentirebbe fra l’altro un importante risparmio di risorse economiche, sia a carico della regione che dello stesso Comune, poiché attualmente vi è un evidente spreco di risorse pubbliche, in quanto le spese sostenute per il mantenimento di due uffici sono di gran lunga superiori alle spese che si andrebbero a sostenere con un unico ufficio;
Considerato che - la Regione Calabria, seppur in ritardo nel poter procedere alla riorganizzazione dei CPI, con la previsione del Centro per l’Impiego di Corigliano Rossano, farebbe ancora in tempo a sfruttare le ingenti risorse economiche che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con decreto del 22 maggio 2020 ha disposto nelle modifiche al Piano Straordinario di potenziamento dei centri per l'impiego e delle politiche attive del lavoro (GU Serie Generale n.196 del 06-08-2020) inserendo nella ripartizione delle annualità in corso svariati milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale dei CPI. - l’attuale situazione che vede la presenza di due Centri per l’Impiego (CPI Corigliano e CPI Rossano), rispettivamente riferiti ai soppressi Comuni di Corigliano Calabro e di Rossano, nella praticità operativa, nell’applicazione delle norme in materia di lavoro, presenta notevoli discrasie e difficoltà applicative delle norme vigenti che vengono minimizzate, equilibrate e di volta in volta superate solo grazie allo spirito di abnegazione e al buon senso degli operatori degli attuali Centri per l’Impiego che in molte circostanze già operano congiuntamente, al fine di evitare disservizi ai cittadini utenti. Si interroga il Presidente della Giunta Regionale
Per sapere:
- Quali azioni ed atti inderogabili ed urgenti la Regione Calabria, tramite il competente Dipartimento, ha fatto e intende fare per dare corso all’istituzione del Centro per l’Impiego di Corigliano Rossano, che ha un importante bacino di utenza che rappresenta la terza città della Calabria e come peraltro avviene per le altre grandi città di Reggio Calabria e Catanzaro ove insiste un unico Centro per l’Impiego.

Allegato:

24/11/2020
G. GRAZIANO