INTERROGAZIONE n. 8 del 12/01/2022
In ordine all'acquedotto Alaco e prospettive future della società SoRiCal S.p.A.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
-Che la rottura delle condutture del bacino dell'Alaco ha determinato una grave emergenza idrica nella città di Vibo Valentia, in diversi comuni della provincia vibonese e della Piana di Gioia Tauro con conseguenti disagi per cittadini ed imprese;
-che tale disservizio è conseguenza diretta di una frana di notevole entità che ha interessato un costone di circa 70 metri nel territorio del comune di Brognaturo, procurando danno notevole ad un tratto consistente delle condutture idriche;
-che l'evento franoso ha causato il conseguente distacco della conduttura al servizio dei comuni di Vibo Valentia, Stefanaconi, Sant'Onofrio, Gerocarne, Pizzo e Pizzoni;
-che ha altresì prodotto il disallineamento di un tratto consistente della rete di approvvigionamento che alimenta alcuni comuni della piana di Gioia Tauro, oltre che Brognaturo, Serra San Bruno, Soriano, Sorianello, San Nicola da Crissa, Mongiana e Fabrizia;
-che la situazione di emergenza impone una seria e non più rinviabile riflessione sul funzionamento e la gestione del sistema idrico in Calabria;
-che è del tutto evidente che l'emergenza idrica benché connessa ad evento franoso dimostra la vulnerabilità e l'inadeguatezza delle infrastrutture evidentemente desuete e prive di manutenzione da lungo tempo;
-che il commissario liquidatore della Sorical Cataldo Calabretta, in una recente intervista televisiva, ha testualmente affermato: «Sorical lo scorso anno ha redatto un progetto che prevede il rifacimento pressocché totale della condotta adduttrice dell'Alaco, ramo Vibo Valentia, ed è opportuno che la Regione Calabria si attivi al più presto affinché il territorio di Vibo Valentia possa finalmente usufruire di un'infrastruttura contemporanea e soprattutto efficace»;
-che lo stesso commissario liquidatore, in un incontro a Catanzaro con amministratori locali nel novembre scorso, ha accennato alla volontà del presidente Occhiuto di traghettare Sorical verso una totale società a partecipazione pubblica;
-che la gestione del servizio idrico integrato in Calabria è questione preminente che determina forti interessi economici e occupazionali, al punto che diversi comuni calabresi del Cosentino hanno inteso revocare lo stato di liquidazione della Cosenza Acque Spa con l'obiettivo di concorrere per i fondi del bando ministeriale React-Eu destinati alla riqualificazione delle reti di distribuzione interna dei Comuni;
-che il 10 gennaio u.s. l'assemblea dei sindaci della Cosenza Acque Spa è divenuta azienda speciale consortile denominata Acqua Pubbliche della Calabria (A.P.C.a.s.c.) con l'evidente obiettivo di candidarsi a gestire i segmenti del servizio idrico a valle dell'adduzione, condotto da Sorical spa, e addivenire, secondo gli auspici dell'AIC (autorità idrica Calabria), attraverso la fusione e l'incorporazione dei due enti alla creazione dell'Azienda Unica regionale;
-che la Sorical Spa, nonostante le buone enunciazioni del commissario liquidatore, continua a perdurare in uno stato di crisi connesso allo stesso stato di liquidazione in cui si trova, al punto da rischiare di non poter adottare gli interventi di captazione e grande adduzione ai quali è preposta;
-Che l'Acqua, come ha stabilito il referendum celebratosi nel 2011, costituisce un Bene Comune, vale a dire un Bene che appartiene a tutti e che deve essere di conseguenza gestito pubblicamente, senza che su di esso sia realizzato alcun profitto;
Per sapere:
1.Lo stato di avanzamento dell'iter progettuale che riguarda il rifacimento dello schema idrico dell'Alaco e se è previsto un suo potenziamento o integrazione con quelle infrastrutture idriche incompiute come, ad esempio, la diga sul Metramo.

Allegato:

12/01/2022
A. LO SCHIAVO