INTERPELLANZA n. 4 del 30/05/2018
Sulla situazione del servizio di 118 in Calabria.

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
a fine Aprile l’Asp di Cosenza ha deciso di ridurre i medici a disposizione del servizio 118, determinando cosi una situazione di forte pericolo in diverse postazioni di emergenza territoriale esposte al rischio dì non poter garantire per ogni turno la presenza di medico a bordo delle ambulanze;
tale eventualità , qualora dovesse verificarsi, rappresenterebbe un grave vulnus per la tutela a del diritto alla salute dei cittadini, dal momento che un'ambulanza senza medico a bordo si riduce a funzioni dì mero trasporto, dato che in assenza del medico riesce ad esempio impossibile intubare i pazienti, dare farmaci o formulare diagnosi, con conseguente perdita di tempo che potrebbe invece risultare prezioso;
le situazioni richiamate trovano eco nelle parole del presidente del Sis 118, Mario Balzanelli, che non più tardi di un mese fa ha evidenziato come il sistema salvavita imperniato sulla funzionalità delle postazioni di emergenza territoriale rischi di essere smantellato qualora non si sia in grado di assicurare la presenza di medici a bordo delle ambulanze: particolarmente delicata, sotto questo aspetto, si presenta la situazione di alcune Pet dell'area ionica cosentina, come ad esempio quella di Cassano Ionio, al servizio di un bacino d'utenza che nella stagione estiva arriva a contare decine di migliaia di utenti e che dal 2001 ad oggi si è caratterizzata per una media di 1.300 interventi annui, spesso e volentieri preziosi e risolutivi;
nella predetta postazione il servizio di medico a bordo è al momento garantito dalla permanenza in servizio di due soli medici, costretti all'evidenza ad estenuanti turni, con pericolo e disagi per sé e per l'utenza, e che lo scenario non è mutato dalla rassicurazione di impiego, in caso di necessità, in regime di straordinario, di altro personale distaccato presso altre strutture da impiegare alla fine dei regolari turni di lavoro degli stessi;
sulla carta, Pet come quella di Cassano risultano essere dotate di personale medico che, nei fatti, risulta invece essere stato inopinatamente distaccato presso altre strutture;
di recente il sindacato Gonfial, con nota prot. 71311 del 22.05.2018 indirizzata all'Asp di Cosenza ed al direttore della centrale operativa del 118 ha denunciato e contestato la nota prot. n. 775451 del 18.04.2015 con la quale la direzione generale dell'Asp istituiva la figura del referente del 118 per l'area ionica, in realtà non prevista nell'atto aziendale e confliggente con i compili e le funzioni proprie della dirigenza medica e della direzione del servizio 118, riconducendo a tale decisione le difficoltà organizzative che negli ultimi tempi stanno verificandosi a Cassano ed in tutta l’area ionica cosentina;
Per sapere:
se il Governo regionale, nella persona del Presidente della Giunta regionale, sia a conoscenza della situazione;
se la Regione ritenga legittimo l'operato dell'Asp di Cosenza in ordine alla situazione lamentata dal sindacato Confial;
se la Regione non ritenga di dover verificare per quali ragioni e sulla base di quali provvedimenti sia stata disposta l'assegnazione ad altre strutture di medici formalmente in servizio presso le Pet di Cassano e di altri centri dell'area ionica cosentina;
se e come la Giunta regionale intenda adoperarsi perché la presenza di medico a bordo delle ambulanze del servizio 118 sia costantemente garantita nelle postazioni di emergenza territoriale di Cassano e dell'area ionica cosentina, in maniera pienamente conforme alla legge ed al rispetto dei diritti dei medici in servizio.

Allegato:

30/05/2018
G. GALLO