INTERROGAZIONE n. 399 del 03/10/2018
In ordine alla corretta applicazione della l.r. n. 47 del 27 dicembre 2016 – recante norme per la corretta applicazione della legge 194/78 (BURC n. 125 del 27 dicembre 2016) e reale indicazione dei medici obiettori e non obiettori”.

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
facendo seguito alle precedenti interrogazioni: n. 330 del 04 dicembre 2017 e n° 378 del 10/07/2018, dove si chiedeva quali azioni urgenti avessero intrapreso le A.S.P. e le AO, per ottemperare agli obblighi derivanti dalla l.r. n. 47 del 27/12/2016 al fine di assicurare ogni specifica misura organizzativa necessaria a garantire la puntuale applicazione delle norme e disposizioni della L. 194/1978, nonché sulla base di studi effettuati da alcune associazioni di categoria e dimostrati ampiamente nella seconda interrogazione (n°378), nella quale si evinceva che i dati presentati dal dipartimento siano determinati, non dal reale "fabbisogno" di interventi di IVG, ma da quelli che in media, si riescono a realizzare con ovvia preoccupazione per le decine di donne che ogni anno non riescono ad usufruire delle strutture pubbliche per le IVG, considerando che i dati "reali" portano all'evidenza di un'offerta sanitaria sottodotata rispetto all'effettiva richiesta. Si è resa necessaria una ulteriore interrogazione al fine di assicurare ogni misura organizzativa necessaria a garantire la puntuale applicazione delle norme e delle disposizioni della L.194/1978. Sollecitando, inoltre la Giunta Regionale e con essa il Presidente, come già fatto in passato, alla realizzazione di una severa indagine sul territorio al fine di raggiungere un quadro più veritiero del reale fabbisogno di domanda di IVG, inoltre, chiedendo un'immediata indagine sulla presenza numerica di medici obiettori nei consultori cosentini, divisi per plesso, fornendo per ciascun consultorio generalità e funzioni. considerato che: 
in data 02 ottobre 2018, veniva pubblicato su un quotidiano on-line locale l'odissea di una donna cosentina che tra mille peripezie attraverso i consultori cittadini è finita per essere assistita, dal consultorio di Lamezia Terme per l'IVG. Tale vicissitudine "ipotetica" (la ricerca era solo a fini dimostrativi) si può considerare un chiaro banco di prova sull'inefficienza dei consultori cosentini in merito all' IVG. La donna si era rivolta ai consultori di Cosenza per usufruire di assistenza per un eventuale interruzione di gravidanza perché: "La situazione economica non le permette naturalmente di pagare una visita ginecologica privata, né tanto meno di accedere ad alcun tipo di scorciatoia burocratica, e nemmeno spese per un eventuale viaggio fuori regione." Mentre nel consultorio di Via La Pira la signora non riusciva a ricevere risposta, al consultorio di Piazza de Chiara le veniva risposto che "i1 ginecologo è obiettore di coscienza e di provare a quello sito in Arcavacata". Lo stesso rimandava la cittadina a chiedere informazioni in merito pillola abortiva RU-486. Ad Arcavacata le venivano fornite spiegazioni riguardo l'iter sull'interruzione volontaria di gravidanza, aggiungendo però che a Cosenza non lo avrebbe potuto fare e che doveva rivolgersi direttamente a Rogliano. Invece, sulla RU-486 nessuna risposta, solo che avrebbe dovuto sottoporsi ad una ecografia interna che loro non facevano. Ritelefonando ai due consultori cittadini ha ricevuto solo parole vaghe o rinvii a settimane, e vista la sua "condizione" questa era un'ipotesi ovviamente scartabile. La RU-486 è un metodo abortivo che non richiede ospedalizzazione e permette alla donna di interrompere la gravidanza in modo più intimo e personale. I rischi legati all'aborto farmacologico sono decisamente inferiori a quelli dell'aborto chirurgico, che comprendono traumi al collo dell'utero, rischio di sterilità e gravidanze extrauterine. Come premesso l'odissea si è conclusa presso il consultorio di Lamezia che le ha offerto assistenza e il certificato per abortire presso l'ospedale di Lamezia.
Per sapere:
sulla base di questi nuovi e continui dati da noi forniti, quali azioni urgenti hanno intenzione di intraprendere le A.S.P. e le AO, per ottemperare agli obblighi derivanti dalla l.r. n. 47 del 27/12/2016 al fine di assicurare ogni misura organizzativa necessaria a garantire la puntuale applicazione delle norme e delle disposizioni della L.194/1978.

Allegato:

03/10/2018
G. GIUDICEANDREA