INTERROGAZIONE n. 396 del 27/09/2018
Rischio di chiusura Agenzie INPS sul territorio calabrese

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
la Determinazione Presidenziale INPS N. 52 del 16 maggio 2018, avente ad oggetto il Regolamento per l'attuazione del decentramento territoriale, ha modificato la precedente N. 333 del 1 agosto 2011 in relazione ai tre parametri che giustificano la presenza dì un'agenzia INPS sul territorio;
la rimodulazione intervenuta, relativa ai parametri, prevede (tabella di cui all'art. 2, comma 1): una popolazione residente superiore a 60mila abitanti;
un numero di unità lavorative assegnate superiore a 10;
un rapporto utenti/popolazione inferiore al 60% (cosiddetto "tasso di ipercopertura: rapporto percentuale fra la popolazione residente nel bacino di utenza che raggiunge dal proprio Comune più dì una Struttura dell'Istituto nella provincia, con mezzi propri, in un tempo pari o inferiore a 30 minuti, e il totale della popolazione residente nel bacino medesimo);
la difformità rispetto ad almeno due dei tre parametri potrà comportare (art. 3, comma 1) la chiusura dell'Agenzia interessata;
in una successiva circolare, il presidente nazionale di INPS, Tito Michele Boeri, ha chiesto ai direttori regionali e di coordinamento metropolitano di presentare, entro il 15 ottobre 2018, una relazione sulle Agenzie che non soddisfano i nuovi parametri e che, dunque, andranno chiuse o trasformate in semplici punti Inps;
in particolare, la modifica del parametro relativo alla popolazione residente, passato da 28 mila (tabella di cui all'art.1, comma 1, della Determinazione n. 333/2011) a 60 mila, comporta il rischio chiusura di una quindicina di sedi territoriali Inps calabresi (fra le quali: Castrovillari, Ciro, Locri, Paola, Soverato, Trebisacce, Tropea);
si configurano preoccupanti conseguenze in una terra, qual è la nostra, che già lamenta una desertificazione costante dei servizi e dove la presenza dell'istituto previdenziale ha sovente rappresentato un presidio efficace e indispensabile per l'emersione del lavoro nero e del lavoro stagionale;
il paventato accentramento nelle sedi provinciali appare ancora più incongruo in ragione delle deficienze strutturali e delle conseguenti difficoltà di collegamento fra i territori;
i mancati servizi derivanti configurerebbero una palese evanescenza dell'efficacia di diritti non ulteriormente comprimibili;
Per sapere:
quali iniziative ha inteso e intende intraprendere l'Esecutivo Regionale, rispetto al Governo Nazionale e all'INPS, per verificare e comprendere le possibilità di intervento e di eventuale modifica in relazione alla suddetta determinazione presidenziale n. 52/2018, al fine di cercare soluzioni utili e pienamente soddisfacenti per i cittadini calabresi.

Allegato:

27/09/2018
D. BEVACQUA