INTERROGAZIONE n. 394 del 20/09/2018
Sulle motivazioni della mancata indicazione del titolo di agrotecnico nel bando del concorso pubblico bandito da Arcea

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
l'Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA) ha bandito un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di profili vari nelle categorie professionali D1 e C1 per n. 12 posti presso l'Agenzia stessa con sede in Catanzaro, pubblicandolo in data 09/08/2018 sul suo portale istituzionale;
l'art. 2 lett. h), CATEGORIA C1 Area Tecnica del bando elenca nominativamente i titoli di studio di istruzione secondaria superiore ammessi a partecipare alla selezione e precisamente i seguenti: "Perito agrario, Geometra, Perito informatico/Perito industriale informatico;
per il settore agrario è indicato esclusivamente il titolo di "Perito agrario" mentre in realtà ne esistono due distinti, il secondo dei quali rappresentato dal titolo di "Agrotecnico", circostanza peraltro ampiamente nota ad ARCEA in relazione a segnalazioni, problematiche e conflitti sorti in passato fra i soggetti appartenenti alla categoria degli Agrotecnici e l'Agenzia;
la gravità del comportamento di ARCEA, che sembra palesarsi come discriminatorio ed antigiuridico, ha indotto il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici ad intervenire (con nota del 7 settembre 2018 prot.n. 3749} richiedendo ad ARCEA l'integrazione del bando con l'espressa indicazione dell'unico altro titolo del settore agrario {quello di "Agrotecnico") per legge equipollente a quello di "perito agrario", invece espressamente indicato;
in risposta ARCEA, con nota prot. n. 6035 del 11/09/2018 pubblicata nel proprio sito istituzionale, si è limitata ad affermare che al concorso "sono ammesse per legge le equivalenze e le equipollenze continuando ad omettere l'espressa indicazione del titolo di studio di "agrotecnico";
in sostanza quindi ARCEA ha continuato nel comportamento antigiuridico della disciplina dei concorsi pubblici, omettendo uno specifico titolo di studio,ed invece nominativamente indicandone un altro, in modo da oggettivamente favorire la partecipazione di chi vede il proprio titolo espressamente indicato (i "Periti agrari ") e disincentivare la partecipazione di chi. possiede l'altro titolo (gli "Agrotecnici dato che i possessori di un titolo di studio non possono conoscere le equipollenze con gli altri titoli, essendo la materia complessa ed afferente il diritto, risultando comunque incomprensibile la ragione impeditiva all'espressa indicazione del titolo di studio "Agrotecnico" essendo questo l’unico altro esistente nel settore agrario;
in questo modo ARCEA ottiene di rispettare formalmente la legge eppure sostanzialmente aggirando ì principi di imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, efficacia ed efficienza cui è tenuta la Pubblica Amministrazione;
peraltro non si comprende quale sia la ragione e ciò al netto dell' eventuale, possibile maggior numero di equipollenze esistenti in altri indirizzi, diversi da quello agrario;
Per sapere:
se la Giunta regionale sia a conoscenza dei fatti esposti;
se ritenga di intervenire perchè il bando in argomento venga modificato nel senso di esplicitare tutti i titoli di studio che hanno diritto alla partecipazione concorsuale, ed in particolare quello di "agrotecnico", e cosi garantire la massima partecipazione, anche nell'interesse della stessa Amministrazione.

Allegato:

20/09/2018
G. GALLO