INTERROGAZIONE n. 393 del 19/09/2018
Sulla carenza del personale presso ATP Cosenza

Al Presidente della Giunta regionale ed all'Assessore Istruzione Regione Calabria Dott.ssa Maria Francesca Corigliano

Premesso che:
in data 06 settembre 2018 sono state ricevute in Prefettura le organizzazioni sindacali del comparto scuola Flc - Cgil, Cisl, Uil e Snals per manifestare la situazione di criticità in cui versa l'Atp di Cosenza a causa di carenza di personale;
la situazione è allarmante nel comparto del secondo grado dove, in virtù di una circolare ministeriale, il personale docente e Ata utilizzato presso l'Atp di Cosenza, ha dovuto far rientro il 1 settembre nelle proprie sedi scolastiche, lasciando sguarnito e privo di personale un settore della scuola, dove si registrano il maggior numero delle richieste di rientro di quei docenti titolari fuori provincia, le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni, le immissioni in ruolo di docenti e personale tecnico amministrativo, le nomine di docenti di sostegno e la forte mole di contenziosi aperti;
oltre al sacrosanto e costituzionalmente garantito diritto allo studio, si tratta di dare certezza ai tanti docenti e quindi alle tante famiglie che vivono fuori dalla nostra provincia, di poter rientrare, avendone il diritto, in una delle scuole scelte in tempi ragionevoli, evitando frustrazioni, ansie e preoccupazioni di tipo logistico e soprattutto evitare spese economiche date dall’incertezza dello scenario confuso che si prospetta;
appare necessario che tutto il personale distaccato di supporto, dopo anni di collaborazione leale ed intensa, ottenga in primo luogo l’utilizzazione non parziale ma a tempo pieno per l’anno scolastico 2018-2019 e, successivamente, eventualmente con un provvedimento di mobilità intercompartimentale, venga fatto transitare nell’Atp di Cosenza.
Per sapere:
quali iniziative ha inteso e intende intraprendere l’Assessorato all’Istruzione della Regione Calabria al fine di avviare un confronto con la Dirigenza del MIUR e della USR Calabria per individuare le soluzioni atte a mettere fine a questa situazione incresciosa che, oltre a incidere negativamente sul diritto allo studio, sta determinando disagi agli operatori del settore e alle comunità scolastiche di quella che, per territorio, è la quinta provincia del Paese.

Allegato:

19/09/2018
D. BEVACQUA