MOZIONE n. 32 del 15/07/2015
Restituzione del cranio del brigante calabrese Giuseppe Villella al suo Comune d'origine per darne

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
premesso che: in data 27 novembre 2009, in via Pietro Giuria, n.15, presso il polo museale facente capo alla Università degli Studi di Torino, è avvenuta la riapertura al pubblico, ben dopo oltre sessant’anni di oblio, del Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso";
il Museo trae origine dalla collezione privata che Cesare Lombroso allestì procedendo, per anni, a scorticare cadaveri, mozzare e sezionare teste, effettuare i più orripilanti interventi su individui ritenuti criminali, malati di mente, omosessuali e prostitute unicamente per le misure di parti del cranio e del corpo;
il Museo contiene una raccolta di ben 904 crani, oltre a scheletri, cervelli e macabri oggetti tra cui maschere in cera, calchi in gesso, foto di volti di individui, anche di fanciulli, con precise etichette di condotte sociali devianti, riportanti scrupolosamente anche il luogo di nascita del soggetto esposto;
l'attività e la produzione bibliografica di Cesare Lombroso (all'anagrafe Marco Ezechia Lombroso - Verona 6 novembre 1835-Torino 19 ottobre 1909) è interamente permeata dall'idea di razzismo scientifico, di cui il medico veronese è stato capostipite, con teorie che accostano le caratteristiche fisiche degli individui ai difetti mentali e ai comportamenti criminali e che hanno costituito la piattaforma ideologica del razzismo di matrice nazista;
le teorie aberranti del Lombroso e dei suoi seguaci, nel periodo post-unitario, contribuirono a pregiudicare la matrice unitaria e la coesione nazionale, ossia un equilibrato sviluppo del Paese, applicando malevolmente all'interno della nazione i teoremi sulla presunta inferiorità razziale delle popolazioni del Mezzogiorno;
constatato che: esistono da secoli irrinunciabili valori umani, morali e religiosi, patrimonio acquisito della nostra civiltà, a difesa della dignità dei defunti, nonché disposizioni e principi di diritto, accolti dall'intera comunità internazionale, che tutelano la dignità dell'uomo e il rispetto dovuto ai suoi resti mortali;
un crescente movimento d'opinione testimoniato da intere amministrazioni comunali tra le quali Lecco, numerosi altri Comuni d'Italia e svariati rappresentanti del mondo della cultura, condensato nel Comitato Tecnico Scientifico "No Lombroso", ritiene doveroso eticamente, cristianamente e da consolidata civiltà giuridica procedere alla sepoltura dei resti umani tuttora trattenuti nel Museo "Cesare Lombroso", oltre a provvedere a studiare tutte le più utili modificazioni nominali e sostanziali che possano consentire alla stessa istituzione una accettabile attività;
preso atto che: la Giunta Comunale di Motta Santa Lucia (Cz) ha adottato da tempo un deliberato con cui si dà mandato al Sindaco, Avv. Amedeo Colacino, di fare quanto nelle sue prerogative istituzionali per ottenere la restituzione delle spoglie dell'antenato e concittadino Giuseppe Villella, tuttora ignobilmente esposte nel Museo "Cesare Lombroso" di Torino;
considerato che: nel 2004 il Tribunale di Lamezia Terme, con ordinanza ad esecuzione immediata, provvedeva a dare soddisfazione agli agenti Comune di Motta Santa Lucia e Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso per la restituzione delle spoglie dello stesso Giuseppe Villella;
che l'Università di Torino, proprietaria del museo in oggetto, richiedeva nel breve, con avvocatura di Stato, sospensiva del provvedimento presso la Corte d'Appello di Catanzaro che la concedeva fino all'aprile 2016;
quanto fin qui esposto, implica, per tutte le forze sociali e politiche, la ineludibile necessità di agire con la massima consapevolezza e responsabilità, al fine di restituire la giusta tutela alla pietas verso i defunti, nonché dignità a resti mortali che per il nostro patrimonio etico, culturale e giuridico sono sacri e inviolabili in quanto ovunque si nasca e si cresca si rimane sempre parte della famiglia umana;
Impegna la Giunta regionale
a promuovere ogni iniziativa che rientri nelle loro competenze, anche accogliendo e sostenendo moralmente il Comitato No Lombroso, affinché si giunga alla restituzione delle spoglie trattenute nel Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso" di Torino ai discendenti o Amministrazioni Comunali di origine che ne avessero fatto richiesta, ovvero, per i resti incogniti, che nessuno può reclamare, accogliere la disponibilità manifestata da don Antonio Loffredo, parroco del Rione Sanità di Napoli, affinché tali resti vengano inumati nel Cimitero delle Fontanelle di Napoli, altresì luogo di asilo dei perduti per eccellenza. Di fare quindi ricorso, ove ritenuto necessario, dell'avvocatura regionale per il sostegno legale presso il MIBACT e presso tutte le sedi Istituzionali del Paese con immediata attuazione della presente mozione.

Allegato:

15/07/2015
G. ARRUZZOLO, F. CANNIZZARO, G. GIUDICEANDREA, O. GRECO, A. NICOLÒ, G. NUCERA, F. ORSOMARSO, S. ROMEO, F. SCULCO