INTERROGAZIONE n. 308 del 19/09/2017
Sulla revoca del finanziamento per il Santuario di San Francesco di Paola sito nel comune%

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
con bando pubblicato in data 14.05.2014, sulla G.U. 5^ serie speciale n. 54 del 14.05.2014, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria (oggi Segretariato Regionale) - indiceva la gara di appalto, con aggiudicazione mediante il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa, avente ad oggetto la. "progettazione esecutiva ed esecuzione di lavori sulla base del progetto definitivo per l'intervento denominato: Paola (Cs) Completamento e valorizzazione del Santuario di San Francesco di Paola",CUPF97E14000080006 - ClG (Simog) 5738526D73;
nella lexspecialis di gara veniva indicato, quale importo complessivo dell'appalto, la somma di euro 1.421.764,90, di cui euro 1.117.406,34 soggetti a ribasso ed euro 304.358,56 non soggetti a ribasso (di cui euro 239.858,56 per costo della manodopera dei lavori a corpo, euro 19.500,00 per costo del personale dei soli lavori in economia ed euro 45.000,00 per costi ed oneri di sicurezza);
la commissione giudicatrice, in esito alle operazioni di scrutinio delle offerte pervenute, dopo un percorso amministrativo decisamente travagliato e tortuoso, scandito anche dall'intervento della magistratura amministrativa chiamata a dirimere un controversia insorta nel corso della procedura di gara per vizi che attenevano all'attribuzione dei punteggi, individuava l'offerta economicamente più vantaggiosa ed aggiudicava in via provvisoria la gara al concorrente da cui la stessa offerta proveniva;
il MiBact, quale stazione appaltante, dopo aver sottoposto l'aggiudicatario provvisorio all'assolvimento di una serie di adempimenti di rito, quali, nell'ordine: la trasmissione della documentazione necessaria all'aggiudicazione definitiva e alla stipula del contratto;
conferma dell'offerta presentata e presentazione delle giustificazioni ex art. 87 del D.lgs 163/2006;
con nota prot. n.0004357 del 14/07/2017, comunicava alla suddetta ditta l'adozione del decreto di revoca n. 117, di pari data, dell'intera procedura di gara de qua. Tale provvedimento veniva "motivato" con assunti quali asserite "discrepanze ed errori" nei verbali di gara e nei documenti presentati dai concorrenti, la presunta "incertezza" insita nell'offerta economica presentata dalla ditta cui l'appalto era stata aggiudicato in via provvisoria, nonché il "tempo decorso" e l'asserita fissazione sopravvenuta di un termine ultimo per la conclusione dei lavori incompatibile con la situazione attuale;
il provvedimento di revoca non può ritenersi accettabile, poiché, di fatto, così facendo, non solo non si tutela uno dei luoghi sacri più prestigiosi per il territorio calabrese, in quanto meta di culto e di attrazione per pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, ma soprattutto non si protegge un patrimonio artistico e culturale di rilevanza strategica per l'intera comunità calabrese;
le ragioni che avevano indotto il Ministero dei beni culturali a indire la procedura di gara sottesa all'esecuzione dei lavori realizzazione e di completamento di un'ala del Convento di S. Francesco di Paola, anche con la realizzazione di elementi di natura architettonica ed impiantistica nonché con l'inserimento, tra l'altro, di elementi destinati a struttura museale, biglietteria, bar e bookshop, non trovano alcuna considerazione nel provvedimento di revoca, che finisce per travolgere proprio quegli obiettivi di tutela di un patrimonio artistico e culturale ritenuto dallo stesso MiBact di alta valenza strategica per l'intero territorio;
consentire e quindi accettare passivamente la revoca di una procedura volta all'esecuzione di interventi finalizzati a valorizzare ed esaltare l'elevato valore artistico, culturale e religioso di cui è espressione il Santuario di Paola, significherebbe sminuire le potenzialità di sviluppo culturale e sociale dell'intero territorio calabrese;
è necessario pertanto che la più alta istituzione regionale - anche alla luce delle continue sollecitazioni e preoccupazioni provenienti dall'Amministrazione comunale di Paola - facendosi interprete del pensiero e dei sentimenti dell'intera comunità calabrese, si interessi con forza e vigore della vicenda sopra esposta, affinché il Santuario dedicato al più illustre dei calabresi possa essere salvaguardato non solo come patrimonio di culto religioso cui sono intimamente legati tantissimi fedeli di tutto il mondo, ma soprattutto come luogo di straordinaria bellezza artistica, culturale ed architettonica;
Visti gli artt. 23 e 121 del Regolamento interno del Consiglio Regionale;
Per sapere:
alla luce di quanto sopra esposto, quali iniziative intende intraprendere per indurre il MiBact a rivedere la posizione assunta in ordine al provvedimento di revoca della procedura di gara in parola, atteso che da tale decisione ne è derivato un grave danno per l'intera comunità calabrese, essendo stato compromesso un intervento che mirava a valorizzare e a tutelare un luogo che, come universalmente riconosciuto, rappresenta un punto di forza dell'intera Regione Calabria, sotto il profilo religioso, artistico, storico e culturale, da cui dipende anche, in buona misura, lo sviluppo economico e sociale di questa terra.

Allegato:

19/09/2017
G. AIETA