MOZIONE n. 145 del 29/01/2019
In ordine all'avvio delle procedure finalizzate all'attribuzione di condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'articolo 116, comma terzo della Costituzione

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
Visto l'articolo 116, comma terzo, della Costituzione il quale prevede che ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alla I), limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace, n) e s) possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli Enti locali, nel principio di cui all'articolo 119", La legge è approvata dalla Camera a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa tra io Stato e la Regione interessata. Richiamati gli articoli 114,117,118 e 119 della Costituzione;
-L'art. 116 della Costituzione consente di attuare il cosiddetto regionalismo differenzialo, permettendo alle regioni a statuto ordinario di beneficiare di forme dì autonomia nelle materie rientranti nella competenza concorrente tra Stato e Regioni, come riportate nell'articolo 117, comma terzo, della Costituzione, cosi come per alcune materie di esclusiva competenza statale, di cui all'articolo 117, comma secondo;
-L'attribuzione della maggior autonomia prevede un iter procedurale che parte con l'iniziativa regionale, passa per la stipula di un'intesa tra Stato e Regione per concludersi con l'approvazione, a maggioranza assoluta, di una legge da parte di entrambi i rami del Parlamento;
-Ai fini della richiesta di maggiore autonomia da parte delia regione, debba sussistere il requisito delia sostenibilità finanziaria, per le esigenze derivanti dalie nuove funzioni attribuite, ai sensi di quanto previsto nell'articolo 116, comma terzo della Costituzione, nel rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119;
Preso atto che le Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna sono in una fase avanzata dell'iter per l'attribuzione dell'autonomia differenziata, mediante l'ordinario iter procedurale disegnato dal dettato costituzionale, mentre la Regione Calabria non ha ancora approvato alcun documento di indirizzo finalizzato all'avvio della procedura, volta a ricercare una intesa con lo Stato per la concessione di autonomia, almeno per alcune materie;
Pertanto, si ritiene auspicabile che il Consiglio Regionale dia avvio ad una iniziativa legislativa, da presentare direttamente alle Camere, sulla base di quanto disposto dall'art. 121, secondo comma, che in modo preliminare preveda le seguenti imprescindibili condizioni: 1.Venga stabilita una clausola di supremazia dello stato in materie come istruzione, energia, infrastrutture (anche per evitare che qualche regione blocchi opere strategiche di interesse nazionale che passano per il loro territorio) e trasporti oppure riservare alla Regione Calabria una percentuale dei fondi nazionali (Fondo per la Coesione) con verifica puntuale dell'efficienza nell'amministrare i finanziamenti per realizzare le opere ritenute strategiche. 2.Siano determinati i criteri per definire l'entità della perequazione finalizzata a recuperare il divario che esiste tra le regioni del Nord e quelle del Sud, ed i tempi di assegnazione, per le materie di cui si chiede l'autonomia. 3.Sia previsto un periodo di sperimentazione pluriennale dell'autonomia richiesta (almeno 10 anni) per una valutazione ex post sulla base della quale definire l'attribuzione in via permanente o la retrocessione o una rimodulazione. L'attribuzione di ulteriori forme e condizioni di autonomia ex art.116, terzo comma della Costituzione, potrebbe essere richiesta per le materie dì seguito elencate, e per quelle che verranno eventualmente individuate nel corso del procedimento istruttorio: 1.Tutela paesaggistica e dei beni culturali 2.Tutela ambientale ed energie rinnovabili 3.Protezione civile, prevenzione sismica, rigenerazione urbana 4.Tutela della salute 5.Turismo 6.Agricoltura 7.Rapporti con l'Unione Europea Per quanto sopra, il Consiglio Regionale
Impegna la Giunta regionale
ed il Presidente della Regione Calabria ad attivare i passaggi necessari per dare impulso ad una iniziativa legislativa, che preveda le clausole di salvaguardia ed i criteri sopra riportati, da presentare direttamente alle Camere, sulla base del disposto dell'articolo 121, secondo comma della Costituzione, finalizzata ad ottenere forme e condizioni di autonomia con particolare riferimento ai beni culturali e paesaggistici, all'ambiente e all'energia rinnovabile, alla protezione civile e rigenerazione urbana, alla tutela della salute, al turismo, all'agricoltura, ai rapporti con l'Unione Europea ed a quelle materie che verranno eventualmente individuate nel corso del procedimento istruttorio. Ad assicurare il necessario coinvolgimento delle autonomie locali, dei Presidenti della Provincie e della Città Metropolitana, del Presidente dell'ANCI regionale, nonché a promuovere una Conferenza degli Uffici di Presidenza dei Consigli Regionali di Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia al fine di perseguire eventuali convergenze tra le Regioni del Meridione. Di prevedere il supporto di esperti giuridici ed economici da affiancare al lavoro delle Commissioni Affari Istituzionali e Bilancio per determinare le risorse finanziare, da trasferire o assegnare dallo Stato alla Regione, necessarie all'esercizio delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomie. Nelle more dell'iniziativa legislativa del Consiglio Regionale diffidare il Governo Nazionale a predisporre atti che prevedano trasferimento di poteri e risorse ad altre Regioni sino alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (art. 117, lettera m della Costituzione}.

Allegato:

29/01/2019
C. PARENTE,D. TALLINI,G. GALLO