INTERPELLANZA n. 11 del 18/07/2018
Sulle condizioni dell'ospedale di Castrovillari

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
l’ospedale spoke di Castrovillari è l’unico punto di riferimento sanitario di una vasta area territoriale priva di altre strutture sanitarie;
da tempo, a dispetto degli impegni assunti dalla Giunta regionale ed in molti casi formalizzati anche in specifici atti sia dell'azienda sanitaria di Cosenza sia dell’Ufficio del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, il presidio ospedaliero di Castrovillari vive una situazione di assoluta precarietà in primis per la carenza di personale medico, infermieristico, tecnico, ausiliario e amministrativo, tale da incidere sull'efficienza e la funzionalità di diversi Reparti;
in particolare, ad oggi, in spregio al DCA 64/2017 ed all'Atto aziendale, questo è lo stato delle cose in relazione ad ogni singola Unità operativa complessa e alla rispettiva pianta organica: a)Anestesia e Rianimazione: mancano quasi il 50% dei medici e diverse unità infermieristiche;
b)Chirurgia: manca un dirigente medico ed è in programma il pensionamento, entro la fine del 2018, di due medici;
c)Ortopedia: nonostante l'autorizzazione all'assunzione di ortopedici, mancano 4 medici, 16 infermieri, 2 operatori sociosanitari, 2 tecnici di sala gesso ed inoltre il Reparto è ancora in fase di ristrutturazione ed il neo direttore di U.O.C, è stato assegnato all'ospedale spoke di Rossano;
d) Pronto Soccorso: mancano due unità mediche e tre infermieristiche, invece necessarie anche in previsione dell'attivazione dell'Osservazione breve intensiva;
e)Broncopneumologia: il primario, in pensione dallo scorso Aprile, non è stato ancora sostituito. Mancano inoltre un dirigente medico e diversi infermieri;
f)Servizio Trasfusionale: entro la fine del 2018 saranno collocati a riposo 3 dei 4 tecnici dì laboratorio;
g)Oculistica: nonostante i circa 1.600 interventi effettuati ogni anno, pari al doppio di quelli portati a compimento negli altri due ospedali spoke della provincia di Cosenza, al contrario di questi è stato declassato a struttura semplice neppure dipartimentale, con trasferimento del precedente direttore presso l'ospedale spoke di Rossano: in tutti i Reparti sono in servizio medici e operatori assunti con contratto a tempo determinato e solo dì recente sì è proceduto alla stabilizzazione di alcuni medici;
il personale amministrativo posto in quiescenza non è stato sostituito attraverso nuove assunzioni o altre procedure, col risultato che ogni provvedimento burocratico è soggetto al rischio di gravi ritardi;
di recente, in ottemperanza al DCA 117/2016, anche il Servizio Trasfusionale è stato declassato a struttura semplice, per la quale non è prevista la figura del direttore, col paradosso di risultare essere l'unico Servizio Trasfusionale in tutta la Regione privo di direttore, con il professionista che sin qui ha ricoperto tale ruolo ricollocato presso altra Unità;
le situazioni descritte comportano grotteschi, paradossali ed incresciose vicende, come quella che quotidianamente si verificano al Pronto Soccorso, dove i pazienti spesso e volentieri sono costretti a stazionare su lettighe e sedie perché i posti letto dei reparti, nell'Atto aziendale previsti in numero di 226, sono in realtà soltanto 100 all’incirca, sebbene vi sia peraltro un intero piano - il terzo - completamente disponibile e già pronto, bisognoso solo delle suppellettili;
ripetutamente, e da ultimo lo scorso Giugno, l'amministrazione comunale e le forze presenti in consiglio comunale, ma anche le associazioni cittadine e le forze politiche, sindacali e produttive, hanno lamentato siffatto stato di cose, ottenendo rassicurazioni poi sempre smentite dai fatti;
Per sapere:
se la Giunta regionale sia a conoscenza dei fatti esposti;
se e quali provvedimenti intenda assumere, anche in via d'urgenza, per quanto di competenza della Regione, per dare immediata soluzione alle problematiche evidenziate;
se e come intenda adoperarsi, nel confronto con l'Ufficio del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria perché si addivenga in tempi altrettanto celeri alla definizione delle questioni di competenza di quest'ultimo.

Allegato:

18/07/2018
G. GALLO