Proposta di legge n. 53/9^

RELAZIONE DESCRITTIVA:

Notizie bibliografiche su San Francesco di Paola
Nasce a Paola (Cosenza) il 27/3/1416 da Giacomo Martolilla e Vienna di Fuscaldo viene battezzato con lodevole sollecitudine e gli viene imposto il nome di Francesco, in segno di gratitudine al Celeste Patrono. Trascorso appena un mese dalla nascita si ammala gravemente all'occhio sinistro, ma ne guarisce miracolosamente per intercessione dello stesso Santo, cui la mamma fa voto di vestirlo dell'abito votivo e di tenerlo per un anno in un convento francescano più vicino a Paola. Nel 1429 è accompagnato dai genitori a San Marco Argentano tra i Minori Conventuali per adempiere la promessa, ivi opera il primo miracolo quello dei carboni accesi presi dal focolare della cucina con le mani e portati in Chiesa nel saio senza bruciarsi per riempire il turibolo ed incensare Gesù Sacramentato. Nel breve periodo vissuto a San Marco manifesta il suo profondo amore per la vita eremitica, per la preghiera ed il silenzio infatti si ritira in una grotta vicino al Convento conosciuta oggi come "La Benedetta". Nel 1430 si reca in pellegrinaggio ad Assisi, passa per Roma e, al ritorno, per il romitaggio di Monteluco e il Santuario di Loreto, dove rinnova il voto di verginità. Nel 1431 si ritira in una grotta presso Paola, ove vive una vita di penitenza e di preghiere; consolato da estasi e da visioni. Nel 1435 accoglie i primi discepoli e da inizio, tra grandi prodigi, alla fabbrica del primo convento. San Michele Arcangelo, apparendogli, gli consegna lo stemma "Charitas" - nasce così la Congregazione degli Eremiti.
Dal 1444 al 1453 è a Paterno Calabro (Cosenza); ove fonda, anche fra strepitosi miracoli, il secondo convento. Dal 1453 al 1464 fonda i conventi di Spezzano Grande e di Corigliano Calabro (Cosenza). Nel 1464 si reca in Sicilia, attraversando miracolosamente lo Stretto sul mantello, per costruire un convento a Milazzo. Tra il 1464 e il 1470 effettua il suo ritorno in Calabria, riceve un legato del Papa, che rimane meravigliato di Francesco, della sua vita e dei suoi miracoli. Tra il 1471 e il 1474 i suoi "Eremiti" vengono riconosciuti dall'Arcivescovo di Cosenza e dal Papa Sisto IV, che nomina il Santo superiore a vita.Prevede tra il 1474 - 80 l'invasione dei Turchi, l'assedio di Otranto e ne implora da Dio la Iiberazione.Nel 1481, calunniato presso il Re di Napoli, ne accoglie con somma bontà i soldati mandati per catturarlo; il Sovrano si ricrede. E' significativo l'episodio alla corte del Re di Napoli che rivela la statura del santo calabrese difensore dei deboli e degli oppressi e araldo di giustizia allorché da una moneta da lui spezzata dinnanzi al Re di Napoli esce sangue a testimonianza dell'oppressione del re verso i suoi sudditi. Nel 1483 il re Luigi XI di Francia, gravemente infermo, riesce per mediazione dei Papa ad avere il Santo al suo capezzale. Francesco passa per Napoli, ricevuto festosamente alla Corte e per Roma (dov'è ricevuto in privata udienza dal Papa Sisto IV, che lo avrebbe voluto elevare alla dignità sacerdotale, ma il Santo ricusa con le lacrime agli occhi, quale espressione della sua profonda umiltà). Profetizza la fondazione del convento della "Trinità dei Monti" in Roma e, a Genova, quello di Gesù e Maria, oggi "Santuario dei Marinai". Tra l'Aprile e l'Agosto dello stesso anno, Francesco approda in terra di Francia, viene ospitato dal re nel castello di Plessis (Tours). Ivi consiglia il Monarca a sistemare le cose del Regno e a disporsi da buon cristiano alla morte. Luigi XI, dopo tante insistenze per ottenere la guarigione, finalmente si rassegna ed è preparato dal Santo ad una pia morte. Francesco rimane alla Corte di Francia durante la reggenza di Anna e il regno di Carlo VII, con il favore del re propaga l'Ordine in Francia; in Italia e in Germania (148390). Nel 1494, predice a Luisa di Savoia duchessa d'Angouleme (che lo supplica ad impetrarle da Dio un figliolo) che avrà la prole desiderata - la profezia si avvera con la nascita di Francesco I, re di Francia nel 1515.Salito al trono Luigi XG (1498), Francesco chiede di ritornare in Italia - il re annuisce; ma poi consigliato dalla Corte, richiama il Santo, che da Lione ove era giunto, è costretto a ritornare indietro, amorevolmente protetto dal Sovrano e da tutta la Corte.Tra il 1498 ed il 1506 stende più volte la Regola del suo Ordine, introducendo il voto solenne di vita quaresimale quotidiana e perpetua, con la proibizione assoluta della carne e da tutto ciò che deriva dalla carne, delle uova e dei latticini ne ottiene l'approvazione da Alessandro VI e definitivamente da Giulio S (28-7-1506). lI 2 Aprile 1507; nell'ora da lui predetta, chiude la sua lunga; laboriosa e santa giornata terrena, contando 91 anni e 6 giorni di età. La Chiesa istituisce regolari Processi canonici sulle Virtù e sui Miracoli del Santo che nel 1513 è dichiarato Beato e il 1 " Maggio 1519 è solennemente canonizzato da Leone X. Il 27 Marzo 1943 Pio XIV lo proclama celeste Patrono della Gente di Mare italiana, e il 2 Giugno 1962 Giovanni XXIII lo proclama Patrono principale della Calabria. Il suo culto è diffuso nel mondo intero e s'innalzano al suo nome templi grandiosi, invocato come il "Santo della carità e dei Miracoli". II 13 Aprile 1562 , gli Ugonotti invasero la chiesa conventuale di Plessis, come il Santo aveva già predetto. Estrassero dalla tomba il suo corpo che trovarono ancora intatto, vestito dal suo abito e l'arsero col legno dei crocifissi della chiesa. Alcuni devoti; confusi fra gli Ugonotti, riuscirono a sottrarre alle fiamme una parte delle ossa, che vennero poi distribuite ad alcune chiese dell'Ordine in Italia, in Francia ed in Spagna. A Paola, nella Cappella del Santo, ne sono custoditi (1935) e venerati, con altre sue Reliquie, importanti frammenti. DESCRIZIONE:
La prima festa in onore di San Francesco; i paolani la celebrarono, certamente; il 2 aprile dell'anno 1514. Infatti, otto mesi prima; il 7 luglio del 1513 il Papa Leone X aveva proclamato Francesco da Paola Beato, stabilendo che i frati Minimi potessero celebrarne la festa nelle chiese dei loro conventi il 2 aprile di ogni anno con la Messa, l'Ufficio e le Orazioni proprie dei Confessori. A questa proclamazione si era giunti dopo la conclusione dei Processi istruiti in Tours; e in Cosenza, sulla vita e i miracoli dell'eremita paolano per ordine del Papa Giulio II nel 1512. Nella chiesa del convento, certamente erano presenti anche i famigliari del Santo; quanti Lo conobbero e tanta gente. Forse la liturgia era presieduta dal P. Paolo Rendacio di Paterno e con lui il P. Bennardino di Cropalati, compagno di Francesco e suo confessore, partito con lui per la Francia e rimastogli accanto fino alla morte. Nel frattempo al Papa giungevano altre suppliche riguardo alla canonizzazione di Francesco di molte altre città della Calabria, dell'Italia, dalla Francia e dalla Spagna. Leone X ordinò nuovi Processi che si tennero in vari luoghi della Calabria dal 1516 al 1518. A conclusione dei Processi il Papa procedeva alla solenne canonizzazione di Francesco di Paola nella Basilica di San Pietro il 1 maggio 1519 e la proclamava a tutta la Chiesa universale con la Bolla "Excelsus Dominus", nella quale si legge tra l'altro "Stabiliamo che la sua festa sia celebrata ogni anno dalla Chiesa universale il giorno 2 aprile"
Dal 2 aprile del 1520 si cominciò, dunque, a celebrare in Paola la festa di San Francesco di Paola. Nessun documento dei XVI secolo ci consente di conoscere in quali forme particolari, oltre quelle proprie della liturgia, si manifestasse la
devozione dei paolani nella festa del loro santo concittadino. Certamente la festa di San Francesco per tutto il XVI secolo fu per i paolani, la festa più importante per la Chiesa paolana del tempo, dopo naturalmente, il Natale e la Pasqua. Quello che è certo, è che la festa di San Francesco andò acquistando in Paola un'importanza, una centralità ed una solennità crescente.
I "tredici venerdì", si possono considerare come una solenne preparazione ed introduzione alla festa del santo: ha inizio infatti con il primo venerdì di gennaio e termina con il venerdì che precede il 2 aprile. La celebrazione annuale della Sua festa diviene così legata alla pia pratica dei Tredici Venerdì.
L'avvenimento segna anche una svolta nella celebrazione della festa di San Francesco è stato il terribile terremoto che colpì Paola e la Calabria il 27 marzo 1638. Ecco come lo descrive P. Isidoro Toscano paolano e contemporaneo al fatto: "Sul far della sera di quel giorno funesto, Sabato delle Palme, ripetute e violentissime scosse di terremoto fecero sobbalzare; per lo spazio di 150 miglia le due province di Cosenza e di Reggio radendo al suolo non meno di 180 tra città, villaggi e castelli con grande numero di vittime e danni incalcolabili. Senonché, nell'istante in cui la terra cominciava a scuotersi... la statua marmorea di San Francesco, che dal sommo della porta d'ingresso domina la città, fu vista muoversi e rivoltarsi verso I' abitato, rimanendo così finché durò il disastroso cataclisma e soltanto dopo riprese; si dice, la sua posizione ordinaria. Il fatto meraviglioso fu osservato da moltissimi e fu unanime il giudizio espresso in privato e in pubblico che San Francesco, rappresentato in quella statua, volgesse il sembiante alla patria per rincuorarla a non temere, quasi dicesse: noli temere quia protector tuus sum... Paola non subì il più lieve danno negli edifici e nelle persone. In attestato di indelebile riconoscenza "l'Università e il popolo di Paola" fecero voto pubblico e solenne di commemorare annualmente il prodigioso avvenimento".
Da allora venne istituita la festa del patrocinio di San Francesco il 27 marzo di ogni anno. Questa festa si aggiunge a quella del 2 aprile che rimane solo come festa liturgica. Infatti, a partire dal successivo 1639 la festa più solenne diventa quella del 27 marzo. Venne fatta fondere in Napoli una statua d'argento del santo che raffigura il suo patrocinio su Paola. Quella statua viene portata solennemente in processione ogni 27 marzo a benedire la città. E da allora la festa, comincia ad assumere in Paola quelle caratteristiche di festa trionfale che esprime la gioia dei paolani di trovarsi sotto la potente protezione del loro Santo concittadino.
Nel corso del XVIII e XIX secolo, la festa di San Francesco, del 27 marzo, verrà regolarmente celebrata anche in un periodo tristissimo per i Minimi che come si sa furono costretti ad abbandonare il convento di Paola nel 1870 e poterono farvi ritorno solo nel 1901.
Nel 1904 si decise di spostare la solenne festa di San Francesco al 4 maggio per evitare; "a cagione della Pasqua i continui spostamenti". Nel corso di questo secolo la festa di San Francesco si è arricchita di nuovi ed importanti elementi scaturiti da avvenimenti di grande importanza. Il primo in ordine di tempo è la elevazione del Santuario di Paola a Basilica Minore decretata dalla Sacra Congregazione dei riti il 12 ottobre 1921. Dopo di questo fatto ogni anno è giunto in Paola in occasione della festa un legato papale che ha portato ai CALABRESI la benedizione apostolica del Papa accrescendo la solennità della festa. Poi, il 27 marzo 1943 il Papa Pio XII con il breve "Quod Sanctorum patronatus" ha proclamato San Francesco di Paola "Celeste Patrono della Gente di Mare di Nazione italiana". In seguito a questo fatto si è aggiunta alla festa la giornata del 3 Maggio dedicata appunto al patronato di San Francesco sulla gente di mare. In essa si svolge la suggestiva processione del mantello di San Francesco al mare con la preghiera per i marinai e con la presenza dei rappresentanti della Marina Militare Italiana. Sempre nel 1943 il giorno 2 aprile ha inizio la suggestiva cerimonia dell'Accensione della Lampada Votiva celebrata oggi il 2 Maggio. La lampada che rimane perennemente accesa davanti alle Reliquie del Santo è accesa con l'olio versato dai sindaci di un comune di ciascuna delle province calabresi. IL PAPA GIOVANNI XXIII IL 2 GIUGNO DEL 1962 CON IL BREVE "LUMEN CALABRIAE" HA PROCLAMATO SAN FRANCESCO "PATRONO DELLA REGIONE CALABRIA". PERTANTO LA GIORNATA DEL 2 MAGGIO; CON LA TRADIZIONALE ACCENSIONE DELLA LAMPADA VOTIVA, È DEDICATA AL PATRONATO DI SAN FRANCESCO SULLA CALABRIA.
La città di Paola e la Calabria intera si preparano, inoltre, a festeggiare 4 importantissimi eventi che si svolgeranno in Onore di San Francesco:
- il 2011 sarà l'anno, se confermata, della visita del Santo Padre Benedetto XVI;
- il 2012, saranno 50° anni dalla proclamazione di San Francesco a Patrono della Calabria (il 02 giugno 1962, con il Breve Lumen Calabriae, Giovanni XXIII ha proclamato San Francesco di Paola Confessore e Patrono Principale della Calabria.);
- il 2016 saranno 600 anni dalla nascita (San Francesco nasce a Paola (Cosenza) il 27 marzo del 1416 da Giacomo Martolilla e Vienna da Fuscaldo.);
- il 2019 saranno 5 secoli dalla canonizzazione (il 1 maggio 1519 il Papa procedeva alla solenne canonizzazione di Francesco di Paola nella Basilica di San Pietro e la proclamava a tutta la Chiesa universale con la Bolla "Excelsus Dominus" );
Le iniziative previste hanno l'obiettivo di incidere nella vita sociale, politica ed economica della nostra regione con un ritorno turistico sociale e culturale. Tutto lascia pensare che nel tempo la città di Paola migliori le sue capacità di meta turistica e religiosa; dove i pellegrini si recheranno per rendere omaggio ai luoghi che hanno dato i natali a questa figura straordinaria che fu San Francesco di Paola. II turismo religioso è un settore in forte crescita che giornalmente attira migliaia e migliaia di visitatori.
Le solenni celebrazioni costituiscono quindi, una occasione per guardare il futuro e stimolare riflessioni, dibattiti; progetti e creare le migliori condizioni necessarie tali da rendere dignitosa l'accoglienza e la permanenza dei pellegrini, al fine di offrire iniziative socio-culturali per esaltare le nostre potenzialità e far conoscere le nostre risorse.

RELAZIONE TECNICO FINANZIARIA

Lo svolgimento delle manifestazioni di cui all'art. 3 comportano l'assunzione di spese ed alla copertura degli oneri previsti in Euro 150.00,00 (Centocinquantamila) della legge "Celebrazioni in onore di San Francesco di Paola - Patrono della Calabria" per l'esercizio corrente si provvede mediante prelevamento di pari importo dal Capitolo n.
Alla copertura degli oneri previsti in Euro 150.000,00 per gli anni successivi si provvede mediante l'istituzione del Capitolo denominato "Celebrazioni in onore di San Francesco di Paola Patrono della Calabria e dei Marinai d'Italia" da istituirsi nei bilanci annuali della Regione.

Art. 1
Finalità

La Regione Calabria interprete dei valori e dei sentimenti della tradizione religiosa e popolare dei Calabresi, residenti ed emigrati ed in coerenza con i principi fondamentali del proprio statuto, promuove in occasione delle celebrazioni annuali, una serie di manifestazioni ed iniziative, quali mostre, convegni, studi e ricerche che illustrino la figura e l'opera di San Francesco di Paola, Patrono della Calabria e dei Marinai d'Italia.
Le manifestazioni possono essere realizzate, oltre che nella sede naturale del territorio paolano, nei comuni di Paterno Calabro, Corigliano Calabro, Spezzano Sila, paesi nei quali, San Francesco ha costruito direttamente i conventi o negli altri luoghi d'Italia o del mondo per specifici avvenimenti raccontati nella biografia del Santo e/o per manifestazioni di fede consolidatesi nel tempo. Ogni iniziativa sarà, ovviamente, concordata con il comitato per le celebrazioni, all'uopo costituito, così come all'art. 2 della presente legge.

Art. 2
Istituzione del Comitato per le Celebrazioni in onore di San Francesco di Paola

E' istituito il Comitato per le Celebrazioni in onore di San Francesco di Paola con sede istituzionale nel Comune di Paola.
Il Comitato è nominato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale. L'Amministrazione comunale di Paola entro 60 (sessanta) giorni dall'entrata in vigore della presente legge, provvederà a fornire adeguata e rappresentativa sede al Comitato.
Il Comitato per le celebrazioni in onore di San Francesco di Paola definisce con propri atti i criteri generali e le modalità di presentazione delle iniziative, nonché le modalità di erogazione, esecuzione e rendicontazione dei progetti approvati.
Il Comitato è composto da:

- il Presidente della Giunta della Regione Calabria o suo delegato che lo presiede;
- il Padre Provinciale in rappresentanza dei Padri Minimi;
- il Sindaco del Comune di Paola.

Art. 3
Assegnazione del contributo

Ai fini dell'articolo 1 della presente legge, la Regione Calabria è autorizzata ad erogare annualmente il contributo di Euro 150.000,00 finalizzato al finanziamento di specifiche articolazioni del programma complessivo delle manifestazioni.
Il contributo di cui al comma precedente, sarà erogato, in misura della metà, alla presentazione del relativo programma e, per il saldo, a presentazione del rendiconto delle spese sostenute in attuazione del programma stesso.

Art. 4
Erogazione del contributo

Il contributo sarà erogato direttamente al Comune di Paola, entro il mese di febbraio di ogni anno, ed il Comune d'intesa con il Comitato, rendiconterà entro ogni mese di giugno le spese sostenute, dandone comunicazione agli Assessorati regionali all'uopo preposti.

Art. 5
Norma Finanziaria

Alla copertura degli oneri previsti dalla presente legge, determinati in euro 150.000,00 si provvede, a decorrere dall'esercizio finanziario 2011, con la legge di approvazione del bilancio della Regione e con la collegata legge finanziaria che l'accompagna, a valere sulle risorse di cui al fondo unico regionale per la realizzazione di iniziative ed interventi in materia di promozione culturale istituito con l'art.4 della legge regionale 12 giugno 2009, n.19 ed allocate all'UPB 5.2.01.02. dello stato di previsione della spesa del bilancio 2011 e successivi.