Proposta di legge n. 56/10^

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

 

Nella nostra regione, il tema dei piccoli Comuni è ben lontano dall'essere affrontato. Dall’analisi della legislazione regionale emergono ritardi oramai decennali, insufficienti programmi e, allo stato, inefficaci "stimoli normativi" approvati senza una lettura attuale della situazione, che non si pongono nemmeno la verifica di un programma di riordino territoriale mirato ad offrire maggiore efficienza alle amministrazioni locali. Vi sono, al contrario, esempi regionali che hanno attivato da tempo percorsi virtuosi a favore dei piccoli Comuni, producendo politiche regionali specifiche e significative verso la realtà territoriale, intimamente connesse alla visione di sviluppo dell'intera regione. (ricordiamo: L.R. Toscana N. 39 del 27 luglio 2004; L.R. Lombardia dei 5 maggio 2004,  n. 11; L.R. Molise del 3 marzo 2009, n. 9).

Eppure appare evidente che l'emarginazione dei piccoli produce enormi esternalità negative a carico della collettività, quali: il dissesto idrogeologico connesso alla mancata cura del territorio per effetto dello spopolamento, la congestione nei grandi centri urbani e i connessi problemi di degrado ambientale, la perdita di identità culturale delle comunità locali, la perdita del valore patrimoniale locale, la crescita speculativa dei valori immobiliari nei grandi centri, e cosi via. Nei complesso, quindi, costì connessi air emarginazione dei piccoli Comuni appaiono di consistenza rilevante.

Ne consegue che proporre misure in grado dì rivitalizzare i piccoli Comuni costituisce non solo una scelta politica economica, ma anche una opportunità in termini di uso razionale delle risorse per il fine ultimo della crescita del reddito e dell'occupazione, anche in un contesto di intervento pubblico orientato al mercato. In altri termini le risorse finanziarie che potrebbero essere dirottate a favore dello sviluppo dei piccoli Comuni potrebbero essere più che compensate dal risparmio nei costi a carico della pubblica amministrazione per sanare i danni provocati dalle esternalità negative sopra definite.

Agli effetti e ai fini della presente proposta di legge, la a definizione di "piccolo comune" è legata all'individuazione di una precisa soglia demografica (fino a 4.000 abitanti).

Sono 300 (75 % della totalità dei comuni della regione) i piccoli comuni calabresi sino a 4 mila abitanti. La popolazione complessivamente residente in questi comuni è di 546.835 abitanti (27,6 ?4) della popolazione regionale).

L'attribuzione dei comuni alla diversa graduatoria altimetrica ci consegna che su 300 Comuni analizzati, la quasi totalità è localizzata in montagna o in collina. Le aree in difficoltà demografica si concentrano soprattutto nelle zone di montagna. Ben l'80% dei comuni montani ha fatto registrare un decremento demografico.

Passando invece alla dimensione territoriale, complessivamente i piccoli comuni calabresi occupano una superficie territoriale del 61% dell'intera Regione. Tra i primi 30 comuni più estesi della Calabria, la metà sono piccoli comuni. La nostra Calabria può e deve ripartire, indubbiamente, dalla puntuale considerazione che, proprio nei territori dei Piccoli Comuni montani calabresi ricadono straordinarie risorse:

A) I nostri Parchi Nazionali e ben 18 Riserve Naturali;

B) Le decine di Santuari Mariani della Calabria, luoghi, tutti meravigliosi, espressione di religiosità popolare da ben due millenni, un patrimonio unico e raro per quantificare la memoria storica della presenza umana in loco, nel tempo;

C) La maggior parte dei nostri siti archeologici e paleontologici, la nostra straordinaria storia, dal neolitico, alla Magna Grecia, al Medioevo.

Le macroaree in cui la presente proposta di legge interviene a tutela dei piccoli comuni sono sostanzialmente 3:

• misure concrete contro lo spopolamento e garanzia dei servizi primari;

• agevolazioni per lo sviluppo di attività produttive;

• tutela e salvaguardia del territorio, con particolare riguardo alla forestazione.

Per incentivare la residenza nei piccoli comuni sono previste:

Misure economiche di contrasto immediato allo spopolamento ed all'emergenza demografica; Agevolazioni e contributi sui tributi per acquisto o possesso di immobili destinati ad attività economiche;

Misure per l'incremento demografico attraverso un contributo spese una-tantum per le nascite, pari ad euro 6.000;

Agevolazioni tributarie ed economiche per la salvaguardia delle attività commerciali e artigianali;

Incentivi per la realizzazione di Centri Sanitari Zonali;

Promozione di prodotti locali enogastronomici e tutela delle produzioni di qualità;

Sul piano economico,, amministrativo-tecnico e finanziario si propone la semplificazione della rendicontazione per importi non superiori ad euro 50 mila, erogati ai Comuni a qualsiasi titolo dalla Regione.

 

RELAZIONE TECNICO-FINANZIARIA

 

Agli oneri derivanti dalla presente legge, quantificati per l'anno 2015 in euro 15.900.000,00 (quindicimilioninovecentomila/00), si farà fronte attraverso le risorse UPB specificate in dettaglio nell'allegato "Quadro di riepilogo analisi economico finanziaria".

Si istituirà un apposito capitolo per l'esercizio finanziario 2015 con la dotazione di euro 15.900.000 00 in termini di competenza e di cassa.

Per la copertura finanziaria negli anni successivi, la spesa sarà determinata in ciascun esercizio finanziario con la legge di approvazione del bilancio e con la collegata legge finanziaria, nell'apposito capitolo di bilancio istituito.

 

Quadro di riepilogo analisi economico finanziaria

 

Titolo : Legge regionale "MISURE PER IL SOSTEGNO E LA VALORIZZAZIONE DEI PICCOLI COMUNI DELLA CALABRIA"

 

Tab. 1 - Oneri finanziari:

Articolo

Descrizione spese

Tipologia

Carattere Temporale

Importo e UPB

3

Contributo spese bebè

C

P

Euro 3.000.000,00

UPB 6.2.01.02

4331103

4

Agevolazioni tasse sugli immobili

destinati ad attività economiche

C

P

Euro 2.000.000,00

UPB 4.3.02.02

43020209

 

5

Agevolazioni sui tributi per acquisto o ristrutturazione immobili destinati ad attività economica

C

P

Euro 2.000.000,00 UPB 4.3.02.02

43020209

6

Realizzazione di Centri Sanitari Zonali

C

P

Euro 2.000.000,00

UPB 6.2.01.02

4331103

7,

comma 3

Acquisto di autoveicoli utilizzabili per il trasporto degli alunni, per i piccoli comuni nel cui territorio non sono presenti istituti scolastici dell'obbligo

C

P

Euro 500.000,00 UPB 4.2.02.01

            3313101

8

Riduzione aliquota IRAP per le aziende che inves tono nei territori di piccoli comuni

C

P

Euro 4.000.000,00

UPB 4.3.02.02

            43020209

9

Contributi per la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali

C

P

Euro 400.000,00

UPB 2.2.04.08

22040816

10

Piano annuale miglioramento gestione forestale

C

P

Euro 2.000.000,00

UPB 3.2.04.05

2233211

 

                                    

Criteri di quantificazione degli oneri finanziari

Articolo

Descrizione e

Quantificazione spese

Parametri utilizzati per la individuazione e quantificazione delle spese

 

3

 

Bonus Bebè: contributo una tantum pari a 6 mila euro, a fronte di ISEEE in corso di validità non superiore a 25 mila euro. La spesa totale stanziata è prevista in 3 milioni di euro.

 

Il tasso di natalità nei Piccoli Comuni italiani è, come nel resto del Paese, tra i più bassi d'Europa. A livello nazionale è mediamente pari a 9,27 nati per 1000 abitanti e, seppur sostenuto dalle dinamiche migratorie, registra, nel 2010, un valore inferiore al dato medio dell'anno precedente (9,43). Per i PC questo valore nel 2010 è ancora più basso, e scende a 8,68 nati per 1.000 abitanti. Inferiore a tale valore medio per i PC è il tasso di natalità rilevato nei comuni fino a 1.000 residenti, pari a 7,25 nati ogni 1000 abitanti, e in quelli la cui popolazione è compresa tra 1.001 e 2.500 abitanti (8,32). L'assegno a sostegno della natalità di cui all'articolo 1, commi da 125 a 129 della Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e Circolare INPS n. 93 del 08 maggio 2015: la misura della normativa nazionale prevede un contributo pari a 960,00 euro annuali per tre anni.

Nel presente articolo 3, mantenendo il parametro nazionale dell'ISEEE non superiore a 25 mila euro, si trasforma il contributo da annuale in una tantum e lo si raddoppia in ragione della sua funzione di incentivo alla demografia e alla residenzialità in territori, quali i piccoli comuni calabresi, colpiti da un decremento demografico ultraventennale. Il fondo totale, pari a 3 milioni di euro, sarà capace di coprire il contributo relativo a n. 500 nascite, in relazione a una variazione assoluta che, per l'anno 2014, vede un saldo negativo pari a — 3902 unità (Fonte ISTAT - Andamento demografico della popolazione residente in Calabria dal 2001 al 2014).

 

4

 

Agevolazioni   tasse sugli immobili destinati ad attività economiche: La Regione Calabria prevede un contributo straordinario, fino ad un massimo di euro

40.000,00 ai piccoli comuni che applicano agevolazioni ai residenti per le imposte Comunali sugli immobili destinati ad attività economiche, prevedendo una riduzione dell’imposta non al di sotto del 25%. Il fondo relativo ha una dotazione pari a 2 milioni di euro.           

 

Considerando che nel 2014 il carico fiscale sul patrimonio immobiliare ha raggiunto in Italia un ammontare pari a 52 miliardi di euro, con un aumento del 5,4% rispetto al 2013 (Fonte: Ufficio Studi CGIA), e che, fra il 2011 e il 2014, con l'introduzione di IMU e TASI, il gettito a favore dei Comuni è passato da 5 a 10 miliardi, presentando, in particolare, + 137% per negozi e botteghe, +107% per laboratori di arti e mestieri, +94% per gli immobili a uso produttivo;

Stante il gettito complessivo IMU (altra rispetto a prima casa) che in Calabria, per l'anno 2012, ammonta a 310 milioni di euro (Fonte LegAutonomie Calabria); Risultando l'impianto di attività economiche particolarmente disagevole nei piccoli Comuni calabresi, a causa dello stato deficitario di infrastrutture e collegamenti;

Il presente articolo 4 intende venire incontro ai piccoli Comuni calabresi che, facendosi carico delle difficoltà in cui versano le attività economiche presenti sul loro territorio, riducono, in una misura non inferiore al 25%, le tasse sugli immobili destinati ad attività economiche. Il contributo, erogabile nella misura massima di 40 mila euro per Comune, e la dotazione complessiva dello specifico fondo regionale pari a 2 milioni di euro, garantisce un sostanziale ausilio a una potenziale platea di almeno 50 piccoli Comuni calabresi che optino per la riduzione suddetta, a fronte di una platea complessiva di 300 piccoli Comuni calabresi.

 

5

 

Agevolazioni sui tributi per

Acquisto o ristrutturazione immobili destinati ad attività economica

 

Dal 1° gennaio 2014 è cambiata in modo consistente la tassazione dei contratti che hanno per oggetto il trasferimento a titolo oneroso di beni immobili, per effetto della presa di vigore dell'articolo 10 Dlgs 23/2011 (la legge istitutiva dell'Imu "propria") e l'articolo 26 del decreto legge istruzione (il dl 104/2013, convertito in legge 128/2013). Ogni trasferimento immobiliare a titolo oneroso (diverso da "prima casa" e "lusso") verrà tassato con l'aliquota del 9 per cento, con un minimo di mille euro; faranno eccezione i conferimenti di immobili strumentali in società che siano fuori campo Iva, che rimarranno soggetti all'odierna aliquota del 4 per cento.

In tutti i casi in cui si applicherà la nuova aliquota del 9 per cento:

a) le imposte ipotecaria e catastale saranno dovute nella nuova misura fissa di 50 euro cadauna (al di fuori di questo perimetro, tutte le attuali imposte fisse di 168 euro — e quindi l'imposta fissa di registro e ogni altra imposta fissa ipotecaria e catastale — saranno dovute nella nuova misura di 200 euro);

b) si avrà esenzione completa dall'imposta di bollo, dai tributi speciali catastali e dalle tasse ipotecarie.

Se tutto quanto precede comporta, in linea di massima, un decremento della tassazione, un netto aumento del carico fiscale si avrà invece in tutte le ipotesi in cui oggi sia disposta una tassazione agevolata: con una misura di "taglio lineare", infatti, l'articolo 10, comma 4, Dlgs 23/2011, dispone la soppressione di «tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali» relative ai trasferimenti immobiliari a titolo oneroso.

Resta la detrazione Irpef del 50% su di un limite massimo di spesa di 96.000 per le spese effettuate fino al 31/12/2015 previste dalla normativa nazionale per interventi di ristrutturazione immobili

Al fine di irrobustire nei piccoli Comuni calabresi il tessuto economico e produttivo, il presente articolo 5, attraverso una concreta misura atta a incentivare la localizzazione e la permanenza nei piccoli Comuni di attività economiche, intende impegnare la Regione Calabria attraverso contributi a erogazione pluriennale, predisponendo un fondo pari a 2 milioni di euro, la cui congruità si evince dal numero (300) dei potenziali Comuni coinvolti e della relativa popolazione residente (546.835 abitanti)

 

6

 

Realizzazione di Centri Sanitari Zonali

 

Come   indicano gli Orientamenti Strategici Comunitari, il mantenimento in buona salute della popolazione attiva è un elemento fondamentale della politica di coesione in sostegno dell'agenda per la crescita e l'occupazione. Una popolazione attiva in buona salute rappresenta una forza lavoro produttiva che contribuisce al miglioramento della performance economica regionale. La sanità è riconosciuta sempre di più come un settore da finanziare nel quadro della politica di coesione dell'UE, soprattutto a causa dell'aumento delle disuguaglianze legate all'allargamento. I programmi relativi al periodo 2007-2013 hanno permesso di investire nelle infrastrutture sanitarie (come gli ospedali), nelle attrezzature mediche e nella formazione di professionisti del settore sanitario, grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo sociale europeo (FSE). Peraltro, una quota di finanziamenti sono stati destinati anche a favore dell'innovazione nel settore delle cure sanitarie ed ai progetti di cooperazione transfrontaliera.

Per il periodo 2014-2020, "la consapevolezza crescente che una popolazione in buona salute è fondamentale per l'economia si riflette nella nuova legislazione in materia di politica di coesione6 . Un maggiore riconoscimento dell'importanza della sanità nell'ambito dello sviluppo regionale dovrebbe quindi incoraggiare l'aumento dei finanziamenti per un ampio spettro di misure in tema sanitario" (Fonte: Commissione Europea — Direzione Generale Salute). In quest'ottica si pone il presente articolo 6, laddove predispone che i finanziamenti e contributi, erogati a qualunque titolo dalla Regione Calabria agli enti locali per la realizzazione di opere di interesse locale, sono incrementati sino al 50% del contributo erogabile qualora siano diretti a realizzare dei centri polifunzionali dove poter concentrare nel territorio di piccoli comuni, "Centri Sanitari zonali" attrezzati per il pronto soccorso e la rianimazione; per opere di interesse sovracomunale realizzate in forma associata nel territorio di piccoli comuni, l'incremento può raggiungere la soglia del 75%. Il fondo di dotazione previsto, ammontante a 2 milioni di euro, si pone come primo avvio di un'azione complessiva e a largo raggio che non può non tenere conto della necessità di attingere e convogliare in questo, come in molti degli ambiti tangenti al presente p.1., alle possibilità offerte dalla programmazione inerente i fondi europei.

Stante il valore della quota capitaria del riparto FSN per la Calabria (al 2012 è pari a 1.771,00 euro), stanti le quote percentuali dei LEA da finanziare (prevenzione 5%, assistenza territoriale 17,1%) e considerata la situazione commissariale, i 2 milioni di euro del fondo regionale paiono congrui per una prima fase di avvio del progetto sanitario zonale piccoli Comuni.

 

7, comma 3

 

Acquisto di autoveicoli utilizzabili per il trasporto  degli alunni, per i piccoli comuni nel cui territorio non sono presenti istituti scolastici dell’obbligo

 

Stante il prezzo medio per l'acquisto di scuolabus di prima immatricolazione per il trasporto di n. 24 alunni delle scuole dell'obbligo, quantificabile in 50 mila euro (Fonte: Comune di Guagnano, Comune di Gemonio, Comune di Vescovana, Comune di Carovigno - CAPITOLATI D'ONERI 2014 PER LA FORNITURA DI UNO SCUOLABUS DA 24 POSTI PER IL TRASPORTO DI ALUNNI DELLA SCUOLA D'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI GRADO + POSTO AUTISTA + POSTO ACCOMPAGNATORE.), la Regione Calabria, visto il numero dei piccoli Comuni in cui non sono presenti istituti scolastici dell'obbligo, al fine di garantire il diritto all'istruzione costituzionalmente garantito, prevede un fondo con dotazione per il 2015 pari a 500 mila euro, mediante il quale contribuire (in una misura massima che si ipotizza pari al 50% del prezzo di acquisto) all'acquisto di un minimo di n. 20 scuolabus. Il numero di acquisti finanziabili non può che essere indicativo, stante la diversità delle tipologie degli automezzi acquisibili, nonché la possibilità di usufruire, con notevole abbattimento dei costi, del mercato dell'usato.

 

8

 

Riduzione aliquota IRAP per le aziende che investono nei territori di piccoli comuni

 

L'articolo 16, comma 3, del decreto legislativo 15dotazione 1997, n. 446 (Istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive), prevede la possibilità per la Regione di elevare o ridurre l'aliquota fino ad un massimo dell'1%. Stante che la regione Calabria ha, sin dal 2012, aumentato l'aliquota al limite massimo consentito dalla legge per eliminare il disavanzo sanitario accumulato in precedenza (Fonte: Elaborazione Ufficio studi CGIA Mestre su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze), il presente articolo 8 prevede che la possibilità dello sgravio sia garantita alle piccole e medie imprese, così come definite dalla normativa comunitaria, che realizzano o trasferiscono i propri stabilimenti produttivi nei territori di piccoli comuni.

A titolo esclusivamente paradigmatico, si evidenzia che disposizione similare è prevista all'art. 9, comma 2 della L.R. 5 maggio 2004 n.11 della Regione Lombardia e all'art. 6 della L.R. 3 marzo 2009 n. 9 della Regione Molise. La dotazione totale del fondo, prevista in 4 milioni di euro, si palesa congrua rispetto al gettito complessivo IRAP che in Calabria ammonta, per il 2013, a 648.751.000 euro, con un gettito medio per contribuente pari 5.320,00 euro (Fonte: Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali).

 

9

 

Contributi per la promozione dei prodotti agro alimentari tradizionali

 

Un programma di promozione dei prodotti agroalimentari di qualità rappresenta un elemento fondamentale delle politiche regionali a sostegno del comparto produttivo agricolo, attraverso la partecipazione in nuovi mercati in Italia ed all'estero e

sostenendo la conoscenza del territorio calabrese con le sue peculiarità.

Il programma regionale deve favorire la partecipazione di tutti i soggetti protagonisti della promozione agroalimentare e territoriale, attraverso l'accoglimento di suggerimenti e di istanze che possono essere presentate, nel rispetto delle finalità individuate, non trascurando la comunicazione, divulgazione e monitoraggio delle attività.

Vista le difficoltà che sovente intervengono per i piccoli Comuni nell'attività di promozione di prodotti tradizionali, spesso necessitanti di usufruire di maggiore conoscenza da parte del consumatore esterno e dell'essenziale approdo a mercati di nicchia, con il presente articolo 9 la Regione si impegna a favorire la promozione e la messa in commercio dei prodotti agroalimentari tradizionali e, in particolare, dei prodotti tipici e la stipulazione di contratti di collaborazione con le imprese artigiane di produzione agroalimentare, mediante un fondo apposito quantificato per il 2015 in 400 mila euro, stanti le attuali capienze del bilancio regionale e il parametro rinvenuto nel Programma di promozione dei prodotti agroalimentari pugliesi di qualità ed Educazione Alimentare -Annualità 2014 (DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 23 dicembre 2013, n. 2514).

 

10

 

Piano annuale migliora- mento gestione forestale

 

La forestazione, per le molteplici funzioni economiche, sociali ed ambientali ed anche per le condizioni legate alla salvaguardia e sicurezza del territorio, rappresenta una risorsa da sostenere e valorizzare per lo sviluppo della Regione e per il rilancio delle  comunità locali e delle zone interne. La manodopera forestale assolve, inoltre, importanti compiti nell'ambito della salvaguardia del territorio, tra cui assume rilevanza l'attività di prevenzione degli incendi boschivi. Il recupero di vaste aree colpite dal dissesto idrogeologico, attraverso l'utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica con il contributo della cooperazione forestale, rappresenta un traguardo essenziale.

Molte sono le possibilità di finanziamento offerte dal PSR Calabria, che consentono di coniugare l'attività di forestazione con gli interventi di ingegneria naturalistica con l'obiettivo di migliorare le funzioni produttive e sociali dei boschi esistenti, concorrere alla tutela dell'ambiente ed alla difesa idrogeologica del territorio, contribuire alla valorizzazione delle attività agro-silvo-pastorali e turistiche nelle aree interne collinari e montane, partecipare, infine, al miglioramento delle condizioni di vita e di sicurezza delle popolazioni interessate.

Orbene, su una superficie territoriale di poco più di 15 mila kmq, la Calabria presenta un superficie forestale pari a 6.100 kmq e al 41% del territorio totale (Fonte: (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Corpo Forestale dello Stato - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - INFC - Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Naturali di Carbonio). Rispetto a questo dato, i piccoli Comuni calabresi occupano il 61% della superficie territoriale dell'intera Regione e al loro interno, si caratterizzano per avere, nella misura dell'80%, un profilo prevalentemente agricolo e/o silvo-pastorale.

Rispetto a questi dati, la UPB individuata nel bilancio regionale (UPB 3.2.04.05 Tutela del patrimonio forestale e sviluppo del demanio forestale — 2233211 - SPESE PER INTERVENTI STRAORDINARI DI COMPETENZA REGIONALE NEI SETTORI DELLA TUTELA DEL PATRIMONIO FORESTALE DELLA DIFESA DELSUOLO, DELLA SISTEMAZIONE IDRAULICA FORESTALE E DELLE CONNESSE INFRASTRUTTURE CIVILI) presenta, al netto dei residui passivi presunti, un previsione di competenza pari a 14 milioni di euro; ragion per cui, viste le proporzioni territoriali evidenziate e la valenza strategica della misura proposta, appare quanto meno congrua una dotazione del fondo specifico pari a 2 milioni di euro.

                      

 

Tab. 2 Copertura finanziaria:

n. UPB/Capitolo

Anno 2015

UPB 6.2.01.02

4331103

5.000.000,00

 

UPB 4.3.02.02

43020209

 

8.000.000,00

 

UPB 4.2.02.01

3313101

 

500.000,00

 

UPB 2.2.04.08

22040816

 

400.000,00

 

UPB 3.2.04.05

2233211

 

2.000.000,00

 

TOTALE

 

15.900.000,00

 

ARTICOLO 1

Obiettivi

 

1. La Regione riconosce e tutela l'importanza del ruolo fondamentale svolto dalle comunità residenti nei piccoli comuni e degli enti che le amministrano e che già garantiscono, con risorse spesso inadeguate, la salvaguardia ed il governo del territorio.

2. Le misure e gli interventi previsti dalla presente proposta di legge sono rivolti alle amministrazioni comunali, ai residenti e alle imprese, per sostenere lo sviluppo delle attività sociali ed economiche dei territori suddetti. In particolare la Regione si propone di realizzare i seguenti n.4 fondamentali obiettivi:

 

a) L'incentivazione della residenza e dell'attività economica, ponendo in essere misure concrete contro il depauperamento demografico e la desertificazione produttiva;

b) La garanzia nei territori dei piccoli Comuni della presenza effettiva e della qualità di servizi primari al cittadino ed alle famiglie, quali si configurano la sanità di primo intervento, l'istruzione, i servizi postali;

c) la tutela e la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali;

d) il miglioramento della gestione forestale, forestazione e riforestazione nei territori dei piccoli comuni

 

ARTICOLO 2

Definizione

 

1. Nel territorio della Regione Calabria sono considerati piccoli Comuni i Comuni con una popolazione residente pari o inferiore a 4.000 abitanti.

2. La popolazione di cui al primo comma è calcolata ogni cinque anni secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT). In sede di prima applicazione, peri fini di cui alla presente proposta di legge è considerata la popolazione risultante dall'ultimo censimento ISTAT.

 

ARTICOLO 3

Contributo spese bebè

 

1. La Regione Calabria, tra le misure economiche di contrasto immediato allo spopolamento ed all'emergenza demografica, prevede un contributo spese bebè, una-tantum, per ogni nuova nascita, pari ad euro 6 mila, per i genitori che siano residenti nei piccoli Comuni e che abbiano un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) in corso di validità non superiore a 25 mila euro annui. 2. Ai fmi della implementazione della misura prevista al comma 1, la Regione predispone un fondo con dotazione pari a 3 milioni di euro.

 

ARTICOLO 4

Agevolazioni tasse sugli immobili destinati ad attività economiche

 

1. La Regione Calabria prevede un contributo straordinario, fino ad un massimo di euro 40.000,00 ai piccoli comuni che applicano agevolazioni ai residenti per le imposte Comunali sugli Immobili destinati ad attività economiche, prevedendo una riduzione dell'imposta non al di sotto del 25%.

2. Ai fini dell'erogazione del contributo straordinario di cui al comma 1, la Regione istituisce un fondo avente una dotazione pari a 2 milioni di euro

 

ARTICOLO 5

Agevolazioni sui tributi per acquisto o ristrutturazione immobili

destinati ad attività economica

 

1. La Regione Calabria prevede agevolazioni e contributi per i residenti nei piccoli Comuni su ogni tributo relativo all’acquisto o ristrutturazione di immobili destinati ad attività economiche erogabili per un massimo di 5 annualità consecutive.

2. Ai fini dell'erogazione del contributo straordinario di cui al comma 1, la Regione istituisce un fondo avente una dotazione pari a 2 milioni di euro.

 

ARTICOLO 6

Realizzazione di Centri Sanitari Zonali

 

1. I finanziamenti e contributi, erogati a qualunque titolo dalla Regione Calabria agli enti locali per la realizzazione di opere di interesse locale, sono incrementati sino al 50% del contributo erogabile qualora siano diretti a realizzare dei centri polifunzionali dove poter concentrare nel territorio di piccoli comuni, "Centri Sanitari zonali" attrezzati per il pronto soccorso e la rianimazione.

2. Per opere di interesse sovracomunale realizzate in forma associata nel territorio di piccoli comuni, l'incremento di cui al comma 1 può raggiungere la soglia del 75%.

3. Ai fini della implementazione delle misure previste ai commi 1 e 2, la Regione istituisce un fondo avente dotazione pari a 2 milioni di euro.

 

ARTICOLO 7

Disposizioni in materia di istruzione

 

1. La Regione Calabria, d'accordo con gli organi statali competenti, sostiene finanziariamente forme di aggregazione dei diversi livelli di insegnamento in plessi scolastici e attività extrascolastiche aventi sede nei piccoli Comuni

2. La Giunta regionale provvede all'eventuale stipula della convenzione con gli organi statali competenti nonché alla determinazione dei criteri e delle modalità per il finanziamento delle iniziative previste dal precedente comma 1.

3. La Regione Calabria sostiene i piccoli comuni, nel cui territorio non sono presenti istituti scolastici dell'obbligo, per l'acquisto di autoveicoli utilizzabili per il trasporto degli alunni. Ai fini della copertura finanziaria del presente comma, la Regione provvede con un fondo avente dotazione pari a 500 mila euro.

4. La Regione Calabria, fatti salvi gli obblighi dello Stato in materia di istruzione, può stipulare convenzioni con gli organi statali competenti ed associazioni di comuni per garantire il mantenimento in attività di istituti scolastici statali aventi sede in piccoli comuni e destinati ad essere chiusi in base alle disposizioni in materia. La convenzione è stipulata esclusivamente nell'ambito di un progetto, in forma associata, cui partecipa il piccolo comune, volto ad assicurare una distribuzione dei servizi scolastici nel territorio che ne garantisca un agevole accesso a tutti i residenti. La convenzione può, altresì prevedere anche l'ubicazione di uffici o servizi pubblici, di competenza statale o regionale o locale, in un medesimo edificio.

 

ARTICOLO 8

Riduzione aliquota IRAP per le aziende che investono nei territori di piccoli comuni

 

1. La Regione Calabria, per le piccole e medie imprese, così come definite dalla normativa comunitaria, che realizzano o trasferiscono i propri stabilimenti produttivi nei territori di piccoli comuni garantisce la riduzione dell'aliquota IRAP nella misura massima prevista dall'articolo 16, comma 3, del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (Imposta regionale sulle attività produttive) e ss. mm..

2. La riduzione si applica per dieci anni fiscali a decorrere da quello di avvio dell'attività produttiva negli stabilimenti posti nei piccoli comuni.

3. Tale agevolazione è riconosciuta per ulteriori tre anni fiscali alle imprese costituite da giovani di età compresa tra i 18 e 35 anni e da donne. Per le imprese organizzate in forma societaria i giovani tra i 18 e 35 anni devono rappresentare la maggioranza assoluta numerica dei soci e delle quote di partecipazione.

4. Ai fini della efficacia della riduzione dell'aliquota IRAP prevista dai commi 1, 2 e 3, la Regione predispone un fondo avente una dotazione pari a 4 milioni di euro.

5. Ove l'attività sia trasferita ad altra sede prima dei termini di cui, rispettivamente, ai commi 2 e 3, l'impresa è tenuta a versare alle casse regionali una somma corrispondente alla riduzione dell'imposta di cui ha beneficiato per ciascun anno incrementata del tasso di interesse legale.

 

ARTICOLO 9

Contributi per la promozione dei prodotti agroalimentari tradizionali

 

1. I piccoli Comuni potranno promuovere i prodotti tipici locali e indicare anche nella cartellonistica stradale le loro produzioni tipiche. La Regione favorisce la promozione e la messa in commercio dei prodotti agroalimentari tradizionali e, in particolare, dei prodotti tipici e la stipulazione di contratti di collaborazione con le imprese artigiane di produzione agroalimentare.

2. Ai fini della concessione delle misure promozionali previste al comma 1, la Regione istituisce un fondo con dotazione pari a 400 mila euro.

 

ARTICOLO 10

Piano annuale miglioramento gestione forestale

 

1. Il Presidente della Giunta Regionale di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e il Ministero per le Politiche Agricoli e Forestali definiscono, di intesa con la Conferenza Unificata, un piano annuale di progetti pilota per interventi di miglioramento della gestione forestale, forestazione e riforestazione nei territori dei piccoli comuni.

2. Per il piano annuale di cui al comma l la Regione Calabria predispone un fondo speciale con una dotazione pari a 2 milioni di euro.

 

ARTICOLO 11

Semplificazione di procedimenti tecnici amministrativi

 

1. Per i piccoli comuni, sul piano economico, amministrativo-tecnico e finanziario si prescrive la semplificazione della rendicontazione per importi non superiori ad euro 50 mila ed erogati ai Comuni a qualsiasi titolo dalla Regione.

 

ARTICOLO 12

Disposizioni in materia finanziaria

 

1. Agli oneri derivanti dalla presente legge, quantificati per l'anno 2015 in euro 15.900.000,00 (quindicimilioninovecentomila/00), si farà fronte attraverso le risorse UPB specificate in dettaglio nell'allegato "Quadro di riepilogo analisi economico finanziaria".

2. Si istituirà un apposito capitolo per l'esercizio finanziario 2015 con la dotazione di euro 15.900.000,00 in termini di competenza e di cassa.

3. Per la copertura finanziaria negli anni successivi, la spesa sarà determinata in ciascun esercizio finanziario con la legge di approvazione del bilancio e con la collegata legge finanziaria, nell'apposito capitolo di bilancio istituito.

 

ARTICOLO 13

 

1. La presente legge è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria ed entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.