Proposta di legge n. 120/10^

RELAZIONE

 

La presente proposta di legge si prefigura quale iniziativa rientrante tra le politiche regionali dirette alla sostenibilità ambientale con particolare riferimento alla diminuzione delle emissioni inquinanti la qualità dell'aria.

Come noto, l'inquinamento atmosferico è uno dei principali fattori di rischio ambientale.

Una definizione esauriente di esso è riportata nel DPR 203/88, emesso in attuazione delle Direttive Comunitarie 80/779, 82/884, 84/360, 85/203, concernenti norme in materia di qualità dell'aria, per la quale: "Inquinamento atmosferico è ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell'aria atmosferica, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente; alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati".

L'enorme quantità di sostanze inquinanti proviene principalmente da processi di combustione (trasporto, riscaldamento domestico, produzione industriale..) raggiungendo, per la continua immissione nell'atmosfera, concentrazioni pericolosissime per la salute umana e per l'equilibrio degli eco-sistemi.

Per tali ragioni l'Unione Europea - sul presupposto che, per tutelare la salute dell'uomo e l'ambiente, l'aria che respiriamo dovrebbe essere il più pulita possibile - ha intrapreso misure concrete per monitorare la purezza dell'aria ambiente (o esterna) ed eliminare qualsiasi inquinante. Ha, quindi,individuato (Direttiva 2008/50/CE) obiettivi di qualità dell'aria per il raggiungimento dei fini richiamati fino al 2020, individuando determinate soglie (valori-limite) di immissione degli inquinanti più presenti quali il particolato atmosferico (riconosciuto tra i maggiori responsabili degli effetti nocivi sulla salute umana), il biossido di azoto, il benzene e il monossido di carbonio.

Nei fatti, però, si è verificata la concreta difficoltà da parte della maggioranza degli Stati europei di rispettare gli obiettivi normativi comunitari nei tempi previsti (il che ha portato alla possibilità di chiedere una deroga all'applicazione dei valori limite) indicandosi, tra i principali motivi ostativi, l'aumento del numero dei veicoli circolanti, il ricambio del parco veicolare più lento del previsto e le maggiori emissioni dei veicoli rispetto ai limiti prescritti dagli standards di omologazione più recenti (Euro 3, 4 e 5).

Pertanto, verso il settore della mobilità, che resta tra le principali cause dell'inquinamento atmosferico in particolare delle aree urbane, sono indirizzate, ad oggi, la gran parte delle misure di risanamento della qualità dell'aria.

La situazione che si registra nel nostro Paese, riguardante appunto il settore mobilità, non è certamente soddisfacente.

Secondo una recente pubblicazione del Centro Studi Continental, l'età media delle auto che circolano al suo interno è di nove anni e undici mesi . Il nostro parco circolante è, quindi, vecchio (come anche più volte sottolineato da ACI) e l'età media delle auto in Italia non solo è particolarmente elevata (e con un livello di emissioni di sostanze nocive più alto rispetto a quello delle auto di più recente produzione) ma è anche sensibilmente cresciuta negli ultimi anni, quando, a causa della crisi economica, le vendite di autovetture sono molto calate e quindi anche il rinnovo del parco circolante è rallentato.

Significative, ancora una volta, le differenze tra le varie regioni, con un forte squilibrio tra Nord e Sud del Paese. Da uno studio dell'Osservatorio Autopromotec su dati Aci, diffuso nel maggio 2015, emerge che un terzo delle automobili che circolano in Italia sono state immatricolate prima del 2001con una concentrazione massima in Campania e Calabria (ove circolano i veicoli più vecchi)ed una minima in Trentino Alto Adige e Valle D'Aosta, ove circolano le auto più nuove .

Riguardo, nello specifico, al nostro territorio, se si analizza il dato, poi, su base provinciale si scopre che la provincia calabrese con il parco circolante più "anziano" è Vibo con 12 anni e 10 mesi, seguita da Crotone 12 anni e 7 mesi, Reggio 12 anni e 6 mesi, Cosenza 12 anni e 4 mesi mentre solo a Catanzaro la situazione migliora seppure di valori ancora troppo bassi passando ad una media di 11 anni e 4 mesi.

La media in questione pone, dunque, ancora una volta la Calabria nelle parti alte, in negativo, della classifica nazionale con una indubbia penalizzazione per quanto riguarda il proprio livello di inquinamento dovuto, appunto, al parco veicolare presente.

Considerando che nel prossimo futuro la situazione è destinata a peggiorare perché la crisi economica induce a rinviare a tempi migliori moltissime sostituzioni di auto decisamente datate, occorre dunque, nell'immediato, puntare su interventi concreti che possano incidere positivamente sulla sempre maggiore compatibilità delle auto circolanti con le esigenze dell'ambiente proprio per garantire il più possibile, seppure in via graduale,la riduzione delle emissioni inquinanti.

In questo senso, la Regione Calabria — sulla scorta delle esperienze già positivamente registratesi nelle regioni italiane più "virtuose" e maggiormente attente allo sviluppo di una mobilità innovativa e rispettosa dell'ambiente (Lombardia, Veneto, Lazio, Umbria, Campania, Puglia, Basilicata e Provincia di Bolzano) e, soprattutto, in armonia con la Direttiva 2009/33/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 23 aprile 1999 (che promuove lo sviluppo del mercato di veicoli puliti ed a basso consumo energetico nel trasporto su strada) — si dota, con la legge di cui al presente progetto, di una normativa atta ad incentivare l'impiego di veicoli a basso impatto ambientale sposando e sviluppando, anche per ciò che concerne il trasporto privato, politiche di mobilità green.

L'iniziativa legislativa in esame è, in particolare, volta a favorire, mediante l'esenzione del bollo auto per un numero di anni utile al progressivo e concreto rinnovo del parco auto calabrese e con una riduzione del bollo al termine del periodo di esenzione, la sostituzione dei veicoli ad accertata emissione inquinante, con categorie di veicoli a minimo e/o scarso impatto ambientale, quali quelli realizzati con tecnologia ibrida, in quanto con essi si può contribuire in modo importante e sostanziale alla riduzione dell'inquinamento in ambito urbano e non.

La tecnologia ibrida è, come ormai noto, compatibile con i più elevati standard qualitativi di rispetto ambientale. Si basa sulla combinazione di un motore termico con uno elettrico di ultima generazione, permettendo una riduzione significativa delle emissioni inquinanti, oltre un risparmio di non poco momento in termini di risparmio di carburante, di efficienza dei motori e silenziosità degli stessi, con positive ricadute anche in ambito di inquinamento acustico.

Ad oggi, come anticipato, diverse amministrazioni regionali hanno riconosciuto i benefici a livello di ambiente e qualità dell'aria di questa tecnologia, prevedendo, già da anni, l'esenzione della tassa automobilistica sulle auto ibride di nuova immatricolazione e prevedendo, a livello locale, ulteriori agevolazioni su tale tipo di autovetture proprio finalizzate a favorire una mobilità sostenibile.

Peraltro, in ambito di trasporto pubblico il processo di sostituzione dei mezzi ad alta emissione inquinante con veicoli a minimo impatto ambientale è stato già avviato su tutto il territorio nazionale ed anche nella nostra Regione avendo destinato, il Ministero dell'Ambiente, ingenti risorse a tale fine, riconoscendo, quindi lo stesso Dicastero, nella promozione della mobilità sostenibile, una tra le prioritarie e fondamentali iniziative in materia di miglioramento della qualità dell'aria.

Il disegno di legge si compone sostanzialmente di un unico articolo in cui è prevista l'esenzione del bollo auto per i possessori di auto ibride di nuova immatricolazione per un quinquennio a decorrere dall'anno 2016 e sino al 2020 ed una riduzione permanente ad un quarto dell'importo complessivo del bollo stesso al termine del periodo di esenzione.

Il lasso temporale quinquennale del periodo di esenzione e la successiva riduzione del bollo sono finalizzati a favorire concretamente il progressivo rinnovo del parco auto calabrese con automobili a basso impatto ambientale.

Essendo il numero delle auto ibride vendute in Calabria nel corso del 2015 assolutamente esiguo (n. 147 auto ibride immatricolate dal 1 gennaio al 27 ottobre 2015), si è voluta estendere l'agevolazione dal 2016 e, dunque, per quattro anni successivi anche a quei calabresi che hanno immatricolato la propria autovettura ibrida nell'anno 2015, ritenendo, questa iniziativa "premiante", opportuna ed equa in favore di quanti hanno optato per una mobilità sostenibile e più attenta all'ambiente deliberatamente e lungi da forme di incentivazione pubbliche.

L'ultimo comma dell'articolo di cui al disegno di legge in esame individua la copertura finanziaria derivante dal minore introito che si presume derivare al bilancio regionale con l'applicazione della legge di cui al progetto in esame.

In materia, sono già vigenti i seguenti provvedimenti:

-          DPR 203/88, emesso in attuazione delle Direttive Comunitarie 80/779, 82/884, 84/360,

85/203

-          Direttiva 2008/50/CE

-          Direttiva 2009/33/CE del 23 aprile 1999

-          art. 2, comma 60, D.L. 3 ottobre 2006, n. 262

-          art. 2 Decreto Ministero delle Finanze 18 novembre 1998, n. 462

-          Legge Lombardia n. 218 del 24.12.2012

-          Legge Puglia n. 45 del 30.12.2013

-          Legge Lazio n. 13 del 30.12.2013

-          Legge Veneto n. 3 del 05.04.2013

-          Legge Campania n. 3 del 16.01.2014

-          Legge Basilicata n. 26 del 18.08.2014

                      

Relazione economico-finanziaria

 

Il progetto di legge in esame ha certamente un impatto sul bilancio regionale in termini di minori introiti derivanti dalla prevista esenzione quinquennale del bollo auto (quattro anni per le auto ibride immatricolate nel corso del 2015) e della successiva riduzione del bollo al termine del periodo di esenzione.

Partendo da un dato certo, individuato nel numero delle auto ibride complessivamente venduto in Calabria nel corso del 2015 (circa 150 auto), e da una media di Euro 200,00 a bollo auto, si individua una somma (euro 80.000,00) che dovrebbe andare a coprire abbondantemente, per il 2016, i costi della tassa automobilistica relativa a tale tipologia di auto già in circolazione (Euro 30.000,00) e di un ulteriore 50% in più di auto ibride che si presume potrà essere immatricolato nel lasso temporale in questione in virtù della prevista agevolazione.

 

TAB. 1 Proiezione andamento tassa automobilistica

ANNO

N. AUTO

IMPORTO BOLLO AUTO

TOTALE

 

2015

150

Euro 200,00

Euro 30.000,00

2016

250

Euro 200,00

Euro 50.000,00

2017

300

Euro 200,00

Euro 60.000,00

2018

350

Euro 200,00

Euro 70.000,00

2019

400

Euro 200,00

Euro 80.000,00

2020

500

Euro 200,00

Euro 100.000,00

 

A parte il dato numerico ed economico definitivamente accertato (150 auto per un importo annuale di Euro 30.000,00 per l'esenzione totale e circa 20.000 euro annui per il mini-bollo) la oggettiva difficoltà di previsione dell'impatto che la legge potrà avere sulla concreta incentivazione della mobilità sostenibile nel settore del trasporto privato calabrese (certamente attuabile in via progressiva), rende difficoltosa l'individuazione, all'attualità, di precisi importi inerenti la copertura finanziaria della legge per il prossimo quinquennio (circa l'esenzione totale) e quella relativa al mini-bollo per il periodo successivo all'esenzione. Pertanto, la previsione di spesa dovrà essere demandata, a fortiori, anno per anno, alle varie leggi di approvazione del bilancio annuale, accompagnate dalle rispettive leggi finanziarie, e pluriennale.

Ad ogni modo, la copertura finanziaria delle minori entrate quantificate per Euro 80.000,00 nel 2016 (includendo quindi anche le esenzioni per il 2015), euro 60.000 nel 2017 e 70.000 euro nel 2018, sarà garantita dalla contestuale riduzione, di pari importo, della dotazione del Programma U.09.02 — capitolo 00213120201 per ciascun esercizio 2016 — 2018.

 

Quadro di riepilogo analisi economico finanziaria

(allegato a margine della relazione tecnico finanziaria art. 39 Statuto Regione Calabria)

 

Titolo : Legge regionale "Interventi regionali a favore della mobilità sostenibile"

 

Tab. 1 - Oneri finanziari

Articolo

Descrizione oneri

Tipologia

I o C

Carattere Temporale A o P

Anno 2016

Anno 2017

Anno 2018

 

1

 

Minori entrate per esenzione bollo auto

 

C

 

A

 

€. 80.000

 

€. 60.000

 

€. 70.000

                                                                     

Tab. 2 Copertura finanziaria

Programma/ capitolo

Anno 2016

Anno 2017

Anno 2018

Totale

 

U.09.02 — capitolo

UO213120201

 

€ 80.000,00

 

€ 60.000,00

 

€ 70.000,00

 

€ 210.000,00

 

Totale

 

€ 80.000,00

 

€ 60.000,00

 

€ 70.000,00

 

€ 210.000,00

 

Articolo 1

(Agevolazioni fiscali per i veicoli con alimentazione ibrida e mini-bollo)

 

1. A decorrere dal 2016, i proprietari di autoveicoli con alimentazione ibrida benzina-elettrica, inclusiva di alimentazione termica, sono esentati per cinque annualità, dalla data di immatricolazione, dal pagamento della tassa automobilistica regionale. La medesima esenzione si applica ai proprietari dei richiamati veicoli immatricolati per la prima volta nel corso dell'anno 2015 per quattro anni successivi alla data di immatricolazione.

2. Al termine del periodo di esenzione di cui al comma 1, l'importo della tassa automobilistica è ridotto a 1/4.

3. Alle minori entrate derivanti dall'attuazione della presente legge, quantificate in euro 80.000,00 per l'esercizio 2016, euro 60.000,00 per l'esercizio 2017 ed euro 70.000,00 per l'esercizio 2018, allocate nella Categoria 150, capitolo E0110110301, dello stato di previsione dell'entrata del bilancio regionale per gli esercizi 2016-2018, si provvede mediante la riduzione della dotazione del Programma U.09.02- capitolo 00213120201 dello stato di previsione della spesa del bilancio medesimo. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le necessarie modifiche ed integrazioni al documento tecnico con le modalità previste dall'art. 12 della L.R. n. 32/2015.

4. Per gli esercizi finanziari successivi, alle minori entrate a regime si provvede con la legge di approvazione di bilancio e con la legge di stabilità regionale di accompagnamento.

 

Art. 2

(Entrata in vigore)

 

La presente legge è pubblicata nel Bollettino Ufficiale telematico della Regione Calabria.

E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Calabria.