Pari Opportunità tra uomo e donna

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RELAZIONE ATTIVITA' (settembre - dicembre 2010)

 

Sin dal suo insediamento, avvenuto il 28 settembre 2010, la Commissione ha da subito posto come obiettivo principale quello di avviare una politica di rilancio e di rafforzamento del proprio ruolo, attraverso una maggiore presenza sul territorio e la proposizione di iniziative e/o progetti sul tema delle politiche di genere.
La Commissione, quindi, ha proceduto alla definizione della propria organizzazione interna, attraverso la nomina delle coordinatrici d'area (ciascuna per ogni provincia calabrese) e alla costituzione dei gruppi di lavoro, per come segue:

- Coordinatrice Area di Catanzaro - Commissaria Gigliotti;
- Coordinatrice Area di Cosenza - Commissaria Ciodaro;
- Coordinatrice Area di Crotone - Vicepresidente Carrozza;
- Coordinatrice Area di Reggio Calabria- Commissaria Lemma;
- Coordinatrice Area di Vibo Valentia - Commissaria Battelli.

- Gruppo "Donne e Lavoro"- Commissarie: Milazzo (coordinatrice), Ciarletta e Lemma;
- Gruppo "Scuola, Università e Ricerca"- Commissarie: Bianco (coordinatrice), Ciodaro e Zupi;
- Gruppo "Donne, salute e ambiente"-Commissarie Ciodaro (coordinatrice),Cristescu, Carrozza e De Stefano
- Gruppo "Donne e Diritti"- Commissarie: Multari (coordinatrice), Gigliotti e Battelli;
- Gruppo "Comunicazione e Cultura"- Commissarie: Zupi (coordinatrice), Bianco e Naim;
- Gruppo "Politiche Sociali"- Commissarie: Cristescu (coordinatrice), Bianco e Cusumano;
- Gruppo "Disciplina legislativa regionale"- Commissarie: Cusumano (coordinatrice), Ciarletta, Multari e Zupi.

All'interno del programma di attività che la Commissione ha perseguito, nonostante il breve arco temporale, è di notevole importanza il protocollo d'intesa (di cui all'allegato A) sottoscritto nell'ambito della Conferenza delle Presidenti degli Organismi Regionali di Pari Opportunità con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che si pone quali obiettivi principali quelli della promozione e diffusione della cultura delle pari opportunità, della prevenzione della violenza di genere, razziale e religiosa, attraverso iniziative, programmi e progetti da sviluppare all'interno delle scuole. Tra l'altro, in data 1 e 2 aprile p. v. si terrà una seduta della Conferenza delle Presidenti nella città di Reggio Calabria presso il Consiglio regionale.

La Commissione ha fatto proprio un documento, sottoscritto dal Comitato delle pari opportunità del Ministero dello Sviluppo economico, dalla Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di Pari Opportunità e dall'associazione Appello Donne e Media e rivolto a vari soggetti istituzionali, con il quale si richiede di dare seguito operativo ai nuovi impegni assunti con il contratto di servizio Rai 2010-2011, a partire dalla imminente ratifica dello stesso, in cui sono stati recepiti gli emendamenti presentati in sede di Commissione paritetica Rai-Governo e Commissione di Vigilanza;di dare inoltre un segnale concreto affinché il servizio pubblico provveda a implementare anche i contenuti dei palinsesti di prossima programmazione, con spazi e format in grado di riequilibrare l'attuale parziale rappresentazione del mondo femminile; di convocare, come da impegno assunto in data 15 aprile 2010 dal Ministro dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico di consultazione coinvolgendo tutti i soggetti interessati, istituzionali e datoriali, al fine di avviare le azioni necessarie alla condivisione di un nuovo quadro regolamentare"Donne e Media", in linea con gli altri paesi europei;di istituire ed insediare un Comitato ad hoc, per l'applicazione del codice di autoregolamentazione "Donne e Media" con compiti di monitoraggio, vigilanza, sanzione e proposta per il raggiungimento degli obiettivi indicati;e infine di promuovere ogni iniziativa idonea ad avviare in Europa un auspicabile armonizzazione delle diverse norme vigenti allo stato attuale nei paesi membri, per il raggiungimento di uno standard europeo nel settore regolamentare Donne Media ( si veda allegato B).

In occasione del 25 novembre, data in cui si celebra la giornata internazionale contro il femminicidio, la Commissione- nell'affermare che la violenza sulle donne ed i minori rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona e nello stesso tempo ribadire l'importanza che le istituzioni rimuovano ogni ostacolo che di fatto impedisca la piena parità- si è fatta promotrice presso i Consiglieri regionali, tramite audizione della Presidente in I Commissione Affari costituzionali e II Commissione Bilancio e programmazione, di un progetto, (presentato anche in conferenza stampa) tradotto dai Consiglieri stessi in una mozione sulla costituzione di parte civile da parte della Regione Calabria nei processi di violenza contro le donne ed i minori.

 

Sul versante istituzionale di particolare importanza è stato l'incontro della Presidente della Commissione , avvenuto lo scorso dicembre, con la Ministra Carfagna, che si è concluso con l'impegno, da parte di quest'ultima, di creare le condizioni per la costituzione di un rapporto maggiormente collaborativo tra il Ministero e le Commissioni Regionali di Pari Opportunità.
Sempre in prospettiva di un ruolo più significativo , si rende necessario nonché fondamentale avanzare una proposta di modifica alla legge istitutiva della Commissione ( la n. 4 del 1987, risalente a più di un ventennio) e al relativo Regolamento, che renderebbe più incisiva l'azione della Commissione prevedendo l'espressione di pareri vincolanti in sede di discussione di proposte di legge o il potere di iniziativa in materia di tutela dei diritti delle donne. Tali modifiche sono state auspicate, anche dallo stesso Presidente del Consiglio regionale nel suo discorso in occasione dell'insediamento della Commissione.
In ambito regionale, il confronto con l'Assessore con delega alle Pari Opportunità, ha portato,altresì, alla richiesta, per tramite della Presidente, di presenziare a qualsiasi tavolo di concertazione nell'ambito delle tematiche di cui si occupa la Commissione.

La Commissione si è fatta interprete della richiesta di estendere il progetto di una rete antiviolenza in tutte le realtà calabresi, anche attraverso il pieno l'utilizzo dei fondi riservati dalla Regione ai centri antiviolenza, nonché delle problematiche in merito ai centri di accoglienza, al Piano regionale per l'occupazione e il lavoro, la legge sulla famiglia, l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'immigrazione.

Per altro verso, la Commissione, nell'ambito delle attività di solidarietà verso i più deboli e di sensibilizzazione sui diritti umani con particolare riferimento ai temi del diritto alla vita, all'istruzione e alla salute, ha promosso un'iniziativa realizzata con l'Unicef, che si è svolta nella sede del Consiglio regionale della Calabria - presso l'auditorium "Nicola Calipari" il giorno 22 dicembre 2010 - con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale e la partecipazione del presidente, dei dipendenti nonché del Cral dello stesso ente.
L'iniziativa, nata dal progetto "Adotta una Pigotta", realizzato ormai da tanti anni dall'Unicef, vede coinvolti bambini e adulti unitamente al mondo della scuola e impegnati nella realizzazione di semplici bambole artigianali, la vendita delle quali ha come finalità quella di finanziare programmi di lotta alla mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo.
Il percorso del progetto si conclude con la consegna del kit salvavita, acquistati appunto con il ricavato della vendita delle Pigotte e destinati alle vaccinazioni dei bambini fino al loro 5° anno di vita e alle donne in gravidanza. L'iniziativa ha avuto una ricaduta importante: infatti, i fondi raccolti sono stati utilizzati per la fornitura di 180 kit salvavita.

Quest'ultima esperienza ha coinciso quasi contestualmente con l'iniziativa del Comune di Reggio Calabria per l'emanazione di un bando a favore della madri nubili; testo che la Commissione ha condiviso e su cui ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento, determinando di proporre l'estensione a tutti i comuni calabresi (con l'Assessore regionale alle Politiche Sociali della Giunta regionale, quale ulteriore promotore), fermo restando l'impegno ad inserire, nel corpo della legge sulla famiglia, la proposta inerente le azioni di tutela a favore delle donne in fase di separazione.

 

Certamente molto ancora si deve realizzare in una realtà come quella calabrese, caratterizzata da situazioni di rischio e precarietà per la condizione della donna e dal radicamento della mentalità maschilista ; in ogni modo la Commissione cercherà di realizzare gli obiettivi che si è prefissata per la realizzazione di un'effettiva pari dignità ed opportunità e godimento dei diritti civili e sociali.

 

 

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RELAZIONE ATTIVITA' (settembre - dicembre 2010)

 

Sin dal suo insediamento, avvenuto il 28 settembre 2010, la Commissione ha da subito posto come obiettivo principale quello di avviare una politica di rilancio e di rafforzamento del proprio ruolo, attraverso una maggiore presenza sul territorio e la proposizione di iniziative e/o progetti sul tema delle politiche di genere.
La Commissione, quindi, ha proceduto alla definizione della propria organizzazione interna, attraverso la nomina delle coordinatrici d'area (ciascuna per ogni provincia calabrese) e alla costituzione dei gruppi di lavoro, per come segue:

- Coordinatrice Area di Catanzaro - Commissaria Gigliotti;
- Coordinatrice Area di Cosenza - Commissaria Ciodaro;
- Coordinatrice Area di Crotone - Vicepresidente Carrozza;
- Coordinatrice Area di Reggio Calabria- Commissaria Lemma;
- Coordinatrice Area di Vibo Valentia - Commissaria Battelli.

- Gruppo "Donne e Lavoro"- Commissarie: Milazzo (coordinatrice), Ciarletta e Lemma;
- Gruppo "Scuola, Università e Ricerca"- Commissarie: Bianco (coordinatrice), Ciodaro e Zupi;
- Gruppo "Donne, salute e ambiente"-Commissarie Ciodaro (coordinatrice),Cristescu, Carrozza e De Stefano
- Gruppo "Donne e Diritti"- Commissarie: Multari (coordinatrice), Gigliotti e Battelli;
- Gruppo "Comunicazione e Cultura"- Commissarie: Zupi (coordinatrice), Bianco e Naim;
- Gruppo "Politiche Sociali"- Commissarie: Cristescu (coordinatrice), Bianco e Cusumano;
- Gruppo "Disciplina legislativa regionale"- Commissarie: Cusumano (coordinatrice), Ciarletta, Multari e Zupi.

All'interno del programma di attività che la Commissione ha perseguito, nonostante il breve arco temporale, è di notevole importanza il protocollo d'intesa (di cui all'allegato A) sottoscritto nell'ambito della Conferenza delle Presidenti degli Organismi Regionali di Pari Opportunità con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che si pone quali obiettivi principali quelli della promozione e diffusione della cultura delle pari opportunità, della prevenzione della violenza di genere, razziale e religiosa, attraverso iniziative, programmi e progetti da sviluppare all'interno delle scuole. Tra l'altro, in data 1 e 2 aprile p. v. si terrà una seduta della Conferenza delle Presidenti nella città di Reggio Calabria presso il Consiglio regionale.

La Commissione ha fatto proprio un documento, sottoscritto dal Comitato delle pari opportunità del Ministero dello Sviluppo economico, dalla Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di Pari Opportunità e dall'associazione Appello Donne e Media e rivolto a vari soggetti istituzionali, con il quale si richiede di dare seguito operativo ai nuovi impegni assunti con il contratto di servizio Rai 2010-2011, a partire dalla imminente ratifica dello stesso, in cui sono stati recepiti gli emendamenti presentati in sede di Commissione paritetica Rai-Governo e Commissione di Vigilanza;di dare inoltre un segnale concreto affinché il servizio pubblico provveda a implementare anche i contenuti dei palinsesti di prossima programmazione, con spazi e format in grado di riequilibrare l'attuale parziale rappresentazione del mondo femminile; di convocare, come da impegno assunto in data 15 aprile 2010 dal Ministro dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico di consultazione coinvolgendo tutti i soggetti interessati, istituzionali e datoriali, al fine di avviare le azioni necessarie alla condivisione di un nuovo quadro regolamentare"Donne e Media", in linea con gli altri paesi europei;di istituire ed insediare un Comitato ad hoc, per l'applicazione del codice di autoregolamentazione "Donne e Media" con compiti di monitoraggio, vigilanza, sanzione e proposta per il raggiungimento degli obiettivi indicati;e infine di promuovere ogni iniziativa idonea ad avviare in Europa un auspicabile armonizzazione delle diverse norme vigenti allo stato attuale nei paesi membri, per il raggiungimento di uno standard europeo nel settore regolamentare Donne Media ( si veda allegato B).

In occasione del 25 novembre, data in cui si celebra la giornata internazionale contro il femminicidio, la Commissione- nell'affermare che la violenza sulle donne ed i minori rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona e nello stesso tempo ribadire l'importanza che le istituzioni rimuovano ogni ostacolo che di fatto impedisca la piena parità- si è fatta promotrice presso i Consiglieri regionali, tramite audizione della Presidente in I Commissione Affari costituzionali e II Commissione Bilancio e programmazione, di un progetto, (presentato anche in conferenza stampa) tradotto dai Consiglieri stessi in una mozione sulla costituzione di parte civile da parte della Regione Calabria nei processi di violenza contro le donne ed i minori.

 

Sul versante istituzionale di particolare importanza è stato l'incontro della Presidente della Commissione , avvenuto lo scorso dicembre, con la Ministra Carfagna, che si è concluso con l'impegno, da parte di quest'ultima, di creare le condizioni per la costituzione di un rapporto maggiormente collaborativo tra il Ministero e le Commissioni Regionali di Pari Opportunità.
Sempre in prospettiva di un ruolo più significativo , si rende necessario nonché fondamentale avanzare una proposta di modifica alla legge istitutiva della Commissione ( la n. 4 del 1987, risalente a più di un ventennio) e al relativo Regolamento, che renderebbe più incisiva l'azione della Commissione prevedendo l'espressione di pareri vincolanti in sede di discussione di proposte di legge o il potere di iniziativa in materia di tutela dei diritti delle donne. Tali modifiche sono state auspicate, anche dallo stesso Presidente del Consiglio regionale nel suo discorso in occasione dell'insediamento della Commissione.
In ambito regionale, il confronto con l'Assessore con delega alle Pari Opportunità, ha portato,altresì, alla richiesta, per tramite della Presidente, di presenziare a qualsiasi tavolo di concertazione nell'ambito delle tematiche di cui si occupa la Commissione.

La Commissione si è fatta interprete della richiesta di estendere il progetto di una rete antiviolenza in tutte le realtà calabresi, anche attraverso il pieno l'utilizzo dei fondi riservati dalla Regione ai centri antiviolenza, nonché delle problematiche in merito ai centri di accoglienza, al Piano regionale per l'occupazione e il lavoro, la legge sulla famiglia, l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'immigrazione.

Per altro verso, la Commissione, nell'ambito delle attività di solidarietà verso i più deboli e di sensibilizzazione sui diritti umani con particolare riferimento ai temi del diritto alla vita, all'istruzione e alla salute, ha promosso un'iniziativa realizzata con l'Unicef, che si è svolta nella sede del Consiglio regionale della Calabria - presso l'auditorium "Nicola Calipari" il giorno 22 dicembre 2010 - con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale e la partecipazione del presidente, dei dipendenti nonché del Cral dello stesso ente.
L'iniziativa, nata dal progetto "Adotta una Pigotta", realizzato ormai da tanti anni dall'Unicef, vede coinvolti bambini e adulti unitamente al mondo della scuola e impegnati nella realizzazione di semplici bambole artigianali, la vendita delle quali ha come finalità quella di finanziare programmi di lotta alla mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo.
Il percorso del progetto si conclude con la consegna del kit salvavita, acquistati appunto con il ricavato della vendita delle Pigotte e destinati alle vaccinazioni dei bambini fino al loro 5° anno di vita e alle donne in gravidanza. L'iniziativa ha avuto una ricaduta importante: infatti, i fondi raccolti sono stati utilizzati per la fornitura di 180 kit salvavita.

Quest'ultima esperienza ha coinciso quasi contestualmente con l'iniziativa del Comune di Reggio Calabria per l'emanazione di un bando a favore della madri nubili; testo che la Commissione ha condiviso e su cui ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento, determinando di proporre l'estensione a tutti i comuni calabresi (con l'Assessore regionale alle Politiche Sociali della Giunta regionale, quale ulteriore promotore), fermo restando l'impegno ad inserire, nel corpo della legge sulla famiglia, la proposta inerente le azioni di tutela a favore delle donne in fase di separazione.

 

Certamente molto ancora si deve realizzare in una realtà come quella calabrese, caratterizzata da situazioni di rischio e precarietà per la condizione della donna e dal radicamento della mentalità maschilista ; in ogni modo la Commissione cercherà di realizzare gli obiettivi che si è prefissata per la realizzazione di un'effettiva pari dignità ed opportunità e godimento dei diritti civili e sociali.

 

 

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RELAZIONE ATTIVITA' (settembre - dicembre 2010)

 

Sin dal suo insediamento, avvenuto il 28 settembre 2010, la Commissione ha da subito posto come obiettivo principale quello di avviare una politica di rilancio e di rafforzamento del proprio ruolo, attraverso una maggiore presenza sul territorio e la proposizione di iniziative e/o progetti sul tema delle politiche di genere.
La Commissione, quindi, ha proceduto alla definizione della propria organizzazione interna, attraverso la nomina delle coordinatrici d'area (ciascuna per ogni provincia calabrese) e alla costituzione dei gruppi di lavoro, per come segue:

- Coordinatrice Area di Catanzaro - Commissaria Gigliotti;
- Coordinatrice Area di Cosenza - Commissaria Ciodaro;
- Coordinatrice Area di Crotone - Vicepresidente Carrozza;
- Coordinatrice Area di Reggio Calabria- Commissaria Lemma;
- Coordinatrice Area di Vibo Valentia - Commissaria Battelli.

- Gruppo "Donne e Lavoro"- Commissarie: Milazzo (coordinatrice), Ciarletta e Lemma;
- Gruppo "Scuola, Università e Ricerca"- Commissarie: Bianco (coordinatrice), Ciodaro e Zupi;
- Gruppo "Donne, salute e ambiente"-Commissarie Ciodaro (coordinatrice),Cristescu, Carrozza e De Stefano
- Gruppo "Donne e Diritti"- Commissarie: Multari (coordinatrice), Gigliotti e Battelli;
- Gruppo "Comunicazione e Cultura"- Commissarie: Zupi (coordinatrice), Bianco e Naim;
- Gruppo "Politiche Sociali"- Commissarie: Cristescu (coordinatrice), Bianco e Cusumano;
- Gruppo "Disciplina legislativa regionale"- Commissarie: Cusumano (coordinatrice), Ciarletta, Multari e Zupi.

All'interno del programma di attività che la Commissione ha perseguito, nonostante il breve arco temporale, è di notevole importanza il protocollo d'intesa (di cui all'allegato A) sottoscritto nell'ambito della Conferenza delle Presidenti degli Organismi Regionali di Pari Opportunità con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che si pone quali obiettivi principali quelli della promozione e diffusione della cultura delle pari opportunità, della prevenzione della violenza di genere, razziale e religiosa, attraverso iniziative, programmi e progetti da sviluppare all'interno delle scuole. Tra l'altro, in data 1 e 2 aprile p. v. si terrà una seduta della Conferenza delle Presidenti nella città di Reggio Calabria presso il Consiglio regionale.

La Commissione ha fatto proprio un documento, sottoscritto dal Comitato delle pari opportunità del Ministero dello Sviluppo economico, dalla Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di Pari Opportunità e dall'associazione Appello Donne e Media e rivolto a vari soggetti istituzionali, con il quale si richiede di dare seguito operativo ai nuovi impegni assunti con il contratto di servizio Rai 2010-2011, a partire dalla imminente ratifica dello stesso, in cui sono stati recepiti gli emendamenti presentati in sede di Commissione paritetica Rai-Governo e Commissione di Vigilanza;di dare inoltre un segnale concreto affinché il servizio pubblico provveda a implementare anche i contenuti dei palinsesti di prossima programmazione, con spazi e format in grado di riequilibrare l'attuale parziale rappresentazione del mondo femminile; di convocare, come da impegno assunto in data 15 aprile 2010 dal Ministro dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico di consultazione coinvolgendo tutti i soggetti interessati, istituzionali e datoriali, al fine di avviare le azioni necessarie alla condivisione di un nuovo quadro regolamentare"Donne e Media", in linea con gli altri paesi europei;di istituire ed insediare un Comitato ad hoc, per l'applicazione del codice di autoregolamentazione "Donne e Media" con compiti di monitoraggio, vigilanza, sanzione e proposta per il raggiungimento degli obiettivi indicati;e infine di promuovere ogni iniziativa idonea ad avviare in Europa un auspicabile armonizzazione delle diverse norme vigenti allo stato attuale nei paesi membri, per il raggiungimento di uno standard europeo nel settore regolamentare Donne Media ( si veda allegato B).

In occasione del 25 novembre, data in cui si celebra la giornata internazionale contro il femminicidio, la Commissione- nell'affermare che la violenza sulle donne ed i minori rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona e nello stesso tempo ribadire l'importanza che le istituzioni rimuovano ogni ostacolo che di fatto impedisca la piena parità- si è fatta promotrice presso i Consiglieri regionali, tramite audizione della Presidente in I Commissione Affari costituzionali e II Commissione Bilancio e programmazione, di un progetto, (presentato anche in conferenza stampa) tradotto dai Consiglieri stessi in una mozione sulla costituzione di parte civile da parte della Regione Calabria nei processi di violenza contro le donne ed i minori.

 

Sul versante istituzionale di particolare importanza è stato l'incontro della Presidente della Commissione , avvenuto lo scorso dicembre, con la Ministra Carfagna, che si è concluso con l'impegno, da parte di quest'ultima, di creare le condizioni per la costituzione di un rapporto maggiormente collaborativo tra il Ministero e le Commissioni Regionali di Pari Opportunità.
Sempre in prospettiva di un ruolo più significativo , si rende necessario nonché fondamentale avanzare una proposta di modifica alla legge istitutiva della Commissione ( la n. 4 del 1987, risalente a più di un ventennio) e al relativo Regolamento, che renderebbe più incisiva l'azione della Commissione prevedendo l'espressione di pareri vincolanti in sede di discussione di proposte di legge o il potere di iniziativa in materia di tutela dei diritti delle donne. Tali modifiche sono state auspicate, anche dallo stesso Presidente del Consiglio regionale nel suo discorso in occasione dell'insediamento della Commissione.
In ambito regionale, il confronto con l'Assessore con delega alle Pari Opportunità, ha portato,altresì, alla richiesta, per tramite della Presidente, di presenziare a qualsiasi tavolo di concertazione nell'ambito delle tematiche di cui si occupa la Commissione.

La Commissione si è fatta interprete della richiesta di estendere il progetto di una rete antiviolenza in tutte le realtà calabresi, anche attraverso il pieno l'utilizzo dei fondi riservati dalla Regione ai centri antiviolenza, nonché delle problematiche in merito ai centri di accoglienza, al Piano regionale per l'occupazione e il lavoro, la legge sulla famiglia, l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'immigrazione.

Per altro verso, la Commissione, nell'ambito delle attività di solidarietà verso i più deboli e di sensibilizzazione sui diritti umani con particolare riferimento ai temi del diritto alla vita, all'istruzione e alla salute, ha promosso un'iniziativa realizzata con l'Unicef, che si è svolta nella sede del Consiglio regionale della Calabria - presso l'auditorium "Nicola Calipari" il giorno 22 dicembre 2010 - con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale e la partecipazione del presidente, dei dipendenti nonché del Cral dello stesso ente.
L'iniziativa, nata dal progetto "Adotta una Pigotta", realizzato ormai da tanti anni dall'Unicef, vede coinvolti bambini e adulti unitamente al mondo della scuola e impegnati nella realizzazione di semplici bambole artigianali, la vendita delle quali ha come finalità quella di finanziare programmi di lotta alla mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo.
Il percorso del progetto si conclude con la consegna del kit salvavita, acquistati appunto con il ricavato della vendita delle Pigotte e destinati alle vaccinazioni dei bambini fino al loro 5° anno di vita e alle donne in gravidanza. L'iniziativa ha avuto una ricaduta importante: infatti, i fondi raccolti sono stati utilizzati per la fornitura di 180 kit salvavita.

Quest'ultima esperienza ha coinciso quasi contestualmente con l'iniziativa del Comune di Reggio Calabria per l'emanazione di un bando a favore della madri nubili; testo che la Commissione ha condiviso e su cui ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento, determinando di proporre l'estensione a tutti i comuni calabresi (con l'Assessore regionale alle Politiche Sociali della Giunta regionale, quale ulteriore promotore), fermo restando l'impegno ad inserire, nel corpo della legge sulla famiglia, la proposta inerente le azioni di tutela a favore delle donne in fase di separazione.

 

Certamente molto ancora si deve realizzare in una realtà come quella calabrese, caratterizzata da situazioni di rischio e precarietà per la condizione della donna e dal radicamento della mentalità maschilista ; in ogni modo la Commissione cercherà di realizzare gli obiettivi che si è prefissata per la realizzazione di un'effettiva pari dignità ed opportunità e godimento dei diritti civili e sociali.

 

 

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RELAZIONE ATTIVITA' (settembre - dicembre 2010)

 

Sin dal suo insediamento, avvenuto il 28 settembre 2010, la Commissione ha da subito posto come obiettivo principale quello di avviare una politica di rilancio e di rafforzamento del proprio ruolo, attraverso una maggiore presenza sul territorio e la proposizione di iniziative e/o progetti sul tema delle politiche di genere.
La Commissione, quindi, ha proceduto alla definizione della propria organizzazione interna, attraverso la nomina delle coordinatrici d'area (ciascuna per ogni provincia calabrese) e alla costituzione dei gruppi di lavoro, per come segue:

- Coordinatrice Area di Catanzaro - Commissaria Gigliotti;
- Coordinatrice Area di Cosenza - Commissaria Ciodaro;
- Coordinatrice Area di Crotone - Vicepresidente Carrozza;
- Coordinatrice Area di Reggio Calabria- Commissaria Lemma;
- Coordinatrice Area di Vibo Valentia - Commissaria Battelli.

- Gruppo "Donne e Lavoro"- Commissarie: Milazzo (coordinatrice), Ciarletta e Lemma;
- Gruppo "Scuola, Università e Ricerca"- Commissarie: Bianco (coordinatrice), Ciodaro e Zupi;
- Gruppo "Donne, salute e ambiente"-Commissarie Ciodaro (coordinatrice),Cristescu, Carrozza e De Stefano
- Gruppo "Donne e Diritti"- Commissarie: Multari (coordinatrice), Gigliotti e Battelli;
- Gruppo "Comunicazione e Cultura"- Commissarie: Zupi (coordinatrice), Bianco e Naim;
- Gruppo "Politiche Sociali"- Commissarie: Cristescu (coordinatrice), Bianco e Cusumano;
- Gruppo "Disciplina legislativa regionale"- Commissarie: Cusumano (coordinatrice), Ciarletta, Multari e Zupi.

All'interno del programma di attività che la Commissione ha perseguito, nonostante il breve arco temporale, è di notevole importanza il protocollo d'intesa (di cui all'allegato A) sottoscritto nell'ambito della Conferenza delle Presidenti degli Organismi Regionali di Pari Opportunità con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, che si pone quali obiettivi principali quelli della promozione e diffusione della cultura delle pari opportunità, della prevenzione della violenza di genere, razziale e religiosa, attraverso iniziative, programmi e progetti da sviluppare all'interno delle scuole. Tra l'altro, in data 1 e 2 aprile p. v. si terrà una seduta della Conferenza delle Presidenti nella città di Reggio Calabria presso il Consiglio regionale.

La Commissione ha fatto proprio un documento, sottoscritto dal Comitato delle pari opportunità del Ministero dello Sviluppo economico, dalla Conferenza delle Presidenti degli Organismi regionali di Pari Opportunità e dall'associazione Appello Donne e Media e rivolto a vari soggetti istituzionali, con il quale si richiede di dare seguito operativo ai nuovi impegni assunti con il contratto di servizio Rai 2010-2011, a partire dalla imminente ratifica dello stesso, in cui sono stati recepiti gli emendamenti presentati in sede di Commissione paritetica Rai-Governo e Commissione di Vigilanza;di dare inoltre un segnale concreto affinché il servizio pubblico provveda a implementare anche i contenuti dei palinsesti di prossima programmazione, con spazi e format in grado di riequilibrare l'attuale parziale rappresentazione del mondo femminile; di convocare, come da impegno assunto in data 15 aprile 2010 dal Ministro dello Sviluppo economico, il tavolo tecnico di consultazione coinvolgendo tutti i soggetti interessati, istituzionali e datoriali, al fine di avviare le azioni necessarie alla condivisione di un nuovo quadro regolamentare"Donne e Media", in linea con gli altri paesi europei;di istituire ed insediare un Comitato ad hoc, per l'applicazione del codice di autoregolamentazione "Donne e Media" con compiti di monitoraggio, vigilanza, sanzione e proposta per il raggiungimento degli obiettivi indicati;e infine di promuovere ogni iniziativa idonea ad avviare in Europa un auspicabile armonizzazione delle diverse norme vigenti allo stato attuale nei paesi membri, per il raggiungimento di uno standard europeo nel settore regolamentare Donne Media ( si veda allegato B).

In occasione del 25 novembre, data in cui si celebra la giornata internazionale contro il femminicidio, la Commissione- nell'affermare che la violenza sulle donne ed i minori rappresenta una violazione dei diritti fondamentali della persona e nello stesso tempo ribadire l'importanza che le istituzioni rimuovano ogni ostacolo che di fatto impedisca la piena parità- si è fatta promotrice presso i Consiglieri regionali, tramite audizione della Presidente in I Commissione Affari costituzionali e II Commissione Bilancio e programmazione, di un progetto, (presentato anche in conferenza stampa) tradotto dai Consiglieri stessi in una mozione sulla costituzione di parte civile da parte della Regione Calabria nei processi di violenza contro le donne ed i minori.

 

Sul versante istituzionale di particolare importanza è stato l'incontro della Presidente della Commissione , avvenuto lo scorso dicembre, con la Ministra Carfagna, che si è concluso con l'impegno, da parte di quest'ultima, di creare le condizioni per la costituzione di un rapporto maggiormente collaborativo tra il Ministero e le Commissioni Regionali di Pari Opportunità.
Sempre in prospettiva di un ruolo più significativo , si rende necessario nonché fondamentale avanzare una proposta di modifica alla legge istitutiva della Commissione ( la n. 4 del 1987, risalente a più di un ventennio) e al relativo Regolamento, che renderebbe più incisiva l'azione della Commissione prevedendo l'espressione di pareri vincolanti in sede di discussione di proposte di legge o il potere di iniziativa in materia di tutela dei diritti delle donne. Tali modifiche sono state auspicate, anche dallo stesso Presidente del Consiglio regionale nel suo discorso in occasione dell'insediamento della Commissione.
In ambito regionale, il confronto con l'Assessore con delega alle Pari Opportunità, ha portato,altresì, alla richiesta, per tramite della Presidente, di presenziare a qualsiasi tavolo di concertazione nell'ambito delle tematiche di cui si occupa la Commissione.

La Commissione si è fatta interprete della richiesta di estendere il progetto di una rete antiviolenza in tutte le realtà calabresi, anche attraverso il pieno l'utilizzo dei fondi riservati dalla Regione ai centri antiviolenza, nonché delle problematiche in merito ai centri di accoglienza, al Piano regionale per l'occupazione e il lavoro, la legge sulla famiglia, l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'immigrazione.

Per altro verso, la Commissione, nell'ambito delle attività di solidarietà verso i più deboli e di sensibilizzazione sui diritti umani con particolare riferimento ai temi del diritto alla vita, all'istruzione e alla salute, ha promosso un'iniziativa realizzata con l'Unicef, che si è svolta nella sede del Consiglio regionale della Calabria - presso l'auditorium "Nicola Calipari" il giorno 22 dicembre 2010 - con il patrocinio della Presidenza del Consiglio regionale e la partecipazione del presidente, dei dipendenti nonché del Cral dello stesso ente.
L'iniziativa, nata dal progetto "Adotta una Pigotta", realizzato ormai da tanti anni dall'Unicef, vede coinvolti bambini e adulti unitamente al mondo della scuola e impegnati nella realizzazione di semplici bambole artigianali, la vendita delle quali ha come finalità quella di finanziare programmi di lotta alla mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo.
Il percorso del progetto si conclude con la consegna del kit salvavita, acquistati appunto con il ricavato della vendita delle Pigotte e destinati alle vaccinazioni dei bambini fino al loro 5° anno di vita e alle donne in gravidanza. L'iniziativa ha avuto una ricaduta importante: infatti, i fondi raccolti sono stati utilizzati per la fornitura di 180 kit salvavita.

Quest'ultima esperienza ha coinciso quasi contestualmente con l'iniziativa del Comune di Reggio Calabria per l'emanazione di un bando a favore della madri nubili; testo che la Commissione ha condiviso e su cui ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento, determinando di proporre l'estensione a tutti i comuni calabresi (con l'Assessore regionale alle Politiche Sociali della Giunta regionale, quale ulteriore promotore), fermo restando l'impegno ad inserire, nel corpo della legge sulla famiglia, la proposta inerente le azioni di tutela a favore delle donne in fase di separazione.

 

Certamente molto ancora si deve realizzare in una realtà come quella calabrese, caratterizzata da situazioni di rischio e precarietà per la condizione della donna e dal radicamento della mentalità maschilista ; in ogni modo la Commissione cercherà di realizzare gli obiettivi che si è prefissata per la realizzazione di un'effettiva pari dignità ed opportunità e godimento dei diritti civili e sociali.