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LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
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n. 16
SEDUTA Di lunedì 8 febbraio 2016
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE NICOLA IRTO
Inizio lavori h. 15,15
Fine
lavori h.
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario
Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta
precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta
precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Riferito, preliminarmente, che la proposta
di legge in esame è stata approvata all’unanimità nella seduta della terza
Commissione, ricorda che con deliberazione numero 289 del 31 marzo 2010 la
Giunta Regionale della Calabria ha approvato un progetto per la realizzazione
del Registro Tumori di popolazione della regione
Calabria.
Ravvisata la
necessità per la Calabria di dotarsi di tale indispensabile strumento di
valutazione e studio di una patologia a forte impatto sanitario e sociale quale quella oncologica, precisa che con la presente
proposta di legge si propone di instituire il Registro tumori della Calabria
come coordinamento della rete dei tre registri sub regionali, con riferimento
alle macroaree di Cosenza-Crotone, Catanzaro-Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Evidenziando che il registro avrà una duplice
funzione, da un lato di prevenzione e dall’altro di valutazione dei rischi nel
territorio di riferimento, sottolinea che lo stesso
andrà adeguato rispetto al Registro tumori nazionale, facendo, a tal riguardo
riferimento al particolare processo di accreditamento cui dovranno adeguarsi le
Aziende sanitarie provinciali (ASP) della Calabria.
Considerata, tra
l’altro, l’importanza di istituire un coordinamento regionale, anche attraverso
un collegamento ed uno scambio di dati informativi che
derivano dalle varie analisi e dallo studio dei territori, per calibrare le
esigenze emergenti con i dati scientifici, ritiene necessario un riesame dei
criteri complessivi, procedendo ad un allineamento dell’intero territorio
regionale al registro tumori nazionale con una fase di raccolta dati e
accreditamento nel più breve tempo possibile.
Ricordando, infine,
che anche in Parlamento sono stati presentati in tal senso dei disegni di legge
e che in tutta Italia vi sono 45 registri di cui 5
specializzati, evidenzia, altresì, che dalla presente legge non derivano nuovi
o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.
Evidenziato come si
sia interessato delle patologie oncologiche in virtù della sua attività
professionale di medico, si dichiara soddisfatto della trattazione dell’argomento
nella seduta odierna.
Comunicando di aver preso
attenta visione del testo elaborato, riferisce di aver presentato tre emendamenti,
finalizzati a semplificare l’attuazione della proposta.
Illustra, quindi,
brevemente il contenuto di detti emendamenti: il primo prevede una sorta di ridefinizione
del registro tumori; il secondo chiarisce dove
allocare le unità funzionali ed il registro per realizzare un centro di
riorganizzazione dei dati; il terzo volto a definire con precisione le fonti
dei flussi informativi, cioè tutte le notizie che provengono dai territori
dalle varie province.
Per concludere, ricorda come nel registro tumori non saranno
ricompresi tutti i casi di tumore verificatisi in Calabria, a causa della
altissima emigrazione sanitaria.
Evidenzia il lungo e proficuo
lavoro svolto per produrre un testo efficace ed utile
e ritiene che le proposte emendative avanzate dal consigliere Mangialavori,
benché apprezzabili, siano di fatto già contenute.
Ritiene, però, utile
eliminare il comma 7 dell’articolo 3 per fugare
eventuali perplessità circa l’inesistenza di oneri aggiuntivi.
Sottolineato che la proposta di
legge in esame tende a colmare il vuoto normativo esistente rispetto ad altre Regioni
del Paese, apprezza ampiamente l’iniziativa che consentirà, a suo dire, un
approccio razionale al problema.
Propone, quindi, la
costituzione di una Commissione speciale di inchiesta
che si impegni ad indagare sulle cause dell’elevata incidenza di patologie
tumorali in determinati territori della Calabria, al fine di redigere un Piano di
prevenzione cui allocare le risorse necessarie; in proposito, ricorda quanto siano allarmanti
i dati sino ad oggi raccolti, riferendo alcuni casi esemplificativi.
Considera, pertanto,
necessario, un percorso di ricognizione generale che consenta un quadro chiaro,
preciso e puntuale, capace di far emergere le anomalie esistenti e,
soprattutto, le eventuali correlazioni tra le patologie oncologiche e
l’ambiente, anche addebitabili all’utilizzo di
materiali potenzialmente dannosi per la salute.