IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO
SOMMARIO
__________
8.
SEDUTA
DI MERCOLEDI’ 4 AGOSTO 2010
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO
Inizio lavori h.13.12
Sospensione
lavori dalle h.13,31 alle h.15,33
Fine lavori h.22.52
BOVA Giuseppe (Gruppo
Misto),*
Sulla gravissima intimidazione subita dal Presidente del Consiglio regionale
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
AIELLO Ferdinando,
relatore,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
AIELLO Pietro, assessore
all’urbanistica,*
DATTOLO
Alfonso, relatore,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
FRANCHINO Mario (Autonomia
e Diritti)
GIORDANO Giuseppe, relatore,*,*,*
PRINCIPE Sandro, relatore,*,*,*,*,*,*,*
TALLINI Domenico, assessore
al personale
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
BATTAGLIA Demetrio (PD),*,*,*,*,*
BATTAGLIA Demetrio, relatore,*
BILARDI Giovanni Emanuele (Scopelliti Presidente)
BOVA Giuseppe (Gruppo
Misto),*,*,*,*,*
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)
MANCINI Giacomo, assessore
al bilancio, programmazione e fondi europei,*
ORSOMARSO Fausto, segretario
questore f.f.
TRIPODI Pasquale Maria (UDC),*
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
BOVA Giuseppe (Gruppo
Misto),*,*,*,*,*
MANCINI Giacomo, assessore
al bilancio, programmazione e fondi europei,*
TRIPODI Pasquale Maria (UDC),*
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Legge il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di una mozione e di una interrogazione, appena annunciate in Aula, inerenti la conversione della centrale Enel di Rossano in centrale a carbone.
Chiede l’inserimento al primo punto all’ordine dei lavori della mozione, annunciata nelle comunicazioni dal Presidente, relativa al presidio multi soccorso esistente allo svincolo di Bagnara.
Pone ai voti l’inserimento dell’interrogazione e della mozione richieste dal consigliere Aiello Ferdinando che sono inseriti al punto sei dell’ordine dei lavori, indi pone ai voti l’inserimento della mozione, richiesta dal consigliere Bova, che è inserita al settimo punto all’ordine dei lavori.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno inerente la condizione del sistema carcerario in Calabria.
Pone ai voti la richiesta di inserimento di ordine del giorno del consigliere Nucera che è inserito all’ottavo punto all’ordine dei lavori.
Rinnovata la sua personale solidarietà e quella del Partito Democratico al Presidente del Consiglio regionale, chiede, però, per il futuro il rispetto dei tempi di convocazione, così come annunciato dallo stesso Presidente ad avvio di legislatura.
Assicura che per il futuro si cercherà di avere il massimo rispetto dei tempi di convocazione, indi chiede di sospendere brevemente la seduta perché possa recarsi ad incontrare i lavoratori dell’Arpacal, così come richiesto dalle sigle sindacali.
Pur comprendendo l’esistenza di motivazioni straordinarie che possano indurre ad una sospensione dei lavori, evidenzia che sarebbe opportuno che all’incontro con i lavoratori dell’Arpacal partecipassero, anche, i presidenti dei gruppi consiliari, stante che l’incontro si terrà presso la sede del Consiglio regionale.
Riferito che l’incontro dà seguito ad una specifica richiesta delle sigle sindacali, rivolta al Presidente del Consiglio regionale ed al Presidente della Giunta regionale, afferma che i gruppi verranno invitati a partecipare ad un eventuale successivo incontro, indi sospende la seduta, annunciando che i lavori riprenderanno alle 14,30.
La
seduta sospesa alle 13,31 riprende alle 15,33
(L’intervento è riportato in integrale)
Vorrei ringraziare pubblicamente tutti quanti –
in quest’Aula e fuori – mi sono stati vicini apprendendo della
lettera di minaccia con pallottole contro la mia persona.
I messaggi, anche affettuosi, di solidarietà e gli
attestati di stima che mi sono pervenuti e stanno continuando a giungere in
queste ore da amici, politici di ogni schieramento, da figure istituzionali ma
anche da semplici cittadini, costituiscono per me nuova linfa di impegno e di
rigore.
Nei contenuti, nella pluralità e
nell’ampiezza, di queste dichiarazioni, colgo la conferma che questo tipo
di battaglie si combattono vittoriosamente quanto più si è in
tanti ed uniti.
Il fenomeno, purtroppo, nella nostra regione ha
investito e investe tanti amministratori pubblici, sindaci e politici, con
frequenza a volte quotidiana. Non ci sono più, in questo senso,
‘zone franche’: dal Pollino all’Aspromonte sembra ormai senza
soluzione di continuità.
Ma la Calabria degli onesti non si arrende e non getta
la spugna di fronte a questi metodi.
Anche perciò intendo spendermi e lavorare
quotidianamente.
Personalmente per me nulla è cambiato: oggi
sono qui, come ieri e gli altri giorni, del resto, al lavoro.
Continuo ugualmente ad assolvere i miei compiti con
l’impegno ed anche la serenità di sempre.
Agli organi inquirenti, alle forze dell’ordine e
alla magistratura, rinnovo tutta la mia fiducia, sicuro che con il loro lavoro
faranno piena luce sulla vicenda.
Purtroppo, come si sa, sono stato già oggetto
in passato di ‘attenzioni’. E questi fatti hanno creato certo
tensioni e apprensioni e tanta preoccupazione in famiglia e a tutti i miei
cari.
Però episodi del genere, gravi e inquietanti,
non mi hanno impedito di svolgere lo stesso la mia attività politica e
istituzionale. Sarà così anche adesso che ignoti mi hanno
indirizzato quest’ultima oscura minaccia a quattro mesi dalla mia
elezione a Presidente dell’Assemblea regionale.
Non mi lascerò distogliere da questo fronte di
impegno che, come è sempre stato e continuerà ad essere, per
quanto mi riguarda, vede come priorità assoluta l’opposizione alle
mafie, ai poteri occulti e a ogni forma di prevaricazione, per la
legalità e la trasparenza.
Ma la nostra Assemblea è chiamata anche in
causa per diretta competenza, che non
è certo irrilevante in materia.
Ricordo che nella scorsa
legislatura anche la Calabria si è dotata di uno
specifico strumento legislativo (la legge n. 5 del 2007, integrata con la L.R. 13 giugno 2008, n. 15)
che ha sancito il concetto di
sicurezza collocato in un contesto più ampio che delinea un
sistema integrato di politiche di sicurezza.
Quella legge, con tutti gli importanti adempimenti previsti – tra i quali
la realizzazione del Rapporto annuale sullo stato della sicurezza nella
Regione – è rimasta finora una legge-manifesto: tocca adesso a
noi, e faccio appello al Consiglio regionale nella sua interezza, riprenderla e
attuarla colmando questo grave vuoto.
Tutto questo, sempre e comunque nella strada
intrapresa del rinnovamento e del cambiamento di cui la Calabria e i calabresi
hanno urgente bisogno.
(Applausi dai banchi dei
consiglieri e dai posti riservati al pubblico)
Confermata la sua solidarietà e dell’intero Esecutivo al
Presidente del Consiglio regionale, riferisce che è di qualche ora fa la
notizia che negli uffici postali di Catanzaro Lido è stata rinvenuta una
lettera contenente un proiettile calibro 9, indirizzata alla Vicepresidente
della Giunta regionale, Antonella Stasi. Evidenzia, quindi, come i vili atti
intimidatori ai danni dei rappresentanti istituzionali non facciano altro che
confermare che la criminalità vuole destabilizzare le azioni di una
classe dirigente che, a suo avviso, sta procedendo con attività determinate a combattere le logiche
della criminalità e dell’illegalità, con l’avvio di
“una stagione di stravolgimenti”. A suo dire, la sfida dovrà
essere accolta e si dovrà continuare nella lotta al malaffare grazie,
anche, al rispetto per chi governa la cosa pubblica, facendo a meno, di contro,
di “professorini dell’antimafia”.
Riferito, dunque, che da un incontro con i sindaci calabresi è
emersa la necessità di porre azioni finalizzate alla crescita ed al
cambiamento, in sintonia, auspica nuove prospettive per l’intera Regione.
Ricordato che gli atti intimidatori si sono, purtroppo, sempre verificati ai danni dei rappresentanti istituzionali, ritiene si debba avviare una politica attiva contro la criminalità organizzata, in collaborazione con il Governo nazionale che dovrebbe, a suo avviso, aumentare le risorse destinate alle forze dell’ordine ed alla magistratura, attraverso innanzitutto una sorta di riforma culturale, senza la quale ogni lotta alla ‘ndrangheta sarà sterile.
Ribadita la sua personale solidarietà al Presidente del Consiglio regionale e del suo gruppo, ed estesala alla Vicepresidente Stasi, annuncia che sarà favorevole a tutte le iniziative tese alla lotta al crimine organizzato. Nell’ambito, poi, dell’emergenza sicurezza in Calabria, vero freno allo sviluppo, evidenzia come gli amministratori locali siano i più limitati a svolgere le loro funzioni istituzionali.
Ritiene, quindi, che il primo segnale di lotta concreta alla criminalità possa partire dall’instaurazione di un clima democratico civile in seno all’Assemblea, scevro dalla demonizzazione dell’avversario che, avvertito come nemico, è spesso di fatto indicato quale bersaglio. Indi, riconosciuta al Presidente Talarico un’immagine di speranza per l’intera Regione, auspica che la Calabria riconosca che nella civile democrazia non esistono nemici ma semplicemente avversari politici, ognuno con il proprio ruolo e con rispetto reciproco.
Rinnovata la solidarietà e la vicinanza da parte del proprio gruppo consiliare per il grave episodio intimidatorio nei confronti del Presidente del Consiglio e della Vicepresidente della Giunta regionale, Antonella Stasi, ritiene che la Calabria debba dare una risposta forte contro tali avvenimenti nel segno della legalità e della trasparenza, distinguendosi per i provvedimenti adottati nel corso dell’attuale legislatura.
Ritenuto doveroso esprimere la solidarietà contro episodi di questo tipo e ricordate le violenze conosciute in passato dalla politica con l’omicidio Fortugno, sottolinea che la solidarietà va espressa concretamente rafforzando un patto tra chi vince, che ha il dovere di governare e chi perde, che deve svolgere una funzione di controllo e di stimolo, nella consapevolezza che la responsabilità è di tutti ma soprattutto di chi governa.
Fatta rilevare la campagna diffamatoria in atto sulla stampa nazionale
nei confronti della nostra regione, ritiene necessario dare risposte forti
attraverso l’approvazione di leggi, evitando l’isolamento di chi
governa, escludendo dalle risorse pubbliche il malaffare e premiando le
capacità.
Considerato che la relazione alla proposta di legge in discussione
è già stata svolta nella precedente seduta del Consiglio, passa
all’esame degli emendamenti presentati, raccomandando il rispetto del
regolamento interno per la durata degli interventi.
Ritenuta la proposta di legge in esame non coerente con i buoni
propositi di rinnovamento espressi dal centro- destra in campagna elettorale e
in questo inizio di legislatura, esprime preoccupazione per le conseguenze
dell’approvazione della legge in discussione, attesa la sismicità
del territorio calabrese.
Affermato che gli emendamenti presentati dalla minoranza sono
finalizzati a riportare la legge alla ratio di quella
nazionale, evitando l’aumento generalizzato del 20 per cento della
volumetria esistente sul territorio calabrese e limitando gli interventi solo
ad edifici unifamiliari e bifamiliari non superiori a 1000 mc
e solo a seguito di rilascio di permesso di costruzione e non con una semplice
DIA, invita il Presidente del Consiglio, il Presidente della Giunta e
l’assessore Gentile ad una attenta riflessione e propone di rinviare la
proposta di legge in Commissione per un necessario approfondimento.
Ribadita preoccupazione per l’impatto che il provvedimento
avrà sul territorio calabrese, si associa al consigliere Principe
nell’invito a riesaminare la legge in Commissione, confermando la
volontà di collaborare per il miglioramento del testo, volontà
ribadita con la presentazione degli emendamenti.
Presidenza del Vicepresidente
Alessandro Nicolò
Ricordato il percorso della legge in Commissione, auspica che questa
venga approvata al più presto al fine di dare una risposta alle esigenze
di sviluppo economico della regione, affermando la disponibilità
all’accoglimento degli emendamenti presentati da esponenti
dell’opposizione, finalizzati
al miglioramento del testo in discussione.
Contrariamente a quanto affermato dal consigliere Fedele, ritiene che
la legge in discussione non sia attesa da tutti i calabresi e, a tal fine,
ricorda le perplessità e l’opposizione di alcuni ordini
professionali.
Ribadita la preoccupazione dell’impatto della legge sul
territorio calabrese a causa del dissesto idrogeologico dei nostri territori,
afferma che gli emendamenti presentati sono finalizzati non a fare
ostruzionismo, ma a fornire un fattivo contributo per una legge che non
pregiudichi ulteriormente il territorio calabrese.
Ritenuto doveroso intervenire per fare chiarezza rispetto a quanto
affermato dal consigliere Principe, dichiara che gli argomenti addotti dal
centro-sinistra sono, a suo avviso, strumentali e le preoccupazioni espresse
dovrebbero piuttosto riguardare i fenomeni di abusivismo diffusi nella nostra
regione.
Fatto rilevare come la legge nazionale sia stata recepita solo nelle
Regioni con governi di centro-destra, sottolinea che oggi non è in discussione
una legge urbanistica, ma un provvedimento mirato al contrasto della crisi
economica attraverso il rilancio
delle attività edilizie.
Ricordato che il Governo regionale
di centro-sinistra nella precedente legislatura non è riuscito a
dotare la nostra regione di una legge in materia, rivolti i complimenti alla
Commissione per l’eccellente lavoro svolto, auspica che si pervenga
all’approvazione della legge, che prevede adeguati strumenti di tutela e
di controllo volti ad arginare le problematiche espresse.
Affermato di non essere sicuro che nei prossimi anni, i calabresi ringrazieranno per il provvedimento che si vuole approvare, evidenzia che la legge in discussione viene impropriamente detta “legge sulla casa” quando invece in realtà risulta essere un provvedimento che mira a dare fiato all’attività edilizia e all’economia nazionale.
Nutre dubbi sul fatto che la distribuzione di cemento sulle coste e nelle città possa davvero rispondere ai bisogni abitativi dei calabresi, ed evidenzia che in questi ultimi 30 anni si è costruito molto al punto tale che moltissime regioni sono state devastate da una edilizia selvaggia che ha imbruttito l’intero paesaggio. Ritiene pertanto necessario che in Calabria vengano stabiliti dei vincoli, maggior regole che possano porre fine alla cementificazione abusiva in modo continuativo e progressivo. A suo avviso, piuttosto che parlare di “legge sulla casa” si dovrebbe parlare di condono mascherato poiché con queste norme “indecenti” si dà la possibilità di incrementare del 35% il manufatto esistente. Conclude affermando che la proposta dovrebbe essere rivista in modo serio, con tranquillità per evitare l’incremento in modo selvaggio ed indiscriminato di cemento che certamente a suo giudizio non porta nessun beneficio o guadagno ai calabresi.
Premesso di aver ascoltato gli
interventi con molta attenzione, vista l’importanza del provvedimento che
ricorda è finalizzato al rilancio
dell’economia mediante il sostegno all’attività edilizia ed
al miglioramento della qualità architettonica ed energetica del
patrimonio edilizio esistente, evidenzia il buon lavoro svolto in
Commissione con l’apporto di emendamenti migliorativi da parte di tutti i
componenti, che hanno lavorato con responsabilità ma anche
nell’intento di licenziare il testo velocemente. Sottolineato che proprio
in alcune Regioni governate dal centrosinistra quali
Affermato che il provvedimento in discussione inciderà in modo negativo sullo sviluppo urbanistico della Calabria, concorda con l’assessore Tallini che ha sottolineato le contraddizioni che hanno segnato il Governo di centro sinistra nella legislatura passata circa le politiche abitative.
Asserisce, poi, che il provvedimento in discussione è tra i più permissivi rispetto a quelli approvati nelle altre Regioni, sottolineando come il territorio calabrese risulta già edificato per il 26% della sua estensione e come il provvedimento in discussione andrà ad aggravare la qualità delle abitazioni esistenti sul territorio calabrese, che come risaputo è ad alto rischio idrogeologico.
Conclude affermando che la proposta di legge può essere approvata introducendo in essa dei limiti rigorosi e chiari, facendo così in modo che la stessa diventi uno strumento utile e non pericoloso a disposizione dei cittadini calabresi.
Rispondendo al consigliere Dattolo, sottolinea come le proposte della maggioranza non sono fondate su preconcetti ideologici ma su elementi riguardanti la difesa dell’ambiente, che nella legge in discussione non viene adeguatamente tutelato visto che in essa sono presenti tutti gli ingredienti che possono nuocere allo stesso.
Sottolinea come in Calabria il rapporto abitanti/unità abitative è tra i più alti al mondo con la presenza, però, di case sfitte ed incomplete che non aiutano la capacità attrattiva del territorio per fini turistici.
Conclude asserendo di concordare con la seconda parte del testo in discussione riguardante la riqualificazione in quanto quel pezzo della proposta mira a tutelare l’ambiente.
Pone in votazione l’articolo
1e 2, che sono approvati, indi pone in discussione l’articolo 3.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9188 a firma Giordano.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9188.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9188, che è respinto, acquisito il parere negativo della Giunta e del relatore, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9118.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9118.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9118 che è respinto, acquisito il parere negativo della Giunta e del relatore, pone ai voti l’articolo 3 che è approvato, indi pone in discussione l’articolo 4 e l’emendamento protocollo numero 9187 a firma Giordano.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9187.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9187 che è respinto, acquisito il parere negativo della Giunta e del relatore, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9119.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9119.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9119 che è respinto, acquisito il parere negativo della Giunta e del relatore, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9251.
Affermato che l’emendamento in discussione è nella sostanza uguale all’emendamento protocollo numero 9055 presentato dal gruppo del PD, chiede che l’emendamento protocollo numero 9055 venga discusso congiuntamente all’emendamento protocollo numero 9251.
Precisato che l’emendamento presentato non vuole essere una contestazione verso il buon lavoro svolto dai dipartimenti competenti, asserisce che l’emendamento in discussione vuole rendere l’articolato in sintonia con quanto stabilito dalla Conferenza Stato- Regioni.
Conclude affermando che non ha nessuna preclusione affinché l’emendamento venga discusso unitamente a quello presentato dal consigliere Principe.
Afferma che riguardo a questo punto del provvedimento non può che fare un plauso al lavoro dell’Aula e alla responsabilità degli assessori Aiello e Gentile.
Ringrazia il consigliere Principe e sottolinea come l’assessorato all’urbanistica non ha lavorato attraverso i media ma ha aspettato il giorno in cui era convocato il Consiglio regionale per presentare in Aula e quindi nel luogo deputato a produrre leggi l’emendamento in discussione.
Propone di accogliere i due emendamenti in coordinamento formale.
Dichiara di essere d’accordo con quanto proposto dal Presidente.
Pone in votazione i due emendamenti per i quali è previsto il coordinamento formale che sono approvati.
Illustra l’emendamento numero 9056 che richiama il rispetto degli strumenti urbanistici generali e delle norme del codice civile in relazione a distanze ed altezze, per prevenire liti tra vicini.
Esprime parere contrario in quanto ciò ridurrebbe eccessivamente l’ambito di applicazione della norma.
Registrato il parere contrario anche da parte della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9057, a firma del consigliere Principe ed altri.
Illustra l’emendamento, teso a sopprimere il punto e) del comma 2, in quanto esprime perplessità per la possibilità di applicare l’ampliamento volumetrico anche agli edifici in corso di costruzione.
Visti i pareri negativi del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto. Pone ai voti l’intero articolo 4.
Per dichiarazione di voto, chiarisce che si asterrà, in quanto, avuto riguardo agli emendamenti testè respinti, il gruppo del partito democratico tiene comunque in considerazione l’apertura dimostrata dalla maggioranza per quanto i principi posti alla base del provvedimento in discussione.
Dichiara che l’articolo è approvato e passa all’esame degli emendamenti riguardanti l’articolo 5, ponendo in discussione l’emendamento protocollo numero 9058, a firma Principe ed altri, invitandolo ad illustralo.
Spiega che l’emendamento, come quelli precedenti, riguarda il rispetto degli strumenti urbanistici generali e delle norme del codice civile in relazione a distanze ed altezze.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9120, a firma Guccione ed altri.
Illustra l’emendamento, che mira ad escludere le zone a rischio geologico – idraulico dall’applicazione della legge in discussione, a vantaggio della sicurezza della collettività.
Pone in evidenza che l’emendamento è sovrabbondante, in quanto per costruire occorre uniformarsi alle prescrizioni legislative.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9059 a firma del consigliere Principe ed altri, e, visti i pareri negativi del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 8189/1 a firma Giordano.
Illustra il contenuto dell’emendamento, che si propone di limitare le casistiche di applicabilità della legge, introducendo un indice minimo di prestazione energetica al di sotto del quale non può essere rilasciata l’abitabilità o agibilità dell’ampliamento.
Esprimendo parere negativo all’emendamento, rassicura sull’impegno, da parte della Giunta regionale, in riferimento alla materia del risparmio energetico, oggetto di sicura attenzione ed ulteriore regolamentazione.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone ai voti l’articolo 5, che è approvato. Introduce l’emendamento protocollo numero 8189/2, a firma Giordano, in relazione all’articolo 6
Illustra il contenuto dell’emendamento, che introduce un termine inderogabile per la realizzazione degli interventi e sopprime la previsione di applicabilità agi edifici in fase di condono edilizio.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, lo pone ai voti, constatando che è respinto. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9121, a firma Guccione ed altri.
Chiede che gli immobili interessati dagli interventi previsti dalla legge in discussione siano regolarmente accatastati, per ribadire, in coerenza con le dichiarazioni del relatore, che occorre frenare gli abusi.
Rilevato che l’approvazione dell’emendamento chiuderebbe la porta alle situazioni in corso di accatastamento e regolarizzazione, esprime parere contrario .
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9125, a firma Guccione ed altri insieme con gli emendamenti protocollo numero 9060, a firma Principe ed altri, e 9123, a firma Guccione ed altri, di identico contenuto.
Illustra l’emendamento, che abroga il comma 3 dell’articolo 6, che prevede l’applicabilità della legge agli edifici per cui sia in corso una procedura di condono edilizio.
Afferma che la sanatoria deve essere comunque presentata prima della richiesta di Dia e che la totale abrogazione lo vede contrario perché troppo penalizzante per chi è interessato alla procedura di condono.
Pone ai voti l’emendamento, che è respinto; indi passa alla discussione dell’emendamento protocollo numero 9129, a firma Guccione ed altri.
Chiede che chi ha beneficiato in passato di condoni sia escluso dall’applicazione della legge; sostiene che in caso contrario beneficerebbe nella sostanza di un altro condono.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9126, a firma Guccione ed altri.
Spiega che l’emendamento mira al rispetto del vincolo di inedificabilità.
Spiega che tale prescrizione può ritenersi contenuta dalla legge.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9127 a firma Guccione ed altri
Illustra l’emendamento, che introduce l’obbligo del rispetto del vincolo di in edificabilità.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero9128, a firma Guccione ed altri.
Illustra l’emendamento, che, in continuità con i precedenti, si propone di incentivare il rispetto della normativa di settore per limitare abusi.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti gli emendamenti che sono respinti; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9061, a firma Principe ed altri.
Prescindendo dalle ragioni di natura igienica che inducono a dubitare dell’opportunità di rendere abitabili sottotetti e seminterrati, sollecita la maggioranza a constatare che, dopo aver ritenuto di concedere il beneficio dell’ampliamento volumetrico solo alle piccole abitazioni, si concede alle stesse un ulteriore beneficio.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9130 a firma Guccione ed altri.
Illustra il contenuto dell’emendamento, che impone di non modificare la destinazione d’uso degli edifici, per scongiurare speculazioni.
Pone in evidenza che la previsione di un termine di cinque anni dalla comunicazione di ultimazione di lavori è utile proprio a questo.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 9124, a firma Guccione ed altri.
Illustra l’emendamento, che sopprime il comma 10 dell’articolo 6, che prevede la possibilità di esecuzione dei lavori previa presentazione di Dia.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 9062, a firma Principe ed altri.
Spiega che l’emendamento sostituisce la Dia con il permesso a costruire che, a suo dire, garantisce un maggiore controllo.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 9063, a firma Principe ed altri.
Chiarisce che la disposizione da emendare (comma 11, articolo 6) consente ai comuni di ridurre gli oneri accessori e ciò, tenuto conto della pressione delle comunità, indurrebbe certamente i Sindaci a farlo, a discapito delle finanze dell’ente locale.
Registrato il parere contrario del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto, visto il parere negativo del relatore e della Giunta regionale. Indi pone in discussione l’ emendamento protocollo numero 9131, a firma Guccione ed altri.
Chiarisce che l’emendamento introduce un termine di validità temporale limitato a 12 mesi dall’entrata in vigore della legge per la Dia.
Sottolinea che il termine generale (di 36 mesi) risulta già ridotto a 24 nel corpo della legge, e pertanto esprime parere contrario all’emendamento.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9232, a firma Dattolo.
Illustra che l’emendamento recepisce le prescrizioni della finanziaria nazionale.
Pone ai voti l’emendamento, che è approvato. Indi pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 9064,che è respinto e pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9132, a firma Guccione ed altri.
Chiarisce che l’emendamento introduce l’obbligo di canoni agevolati e calmierati per le unità abitative interessate dall’intervento.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9133, a firma Guccione ed altri.
Spiega che l’emendamento introduce un nuovo comma all’articolo 6, concernente il rispetto della normativa di settore.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; successivamente pone ai voti l’intero articcolo 6, che è approvato; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9134, a firma Guccione ed altri.
Chiarisce che l’introduzione del parere di un geologo garantisce maggiore sicurezza.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9190, a firma Giordano.
Illustra l’emendamento, che esclude gli edifici beneficiari di condono dall’applicazione del piano casa.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9066, 9067, 9065 che sono respinti visto il parere negativo del relatore e della Giunta regionale. Pone ai voti l’intero articolo 7 che è approvato e pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 9191, a firma Giordano.
Illustra l’emendamento, che introduce indici di prestazione energetica.
Ribadisce l’impegno della Giunta regionale nel settore dell’energia pulita.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9125, 9192, che sono respinti e pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9136, a firma Guccione ed altri.
Illustra l’emendamento, riguardante l’applicazione della legge urbanistica regionale.
Registrato il parere contrario della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è respinto; indi pone ai voti gli emendamenti protocollo numero 9068, 9069, 9137, 9138, 9122, che sono respinti visto il parere negativo del relatore e della Giunta regionale. Successivamente passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 9070, a firma principe ed altri.
Chiarisce che la legge potrebbe portare a varianti urbanistiche ad hoc e ciò non è corretto.
Afferma che la materia è di competenza dei Comuni e dà parere negativo.
Pone ai voti l’emendamento, che è respinto. Indi pone ai voti l’intero articolo 9 , che è approvato, e gli articoli 10, 11, 12, che sono approvati.
Preso atto dell’apertura della Giunta regionale che ha consentito di migliorare il testo all’articolo 4, esprime voto contrario alla legge nel suo complesso alla luce del mancato accoglimento degli emendamenti che avrebbero sia impedito gli aumenti di volumetrie sugli edifici non residenziali sia previsto, nel caso di demolizione e ricostruzione, di attivare il procedimento di concessione edilizia anziché la DIA. Dichiarate, quindi, le sue forte preoccupazioni per il contenuto del provvedimento, ricorda che dal prossimo 1 gennaio le concessioni per le nuove costruzioni dovranno essere rilasciate dal Genio Civile.
Esprime parere contrario alla proposta di legge nel suo complesso.
A nome del suo gruppo dichiara voto contrario al provvedimento, benché riconosca una “timida” apertura da parte dell’Esecutivo, non sufficiente però a tutelare la Calabria da una cementificazione incontrollata.
Esprime voto contrario alla proposta di legge che giudica priva di qualunque destinazione sociale.
Dichiarato a nome del suo gruppo voto contrario al provvedimento, censura l’incapacità odierna del Consiglio regionale di licenziare un provvedimento efficace nel rispetto delle regole di cui la Calabria ha forte bisogno, al pari della sicurezza e dell’armonia urbana, ritenendo che la legge si limiti ad applicare in maniera automatica ed indifferenziata l’aumento delle volumetrie.
Pone ai voti la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata.
Sostenuto che la proposta di legge vada inquadrata come risposta alla crisi economica mondiale che ha avuto ripercussioni anche per la Calabria, riferisce che la stessa prevede una rimodulazione della spesa che, con notevole sforzo, ha riguardo delle classi più deboli, consentendo nel medio termine il superamento e la risoluzione del disvalore di bilancio regionale. Affermato, quindi, che il provvedimento – per il quale ringrazia le strutture amministrative della Commissione Bilancio e del Dipartimento bilancio della Giunta regionale – rappresenta una inversione di tendenza, attraverso la riduzione delle spese istituzionali, in linea con il programma di governo del Presidente Scopelliti, chiarisce come si sia provveduto tra l’altro alla riduzione delle spese per gli organi collegiali, le commissioni ed i comitati, al monitoraggio e modifica di enti strumentali ed alla ristrutturazione della spesa sanitaria. Infine, evidenziato come sia indispensabile applicare i principi di trasparenza e rigore con determinazione perché ci siano bilanci trasparenti, accessibili e partecipati, sottolinea l’opportunità rappresentata dalla cosi detta “burocrazia zero” prevista dalla Legge n. 78/2010.
Giudicato qualificante il provvedimento in esame, ritiene che la sua approvazione porterà la Calabria su una strada virtuosa riguardo la spesa pubblica, contrariamente alla prassi consolidata in decenni di regionalismo, con un impianto legislativo teso a tagliare gli sprechi ed eliminare gli sperperi. A suo dire, la portata del cambiamento è evidente da una semplice lettura delle rubriche del provvedimento che danno una chiara idea degli interventi posti in essere che ritiene siano manifesto del cambiamento che la maggioranza ed il Presidente Scopelliti intendono porre in essere. Evidenziata, anche, la grave crisi economica che affligge l’intero Paese e la comunità europea, afferma che saranno necessari sacrifici e scelte coraggiose per consentire nel tempo la creazione di margini di manovra. Riconosciuto il contributo offerto in Commissione dalle opposizioni, cui riconosce un apporto costruttivo e collaborativo, e ricordato che il disavanzo ereditato dalla passata gestione ammonta a 300 milioni di euro, evidenzia che la proposta di legge consentirà una riduzione delle spese di 15 milioni di euro per il 2010 e di 40 milioni di euro dal 2011, senza alcuna ripercussione sui cittadini in termini di pressione fiscale.
Infine, evidenzia che il provvedimento consentirà una sorta di riequilibrio economico tra la Giunta ed il Consiglio regionale cui verranno riconosciute risorse eliminate nel corso della passata legislatura.
In qualità di componente della seconda Commissione censura i provvedimenti in esame che giudica indirettamente gravosi per i cittadini. Infatti, a suo dire, benché non vi sia un aumento della pressione fiscale i cittadini saranno chiamati a pagare il prezzo di scelte quali il commissariamento della sanità.
Presidenza
del Vicepresidente Alessandro Nicolò
Censurata l’incapacità della manovra di produrre azioni costruttive, senza incidere sulle entrate, penalizzando le imprese ed alcune categorie di lavoratori, annuncia che puntualizzerà le sue critiche durante l’esame dell’articolato e dei relativi emendamenti, in particolare censura: la scelta di tagliare risorse alle Province per il pagamento degli emolumenti del personale trasferito ai sensi della legge regionale n. 34 del 2002; la diminuzione al fondo per la montagna; la diminuzione delle risorse destinate alla ristrutturazione dei centri storici; la trasformazione dell’Arpacal in azienda di natura privatistica, attraverso una scelta politica di “vecchio stile” ed a suo avviso clientelare.
Presidenza
del Presidente Francesco Talarico
Atteso che il vero banco di prova per la maggioranza sarà rappresentato dal bilancio di previsione, giudica negativamente la manovra di assestamento, annunciando comunque una opposizione attenta e senza pregiudizi
Pur consapevole che la manovra di assestamento del bilancio si
inserisce in un momento di grave crisi economica nazionale ed internazionale,
tuttavia ritiene che questo non giustifichi le misure contenute nella proposta
di legge in esame, in cui si individuano, a suo avviso, segnali contraddittori,
in quanto da un lato si spuntano spese cosiddette superflue mentre
dal’altro si ampliano capitoli di spesa, ad esempio quelli relativi ai
costi della politica.
Precisato che gli emendamenti presentati sono finalizzati ad effettuare
una reale riduzione della spesa pubblica regionale, sottolinea la
necessità di comprendere le motivazione che hanno indotto la Giunta
regionale all’adozione di questo drastico provvedimento di messa in
liquidazione dell’Arpacal, per di più
con una procedura, a suo dire, inusuale.
Con riferimento alle Comunità montane, evidenzia la
necessità di una legge organica, ritenendo impensabile continuare a
mantenere in vita tali enti, impiegando ingenti risorse economiche, di fatto
sottratte al finanziamento di altri interventi.
Giudicata negativamente la manovra di assestamento in discussione,
rinvia ogni ulteriore commento alla fase di approvazione di bilancio di
previsione, in cui attende di conoscere come l’Esecutivo regionale
affronterà i problemi atavici della nostra regione, tra cui in
particolare il problema della sanità.
Presidenza del Vicepresidente
Alessandro Nicolò
Ascoltata la relazione del Consigliere Morelli e dell’assessore
Mancini che reputa onesta in alcuni passaggi, ritiene tuttavia, che lo sforzo
fatto dai calabresi rischia di essere vanificato in presenza di una politica
nazionale sfavorevole e ostile.
Ritenendo meritevoli le intenzioni dell’Esecutivo regionale di
razionalizzazione della spesa pubblica regionale, rileva, tuttavia, la presenza
di scelte politiche contraddittorie, effettuate sulla scia
dell’entusiasmo, che finiscono per tradire queste intenzioni.
Con riferimento alla messa in liquidazione dell’Arpacal, non comprendendo le ragioni di questo
provvedimento e il suo inserimento nell’ambito delle misure di
razionalizzazione della spesa, richiama l’articolo 54, comma 3 dello
Statuto regionale che per la istituzione di nuovi enti richiede una legge approvata
a maggioranza di due terzi dei componenti del Consiglio e, pertanto, auspica un
confronto con l’opposizione, disponibile ad offrire il suo contributo.
Quanto al Progetto Stage, ritiene importante non disperdere tali
intelligenze calabresi, utilizzando, previe le opportune verifiche, i fondi
europei per l’assistenza tecnica.
Sottolineato che le parole
“cambiamento e modernizzazione” spesso vengono usate dai politici
sia nelle sedi istituzionali che nelle campagne elettorali in modo a volte
esagerato, evidenzia che in questi anni le risorse straordinarie per
A suo avviso sono necessarie scelte coraggiose, il provvedimento in esame, infatti, imbocca la strada giusta, perché oggi occorre creare occupazione e sviluppo sul territorio. Giudica positiva la scelta del Presidente Scopelliti ad affidare all’assessore Mancini oltre alla delega al bilancio anche quella della programmazione e fondi europei poiché ritiene che la scelta porterà sviluppo e i calabresi potranno investire nella regione. Fatto notare come sia importante raggiungere obiettivi e risultati in tutti i settori di questa nuova stagione, sottolinea alcuni punti che a suo avviso sono innovativi quali il controllo e il monitoraggio della spesa. Conclude sottolineando l’immagine positiva e il forte impulso propositivo che oggi si vuole dare alla Calabria.
Evidenziato che il gruppo di Italia dei valori con gli interventi precedenti ha già espresso preoccupazioni per la manovra, ritiene, intanto, che la lotta allo spreco deve essere potenziata, molte voci di spesa potrebbero essere decurtate, inoltre a suo avviso nella manovra non c’è un intervento strutturale. Viene sottolineato come innovativo il taglio alle spese e contemporaneamente ci sono altri emendamenti che portano ad un aumento dei costi; chiede di capire il motivo per il quale si intende liquidare l’Arpacal e allo stesso tempo si concede la proroga ad una società in liquidazione e tante altre contraddizioni. Esprime perplessità e preoccupazione sulle scelte anche in merito al taglio delle risorse alle province.
Ritiene necessario ed opportuno
fare solo delle considerazioni di carattere generale. Affermato di aver
apprezzato molto il garbo dell’assessore Mancini e del relatore
nell’illustrare le difficili tematiche ai calabresi, sottolinea che il
bilancio richiede una ristrutturazione notevole e quello che viene
chiamato “intervento riformatore” è un processo influenzato
ed ispirato dalla manovra Tremonti.
A suo avviso è necessario che il bilancio si interfacci con le norme
europee, la scelta di tagliare sulle risorse da destinare alle province non
è positivo, molti interventi seri sono stati tagliati e la speranza e
queste risorse vadano a finanziare la legge sulla famiglia. Altra questione che
intende sottolineare è il taglio delle risorse alle Ferrovie della
Calabria e chiede al Presidente Scopelliti che idea
ha sui trasporti dal momento che sembra che egli abbia chiesto per
Affermato che bisogna dare atto all’assessore Mancini dell’impegno profuso per la stesura del documento in discussione e per la disponibilità dallo stesso dimostrata in Commissione dove non si è risparmiato fornendo chiarimenti ai commissari e agli auditi e che analogo riconoscimento merita il Presidente della Seconda Commissione per come ha organizzato i lavori e le audizioni che hanno permesso ai commissari di acquisire importanti notizie per l’approvazione del bilancio di previsione 2011.
Sottolinea come l’assessore Mancini abbia affermato che la Regione non può più sopportare un disavanzo di trecento milioni di euro che sicuramente non può essere coperto attraverso il ricorso al finanziamento esterno o di emettere obbligazioni che oggi nessun cittadino sottoscriverebbe.
Asserito di convenire con la proposta in discussione in quanto era necessario intervenire per ridurre le spese comprese quelle di funzionamento della Regione stessa, sottolinea come l’opposizione abbia mantenuto in Commissione un atteggiamento responsabile ritirando molti emendamenti presentati.
Conclude asserendo che vista la manovra Tremonti e la prossima introduzione del federalismo fiscale è necessario invertire la rotta seguita fino ad oggi lavorando per ridurre l’indebitamento e per razionalizzare la spesa.
Affermato che nel bilancio di assestamento non si intravedono segnali positivi in quanto lo stesso è influenzato dalle scelte poste in essere nella finanziaria nazionale che condanna la Calabria e il Mezzogiorno ad essere sempre più emarginata, sottolinea, come a suo avviso sarebbe opportuno che il Presidente Scopelliti intervenga affinchè venga bloccato il processo che porta all’istituzione del federalismo fiscale e contro l’egemonia della Lega Nord.
Puntualizzato come questa manovra non garantisce nessuna prospettiva per la regione e come sia opportuno che venga intrapresa una battaglia che porti alla stabilizzazione dei circa venti mila precari ancora esistenti in Calabria, sottolinea come, a suo avviso, sia importante creare risorse libere in bilancio al fine di porre in essere politiche oculate di sviluppo e occupazione.
Conclude dichiarando il suo voto contrario alla manovra di bilancio in quanto in essa non si intravedono proposte innovative che possano migliorare lo stato in cui versa la Calabria.
Asserito che in politica contano i risultati che si producono, puntualizza di aver sentito delle sottolineature che a suo avviso dovevano essere avanzate al momento dell’approvazione dell’ultimo bilancio della scorsa legislatura, invita, quindi, i consiglieri a recarsi presso i vari assessorati per rendersi conto di come non siano stati elaborati i bandi programmati per il 2008.
A suo avviso, necessita una riforma strutturale del bilancio agendo non solo sulle risorse comunitarie ma anche sulla razionalizzazione delle tante spese inutili, sottolinea, però, come questo bilancio di assestamento contiene delle scelte che fanno capire come questo Governo regionale vuole porre in essere scelte che diano chiari segnali di discontinuità rispetto al passato.
Conclude sottolineando come l’assessore al bilancio pur in presenza di tante criticità ha fatto delle scelte importanti nell’interesse dei calabresi.
Sottopone all’Aula l’articolato: pone ai voti gli articoli 1 e 2, che sono approvati: introduce l’emendamento protocollo numero 9165, a firma Giordano e Talarico, relativo all’articolo 3 e, registrato il parere negativo del relatore e della Giunta regionale, lo pone ai voti e comunica che è respinto. Pone ai voti l’intero articolo 3 e l’articolo 4, che sono approvati. Indi introduce l’emendamento protocollo numero 9074, a firma Bilardi e altri.
Illustra l’emendamento, che
prevede incremento della dotazione finanziaria del capitolo di bilancio
1013101, per far fronte alle necessità nascenti dalla nuova delega alle politiche euro-mediterranee,
all'internazionalizzazione, alla cooperazione tra i popoli ed alle politiche
per la pace.
Registrato il parere positivo del relatore e della Giunta regionale, lo pone ai voti e comunica che è approvato; indi introduce l’emendamento protocollo numero 9183, a firma Battaglia
Illustra l’emendamento, spiegando che l’articolo 5 prevede la possibilità di dismettere beni demaniali senza però vincolare il ricavato: ciò comporta, secondo la sua esperienza, la destinazione delle somme alle spese correnti. Propone pertanto l’abrogazione.
Visto il parere negativo del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento e comunica che è respinto. Pone ai voti l’intero articolo 5, che è approvato. Indi pone ai voti l’ emendamento protocollo numero 9166, a firma Talarico.
Illustra l’emendamento, che a suo dire comporterà una maggiore riduzione di spesa.
Visto il parere negativo del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento e comunica che è respinto. Indi pone ai voti l’articolo 6 che è approvato. Passa, quindi all’emendamento protocollo numero 9167, a firma Giordano e Talarico, che è respinto, visto il parere negativo del relatore e della Giunta.
Indi pone ai voti l’intero articolo 7, che è approvato. Introduce l’emendamento protocollo numero 9168, a firma Giordano e Talarico che è respinto, visto il parere negativo del relatore e della Giunta; Indi pone ai voti l’intero articolo 8, che è approvato. Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9169, a firma Giordano e Talarico, che è respinto e pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9183, a firma Battaglia.
Illustra l’emendamento, teso ad una maggiore razionalizzazione della riduzione della spesa, ritenendo che il condivisibile intento della Giunta sia stato realizzato attraverso sostanziali anticipazioni di tagli, aggravate, peraltro, da un meccanismo di decurtazione automatica correlata alla mancata o tardiva valutazione dei Dirigenti generali.
Visto il parere negativo del relatore e della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento e comunica che è respinto; indi pone ai voti l’intero articolo 9, che è approvato. Introduce l’emendamento protocollo numero 9170, a firma Giordano e Talarico, che è respinto, e mette in votazione l’intero articolo 10 e 11, che sono approvati; successivamente pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9171, a firma Giordano e Talarico, che è respinto, visto il parere negativo del relatore e della Giunta.
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Annuncia che ha presentato due emendamenti alla legge di assestamento di bilancio, perché condivide l’impegno sulla riduzione alle spese ed ai costi, pur non condividendo la metodologia con cui questi sono stati proposti dall’Esecutivo.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9144, a firma Principe.
Fatto proprio l’emendamento, illustra che lo stesso introduce una variazione all’articolo 12 del disegno di legge, al fine di migliorarlo. Spiega infatti che il primo comma del citato articolo prevede che l’assetto organizzativo delle Fondazioni partecipate dalla sola Regione Calabria è modificato, nelle more dell’approvazione di una normativa di riorganizzazione degli enti sub‐regionali. Tuttavia nota che al comma 3 dello stesso articolo è introdotto un trattamento differente per gli Istituti, le Agenzie, le Aziende e gli altri enti dipendenti, ausiliari o vigilati dalla Regione, con la previsione di un termine; inoltre sottolinea che il Consiglio regionale non può intromettersi nella libertà statutaria delle fondazioni con tale decisione.
Registrato il parere positivo del relatore e della Giunta regionale, lo pone ai voti e comunica che è respinto; indi pone ai voti l’intero articolo 12, che è approvato.
Chiede la votazione per appello nominale.
Fa la chiama
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 45; hanno risposto sì: 28; hanno risposto no:17; assenti 5; pertanto l’articolo è approvato.
Evidenzia che ai sensi dell’articolo 54, comma 3, dello Statuto la norma in discussione deve essere approvata con una maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri, quindi 33 consiglieri.
Osserva che la maggioranza qualificata prevista dall’articolo 54 dello Statuto non è richiesta per l’articolo in esame, alla luce anche del parere offerto dal servizio legislativo del Consiglio regionale.
Chiede di sapere quali siano le motivazioni del parere.
Comunicato che l’articolo 12 è da intendersi approvato, passa all’esame dell’articolo 12 - bis sul quale è stato presentato un subemendamento a firma del consigliere Fedele.
Chiede di poter conferire, al banco del Presidente, con i capigruppo per esporre loro il testo di un subemendamento all’articolo 12 – bis.
Invita i capigruppo al banco della Presidenza.
Sottolinea che il parere consegnato si riferisce all’articolo 12 - bis e non al 12 con il quale non è, a suo dire, attinente.
Chiede di sapere quando è stato presentato il subemendamento, ricordando che ai sensi del Regolamento gli emendamenti ed i subemendamenti devono essere presentati 24 ore prima dell’esame della proposta.
Riferisce che, alla luce dell’eccezionalità dell’argomento, il subemendamento è frutto dell’incontro tenuto con le sigle sindacali ed i rappresentanti dei lavoratori dell’Arpacal, indi lo pone ai voti come emendamento sostitutivo dell’articolo 12 bis.
Premesso di aver apprezzato il lavoro fatto in Commissione, in cui sono state espresse delle convinzioni, osserva che sarebbe stato opportuno dare al provvedimento la forma di un progetto di legge organico che seguisse il normale iter legislativo. Sostiene, quindi, che sarebbe necessario approfondire nel merito la proposta, censurando le dinamiche sin qui adottate che precedentemente proponevano la liquidazione dell’Arpacal e la creazione di una nuova Azienda per successivamente presentare una proposta completamente differente che, a suo dire, fa pensare che il reale problema dell’Arpacal sia rappresentato dall’impossibilità di rimuoverne i vertici perché non rientranti nei limiti della legge sullo spoils system.
Alla luce delle difficoltà e dei sacrifici annunciati dall’assessore Mancini, giudica l’emendamento in discussione aggravante la spesa regionale, stigmatizzando il comportamento della maggioranza che accusa di mancanza di correttezza. Auspica, quindi, il rinvio dell’intera norma per approfondirne il merito.
Chiesto che vengano garantite le prerogative dell’Assemblea, censurando la scelta di ammettere un subemendamento che di fatto è interamente sostitutivo del testo approvato in Commissione, ricorda che precedentemente le minoranze si erano rese disponibili ad un rinvio dell’intera normativa Arpacal alla prossima seduta di Consiglio regionale, invito non accolto dalla maggioranza, indi chiede al Presidente Talarico che formalmente dichiari irricevibile l’emendamento e che si faccia garante dell’Assemblea garantendone le prerogative dell’opposizione.
Ricordato che nella scorsa legislatura, per le motivazione procedurali sin qui sollevate, l’allora maggioranza ritirò gli emendamenti di tale portata, evidenzia che la gravità della situazione è stata provocata dalla proposta di messa in liquidazione dell’Arpacal avanzata dalla Giunta regionale, giudicando il subemendamento a firma del consigliere Fedele incoerente con i dettami dell’articolo 12, appena approvato e teso a ridurre il numero di componenti dei CDA degli Enti. Evidenziato, dunque, come appaia evidente che le motivazioni che hanno portato alla proposta siano legate all’impossibilità di rimuovere i vertici dell’Arpacal, ritiene il subemendamento irricevibile e ne chiede l’immediato rinvio alla Commissione competente.
Registrata approssimazione e dilettantismo nell’affrontare la problematica, stante che il subemendamento rappresenta una totale modifica della legge, senza consentire alla minoranza di apportarvi contributi, auspica il ritiro dell’emendamento ed il proseguimento del suo esame secondo il normale iter legislativo, indi ne chiede l’approvazione per appello nominale.
Rilevata l’evidente contraddizione tra l’articolo della proposta di legge in discussione e il contenuto del sub- emendamento, considerato, a suo avviso, irricevibile, si associa al consigliere Censore richiedendo che si proceda alla votazione per appello nominale.
Rilevata la scorrettezza procedurale in base alla quale questo
emendamento è pervenuto in Aula, preso atto di quanto dichiarato in
conferenza stampa al termine dell’incontro del Presidente del Consiglio e
della Giunta in merito alla costituzione di un tavolo tecnico con le
organizzazioni sindacali, invita a ritirare l’emendamento nel rispetto
delle procedure, ribadendo la più ampia disponibilità a
collaborare con la maggioranza per pervenire all’elaborazione di un
provvedimento condiviso.
Dichiarate irricevibili le eccezioni formali, ricordato il lavoro
svolto in esito all’incontro con le organizzazioni sindacali, pone ai
voti l’emendamento sostitutivo dell’articolo 12 - bis
che è approvato.
Ricorda che insieme al consigliere Censore aveva chiesto il voto per appello nominale.
Precisa di non aver sentito la richiesta di votazione per appello nominale
e che, comunque, questa va fatta nel momento in cui si procede alla votazione.
Chiede di intervenire per dichiarazione di voto, affermando di aver
interrotto il Presidente nel momento in cui si stava procedendo alla votazione.
Precisa che l’articolo è stato già votato. Indi
passa all’emendamento protocollo numero 9161 a firma Orsomarso.
Illustra l’emendamento sub – emendato in Aula, che aggiunge
il comma 1 all’articolo 12- ter (Disposizioni sul
servizio di anagrafe zootecnica).
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9161 a firma Orsomarso che è approvato.
Preso atto di quanto avvenuto in Aula in cui è stato negato il
voto per appello nominale, dichiara che la minoranza abbandona i lavori in
quanto non è possibile svolgere il ruolo che dovrebbe esserle garantito.
Pone ai voti l’articolo 12 – ter, l’articolo 12 – quater e
l’articolo 12 quinquies
che sono approvati. Indi si passa all’emendamento protocollo numero 9063
a firma Tripodi.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9093 che aggiunge
l’art. 12 sexties
(Disposizioni in materia agricola).
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9093 che è
approvato con il parere favorevole del relatore. Comunica che
l’emendamento protocollo numero 9199 a firma Salerno, Gallo e Chiappetta viene ritirato, indi pone ai voti gli articoli
13 e 14 che sono approvati. Comunica che l’emendamento protocollo numero
9145 a firma Principe è decaduto, indi pone ai voti l’emendamento
protocollo numero 9160 a firma Orsomarso
all’articolo 15 che è approvato, con il parere positivo del
relatore e della Giunta regionale. Pone ai voti l’articolo 15 come
emendato che è approvato, indi l’articolo 15 – bis che è approvato,
l’articolo 15 – ter che è approvato con le modifiche proposte dal
consigliere Tripodi con coordinamento formale.
Pone ai voti l’articolo 15 – quater, che è
approvato. Indi comunicato che
l’emendamento protocollo numero 9175 a firma Giordano e altri è
decaduto, pone ai voti l’articolo 15 – quinquies che è
approvato. Si passa all’emendamento protocollo numero 9235 a firma
Sulla sull’articolo 15
– sexties
che è assunto da Bova che viene approvato con coordinamento formale.
Indi passa all’emendamento protocollo numero 9239 a firma Nicolò
che è decaduto. Pone ai voti l’articolo 15 – sexties e
l’articolo 16 che sono approvati. Indi si passa
all’emendamento protocollo
numero 9184 a firma Battaglia che è decaduto, l’emendamento
protocollo numero 9091 a firma Magno che è ritirato, l’emendamento
protocollo numero 9087 a firma Tripodi
che prevede un emendamento all’articolo 31, comma 1, della Legge
regionale numero 15 del 2008 che è approvato con il parere positivo del
relatore e della Giunta. Pone ai voti l’emendamento protocollo numero
9090 a firma Magno sui commi 3 ter e 3 quater dell’articolo 2 della legge regionale numero
36 del 2008 che è approvato con il parere positivo del relatore e della
Giunta. Indi illustra l’emendamento protocollo numero 9196 a sua firma
che prevede l’abrogazione di 179
leggi regionali dal 1970 al 1990, per ridurre l’inflazione
legislativa e, quindi, consentire ai cittadini di individuare con maggiore
chiarezza le norme vigenti, previa verifica del coordinamento formale.
Raccomanda il coordinamento formale affinché si verifichi la
possibilità di abrogazione di leggi di bilancio attese le
criticità espresse dalla Corte dei Conti al riguardo.
Pone ai voti l’emendamento che è approvato con
coordinamento formale. Indi pone ai voti l’emendamento protocollo numero
9163 a firma Bilardi relativo alla riscossione degli oneri
per la gestione del servizio di depurazione, che viene approvato con il parere
favorevole del relatore e della Giunta e comunica che l’emendamento
protocollo numero 9075 a firma dell’assessore Pugliano
di medesimo contenuto è decaduto. Indi pone ai voti l’articolo 16
che è approvato. Pone ai voti la legge nel suo complesso che è
approvata.
Motiva la sua presenza in Aula diversamente da quanto fatto dagli altri
componenti della minoranza per il suo intento di esercitare fino in fondo le
sue funzioni esprimendo il suo parere negativo.
Passa al terzo punto all’ordine del giorno.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9195 all’articolo 1, comma 7 che recita: “Il Consiglio demanda alla Giunta regionale la predisposizione, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, di un progetto di legge riguardante l’esodo volontario dei dipendente di Giunta e Consiglio”.
Con il parere favorevole della Giunta
pone in votazione l’emendamento che viene approvato con il coordinamento
formale, indi pone in votazione l’articolo 1, 2 , 3, 4, 5, 6 che vengono
approvati. Informa che l’emendamento protocollo numero
Illustra l’emendamento protocollo numero 9110 che recita “ All’articolo 7 comma 2 sostituire le parole “4 annualità con 10 annualità”.
Esprime il parere favorevole dell’Esecutivo
Pone in votazione l’emendamento che viene approvato. Indi comunica che l’emendamento numero 9111 viene respinto, mentre il 9088, 9089 vengono approvati. Pone, quindi, in votazione l’articolo 7 che viene approvato, l’emendamento protocollo numero 9257 viene approvato, indi viene approvato l’articolo 8, mentre l’articolo 8bis viene approvato con coordinamento formale.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9252, articolo 8 ter, che riguarda l’impegno assunto con gli stagisti de programma “Stage”, di istituire un tavolo tecnico per trovare una risoluzione alla problematica.
Esprime parere favorevole all’emendamento.
Pone in votazione l’emendamento che viene approvato quindi passa all’articolo 9.
Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9151.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9151 che è respinto sentito il parere negativo del relatore e della Giunta, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9156.
Afferma che l’emendamento si illustra da se.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9156 che è approvato, idi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9150.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9150.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9150 che è respinto, pone in votazione l’articolo 12 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9182.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9182.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9182 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9179.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9182.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9182 che è respinto, pone ai voti l’articolo 12 bis che è approvato, afferma che l’emendamento protocollo numero 9201 a firma Nucera è trasformato in raccomandazione per l’assessore al ramo, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9154.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9154.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9154 che è respinto, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9086.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9086.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9086 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9229.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9229 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 9237.
Afferma che l’emendamento si illustra da sè.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9237 che è approvato, pone in votazione l’articolo 13 , l’articolo 14 e le tabelle di riferimento che sono approvati.
Affermato che l’abbandono dei consiglieri di minoranza ha facilitato l’approvazione del provvedimento, sottolinea come dare troppa enfasi al provvedimento è sbagliato e che il vero banco di prova sarà l’approvazione del bilancio di previsione per il 2011.
Esprime il suo apprezzamento per l’approvazione di un provvedimento che rappresenta una riforma importante che permette un risparmio della spesa.
Pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra il provvedimento affermando che lo stesso è stato approvato all’unanimità in Commissione grazie al grande lavoro svolto dall’assessore Caligiuri.
Pone in votazione il provvedimento amministrativo n. 38/9^ che è approvato.
Illustra il provvedimento asserendo che lo stesso ha per oggetto la proroga del piano faunistico del 2003.
Pone in votazione il provvedimento amministrativo n. 40/9^, che è approvato, pone in votazione la mozione a firma Bova e quella a firma Nucera che sono approvate, indi toglie la seduta.
La seduta termina alle 22,52
La Dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)