IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
87.
SEDUTA DI GIOVEDI’ 7 AGOSTO 2014
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO
NICOLÒ
Inizio lavori h. 15,34
Fine
lavori h.
18,42
INDICE
NUCERA Giovanni, Segretario Questore
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
CHIZZONITI Aurelio (Insieme per la Calabria), *
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
MINASI Clotilde (NCD), *, *, *
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)
MORRONE Giuseppe (Forza Italia)
PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente, *, *, *
PRESIDENTE, *, *, *
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD), *
SULLA Francesco, Segretario Questore
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della seduta odierna dell’ordine del giorno riguardante la società Infocontact, operante nel settore delle telecomunicazioni ed attiva sul territorio calabrese nelle due sedi di Lamezia Terme e Rende (CS) al fine di prevedere tutte le possibili e ipotizzabili misure per scongiurare la perdita del posto di lavoro dei dipendenti.
Chiede, poi, l’inserimento all’ordine dei lavori della seduta di un ordine del giorno riguardante il mantenimento del sistema delle Camere di Commercio nell’ambito di un processo di riforma di semplificazione e di trasparenza della Pubblica Amministrazione.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine dei lavori dei due ordini del giorno che sono inseriti.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 551/9 riguardante il settore dell’agricoltura e della forestazione in Calabria e l’inserimento dei bilanci dell’ARCEA e dell’ATERP di Reggio Calabria.
Chiarisce che
nella seduta odierna non saranno inseriti ed esaminati progetti di legge che non siano stati preventivamente
discussi in Conferenza dei Capigruppo, ma soltanto ordini
del giorno. Precisa, poi, che è
volontà della Conferenza dei capigruppo inserire tutti i provvedimenti
indifferibili nella seduta prevista
per il mese di Settembre, invita pertanto il consigliere a soprassedere alla
richiesta d’inserimento.
Chiede l’inserimento di un ordine
del giorno con il quale si impegna
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del giorno protocollo numero 36427 che è inserito.
Sottolineato che il progetto di legge in discussione nel
corso dei mesi è stato esaminato ed approfondito in maniera ampia coinvolgendo
le province, l’assessorato e il direttore generale affinché si giungesse alla
più ampia condivisione, riferisce che approda, quindi, in Aula un testo capace
di far ripartire un sistema, a suo dire, al collasso.
Ripercorso il lungo iter legislativo che ha caratterizzato la proposta,
con vari passaggi dalla quarta commissione alla seconda e viceversa, illustra
il testo che ha carattere di urgenza ed
indifferibilità ed è strutturato in otto articoli con l’obiettivo di dotare
Chiede, pertanto, che l’Aula approvi il progetto di legge.
Sottolineata l’importanza dell’argomento trattato e riconosciuto
il grande traguardo di chiarezza raggiunto, reputa la proposta di legge molto
valida sotto l’aspetto dell’indirizzo generale in quanto chiarisce
definitivamente le mansioni e le competenze dei Comuni già impostate dalla
legge nazionale; sottolinea, altresì, come, l’abrogazione dell’articolo 7 - avvenuta
in Commissione - non garantisca la copertura finanziaria in una fase
“emergenziale”, come quella attuale, che costringe a fornire risposte immediate
anche ai privati che devono avere la possibilità di garantire l’opportuna
eliminazione dei rifiuti.
Ritiene che la proposta, che costituirà la base del nuovo Piano dei
rifiuti, pur offrendo una nuova impostazione, dovrebbe, tuttavia, prendere in
seria considerazione il parere del Dipartimento bilancio che, non dando
garanzie finanziarie, é ancora indirizzato verso la previsione della
contabilità speciale.
Evidenziato che i Comuni sono tenuti a versare alla Regione i tributi
ricevuti dai cittadini e sottolineato come ciò non
avvenga, ritiene opportuno che la maggioranza rivaluti l’introduzione nella
proposta di legge dell’articolo 7, reputando che il suo mancato reinserimento
possa determinare il blocco di tutto il sistema.
Dichiarandosi parzialmente soddisfatto per quanto fatto, precisa che tale
soddisfazione sarà piena soltanto nel momento in cui si valuterà l’ipotesi di
ripristinare l’articolo 7 come, peraltro, già stabilito
in Commissione e chiarito dal Dipartimento bilancio, precisando che, dopo tanto
lavoro svolto, vi è la necessita di un completamento che può essere rappresentato,
a suo avviso, proprio dal ripristino del
suddetto articolo che ritiene capace di risolvere il problema finanziario.
Ricordando i principi cardine della norma e, precisamente, i doveri dei
Comuni e le individuazioni degli ambiti territoriali ottimali, precisa come la mancata
soluzione dei problemi di natura finanziaria ormai da troppo tempo blocchi le
attività del settore e ne illustra le conseguenze quali l’impossibilità
di espletamento delle gare tese ad individuare i gestori, nonché di rinnovo dei
contratti scaduti e più volte prorogati.
Auspica, pertanto, l’approvazione del sub emendamento proposto dal
consigliere Gallo, riferendo che l’unica soluzione alternativa sarebbe il
recupero di 50 milioni di euro come anticipo di tassa per i Comuni.
Presidenza del Vice presidente Alessandro
NICOLO’
Riferito, preliminarmente, l’intento iniziale del gruppo del Partito
democratico di esprimere un voto di astensione, preannuncia,
alla luce del sub emendamento presentato dal consigliere Gallo volto a
ripristinare l’articolo 7, già abrogato nella Commissione consiliare competente,
un eventuale voto contrario, ritenendo il ripristino della contabilità speciale
come una ulteriore proroga del commissariamento; pertanto invita il proponente
al ritiro del sub emendamento
Chiedendo ulteriori chiarimenti sulla norma
dal punto di vista finanziario, paventa, come affermato dall’assessore Pugliano
nella precedente seduta consiliare, che si stia cercando di “bypassare” il bilancio regionale
Considerati, altresì, i tempi alquanto lunghi di risoluzione della
problematica in discussione, non trovando i dovuti riscontri con quanto fatto
finora, reputa opportuno valutare soluzioni alternative quali la
predisposizione di un eventuale provvedimento di assestamento di bilancio che preveda
un apposito capitolo di bilancio per la gestione delle
risorse finanziarie del settore.
Registrata la mancanza di coerenza nel Dipartimento ambiente che, a suo
avviso, si limita esclusivamente a paventare conseguenze nefaste in caso di
mancata approvazione di determinate disposizioni della proposta di legge in
discussione, ricostruisce il complesso iter
della proposta di legge, sottoposta all’esame della quarta Commissione
consiliare nel mese di aprile 2014 e differita più volte fino alla seduta
consiliare del 25 giugno 2014; a tal proposito, ricorda come nel corso di detta
seduta si sia di fatto stabilito di inviare nuovamente
la proposta alla Commissione di merito per un riesame, conclusosi con
l’approvazione della proposta di legge modificata attraverso l’accoglimento di
alcuni emendamenti a sua firma.
Sottolineato come, a suo avviso, il testo successivamente
presentato in Aula fosse difforme rispetto a quello approvato nella Commissione
consiliare, ricorda le successive sedute della quarta Commissione consiliare
caratterizzate, a suo avviso, dalla mancanza di volontà finalizzata ad arrivare
all’approvazione della proposta di legge.
Registrata, a suo dire, la volontà da parte di alcuni consiglieri
regionali a mantenere il caos ed il disordine nel
sistema dei rifiuti in Calabria, auspica che si faccia chiarezza in materia
invitando l’assessore Pugliano a denunciare gli eventuali responsabili di
comportamenti finalizzati a tale scopo.
Ricordando il parere favorevole nella seduta della quarta Commissione
consiliare del dirigente del Dipartimento ambiente all’abrogazione
dell’articolo 7, registra l’incoerenza dei
comportamenti del Dipartimento nonché del consigliere Gallo che presenta, con
il parere favorevole del Dipartimento, un emendamento volto a ripristinare
l’articolo 7.
Ricordato l’iter della
proposta di legge in discussione e l’esame ampio ed
approfondito svolto nelle diverse sedute della Commissione consiliare
competente, riferisce lo scetticismo iniziale sulla proposta di legge in esame,
sottolineando, altresì, come la proposta così elaborata costituisca un testo
valido suscettibile, a suo avviso, di rapida approvazione.
Espresso dispiacere per la mancata dichiarazione da parte
dell’assessore Pugliano in merito alla inutilizzabilità
per fini ordinari delle risorse finanziarie inserite nella contabilità
speciale, illustra le conseguenze derivanti, a suo avviso, dall’utilizzo della
contabilità speciale.
Ritenuto che la modifica proposta con l’emendamento presentato dal
consigliere Gallo comporti l’impossibilità di conoscere e controllare le
risorse finanziarie inserite nella contabilità speciale nonché
di far fronte alle spese di gestione del settore, ritiene un abuso il
reinserimento della contabilità speciale attesa la fine della fase del
commissariamento del sistema dei rifiuti.
Espresso plauso per il dibattito sereno svoltosi nella seduta odierna e
per il proficuo lavoro svolto in Commissione, precisa come l’emendamento a sua
firma non sia finalizzato a modificare in maniera surrettizia il testo della
proposta di legge approvato nella Commissione consiliare
ma sia, piuttosto, finalizzato a scongiurare il ripetersi di una situazione di
emergenza nel settore.
Registrate le difficoltà espresse per l’approvazione dell’emendamento a
sua firma, si dichiara disponibile ad un eventuale
ritiro al fine di non pregiudicare la rapida approvazione della proposta di
legge, nonché a valutare ed esaminare anche in Commissione eventuali soluzioni
alternative al fine di non creare situazioni di emergenza.
Premettendo di non essere un esperto in materia contabile, dichiara di
essersi fidato dei tecnici e riferisce all’Aula che la spesa mensile affrontata
dalla Regione per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti ammonta a 7 milioni
di euro. Quindi, riferendosi a quanto sostenuto dal consigliere Magno e
rilevata la resistenza dei consiglieri rispetto alla soluzione prospettata, che
prevede che le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti siano versate sulla
contabilità speciale, chiede di elaborare delle soluzioni alternative utili ad
affrontare il problema contabile e rispetto alle quali
si potrebbe trovare più facilmente un accordo. Paventa il rischio che la
Calabria possa trovarsi ancora più sommersa dai rifiuti e ricorda che gli
amministratori locali chiedono delle risposte in merito alla grave situazione
emergenziale che devono fronteggiare.
Riferisce di intervenire per fatto personale e, premettendo di aver sempre apprezzato nel corso della legislatura l’attività dell’assessorato all’ambiente che ha dovuto fronteggiare diverse emergenze, dichiara che la sua volontà è quella di scongiurare il rischio che la regione sia sommersa dai rifiuti ed afferma che non si opporrà se l’Aula deciderà di approvare l’emendamento a firma del consigliere Gallo, annunciando però la sua eventuale astensione e giudicando comunque eccessivo sostenere che l’intera gestione dei rifiuti regionali dipenda dall’emendamento in questione. Asserisce che nel suo precedente intervento ha effettuato dei rilievi tecnici e politici che riteneva andassero eccepiti e sostiene che non vi siano problemi ad imputare sulla contabilità speciale i crediti pregressi fino al 2012, ma ribadisce che le somme relative alla tariffa ordinaria gravante sullo smaltimento dei rifiuti non possano essere accreditate su tale contabilità; tuttavia dichiara che se l’Aula dovesse essere di parere contrario e quindi sostenesse che anche le tariffe ordinarie vadano pagate sulla contabilità speciale, non avrebbe problemi ad astenersi senza far venir meno il numero legale.
Chiede di sapere se l’emendamento a firma del consigliere Gallo è stato
ritirato, anticipando, nel caso opposto, il suo voto contrario e dichiara di
condividere le riflessioni del consigliere Magno.
Richiama l’Aula all’ordine e pone ai voti l’articolato.
Pone ai voti l’articolo 1, al quale è stato presentato l’emendamento protocollo numero 36114/1, a firma del consigliere Guagliardi. Quindi, rilevata l’assenza del proponente dichiara la decadenza dell’emendamento in questione e di tutti gli altri a sua firma.
Ritira il subemendamento e si dichiara disponibile a lavorare su qualsiasi soluzione alternativa che si dovesse reputare necessaria ad affrontare e risolvere i problemi dei rifiuti.
Annuncia l’astensione dal voto del gruppo del Partito democratico, atteso il ritiro dell’emendamento a firma del consigliere Gallo.
Pone ai voti l’articolo 2, su cui è stato presentato l’emendamento protocollo numero 35996 a firma della consigliera Minasi, cui dà la parola.
Ritiene opportuno che il personale assunto ed utilizzato per il riordino del servizio di gestione dei rifiuti continui a rimanere in servizio, in modo che non vengano disperse le professionalità acquisite.
Esprime il parere contrario della Giunta all’emendamento e ne chiede il ritiro.
Insiste sull’accoglimento che prevede l’uso dei lavoratori solo fino alla scadenza dei contratti.
Si complimenta con l’assessore all’ambiente e, pur condividendo la ratio dell’emendamento della consigliera Minasi, chiede che venga trasformato in ordine del giorno, poiché non vorrebbe esprimere un voto contrario.
Chiede chiarimenti all’assessore all’ambiente in merito all’illegittimità dell’emendamento dalla stessa presentato.
Pur condividendo lo spirito dell’emendamento, ritiene giusto, per il ruolo istituzionale rivestito soprattutto nei rapporti con la Corte dei Conti, sottolineare che sullo stesso sia necessario acquisire pareri da parte del Servizio legislativo e della Commissione bilancio.
Ritiene l’emendamento non afferente la proposta di legge e chiede alla consigliera Minasi di accogliere la proposta del collega Morrone e di trasformarlo in ordine del giorno.
Presidenza
del Presidente Francesco Talarico.
Dichiara di trasformare l’emendamento in ordine del giorno, ma tiene a precisare che non sono previsti oneri finanziari.
Pone ai voti gli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 che sono approvati a maggioranza. Indi pone ai voti la legge nel suo complesso che è approvata a maggioranza.
Riferisce che la proposta nasce dall’esigenza di non compromettere la validità ex tunc della composizione collegiale del Collegio dei revisori e di tutti gli atti da esso prodotti, atteso che a seguito di ricorso il TAR di Catanzaro ha rimesso alla Corte Costituzionale questione di legittimità costituzionale sull’articolo 2 della legge regionale numero 2 del 2013. In particolare evidenzia come appaia necessario modificare detto articolo 2 aderendo pienamente al precetto fissato nell’articolo 14 del d.l. 138 del 2011 che prevede che unico meccanismo di scelta dei revisori sia quello dell’estrazione a sorte.
Precisato che quella del Tar non è una sentenza ma semplicemente
un’ordinanza, ricorda i contenuti della norma regionale sospetta di illegittimità costituzionale e come il ricorso sia stato
mosso dal terzo soggetto sorteggiato avverso gli altri sorteggiati (nove in
tutto) escluso i primi due che poi sono stati comunque nominati. Ritiene,
quindi, che la modifica sia frettolosa, contrariamente a quanto avvenuto con
altre leggi, quali quella elettorale, che andrebbero
modificate attesa l’impugnativa del Governo.
In riferimento alla nullità ex tunc che deriverebbe da una eventuale accoglimento
della questione di legittimità costituzionale, ricorda che detto principio
costituirebbe anche la nullità delle norme approvate con il parere del
Collegio, tra cui l’assestamento di bilancio. Ritiene, quindi, che la fretta
con cui la norma è portata all’esame dell’Aula sia finalizzata a privare di
qualunque controllo contabile il Consiglio regionale e la Giunta regionale. A tal proposito chiede se i pareri espressi sino ad oggi dal collegio abbiano in qualche modo condizionato la
scelta di presentare detta modifica che, ribadisce, non farà altro che far
decadere il collegio attualmente nominato e lasciare gli organi regionali senza
controllo sino all’entrata in vigore della nuova norma ed al sorteggio dei nuovi
revisori. Ritiene quindi che si stia tentando una strumentalizzazione
dell’ordinanza del Tar, con conseguente lesione, anche, dei diritti che il
ricorrente chiede siano tutelati per via giurisdizionale.
Ricordati tutti i pareri negativi rilasciati dal Collegio riguardo gli incarichi, le consulenze, la riduzione della spesa per
il personale, chiede che la votazione sulla proposta avvenga per appello
nominale, laddove non si elimini dal testo la previsione inerente la decadenza
immediata del precedente Collegio dei revisori. Preannuncia,
nel caso in cui la proposta sia approvata come presentata, che il suo gruppo
procederà al controllo precipuo di tutti gli atti prodotti ed alla loro
contestuale trasmissione alla Corte dei Conti.
Riferito che c’è anche un parere del segretario generale sull’argomento
e pur concordando sull’inesistenza di una sentenza, assicura che sino a quando
non vi sarà la nomina di un nuovo collegio dei revisori
il Consiglio regionale non approverà alcun atto che dovesse essere sottoposto
al vaglio di detto Collegio. Ricordata la metodologia di nomina dei revisori
come prevista dalla legge attualmente in vigore e
mandata all’esame della Corte Costituzionale (il sorteggio di nove nominativi e
la successiva nomina di tre di loro), ravvisate difformità rispetto alle
metodologie utilizzate dalle altre Regioni, assicura come non vi sia alcuna
forma di prevaricazione ma solo la volontà di uniformarsi alle altre Regioni ed
evitare un giudizio di incostituzionalità. Riferisce, quindi, che nel giro di
poche settimane si procederà alla riapertura dei termini per la presentazione
delle domande ed alla conclusione dell’iter
amministrativo con il relativo sorteggio pubblico.
Chiede la votazione per appello nominale, ricordando che il Tar non ha
concesso sospensiva al ricorrente perché i due soggetti verso cui non è stato
presentato ricorso sono i primi due sorteggiati in ordine cronologico; soggetti
per i quali il sorteggio, così come avvenuto, anche in caso di
incostituzionalità della norma, a suo dire rimarrebbe valido.
Contrariamente, a suo avviso, la modifica della norma danneggerebbe detti
soggetti e la dichiarazione di incostituzionalità
comporterebbe esclusivamente la validazione della nomina del ricorrente, terzo
sorteggiato. Censurata l’assenza nella documentazione prodotta in Aula del
parere del segretario generale, ribadisce che il
Partito democratico effettuerà tutti i controlli sugli atti prodotti.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono
approvati, indi dispone la votazione della legge nel suo complesso per appello
nominale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 32,
hanno risposto sì 20, hanno risposto no 12, pertanto dichiara approvata la
proposta di legge con autorizzazione al coordinamento formale.
Indi, riferisce che scriverà al Presidente della Corte dei Conti
assicurando che il Consiglio regionale entro settembre provvederà alla nomina
del nuovo Collegio dei revisori dei conti secondo le modalità
previste e che tutto sarà sottoposto al meccanismo di revisione.
Riferisce che la proposta di sua iniziativa intende riportare il
meccanismo di svolgimento delle elezioni primarie all’interno dell’alveo
inerente lo scioglimento anticipato del Consiglio,
prevedendo l’abrogazione di un comma.
D’accordo con il consigliere Maiolo chiede al Presidente alcuni
chiarimenti, precisando che i termini per lo svolgimento delle elezioni
primarie andranno riaperti in funzione della fissazione della data per le
elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale da parte della presidente Stasi
che, a suo dire, dovrà emanare quindi un nuovo decreto di indizione
di dette elezioni primarie.
Pone ai voti l’articolo 1 che é approvato così
come l’articolo 2 ed il provvedimento nel suo complesso che è approvato
all’unanimità con autorizzazione al coordinamento formale.
Riferito che nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra la
Conferenza dei Capigruppo ed il Presidente della
Fondazione Campanella che ha richiesto un intervento legislativo per la
trasformazione in IRCCS della Fondazione stessa, comunica che è stato
predisposto a sua firma e di altri capigruppo un testo di proposta di legge in
tal senso, indi ne pone ai voti l’inserimento che è approvato.
Pone ai voti gli articoli 1 e 2 che sono
approvati ed il provvedimento nel suo complesso che è approvato all’unanimità.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno a
sua firma e dei capigruppo relativo alla Fondazione
“Campanella” e collegato al testo legislativo testé approvato, finalizzato ad
individuare un percorso specifico nelle more della nomina del nuovo commissario
per il Piano di rientro dal deficit sanitario.
Pone ai voti l’inserimento che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno a sua firma e dei capigruppo anch’esso relativo alla Fondazione “Campanella” che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno
relativo ad un adempimento tecnico per il quale il
Consiglio regionale autorizza l’Ufficio di Presidenza ad approntare gli
adeguamenti necessari alle norme per l’armonizzazione del bilancio del
Consiglio regionale. Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è
inserito.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Comunica all’Aula che è stato presentato un progetto di legge statutaria a firma dei consiglieri Nicolò ed altri, numero 16/9^, che è assegnato alla prima Commissione, indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta
termina alle 18,42
Il Funzionario
Giada Katia Helen Romeo