IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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82.
SEDUTA DI LUNEDI’ 17 MARZO 2014
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO
NICOLÒ
Inizio lavori h. 13,15
Fine lavori h. 18,11
INDICE
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
GUAGLIARDI Damiano (Federazione della sinistra)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
LOIERO Agazio (Autonomia e diritti)
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio ed alla programmazione
economica,*
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente Regione Calabria
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
Legge regionale 39/95 - Valutazioni ed eventuali
provvedimenti
MORRONE Giuseppe (Forza Italia)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Chiappetta
G. “sul sistema creditizio in Calabria”
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno, protocollo numero 8895, relativo alla situazione del credito in Calabria.
Pone in votazione la proposta di inserimento ed è inserito.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno, protocollo numero 12281, sull’assegnazione di un alloggio ad una famiglia marocchina con figli affetti da autismo.
Pone in votazione la proposta di inserimento ed è inserito.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di due ordini del giorno: il primo, protocollo numero 12463, inerente le mareggiate che hanno interessato la fascia ionica reggina; il secondo, protocollo numero 12468, riguardante la chiusura dello sportello bancario a San Ferdinando.
Pone in votazione le proposte di
inserimento e sono inseriti. Comunica, quindi, che
Evidenziato che le sfide sui Fondi
comunitari sono spendere tutte le risorse del ciclo 2007-2013 e programmare al
meglio le risorse nuovo ciclo 2014-2020, informa che
Precisa che finora si è
intervenuti con misure che hanno adeguato il POR alle esigenze di un quadro
socio-economico profondamente diverso da quello del 2007, aderendo alle
iniziative programmate a livello comunitario e nazionale e contribuendo, per
quanto di competenza regionale, nell'ambito del Piano di Azione e Coesione.
Evidenzia, infatti, come a partire dal 2012 siano state destinate risorse
importanti alle priorità indicate dal Governo nazionale e concertate con
Informa, comunque, che gli ultimi
dati mostrano un miglioramento nell'andamento del Fondo "Mezzanino" e
del Fondo Jeremie e che si è provveduto a rivedere il Fondo di Controgaranzia,
costituendo un nuovo Fondo, più articolato e più vicino alle esigenze delle
imprese. Data notizia, poi, del fatto che si è dovuto di rivedere l'originario
elenco dei Grandi Progetti comunicato alla Commissione Europea, informa che,
dopo la revisione, da Bruxelles è arrivata l'approvazione per
In questo quadro evidenzia alcuni risultati positivi: sull'energia, con una crescente capacità di assorbimento delle risorse; sugli interventi in favore del sistema scolastico; sulla Progettazione integrata (per i PISU è stato individuato un percorso strategico che ha consentito alla Regione di dare un forte indirizzo per la revisione dei progetti, per i PISL, poi, si è giunti alla firma del 90 per cento delle convenzioni relative agli interventi infrastrutturali e all'indizione di più del 50 per cento delle gare da parte degli Enti Beneficiari, per quanto riguarda gli Aiuti alle imprese, a fine gennaio sono stati emanati due Avvisi per la concessione di incentivi nel settore turistico, mentre un terzo bando sarà pubblicato entro la metà di marzo). Riferisce, inoltre, come sia intenzione dell’Esecutivo discutere e analizzare il Programma assieme a tutte le istituzioni coinvolte, per operare le scelte necessarie a cogliere fino all'ultimo le opportunità offerte dalla Programmazione 2007/2013.
Entrando, poi, nel merito della
nuova programmazione accenna ai grandi obiettivi che l'Europa si prefigge con
Spiega, dunque, che
Passando, poi, al quadro delle
somme disponibili per la nuova programmazione, informa che le risorse
comunitarie (FESR e FSE) per le cosiddette "regioni meno sviluppate"
sono pari a oltre 22 miliardi di euro e che
Sottolinea, altresì, come i risultati dovranno essere chiari e in grado di garantire impatti solidi nel tempo, assicurando una
piena accessibilità dei dati per consentire un dibattito informato e continuo
sull’andamento delle politiche regionali, mirando alla semplificazione
burocratica e al rafforzamento della capacità di gestione di tutti i soggetti
coinvolti.
Altresì, evidenzia come sia stata prevista una concentrazione degli obiettivi, scegliendo di intervenire sulle priorità che sono in grado di catalizzare le azioni più efficaci per lo sviluppo dei territori, cercando, al contempo, di evitare disallineamenti tra le diverse misure per poter convergere su obiettivi di crescita unitari. Infine, a suo avviso, irrinunciabile è il coinvolgimento deciso dei territori e del partenariato.
Sottolineata l’importanza dell’argomento, a suo avviso cruciale per lo sviluppo della regione,, auspica che in Aula intervenga un elevato numero di consiglieri e si dichiara stupito del ritardo e dei rinvii nell’affrontare la tematica.
A suo avviso sarebbe opportuno
fare una precisazione, in merito alla notizia apparsa sui quotidiani circa l’aeroporto
di Lamezia Terme e il completamento della Statale 106, ossia che tali opere
erano state già avviate dal governo regionale di centro sinistra. Sottolineato
l’attuale stato di crisi in cui versa l’Italia intera, evidenzia come
Sollevata la tematica relativa al concetto di cittadinanza regionale, ritiene che agli occhi dei calabresi non vi sia differenza alcuna tra maggioranza e minoranza e come le responsabilità siano distinguibili ed addebitabili esclusivamente dagli addetti ai lavori. Sottolineato, poi, che tutti i Presidenti di Regione, da Roma in giù, si trovano in una situazione difficile, afferma come i contenuti della relazione odierna resa dall’assessore Mancini, a suo avviso, siano diversi rispetto a quelli dell’inizio legislatura e si dichiara stupito da alcune sue precisazioni.
Ricordati alcuni passaggi della relazione del 2011 sulle politiche comunitarie 2007-2013, evidenzia come la programmazione del centro sinistra sia stata bloccata, facendo saltare l’attuazione delle opere e la perdita anche delle risorse Fas, che come da lui preannunciato nel momento delle consegne al suo successore, sono state dirottate sulle quote latte e la cassa integrazione di alcuni lavoratori del nord, privando, in tal modo, la realizzazione delle case della salute in Calabria; a suo dire, quindi, se la Giunta regionale avesse fatto una opposizione seria, in maniera adeguata anche la battaglia sul numero dei consiglieri si sarebbe potuta vincere.
Sottolineato, poi, che dal 2010 al
2013 solo la regione Puglia è riuscita a spendere una buona percentuale delle
risorse comunitarie mentre
Giudicato un errore grave quello di aver ammassato le professionalità, decisive e strategiche in alcuni settori, quali i fondi comunitari, invita a prestare la massima attenzione alla predisposizione della nuova programmazione dichiarandosi disponibile a collaborare, alle dovute necessarie condizioni.
Reputando legittime e naturali le critiche sollevate dai colleghi, reputa
opportuno dare una lettura diversa dei programmi, citando dati ufficiali ed
evidenziando, altresì, le già evidenti criticità che riguardano, ad esempio, il
Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale, su cui la seconda Commissione si è
soffermata abbondantemente con l’analisi di dati che evidenziano, però, come il
Por Fesr abbia subito un grande acceleramento negli ultimi due anni, nonostante
la crisi vissuta dall’intero Paese; enuncia, di contro, i settori dove,
nonostante un tasso di cofinanziamento più elevato, non si è registrato un
avanzamento finanziario, evidenziando le criticità - le cui origini complesse
non sono addebitabili, a suo avviso, solo all’attuale Esecutivo – e anche i
significativi passi avanti in materia di innovazione e progettazione.
Sottolinea, altresì, altre criticità inerenti i ritardi dei soggetti
attuatori e dei comuni, in particolare, precisando che non si possono negare i
tanti sviluppi positivi registrati sia in riferimento agli strumenti di
programmazione territoriale sia per il POR FSE.
Riferisce, poi che, in seconda Commissione, si sono individuate le
strategie per il raggiungimento degli obiettivi e l’approfondimento della nuova
programmazione, a partire dal 2014, con diverse audizioni dove si sono
analizzati gli aspetti per la definizione dei programmi operativi,
considerandola un’attività necessaria per fare scelte consapevoli e per la creazione
delle norme e dei regolamenti comunitari.
Ricorda, inoltre, che i nuovi Regolamenti contengono forti indicazioni che
si rispecchiano in particolari aspetti come la condizionalità, la concentrazione
di risorse e l’integrazione, per come richiesto dalla Commissione europea.
Reputando opportuno che si approfondiscano le questioni inerenti al Fondo
europeo, alla luce, soprattutto di quelle che sono le intenzioni del Governo
nei confronti della Calabria, informa che il Ministero intende privilegiare i
sistemi produttivi e creare gli strumenti per fronteggiare la grave crisi,
intervenendo, in particolare, sulle infrastrutture; a tal proposito, precisa
che
Precisa, inoltre, che si è voluti partire dalle criticità quale punto
fondamentale su cui basare la nuova programmazione, al fine di raggiungere un
significativo miglioramento della gestione.
Considerato che il territorio calabrese è composto da diversi comuni con
le più disparate problematiche e che questo aspetto spesso porta piuttosto ad
un dispendio delle risorse, invita a guardare attentamente i programmi,
soprattutto al fine di capire come agire e con quali strumenti attuarli:
riduzione del deficit cittadinanza, ad esempio, per cui i POR devono
necessariamente migliorare i servizi. Infine, ricorda che la legge regionale
assegna al Consiglio il compito di deliberare i Piani per l’attuazione delle
politiche comunitarie; pertanto, auspica, che si possa presto giungere alla
loro approvazione, evitando posizioni di schieramento e cercando di collaborare
nelle scelte per il bene della Regione.
Considerata la rilevanza del tema trattato, sottolinea, sin da subito, che
il dibattito andrebbe preparato, a suo avviso, in seduta di Commissione al fine
di delineare gli obiettivi dei fondi comunitari e per arrivare ad un risultato
concreto. Evidenzia, infatti, l’inadeguatezza di affrontare un dibattito su
quella che dovrebbe essere una programmazione in continuo aggiornamento; a suo
dire, infatti, la programmazione dovrebbe adeguarsi gradualmente a quelle che sono
le problematiche del momento o, per meglio dire, programmarsi in base alle
reali esigenze.
Precisa, altresì, che la continua riprogrammazione andrebbe realizzata
anche per evitare di cedere all’impostazione nazionale che porterebbe
all’inevitabile abbandono degli effettivi bisogni regionali, attraverso il
recupero, non solo della spesa, ma anche del metodo di lavoro, sottolineando,
in particolare al consigliere Imbalzano, come spesso i consiglieri non siano
messi a conoscenza delle diverse modifiche o aggiornamenti della
programmazione. Richiama, quindi, l’attenzione sulla insufficiente
partecipazione all’attività gestionale, concentrandosi, più che altro, alla
esaltazione degli errori del passato e, a tal proposito, precisa come, per
rilevare le percentuali di spesa tra una amministrazione e l’altra sia
indispensabile delineare anche le condizioni generali in cui ci si trova in
quel particolare momento.
Censura, quindi, alcune precisazioni dell’assessore Mancini sulla gestione
precedente che, a suo avviso, non tengono nella dovuta considerazione le
condizioni specifiche allora registrate. Suggerisce, altresì, di analizzare
meglio la programmazione, soprattutto quella dei singoli settori, precisando
che gli obiettivi da raggiungere, come detto dall’assessore, richiedono
maggiore impegno ed attenzione e sottolineando come il Consiglio regionale
debba armonizzare la legislazione regionale con la programmazione comunitaria.
Infine, chiede di sapere quali siano stati gli effettivi miglioramenti
registrati dal programma, ravvisando un minuto numero di criticità superate ed
un debole avanzamento della programmazione in genere.
Presidenza del Vicepresidente
Alessandro Nicolò
Ritenuto che ogni intervento programmatorio
sia suscettibile di essere continuamente migliorato, reputa che il documento di
programmazione comunitaria di cui si discute oggi rappresenti per
Ricordati gli obiettivi fondamentali delle
regioni dell’ “Obiettivo convergenza”, evidenzia come in Calabria nessuno di
tali obiettivi sia stato, in passato, non soltanto raggiunto ma neanche, a suo
avviso, perseguito a differenza di quanto avvenuto nelle altre regioni
italiane.
Ritenuto che
Auspica, pertanto, l’abbandono dei toni
trionfalistici affinché si possa cogliere, in maniera condivisa, quella che
ritiene essere l’ultima opportunità che viene offerta alla Calabria.
Ritenuto surreale il dibattito finora svolto,
incentrato sulla necessità di un continuo confronto tra le forze politiche di
maggioranza ed opposizione, rileva la positiva presa di coscienza e
l’autocritica compiuta dall’Esecutivo
regionale in merito all’inutilità ed inopportunità della sterile
contrapposizione politica, da cui si desume, a suo dire, l’ammissione della
incapacità di risoluzione dei problemi.
Rilevato l’abbandono da parte dell’attuale
Giunta regionale della baldanza iniziale e ricordata l’esperienza positiva
compiuta nella programmazione del POR 2007 – 2013, evidenzia il notevole
ritardo dell’attuale Esecutivo nella nuova programmazione comunitaria, a suo
avviso, peraltro, priva dell’indicazione degli obiettivi da realizzare capaci
di disegnare
Giudicato erroneo l’investimento acritico
verso molteplici settori, ritiene necessaria una inversione di tendenza da
parte dell’Europa che ha guardato finora, a suo dire, soltanto verso i paesi
dell’Est, sottolineando, altresì, la necessità di comprendere quale sarà il
ruolo della Calabria in Europa.
Ritenuto necessario modificare il concetto di
fondo aggiuntivo, atteso che attraverso i fondi strutturali sono stati
finanziati interventi di tipo diverso ed elencati i molteplici settori che, a
suo avviso, necessitano di attenzione e di interventi mirati, sottolinea la
necessità di programmare adeguati interventi strutturali nei settori
dell’istruzione, del recupero dei centri storici anche al fine di creare
occupazione, censurando l’erogazione di finanziamenti frammentari in diversi
settori e, pertanto, non risolutivi delle problematiche.
Ritenuta fondamentale una attività di ricerca
mirata nei settori di intervento ritenuti prioritari, chiede quale fine abbiano
fatto il distretto tecnologico della logistica e il distretto dei beni
culturali, nonché l’APQ dell’istruzione - di cui auspica il rilancio-
realizzato soltanto in parte, che prevedeva una spesa annua di 50 milioni di
euro per la realizzazione di scuole moderne dotate di biblioteca al fine di far
diventare la scuola, nei piccoli comuni, fucina di socialità.
Considerato evidente il fallimento della
Giunta regionale in questi settori di programmazione, ricorda che nel POR 2007
– 2013 erano previsti interventi per
Ritenuti prioritari il rilancio del turismo,
la valorizzazione dei beni culturali, l’APQ di Gioia Tauro con riferimento al
quale chiede chiarimenti sullo stato di attuazione, ritiene che il successo del
Por sia legato alla realizzazione della metropolitana Germaneto - Catanzaro e
Cosenza -Rende – Unical rispetto ai quali progetti, ritenuti strategici anche
dall’attuale Esecutivo, evidenzia i ritardi nell’espletamento dei bandi.
Ritenute le censure finora mosse riferibili
anche agli interventi di programmazione in altri settori, auspica una
programmazione comunitaria capace di correggere gli errori commessi in passato,
dichiarando la propria disponibilità a collaborare per il rilancio e lo
sviluppo futuro della Calabria.
Giudicata avvilente la discussione odierna in particolare in riferimento all’incapacità della burocrazia, da qualche consigliere denunciata, di stare al passo con le evoluzioni tecnico normative europee, non condivide le scelte ad oggi effettuate in materia di utilizzo delle risorse comunitarie. Chiede, infatti, quali siano stati i risultati tangibili in materia di sviluppo delle imprese, denunciando di contro l’elevato numero di imprese fallite e chiuse e l’impossibilità di accedere ai fondi comunitari per i neo laureati calabresi.
Al di là dell’addebitamento di responsabilità, rispetto al passato, ritiene
si sarebbe dovuto discutere del modello di crescita prescelto per
Evidenziata, poi, la necessità che
Reputata complicata la relazione esposta dall’assessore Mancini e
incapace di produrre un dibattito costruttivo, censura il poco coinvolgimento
del Consiglio regionale nelle scelte inerenti la formulazione della nuova
programmazione che, a suo avviso, non dovrebbe limitarsi alla concertazione con
il partenariato ma estendersi, appunto, alla massima Assise.
Ricordate le notevoli risorse culturali che caratterizzano
Ritenuta assolutamente evidente l’assenza sia di una qualunque
strategia, anche riguardo la difesa del territorio, sia di una particolare
attenzione verso i bisogni della cittadinanza, paventa il fallimento delle
nuova programmazione e, infine, ribadisce l’opportunità che il Consiglio
regionale sia investito della definizione della programmazione comunitaria.
Ritenuti puntuali ed esaustivi gli
interventi dei consiglieri di opposizione sino adesso svolti, osserva come sia
i target sia gli obiettivi
amministrativi siano stati mancati, indi, giudicata estremamente complessa la
situazione attuale del Paese in materia di fondi comunitari e ravvisata una
doppia difficoltà nella loro definizione, ritiene opportuno esaminare il quadro
normativo di riferimento, con particolare attenzione ai regolamenti e alle
procedure specifiche anche in riferimento ad obiettivi ed indirizzi. Ritiene,
quindi, che
Osserva, quindi, come i programmi operativi debbano prevedere una
dettagliata elencazione degli obiettivi da perseguire e dei programmi da
attuare, anche a fronte dei dati economici e delle relazioni prodotte
dall’Autorità di Audit.
Espresse, inoltre, forti perplessità sia sui contenuti sia sui metodi
previsti all’interno del Documento di orientamento strategico (DOS), evidenzia
la necessità di esaminare dati oggettivi senza interpretazioni di convenienza e
ritiene che le giustificazioni dei ritardi nell’attuazione del Por 2007 2013
siano autoreferenziali.
Evidenziato come il differenziale tra le regioni obiettivo convergenza
e quelle competitività sia aumentato in riferimento al PIL, riferisce i
contenuti di un rapporto stilato dalla Banca d’Italia in riferimento ai valori
economici regionali ed al reale stato del Pil regionale calabrese.
Ritiene, quindi, che il dibattito sui fondi comunitari non possa
limitarsi a fornire informazioni generiche ma debba concentrarsi sullo stato
economico reale della Regione Calabria, maggiormente rallentata rispetto ad
altre regioni europee, a suo dire, così come confermato anche dalle analisi e
dai dati forniti dall’Autorità di gestione.
Soffermandosi brevemente sui dati di sviluppo urbano realizzati a mezzo
dei PISU e giudicate insufficienti le motivazioni addotte a giustificazione dei
ritardi registrati, non condivide la critica rivolta dal consigliere Orsomarso
al sistema Calabria nel suo complesso, perché a suo avviso la mancata
partecipazione della classe imprenditoriale ai bandi non può essere liquidata
esclusivamente con l’incapacità delle imprese a rispondervi.
A fronte della dilagante povertà in Calabria e dei rimpalli di
responsabilità tra Regione e Comuni in materia di assistenza, ritiene che il
Consiglio e le Commissioni competenti debbano maggiormente vigilare sulla
copertura finanziaria delle leggi regionali nonché sulla loro stesura, che a
suo avviso dovrebbe essere, in particolare da parte dell’Esecutivo,
maggiormente rispondente alle esigenze attuali.
Si dichiara quindi insoddisfatto dalla relazione prodotta, cui censura
l’assenza di dati specifici e la rappresentazione, a suo dire errata e difforme
dalla realtà, di una Regione brillante e capace.
Sottolineato come la programmazione europea consenta investimenti che
altrimenti le Regioni non potrebbero realizzare, evidenzia che gli interventi
dei consiglieri del centro sinistra, molto critici, contrastino con la loro
passata gestione in cui c’è stato ritardo nella programmazione e nella spesa.
Ritiene che, oggi, la nuova programmazione vada pianificata e discussa con i
territori e suggerisce, a tal proposito, di andare sui luoghi, incontrare i
sindaci, i quali hanno contezza dei veri bisogni, atteso che chi vive lontano
da talune realtà non conosce le esigenze del territorio.
Giudica necessario che la programmazione riparta attraverso azioni
definite in particolari settori quali i beni culturali; l’ambiente con la
depurazione e la bonifica dei tanti territori cosparsi di veleni, nonché lo smaltimento
dell’amianto; privilegiare i piccoli comuni, le aree interne, visto che la
maggior parte della popolazione non vive nelle città capoluogo; i centri
storici attirando stranieri e puntando sull’enogastronomia e sull’ospitalità
diffusa e spingendo le aziende agricole del territorio a fare meglio.
Infine, sottolinea la necessità di comprendere gli errori passati ed
evitarli in futuro per il bene dei calabresi.
Amareggiato dalle accuse vicendevoli relative alle responsabilità tra
destra e sinistra ed evidenziato, innanzitutto, che in questi quattro anni non
si è dovuto ricorrere ai progetti sponda e che non si sono persi fondi,
sostiene ci sia stato un percorso che ha consentito alla Regione di raggiungere
determinati obiettivi che, pur non rappresentando il massimo dei risultati
auspicati anche a causa del “dirottamento” dei fondi Fas, hanno certamente
raggiunto uno standard elevato consentendo un plauso da parte della Comunità
Europea.
Sottolineato che dal dibattito odierno si sarebbe aspettato
suggerimenti per la futura programmazione, fa notare che il nuovo documento
mira ad orientare l’azione strategica su quelli che sono gli obiettivi di
sviluppo affinché la regione faccia un salto di qualità sociale e culturale.
Rilevato, inoltre, che fino ad oggi non vi è stata alcuna valutazione sulla
spesa dei fondi europei, ritiene che in futuro si dovrà valutare la loro
efficacia ed efficienza.
Vista l’importanza della discussione odierna, avendo ascoltato il dibattito con grande attenzione, si dichiara deluso dal suo evolversi; infatti, pur comprendendo determinate osservazioni negative provenienti da parte dei colleghi di opposizione, precisa che avrebbe gradito meno propaganda, rilevando disattenzione nei confronti del vero senso della questione.
Sottolinea, infatti, come l’argomento si basi su numeri e cifre di cui non può non prendersi atto e precisa la sua totale obiettività rispetto ai suddetti numeri che rispecchiano esattamente la realtà, una realtà che, a suo avviso, può essere vista sia positivamente sia negativamente soprattutto per quanto concerne i target di spesa.
Ricordando con grande soddisfazione che, negli ultimi anni, e attraverso gli innumerevoli sforzi, la Calabria, ha perso zero risorse fino a ricevere il plauso del Ministro della Repubblica, Trigilia, che l’ha definita la Regione che ha gestito meglio le spese comunitarie, accelerando i fondi, chiede di tralasciare gli equivoci, attesa la chiarezza dei dati.
Richiamando quanto detto dal consigliere Loiero per quanto concerne le opere pubbliche ed in particolare la SS 106, precisa che la stessa in effetti rientra nei progetti predisposti nella precedente legislatura ma che i calabresi si sono espressi premiando le proposte della attuale Giunta, auspicando che su questo, da qui a poco, il presidente Scopelliti riceva i giusti riconoscimenti da parte dei suoi elettori.
Richiamandosi ancora all’intervento del consigliere Loiero, precisa che, parlando dell’opera svolta dalla dott.ssa Tavano – viste le sue critiche – non si può pensare di non riconoscere alla stessa l’egregio ruolo ricoperto e gli importanti traguardi conquistati, richiamando l’attenzione del consigliere affinché plauda anch’egli al talento della suddetta.
In risposta al consigliere Naccari Carlizzi ed in riferimento al periodo 2014-2020, sottolinea che la sfida, estesa a tutto il Consiglio regionale, è molto importante e riguarda risorse per oltre 11 miliardi di euro.
Quindi, al di là della propaganda, invita i colleghi ad affrontare il problema con grande determinazione, consapevoli del fatto che i tempi da definire sono lunghi e richiedono la collaborazione di tutti con suggerimenti ed interventi fattivi.
A tal proposito ringrazia tutti i colleghi della maggioranza per gli stimoli che continuamente forniscono, precisando che l’impegno nella programmazione delle risorse deve essere di tutti anche uscendo fuori sul territorio al fine di realizzare più opere possibili e cercando di seguire i vari passaggi e le varie procedure nel più breve tempo.
Auspica, pertanto, che ci sia la collaborazione ed il contributo di tutti sul territorio nel suo complesso precisando che, in base alla sua esperienza, ha potuto constatare che ancora non si è abbastanza attrezzati per cogliere le opportunità.
Unendosi al rammarico dell’assessore Mancini, in riferimento alle osservazioni dei consiglieri di opposizione, censurando, in particolare, l’abbandono dei lavori da parte del consigliere Loiero, svolge alcune riflessioni per affrontare al meglio la nuova programmazione 2014-2020. Precisando ai colleghi di opposizione che i dati di cui ha riferito l’assessore Mancini altro non fanno che rispecchiare quella che è la realtà, sottolinea quanto sia inutile guardare al passato così come ritiene necessario chiarire e precisare da chi siano state realizzate le diverse opere tra cui il tratto di strada Gallico-Gambarie e la SS 106. Precisa, altresì, che nonostante le risorse piuttosto contenute molto sia stato fatto, richiamando l’attenzione sulle metropolitane e sulla firma immediata di documenti molto importanti, precisando che la sua azione si è incentrata sulla effettiva realizzazione degli obiettivi attraverso le risorse, raccolte in un’unica fonte di finanziamento con i Fondi Comunitari, provenienti dai fondi Fas; evidenzia, quindi, come l’attuale governo regionale abbia predisposto i bandi avendo l’accortezza di verificare la certa consistenza dei finanziamenti per le opere stesse. Precisata, quindi, la presenza di canali di finanziamento, sottolinea la natura dei fondi con cui sono state finanziate le diverse opere, ad esempio per il tratto di strada Gallico-Gambarie, i cui fondi sono stati inseriti in quelli comunitari attuando quindi una canalizzazione delle risorse su un unico fondo comunitario, richiamandosi a quanto riferito dall’assessore Mancini sul plauso ricevuto dal ministro Trigilia. Evidenzia, quindi, come negli ultimi 14 anni, con il susseguirsi delle legislature e dei vari governi, vi siano stati elementi rivalutabili e novità, evidenziando come sia stato il governo di centro sinistra, nella precedente legislatura, a scrivere il POR Calabria, a suo avviso contenente una programmazione non efficace.
Osservato come sia rilevante evitare una programmazione troppo dispersiva ma indispensabile concentrarsi su obiettivi specifici e prioritari, capaci di dimostrare la ricaduta del reale utilizzo dei fondi comunitari, sottolinea come tra i limiti vi sia quello legato al coinvolgimento degli Enti locali, precisando che nella programmazione precedente non ci sono state grandi risposte, ma come sia impossibile sottrarsi alla valutazione delle amministrazioni locali che, nonostante i problemi, devono essere coinvolti nei processi, a patto che essi stessi riescano ad attrezzarsi dal punto di vista collaborativo, in modo da offrire strumenti utili, soprattutto ai cittadini che devono trovare immediato riscontro sui territori. Auspica, quindi, che ciò avvenga con l’investimento di nuove risorse al fine di riscontrare un miglioramento della qualità della vita. Ritiene, dunque, che l’elemento principale sia la velocizzazione ed il miglior utilizzo delle risorse e degli investimenti concentrandosi sulla accelerazione delle varie fasi.
Evidenzia, quindi, che la scelta deve essere quella di produrre risultati e fornire risposte ai bisogni della collettività, al fine di superare le divisioni e gli scontri e adeguandosi alle varie forme di politica nell’utilizzo dei fondi, da concentrare, a suo avviso, soprattutto sugli investimenti per dare vita all’occupazione, visto anche il difficile momento attraversato dalle imprese, incapaci di partecipare ai bandi.
Auspica, pertanto, una proposta più consona al fine di garantire la figura dell’imprenditore e soprattutto che consenta un grande risultato per la migliore qualificazione del governo regionale su elementi di novità e di pianificazione.
Ricorda gli argomenti su cui si è parlato abbondantemente e, soffermandosi sulla situazione dei rifiuti, sottolinea che si è riusciti quantomeno ad uscire dalla fase di commissariamento dove, intervenendo personalmente, ha assunto delle posizioni nette, descrivendo la situazione delle discariche utilizzate parzialmente per la mancanza di volontà dei sindaci che impediscono in un certo senso la realizzazione dei programmi.
Prospetta, quindi, diverse azioni anche per quanto concerne la sanità e le strumentazioni per la riqualificazione delle strutture esistenti e delle nuove strutture da realizzare, come quella di Sibari e di Gioia Tauro, precisando che tante sono le idee ed i progetti che riportano, però, anche quanto ereditato dal passato; a tal proposito ricorda la questione inerente Afor, sanità e ARSSA. Precisa, infine, che in questo drammatico momento risulta difficile governare, considerata l’esiguità delle risorse, ripromettendosi, comunque, di riconsegnare una Calabria nuova entro il 2015.
Presidenza del Presidente Francesco Talarico
Concluso il dibattito sui fondi comunitari, prosegue
con l’ordine del giorno.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo
finalizzata a rendere operativo il Regolamento regionale di disciplina delle modalità di
ripartizione dell’incentivo di cui all’articolo 92, commi 5 e 6, del Decreto
legislativo numero 163/2006, e
sottolineata l’importanza dell’apporto del personale per l’efficienza della
struttura burocratica e le evidenti economie realizzate, ne auspica
l’approvazione condivisa.
Chiede
precisazioni sulla proposta di provvedimento amministrativo.
Ricordate
le osservazioni formulate nella seduta della prima Commissione consiliare in
merito alla legittimità del Regolamento
riguardo al quale era stata richiesto il parere del Servizio legislativo,
chiede il rinvio della proposta di provvedimento amministrativo,
preannunciando, in caso contrario, il suo voto contrario.
Non
si oppone alla proposta di rinvio.
Dispone
il rinvio della trattazione alla prossima seduta.
Chiede
l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno in merito
all’episodio avvenuto in data odierna a San Ferdinando dove alcuni operai sono
stati costretti, con la forza, a scendere da un compattatore per lo smaltimento
dei rifiuti, poi dato alle fiamme.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito.
Con
riferimento alle nomine di cui alla legge regionale in oggetto, propone la
riapertura dei termini di 15 giorni.
Come
concordato nella seduta odierna della Conferenza dei capigruppo, al fine di
implementare il numero delle domande presentate, propone di consentire la
riapertura dei termini per almeno 15 giorni.
Al
fine di evitare la vacatio degli
organi di amministrazione degli enti in oggetto, condivisa l’opportunità di
procedere alla riapertura dei termini per la presentazione delle domande,
propone di adottare gli adempimenti necessari al riguardo.
Evidenzia
la necessità di notificare i provvedimenti adottati agli interessati.
Riferite le determinazioni della Conferenza dei Capigruppo, comunica che l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale adotterà la determina necessaria che sarà portata all’esame del Consiglio.
Precisa che l’ordine del giorno, firmato anche
dal consigliere Magno, è finalizzato a reperire le risorse finanziarie
necessarie per affrontare le emergenze dei lungomari e sostenere le attività
degli operatori balneari e commerciali direttamente coinvolti.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è
approvato.
Precisa che con l’ordine del giorno si chiede un intervento finalizzato a garantire il diritto all’alloggio alla famiglia marocchina di Fouzia Bouzlaf, madre di una bambina autistica, residente nella città di Reggio Calabria, che versa in una grave situazione di disagio con uno sfratto che sarà esecutivo tra pochi giorni.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è
approvato.
Ricordata la seduta odierna di un Consiglio
comunale aperto a San Ferdinando in merito alla chiusura dello sportello
bancario della Banca Carime, sottolinea la necessità di un intervento
finalizzato a scongiurarne la chiusura.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è
approvato.
Illustra l’ordine del giorno finalizzato ad
individuare tutte le iniziative possibili ed ipotizzabili per portare al centro
delle decisioni del Governo il tema del credito, necessario per un concreto
sviluppo delle regioni del Mezzogiorno.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è
approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato, indi toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo