IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
80.
SEDUTA DI LUNEDI’ 17 GENNAIO 2014
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO
NICOLÒ
Inizio lavori h. 16,03
Fine lavori h. 19,26
INDICE
PACENZA Salvatore, Segretario Questore f.f.
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)
CRINO’ Pietro (Scopelliti Presidente)
GUAGLIARDI Damiano (Federazione della sinistra)
LOIERO Agazio (Autonomia e diritti)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente,*,*
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Informa che la Conferenza dei capigruppo ha deciso di inserire
all’ordine del giorno la proposta di legge numero 554/9^ che modifica la legge
53 numero del 2013 “Disciplina del
Sistema Regionale dell'Istruzione e Formazione Professionale”. Pone in
votazione l’inserimento all’ordine del giorno che è approvato.
Pone in votazione gli articoli 1e 2 che sono approvati e la legge nel
suo complesso che sono approvati.
Chiede di inserire all’ordine del giorno la proposta di legge numero
543/9^, approvata nella seduta odierna di Quarta Commissione.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno che è approvato.
Chiede di inserire all’ordine del giorno la mozione numero 117 tesa ad affrontare
le emergenze dei lungomare dell’area grecanica.
Chiede di inserire all’ordine del giorno la mozione numero 115
sull’ampliamento della discarica di Petrosi di Casignana.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine del giorno delle mozioni
numero 117 e 115 che è approvato. Informa, inoltre, che la Conferenza dei
Capigruppo ha richiesto l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di
legge numero 538/9^, lo pone in votazione ed è approvato. Dispone, quindi, che
si passi all’ esame della proposta di legge numero 543/9^.
Premesso di aver sottoposto il provvedimento all’approvazione in
considerazione dell’emergenza in cui versa la Calabria in materia di rifiuti,
evidenza come, finita l’era del commissariamento, l’eredità pesante ricevuta
dall’assessorato all’ambiente poggi sulla discarica di Pianopoli. Riconosciuto
all’assessore il tentativo di effettuare una scelta programmatica rispetto alla
dotazione impiantistica, sottolinea l’esigenza di approvare la proposta che dà
la possibilità di utilizzare impianti privati per poter trattare circa 5-600
tonnellate al giorno di rifiuti. Precisato che il provvedimento avrebbe
efficacia fino al 31 dicembre e consentirebbe di superare l’emergenza e
continuare a programmare il sistema impiantistico, informa che il
provvedimento, emendato in Commissione, è stato approvato con i voti della
maggioranza e l’astensione del gruppo misto.
Presidenza del Vicepresidente
Alessandro Nicolò
Sottolineata la straordinaria importanza della norma in esame, ricorda
che Regione Calabria è subentrata al Commissariamento solo nell’aprile del
2013, dopo 16 anni, e come già all’epoca il
sistema dei rifiuti fosse al collasso; riferisce, quindi, come in
Calabria su 2400 tonnellate di produzione giornaliera di rifiuti solo una
percentuale del 12 per cento sia ascrivibile alla raccolta differenziata.
Inoltre, prosegue, dichiarando che il sistema impiantistico è incompleto,
inefficiente e insufficiente. Denuncia, poi, come il sistema dei rifiuti ideato
risulti sbilanciato dalla mancata realizzazione dell’impianto nell’area del
cosentino, sottolineando come il sistema sia incompleto poiché i 7 impianti
realizzati, attivi da 10 mesi, trattano solo il 41 per cento della produzione
giornaliera. Giudicato, quindi, l’attuale sistema insufficiente, chiarisce che
il provvedimento in esame consentirà agli impianti privati, già autorizzati in
fase di commissariamento, di supportare il sistema impiantistico pubblico per
l’anno 2014. Precisa, poi, che il Piano della Regione Calabria per rendere il
sistema efficiente fonda su tre punti: infrastrutturare l’area nord della
Calabria, raggiungendo l’autosufficienza territoriale; prevenire, mettendo in
campo ogni azione per evitare che ogni prodotto diventi un rifiuto, attraverso
la raccolta differenziata; seguire il principio di prossimità, accorciando le distanze tra
produzione e smaltimento rifiuti.
Riconosciuto, infine, che quasi tutti territori, fatta eccezione per
l’area di Cosenza nord, si stiano mostrando disponibili alla costruzione di
nuovi impianti, chiede che si proceda all’approvazione di questa
importantissima norma.
Ritenuto che le dichiarazioni dell’assessore Pugliano siano
insoddisfacenti, nonostante la contingenza della situazione, evidenzia come
anche la cronistoria sull’emergenza, così come rappresentata dall’assessore,
sia parziale e poco veritiera e non tenga nella dovuta considerazione le
competenze comunque spettanti alla Regione. Precisa, poi, come sia plausibile,
nello stato attuale, affrontare l’emergenza propendendo verso lo smaltimento
sui territori, evidenziando come gli oneri economici in materia di rifiuti per
i cittadini della provincia di Cosenza siano maggiori, attese le spese di
trasporto. Ricorda, poi, come nella provincia di Cosenza fosse stato realizzato
un inceneritore di prima generazione che anziché essere ammodernato e reso
compatibile con le nuove normative ambientali venne chiuso dalla Regione
Calabria, sotto la presidenza regionale del presidente Nisticò.
Riferito, altresì, come innanzi alla disponibilità delle popolazioni di
San Lorenzo del Vallo di creare sul territorio un termovalorizzatore si decise
di raddoppiare il termovalorizzatore di Gioia Tauro, ad oggi non realizzato,
non condivide le dichiarazioni dell’assessore sui tempi necessari per
l’impiantistica, dichiarando che avrebbe auspicato che lo stesso nella seduta
odierna proponesse un programma di facile attuazione, con tempi definiti di
realizzazione degli interventi.
Elencate le necessità relative anche al conferimento e non solo allo
smaltimento, censura l’assenza di un programma per la realizzazione
dell’impiantistica per il trattamento e conferimento dei rifiuti da parte
dell’Esecutivo, stigmatizzando le scelte effettuate in materia di rimodulazione
del Por Calabria, a fronte dei decenni di crisi ed emergenza che hanno
caratterizzato il territorio.
Auspicando, quindi, che, al di là delle proposte odierne, sia presentato
un Piano relativo al sistema dei rifiuti, in particolare in riferimento alla
Calabria del Nord, chiede anche una rimodulazione degli impianti esistenti.
In riferimento al provvedimento, esprime notevoli perplessità, attesa
l’ampiezza di intervento consentito dallo stesso e che, a suo dire, potrebbe
andare ben oltre la fase emergenziale. Tanto premesso, ribadisce forte
preoccupazione per il realizzarsi di una programmazione futura, in particolare
riguardo i contenuti dell’articolo 2 bis la cui lettura, a suo avviso, dà atto
della volontà della Giunta regionale di autorizzare il trattamento sia negli
impianti di trattamento sia in quelli di smaltimento, ossia le discariche. A
suo giudizio, il provvedimento incarna quasi una sostituzione di poteri,
ritenendo che per ottenere gli effetti previsti nella proposta sia sufficiente
una ordinanza di protezione civile. Espressa, inoltre, preoccupazione sui
contenuti del secondo comma dell’articolo 2 bis in cui è previsto che le
procedure possano essere attuate in impianti da autorizzare, ritiene che detta
previsione rappresenti l’incapacità o l’assenza di volontà di realizzare
impianti nella provincia di Cosenza.
Espressa forte preoccupazione per la situazione attuale ed emergenziale,
pari a quella dei cittadini e di tutte le forze politiche, a fronte
dell’incapacità dell’attuale Esecutivo di approntare soluzioni definitive,
nonostante riconosca la difficoltà connessa al settore, a nome del suo gruppo
dichiara la disponibilità a contribuire alla risoluzione definitiva della
problematica, benché ritenga che il provvedimento in esame non sia, a suo
avviso, risolutivo. Stigmatizzata la relazione dell’assessore che, a suo dire,
sembrerebbe essere di inizio legislatura ed evidenziato come, rispetto alla
tematica, nessuno possa improvvisare ma siano necessari interventi programmati
e studiati e, pur riconoscendo l’impegno dell’assessore Pugliano, ricorda
l’impegno profuso dall’assessore Greco nella precedente legislatura; impegno
oggi speso a servizio della Regione Lazio, a riconoscimento della sua
professionalità.
Rilevato un facile trionfalismo sul tema dei rifiuti, a seguito della
fine del commissariamento, ricorda i risultati raggiunti dalla Giunta di centro
sinistra che, dopo un costante ed intenso lavoro, di concerto con i presidenti
delle cinque province, riuscì ad individuare la realizzazione di un
termovalorizzatore a San Lorenzo del Vallo.
Ravvisata in capo alla maggioranza una maggiore dose di umiltà nella
seduta odierna, ricorda che senza la discarica di Pianopoli, voluta dalla
Giunta di centrosinistra, con l’assunzione di responsabilità del prefetto
Sottile, l’emergenza si sarebbe palesata molto prima ed in maniera dirompente.
Chiede, quindi, all’assessore se, nonostante l’emergenza, sia stata
realizzata dall’attuale Giunta una discarica, ribadendo che i contenuti della
proposta di legge in esame possano essere realizzati dal dirigente generale del
dipartimento competente.
Manifestato, preliminarmente, il disagio provocato, a suo dire, dalla
mancata osservanza della procedura durante il dibattito per cui, nel momento
previsto per il suo intervento, è stata invece data la parola al consigliere
Loiero, ritiene l’argomento in discussione di grande delicatezza e considera
molto costruttiva l’odierna Conferenza dei capigruppo, sottolineando, altresì,
che i risultati non si vedranno nell’immediatezza ma nel tempo.
Ritenuta fondamentale la correttezza dei comportamenti soprattutto in
coloro che hanno responsabilità di governo, manifesta apprezzamento per il lavoro svolto
dall’assessore Pugliano.
Sottolineati gli aspetti di inadeguatezza e squilibrio presenti nel
territorio cui ha fatto riferimento anche l’assessore nel suo intervento,
richiama l’attenzione sulla situazione di grave emergenza esistente in Calabria
evidenziando l’importanza storica del momento da cui dovrebbero scaturire
azioni immediate attraverso una adeguata pianificazione, compiendo, se
necessario, scelte dolorose, anche a danno dei territori che verranno
inevitabilmente penalizzati.
Ritenuto, altresì, che il commissariamento abbia determinato uno sperpero
di risorse finanziarie, conclude riferendo che, al momento, pur apprezzando il
lavoro svolto e gli sforzi compiuti, riscontra alcune perplessità sul
provvedimento dalle quali scaturisce il suo voto di astensione.
Rilevato che, nonostante gli intenti ed i buoni propositi che hanno
animato la proposta di legge di sua iniziativa, gli sforzi si sono rivelati
inadeguati, sentendo un forte senso di responsabilità nei confronti della
questione, reputa opportuno discutere del Piano di emergenza dei rifiuti in
maniera diversa rispetto al passato guardando al futuro ed effettuando una
riprogrammazione che preveda la realizzazione di un termovalorizzatore a
Cosenza o in un’altra località che potrebbe risolvere definitivamente il
problema dei rifiuti in tutta la Calabria.
Atteso che la problematica necessita di interventi immediati, pur
consapevole delle difficoltà che si incontreranno in tale intento, dovute
soprattutto al rifiuto dei cittadini di ritrovarsi le discariche vicino casa,
reputa opportuna l’approvazione della proposta di legge in discussione e
l’avvio di una attività di sensibilizzazione dei cittadini sulla raccolta
differenziata.
Pur comprendendo le preoccupazioni dell’assessore Pugliano, sottolinea che
le conclusioni a cui si è giunti non sono accettabili e che si stanno scontando
gli errori del passato ai quali si deve necessariamente rimediare.
Attesa la mancanza di risposte concrete, sottolinea dubbi e perplessità
anche in riferimento alla illegittimità costituzionale, reputando opportuno che
ci siano dei chiarimenti riguardanti l’idoneità degli impianti.
Propone, infatti, di valutare l’esclusione degli impianti giudicati non
idonei a seguito di quanto sarà stabilito dalla Conferenza dei servizi.
Pur facendosi carico della problematica e della sua gravità, non condivide
lo spirito della proposta, reputando che, a suo avviso, non ci siano le
certificazioni e che le stesse siano necessarie per il superamento delle
perplessità sopracitate.
Richiamando l’attenzione sulla situazione di Celico e sulle altre realtà
simili, invita alla riflessione.
Manifestato il suo apprezzamento per il lavoro svolto in Conferenza dei
capigruppo con il conseguente approfondimento della problematica, ribadisce
quanto, ad oggi, grave sia la situazione in cui vertono i comuni di Bisignano, Rossano, Borgia, Casignana, Celico
con la continua proliferazione di rifiuti che i cittadini non riescono più a
sostenere.
Precisato, altresì, come la drammatica situazione stia mettendo a rischio
sia i posti di lavoro sia, soprattutto, la salute dei cittadini, reputa
necessario il tempestivo intervento dell’amministrazione che, a suo avviso,
deve farsene carico.
Facendo riferimento alla legge di riordino degli enti strumentali,
approvata in passato, che però, a suo dire, non ha avuto efficacia, in
riferimento al comma 2 della proposta di legge in esame censura l’ipotesi di
una privatizzazione dei rifiuti e delle discariche, paventando problemi e
difficoltà per i futuri impianti.
Riconosciuta la delicatezza della tematica e l’impatto negativo che la stessa ha sui cittadini, prestandosi a numerose forme di speculazione e strumentalizzazione, in particolare l’ipotetica connessione esistente tra le patologie tumorali e la presenza di discariche, dichiara il suo voto favorevole alla proposta che giudica ben argomentata, in considerazione anche della situazione disastrosa ereditata in materia dall’assessorato e non solo da un punto di vista economico. Ritenuto che le società miste non abbiano saputo assolvere al loro compito, siano state spesso inadempienti nei confronti dei loro lavoratori e come non si sia saputo affrontare il problema della raccolta differenziata, molto distante in termini percentuali dalle previsioni legislative, reputa fallimentare la gestione dei rifiuti posta in essere da Veolià.
Giudica, quindi, indispensabile affrontare il problema partendo da una politica di prevenzione e sensibilizzazione riguardo ali rifiuti partendo della scuole elementari, così come considera importante raggiungere una percentuale accettabile di produzione di compost e porre in essere la pratica del riciclo dei materiali, attraverso la quale il rifiuto si trasforma in risorsa. Conclude affermando che l’assessore Pugliano ha il diritto di affrontare il problema con i giusti tempi in quanto non si può pensare che riesca a porre in essere in un anno ciò che non si è fatto in sedici anni.
Evidenziato come l’assessore Pugliano abbia sostenuto che la norma in discussione sia di grande importanza, sottolinea, invece, la gravità della situazione in cui versa la Calabria, considerata l’assenza di programmazione che perdura da molto tempo. Puntualizza come la Regione abbia ricevuto le competenze in materia da ormai un anno e come sia evidente che la gestione commissariale fosse concordata con chi si trovava alla guida della Regione; a tal proposito censura l’assenza dei dati relativi ai costi di quelle scelte che si sono rivelate una vera e propria speculazione all’interno della gestione del sistema dei rifiuti. Evidenziato come oggi, a distanza di anni dall’inizio della legislatura, persista una assenza di dati inerenti anche i costi sanitari e sociali derivanti dalla gestione dei rifiuti, stigmatizza il comportamento della Giunta regionale che ha atteso la fine del commissariamento per dotarsi di una legislazione e per valutare l’operato della gestione commissariale, facendo sprofondare la Calabria in una situazione drammatica. Difatti, censura la decisione di risolvere la problematica con una proposta di legge estemporanea, bocciata dal Servizio legislativo, all’interno della quale non esiste una valutazione sull’impatto che la stessa potrà avere da un punto di vista sociale, sanitario e dei costi di gestione. Evidenziato come sia indispensabile addebitare le responsabilità nella gestione di commissariamento che, a suo avviso, ha causato, non applicando il principio di prossimità, una moltiplicazione dei costi in capo ai cittadini, non spiegabile se non attraverso le logiche speculative, auspica che si possano avere notizie, supportate scientificamente, circa la situazione ambientale in cui vivono i cittadini calabresi, cercando di perseguire giuridicamente chi ha portato il territorio calabrese ad essere paragonato alla terra dei fuochi.
Ritenuto che il dibattito abbia, in parte, chiarito alcune situazioni inerenti lo smaltimento dei rifiuti, evidenzia come i piani approvati dai commissari siano rimasti senza esito, specie nei territori di Cosenza e Vibo Valentia totalmente scoperti di impianti di smaltimento e discariche, e come la tariffa applicata abbia subito incrementi dovuti all’aumento dei costi connessi alla mancanza di discariche nel territorio. Reputato impossibile continuare nell’attuale stato di emergenza, afferma che è indispensabile trovare una strategia che consenta di fuoriuscire dall’emergenza in tutti i territori, proseguendo, poi, con l’approvazione di norme e con il riordino della legislazione, passando alla gestione ordinaria senza problemi. Evidenzia come la norma in discussione risulti essere migliorata rispetto alla prima stesura in quanto prevede che chiunque operi, ente pubblico o privato, rispetti i limiti dell’impatto ambientale, e come sia stato deciso di eliminare il secondo comma al fine di evitare profili di incostituzionalità nella norma.
Ritenuto paradossale il “pseudo” dibattito odierno su un provvedimento, a suo dire, “tampone” rispetto ad una problematica presente da tempo nel territorio regionale, ritiene che l’assessore Pugliano sia stato lasciato solo dalla Giunta regionale ad affrontare la complessa problematica in discussione.
Condivise le perplessità e le preoccupazioni espresse negli interventi dei
consiglieri che lo hanno preceduto, sottolinea l’incapacità, a suo avviso,
della Giunta regionale ad affrontare il problema ricordando la circolare del
Ministero dell’Ambiente che richiama le direttive comunitarie - per le quali,
peraltro, l’Italia è sottoposta a procedura d’infrazione - che vietano proprio
l’adozione di strumenti analoghi a quelli sui quali la Giunta regionale chiede
oggi di pronunciarsi.
In merito, poi, agli enormi costi della gestione commissariale dei
rifiuti, censura la mancata adozione, nel corso dei 16 anni di
commissariamento, di provvedimenti adeguati finalizzati alla risoluzione del
problema.
Rilevata nella relazione dell’assessore Pugliano l’assenza di
informazioni sugli impianti ed, in particolare, su quello di Sambatello, avrebbe
auspicato un confronto serio sulla problematica ambientale, ricordando le
molteplici sollecitazioni rivolte alla Giunta regionale su varie problematiche
quali, ad esempio, le bonifiche, ritenendo ormai intollerabile proseguire con
provvedimenti tampone.
Registrata la situazione drammatica in cui si trova oggi la Calabria,
si interroga su quanto poteva e doveva essere fatto anche dai governi
precedenti per evitare il verificarsi di tale situazione.
Considerata la proposta di legge in discussione non risolutiva della
problematica, ricorda che l’ordinanza Consiglio dei Ministri attribuisce
all’assessorato e al dipartimento il potere di mettere in campo tutte le
iniziative necessarie al superamento delle criticità in materia.
Ritenuto che la proposta di legge in esame presenti profili di
incostituzionalità, nonché numerose lacune, reputa meramente dilazionatoria la
soluzione proposta dall’Esecutivo regionale.
Ricordato il parere favorevole espresso sull’ordine del giorno
presentato in Aula dal consigliere Caputo sulla discarica di Bucita, registra
una mancanza di volontà volta ad affrontare la problematica in maniera diversa
rispetto al passato censurando la scelta di “mettere un solo uomo al comando”
che determina irrimediabilmente il fallimento.
Ritenuto necessario valorizzare le esperienze positive esistenti in
Calabria in materia di raccolta differenziata, reputa che non si possa più
“navigare a vista” su una problematica così importante quale quella oggetto del
dibattito.
Rilevate alcune disinformazioni nelle dichiarazioni rese da alcuni
consiglieri, censura in particolare le dichiarazioni del consigliere Loiero, in
riferimento alle attività poste in essere dalla sua Giunta nella scorsa legislatura
e dall’ allora assessore. Non condivise, poi, le dichiarazioni del consigliere
Naccari Carlizzi, ritiene sia stata offerta dall’opposizione una visione
distorta della realtà, precisando come durante il commissariamento alla Regione
non competessero responsabilità connesse alla programmazione, precisando che
nella programmazione 2007 – 2013 non fossero previste misure in favore del
completamento degli impianti e che l’unica rimodulazione in favore del settore
dei rifiuti è ammontata a 17 milioni di euro. Censurate, poi, le dichiarazioni
per le quali la Regione favorisca i privati, attraverso la realizzazione di
mega discariche, ricorda come il governo Loiero non abbia solo previsto la
discarica di Pianopoli ma come abbia vanificato le risorse previste in un
preciso Accordo di Programma Quadro.
Censurata, quindi, l’inattività della Regione Calabria nella scorsa
legislatura, precisa in riferimento al termovalorizzatore che il suo raddoppio
è stato sospeso per ben due volte da una legge regionale prima e da una
delibera di Giunta regionale poi; sospensioni dichiarate incostituzionali dal
Consiglio di Stato, tanto che, a suo dire, i lavori per ben due volte sono
ripresi, con la pendenza di danno erariale sulla Regione Calabria attese le
penali previste nel contratto con la Società Veolià.
Giudicato, poi, paradossale che il consigliere Naccari Carlizzi
introduca il tema della discarica di Battaglina, evidenzia come quella
struttura sia stata autorizzata nel 2009, nella precedente legislatura quindi,
e come l’attuale Esecutivo abbia bloccato detta autorizzazione.
Precisa, poi, che il completamento degli interventi necessari ad uscire
dall’emergenza, così come affidati al direttore generale, non contemplassero la
possibilità di attivare interventi in deroga, evidenziando come solo il
Consiglio regionale possa intervenire sul Piano regionale e apportarvi
modifiche che, ricorda, riguardano esclusivamente gli impianti di trattamento e
non le discariche. Ravvisa quindi che i difetti, laddove esistenti,
nell’impianto di Celico non siano superabili dalla norma in esame. In
riferimento alla bonifica dei territori regionali, precisa che sono stati
previsti 88 milioni di euro finalizzati al disinquinamento del territorio.
Ribadisce, ancora, che la proposta di legge in esame mira a modificare
il Piano sui rifiuti, evidenziando che la sua approvazione tardiva comporta
l’aumento di rifiuti non smaltiti per 500 tonnellate al giorno, sottolineando
che se la norma fosse stata approvata nel mese di dicembre o novembre avrebbe
consentito alle imprese calabresi di lavorare.
Pone ai voti l’articolo 1.
Sottolineato di non ricordare a menadito i contenuti del Por 2007 –
2013, potendo riferire puntualmente sulla rimodulazione delle misure inerenti
la cultura, evidenzia come sia improbabile non vi fossero disponibilità da
destinare al settore dei rifiuti attraverso ulteriori rimodulazioni di detto
Por.
Giudicato inutile guardare all’Esecutivo della precedente legislatura
ma indifferibile guardare alle attività poste in essere dall’attuale Giunta
regionale, evidenzia come disponibilità di realizzare impianti nella provincia
di Cosenza vi fossero state senza che le stesse fossero colte quali opportunità
dall’attuale maggioranza. Preso atto delle dichiarazioni dell’assessore in
riferimento all’incidenza della norma in esame esclusivamente sugli impianti di
trattamento, annuncia una astensione “benevola” del Partito democratico nel
caso in cui fossero approvate alcune modifiche, in particolare: l’eliminazione
dal testo dei riferimenti agli impianti di smaltimento e l’elisione totale del
secondo comma.
Sottolineato come dal testo discenda la possibilità di autorizzare
nuovi impianti, invita l’assessore ad approntare una seria programmazione con
l’individuazione preliminare delle sedi per poi successivamente passare alla
fase del bando pubblico.
Riassunte brevemente le proposte emendative espresse oralmente dal
consigliere Principe, invita l’assessore Pugliano a riferire sulla
disponibilità ad accogliere le stesse.
Dichiara il parere contrario della Giunta sulle proposte emendative
proposte dal consigliere Principe per rispetto alle decisioni assunte dalla
quarta commissione consiliare competente.
Pone ai voti le proposte emendative del consigliere Principe che sono
respinte, indi pone ai voti glia articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la
legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento
formale, così come richiesto dal consigliere Gallo.
Illustra la proposta, auspicandone una approvazione unanime.
Posti in votazione gli articoli
1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21,22 e 23 che sono
approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso
che è approvata all’unanimità.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
Pone ai voti la mozione che è approvata, indi toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo