IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
76.
SEDUTA DI MARTEDI’ 12 NOVEMBRE 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO
NICOLO’
Inizio lavori h. 17,30
Fine lavori h. 20,26
,
INDICE
NUCERA Giovanni, Segretario
Questore
SALERNO Nazzareno, assessore al
lavoro
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio
(Gruppo Misto)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
SERRA Giulio (Insieme per la
Calabria)
MAGARO’ Salvatore (Scopelliti
Presidente)
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale
SALERNO Nazareno, assessore al lavoro
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura
delle comunicazioni e avvia i lavori
con il primo punto all’ordine del giorno.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di
una proposta di legge che prevede una interpretazione autentica della legge regionale
numero 15 del 2008.
Chiede l’inserimento all’ordine
dei lavori dell’ordine del giorno, protocollo numero 48185, avente ad oggetto la
stabilizzazione definitiva dei lavoratori socialmente utili e di pubblica
utilità della Calabria.
Pone ai voti la richiesta di inserimento all’ordine
dei lavori del disegno di legge come richiesto dal consigliere Chiappetta che è approvata, indi pone ai voti la richiesta
di inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno come avanzata dal consigliere
Guccione che è inserito.
Evidenziato che in una
precedente seduta di Consiglio era stato approvato un ordine del giorno finalizzato
ad intraprendere un’azione immediata per risolvere la problematica inerente il
mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti delle comunità montane, considerato
che il documento approvato non ha sortito effetti, chiede di inserire
nuovamente all’ordine dei lavori l’ordine del giorno citato.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
all’ordine del giorno avanzata dal consigliere Franchino che è inserita, indi chiede
ai capigruppo di avvicinarsi al banco della Presidenza per decidere riguardo le
modalità di prosecuzione dei lavori.
(I
Capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza)
Comunica che si è stabilito di non
procedere con le interrogazioni a risposta immediata e di iniziare con la
trattazione del dibattito sulla
problematica inerente gli LSU-LPU rispetto alla quale l’assessore al lavoro relazionerà
su tre punti importanti: la variazione di bilancio per coprire due mensilità
spettanti ai lavoratori, l’impegno della Giunta di coprire le rimanenti spettanze
fino al 31 dicembre 2013 con la firma delle convenzioni ed, infine, la richiesta
di istituzione di un tavolo tecnico con il Governo centrale per discutere della
problematica con l’ausilio dei sindacati, dei rappresentanti dei Comuni e
dell’assessore al ramo.
Riferito che è previsto l’inserimento, all’ordine
del giorno della seduta odierna, di una deliberazione della Giunta regionale
avente ad oggetto una variazione di bilancio volta a reperire i fondi necessari
per pagare i lavoratori LSU-LPU e quelli derivanti dalla legge 15 del 2008,
sottolinea come quella relativa agli LSU-LPU sia una problematica che si
trascina da molti anni con risvolti sia finanziari per la Regione sia psicologici
per i lavoratori che in questi anni si sono trovati in una situazione di
precarietà lavorativa.
Sottolinea che il problema riguardante
questa categoria di lavoratori è stato affrontato da tempo dalla Giunta regionale
con la richiesta di istituzione di un tavolo tecnico con il Governo centrale per
discutere la problematica del precariato calabrese, composto anche dai
lavoratori assunti con le leggi regionali 15 e 28, nel tentativo di individuare
un percorso in grado di garantire soluzioni concrete, benché si abbia la
consapevolezza delle difficoltà, connesse ad una stabilizzazione, ricadenti sui
datori di lavoro che, a suo avviso, devono essere messi nelle condizioni di
procedervi attraverso la previsione di deroghe alla normativa nazionale riguardanti
ad esempio il blocco del turn-over e
il rispetto del Patto di stabilità.
Riferita, poi, l’esistenza di difficoltà
consistenti di natura finanziaria, evidenzia che l’approvazione della variazione di bilancio consentirà di pagare le
prime due mensilità arretrate per poi, entro dicembre, procedere alla copertura
delle altre mensilità e delle integrazioni; comunica, inoltre, che è stata
interessata la Presidenza del Consiglio dei Ministri della questione e che per
giorno ventuno novembre è stata fissata un’altra seduta del tavolo tecnico già
istituito.
Ricorda, poi, che la Regione non ha mai messo
in discussione la continuità lavorativa e oggi, infatti, si impegna a trovare
una copertura finanziaria per l’anno 2014 che copra l’intera annualità degli
stipendi e delle integrazioni spettanti ai lavoratori. Attesa la serietà
dell’argomento e le difficoltà vissute dal precariato in Calabria, ritiene
doveroso sottolineare come l’attuale governo regionale non abbia alcuna
responsabilità riguardo ad una problematica atavica e di non facile risoluzione.
Dichiaratosi in disaccordo con l’assessore Salerno e ritenuto il governo
regionale responsabile del mancato pagamento delle spettanze economiche ai lavoratori
LSU e LPU, ricorda di aver sollevato tale problematica nella fase di
approvazione del bilancio di previsione ed anche nella fase dell’assestamento
di bilancio.
Ricordate, inoltre, le promesse dell’Esecutivo regionale nella fase di
approvazione dell’assestamento di bilancio, finalizzate a reperire le risorse
finanziarie necessarie per far fronte
alle spettanze economiche dovute, ritiene necessario affrontare la problematica
del precariato calabrese con serietà senza dare false illusioni ai lavoratori.
Sottolineato che nel bilancio regionale i fondi erano sufficienti a
garantire le spettanze soltanto fino al mese di agosto, con riferimento alla
stabilizzazione evidenzia le responsabilità del Governo nazionale, riferendo la
presentazione in Senato di un emendamento alla legge di stabilità.
Ribadite le responsabilità del governo regionale per il mancato
pagamento delle mensilità e delle integrazioni salariali e ritenuto che
l’esecutivo regionale non riuscirà a far fronte al pagamento delle ultime tre mensilità entro fine anno,
concorda sulla necessità di condurre una battaglia comune per favorire la
stabilizzazione dei lavoratori, “bloccata”, a suo avviso, dai Governi Berlusconi e Monti.
GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)
Rilevata l’elevata drammaticità della situazione del precariato in
Calabria, sottolinea, oltre al disagio
in cui versano da molti anni i lavoratori LSU e LPU, le difficoltà che molti Comuni
avranno a continuare a garantire i servizi essenziali in assenza di tali
lavoratori.
Evidenziate le problematiche derivanti dalla legge di stabilità per la
prosecuzione dei contratti di tali lavoratori, ritiene necessario affrontare
con serietà la problematica ed essere cauti nelle promesse ai lavoratori
evitando i continui “rimpalli” di responsabilità con le amministrazioni del
passato.
Ritenuto superfluo proseguire nell’attribuzione di responsabilità alle
amministrazioni del passato, sottolinea che le difficoltà economiche del Paese
risultano enormemente amplificate nella realtà calabrese, dove la drammatica
situazione del precariato si ripercuote inevitabilmente sull’efficienza delle
amministrazioni locali presso le quali prestano servizio i predetti lavoratori.
Sottolineate le responsabilità del Governo nazionale e ritenuto che le
restrizioni imposte dalla normativa nazionale non consentano una risoluzione
definitiva della problematica del precariato, ritiene necessario che la Regione
individui al suo interno le risorse necessarie per far fronte a tale
problematica, destinandovi una quota derivante da un incremento delle entrate o
attingendo alle risorse comunitarie.
Ricordato che in Conferenza dei capigruppo aveva auspicato che non si
tenesse il dibattito odierno, per ragioni di rispetto per “un dramma sociale”
quale quello del precariato, e censurato il continuo “rimpallo” di
responsabilità, plaude alla deliberazione della Giunta regionale finalizzata ad
assicurare il pagamento di due mensilità ai lavoratori LSU e LPU che non
percepiscono da diversi mesi le spettanze loro dovute, preannunciando il voto
favorevole e dichiarandosi disponibile a condurre insieme iniziative volte alla
risoluzione della problematica.
Auspica, quindi, che si affronti la problematica con serenità e
consapevolezza.
Condivise le osservazione del consigliere Guagliardi
sulla necessità di porre fine ai “rimpalli” di responsabilità, ritiene
necessario puntualizzare come all’attuale maggioranza non possano essere
addebitati comportamenti tesi ad illudere i lavoratori.
Ricordata l’impossibilità di far fronte a tutte le problematiche
esistenti per le enormi difficoltà del Paese, sottolinea le molteplici vicende
“storiche” del precariato calabrese, ritenendo ingenerosi molti degli striscioni
esposti dai lavoratori.
Ribadite le misure odierne proposte dall’Esecutivo per far fronte alla
problematica, auspica alla fine del dibattito l’approvazione di un ordine del
giorno condiviso.
Ricordate le sollecitazioni della Corte dei Conti finalizzate a non
approvare leggi in assenza di copertura finanziaria, prende atto dell’esistenza
nel bilancio regionale di uscite certe prive della necessaria copertura
finanziaria, quali le spettanze dovute non soltanto ai lavoratori LSU e LPU ma
anche ad altri lavoratori precari calabresi, situazione che, a suo avviso,
determina una “guerra sociale” nella regione.
Rammentate le numerose promesse fatte ai lavoratori e non mantenute,
reputa necessario affrontare la problematica con sincerità, non comprendendo se
nello stanziamento effettuato con la variazione di bilancio siano previste
anche l’integrazione oraria di agosto e di settembre, non essendovi, peraltro,
alcuna certezza sul pagamento delle mensilità successive che, a suo dire, la
Giunta non sarà in grado di garantire entro fine anno.
Ricordato l’impegno assunto dall’assessore Salerno di approvare una
legge per porre fine ai problemi del precariato calabrese, riferisce la
presentazione in Senato di un emendamento alla legge di stabilità.
Sottolineato che, a suo avviso, gli
LSU e LPU calabresi sono stati “tagliati fuori” dalla politica
nazionale, auspica l’approvazione dell’ordine del giorno presentato per la
risoluzione della problematica.
Attese le evidenti e gravi problematiche connesse alla situazione dei
precari calabresi, evidenzia come le stesse non debbano essere sempre trattate
nell’imminenza della scadenza dei termini, considerate le enormi obbligazioni
giuridicamente vincolanti che non hanno avuto la dovuta copertura finanziaria
in bilancio. Giudicata evidente ed eccezionale la drammaticità sociale del
problema, esclude strumentalizzazioni di sorta da parte di alcuno, ricordando
di aver depositato un progetto di legge di iniziativa regionale da presentare al
Parlamento finalizzato ad affrontare entro un tempo utile le problematiche oggi
all’attenzione del Consiglio.
Ritenuto che il Paese si debba fare carico della loro copertura fiscale
e contributiva, ricorda come molti dei soggetti coinvolti non potranno andare
in pensione o percepiranno pensioni irrisorie, scontrandosi tale dato con lo
stato sociale costituzionalmente garantito. Ricorda, poi, che l’ammontare della
previdenza relativa ai precari sia incalcolabile ma affrontabile attraverso procedure,
evidenziando come i meccanismi di reclutamento, transitori ed eccezionali, non
siano stati rispettati. Sollecitando il Consiglio regionale a farsi promotore
di iniziative che consentano di
interloquire seriamente e concretamente con il Parlamento, evidenzia che
la cifra necessaria per risolvere definitivamente la problematica è “una goccia
in mezzo al mare”, evidenziando la necessità di comprendere se la Calabria
abbia rappresentanza politica a livello nazionale.
Giudicata la problematica in discussione capace di certificare il
fallimento dell’intera classe dirigente in Calabria, ritiene che la stessa,
però, non riuscirà a risolvere concretamente il problema, al di là della
maggioranza politica che governa la Regione, sottolineando come la soluzione
debba essere approntata a livello
nazionale, in maniera definitiva.
Evidenziato che le risorse necessarie per il pagamento degli emolumenti
dei precari per il 2014 ammonta alla somma necessaria per acquistare un aereo
militare, ritiene che la delegazione regionale che si presenterà al Governo
dovrà di fatto pretendere che quest’ultimo operi delle scelte di ordine
politico, nette e concrete. Sottolineata l’assenza di proposte concrete e
percorribili anche da parte dei sindacati, evidenzia come la Regione non abbia
la capacità di prendere decisioni definitive che, ribadisce, dovranno essere
assunte dal Governo nazionale.
Annunciato il parere favorevole del gruppo dell’UDC alla proposta della
Giunta regionale di provvedere alle modifiche che consentiranno la copertura di
due mensilità, ricorda che a causa delle restrizioni economiche imposte dal
Governo centrale non si è potuto provvedere ad una copertura per l’intero anno.
Altresì, ricorda come spesso i pagamenti degli emolumenti siano
avvenuti in ritardo e censura le possibili strumentalizzazioni ad opera di
gruppi politici e singoli che, a suo avviso, non riconoscono che il centro
destra non abbia mai favorito sacche di precariato.
Alla luce dell’attuale crisi, osserva come l’impegno del Presidente
della Giunta, di trovare la sufficiente copertura finanziaria, sia capace di
offrire una risposta concreta alle legittime richieste dei lavoratori, al pari
della prosecuzione di interlocuzione con il Governo centrale per fare
comprendere le diverse esigenze della Calabria rispetto alle altre regioni. A
suo avviso, stante le posizioni consolidate all’interno del precariato, per
evitare ulteriori conflitti sociali, è necessaria una risposta del Governo
centrale al fine di garantire una stabilizzazione definitiva entro i prossimi
anni.
Manifestata la sua sincera solidarietà a tutti i precari, ricorda le
difficoltà storiche sempre registrate per il pagamento degli emolumenti,
soprattutto in capo ai Comuni incapaci di garantire anticipazioni. Ritiene,
quindi, che l’impegno assunto negli scorsi mesi dalla Giunta regionale per il
pagamento delle mensilità sia oggi rispettato, auspicando l’abbandono di
polemiche strumentali.
A suo giudizio, l’incontro con il Governo potrà garantire i fondi
necessari per il 2014, auspicando anche l’avvio delle fasi di stabilizzazione e
certamente la fine delle problematiche oggetto di discussione.
Evidenziato che le problematiche connesse al lavoro siano la massima
emergenza che la politica deve affrontare, sottolinea le difficoltà di
inserimento nel mondo del lavoro delle nuove generazioni, con un aumento
esponenziale del precariato.
Ritiene, quindi, che debba essere il Governo a trovare le soluzioni idonee, con un abbandono da parte della politica regionale di ogni strumentalizzazione ma con l’impegno di mettere in atto azioni concrete che consentano un reale svuotamento del bacino. Ricordate, quindi, le proposte avanzate negli anni per tentare di risolvere la problematica, ritiene che le istituzioni, ognuno per il proprio ruolo, debbano assumersi le responsabilità di competenza.
Sottolinea, quindi, come sia necessario affrontare le problematiche prima che esplodano le proteste, anticipandole.
Censurato l’ennesimo “cliché delle emergenze” consumato in Calabria,
auspica una risposta seria e concreta in particolare riguardo la programmazione
del 2014. In materia di stabilizzazioni, si augura che vi siano risposte serie
e che il Governo delle larghe intese affronti la questione calabrese con
serietà ed energia senza rinvii e differimenti, attesa la drammatica
situazione.
Denuncia la grave situazione inerente i lavoratori vibonesi per i quali
il Prefetto non intende accettare il protocollo di intesa firmato dai sindaci
in assenza di copertura finanziaria e stigmatizza quanti giudicano
negativamente la difesa dei lavoratori e dei loro diritti. Censura, anche,
l’incapacità del Governo di consentire alle Regioni di creare lavoro stabile.
Giudicata difficile ed intensa la giornata odierna, evidenzia come la
delibera che l’Aula si appresta ad approvare, relativa ad una variazione di
bilancio, consentirà di recuperare risorse per l’integrazione del mese di
luglio, il mese di agosto e settembre degli Lsu Lpu calabresi, pagando le dette mensilità, lasciando
scoperto, ad oggi, il mese di ottobre. Riferisce, quindi, come sia i sindacati
sia i sindaci abbiano portato all’attenzione della Regione un documento molto
equilibrato e responsabile, a cui è stata offerta una pronta risposta sia
dall’istituzione regionale sia da quella nazionale, nella persona del
sottosegretario Patroni Griffi.
Evidenziate le difficoltà nel recuperare i 12 milioni di euro necessari
e ribadito il grande ed encomiabile senso di responsabilità degli
amministratori comunali, sottolinea come detti amministratori abbiano gettato
le basi solide per un confronto serio, vero e finalizzato a trovare soluzioni
concrete.
Definiti “delinquenti politici” coloro i quali hanno assunto sino a 600
Lsu Lpu con un esiguo
numero di abitanti, evidenzia come sia impensabile garantire la stabilità a
detti lavoratori ed evidenzia le difficoltà serie e reali che la Regione
Calabria dovrà affrontare.
Riferisce, quindi, di aver trovato, all’atto del suo insediamento in Regione
in qualità di Governatore, una situazione allarmante, non solo in riferimento
ai lavoratori precari, con un crescente diminuzione del Pil regionale negli
anni che verranno.
Evidenziato che alcune risorse si concretizzeranno entro l’anno anche
grazie alla chiusura di contenziosi relativi ai derivati, assicura che la
Regione porterà all’attenzione del Governo la necessità di garantire le risorse
necessarie alla copertura per l’intero 2014, sottolineando di aver già chiesto risorse
per 25 milioni di euro e di aver presentato al Governo una serie di soluzioni,
condivise anche dagli amministratori locali; in particolare, evidenzia come
alcune soluzioni siano state definite ed altre si stiano definendo,
sottolineando come a livello romano si
stiano ponendo in essere tutte le azioni possibili.
Evidenziato come la Calabria sia l’unica Regione a Statuto ordinario ad
avere ancora Lpu, ricorda come nel 2001 venne
approvata una legge regionale di sua iniziativa capace di reintegrare nel
bacino dei precari gli Lsu che il Governo di fatto
cancellò.
A suo avviso l’impegno della Regione deve essere quello di garantire
continuità ai lavoratori, giudicando rischioso per tutti fomentare la gente
disperata, censurando quanti si ostinano a mandare messaggi negativi e privi di
soluzioni concrete.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno del provvedimento di
variazione di bilancio, necessario a coprire le spettanze e formato da 2 articoli,
che è inserito.
Pone ai voti gli articoli 1 e 2 che sono approvati, indi il
provvedimento nel suo complesso
Dichiara il suo voto favorevole al provvedimento scaturente dalla
necessità di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile, nonostante vi
sia una grande insoddisfazione per i ritardi dei pagamenti che vedono i Comuni
in grande difficoltà e che hanno portato, altresì, alla sospensione di diversi
lavoratori.
Pur evidenziando la sua forte insoddisfazione, dovuta soprattutto alla
superficialità che, a suo avviso, ha caratterizzato lo svolgimento dei lavori
odierni, e chiedendo chiarimenti su alcuni punti, in particolare riguardo le
convenzioni, riconosce la necessità di approvare un provvedimento relativo ad
una problematica così viva ed importante e che deve necessariamente trovare una
soluzione in tempi brevi; esprime, pertanto, il suo voto favorevole, per senso
di responsabilità, auspicando in prossimi e concreti risultati sino adesso non
registrati.
GUAGLIARDI Damiano (Federazione
della sinistra)
Esprime il suo voto favorevole evidenziando anch’egli la grande
insoddisfazione per lo svolgimento dei lavori odierni che non hanno visto, a
suo avviso, una grande risoluzione del problema.
TALARICO Domenico (IDV)
Precisato che si sarebbe aspettato un risultato più chiaro anche nel
rispetto dei lavoratori che hanno sostato per tutta la giornata fuori dalla
sede istituzionale e paventando un imminente ripresentarsi della problematica,
dichiara il suo voto contrario al provvedimento, auspicando, però, che possano
ancora arrivare suggerimenti diversi dagli assessori competenti.
In risposta a quanto detto finora ovvero alle accuse di non poter
stipulare le convenzioni, precisa che ciò non risponde al vero perché con i
fondi a disposizione si copriranno i sussidi per i
cinque mesi mentre l’integrazione verrà coperta con i successivi finanziamenti
e che i soldi per gli stipendi saranno utilizzati al meglio.
Pone ai voti il provvedimento nel suo complesso che è approvato.
Comunicata la richiesta di inserimento all’ordine del giorno della
proposta di provvedimento amministrativo numero 264/9^, approvata dall’Ufficio
di Presidenza, relativa ad una variazione del bilancio del Consiglio, la pone
ai voti ed è inserita.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è
approvata.
Comunica che la Conferenza dei Capigruppo ha concordato di rinviare il
terzo e il quarto punto all’ordine del giorno, precisando che gli stessi
saranno trattati alla prima seduta utile.
Riferisce che la proposta di provvedimento
amministrativo, approvata nella seduta della seconda Commissione consiliare del
29 ottobre 2013, è corredata da tutti i pareri previsti dalla legge regionale
di contabilità e che il Collegio dei revisori ha espresso parere favorevole
all’approvazione del rendiconto, formulando le raccomandazioni di non
utilizzare la quota disponibile dell’avanzo di amministrazione, applicato al
bilancio di previsione 2013, fino a quando il rendiconto dell’esercizio 2012
non sarà approvato dalla Giunta regionale e di richiedere, annualmente, al
competente Dipartimento regionale lo stanziamento di tutte le somme occorrenti
per il funzionamento dell’Azienda, evidenziando, altresì, che al provvedimento
risulta allegata l’attestazione di inesistenza di debiti fuori bilancio non
ancora riconosciuti, resa dal Commissario in relazione all’esercizio
finanziario 2012.
Riferito, inoltre, che anche il dipartimento
Politiche del Lavoro ha espresso parere favorevole all’approvazione del conto consuntivo
esercizio finanziario 2012 senza formulare alcun rilievo, evidenzia che il
dipartimento Bilancio, dopo avere verificato la corretta determinazione dei
valori contabili iscritti nei residui al 31/12/2012, ha proposto l’approvazione
del conto consuntivo, con la prescrizione per l’Azienda di
procedere all’eliminazione del residuo
attivo di euro 72,00 nel primo esercizio utile, in quando non esigibile, ed
attestando nella sua relazione il rispetto delle norme di contenimento della
spesa stabilite dalla legge regionale numero 22 del 2010.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
amministrativo che è approvata.
Illustra la proposta di provvedimento
amministrativo numero 249/9^ che ha ad oggetto l’Approvazione del Programma
Ordinario Convergenza (POC) e del Sistema di Gestione e Controllo (GiSeCo).
Riferisce che, nel merito, il provvedimento
prevede l’approvazione del Programma ordinario convergenza Calabria (Poc) a cui vengono destinati circa 433 milioni di euro, che verranno utilizzati soprattutto per il
sostegno del sistema produttivo calabrese e la salvaguardia di alcuni
interventi in ritardo di attuazione, ma considerati strategici e che,
attraverso queste riprogrammazioni, confluite nell’approvazione del POC, si
prevede il finanziamento di due tipi di interventi: misure cosiddette “anticicliche”, per sostenere impresa e lavoro a fronte della crisi economica, per
244,7 milioni di euro, e salvaguardia dei progetti in ritardo,
per 188,5 milioni di euro.
Precisa, altresì, che lo scopo del Piano è
quello di rilanciare i programmi comunitari che mostrano rallentamenti,
garantendo una forte concentrazione delle risorse su alcuni ambiti di
intervento individuati come prioritari, anche ai fini del perseguimento degli
obiettivi della nuova programmazione Europa 2020 e che le risorse derivano
dalla rimodulazione dei due programmi operativi Por Calabria Fesr e Por Calabria Fse
2007/2013, in adesione alla terza fase del Piano di azione e coesione, siglato
a fine 2011 tra il Governo e la Commissione europea.
Riferisce, quindi, che il dottore Pratico’ dell’Autorità di Gestione del POR FESR 2007 - 2013
in Commissione ha relazionato sulle le misure anticicliche previste, sottolineando
che si prevedono interventi per la promozione del turismo (70 milioni di euro),
agevolazioni fiscali per le micro e piccole aziende in aree di disagio
socio-economico (56 milioni), incentivi al rinnovo del parco macchine per le
imprese (40 milioni) e che dal Fesr, inoltre,
arriveranno 87 milioni di euro per i Progetti integrati di sviluppo urbano (Pisu), e circa 67 milioni per le Case della salute, mentre
il Fse destinerà 20 milioni di euro a interventi a
favore dell’occupazione.
Precisa, quindi, che dal fondo Fse, invece, vengono attinti circa 60 milioni di euro, che vengono utilizzati per il rifinanziamento
del credito d’imposta (25 milioni), il potenziamento dell’istruzione tecnica e
professionale di qualità (10 milioni), l’aiuto alle persone con elevato disagio
sociale (5 milioni).
Sottolinea, inoltre, che verrà approvato, quale allegato III al Poc, il documento recante la descrizione del Sistema di
Gestione e Controllo (SiGeCo), riferendo che in
Commissione sono state apportate alcune modifiche.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
amministrativo che è approvata.
Sottolineato che la proposta di provvedimento
amministrativo è stata approvata nella seduta della seconda Commissione
consiliare del 29 ottobre 2013, riferisce che l’esigenza di rimodulazione del
programma nasce dalla necessità di salvaguardare le risorse comunitarie in
ritardo attuativo e di conseguenza a rischio di disimpegno automatico,
consentendo, di contro, una nuova riduzione del tasso di cofinanziamento
nazionale del POR Calabria FESR 2007-2013, che passerà dall’attuale 41,10
percento al 25 percento. Riferisce, infine, che in Commissione è stata ascoltata l’Autorità gestione.
Pone ai voti la proposta di provvedimento
amministrativo che è approvata.
Comunica il rinvio della trattazione.
Pone ai voti la proposta di legge che è approvata.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato con autorizzazione al
coordinamento formale.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno di iniziativa dei capigruppo consiliari avente ad oggetto la salvaguardia della infanzia e dell’adolescenza.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno di iniziativa dei capigruppo consiliari avente ad oggetto il sostegno alle attività produttive.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato, indi toglie la
seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo