IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
74.
SEDUTA DI MARTEDI’ 15 OTTOBRE 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO
Inizio lavori h. 14,02
Fine lavori h. 16,53
INDICE
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD),*
SALERNO Nazareno, Assessore
Politiche del Lavoro
STASI Antonella, Vice Presidente
Giunta regionale
MANCINI Giacomo, Assessore al
Bilancio Regione Calabria
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
SALERNO Nazzareno, assessore al
lavoro, formazione professionale e politiche sociali
CALIGIURI Mario, assessore alla
cultura ed ai beni culturali
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale,*
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente
ARENA Demetrio, assessore alle
attività produttive
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
CHIZZONITI Aurelio (Insieme per
la Calabria),*
CRINO’ Pietro (Scopelliti
Presidente)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
Ordine del giorno di iniziativa del consigliere De Masi
“Sul riparto del fondo sanitario nazionale”
In memoria del vicepresidente Francesco Fortugno
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni e avvia i lavori con il primo punto all’ordine del giorno.
In riferimento alla Fondazione “Calabria etica” istituita per il
finanziamento ed il sostegno delle famiglie in difficoltà, ricorda che il suo Statuto prevede
esclusivamente la corresponsione di un gettone di presenza ed un rimborso spese
per gli amministratori, escludendo un compenso vero e proprio; pertanto, chiede
se risponde
a verità che l'indennità che il Presidente si è autodeterminato è pari al 60
per cento dell'indennità di un consigliere regionale; se tale indennità è
superiore al contributo annuo che
Comunicato che l’indennità prevista è pari al 60 per cento di quella
spettante ai consiglieri regionali e che tale indennità è stata determinata
prendendo come riferimento altri enti in house, rileva che fino al 2010 le
attività della Fondazione sono state risicate e che solo dopo la trasformazione della Fondazione in ente in
house la stessa ha acquisito maggiore autonomia. Riferisce, inoltre, che il
contributo annuo del 2011 è pari a 350 mila euro mentre nel 2012 è stato ridotto
a 100 mila euro, precisando che i costi di gestione sono ampiamente coperti
tanto che
Comunica, infine, che il Dipartimento Politiche Sociali ha avviato un
procedimento di autotutela per verificare la correttezza della procedura.
Dichiarandosi insoddisfatto, precisa come vi sia, a suo avviso, una
evidente violazione della legge che prevedeva la riduzione delle indennità,
considerato che l’indennità percepita dal Presidente della Fondazione è superiore
all’importo spettante a tutti i dipendenti, e che, pur avendo il Dipartimento
avviato il procedimento di autotutela, esso non si concluderà prima di due anni,
evidenziando la necessità di recuperare le somme.
Atteso che negli ultimi anni sono stati utilizzati i fondi europei si
domanda se l’azione della Giunta regionale sia sottoposta al principio di
legalità, sostenendo sia ipotizzabile l’abuso di ufficio; invita, pertanto,
l’assessore a sollecitare il Direttore generale a proporre la revoca della
delibera di Giunta, attesa l’illegittimità palese del provvedimento.
Premesso che l’interrogazione risale al 20
giugno, in riferimento alla decisione di RFI di interrompere unilateralmente tutti i bandi previsti nell'Accordo di
Programma Quadro, siglato tra Regione e Governo, tesi a potenziare lo scalo
portuale di Gioia Tauro, con la motivazione che non
ci sarebbero più le condizioni di garanzia da parte pubblica dei pagamenti
previsti su queste opere, chiede quali siano le reali
motivazioni che hanno indotto RFI ad adottare le decisioni meglio indicate in
premessa; se e quali siano gli interventi programmati del governo regionale per
far recedere RFI dalle decisioni assunte; quali iniziative si intendono
intraprendere, anche con il coinvolgimento del governo nazionale, per
salvaguardare i progetti di sviluppo del porto di Gioia Tauro
tesi a creare, fra l'altro, un terminal intermodale che, se non realizzato,
rischia di affossare definitivamente ogni ipotesi di crescita di una intera
area.
Comunica che, nell’ambito del Comitato di
sorveglianza, svoltosi di recente, le varie perplessità sollevate da parte di
RFI, sono state sciolte da un Comitato tecnico dando così la possibilità di
proseguire con i lavori in linea con il programma dettato dalla Commissione
europea, precisando che detti interventi, peraltro, sono finanziati con il fondo
di bilancio regionale.
Evidenzia, quindi, come
Non riscontrando l’esatto percorso del progetto
che ha presentato RFI ed evidenziando che non ci sono atti inerenti la
costituzione della Zona economica speciale, ribadisce alla Vice Presidente
Stasi che ci sono delle contraddizioni sul porto di Gioia Tauro
per quanto concerne l’interporto non ancora realizzato e altri aspetti sospesi.
Rinvia l’interrogazione alla prossima seduta per l’assenza
dell’assessore competente.
Rinvia l’interrogazione alla prossima seduta per l’assenza
dell’assessore competente.
Rinvia l’interrogazione alla prossima seduta per l’assenza
dell’assessore competente.
In riferimento agli adempimenti
connessi al decreto legge n. 72 del 24 giugno 2013 chiede se sussistano i
presupposti per utilizzare i fondi residuali previsti in detto decreto e
riassegnati alle Regioni e in caso affermativo quali adempimenti siano stati
posti in essere.
Comunica che
Dichiarandosi insoddisfatto della risposta
ricevuta, manifesta perplessità per quanto comunicato, visto il particolare
momento di sofferenza, reputando che ciò necessiti di ulteriori verifiche e confermando
tutte le preoccupazioni già espresse.
Illustra l’interrogazione evidenziando che si è appreso, da fonti sindacali, come Trenitalia abbia intenzione di sopprimere nei prossimi mesi diversi treni regionali e che la stessa Trenitalia imputerebbe tale scelta alla Regione Calabria, a seguito della riduzione degli interventi finanziari nel settore. Evidenzia, poi, che l’assessore competente, in occasione di un recente incontro con le organizzazioni sindacali, ha negato ogni responsabilità sul punto, specificando che la scelta sia imputabile esclusivamente ad una decisione unilaterale di Trenitalia e che comunque il settore dei trasporti regionali è oggetto di un intervento di razionalizzazione. Chiede, quindi, di sapere se la decisione di Trenitalia di sopprimere diversi treni regionali, a partire dal prossimo mese, risponda al vero, quali siano le reali motivazioni che stanno alla base di tale scelta e se la stessa sia stata concordata con il governo regionale ed, infine, quali iniziative siano state poste in essere per scongiurare la cancellazione di un così importante servizio per la collettività.
Affermato che senza dubbio alcuno
c’è in atto una riduzione dei fondi, evidenzia come la questione si possa
considerare un dramma piuttosto che un problema per molti territori calabresi.
Sottolinea, quindi, che
Dichiara le sue perplessità sulla risposta offerta dalla Vicepresidente, considerato che il governo regionale, a suo avviso, non è riuscito ad incidere sulle politiche di Trenitalia.
Illustra
l’interrogazione mettendo in risalto che Trenitalia ha tagliato dal 9 dicembre del 2012
tutte le fermate dei treni regionali nella stazione di Joppolo
(VV), che gli utenti sono costretti ad utilizzare la stazione di Nicotera che dista circa
Sottolineato che l’assessore
competente e quindi
Preso atto di quanto riferito dalla Vicepresidente Stasi, auspica che si concretizzino le volontà espresse, dal momento che la normalità del trasporto pubblico locale è un diritto di tutti i cittadini, in ogni caso dichiara di essere pronto a ritornare sulla tematica.
Evidenzia che: nel
febbraio 2012, su determinazione del prefetto Varratta,
si è provveduto ad impiantare, nella zona industriale di San Ferdinando, una
tendopoli per accogliere i migranti, al fine di alleggerire la situazione
esplosiva venutasi a creare a Rosarno e che in
origine si era stabilito il mantenimento della tendopoli sino alla fine di
giugno 2012; che
Chiede, quindi, di sapere quali iniziative
urgenti
Sottolineato che sulla questione della prima accoglienza non c’è competenza diretta della Regione, poichè attiene al Ministero degli interni, asserisce come uno degli obiettivi sia quello di finanziare la costruzione di una struttura nuova e che, pertanto, c’è la volontà di dare risposte alle richieste, tenendo conto nella programmazione 2012-13 dei nuovi scenari presenti nella Regione. Conclude ricordando come, nonostante non ci sia la competenza diretta, sia stato chiesto un incontro con il Ministro competente per affrontare la questione della prima accoglienza.
Pur sapendo che la Regione non ha competenza in materia, chiede l’interessamento per velocizzare i tempi ed un impegno formale in tal senso, vista la situazione tragica di migliaia di immigrati che hanno occupato la zona, per reperire risorse ed accelerare le procedure, affinché sia garantita la dignità umana.
Illustra
l’interrogazione sottolineando che il Magna Graecia
Teatro Festival è un evento finanziato con risorse del POR CALABRIA FESR
2007/2013, prevedendo la “riqualificazione e la valorizzazione del Sistema dei
Teatri Regionale” e che a dirigere il festival è stato chiamato il noto attore
e regista teatrale Giorgio Albertazzi, benché il bando per la selezione del
direttore artistico richiedesse una comprovata '”conoscenza del territorio
calabrese”. Sottolinea, poi, che l’avviso pubblico per la selezione delle
compagnie e delle proposte teatrali, da inserire nel cartellone 2013, era
rivolto, come pure negli anni passati, a "compagnie teatrali, gruppi di
ricerca, performer, che operano e lavorano in Calabria” e che nel programma
2013, con l’eccezione di sole quattro compagnie, figurano essenzialmente gruppi
teatrali provenienti da altre regioni e nomi noti dello spettacolo e della
musica, a fronte dell’esclusione delle realtà teatrali che operano in Calabria.
Asserisce, ancora, scorrendo i 12 titoli che verranno replicati per 51 volte,
nei 13 siti archeologici della Calabria, che si registra una prevalenza, tra i
soggetti coinvolti, di artisti il cui produttore sarebbe tal Ercole Palmieri,
lo stesso produttore del Direttore artistico del festival Giorgio Albertazzi e
che la scelta di questi artisti è stata fatta dal “Maestro” Albertazzi sulla
base di un assoluto criterio di discrezionalità. Sottolinea, poi, che il
Festival è costato in tre anni circa 2,3 milioni di euro, provenienti per lo
più da fondi europei (Fesr), la cui destinazione era
riservata allo sviluppo del sistema teatrale regionale, che, com'è noto, vive
ormai da anni una situazione di grave crisi e precarietà e che in tre anni
questo evento ha assorbito molte risorse pubbliche ma ha dato uno scarso
contribuito allo sviluppo culturale della regione, al sostegno della rete
teatrale ed alla promozione dell’immagine in ambito nazionale ed europeo.
Chiede di sapere se non si ravvisi un conflitto di interessi nella scelta degli
artisti e delle compagnie teatrali da parte del Direttore artistico del
Festival, che, peraltro, risultano fortemente penalizzante per il teatro
calabrese oltre che non in linea con gli obiettivi del POR Calabria 2007-2013.
In merito all’interrogazione in oggetto dà lettura di una articolata risposta, rendendosi necessarie, a suo avviso, delle precisazioni in ordine a quanto dichiarato dal consigliere Talarico, in particolare ritiene che il consigliere parta dal presupposto, a suo dire errato, che il Magna Graecia Teatro sia un Festival che ha come obiettivo la valorizzazione delle produzioni degli artisti calabresi, quasi sia un festival riservato alle compagnie autoctone.
Chiarisce, infatti, che il Magna Graecia teatro Festival, alla stregua di quanto stabilito nel citato POR FESR Calabria, ha come finalità principale quella di valorizzare i siti storici ed archeologici presenti sul territorio calabrese con la connotazione di attrattività turistica. Pertanto, a suo avviso, non vi sarebbe nessuna destinazione riservata alle compagnie teatrali calabresi, né sarebbe possibile considerare il Festival come una sorta di compensazione per il progressivo assottigliamento dei fondi regionali ex legge n. 3 del 2004, riservati alle produzioni calabresi, considerato che i principi di addizionalità e di complementarietà dei fondi strutturali lo vietano.
Per completezza ricorda che, il Settore Cultura ha, comunque, adottato, ben tre Avvisi pubblici, indirizzati esclusivamente alle compagnie calabresi, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro del POR FESR e che, attraverso il Sistema delle Residenze teatrali, infatti, 10 compagnie teatrali calabresi usufruiscono di un finanziamento, non episodico ed estivo, ma stabile per tre anni.
Precisa, poi, che il Maestro Albertazzi, inoltre, dopo aver fissato il tema per l’anno 2103 (Agorà – La piazza, il centro della polis), ha iniziato a valutare le proposte presenti nel panorama teatrale nazionale e che, con riferimento agli artisti calabresi, ha voluto non limitarsi ad una disamina di copioni teatrali, ma ha svolto delle vere e proprie audizioni in modo da poter meglio comprendere la valenza artistica delle proposte.
Infine, evidenzia che le scelte operate dal Maestro sono state tutt’altro che discrezionali, precisando che quest’ultimo ha l’obbligo, discendente da contratto, di non prevedere alcuna manifestazione teatrale che possa originare un conflitto di interesse a causa di rapporti di parentela o affinità fino al 4° grado con l'organismo teatrale che lo produce o lo distribuisce e di non prendere parte agli spettacoli a titolo oneroso.
Dichiara di essere insoddisfatto, evidenziando che il bando prevedeva la conoscenza del territorio calabrese, ed auspica che quanto avvenuto non si ripeta negli anni a venire, di modo che il mondo del teatro in Calabria sia protagonista.
Ritiene che l’interrogazione si possa considerare superata.
Preso atto delle dichiarazioni del proponente, dichiara decaduta
l’interrogazione.
Dispone il rinvio dell’interrogazione alla prossima seduta per assenza del proponente
Evidenziato che:
Sottolinea, poi, le
conseguenze per l’intero territorio e i gravi danni immateriali alla
popolazione studentesca che vede ridotta l’offerta formativa e come questa
decisione stia destando profonda amarezza. Chiede, pertanto, di sapere quali
iniziative
Sottolineato come l’argomento sia
attuale, evidenzia come la problematica sia legata alle poche risorse
disponibili, pertanto come Regione Calabria, per garantire la prosecuzione di
alcuni contratti, è stato attivato un contratto aggiuntivo di formazione
specialistica relativamente alle seguenti scuole di specializzazione: Igiene e Medicina preventiva, Malattie
apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitativa, Oftalmologia e
Oncologia medica. Garantisce, quindi, come sia intenzione della Regione Calabria finanziarlo ed inserirlo
nei diversi bilanci annuali.
Sottolinea che l’interrogazione prevede l’intervento con atti di indirizzo, finanziamento di borse di studio che garantiscono scuole di specializzazione. E’ necessario, a suo avviso, una programmazione forte nel finanziare il settore che è strategico per la regione.
Sottolinea che la programmazione in effetti esiste ma mancano le risorse finanziarie che devono essere stanziate ogni anno.
Ricordato che lo sviluppo e la promozione di fonti di energia
rinnovabile sono fondamentali per il futuro del nostro Paese e che l’energia da
fonte rinnovabile - eolica, solare e fotovoltaica - dovrà trovare una strada
privilegiata nei territori che si prestano al suo sviluppo, evidenzia che molti
impianti spesso invadono aree protette o di particolare importanza per la
produzione agricola o la bellezza del paesaggio. Evidenziato, inoltre, che
presso i dipartimenti regionali competenti sono depositate 277 domande di
richiesta di autorizzazione unica per la realizzazione di impianti eolici nel
territorio calabrese, consistenti nell’installazione di almeno 5100 pale
eoliche, e che dette richieste provengono per la gran parte da società
multinazionali, annovera tra i casi che stanno suscitando maggiore interesse
negli ultimi tempi gli impianti da realizzare nella costiera della catena
meridionale.
Evidenziato, inoltre, che il Q.T.R.P. della
Calabria individua le aree non idonee, con valore paesaggistico, alla
localizzazione degli impianti, sottolinea come in base alla normativa di
riferimento ci sia la necessità di ogni valutazione tecnica sugli impianti in
relazione alle interazione con altri piani e programmi posti in essere
nell’ambito territoriale di riferimento e che, pertanto, ogni singola
iniziativa progettuale non potrà essere valutata individualmente ma dovrà
essere sottoposta a V.I.A. nel suo contesto
territoriale.
Ricordato, altresì, che la catena costiera Paolana
è un’area di grande interesse acquedottistico per
l’intero territorio e che lo stesso Q.T.R.P. include
il PTA (Piano di tutela delle acque) e considera l’aspetto della tutela delle
acque una priorità programmatica, ritiene evidente che, sulla base di quanto
esposto, l’impatto ambientale del parchi eolici risulti molto alto e per alcuni
tratti devastante, stante la loro aggressività nei confronti dell’ecosistema
della zona e del paesaggio.
Tanto premesso, chiede di
sapere se non si ritenga opportuno intervenire per garantire la
tutela paesaggistica di zone di particolare pregio quali quelle citate.
Ricordato che lo strumento di riferimento per la materia in questione è la delibera numero 55 del 2006 che traccia gli indirizzi per l’inserimento degli impianti eolici nel territorio calabrese, evidenzia che l’area di cui trattasi è un’area di interesse naturalistico e ambientale, riconducibile alle aree protette.
Sottolineando, inoltre, che la stessa ha ricevuto il riconosciuto della valenza naturalistica e ambientale nonchè il parere positivo del comitato tecnico scientifico, considera che, a suo dire, il riconoscimento già ricevuto non possa essere conciliabile con un parere positivo alla costruzione di un impianto eolico.
Giudicando la risposta dell’assessore Pugliano molto simile ad un auspicio, si dichiara, tuttavia, soddisfatto.
Rinvia l’interrogazione alla prossima seduta di Consiglio regionale per
l’assenza dell’assessore competente.
Richiamando lo spirito della legge regionale numero 24 del 2013,
rileva, nonostante l’interrogazione sia piuttosto datata, che la riforma
sarebbe servita alla funzionalizzazione ed alla
garanzia delle attività nonché al pagamento delle spettanze a favore del
personale dipendente che versa in stato di incertezza, chiede di sapere se il
Governo regionale provvederà a reperire le risorse finanziarie necessarie,
anche attraverso l’istituzione di un fondo rotativo, finalizzate a sanare i
ritardi nella erogazione delle retribuzioni spettanti al personale dipendente.
Evidenziato che è già stato nominato il Commissario straordinario,
individuato nella persona dell’avvocato Pasquale Monea,
ricorda che il relativo decreto di nomina è stato notificato ai 5 Consorzi,
determinando così la contestuale decadenza degli organi sociali.
Premesso che si è proceduto alla scelta interna senza oneri aggiuntivi,
cercando di individuare un professionista di comprovata esperienza e
raggiungendo, così, il duplice obiettivo del risparmio e della qualità, per
quanto riguarda la proposta del consigliere Giordano di istituire un fondo
rotativo considera l’ipotesi condivisibile come soluzione tecnica ma che,
comunque, dovrà essere approvata dalle assemblee consortili e poi portata
all’attenzione del Consiglio regionale. Evidenziando, pertanto, che ciò sarà
possibile soltanto seguendo questo iter,
con la definizione di tutte le fasi, reputa che dopo la conclusione della prima
procedura, si potrà valutare la possibilità proposta dal consigliere Giordano.
Preso atto della risposta, si ritiene soddisfatto, chiedendo, però,
maggiore certezza e una accelerazione al procedimento che considera necessaria,
soprattutto in questa fase.
Rinvia l’interrogazione alla prossima seduta di Consiglio regionale per
l’assenza dell’assessore competente.
Dichiara decaduta l’interrogazione per assenza del proponente,
consigliere Talarico.
Ricordato che il Centro trasfusionale dell’ASP di Cosenza ha conosciuto
una tragedia a causa della morte di un paziente a seguito di una trasfusione e
che, con decreto del presidente della Giunta regionale, è stata istituita
Ricordato che la struttura del dipartimento sanità ha lavorato in
questi mesi per varie attività preliminari e programmatiche, mettendo in atto
adempimenti e procedure al fine di inserire il tutto all’interno di un Piano
programmatico triennale, riferisce che, a suo giudizio, si arriverà a breve
all’approvazione del documento programmatico ed alla definizione della
tempistica e degli adempimenti entro il mese di ottobre o, al più, che entro
fine anno sarà completata tutta la procedura.
Ricordato che è già trascorso un anno e che
Rilevando che l’interrogazione è datata, chiede come stiano procedendo
le attività di svuotamento a scopo manutentivo dei laghi e se la Società
elettrica A2A abbia già fatto conoscere al Consiglio regionale le tecniche, le
modalità, le garanzie di tutela al fine di evitare nello specifico danni
all’ambiente.
Rispondendo nel merito evidenzia che su questa tematica si è già
provveduto a diffondere notizia sulla stampa.
Giudicando, quindi, necessario il Piano di gestione, evidenzia che per
quanto riguarda gli invasi, ricadendo gli stessi in siti di interesse
naturalistico, è necessario fare riferimento al Decreto presidenziale numero
357 del 1997, integrato e modificato dal Decreto presidenziale numero 120 del
2003, che per quei siti richiede preventivamente lo studio di incidenza, cioè
quali effetti e quali incidenze possono determinare rispetto alla flora ed alla
fauna.
Ricordando, infine, che il dipartimento ambiente si avvale del nucleo
Via, che è un organo tecnico, riferisce che quest’ultimo si è espresso sfavorevolmente
sulla questione, considerando negativi gli interventi, e che, proprio in
ragione di tutto ciò, è necessario che
Si dichiara soddisfatto.
Prendendo spunto dalle misure che in queste ore il Governo nazionale
sta assumendo allo scopo di incentivare il sistema economico nazionale e
ricordando che tra queste ci sarebbe anche una ulteriore restrizione delle
risorse destinate alla assistenza sanitaria, giudica inquietante per l’intera
collettività una simile ipotesi.
Evidenziando la necessità e l’urgenza della problematica, chiede,
pertanto, che il Consiglio si faccia carico di rappresentare tale
preoccupazione a livello nazionale, sostenendo che, anche sulla scorta di
quanto affermato dal Ministro della sanità, Lorenzini,
che ha ammesso che i livelli di assistenza sarebbero compromessi, che in
Calabria si arriverebbe ad una situazione drammatica.
Proposto di predisporre nel corso della seduta un documento da
sottoporre all’approvazione dell’Aula dopo la trattazione degli argomenti
inseriti all’ordine del giorno, ne pone in votazione l’inserimento all’ordine
dei lavori ed è inserito.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di una mozione relativa
all’utilizzo ed alla riattivazione del porto di Saline ed all’acquisizione
delle officine Grandi Riparazioni di Montebello Jonico.
Pone in votazione l’inserimento all’ordine dei lavori della mozione ed
è inserita.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno
relativo alla situazione dei 1250 lavoratori ex LSU, stabilizzati ai sensi
della legge numero 388 del 2000 che, sulla base di una Convenzione sottoscritta
con il Ministero della Pubblica istruzione, sono stati impiegati nelle scuole
calabresi di ogni ordine e grado, con contratto part - time per garantire
le attività di pulizia degli edifici scolastici. Ricordato che il Consiglio
regionale si era già occupato in passato della problematica dei predetti
lavoratori in seguito ai tagli operati dal Governo centrale, questione che si è
di recente riproposta, sottolinea che l’ordine del giorno, peraltro
sottoscritto da tutti i capigruppo presenti in Consiglio regionale, è
finalizzato ad impegnare il Governo regionale ad intraprendere le iniziative
necessarie ed idonee per tutelare i livelli occupazionali e salariali dei
lavoratori.
Chiede, altresì, l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del
giorno relativo alla situazione dei 131 lavoratori della società “Calabria I&T” ricordando che l’articolo 11 della legge regionale
numero 24 del 2013 in materia di riordino degli enti, aziende regionali,
fondazioni, agenzie regionali, società e consorzi comunque denominati con
esclusione del settore sanità, stabilisce la messa in liquidazione della
società da parte del socio unico Fincalabra entro il
31 dicembre 2013 garantendo i livelli occupazionali sulla base di uno specifico
piano industriale.
Ricordato che l’amministratore della società, a ridosso di ferragosto
2013, ha dato avvio alle procedure di licenziamento collettivo, evidenzia che
con il predetto ordine del giorno si chiede l’impegno del Governo regionale ad
intraprendere le iniziative necessarie ed idonee a tutelare i livelli
occupazionali, definendo un piano industriale che consenta il rilancio della
Società nel rispetto delle finalità
della legge regionale numero 24 del 2013.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori dei due ordini del
giorno illustrati dal consigliere Gallo che sono inseriti.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di una mozione, sottoscritta
anche dai consiglieri Franchino, Guagliardi, Scalzo, Ciconte e Amato, finalizzata a chiedere l’impegno del
governo regionale per individuare ed attuare gli interventi necessari a
garantire la reperibilità dei fondi finalizzati alla prosecuzione dei progetti
per i lavoratori LSU e LPU, attivandosi presso il Governo nazionale con una
forte mobilitazione politica e dedicando, eventualmente, alla problematica una
seduta ad hoc del Consiglio
regionale.
Chiede, altresì, l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del
giorno relativo a svolgere attività di sensibilizzazione per le vittime di
gravi infortuni nei luoghi di lavoro, in particolare nei confronti dell’ANAS affinché si faccia carico
di intitolare una galleria della Salerno - Reggio Calabria al compianto Serafino
Sciarrone, tragicamente morto durante i lavori
autostradali.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei lavori dei due ordini del giorno illustrati dal consigliere Giordano che sono approvati.
Dà lettura dello schema di deliberazione che sottopone all’approvazione
dell’Aula nel quale, preso atto delle dimissioni del signor Antonio Rappoccio dalla carica di consigliere regionale con
decorrenza 24 settembre 2013 e ricordato che il Regolamento interno del
Consiglio regionale dispone l’attribuzione del seggio resosi vacante al
candidato che segue l’ultimo eletto nella stessa lista e circoscrizione, si
precisa che dal verbale dell’Ufficio centrale circoscrizionale presso il
Tribunale di Reggio Calabria è riportato nella lista del consigliere
dimissionario quale primo dei non eletti il candidato Aurelio Chizzoniti, al quale si propone di attribuire il seggio
resosi vacante.
Comunica il suo voto di astensione.
Pone in votazione la proposta di provvedimento amministrativo che è
approvata.
Ricorda che nelle precedente seduta del Consiglio regionale aveva
chiesto di intervenire per affrontare la problematica della giustizia in
Calabria affinché quanto accaduto a lui non accada ad altri.
Dà lettura dello schema di deliberazione che sottopone all’approvazione
dell’Aula nel quale, preso atto della diffida del signor Michele Raso relativa
alla presunta condizione di incompatibilità dalla carica di consigliere
regionale del signor Pietro Armando Crinò e delle
risultanze della Giunta delle elezioni che nella seduta del 19 settembre 2013
ha deliberato l’insussistenza della condizione di incompatibilità, si propone
di dichiarare l’insussistenza della condizione di incompatibilità dalla carica
di consigliere del signor Pietro Armando Crinò.
Comunica il suo voto di astensione.
Pone in votazione la proposta di provvedimento amministrativo che è
approvata.
Introduce il punto all’ordine del giorno relativo alla relazione
trasmessa dalla Corte dei conti -Sezione regionale di controllo per la
Calabria, sul rendiconto generale della Regione Calabria dell’esercizio
finanziario 2011 e relativi riferimenti all’esercizio finanziario 2010.
Chiede di rinviare la trattazione della relazione citata proponendo di procedere ad un esame approfondito nella seconda Commissione consiliare.
Sottolineando l’importanza della
questione e la necessità di un ulteriore approfondimento, pone ai voti la
proposta di rinvio dell’esame della relazione alla seconda Commissione consiliare
che è approvata.
Comunicato, preliminarmente, che la proposta di legge in discussione è
stata approvata dalla seconda Commissione consiliare nella seduta del 17
settembre, illustra il rendiconto generale che si compone di due documenti
quale il conto di bilancio e il
conto generale del patrimonio e si completa con
alcuni allegati uno dei quali espone le risultanze della gestione degli Enti
del Servizio sanitario regionale.
Sottolineato che l’avanzo di amministrazione dell’esercizio 2012 è pari
a circa 5 miliardi di euro con un incremento pari a circa 246 milioni di euro
rispetto allo stesso risultato dell’anno 2011, evidenzia, in particolare: il
peso prevalente delle entrate tributarie sulle risorse complessive e tra queste
il rilievo assunto dal gettito derivante dalla compartecipazione IVA;
l’incremento dei residui attivi; le significative differenze nella capacità di
spesa nei diversi settori dell’amministrazione regionale, che risulta più
elevata nelle aree di intervento libere dai vincoli derivanti dal patto di
stabilità ed in difficoltà laddove, invece, i predetti vincoli sono presenti;
un incremento della spesa corrente ed una diminuzione della spesa in conto
capitale; il rispetto per il 2012 dei vincoli posti dal patto di stabilità.
Precisato che il Decreto legge numero 174 del 2012 prevede di
sottoporre il rendiconto generale
all’esame della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti
per la verifica, in particolare, del rispetto del patto di stabilità, con la possibilità per la Corte di
formulare osservazioni e proporre eventuali correttivi necessari per assicurare
l’equilibrio di bilancio, riferisce che la Corte dei Conti ha rilevato il
rispetto dei limiti autorizzatori delle previsioni di
spesa di competenza e di cassa nonché il rispetto del limite legale di
indebitamento ed i tetti di spesa fissati dal Patto di stabilità interno.
Pone in votazione il progetto di legge numero 466/9^ che è approvato.
Ricordato che la seconda Commissione consiliare ha licenziato il provvedimento tenuto conto del parere favorevole dei revisori e del dipartimento bilancio e dei relativi rilievi da essi formulati nonché della verifica ministeriale e delle relative osservazioni, riguardo gli esercizi finanziari 2007, 2008 e 2009, riferisce che la seconda Commissione consiliare, facendo proprie le raccomandazione e i rilievi, ha approvato il rendiconto con la prescrizione che i valori contabili siano giustificati nel primo esercizio utile, rimettendo all’Arpacal il rispetto delle raccomandazioni formulate.
Pone in votazione il provvedimento amministrativo numero 177/9^ che è approvato.
Ricorda ai consiglieri che prima della fine della seduta verrà osservato un minuto di silenzio in memoria del vicepresidente del Consiglio regionale, Francesco Fortugno, considerato che nella giornata di domani, 16 ottobre, ricorre l’ottavo anniversario della sua uccisione e che per tale occasione a Locri si terrà una commemorazione.
Pone in votazione l’ordine del giorno a firma dei consiglieri Gallo ed altri che è approvato.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
Affermato che la mozione in discussione riguarda lo sviluppo turistico ed economico dell’area grecanica che risulta essere la più marginalizzata e dimenticata dalla politica negli ultimi quaranta anni, nonostante le enormi potenzialità di tipo turistico e naturalistico, sottolinea che il suo sviluppo non possa prescindere dal recupero della funzionalità del porto di Saline, ubicato al centro del comprensorio, al quale sono state destinate risorse di cui a tutt’oggi non si conosce l’utilizzo, e dall’acquisizione da parte della Regione delle Officine Grandi Riparazioni di Montebello Ionico.
Giudicato delicato l’argomento in discussione, relativo ad un’area, a suo avviso abbandonata, che la politica non ha ritenuto di inserire neanche nell’ultimo Piano del turismo sostenibile, auspica che sia fatta chiarezza sull’utilizzo dei fondi destinati al porto di Saline e che la politica programmi azioni concrete in base alla realtà del territorio, coinvolgendo tutte comunità locali appartenenti all’area.
Pone in votazione la mozione in discussione proposta dal consigliere Imbalzano che è approvata.
Pone in votazione l’ordine del giorno in discussione che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
Pone in votazione la mozione, è approvata.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
Dispone che l’Aula osservi un minuto di silenzio in memoria del Vicepresidente Franco Fortugno, atteso che nella giornata di domani, 16 ottobre, ricorrerà l’ottavo anniversario della sua morte.
(I consiglieri e tutti i presenti si levano in piedi ed osservano un
minuto di silenzio)
Verificato che non vi sono ulteriori punti all’ordine del giorno da trattare, toglie la seduta
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo