IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
71.
SEDUTA DI GIOVEDI’ 25 LUGLIO 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO
NICOLO’
Inizio lavori h. 15,58
Fine lavori h. 18,19
INDICE
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti ed internazionalizzazione
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD),*
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD),*
TREMATERRA Michele, assessore
all’agricoltura ed alla forestazione
MANCINI Giacomo, assessore al
bilancio, programmazione e fondi europei
TREMATERRA Michele, assessore
all’agricoltura ed alla forestazione
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura e forestazione
Proposta di Regolamento interno del C.A.L. - Eventuali osservazioni
- (art. 9, comma 7, L.R. 1/2007)
SALERNO Nazareno, Assessore
Politiche sociali
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Vista la propria deliberazione numero 224 del 24 settembre 2012, con la quale si è
proceduto alla temporanea sostituzione del consigliere regionale Rappoccio a
decorrere dal 23 agosto 2012, ricorda che il decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri dell’ottobre 2012 prevedeva la cessazione della
sospensione se ne fosse venuto meno il motivo che l’aveva causata.
Riferito, quindi, che il signor Rappoccio ha comunicato la decadenza
della motivazione che aveva provocato la sospensione, presentando la
contestuale richiesta di reintegro, comunica che il Consiglio regionale ha
richiesto parere sull’esatta interpretazione della norma applicabile in
riferimento alla data da cui dovesse decorrere il reintegro e che, a seguito
del predetto parere, il signor Rappoccio sarà reintegrato a far data dalla
revoca della custodia cautelare degli arresti domiciliari. Posto, quindi, ai
voti il provvedimento che è approvato con il solo voto contrario del
consigliere Talarico Domenico, invita il consigliere Rappoccio, se presente, a
prendere posto nei banchi dei consiglieri.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di legge
numero 484/9^ inerente le norme per l’utilizzo dei lavoratori Lsu e Lpu,
rientrati nel bacino e non ancora utilizzati, precisando che la stessa è stata
approvata all’unanimità dalla competente Commissione consiliare.
Si dichiara favorevole all’inserimento della proposta all’ordine del
giorno.
Pone ai voti la richiesta di inserimento della proposta di legge numero
484/9^ che è inserita.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di legge
numero 221/9^ riguardante la semplificazione delle procedure amministrative
relative al registro infortuni, approvata anch’essa all’unanimità dalla
Commissione consiliare competente.
Pone ai voti l’inserimento della proposta che è inserita.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di
provvedimento amministrativo numero 234/9^ contenete una proposta di legge da
presentare al Parlamento per il riconoscimento della Lingua Italiana dei segni.
Pone ai voti la richiesta di inserimento che è approvata.
Chiede l’inserimento della proposta di legge numero 317/9^, licenziata
dalla Commissione Bilancio sull’istituzione delle agenzie di sviluppo locale.
Chiede che nelle prossime sedute si eviti di introdurre argomenti
all’ordine del giorno, fatta eccezione per casi di urgenza, e, pur consapevole
che detta prerogativa è regolamentata, ravvede un proliferare delle
eccezionalità che non consentono una gestione ordinata dell’attività
assembleare.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di
legge relativa all’istituzione delle Agenzie di sviluppo locale che è inserita
in coda ai punti già inseriti.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno
relativo all’estensione al settore della pesca del testo unico sulla sicurezza che
impegni i parlamentari calabresi ed i ministeri competenti in tal senso.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno
riguardante la situazione in cui versa l’Italcementi Spa.
Pone ai voti l’inserimento dei due ordini del giorno che sono inseriti.
Illustra l’interrogazione ricordando che con delibera Cipe nel 2006 è
stata finanziata la variante ferroviaria di Cannitello che prevedeva anche il
riempimento della galleria artificiale, realizzando una perfetta conformazione
morfologica; altresì, evidenzia come fossero previste ulteriori opere,
precisando che, benché la variante ferroviaria risulti completata, le opere
accessorie non siano state realizzate. Riferito che la società Stretto di
Messina ha dichiarato conclusa l’opera con conseguente rimozione del cantiere,
ritiene che la decisione di non realizzare più il ponte sullo stretto e
completare la variante abbia causato disagi paesaggistici e non solo di enorme
rilevanza; indi chiede di sapere se la Regione Calabria abbia rappresentato a
chi di competenza quanto avvenuto e quali iniziative abbia assunto.
Giudicata rilevante la problematica emersa dall’interrogazione e
ricordato che, nonostante la variante sia stata realizzata, non sono state
ultimate le opere accessorie, precisa che il governo regionale non ha condiviso
la decisione assunta dall’allora Governo Monti sulla mancata realizzazione
dello stretto di Messina. Tanto premesso, evidenzia che la società Stretto di
Messina è in stato di liquidazione, comunicando le iniziative assunte sia dalla
Regione sia dal Comune di Villa San Giovanni. Riferisce, poi, che numerosa
corrispondenza è intercorsa tra il commissario liquidatore ed il comune di
Villa San Giovanni, ponendo all’attenzione generale la problematica e ricevendo
rassicurazioni dal Commissario liquidatore circa il completamento delle opere.
Riferisce, altresì, che il Ministro competente è stato informato dello stato
dell’arte ed ha conseguentemente dato incarico perché siano trovate soluzioni
efficaci, efficienti e celeri.
Dichiarando che avrebbe gradito un intervento tempestivo della Regione,
temporalmente precedente alla messa in liquidazione della società Stretto di
Messina, auspica di ricevere al più presto notizie positive.
Illustra l’interrogazione puntualizzando che la fondazione Calabria etica è attiva dal 2009 con il fine di finanziare e sostenere le famiglie in difficoltà e le imprese sociali impegnate nello svolgimento di servizi socialmente rilevanti, evidenziando, inoltre, come lo Statuto della stessa fondazione non prevede alcun compenso per gli amministratori ma soltanto gettoni di presenza. Riferisce, quindi, che la Giunta regionale, con delibera numero 80 del 19 marzo 2011, contrariamente a quanto previsto nella legge regionale numero 22 del 2010, ha approvato delle modifiche dello Statuto della Fondazione nelle quali si demanda al Presidente della stessa la facoltà di autodeterminarsi una indennità di carica che, nel caso specifico, il Presidente ha fissato nella misura del 60 percento dell’indennità di un consigliere regionale, superando il contributo annuo che la Regione assicura alla Fondazione. Chiede di sapere, dunque, quale siano le azioni che si intendano porre in essere per recuperare le somme illegittimamente percepite dal Presidente della Fondazione Calabria etica.
Comunicato che non è presente in Aula l’assessore competente, differisce la trattazione dell’interrogazione alla prossima seduta consiliare.
Evidenziato che l’interrogazione in questione è stata presentata il 10 maggio 2013, prega il Presidente del Consiglio di informare l’assessore Salerno sulla necessità di intervenire per dirimere la questione.
Dichiara decaduta l’interrogazione per assenza del proponente.
Informa il consigliere Guccione che il sottosegretario Dima, competente
a rispondere, è assente.
Evidenziato che l’Esecutivo dovrebbe presentarsi in Aula già preparato a rispondere alle interrogazioni inserite all’ordine del giorno, illustra l’interrogazione, evidenziando i ritardi della Regione sia nella liquidazione delle spettanze per il servizio antincendio svolto negli anni 2011 e 2012 sia nella stipula della convenzione con i Vigili del fuoco perdendo, così, la disponibilità di due elicotteri del Corpo Forestale, dirottati in altre regioni, sottolineando, altresì, il rischio cui incorrono migliaia di ettari di vegetazione durante la stagione estiva.
Attesa l’assenza dell’assessore competente differisce la trattazione dell’interrogazione alla prossima seduta.
Illustra l’interrogazione sottolineando che nell’ospedale civile di Vibo Valentia, ospedale provinciale, il reparto di nefrologia è stato declassato da struttura complessa a struttura semplice pur dovendo soddisfare un bacino di utenza molto ampio. Chiede di conoscere quali siano le soluzioni che si intendano perseguire per attutire gli inevitabili disagi che ledono i diritti elementari dei cittadini penalizzando i pazienti e le famiglie vibonesi.
Affermato che alcuni decreti della Giunta regionale oltre a rimodulare le strutture prevedono che le aziende possano individuare delle unità operative semplici volte a migliorare il funzionamento del sistema, sottolinea come la nefrologia posta nell’ospedale di Vibo Valentia all’interno della medicina generale abbia registrato 291 ricoveri senza precludere, quindi, l’assistenza ai pazienti nefropatici del comprensorio, nel rispetto di quanto previsto dai livelli essenziali di assistenza.
Evidenziato che la risposta dell’assessore Trematerra non tiene conto dello stato dell’arte esistente nella struttura ospedaliera, sottolinea come i cittadini portatori di patologie renali siano costretti ad emigrare verso altre Asl. Conclude dichiarandosi assolutamente insoddisfatto, ritenendo che l’ospedale di Vibo Valentia si stia avviando gradualmente verso la completa chiusura a causa delle iniziative della Giunta regionale.
Illustra l’interrogazione, ricordando che il Consiglio regionale ha approvato una legge sul termalismo al fine di valorizzare al meglio questa risorsa esistente sul territorio calabrese, capace di attirare utenti da altre regioni, creando una forma di emigrazione attiva; evidenzia, quindi, come fosse previsto un finanziamento di un milione di euro per il funzionamento di detta legge regionale e come tali risorse ad oggi risultino indisponibili, indi chiede perché dette risorse non siano state utilizzate per finanziare la legge sul termalismo.
Riferisce che, benché la Giunta regionale abbia deliberato la liquidazione del milione di euro per il termalismo, inviando il dipartimento attività produttive ai relativi adempimenti, al momento le risorse non risultano impegnate.
Evidenzia le responsabilità addebitabili a chi non ha impegnato le risorse necessarie nonostante le richieste avanzate, causando delle diseconomie che non fanno bene alla Calabria e ai calabresi.
Illustra l’interrogazione affermando che la chiusura dell’O.B.I. pediatrico di Melito Porto Salvo ha privato la zona e l’entroterra di un punto di riferimento che serviva anche ai tanti turisti che arrivano in estate, sottolineando, inoltre, come tale taglio vada nella direzione della chiusura dell’ospedale stesso che invece dovrebbe essere salvaguardato e implementato. Chiede il ripristino dell’OBI pediatrico dell’ospedale di Melito Porto Salvo per intravedere un inizio di rinascita dell’ospedale.
Precisato che la decisione di chiudere il servizio in questione è stata adottata a seguito di una direttiva che prevedeva la presenza dell’osservatorio di pediatria solo negli ospedali Spoke o nelle strutture complesse, evidenzia che, comunque, è stato attivato un ambulatorio di pediatria funzionante dalle ore 8,00 alle ore 14,00.
Si dichiara insoddisfatto della risposta, attesa la rilevanza del servizio per l’intera area grecanica, affermando, inoltre, che le delibere approvate in ossequio a direttive possono essere modificate, indi insiste sulla necessità di ripristinare l’O.B.I. pediatrico dell’ospedale di Melito Porto Salvo.
Comunica che il consigliere Rappoccio ha rassegnato le sue dimissione a far data dal 24 settembre 2013.
Illustra la proposta di legge tesa ad effettuare una modifica
finalizzata alla proroga dei termini di entrata in vigore di alcune
disposizioni, in particolare quelle riguardanti la nuova nomina delle
Commissioni d’esame, al fine di non interrompere o rallentare il lavoro già in
corso ed eventuali contenziosi.
Comunica che è stato presentato un emendamento interamente sostitutivo,
a sua firma e del consigliere Imbalzano.
Afferma che si tratta soltanto di un emendamento tecnico che
sostituisce l’intera proposta di legge ma che sostanzialmente non la modifica.
Pone ai voti gli articoli 1 e 2 che sono approvati; indi, pone in
votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di provvedimento amministrativo tesa all’adozione
della revisione del PSR CALABRIA 2007-2013, approvata dalla Commissione
Europea con Decisione n. C(2013) 379 final del 25.1.2013.
Manifestando piena condivisione per l’iniziativa, rivolge una
raccomandazione all’assessore Trematerra in relazione al problema delle
calamità naturali che colpiscono la Calabria che meriterebbero, a suo dire,
uguale attenzione rispetto alle altre problematiche trattate anche da parte del
Governo nazionale, invitandolo, pertanto, ad interloquire e farsi carico della
responsabilità dovuta.
Evidenziando che nel tempo le normative sono cambiate, rappresenta che
la normativa nazionale impone ormai di dotarsi di una propria assicurazione per
fronteggiare eventuali calamità naturali, sottolineando, al contempo, che
sarebbe difficile aspettarsi un intervento dal punto di vista finanziario da
parte dello Stato, anche in considerazione del periodo attuale.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è
approvata.
Illustra la proposta di legge tesa a modificare la legge
regionale numero 13 del 19 aprile 2012 in materia di disposizioni dirette alla
tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione
del lavoro non regolare,
evidenziando, altresì, che la normativa in questione tende a contrastare gli
effetti negativi della problematica trattata.
Pone ai voti l’articolo 1 (Sostituzione
dell’articolo 10 della legge regionale n. 13 del 2012) che è approvato;
indi, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Comunicato che dalle relazioni degli allegati si evince che il problema
della morosità non è stato ancora risolto e illustrata la proposta di
provvedimento amministrativo tesa ad analizzare nel dettaglio il bilancio di
previsione dell'ATERP (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale
Pubblica) della provincia di Crotone per l’anno finanziario 2013, rappresenta,
in particolare, che il dipartimento
della Giunta regionale ha eseguito una comparazione degli impegni di spesa
assunti nei vari periodi.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo nel suo
complesso che è approvata.
Illustrata la proposta di provvedimento amministrativo tesa ad
analizzare nel dettaglio il bilancio di previsione dell'ARCEA (Agenzia Regione Calabria
per le Erogazioni in Agricoltura) per l’anno finanziario 2013 e pluriennale
2013-2015, si sofferma, in particolare,
su alcuni profili contabili e finanziari, comunicando, altresì che sia il
dipartimento agricoltura sia il dipartimento bilancio si sono espressi in senso
favorevole.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo nel suo
complesso che è approvata.
Non essendoci osservazioni da parte dei consiglieri, comunica che la
proposta di Regolamento interno del Consiglio delle Autonomie Locali sarà
ritrasmesso allo stesso organo.
Illustra la proposta di legge relativa all’utilizzo dei
lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità riammessi nel bacino
regionale e non ancora utilizzati,
tesa ad un loro migliore e maggiore utilizzo, precisando che la suddetta
proposta di legge non comporterà un aggravio di spese per le casse regionali.
Evidenziata l’importanza della norma diretta a tutelare i lavoratori in
questione, ribadisce che con la suddetta norma non ci saranno ulteriori oneri a
carico del bilancio regionale, precisando, inoltre, che molti di questi
lavoratori risultano essere già percettori della mobilità.
Pone ai voti gli articoli 1 (Destinatari e modalità di
applicazione), 2 (Norme finanziarie) e 3 (Entrata in vigore) che sono approvati; indi, pone in votazione la proposta di legge nel
suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di legge approvata all’unanimità dalla competente
Commissione consiliare che, attraverso il recepimento della normativa
nazionale, sana un vulnus esistente
nella legislazione regionale, prevedendo la soppressione dell’obbligo di
vidimazione del registro infortuni.
Sottolineato, quindi, che il provvedimento è finalizzato a semplificare le procedure amministrative nei luoghi di lavoro senza eludere in alcun modo gli obblighi previsti a carico dei datori di lavoro, riferisce che è stato modificato il titolo della proposta di legge nel seguente modo: “Disposizioni in materia di semplificazione delle procedure amministrative relative al registro infortuni”.
Pone ai voti gli articoli 1 (Finalità
e ambito di applicazione)
e 2 (Abrogazione obbligo vidimazione registro
infortuni) che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità.
Illustra la proposta di legge finalizzata al riconoscimento della LIS,
lingua italiana dei segni, ricordando che, a seguito di quanto previsto dalla
convenzione Onu, al momento, soltanto 44 Nazioni hanno provveduto in tal senso.
Ritenuto necessario che anche l’Italia provveda al riguardo, attraverso l’approvazione di una legge da parte del Parlamento, auspica l’accoglimento di tale proposta che, a suo avviso, rappresenta una conquista di civiltà per la piena integrazione delle persone sorde nella vita sociale.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
Comunicato che la proposta di legge è stata approvata all’unanimità dalla Commissione consiliare Bilancio, riferisce che la stessa è relativa al riconoscimento formale dei Soggetti Responsabili Patti Territoriali e Promotori Contratti d'Area Calabresi quali Agenzie di Sviluppo Locale, resosi necessario al fine di consentire il proseguimento dell’attività di tali enti e, precisamente, l’attività di sviluppo d’impresa e marketing territoriale.
Pone ai voti gli articoli 1 (Riconoscimento dei
Soggetti Responsabili Patti Territoriali e Promotori Contratti d'Area quali
Agenzie di Sviluppo Locale),
2 (Elenco delle Agenzie di
Sviluppo Locale), 3 (Requisiti ed obiettivi
delle Agenzie di Sviluppo Locale), 4 (Attività delle Agenzie di Sviluppo Locale), 5 (Rapporti con il sistema regionale e locale), 6 (Dotazione finanziaria) e 7 (Entrata in vigore) che
sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra l’ordine del giorno relativo alla situazione drammatica determinatasi a Vibo Marina a seguito delle decisioni assunte da Italcementi S.p.a., ritenendo che lo straordinario atto di coraggio dei lavoratori abbia contribuito ad accendere in tutti la speranza.
Ringraziati il Presidente del Consiglio e della Giunta regionale e tutti gli esponenti politici che si sono recati presso la Italcementi per esprimere solidarietà ai lavoratori in stato di agitazione, auspica lo svolgimento di un ampio dibattito in Aula su questo argomento, sottolineando che è in discussione la cultura del lavoro che a Vibo Marina corre il rischio di scomparire con le inevitabili conseguenze a ciò connesse.
Auspicato che l’Italcementi S.p.a. concretizzi l’impegno assunto di realizzare uno studio di fattibilità avente ad oggetto ipotesi di riconversione del sito, sottolinea che gli operai hanno sospeso la protesta dimostrando fiducia nelle istituzioni ed invita a riprendere tutte le vertenze di lavoro in sospeso in Calabria ritenendo, altresì, che l’eventuale trasferimento di ENI possa causare un ulteriore impoverimento per il territorio.
Ricordata la sua esperienza maturata in passato in vertenze di lavoro,
ritiene che sia necessario un impegno comune ed, evidenziato che Vibo Marina è
stata destinataria in passato di una certa attenzione da parte dello Stato,
ritiene prioritario trovare soluzioni concrete per “salvare” Italcementi.
Auspicato che l’Esecutivo regionale solleciti il Governo nazionale per
conoscere le iniziative che Italcementi
intende intraprendere attivando, eventualmente, un tavolo comune con l’Anas per
conoscere quali cantieri intenda aprire in Calabria e dove si rifornirà di
cemento, sottolinea la necessità di trovare soluzioni alternative.
Sottolineato come la vertenza in oggetto non possa comprendersi in
quelle usuali ma abbia assunto i caratteri di un emblematico declino dello
sviluppo industriale dell’intero Mezzogiorno a causa, a suo avviso, delle
scelte dei gruppi industriali, censura la decisione assunta unilateralmente da
Italcementi S.p.a.
Sottolineata l’impossibilità di imporre in maniera coercitiva delle
scelte a Italcementi, ritiene, tuttavia, che la stessa, essendo stata
beneficiaria di interventi pubblici, non si possa sottrarre al confronto.
Reputa, inoltre, che la battaglia compiuta dai lavoratori a Vibo
Marina, sfidando le condizioni metereologiche, abbia conseguito come risultato
l’istituzione di un tavolo di confronto per la individuazione di soluzioni
alternative, a cui dovrebbero partecipare, a suo dire, i soggetti istituzionali
anche al fine di comprendere gli obiettivi inerenti il ciclo produttivo.
Condivise le proposte del consigliere Principe sul coinvolgimento al
tavolo tecnico dell’Anas al fine di valutare la possibilità di eventuali
commesse, sottolinea la necessità di comprendere gli indirizzi dello studio di
fattibilità, finalizzato all’individuazione di soluzioni alternative.
Ritenuto errato non valutare la potenzialità dei risvolti di tale
vicenda, auspica che il tavolo di lavoro sia finalizzato anche a tale scopo,
non condividendo, come ipotizzato dall’Esecutivo regionale, la proposta di
riconversione turistica della zona, ritenendola non realista e paventando che
tale decisione potrebbe dar vita a situazioni speculative, considerato che il
sito su cui sorge Italcementi è un sito industriale che, per tali ragioni, non
è compatibile con tale riconversione.
Ribaditi i dubbi sulla possibilità di trasformazione in area turistica
del sito industriale e confermata la solidarietà ai lavoratori, chiede
all’Esecutivo regionale un impegno esplicito affinché si mantenga la
destinazione industriale dell’area interessata, dando risposte concrete ai
lavoratori.
Sottolineato che la vertenza Italcementi di Vibo Marina colpisce
l’intero territorio incidendo in
maniera significativa sul sistema economico regionale e coinvolgendo
circa 80 famiglie, precisa che le diverse trattative portate avanti sia dal
presidente Scopelliti sia da egli personalmente, ancor prima di essere
assessore al ramo, per offrire all’azienda diverse prospettive finalizzate
a continuare la propria attività
restando in Calabria, si sono scontrate, però, con una totale chiusura della
società.
Sottolinea, inoltre, l’impegno dello stesso Prefetto di Vibo Valentia,
evidenziando le attività poste in essere dalla società per la riconversione del
sito, nonché l’idea dell’impianto per il trattamento dei rifiuti, che dichiara
di aver personalmente appoggiato purché non incida negativamente sul
territorio.
Atteso che la Calabria rischia di perdere un pezzo importante del
proprio sistema economico, ribadisce e sottolinea il massimo impegno della
Regione affinché l’attività possa continuare mettendo a disposizione gli
strumenti necessari per abbattere il costo del lavoro e mantenere così lo
standard occupazionale, riferendo, inoltre, che sono stati attivati tavoli
nazionali e che sarà posto in essere quanto possibile per evitare la chiusura
di Italcementi.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
Premesso che l’argomento è posto da diverso tempo all’attenzione della
seconda Commissione consiliare, precisa che l’obiettivo è quello di attivare
una serie di iniziative a favore della pesca e, riportando quanto emerso
durante le sedute, si sofferma soprattutto sul problema della sicurezza,
evidenziando che, nonostante i diversi tentativi esperiti, ad oggi non ci sono
stati reali riscontri; difatti, a suo dire, non sono stati superati gli atavici
problemi connessi allo stato di salute dei lavoratori e precisa che l’ordine
del giorno è finalizzato ad impegnare i Ministeri competenti ad emanare il
decreto specifico volto ad applicare al settore della pesca il Testo Unico su
salute e Sicurezza.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato, indi toglie la
seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo