IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
69.
SEDUTA DI VENERDI’ 28 GIUGNO 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO
NICOLÒ
Inizio lavori h. 14,50
Fine lavori h. 22,02
INDICE
MANCINI Giacomo, assessore al
bilancio, programmazione e fondi europei
CALIGIURI Mario, assessore alla
cultura ed ai beni culturali
TREMATERRA Michele, assessore
all’agricoltura ed alla forestazione
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
SALERNO Nazzareno, assessore al
lavoro, formazione professionale e politiche sociali
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
CALIGIURI Mario, assessore alla
cultura ed ai beni culturali
PUGLIANO Francesco, assessore
all’ambiente
CALIGIURI Mario, assessore cultura e beni culturali
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti ed internazionalizzazione
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente),*,*,*
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD),*
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto),*,*,*,*,*
CHIAPPETTA Gianpaolo (PDL),*,*,*
DE GAETANO Antonino (PD),*,*,*,*
GALLO Gianluca (UDC),*,*,*,*,*,*,*
GENTILE Giuseppe, assessore alle
infrastrutture e lavori pubblici
GRILLO Alfonsino (Scopelliti
Presidente),*
IMBALZANO Candeloro, relatore,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
MAIOLO Mario (PD),*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
MANCINI Giacomo, assessore al bilancio ed alla programmazione
economica,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
SALERNO Nazzareno, assessore al
lavoro, formazione, famiglia e politiche sociali,*,*
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico, assessore al
personale
TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura e forestazione
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto),*
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti
BRUNI Ottavio Gaetano, relatore
BRUNI Ottavio Gaetano, relatore
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto)
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Illustra l’interrogazione precisando che la
stessa mira a fare chiarezza rispetto a quanto previsto dalla legge regionale numero 36 del 10 agosto
2012 che prevedeva che una quota dell’avanzo di amministrazione risultante dal
rendiconto di bilancio del Consiglio regionale fosse trasferita alla Giunta per
la copertura di leggi, indennizzi, fondi e servizi. Chiede di conoscere il
motivo del non trasferimento delle risorse nei diversi capitoli stabiliti.
Afferma che gli importi sono stati
assegnati ai dipartimenti competenti: 1 milione di euro assegnati e totalmente
impegnati dal dipartimento lavoro per progetti riguardanti il lavoro e gli
ammortizzatori sociali; 200 mila euro non assegnati e transitatati in economia;
500 mila euro assegnati al dipartimento
tutela della salute e totalmente impegnati nel 2012; 500 mila euro assegnati al
dipartimento tutela della salute ma non impegnati e quindi riportati in economia;
1 milione di euro allocati per finanziare la legge sul termalismo in Calabria.
Giudicata esaustiva la risposta
dell’assessore, benché incapace di chiarire alcune incongruenze esistenti
rispetto alla legge regionale numero 36 del 2012, chiede al Presidente del
Consiglio di attivare gli adempimenti di legge previsti nei confronti di chi
non ha rispettato le disposizioni contenute nella legge regionale sopracitata
Illustra l’interrogazione inerente la concessione
di contributi per il finanziamento di assegni di ricerca con percorso
obbligatorio all’estero, sottolineando come l’iter di assegnazione degli
assegni dovesse concludersi entro dicembre 2014 e come, ad oggi, di contro non
sia stato concluso il percorso e non sia stata pubblicata alcuna graduatoria di
merito.
Affermato che è stata costituita una
commissione di valutazione, reintegrata diverse volte a causa di rinunce
all’incarico, evidenzia come la stessa commissione stia procedendo
all’istruttoria dei progetti e che la graduatoria è stata approvata di recente.
Ribadito che la graduatoria non risulti
approvata, chiede all’assessore gli estremi dell’approvazione e, dichiarandosi
insoddisfatto, ribadisce che la mancata conclusione delle procedure vanificherà
gli obiettivi prefissi.
Illustra l’interrogazione ricordando le
vicissitudini dei lavoratori stagionali del Consorzio di Bonifica integrale dei
bacini Tirrenici del cosentino, assunti con contratti a termine da oltre 20
anni; a tal proposito, riferisce che benché la maggior parte di essi abbia
vinto i ricorsi avverso il Consorzio, quest’ultimo non abbia dato corso alle
sentenze
Affermato che si tratta di una problematica
che riguarda una categoria di lavoratori che garantiscono l’irrigazione di
terreni di tipo agricolo stagionalmente, sottolinea come gli stessi non siano
stati assunti in maniera illegittima, riferendo di conoscere l’esistenza di un
solo ricorso, presentato da un dipendente, vinto presso il Tribunale di Paola
ed impugnato dal Consorzio.
Dichiarandosi insoddisfatto della risposta,
ritiene che la politica debba rispondere alle esigenze dei lavoratori anche
attraverso la predisposizione di politiche di concertazione finalizzate a
risolvere la situazione di precarietà di tanti lavoratori.
Ritenuta anomala l’interrogazione perché
non contenente una domanda specifica, propone che la discussione della stessa
sia rinviata alla prossima seduta di Consiglio per la quale è prevista una
discussione generale sulle problematiche della sanità.
Concorda con la proposta avanzata dal
Presidente di discutere dell’interrogazione nella seduta di Consiglio regionale
dedicata alla tematica della sanità.
Illustra
l’interrogazione ricordando che la legge regionale numero 11 del
Affermato che per l’anno 2012 sono state già
aggiunte delle risorse a quelle previste, sottolinea che altre ne saranno
aggiunte per il 2013. Evidenziato, poi, che le domande pervenute sono 106 di cui 21
ritenute non ammissibili e 85 ammesse, dichiara che, oggi, si è nella condizione di pubblicare la
graduatoria, ma la disponibilità delle risorse è solo per 12 agevolazioni,
pertanto c’è la necessità di reperire altre risorse per far fronte alle
richieste.
Dato atto all’assessore della disponibilità
dimostrata, essendo l’istruttoria già avviata, e riconoscendo un’assenza di
responsabilità in capo allo stesso, ritiene sia stata violata e disattesa
l’applicazione di una legge approvata dal Consiglio regionale. Invita,
pertanto, l’assessore a verificare la situazione, atteso che trattasi di una
categoria disagiata e le risorse messe a disposizione sono molto esigue,
ricordando di aver presentato un emendamento sulla tematica.
Illustra l’interrogazione riguardante il
riparto del fondo sanitario regionale chiedendo quali iniziative
immediate, urgenti e tempestive si intendano mettere in atto per porre fine
alla penalizzazione della provincia di Cosenza che subisce i maggiori tagli nei
servizi sanitari e riceve meno risorse di quelle previste, considerato che tale
situazione non garantisce l’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza
(LEA) in maniera uniforme su tutto il territorio regionale con il rischio di
mettere a repentaglio la vita dei cittadini.
Affermato che i criteri del Fondo sanitario nazionale sono
basati principalmente su un riparto per quota pro-capite, connessa a diversi
fattori tra cui in modo sostanziale l’anzianità della popolazione residente,
sottolinea che la provincia di Cosenza non viene, assolutamente,
penalizzata. Mette in risalto, invece, che
Ringraziata
Comunica che l’interrogazione è
momentaneamente rinviata, atteso che il proponente ha comunicato il suo imminente
arrivo, precisando che l’ora dedicata alle interrogazioni a risposta immediata
terminerà alle ore 16,00.
Illustra l’interrogazione sottolineando lo
scenario scolastico sempre più inquietante e ripetitivo a cui si assiste, in
relazione al drammatico status quo
vissuto dal mondo dell’istruzione e dell’integrazione scolastica della
disabilità. Ritiene che tale situazione negativa si acuisca e si riverberi
anche in termini di disservizio ed inefficienza in materia di sicurezza, a
causa dell’abbattimento dei limiti ex lege sulla densità di affollamento nelle
classi, nell’ambito delle diverse istituzione scolastiche del territorio
nazionale e, in particolare, della Regione Calabria e della provincia di Reggio
Calabria. Sottolinea, poi, che l’esperienza, i monitoraggi e le contrazioni organiche
di sostegno, registrate dalle istituzioni scolastiche della Provincia di Reggio
Calabria, denotano inaccettabili discrepanze nella ripartizione del relativo
contingente tra le province calabresi che si perpetuano da circa cinque anni a
danno del territorio reggino. Chiede, pertanto, come e quando si intenda procedere
al fine di vigilare sull’operato del competente Ufficio scolastico regionale per
Ringraziato il consigliere De Gaetano per
aver sollevato in Aula la problematica connessa all’emergenza del contingente
di sostegno per gli alunni disabili, afferma che sono state chieste maggiori
delucidazioni all’ufficio scolastico regionale; quindi, dà lettura della
missiva pervenutagli che, in particolare, evidenzia che: l’organico di sostegno, annualmente, viene
determinato, in accordo con le Regioni, gli Enti locali e gli altri livelli
Istituzionali competenti, allo scopo di individuare una metodo equilibrato e
accorto di distribuzione delle risorse professionali e materiali utili per
l’integrazione degli alunni disabili, anche attraverso la costituzione di reti
di scuole; la finalità del sostegno si
realizza attraverso la distribuzione tra le cinque province di due distinti
contingenti di cui il primo in organico di diritto (2.865 posti) ed il secondo
in organico di fatto (834 posti) che, ribadisce, sono stati attribuiti con
decreto interministeriale; l’organico di sostegno è assegnato alla scuola (o a
reti di scuole all’uopo costituite) e, sulla base di tale assegnazione, le
scuole programmeranno gli interventi didattici ed educativi al fine di
assicurare la piena integrazione dell’alunno disabile.
Evidenziato, pertanto, che il perseguimento
delle finalità proprie del sostegno debbano realizzarsi mediante l’equilibrata
programmazione dei due contingenti in relazione alle esigenze da soddisfare,
sottolinea che, nel caso che ci interessa, alla provincia di Reggio Calabria
sono stati attribuiti complessivamente, per l’anno scolastico 2012/2013, 1.151
posti di cui numero
Dichiara di essere soddisfatto della
risposta dell’assessore Caligiuri, ma insoddisfatto per la risposta inviata
dall’ufficio scolastico regionale, dal momento che la provincia di Reggio
Calabria necessita un maggior numero di insegnanti di sostegno rispetto alle
altre province, chiede quindi che durante l’assegnazione dei posti si tenga
conto delle effettive necessità.
Illustra l’interrogazione riguardante le procedure di trivellazioni marittime, riguardanti in particolare le coste dei comuni dell’Alto Jonio Cosentino e del Mare Jonio, tra il Golfo di Taranto e quello di Sibari; precisa, dunque, che tali procedure stanno suscitando la ferma opposizione delle popolazioni locali in quanto queste aree hanno una spiccata vocazione turistica, agricola e ittica e sono incompatibili con qualsivoglia tipo di attività estrattiva in mare. Evidenziato, poi, che la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini e turisti sono seriamente compromesse, chiede quale seguito abbia avuto l’ordine del giorno numero 97 che il Consiglio Regionale ha accolto e votato all’unanimità nella seduta del 21 dicembre 2012 e se sia stato espresso parere alle competenti autorità, tenuto conto che sono trascorsi ben sei mesi dall’approvazione.
Tranquillizzato
il consigliere Franchino sulle procedure messe in atto a seguito dell’ordine
del giorno approvato dal Consiglio, sottolinea come, a suo avviso, competente
in materia sia il Ministero dell’ambiente. Riferisce, poi, che
Dichiara di essere soddisfatto della risposta.
Legge un seguito di comunicazioni.
Chiede l’inserimento della proposta di legge numero 478/9^ di modifica della legge regionale numero 26 del 2010 che assorbe sia un ordine del giorno a sua firma sia un emendamento ordinamentale, presentato all’assestamento di bilancio da alcuni consiglieri di minoranza.
Chiede copia della proposta per averne
contezza.
Riferisce che la proposta prevede il
differimento del termine di efficacia della legge regionale, al fine di
scongiurarne ritardi che potrebbero provocare disservizi.
Chiede se la proposta si limiti a
modificare esclusivamente i termini previsti per l’istituzione delle
Commissioni e chiede una breve sospensione del punto per approfondire la
tematica.
Ricorda che in sede di Conferenza dei
capigruppo si era deciso di discutere la proposta di legge numero 421/9^ già
approvata in Commissione e ne chiede l’inserimento.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
avanzata dal consigliere De Masi che è approvata.
Come già annunciato in Conferenza dei
capigruppo chiede l’inserimento di un ordine del giorno strettamente connesso
all’assestamento di bilancio che – ricorda - prevede risorse rilevanti, oltre 5
miliardi di euro, gran parte delle quali vincolate; sottolinea, quindi, come
sia necessario che la manovra di assestamento sia accompagnata da un impegno
formale affinché
Ricorda che in sede di Conferenza dei
Capigruppo si era deciso, nello spirito di una massima condivisione, di
esaminare preventivamente il testo dell’ordine del giorno, dichiarando, in
assenza di tale esame congiunto, di non poter esprimere una valutazione nel
merito.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori
di un ordine del giorno sul dimensionamento scolastico, in particolare sulle
deroghe spettanti alle zone con una forte presenza di minoranze linguistiche.
Sottolineato che le Linee guida sul
dimensionamento scolastico, già approvate dal Consiglio regionale, prevedono
espressamente la tutela dei comuni con minoranze linguistiche, si dichiara
favorevole all’inserimento dell’ordine del giorno.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
del consigliere Tripodi che è accolta.
Chiede che il consigliere Imbalzano ritiri
la richiesta di inserimento della proposta di legge numero 478/9^, modificativa
della legge recentemente approvata in materia venatoria, indi, benché
favorevole alla proroga del termine per la creazione delle Commissioni, si
dichiara contrario alla proposta nella parte in cui differisce l’attuazione
della legge alla prossima legislatura.
Insiste affinché la proposta di inserimento
sia posta ai voti.
Chiede la votazione per appello nominale.
Chiarisce che ai sensi del Regolamento non
è indispensabile procedere con la votazione per appello nominale, essendo
necessaria la votazione favorevole dei due terzi dei presenti.
Ribadisce la posizione contraria del centro
sinistra.
Ritira la richiesta di inserimento
all’ordine del giorno della proposta di legge numero 478/9^ e, contestualmente,
chiede l’inserimento di un ordine del giorno di analogo contenuto, a sua firma
e del consigliere Nicolò.
Dichiaratosi contrario alla proposta per
come formulata, ritiene necessaria una interlocuzione sia con l’assessore sia
con le associazioni di categoria interessate e ribadisce, a nome di tutti i
gruppi di centro sinistra, la contrarietà all’inserimento sia della proposta di
legge sia dell’ordine del giorno analogo.
Chiede che l’Aula si esprima
sull’inserimento dell’ordine del giorno, indi invita il Presidente a disporre
la votazione.
Pone ai voti l’inserimento all’ordine dei
lavori dell’ordine del giorno a firma dei consiglieri Imbalzano e Nicolò che è
respinto.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno
della proposta di legge numero 445/9^ evidenziando che la stessa è stata già
approvata all’unanimità dalla IV Commissione, sottolineando l’utilità della sua
approvazione.
Si dichiara favorevole all’inserimento
della proposta di legge numero 445/9^ che consentirebbe agli organismi previsti
di lavorare celermente e movimentare ingenti risorse capaci di creare sviluppo
ed occupazione.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
della proposta di legge numero 445/9^ che è approvata.
Chiede l’inserimento della proposta di
legge numero 479/9^, inerente la proroga di tre mesi dei contratti delle
autolinee.
Pone ai voti la richiesta di inserimento
avanzata dal consigliere Fedele che è approvata.
Sottolinea che il provvedimento determina
le definitive risultanze contabili dei residui attivi, passivi e perenti a
dicembre 2012, l’avanzo di amministrazione e la sua applicazione nell’anno
2013, provvedendo alla riallocazione delle economie vincolate derivanti dal
riaccertamento dei residui passivi, con variazioni di stanziamenti di cassa
avvenute a seguito di variazioni di competenza.
Ricordata l’attività posta in essere in
Commissione bilancio, riferisce che
Riferito, poi, che l’avanzo “libero” consta
di 24 milioni di euro e quello “discrezionale” di 8 milioni di euro, precisa
che di questi ultimi 1,5 milioni di euro sono destinati ad un aumento di
risorse per le spese di funzionamento del Consiglio regionale e la restante
parte per interventi diversi sia nel settore turistico sia in quello delle
politiche sociali.
Evidenziato che tale disponibilità si è
resa possibile grazie alla lotta all’evasione fiscale, chiarisce che sono state
iscritte a bilancio le anticipazioni di liquidità così come previste dal
decreto 35 del 2013 per il pagamento dei crediti delle imprese; in particolare
per il pagamento dei crediti certi liquidi ed esigibili diversi da quelli
sanitari, per un ammontare complessivo di 250 milioni di euro circa, di cui 101
milioni iscritti nel bilancio 2013 e 149 nel bilancio 2014, per i quali
comunque si è prevista l’accensione di un mutuo con relative rate di
ammortamento di 19 milioni di euro l’anno a partire dal 2014.
Giudicata virtuosa la gestione del bilancio
regionale da parte della Giunta Scopelliti, precisa che è stato impossibile
destinare ingenti risorse alle innumerevoli problematiche regionali tra cui
agricoltura e comparto relativo ai lavoratori Lsu Lpu.
A tal proposito, conferma che nella seduta
di Commissione bilancio, già prevista per il 5 luglio, saranno affrontate
tematiche connesse all’agricoltura e si provvederà all’esame della proposta di
legge relativa all’istituzione dei consorzi fidi in agricoltura.
Riferito brevemente il contenuto dei 12
articoli che compongono la proposta, evidenzia che la manovra rispetta i
vincoli stringenti imposti dalla legislazione nazionale e comunitaria, pur
consentendo di far fronte alle esigenze di settori strategici.
Presidenza
del Vicepresidente Alessandro Nicolò
Premesso che le linee generali della
proposta sono già state tratteggiate dal presidente Imbalzano, tiene a
sottolineare alcuni elementi che reputa salienti. Innanzitutto, evidenzia che
attraverso questa proposta legislativa sono fissati in legge i 357 milioni di
euro, provenienti dal decreto 35 del 2013, che rappresentano anticipazioni di
liquidità e che consentiranno risposte importanti a Comuni e imprese,
utilizzando il percorso normativo offerto dal Governo nazionale con la
contrazione di un mutuo a 20 anni che graverà sulle casse della Regione
Calabria.
Rimarcato, poi, che l’assestamento di
bilancio viene approvato anche quest’anno entro il termine di legge del 30
giugno, a suo avviso segnale di strada virtuosa, rileva che il documento in
esame contiene diposizioni tecniche e numeriche, non prendendo in
considerazione aspetti normativi. Riferisce, quindi, dello stanziamento di 8,1
milioni di euro di risorse da destinare che si vanno ad aggiungere alle risorse
già allocate dall’amministrazione nel corso dell’anno, anticipando la manovra
di bilancio, in diversi settori, in particolare: emergenza rifiuti, emergenze
sociali, trasporti. Conclude, manifestando apprezzamento per la maturità
dimostrata dai consiglieri, rivelata dal ridotto numero di emendamenti
presentati ed invita a ritirare i pochi emendamenti di spesa e normativi
preannunciando che verranno respinti.
Manifesta perplessità sul perché non si sia
addivenuti ad una votazione sull’ordine del giorno presentato dall’opposizione
capace, a suo avviso, di sottolineare una situazione di grave crisi rispetto
alla quale urgono interventi e teso alla creazione di un progetto di
velocizzazione della spesa comunitaria, finalizzato a lavorare per raggiungere
gli obiettivi di spesa a fronte di un avanzo di 5 miliardi di euro. Sostiene
che con questa decisione sia stata assunta una grande responsabilità, non
volendo discutere i gravi problemi determinatisi in Calabria a causa della
crisi per trovare soluzioni adeguate. Riconosciuto, poi, che l’approvazione nei
termini rappresenta una buona norma, sottolinea, però, che occorre leggere i
documenti e che quello all’esame dell’Aula non contiene la copertura delle
spese obbligatorie, risultato che considera risibile. Evidenzia, ancora, la
prospettiva miope di fronte ad un ordine del giorno finalizzato a sostenere
anche lo sforzo della maggioranza a fronte di un patto di stabilità ingiusto,
chiedendo di impegnare
Evidenzia, inoltre, che la Calabria
continua ad essere l’unica regione priva di strumenti di contrasto
all’esclusione sociale, che non vengono dati gli aiuti alle imprese, che lo
stanziamento destinato al Consiglio regionale risulta insufficiente, che vi
sono leggi senza copertura finanziaria, in particolare la legge contenente il
contributo alloggiativo. Sul piano metodologico, poi, esprime contrarietà alla
paventata approvazione rapida dell’assestamento di bilancio senza ascoltare i
direttori generali, che hanno rappresentato in Commissione problematiche
connesse a situazioni di rischio inerenti i residui. Sottolineato, infine, che
il Patto di stabilità non ha portato ad una compiuta assunzione di
responsabilità da parte della Regione, fa notare che il messaggio che ne deriva
è di una grande disponibilità di risorse finalizzate e vincolate, a fronte
delle quali
Riferendosi all’intervento del consigliere Naccari nel
quale rinviene parzialmente i contenuti di quello che sarà il suo intervento,
ritiene un atto irresponsabile denunciare una mancata spesa senza tenere conto
di una serie di vincoli normativi che impongono il rispetto di determinati
limiti e considera parimenti irresponsabile l’atteggiamento delle istituzioni
che tendono a rifuggire determinate situazioni anziché tentare di utilizzare
almeno una parte delle risorse finanziarie messe a disposizione.
Considerato che, al di là di ogni qualsivoglia tipo di
enfatizzazione della crisi contingente, i territori più deboli come
Scongiurando, altresì, qualunque tentativo di polemizzare
sulla situazione attuale, soprattutto in questi frangenti, giudica importante
mettere in campo azioni concrete, cercando di valorizzare quanto a
disposizione.
Anticipando, infine, di avere presentato soltanto un
emendamento, osserva come in mancanza di incentivi adeguati sia difficile che
il settore del turismo possa acquisire un consistenza tale da superare i
problemi esistenti e facendo anche riferimento, a tal riguardo, all’aeroporto
di Crotone, non nasconde di essere abbastanza amareggiato, a suo dire, per
l’atteggiamento tenuto negli ultimi tempi dalla maggioranza.
Convinto che l’assestamento di bilancio sia necessario a
porre in essere le azioni indispensabili al conseguimento di obiettivi concreti,
stigmatizza l’atteggiamento dell’opposizione che dovrebbe, a suo dire, agire
maggiormente a fini democratici e, rivolgendosi all’assessore Mancini, si
interroga sull’opportunità di mettere a disposizione l’elenco delle imprese che
ormai sono in grave difficoltà a causa della crisi profonda che attanaglia il
nostro Paese e l’Europa intera.
Esortando, pertanto, a divulgare i dati in possesso ai
cittadini al fine di garantirne la più libera e trasparente consultazione,
denuncia, a tal riguardo, la drammatica situazione in cui versa attualmente una
impresa di Vibo marina i cui operai stanno in questo momento protestando a
Chiede, altresì, al Presidente Scopelliti informazioni a
proposito della mancata costruzione dei 4 nuovi ospedali o, comunque, dei gravi
ritardi, esortando a raccontare la verità sui fatti onde pervenire ad una
soluzione concreta e giudicando, a tal riguardo, che sarebbe opportuno tenere una
conferenza stampa per raccontare ai cittadini calabresi quanto accaduto in
realtà negli ultimi tempi.
Manifestando, pertanto, un ampio risentimento, invoca un
atteggiamento più serio e azioni concrete al fine di fornire risposte certe
alla popolazione.
Giudicando che
la discussione sia stata ampliata largamente rispetto alla sostanza, ritiene importante
chiarire che con l’approvazione dell’assestamento di bilancio si possa
procedere ad una discussione approfondita sull’argomento solo in presenza di
elementi certi, senza, però, la necessità di arrivare a toni allarmistici o
preoccupanti.
Accertata l’esiguità delle risorse
finanziarie a disposizione, considera che molte problematiche non potranno,
purtroppo, trovare soluzione ma, ciò nonostante, le stesse tematiche troveranno
trattazione nel documento finanziario de
quo.
Affermato che tale assestamento di bilancio
non aumenta la tassazione esistente a carico dei cittadini che, invece, dipende soprattutto, a
suo dire, dalle imposizioni determinate dal Piano di rientro del deficit sanitario e dagli stessi debiti del
settore sanitario, considera, tuttavia, doveroso evidenziare la situazione
esistente, ribadendo l’importanza di continuare la strada intrapresa e
rievocando il già citato percorso virtuoso intrapreso dalla Regione in tal
senso.
Non potendosi ritenere soddisfatto, invita
a riflettere maggiormente sui problemi al fine di trovare la giusta soluzione,
con precisi impegni e atti concreti e
auspicando, infine, per i prossimi mesi un confronto fra le varie forze
politiche teso ad affrontare in maniera diversa le problematiche esistenti,
considera che, benchè non si possano al momento risolvere in maniera definitiva
tutti i problemi del territorio, gli stessi potranno essere affrontati
diversamente attraverso i fondi a disposizione, la progettualità, il Tavolo
nazionale per l’occupazione ed utilizzando le risorse finanziarie all’uopo
ottenute.
Precisato che, avendo il consigliere Naccari
Carlizzi illustrato in maniera abbastanza esaustiva il pensiero di tutto il
gruppo del Partito Democratico, aveva deciso di non intervenire nel merito,
comunica che, a seguito dell’intervento dell’Assessore Mancini, si trova ora
costretto a farlo nell’intento di invitare ognuno dei presenti ad una
assunzione di responsabilità di fronte alla “piega” presa dai colleghi di maggioranza
di reputare inutile una discussione prima sul bilancio di previsione e poi su
quello consuntivo, attese le ridotte risorse a disposizione.
Sottolineata l’importanza vitale che un simile
momento rappresenta per la Calabria, invita ad una riflessione che vada al di
là dei traguardi politici, della campagna elettorale della maggioranza o della
minoranza, ritenendo opportuno che il risultato politico sia rappresentato anche dal confronto
che bisogna necessariamente fare al fine di fronteggiare al meglio le emergenze.
A tal proposito,
evidenzia che, a suo avviso, la maggioranza sembra poco disponibile a ragionare
attesa la mancanza di qualsiasi interlocuzione e, pur essendo consapevole del
difficile momento in cui si sta operando, ribadisce l’importanza dell’interlocuzione
e non piuttosto della continua presa di potere, concentrandosi su quelle che
sono le effettive priorità della Calabria.
Dichiaratosi d’accordo con quanto detto finora dai colleghi, definisce l’assestamento di bilancio “misero e povero”, precisando di non aver mai visto, in otto anni di attività, una situazione del genere e ribadendo che sarebbe stato addirittura meglio non farlo, essendo rimaste inevase tutte le esigenze della Calabria.
Rivolgendosi all’assessore Mancini, richiama l’attenzione sulla situazione dei precari LPU e LSU della Regione che, in fase di approvazione del bilancio, erano stati rassicurati circa il pagamento delle spettanze ma così non è stato e, atteso che le risorse finanziarie consentiranno di coprire i pagamenti fino al 15 luglio, chiede cosa si farà dopo tale data, comunicando, a tal proposito, la presentazione di un emendamento finalizzato a garantire la copertura finanziaria fino a fine anno.
Ribadendo,
inoltre, che la mancanza di chiarezza sta generando un grande disagio sociale,
chiede risposte sulle mancate promesse e, a tal proposito, richiamando
l’attenzione sulle proteste dei lavoratori degli ultimi giorni volte ad
ottenere un incontro per capire quale
sarà il loro destino, comunica di avere
presentato un emendamento relativo a questa problematica, auspicandone
l’approvazione e un altro emendamento finalizzato a dare la possibilità ai
soggetti selezionati nell’ambito del Programma
Stages 2008, di continuare il percorso intrapreso, auspicando che anche questo
emendamento venga approvato.
Pur comprendendo le difficoltà legate al taglio dei fondi da parte del Governo, sottolinea che la politica deve fare delle scelte, ovvero deve stare dalla parte dei precari e di chi è in difficoltà.
Indi, annuncia che, salvo l’approvazione degli emendamenti sopra citati, il suo gruppo voterà contro.
Alla luce della difficile situazione economica
vissuta sia a livello nazionale sia internazionale e di cui la Calabria risente
sempre di più, sottolinea la necessità di approntare un esame razionale del
documento che, a suo dire, inevitabilmente rispecchia le difficoltà oggettive
vissute dalla Regione. A tal proposito, richiama la relazione, di carattere
puramente tecnico, svolta dall’assessore Mancini, il frutto di un accurato
lavoro tecnico, maturato in diversi mesi e di un’attenta analisi dei diversi
comparti, le cui sofferenze sono a tutti note.
Dichiarata la difficoltà di procedere a
determinate scelte, difficili e dolorose in taluni casi, assicura che vi
seguiranno risultati tangibili. Rifacendosi, poi, alle dichiarazioni del
consigliere De Gaetano circa il
destino degli stagisti, dichiara il suo interesse alla problematica
evidenziando tuttavia le difficoltà oggettive che impediscono una risoluzione
definitiva attraverso la presentazione di un emendamento, necessitando progetti
che siano sostenibili e che possano dare effettivi risultati.
Auspicando che si facciano valutazioni obiettive e
reali, e precisata la sua volontà ed il suo desiderio di poter fare di più,
richiama l’attenzione sugli sforzi compiuti dai colleghi che, pur avendo
recuperato diverse risorse nel corso dell’anno, sono riusciti a coprire
soltanto il fabbisogno per le famiglie bisognose e quello per l’emergenza
rifiuti.
Affermato
che avrebbe preferito non intervenire ma che ritiene doveroso farlo considerate
le sottolineature fatte negli interventi dei consiglieri di opposizione, evidenzia
che si tratta di un assestamento di bilancio tecnico che prevede interventi nei
settori con maggiori criticità, ritenendo
ingiusto speculare su questioni come quella di Italcementi per la quale la
Regione ha partecipato a Roma a tavoli di lavoro, offrendo diverse soluzioni
per scoraggiare la chiusura dello stabilimento, in contrasto con le scelte
nette effettuate dalla proprietà e dettate da problemi di quote societarie
cedute. Riferito, quindi, che in una riunione di ieri alla presenza del
Prefetto di Vibo Valentia si è prospettato di trasformare l’azienda in impianto
di riconversione di rifiuti, registrando il secco rifiuto della proprietà,
precisa che, conseguentemente, si è deciso di istituire un tavolo tecnico con i vari dipartimenti per
trovare una soluzione alla problematica. Ribadito che la Regione non può
sostituirsi alla proprietà, per cui non è possibile accettare interventi di
tipo populistico, conclude asserendo che la Regione vuole difendere tutti i
lavoratori e lo ha fatto con atti concreti, rappresentando al Governo nazionale
una emergenza di grandi dimensioni.
Censurato
il comportamento della minoranza che, a suo avviso, nelle sedute di Commissione
ha assunto atteggiamenti che rappresentavano una disconoscenza dei vincoli
imposti dal Patto di stabilità, riferisce che l’avanzo di amministrazione di 5
miliardi di euro, frutto di azioni amministrative, non possa essere interamente
impegnato a fronte dei limiti imposti dal Patto suddetto e come sia nota la
richiesta di fare fronte comune per chiedere alle istituzioni nazionali ed
europee di cambiarne la normativa per consentire di spendere tutte le risorse
disponibili senza pensare ad un decentramento del governo di spesa. Nonostante,
quindi, i limiti imposti dal Patto di stabilità ritiene debbano essere
rappresentati all’opinione pubblica gli sforzi compiuti, assumendo posizioni
condivise, volte a rendere spendibili le risorse disponibili. Conclude
affermando che occorre parlare con serietà e chiarezza ai cittadini calabresi
spiegando cosa sia possibile fare con le risorse disponibili.
Presidenza del
Presidente Francesco Talarico
Affermato di voler esplicitare poche considerazioni, considerata la già puntuale e precisa relazione dell’assessore Mancini, sottolinea come si tratti di un assestamento di bilancio limitato e che dovrebbe essere privo di strumentalizzazioni e di messaggi errati ai cittadini calabresi, ritenendo vadano offerti segnali che non siano di scontro ma capaci di evidenziare il ruolo da ognuno assunto nel rispetto delle relative prerogative. Ritenuto che le strumentalizzazioni indeboliscano tutta la politica e la sua classe dirigente, sostiene che sarebbe opportuno mettere in campo tutte le forze per ottenere risultati concreti ed apprezzabili.
Evidenzia, poi, come certe dichiarazioni demagogiche continuino a dimostrare l’incapacità della politica che così facendo si dimostra incapace di focalizzare le esigenze della collettività. Riferisce, riguardo al tema degli ospedali, che nelle prossime settimane verranno definiti i bandi per la concessione degli appalti alle imprese per la costruzione degli ospedali di Vibo Valentia e della Sibaritide. Ricordata l’esigua disponibilità di risorse pari a soli 8 milioni di euro, evidenzia come si sia riusciti, però, a garantire a determinati soggetti gli emolumenti per un periodo superiore a quello precedentemente stimato, ponendo in essere una politica basata sugli interessi di tutti e non dei singoli.
Ritenuto che vadano approfondite le dichiarazioni dell’assessore Salerno e che vada posta la dovuta attenzione agli operai in difficoltà ai quali faceva riferimento il consigliere Giamborino, intervenendo fuori microfono, assicura l’impegno concreto dell’Esecutivo ad affrontare la problematica.
Passa all’esame dell’articolato e pone ai voti gli articoli 1 (Residui attivi e passivi), 2 (Saldo finanziario alla chiusura dell’esercizio 2012), 3 (Residui perenti) e 4 (Variazioni al Bilancio annuale) che sono approvati, indi passa all’esame dell’articolo 5 (Variazioni alle spese autorizzate con la legge finanziaria 2013) al quale sono stati presentati diversi emendamenti; indi, invita i proponenti ad illustrarli di volta in volta.
Illustra l’emendamento protocollo numero 30109/3 che punta a colmare il gap esistente rispetto ad altre regioni in materia di protezione civile, vincolando alcune risorse ai progetti di volontariato rivolti alla tutela dei soggetti svantaggiati durante le emergenze.
Invita il consigliere Maiolo al ritiro dell’emendamento.
Pur comprendendo e condividendo lo spirito dell’emendamento ritiene che non sia opportuno vincolare risorse, indi invita il proponente a trasformare lo stesso in raccomandazione all’Esecutivo.
Ritira l’emendamento ed acconsente a trasformarlo in raccomandazione all’Esecutivo; indi illustra l’emendamento protocollo numero 30109/5 inerente in particolare la gestione dei centri per minori che vivono un disagio finanziario eccessivo; evidenzia, dunque, che l’emendamento condizionerebbe la Giunta ed il dipartimento regionale competente a dare priorità, nel pagamento delle rette, ai centri che assistono i minori.
Pur condividendo i contenuti dell’emendamento e le sue finalità invita il proponente al ritiro.
Invita anch’egli il consigliere Maiolo al ritiro dell’emendamento.
Rilevata l’impossibilità di trasformarlo in raccomandazione,chiede che sia sottoposto a votazione.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 30109/5 che è respinto.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29310 teso ad aumentare le risorse destinate al fondo per le vittime sul lavoro e censura la scelta di non finanziare la legge che ne prevede l’istituzione, rendendola inefficace; indi invita l’intera Assemblea a manifestare concretamente una sensibilità sull’argomento.
Invita al ritiro dell’emendamento pur condividendo le motivazioni che hanno addotto il consigliere Giordano a presentarlo.
Invita il consigliere Giordano al ritiro dell’emendamento di cui condivide le motivazioni e ricorda che, a seguito di una verifica effettuata dalla Giunta regionale per valutarne un suo possibile accoglimento, è risultata l’impossibilità di un finanziamento specifico; a tal proposito, riferisce che presso l’assessorato al lavoro sono state presentate 115 richieste alle quali i 100 mila euro non potrebbero fornire risposte adeguate, indi ribadisce l’invito al ritiro dell’emendamento, proponendo al consigliere di presentare una proposta organica da concertare con il dipartimento competente per consentire di dare in futuro risposte concrete.
Chiede la votazione per appello nominale, giudicando mortificata la legge regionale, per la quale si era addirittura previsto un ulteriore finanziamento poi non concretizzato all’interno dei gangli del bilancio.
Dispone la votazione per appello nominale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 36; hanno risposto si 12; hanno risposto no 24, pertanto dichiara respinto l’emendamento protocollo numero 29310.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29322 che prevede un aumento di spesa per consentire alla Regione di far fronte ad una serie di impegni già assunti, rimettendosi alla volontà della Giunta.
Esprime parere contrario.
Esprime parere contrario.
Ritira l’emendamento protocollo numero 29322.
Illustra l’emendamento protocollo numero 29973/1, teso ad aumentare le risorse destinate a finanziare i primi interventi di messa in sicurezza del Porto di Vibo Valentia per la cui poca fruibilità sono sensibilmente diminuite le accise precedentemente assicurate, paventando il rischio che il Porto venga chiuso, attesi i rischi connessi.
Pur rammaricato, invita al ritiro dell’emendamento.
Suggerisce di trasformare l’emendamento in ordine del giorno per poter valutare in futuro la possibilità di reperire risorse in tal senso, indi invita al ritiro.
Ritira l’emendamento ed annuncia che presenterà in tal senso un progetto di legge organico finalizzato alla valorizzazione del Porto di Vibo Marina.
Illustra l’emendamento protocollo numero 30076 che prevede aiuti economici al sistema aeroportuale calabrese, pur consapevole delle difficoltà connesse ad una sua eventuale approvazione.
Chiede il ritiro dell’emendamento.
Invita al ritiro dell’emendamento.
Ritira gli emendamenti protocollo numero 30076, 30076/1 e 30076/2.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 30093, a firma del consigliere Chiappetta, che è approvato.
Ritira l’emendamento protocollo numero 30095.
Illustra l’emendamento protocollo numero 30099/1 teso a fronteggiare una minima parte dei compensi già maturati dai soggetti interessati e chiede un approfondimento dell’emendamento da parte del dipartimento che ne consenta una sua approvazione.
Invita il consigliere Adamo al ritiro dell’emendamento.
Concordando sulla necessità di rimpinguare il capitolo, evidenzia che il capitolo, di cui si prevede il contestuale de finanziamento, non ha risorse disponibili su indicazione dell’assessore Trematerra.
Prende atto del ritiro da parte del consigliere Adamo dell’emendamento protocollo numero 30099/1.
Illustra l’emendamento protocollo numero 30109 che prevede l’incremento di 3 milioni di euro per l’accesso alle abitazioni in locazione, con contestuale riduzione di altri capitoli.
Invita al ritiro dell’emendamento.
Precisa che i capitoli di cui si chiede la riduzione lineare sono impegnati e spesi e non vi è, quindi, copertura finanziaria.
Contesta l’inesistenza di copertura finanziaria ed insiste sulla votazione dell’emendamento.
Pone ai voti l’emendamento che è respinto.
Dichiara di ritirare l’emendamento protocollo numero 30159.
Dichiara di ritirare l’emendamento protocollo numero 29531 chiedendo la sua trasformazione in ordine del giorno.
Lodata la
lodevole iniziativa del Palio di Ribusa auspica un intervento superiore
ai 15000 euro richiesti dall’emendamento.
Chiede se sia stato inserito all’ordine del
giorno.
Chiede che sia votato come ordine del
giorno essendo stato presentato entro i termini.
Specificato che l’ordine del giorno non è
stato inserito all’ordine del giorno della seduta odierna suggerisce di
trasformarlo in raccomandazione alla Giunta regionale. Pone, quindi, in
votazione l’articolo 5 che viene approvato per come emendato. Indi, comunica
che all’articolo 6 vi è un emendamento protocollo numero
30159/1 a firma del consigliere
Orsomarso che decade per assenza del proponente.
Illustra l’emendamento protocollo numero
30095/1 sottoscritto dai capigruppo della maggioranza teso ad utilizzare le
economie delle leggi regionali numero 31 del 1975 e numero 24 del 1987 per la concessione di contributi ai comuni di
Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello danneggiati dal sisma del 26 ottobre 2012.
Chiede il
ritiro e la trasformazione in raccomandazione
Chiede un’ulteriore riflessione, magari
facendo ricorso al coordinamento formale, su questo emendamento che, a suo
avviso, presenta delle specificità, trattandosi di probabili economie che
potrebbero tradursi in risorse importanti.
Definito condivisibile lo spirito, osserva
che poggia su economie non valutabili in questa sede e suggerisce di
trasformarlo in ordine del giorno.
Obiettato che valutazioni simili sono state
fatte in sede di bilancio di previsione, chiede un impegno che vada al di là di
questa sede, nella direzione di definire entro qualche mese la valutazione
delle economie e procedere ad aiutare questi territori.
Affermato che l’assessorato alle
infrastrutture e lavori pubblici è sempre stato aperto a tutti consiglieri
regionali, si domanda se il problema non sia di “fare clientela” in quei
territori. Annunciato che si sta procedendo a fare ricognizioni sulle economie,
manifesta la propria disponibilità a discutere per trovare soluzioni.
Preso atto delle dichiarazioni
dell’assessore Gentile, manifesta rammarico per l’insinuazione di clientelismo
a fronte di una iniziativa legittima tesa esclusivamente a dare risposte alle
esigenze dei territori. Si dichiara, infine, disponibile ad una sua
trasformazione in raccomandazione.
Passa, quindi, all’emendamento protocollo numero 30095/2.
Illustra l’emendamento protocollo numero
30095/2 inerente la problematica del comune di San Lucido, cui era destinato 1
milione di euro dalla legge regionale
numero 641 del 1978, norma che è
stata cassata nel riordino della legislazione regionale. Considerandolo un mero
errore chiede che si proceda a dare copertura
attraverso l’utilizzo del fondo per le politiche sociali.
Chiede che sia trasformato in
raccomandazione.
Concorda con quanto chiesto dal relatore.
Reso noto che l’assessore Salerno ha
assicurato la copertura con i fondi FAS, prende atto della disponibilità e lo
trasforma in raccomandazione.
Passa, quindi, all’emendamento protocollo numero 30095/3.
Illustra l’emendamento protocollo numero
30095/3 riguardante la situazione di
disparità creatasi per alcuni lavoratori Lsu-Lpu, prima fuoriusciti dal bacino
e poi reinseriti nello stesso dalla commissione Tripartita, che non sono mai
stati utilizzati creando disparità rispetto ad altri lavoratori nella medesima
situazione. Specifica, inoltre, che si è pensato di utilizzare questi
lavoratori soltanto in sostituzione dei lavoratori fuoriusciti dal bacino
regionale dal 1 gennaio 2013.
Specifica che trattandosi di una norma
ordinamentale, l’emendamento è inammissibile
Sottolineato che trattasi di un problema serio con 75 lavoratori già ammessi nel bacino e non utilizzati che hanno subito una forte discriminazione, ritiene che il Consiglio regionale debba dare delle risposte, considerando tale atto doveroso dal punto di vista politico.
Si dichiara poco convinto dal meccanismo temporale con cui si dà possibilità ai lavoratori di poter subentrare e ritiene necessaria una regolamentazione più articolata del bacino con delle norme specifiche.
Condiviso quanto espresso dal consigliere Maiolo, chiede perché si fissino delle date che finiscono per escludere alcuni lavoratori, sostenendo l’opportunità di pensare ad un provvedimento dedicato.
Ribadisce che trattasi di un emendamento
normativo che non può trovare ospitalità nel provvedimento di assestamento.
Non essendoci margini di interpretazione
sull’esclusione degli emendamenti di tipo normativo dall’assestamento di
bilancio, propone di creare una corsia preferenziale per questo tipo di
emendamenti affinché siano definiti nelle prossime sedute consiliari bypassando anche le Commissioni.
Ritiene, infine, opportuno evidenziare che, in fattispecie, si tratta di un
atto di giustizia per alcuni lavoratori penalizzati.
Ribadisce di essere disponibile e favorevole all’iniziativa a patto di seguire percorsi corretti ed istituzionali, lineari, lungi da qualsiasi tipo di coordinamento formale, augurandosi che l’Ufficio di Presidenza riesca ad organizzare il lavoro delle Commissioni secondo un calendario adeguato.
Ricordando di avere già discusso su questo
tema, assicura che i programmi saranno volti a questo, al fine di organizzare
al meglio i lavori.
Ricollegandosi anche a quanto detto dal
consigliere Chiappetta, chiede un chiarimento al riguardo, ritenendo che alcune
questioni richiedano una certa urgenza.
In ausilio a quanto detto per la questione
dei 70 lavoratori, aggiunge che i rappresentanti sindacali sono stati
recentemente auditi e che la stessa Commissione ha redatto un ordine del giorno
che impegna la Giunta regionale relativamente al problema in discussione. Rileva,
pertanto, che dal punto di vista procedurale si era già preso atto della
sperequazione e provveduto in tal senso affinché si provvedesse al riguardo.
Considerando che la discussione si è
allargata, invita l’Aula ad assumere un orientamento unico sulla tematica de qua, cercando di individuare il
percorso più agevole e naturale.
Ricorda che la Giunta regionale si era già
impegnata in passato con un progetto di legge e paventando il rischio di
procedere, a suo dire, “a tentoni” su una questione molto delicata, auspica si
riesca a trovare una soluzione al riguardo.
Ribadisce che in tante occasione durante
l’assestamento di bilancio sono state portate in discussione una serie di norme
collegate all’assestamento stesso.
Pur non entrando nel merito della
questione, condivide l’impostazione data dal consigliere Chiappetta, ritenendo
si possa seguire un percorso accellerato.
Ricordando di essere anche presentatore di
un emendamento di natura legislativa, evidenzia come il percorso stabilito
possa essere utile successivamente.
Senza entrare nel merito della questione
rammenta che non si può correre il rischio di incorrere in eventuali
impugnative, ribadendo il ruolo assunto dalla Corte dei Conti in merito ai
controlli sulle leggi regionali.
Condiviso un metodo ed un percorso,
considera che poi si seguirà lo stesso iter
con una corsia privilegiata anche per gli emendamenti successivi e che, così
facendo, gli emendamenti normativi saranno stralciati ed inviati direttamente
in Commissione proprio per evitare eventuali impugnative.
Concordando con l’impostazione assunta
dall’Aula, ritiene che, pertanto, anche gli emendamenti normativi possano
essere considerati ritirati in toto.
Precisa che tali emendamenti dovranno
essere considerati inviati in Commissione e non semplicemente ritirati.
Condivisa l’impostazione dell’Aula, ricorda
come l’emendamento in questione nasca da una esigenza concreta che, pur non
risolvendo il problema del precariato, incide profondamente sulla problematica
non solo per i lavoratori del Pollino, quindi per 70 persone, bensì per un
numero maggiore, circa 130 persone, peraltro, percettori della mobilità.
Osserva, pertanto, che la norma sarà sottoposta all’attenzione della terza
Commissione e poi al parere della seconda Commissione.
Comunica, pertanto, che l’emendamento
protocollo numero 30095/3 è ritirato ed inviato in Commissione. Indi, pone in
discussione l’emendamento protocollo numero 30109/1, a firma del consigliere
Maiolo.
Illustra l’emendamento teso a modificare
dei capitoli di spesa, chiedendo il ripristino del percorso diretto alla
valorizzazione delle associazioni di rappresentanza degli enti locali.
Chiede di trasformare l’emendamento in
raccomandazione affinchè possa essere parzialmente accolto.
Condivise le osservazioni del consigliere Maiolo su alcuni punti, precisa tuttavia che è scorretto dire che sono state cancellate le contribuzioni degli enti appellati, ricordando, a tal riguardo, che l’Anci, per esempio, è destinataria di un contributo di 20 mila euro.
Evidenziando, pertanto, che le risorse a copertura sono risorse del Consiglio regionale, si rimette al proponente.
Proposto di finanziare una convenzione,
ritira l’emendamento che viene trasformato in raccomandazione.
Comunicato che l’emendamento protocollo
numero 30109/1 è ritirato, pone in discussione l’emendamento protocollo numero
30101, a firma dei consiglieri C. Guccione, N. Adamo, P. Giamborino, A. De
Gaetano.
Illustra l’emendamento che prevede uno
stanziamento di 500 mila euro per permettere la continuità del “Progetto
Stage”, in attesa che l’assessore Salerno proponga una alternativa valida per i
giovani professionisti che, a suo dire, svolgono una attività preziosa per gli
enti utilizzatori.
Ricorda che è in corso una interrogazione e
giudicato sia più opportuno procedere lungo il percorso già tracciato, ricorda
la mancanza di risorse finanziarie a copertura.
Propone di procedere con l’appello
nominale.
Fa la chiama.
Dichiara voto contrario, precisando che, al
di là della motivazione addotta da uno dei presentatori dell’emendamento,
occorre esplicitare con chiarezza le situazioni reali, dichiarando come sia
indiscutibile la volontà di addivenire a soluzioni concrete ed evidenzia la
assoluta mancanza di disponibilità finanziaria.
In riferimento all’emendamento numero 30101
riguardante il Programma Stages 2008, chiarisce che la maggioranza non ha
l’obbligo di presentare ordini del giorno ma bensì quello di votare gli
emendamenti per dare la possibilità di far continuare, nel caso specifico, il
programma stages, ma, risulta evidente, a suo dire, che non c’è la volontà di
procedere in tal senso.
Reputando inopportune le osservazioni della
minoranza, invita i colleghi a non fare demagogia.
PRESIDENTE
Precisato che il problema è esclusivamente di
carattere economico, invita a procedere e concludere la votazione per appello
nominale.
Ribadisce la sua opinione ovvero che si sta
facendo svanire una realtà creata dalla precedente legislatura e portata
orgogliosamente avanti fino a qui.
Procede con la votazione per appello nominale facendo la chiama.
Comunicando l’astensione sua e del gruppo in
merito alla questione stages, sottolinea che, nonostante l’emendamento non
abbia copertura finanziaria, ha sempre trovato sostegno all’interno della
maggioranza che ha comunque continuato a sostenere il progetto e i giovani,
riconoscendo anche l’importanza e le ottime valutazioni ricevute dallo stesso e
reputando, pertanto, opportuno che si faccia un percorso diverso e chiedendo in
tal senso conferma e riscontro all’assessore Salerno affinché trovi una
soluzione per dare continuità a questa esperienza.
Intervenendo per dichiarazione di voto, precisa
che i soggetti interessati sono stati spesso criticati e giudicati male ma in
realtà sono la parte migliore della Calabria, precisando che ciò è stato
dichiarato nella precedente legislatura anche dal Presidente Talarico.
A tal proposito, chiede chi si assumerà la
responsabilità di rimandare a casa
400 giovani, scelti con un criterio di meritocrazia, perché non si riescono a
trovare le risorse economiche.
Ritenuto che la problematica vada affrontata con
molta serietà, invita ad una riflessione volta piuttosto a far capire che il
problema è molto più grave delle opinioni, sottolineando che lo stesso è stato affrontato anche con gli
stessi lavoratori che, messi al corrente della situazione, hanno presentato alcune
proposte progettuali che sono in valutazione presso l’assessorato, al fine di
trovare una soluzione definitiva considerato anche che nessun comune ha posto
in essere procedure di stabilizzazione.
Esprimendo apprezzamento per questi giovani e per
i loro sforzi, sottolinea che occorre impegnarsi di più trovando soluzioni che
siano corrette anche dal punto di vista giuridico e si ripromette di trovare
una soluzione, in tal senso, insieme
all’assessore Salerno.
Chiede se l’emendamento sia stato giudicato effettivamente
inammissibile perché, se così non fosse, non c’è motivo di discutere sulla copertura
finanziaria, in caso contrario si può pensare di trovare di trovare una
soluzione.
Reputa l’emendamento inammissibile.
Chiede se sia opportuno sospendere la votazione,
ritenendo inopportuno che si discuta soltanto adesso in Aula di una
problematica che, peraltro, è stata abbondantemente affrontata in Commissione.
Precisato che il Programma rappresenta un
investimento fatto sui giovani, ribadisce l’importanza dello stesso che va,
comunque, portato avanti e chiede,
pertanto, l’interruzione della votazione in Aula per dare continuità alla legge
precedente, trovando la copertura finanziaria.
Precisato che la proposta del consigliere Maiolo rappresenta
una soluzione anomala, chiede se l’Aula è d’accordo all’interruzione della
votazione per appello nominale che, peraltro, era stata chiesta dalla
minoranza, precisando che, se ci fosse tale volontà, l’emendamento verrebbe
inserito in un percorso privilegiato.
Propone di procedere con la votazione come da
Regolamento per recepire successivamente il parere dell’assessore Salerno.
Ritenuto opportuno ribadire che la discussione è
essenzialmente volta ad accusare di insensibilità la maggioranza, che, invece, in
realtà, non vuole minimamente sminuire le capacità dei giovani i quali,
peraltro, sono consapevoli del fatto che l’emendamento non indica da quali
capitoli di bilancio prendere i 500 mila euro, sottolinea l’impegno
dell’assessore Salerno al riguardo, precisando che, a suo avviso, il problema
non é quello di stimolare le coscienze che sono insensibili, ma bensì di trovare
una soluzione pratica che consenta un buon utilizzo delle capacità di questi
giovani.
Auspica, pertanto, un atteggiamento realistico
considerato che vi è una volontà unanime di proseguire con un impegno concreto
finalizzato a trovare una soluzione compatibile con le casse regionali e le
normative sul proseguo del progetto, rimettendosi, pertanto, al giudizio
dell’assessore.
Intervenendo per dichiarazione di voto, dopo aver ascoltato con notevole interesse la discussione, ritiene che l’emendamento, privo di copertura finanziaria, costituisca la fine del programma stage rappresentando un motivo di impugnativa per incostituzionalità e si dichiara, al contempo, rammaricato per l’astensione politica del gruppo dell’UDC.
Ricordato che il programma stage va avanti dal 2008, dichiara la volontà della Giunta regionale di non abbandonare i giovani, assicurando che l’Esecutivo sta ponendo in essere tutte le attività utili a garantire loro un futuro; in particolare, riferisce che la Giunta ha approvato una delibera inerente migliaia di precari, nella quale sono stati inseriti anche i giovani del programma stage, ottenendo un tavolo tecnico nazionale alla presenza del Ministero dell’interno, di quello della Funzione pubblica, del lavoro e delle attività produttive, alla ricerca di soluzioni concrete ai bacini di precariato sino ad oggi creati.
Riferisce, poi, che al tavolo tecnico sono stati censurati i comportamenti della Calabria alla quale è stato rilevato che i giovani coinvolti non potessero rientrare in un provvedimento di urgenza per l’occupazione, attesa la determinazione temporale di uno stage. A tal proposito, dichiara che l’unica soluzione possibile e capace di restituire dignità ai giovani laureati aderenti al Programma stage, a fronte dell’indifferenza registrata nei Comuni che non hanno inteso provvedere a forme di stabilizzazione, sia quella ricercata dalla Giunta che prevede la redazione di un avviso riservato agli stagisti, che graverebbe sull’ Asse II occupabilità, al fine di consentire preventivamente che continuino, per altri sei mesi, a lavorare negli enti che poi potrebbero stabilizzarli, tenuto conto delle difficoltà connesse al rispetto da parte loro del Patto di stabilità.
Ricorda, quindi, gli incentivi previsti per gli enti privati e nel caso di auto impiego, per dare loro la possibilità di entrare con dignità nel mondo del lavoro, giudicando impossibile parlare di stabilizzazione, a fronte dei 17 anni di precariato degli Lsu Lpu le cui difficoltà di stabilizzazione sono a tutti note. Giudicati carichi di demagogia gli interventi che richiedono la stabilizzazione, riferisce di aver incontrato una rappresentanza di stagisti insieme al presidente Scopelliti, aggiungendo, poi, che ulteriori difficoltà sono connesse al superamento del reddito minimo.
Dichiarato, quindi, che i 500 mila euro non risolverebbero la problematica essendo sufficienti a coprire le risorse necessarie per meno di sei mesi ed evidenziate le difficoltà oggettive esistenti a livello regionale, riferisce come la Giunta stia cercando di approntare soluzioni che consentano una loro reale proiezione nel mondo del lavoro, ribadendo che l’approvazione dell’emendamento rischierebbe soltanto di porre fine al programma medesimo.
Ritenuto di dover tenere nella dovuta considerazione le dichiarazioni dell’assessore Salerno, si dichiara però preoccupato delle precisazioni effettuate da alcuni consiglieri in merito alla durata del progetto, ricordando che lo stesso nacque per evitare la così detta “fuga di cervelli”. Sottolinea, quindi, che qualunque soluzione che consenta il riconoscimento concreto delle loro capacità professionali possa essere tenuta in considerazione, come l’attività già posta in essere dalla Giunta. Altresì, ricorda che nel 2012 fu il Consiglio regionale a trovare le risorse pari ad 1 milione di euro ed esprimendo voto favorevole all’emendamento, condivide la proposta del consigliere Maiolo cioè di trovare soluzioni che consentano una stabilizzazione definitiva, considerato il grande contributo in termini professionali dagli stessi offerto alla Calabria.
Riferito di aver tenuto diversi incontri con gli stagisti, si dichiara convinto che molti di loro non condividano i contenuti dell’emendamento che, a suo avviso, ha messo in difficoltà sia maggioranza sia opposizione, ritenendo inopportuna la strumentalizzazione che certamente, a suo avviso, seguirà alla discussione odierna. Giudicato superficiale il voto di astensione dei colleghi del gruppo dell’UDC, ritiene che l’intervento del consigliere Maiolo fosse pertinente nel chiedere di interrompere la votazione sull’emendamento.
Ricordato di essere stato consigliere regionale sia nel 2010, quando si previde la possibilità di stabilizzazione da parte degli enti - norma della cui bontà non fu mai convinto - e nel 2007, quando il Consiglio regionale decise all’unanimità di investire le risorse derivanti dai tagli alla politica nei giovani laureati al fine di evitare loro di emigrare e consentire, di contro, un’affermazione professionale.
Censurata la scelta di non effettuare ricambi continui che offrissero la possibilità a più giovani di usufruire del’esperienza dello stage, dichiara di astenersi sull’emendamento, stigmatizzando la polemica scaturita e censurando le modifiche all’impianto della legge originaria che, a suo dire, hanno aumentato forme di precariato.
Ricordata la partecipazione televisiva del 2000, insieme ad altri consiglieri, in cui si parlò del problema del precariato relativo agli Lsu Lpu e ricordate le difficoltà sofferte allora come oggi dagli Enti locali, evidenzia che entro il 15 luglio tutti i partecipanti al programma stage esauriranno la loro esperienza. Ricordate le possibilità offerte dall’assessore Salerno che comunque escludono categoricamente la possibilità di una stabilizzazione ma solo l’attivazione di un meccanismo che richiederà tempi tecnici non immediati, propone che nelle more dell’attivazione delle procedure proposte sia garantita la continuità lavorativa ai giovani. In riferimento alla indisponibilità delle risorse nei gangli del bilancio, ritiene che possa essere ridotto il finanziamento del fondo per il turismo, senza intaccare gravemente il comparto, consentendo la definizione di percorsi anche nell’interesse degli enti che li utilizzano. Tanto premesso, dichiara il suo voto favorevole all’emendamento.
Comunica l’esito della votazione: presenti e votanti 32; hanno votato sì 8; hanno votato no 19; astenuti 5, pertanto dichiara respinto l’emendamento protocollo numero 30101.
Indi, pone in discussione l’emendamento
protocollo numero 30093/1, a firma del consigliere Chiappetta.
Propone con riferimento all’emendamento
presentato l’inserimento di un subemendamento.
Pone in votazione il subemendamento
proposto dal consigliere Orsomarso che è approvato. Indi, pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 30117, a firma del consigliere De Gaetano.
Illustra l’emendamento teso ad evidenziare
le problematiche connesse alle retribuzioni degli Lsu Lpu, ricordando, a tal
riguardo, gli impegni presi dalla Giunta regionale che si era impegnata a
recuperare i fondi necessari in sede di assestamento di bilancio.
Evidenzia l’assenza di copertura
finanziaria.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30117 che è respinto. Comunicato che l’emendamento protocollo numero 30156, a firma del consigliere Nucera, è ritirato, pone in votazione l’articolo 6 (Nuove autorizzazioni di spesa) che è approvato per come emendato. Indi, comunicato che l’emendamento protocollo numero 29973, a firma del consigliere Grillo, è stato ritirato, pone in votazione l’articolo 7 (Bilancio del Consiglio regionale) che è approvato. Indi, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30190, a firma del consigliere Imbalzano, che è approvato; pone in votazione, inoltre, l’emendamento protocollo numero 30109/4, a firma del consigliere Maiolo, che è respinto. Pone, pertanto, in votazione gli articoli 8 (Anticipazioni di liquidità di cui all'art. 2 del DL 35/2013) e 9 (Anticipazioni di liquidità di cui all'art. 3 del DL 35/2013) che sono approvati per come emendati. Indi, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 30109/2, a firma del consigliere Maiolo.
Illustra l’emendamento parzialmente
soppressivo dell’articolo 10.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 30109/2 che è respinto. Indi, pone in votazione gli articoli 10 (Modifica dell'art. 37 L.R. n. 69 del 27.12.2012), 11 (Bilancio pluriennale) e 12 (Copertura finanziaria) che sono approvati. Infine, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata per come emendata, comunicando che tutti gli altri emendamenti normativi sono rinviati alle Commissioni competenti.
Intervenendo sull’emendamento protocollo
numero 30099 propone che lo stesso possa essere trasformato sotto forma di atto
amministrativo di indirizzo.
Si impegna a portare in discussione
l’emendamento alla prossima Conferenza dei capigruppo per entrare nel merito e
nel contempo procedere con una istruttoria preventiva nelle tre città di
Crotone, Vibo Valentia e Cosenza e proseguire, quindi, all’approvazione di un
ordine del giorno.
Precisa che si procederà con l’applicazione
esclusivamente se non dovesse esserci un aumento di spesa.
Illustra la proposta di legge composta da 8
articoli tesa a introdurre nell’ordinamento regionale la possibilità di agire
sul sociale e sul sanitario attraverso la pet-therapy,
cioè attraverso la terapia, l’attività e l’educazione assistita con gli
animali.
Pone in votazione gli articoli 1 (Finalità), 2 (Definizioni), 3 (Ambiti
applicativi), 4 (Scelta degli animali ammessi), 5 (Commissione
regionale), 6
(Equipe multidisciplinari di lavoro), 7 (Norme di attuazione)
e 8
(Clausola di invarianza oneri e di adeguamento) che sono approvati. Indi, pone in
votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
TALARICO Domenico, relatore
Illustra la proposta di legge diretta all’interpretazione autentica
dell’articolo 18, comma 1, della legge regionale numero 8 del 2010 ed in forza
della quale si cerca così di ristabilire il significato autentico della norma
in esame, chiarendo che la partecipazione alla manifestazione di interesse
espletata in forza del DDG Dipartimento «Formazione Professionale, Lavoro e
Politiche Sociali» numero 17910 del 14 novembre 2008 costituisce condicio sine qua non per la fruizione
dei benefici della legge numero 28 del 2008 esclusivamente per i lavoratori che
hanno svolto attività lavorativa presso gli enti strumentali della Regione.
Ricordato l’accordo dei capigruppo sulla suddetta proposta di legge,
pone ai voti l’articolo 1 (Interpretazione
autentica dell'art. 18 c. 1 della legge regionale 26 febbraio 2010 n. 8
"Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e
finanziario/collegato alla manovra di finanza regionale per l'anno 2010, art.
3, comma 4 della legge regionale n. 8/2002) che è approvato; indi, pone ai
voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di legge tesa a modificare ed integrare la legge
regionale numero 69 del 2012 con l’introduzione di un unico articolo che
sostituisce la lettera c) del comma 2 dell’articolo 36.
Pone ai voti l’articolo 1 (Modifica
articolo 36 l.r. 69/2012) che è approvato; indi, pone ai voti la proposta
di legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di legge tesa a modificare ed integrare la legge
regionale numero 39 del 2012, in forza della quale si propone di migliorare le
forme di spesa connesse al funzionamento dell'STV, attuate dai proventi
derivanti da accantonamenti degli oneri istruttori connessi alle procedure di
VAS, VIA, AIA e VI, evidenziando,in particolare, che la norma, allo stato
attuale, prevede che una quota parte degli oneri istruttori venga accantonata
in un apposito fondo,destinato al solo acquisto i attrezzature informatiche ed
all'attività di supporto alla STV,lasciando le altre voci di spesa connesse al
funzionamento a carico delle risorse ordinarie assegnate al dipartimento.
Pone ai voti l’articolo 1 che è approvato; indi, pone ai voti la
proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di legge numero
481/9^, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 30 aprile
2009, n. 17”.
Pone ai voti l’inserimento della proposta di legge numero 481/9^ che è
approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori della proposta di legge numero 480/9^, recante: “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 66 del 20 dicembre 2012”.
Pone ai voti l’inserimento della proposta di legge numero 480/9^ che è
approvato.
Illustra la proposta di legge tesa a
modificare ed integrare la legge regionale numero 17 del 2009, avendo l’obiettivo
di agevolare il processo di liquidazione delle comunità montane ai sensi della
legge regionale numero 25 del 2013, definendo i rapporti con il personale
dipendente, nell’ottica di limitare il contenzioso futuro con riferimento alle
spettanze arretrate dei dipendenti delle stesse.
Pone ai voti la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata
Illustra la proposta di legge tesa a
modificare ed integrare la legge regionale numero 66 del 2012 ed in forza della
quale al comma 2 dell’articolo 5 si aggiunge che il CTI dura in carica 3 anni, mentre il comma 1
dell’articolo 6 è abrogato e sostituito come segue: “Il Collegio dei sindaci è costituito in forma monocratica e composto da
un membro effettivo e da un membro supplente, nominati dal Consiglio regionale
tra gli iscritti all’albo dei revisori dei conti, per la durata di tre anni. Il
compenso del componente supplente del Collegio è consentito esclusivamente in
caso di sostituzione del sindaco effettivo, in misura corrispondente alla
durata della sostituzione stessa, e previa decurtazione della medesima somma al
componente effettivo”.
Pone ai voti la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata.
Illustra l’ordine del giorno in forza del quale si ribadisce che le
comunità linguistiche della Calabria hanno come codice linguistico una lingua
madre straniera, come già riconosciuto nell’articolo 2 della legge numero 482
del 1999 e tali comunità non rientrano nella sfera restrittiva di cui
all’articolo 14 della legge numero 135 del 2012, invitando, pertanto, la Giunta
regionale a comunicare all’Ufficio scolastico regionale della Calabria ad
osservare e rispettare in fase di programmazione del dimensionamento scolastico
regionale i provvedimenti legislativi ed amministrativi adottati dalla Regione
Calabria.
Pone ai voti l’ordine del giorno nel suo
complesso che è approvato, indi toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
dott.ssa Giada Katia Helen Romeo