IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
67.
SEDUTA DI SABATO 8
GIUGNO 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL
VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio lavori h. 13,12
Fine lavori h. 18,11
INDICE
PACENZA Salvatore, Segretario
Questore ff.,*
Sistema dei trasporti pubblici locali - DIBATTITO
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti,*
GUAGLIARDI Damiano (Federazione
della sinistra)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo
Misto)
In memoria del bersagliere deceduto in Afghanistan
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno relativo al rifinanziamento della legge regionale numero 26 del 2004, ricordando che il Consiglio regionale ha, in passato, in maniera bipartisan, rifinanziato tale legge regionale, dando la possibilità ai migliori laureati calabresi di rimanere presso gli enti dove hanno acquisito una notevole e proficua esperienza amministrativa. Attesa la prossima scadenza dei contratti in oggetto, sottolinea la necessità di provvedere al rifinanziamento della relativa legge regionale e, rammentate le iniziative poste in essere in tal senso, chiede l’impegno dell’Esecutivo regionale al riguardo.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno proposto dal gruppo del Partito Democratico, frutto di una attenta analisi delle complesse problematiche del settore dei trasporti in Calabria che si riserva di illustrare più dettagliatamente successivamente nel corso del dibattito odierno.
Comunicato che si sta svolgendo contemporaneamente la seduta della Giunta regionale, precisa che le argomentazioni indicate nell’ordine del giorno presentato dal gruppo del Partito Democratico saranno oggetto del dibattito odierno rinviando ogni ulteriore decisione al riguardo alla fase successiva alla relazione dell’assessore Fedele.
Chiede che venga in ogni caso votato l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno.
Concordando con il Presidente, reputa che ogni decisione in ordine alla presentazione dell’ordine del giorno possa essere differita alla fase successiva alla relazione dell’assessore Fedele, invitando il consigliere Scalzo a soprassedere e proponendo, in attesa del completamento dei lavori della Giunta regionale, di disporre eventualmente una inversione dell’ordine del giorno.
Ritenuto opportuno il rispetto delle norme regolamentari, sottolinea che l’ordine del giorno presentato non si pone in alcun modo in contrasto con il dibattito odierno e ribadisce la richiesta di inserimento all’ordine dei lavori al fine di non dar vita a precedenti di carattere istituzionale.
Riferita la prassi, in uso durante i lavori del Consiglio regionale, per la quale la presentazione di ordini del giorno di analogo contenuto è differita alla fase successiva al dibattito, ricorda che per l’inserimento di un ordine del giorno occorre, in caso di disaccordo, il voto favorevole dei 2/3 dei componenti del Consiglio regionale.
Affermato di non ricordare la prassi relativa all’impossibilità di presentazione di un ordine del giorno inerente l’argomento oggetto di dibattito e considerati gli atti posti dall’Esecutivo regionale in merito, reputa doveroso che venga posto in votazione l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno presentato da un gruppo consiliare di minoranza.
Chiede che si proceda alla votazione per appello nominale.
Invita il segretario questore a fare la chiama.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione. Presenti e votanti: 34. Hanno votato si: 15; Hanno votato no 19. Pertanto, l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno è respinto.
Ritenuta la problematica dei trasporti
una questione riguardante non soltanto tutte le forze politiche sia di
maggioranza sia di opposizione ma l’intera Calabria, auspica da parte delle
forze politiche di opposizione un sostegno all’azione posta in essere
dall’Esecutivo regionale.
Sottolineato, innanzitutto, che un primo
importante tassello del processo di pianificazione del sistema di trasporto
regionale sia stato rappresentato dall’individuazione e delimitazione di bacini
di traffico territoriali ottimali ed omogenei, sulla base dei quali
riorganizzare i servizi di trasporto pubblico locale e procedere con le gare,
illustra i bacini definiti accogliendo quasi integralmente alcune proposte
avanzate dai comuni e precisamente: un bacino unico regionale per i servizi
ferroviari; cinque bacini per i servizi su gomma; tre bacini cosiddetti di area
urbana.
Riferita, inoltre, l’approvazione da parte
della Giunta regionale delle Linee Guida del Piano regionale dei trasporti,
redatte con l’apporto partecipativo dei diversi soggetti istituzionali
interessati, sottolinea che le Linee Guida sono state presentate in un incontro
svolto con tutti gli enti locali e soggetti interessati e rese disponibili per
la consultazione ad aziende e cittadini e che le osservazioni pervenute sono in
corso di analisi.
Sottolineata la inderogabilità di proseguire
rapidamente nel processo di pianificazione con la redazione del Piano, ritiene,
tuttavia, che le Linee Guida potranno fin da subito orientare le scelte della
Regione con particolare riguardo alla programmazione comunitaria 2014 – 2020.
Ricordato che il Piano regionale trasporti in
vigore risale a 12 anni fa, riferisce che è stata avviata la redazione del
nuovo Piano che si auspica possa concludersi nel corso del corrente anno,
sottolineando che sono in atto sul territorio rilievi del traffico veicolare ed
è stata richiesta la collaborazione degli enti locali per rispettare i tempi
imposti.
Registrata, altresì, la condivisione da parte
delle Ferrovie dello Stato della strategia di sviluppo dell’infrastruttura
ferroviaria e dei servizi, riferisce che è in fase di definizione un protocollo
di intesa con Unioncamere, finalizzato a comprendere le necessità delle aziende
calabresi e a rilevare i flussi di merci, sottolineando il proficuo lavoro del
Dipartimento competente potenziato con professionalità esterne la cui spesa
grava sulle risorse comunitarie.
Con riferimento alla riforma normativa e
all’affidamento dei servizi, illustra i principali interventi legislativi posti
in essere e precisamente: la legge regionale numero 67 del 2012, che
rappresenta, a suo avviso, un primo parziale ma rilevante passo avanti per il
riassetto normativo del settore; la legge regionale numero 69 del 2012 che
introduce all’articolo 36 l’obbligo per tutti gli autobus di dotarsi del sistema
satellitare di localizzazione della posizione, al fine di fornire all’utenza
una informazione in tempo reale e consentire la certificazione della
percorrenza; riferisce, altresì, la predisposizione di una bozza di legge di
riforma che sarà a breve sottoposta all’attenzione della Giunta regionale e che
prevede, fra l’altro, l’istituzione degli Organi di Governo dei Bacini,
costituiti dagli enti locali e dell’Agenzia regionale per la mobilità, con
funzioni di supporto alla Regione, agli enti locali e agli Organo di Governo.
In merito, poi, all’affidamento dei servizi,
comunica che seguendo il percorso avviato da altre Regioni, si provvederà
all’individuazione di professionalità esterne per assistere il Dipartimento
nella predisposizione dei bandi di gara per i servizi di trasporto pubblico
locale.
Ricorda, quindi, le azioni attuate
dall’Esecutivo regionale nel settore e precisamente: l’acquisizione da parte
della Regione di Ferrovie della Calabria, di cui rammenta il complesso iter rimasto in sospeso per 12 anni e
completato nel dicembre scorso con il definitivo passaggio della proprietà alla
Regione, le iniziative per il miglioramento dei servizi di informazione
all’utenza in tempo reale e di certificazione della percorrenza, l’approvazione
di un progetto di monitoraggio dei servizi d’intesa con l’Assessorato al
lavoro.
Con riferimento, poi, al sistema aeroportuale
ritenuto strategico, riferisce l’intensa attività avviata dall’Esecutivo
regionale per potenziare il settore in presenza di un quadro normativo e di un
contesto nazionale e comunitario spesso, a suo avviso, disattento alle esigenze
della Calabria, sottolineando il lavoro svolto per costruire un contesto
economicamente sostenibile per le società di gestione.
Sul settore del Trasporto pubblico locale,
precisa che è proseguita nel 2012 l’azione avviata nel 2011 per la
razionalizzazione dei servizi che ha portato nell’ultimo biennio ad una
riduzione di circa il 9 percento dei servizi di trasporto ferroviario e su
gomma, a volte senza registrare impatti particolarmente negativi sull’utenza,
evidenziando che la percorrenza chilometrica si è ridotta a partire dal 2011 a
56 milioni di km e che si sta lavorando al fine di ridurre i contenziosi con le
aziende del settore in materia di pagamento dei debiti pregressi.
Evidenziati gli ingenti costi del settore,
sottolinea la carenza di risorse finanziarie a causa soprattutto della riduzione progressiva dei
contributi statali e della contrazione delle risorse finanziarie regionali,
riferendo che sono in atto iniziative finalizzate al reperimento di risorse
soprattutto per l’acquisto di materiale rotabile ed interventi
infrastrutturali, anche attraverso modifiche della normativa statale che
consenta di utilizzare per il settore dei trasporti fondi regionali destinati
ad altro settore.
Ribadisce, infine, l’importanza del dibattito
odierno dal quale auspica possano scaturire suggerimenti positivi, per la
riorganizzazione del settore anche con il sostegno del Governo nazionale al
fine di garantire un sistema efficiente di mobilità ai cittadini calabresi.
Poiché è giunta la notizia di un agguato in Afghanistan in cui è deceduto un capitano dei bersaglieri e altri tre militari risultano feriti, chiede che l’Aula osservi un minuto di silenzio.
(L’Aula in
piedi osserva un minuto di silenzio)
Chiede al Presidente che l’Aula osservi un minuto di silenzio in memoria dell’ex consigliere regionale Pino Guerriero, recentemente scomparso.
Concorda con quanto richiesto dal consigliere Naccari e, ricordato che il Consiglio regionale ha provveduto in diversi modi a stare vicino alla famiglia dell’ex consigliere Guerriero, ritiene doveroso che l’Aula osservi un minuto di silenzio in sua memoria.
(L’Aula in
piedi osserva un minuto di silenzio)
Affermato di aver ascoltato la relazione dell’assessore Fedele e giudicandola insufficiente, poiché non illustra gli interventi finalizzati a migliorare il settore, evidenzia come i tagli regionali al sistema dei trasporti calabresi ammontino al 50 percento delle risorse precedentemente disponibili, traducendosi in tagli delle percorrenze e determinando il licenziamento di circa 1300 addetti ai lavori.
Ritiene, quindi, che la diminuzione delle risorse destinate al comparto sia stata disposta dalla Giunta senza valutarne le conseguenze, attraverso metodologie che non condivide, attesa la mancanza di concertazione con i Comuni e le Province, causando il venir meno dei collegamenti essenziali e penalizzando fortemente l’utenza. Reputa, inoltre, che la decisione sia stata assunta con una leggerezza che rimarca l’incapacità della Giunta regionale di ridisegnare un sistema che non può prescindere dall’approvazione del Piano dei trasporti, ritenendo l’attuale momento cruciale e causa di pesanti ricadute sul diritto alla mobilità e sull’occupazione.
Asserito, altresì, che l’alto tasso di concorrenza proveniente dai paesi dell’Est rappresenta una risposta all’incapacità delle imprese di trasporto regionale di creare aggregazioni efficaci e, quindi, economie di scala che gli permetterebbero di essere competitive, evidenzia come l’aspetto della qualità dell’ambiente sia oggi molto più importante rispetto al passato e che, pertanto, occorre porre in essere una scelta netta che induca ad optare in favore del trasporto pubblico rispetto a quello privato. Sottolinea, inoltre, come, a suo avviso, risulti importante imporre alle imprese di trasporto l’utilizzo di mezzi con impianti a gas, oltre ad attuare la massima integrazione modale possibile tra trasporto su gomma e ferrato. Affermato che il trasporto urbano deve rispondere alla domanda della realtà urbana che deve essere servita con un’attenzione particolare per i Comuni capoluogo, per i quali devono sorgere nuove prospettive per le aziende comunali di trasporto, conclude affermando che è oramai improcrastinabile una riforma basata sui bisogni reali del tessuto economico e urbano e che dalla stessa dipende un inizio di sviluppo della Calabria.
Auspicata una relazione che consentisse di effettuare una valutazione concreta delle misure attuate e da attuare nel settore dei trasporti, evidenzia come sia oramai urgente rivedere il sistema di finanziamento del trasporto pubblico locale oltre ad avere un’idea chiara sull’integrazione tra le diverse modalità di trasporto a disposizione. Riguardo all’“operazione” Ferrovie della Calabria, afferma di non comprendere del tutto la necessità della Regione di risanare una società gestita dallo Stato e che sarebbe opportuno capire cosa intenda fare il governo regionale in materia e se i tagli sono stati posti in essere in modo lineare senza pensare alle conseguenze che sarebbero potute scaturire.
Evidenzia, inoltre, come sia indispensabile individuare un tipo di trasporto che contempli la visione dei Comuni e delle Province in modo da offrire un servizio adeguato alle esigenze dei calabresi e sottolinea che Trenitalia cancella quasi 54 corse al giorno senza dare garanzie neppure rispetto alle corse regionali. Conclude affermando che a livello di risorse di bilancio è necessario dare priorità al settore dei trasporti al fine di garantire gli accordi sottoscritti con le imprese di trasporto e fornire un servizio accettabile ai cittadini calabresi.
Dopo aver ascoltato la relazione e la
discussione svoltasi, ravvede poca concretezza per una proposta che riesca ad
incidere e modificare la realtà dei fatti.
Ricordato di essere stato uno dei pochi ad
avere partecipato all’incontro sulle linee-guida sui trasporti, ritiene che,
nonostante il tempo trascorso, ovvero 5 mesi, non si siano compiuti progressi e
auspica si possano raggiungere concretamente gli obiettivi previsti dalla
programmazione. Denunciando la scarsità delle risorse a disposizione,
l’isolamento e la mancanza di comunicazione assoluta con Trenitalia, invita le
parti politiche a puntare sugli investimenti nel Mezzogiorno, in Calabria in
particolare, e ad affrontare i problemi razionalizzando il più possibile,
eliminando la polverizzazione, gli sprechi ed individuando le responsabilità al
fine di evitare che gli errori commessi in passato si possano ripetere nel
futuro.
Al di là delle contraddizioni e dei
conflitti, considera che la problematica in discussione soffra di incertezze e
che i dati siano da analizzare più accuratamente; inoltre, in tema di servizi
minimi da garantire, auspica si possa arrivare a soluzioni definitive e che i
risultati siano raggiunti in tempi brevi, cercando di rimodulare l’offerta di
mobilità sulla base delle risorse a disposizione.
Rivolgendosi all’assessore Fedele,
considerato il difficile contesto in cui il legislatore si trova ad operare,
giudica, pertanto, importante che il Piano sui trasporti possa partire
velocemente ed essere attuato in concreto, anche per i tanti calabresi che
attendono risposte certe ed effettive, evitando di creare i disservizi che,
soprattutto recentemente, si sono susseguiti.
Ringraziando l’assessore Fedele per la
relazione esposta su un tema che giudica importante, ricorda che lui stesso si
era precedentemente occupato della materia in qualità di consigliere delegato,
accostandosi alla tematica da trattare con il pregiudizio classico che
contraddistingue, a suo dire, ogni calabrese e - considerato, pertanto, di
comprendere bene il contesto in cui si opera - ritiene che la maggioranza abbia
l’obbligo decidere se i trasporti rientrino o meno tra le priorità
previste, considerando inutile il Piano in possesso del dipartimento, così come
redatto da illustri professori.
Ritenendo sia importante assumersi le proprie
responsabilità, illustra un quadro complessivo da valutare attentamente, senza
superficialità, anche considerando che il Piano dei trasporti attuale risale a
venti anni fa e che, pertanto, redigerne uno nuovo sia un lavoro da compiere
con attenzione, in sinergia tra le varie forze politiche.
Al di là di sterili polemiche, invita a
mettere in campo azioni utili orientate al raggiungimento dei risultati e ad
attuare le riforme auspicate con le risorse a disposizione, adeguando le
situazioni ai casi concreti e garantendo la partecipazione e la rappresentanza
politica dovuta presso il Ministero competente ed il Governo nazionale.
Nell’ambito delle risorse da utilizzare,
nonostante in passato non sia stato riconosciuto alla Calabria alcunché di
quanto le sarebbe spettato (l’acquisto di nuove vetture, l’adeguamento
tariffario, la contribuzione regionale, eccetera) ricorda che sono state
previste delle risorse cui fare riferimento e, con la certezza che l’assessore
Fedele riuscirà ad affrontare le problematiche che via, via si presenteranno,
avverte, infine, che il contributo che sarà apportato nella risoluzione delle
problematiche relative ai trasporti dovrà essere conciliato con gli aspetti
tecnici e politici rilevati sul campo ed i “difetti storici” da sanare,
cercando, pertanto, di recuperare quanto perso in passato.
Giudicata insoddisfacente la relazione dell’assessore Fedele, contesta
la denigrazione del lavoro svolto da alcuni Professori che hanno collaborato
con la Regione, osservando che una delle persone cui si faceva riferimento ha
contribuito al Piano nazionale dei trasporti e che lo stesso lodato dirigente
del dipartimento trasporti non è altro che un suo allievo.
Mette in rilievo, ancora, che la pubblicazione delle corse sul sito è
stata fatta da tempo ed che è il frutto di una convenzione con l’Università
della Calabria e suggerisce di cercare le responsabilità di chi non ha informato
l’allora consigliere delegato ai trasporti.
In merito, poi, al nuovo treno ed al nuovo materiale rotabile rileva
che il contratto di servizio prevedeva un investimento da parte di Trenitalia
per una somma superiore a 9 milioni di euro, facendo di questo, quindi, un
obbligo contrattuale e non un risultato.
Esortando, inoltre, ad uscire dalla logica del confronto tra passato e
futuro e considerando tali critiche una mancanza di rispetto nei confronti di
chi ha preceduto, fa notare che, essendo stati superati i tre anni di
legislatura, parlando del passato si rischia di colpire se stessi, creando un
danno collaterale alla propria parte politica
Ricordato, poi, che lo Stato aveva l’obbligo di risanare Ferrovie della
Calabria prima di trasferirne la proprietà alla Regione, osserva che si è
scelto di procedere al passaggio senza pretenderne il risanamento e che questo
ha comportato l’utilizzo dei Fondi FAS, facendo notare che l’amministrazione
sta utilizzando i fondi delle future generazione spostando quelli destinati ad
investimenti sull’ordinario.
In riferimento, poi, al debito ereditato di cui ha parlato l’assessore,
frutto – ipotizza - della confusione con i crediti pregressi, fa notare che il
contestato aumento dell’offerta chilometrica della precedente legislatura
veniva pagato regolarmente, mentre oggi si ricorre all’utilizzo dei fondi per
investimenti per pagare l’ordinario.
Contesta, ancora, il fatto che nella firma del Piano di azione e
coesione dei 400 milioni a disposizione della Calabria se ne siano avuti solo
300 “regalando” 100 milioni di dotazione futura della Regione per investire sul
corridoio ionico, collegando la Calabria alla Puglia, cosa che, a suo avviso,
finirà per favorire il porto di Taranto.
Invita, inoltre, ad assumersi la responsabilità della delibera, mai
revocata, che taglia il 52 % dei trasporti automobilistici.
In merito, poi, ai bacini di traffico, avendo una visione differente si
dichiara disponibile ad un confronto sull’ipotesi di un bacino unico e
considera le Linee guida del 28 gennaio 2013 una riproposizione di quelle
approvate nel 2009 senza le quali, a suo avviso, non sarebbe possibile ottenere l’autorizzazione per la
metropolitana di Cosenza; contesta, anche, la dichiarazione dell’assessore che
le stesse esulino da una visione di tipo tecnico, essendo prive di dati
tecnici, osservando che dette specifiche competenze sono indispensabili per
evitare discussioni sterili.
In merito, al Piano direttore ed ai relativi piani attuativi rileva che
una delibera del 2010 approvava i progetti pilota che consentivano di mettere
mano subito ai problemi del trasporto pubblico locale e critica la mancanza di
conoscenza degli atti esecutivi e finanziati, contenuti in una relazione
tecnica inviata dall’allora direttore generale; per tali ragioni considera
consapevole la scelta di non negoziare con il Governo su Ferrovie della
Calabria e rende noto di aver chiesto con un’interrogazione la rinegoziazione.
Sostenuto che le Linee guida abbiano causato un peggioramento del
comparto, considerato che, a suo avviso, sarebbe stata fondamentale una
integrazione del bacino del gommato con quello del ferro e non la sostituzione
del primo con il secondo, chiede di sapere quali siano i tempi previsti per la
traduzione esecutiva del Piano di trasporto pubblico locale.
Ricordato, infine, che la legge sul federalismo fiscale prevedeva anche
una perequazione infrastrutturale, inserendo i servizi di trasporto tra i
livelli essenziali delle prestazioni garantite su tutto il territorio
nazionale, considera l’atteggiamento di Trenitalia oltraggioso per l’unitarietà
del Paese ed esorta a combattere tale atteggiamento con competenza creando una
interlocuzione sostanziale.
Ricordate le discussioni già tenute dal 2001 in merito alle distanze
chilometriche, ritiene che, alla luce degli interventi che lo hanno preceduto,
vadano fatte ulteriori osservazioni. In tal proposito ricorda l’incidente
ferroviario avvenuto nel 2012 che ha coinvolto 6 cittadini rumeni che
viaggiavano su un furgone, al pari dell’incidente accorso ad altri cittadini
rumeni rimasti uccisi pochi giorni fa.
Ritiene, quindi, che di trasporto pubblico vada discusso in termini
seri e concreti, attesi i cambiamenti registrati negli ultimi anni, in
considerazione dei diversi bisogni dei cittadini al cui soddisfacimento la
Calabria non è ad oggi attrezzata. In proposito, ricorda lo sciopero avvenuto
qualche giorno fa e che ha consentito di porre l’attenzione anche a tutte
quelle realtà territoriali che vivono un isolamento strutturale, viario e non
solo.
Evidenziate le carenze oggettive del comparto trasporti, sottolinea
come non sia sufficiente fare emergere dette criticità ma come sia
indispensabile prendere iniziative concrete che consentano di apportare
correttivi e soluzioni che tengano conto delle esigenze dei cittadini.
Chiede, quindi, all’assessore Fedele di attivarsi per predisporre in
breve tempo un Piano regionale dei trasporti finalizzato in particolare al
trasporto pubblico locale, paventando in caso contrario una sorta di
Commissariamento del comparto da parte del Governo nazionale al pari di quanto
avvenuto nel comparto sanità a seguito del Tavolo Massicci.
Dichiarato che avrebbe auspicato un intervento anche dei componenti
della maggioranza che, quindi, non si affidassero totalmente alla relazione
dell’assessore Fedele, ritiene che la Calabria sia asservita al sistema dei
poteri nazionali, con ciò paventando l’incapacità di attivare azioni concrete;
osserva, poi, come il sistema del trasporto ferroviario nel tempo sia stato
totalmente distrutto, ricordando in proposito l’egregio servizio offerto in
termini di trasporto e quindi sociale ai cittadini da Ferrovie della Calabria.
Sottolinea, dunque, come il dibattito odierno non consenta altro che approvare
un documento che impegni la Giunta ad approvare nel più breve tempo possibile
un Piano regionale dei trasporti che sia realizzato in concertazione con tutti
gli attori locali, Istituzionali e privati.
In conclusione, sottolinea le similitudini sia intermini di ricadute
sui cittadini sia intermini di rischi tra il sistema sanitario e quello dei
trasporti, evidenziando come, a suo dire, entrambi in condizione di
inefficienza possano causare vittime.
Colto uno spirito di collaborazione nell’intervento dei consiglieri del
centro sinistra, in riferimento al taglio del 50 per cento del fondo dei
trasporti conferma l’esistenza di una delibera in tal senso che ha consentito
però di erogare il trimestre corrente, in considerazione delle nuove norme in
materia di contabilità e bilancio. Escluso che alcun consigliere voglia ridurre
risorse e quindi servizi, ribadisce l’assenza di 30 milioni di euro, garantendo
però la sufficienza delle risorse sino a fine settembre. Assicura, però, che
sono state avviate tutte le azioni finalizzate a recuperare sia i 30 milioni di
euro mancanti ma anche in grado di garantire investimenti in materia.
Concordando, poi, sulle osservazioni in riferimento a Trenitalia, riferisce di
aver inviato una lettera al Ministro Lupi per informarlo delle decisioni
assunte da Trenitalia nei confronti della Calabria, pregandolo di intervenire
con forza con detta azienda, affinché il Sud del Paese non venga trascurato e
danneggiato. Evidenziata la necessità di investire sul comparto, anche per
l’ammodernamento della tratta di Strada Statale che porta alla Puglia che,
benché criticata, consentirà di apportare vantaggi anche all’area portuale di
Gioia Tauro, ricorda le critiche avanzate anche ad Anas, nonostante si debba
riconoscere, a suo avviso, un notevole avanzamento dei lavori. In tal senso,
ritiene che si debba fare una seria pressione presso il Governo nazionale
affinché finanzi il completamento dei 58 chilometri privi delle risorse
necessarie.
In merito a Ferrovie della Calabria, ricorda che nella gestione
dell’assessore Naccari molte delle risorse destinate a detta azienda siano
state distolte per altri interventi, sottolineando la quantità di indotto
coinvolta nel futuro di Ferrovie della Calabria, non ultimi i dipendenti. Con
forza, quindi, sostiene come sia stato necessario investire su Ferrovie della
Calabria anche per rispondere ad esigenze ed emergenze di natura occupazionale
e sociale.
Denunciata l’esiguità delle risorse finanziate dallo Stato a fronte
dell’attuale ed inderogabile emergenza, stigmatizza le osservazioni del
consigliere Naccari che accusa di aver causato, per cattiva gestione, 25
milioni di debiti nel comparto, accumulati negli anni 2008 e 2009.
Riconosciute oggettive difficoltà nel settore dei trasporti, chiede la
collaborazione e l’ausilio di tutte le forze politiche, considerate le attività
di risanamento, riduzione e investimento poste in essere dal Dipartimento, per
migliorare i servizi offerti nel territorio.
Evidenziato che la redazione di un Piano dei trasporti necessita di
confronto con i soggetti interessati e dell’ausilio di tecnici specialisti e
quindi dei dovuti tempi tecnici, al fine di non produrre un documento
inefficace ed inefficiente, osserva come sia indispensabile seguire le giuste
fasi di attuazione, benché si debba partire dall’emergenze per approdare alla
programmazione vera e propria. Ringrazia, quindi, i sindacati, le forze sociali
e le aziende, per la comprensione manifestata rispetto alla crisi economica
attuale in cui versa la Regione, nonostante i sacrifici cui sono
quotidianamente chiamati, riconoscendo loro il merito di non aver fatto perdere
nessun posto di lavoro; ringrazia, anche, i colleghi della maggioranza e parte
della minoranza che gli sono stati vicino, considerato l’attuale difficile
momento economico vissuto da un settore strategico quale quello dei trasporti.
Dichiarato concluso il dibattito sui
trasporti procede con la trattazione del secondo punto all’ordine del
giorno.
Prima di proseguire con i lavori chiede che si proceda alla verifica
del numero legale.
Considerata l’urgenza degli argomenti da
trattare e la criticità del momento, approfittando anche della presenza
dell’assessore Salerno che può dare risposte immediate sul futuro degli
stagisti, chiede ai colleghi di opposizione, che si sono espressi tramite il
consigliere De Gaetano, di voler soprassedere alla loro richiesta, giudicando
la trattazione degli argomenti come una ulteriore assunzione di responsabilità
in maniera condivisa.
Atteso che la maggioranza deve garantire la
presenza del numero legale, pur apprezzando il tono della richiesta dei
colleghi, chiede che venga rispettata la volontà dell’opposizione.
Accolta la richiesta del consigliere De
Gaetano, chiede di procedere alla verifica del numero legale per appello
nominale.
Fa la chiama
Chiede ai capigruppo di opposizione di
avvicinarsi al banco della Presidenza.
( I
capigruppo si avvicinano al banco della Presidenza).
Comunica l’esito della verifica: presenti,
16; assenti 34.
Indi, constatata la mancanza del numero
legale, ai sensi dell’articolo 100 del Regolamento, sospende la seduta per
un’ora.
Constatata l’assenza del numero legale, toglie la seduta.
Il funzionario responsabile
dott.ssa Giada Katia Helen Romeo