IX^ LEGISLATURA

 

 

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

64.

 

SEDUTA DI VENERDI’ 03 MAGGIO 2013

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO

 

 

Inizio lavori h. 13,52

Fine lavori h. 18,06

 

 

INDICE


PRESIDENTE   4

NUCERA Giovanni, Segretario Questore  4

Comunicazioni 4

PRESIDENTE   4

Proposta di provvedimento amministrativo numero 226/9^ d'Ufficio, recante: “Surroga del consigliere regionale Bruno Censore, dimissionario”  4

PRESIDENTE   4

Proposta di provvedimento amministrativo numero 227/9^ d'Ufficio, recante: “Surroga del consigliere regionale Giovanni Emanuele Bilardi, dimissionario”  4

PRESIDENTE   4

Comunicazioni - seguito  4

Sull’ordine dei lavori 5

PRESIDENTE   5

DE GAETANO Antonino (PD) 5

Proposta di legge numero 456/9^ di iniziativa dei consiglieri Bilardi, Chiappetta, Dattolo, Serra, recante: “Istituzione dell'Azienda regionale per la Forestazione e le politiche per la montagna e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna”. 5

PRESIDENTE   6, *, *, *, *

DE MASI Emilio (IDV) 7

FRANCHINO Mario (PD) 6, *, *, *

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della sinistra) 7

IMBALZANO Candeloro, relatore  5

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio ( Progetto Democratico) 8, *

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione  6, *

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò. 8

PRESIDENTE   9, *, *, *, *, *, *, *, *

ADAMO Nicola (PD) 14, *

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto) 14

BRUNI Ottavio Gaetano (UDC) 12

CHIAPPETTA Gianpaolo (PDL) 17

GIORDANO Giuseppe (IDV) 17

GRILLO Alfonsino (Scopelliti Presidente) 15, *

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra) 12, *

GUCCIONE Carlo (PD) 13, *

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente) 16, *

MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente) 12

MAGNO Mario (PDL) 10

MAIOLO Mario (PD) 11

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto) 14

ORSOMARSO Fausto (PDL) 9

PRINCIPE Sandro (PD) 8, *, *, *

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale  17

TALARICO Domenico (IDV) 9

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione  16, *, *, *, *, *, *

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto) 13, *, *

 

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri De Gaetano e Guccione  “ In ordine alla situazione del personale stabilizzato ex Lsu e Lpu presso la Regione Calabria.”  18

DE GAETANO Antonino (PD) 18

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Guccione “In ordine all’esenzione del ticket sanitario alle fasce più deboli”  19

GUCCIONE Carlo (PD) 19

 

 

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

 

La seduta inizia alle 13,52

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 226/9^ d'Ufficio, recante:Surroga del consigliere regionale Bruno Censore, dimissionario

PRESIDENTE

Data lettura del dispositivo riguardante la surroga del consigliere Bruno Censore che si è dimesso, optando per la carica parlamentare, informa che quest’ultimo verrà sostituito dal primo dei non eletti della lista di appartenenza, Pietro Giamborino, come risulta dagli atti pervenuti dal Tribunale di Catanzaro. Indi, pone ai voti il provvedimento che è approvato all’unanimità. Invita, quindi, il neoconsigliere Pietro Giamborino a prendere posto in Aula.

 

(Il consigliere Pietro Giamborino prende posto tra i banchi dei gruppi del centro sinistra)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 227/9^ d'Ufficio, recante: Surroga del consigliere regionale Giovanni Emanuele Bilardi, dimissionario

PRESIDENTE

Data lettura del dispositivo riguardante la surroga del consigliere Giovanni Emanuele Bilardi che si è dimesso, optando per la carica parlamentare, informa che quest’ultimo verrà sostituito dal primo dei non eletti della lista di appartenenza, Pietro Crinò, come risulta dagli atti pervenuti dal Tribunale di Catanzaro. Indi, pone ai voti il provvedimento che è approvato all’unanimità. Invita, quindi, il neoconsigliere Pietro Crinò a prendere posto in Aula.

 

(Il consigliere Pietro Crinò prende posto tra i banchi dei gruppi del centro destra)

Comunicazioni - seguito

PRESIDENTE

Legge un seguito di comunicazioni

Sull’ordine dei lavori

DE GAETANO Antonino (PD)

Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una mozione sul personale ex LPU-LSU della Regione Calabria, stabilizzato nel 2008.

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta di inserimento all’ordine del giorno che è approvata.

Proposta di legge numero 456/9^ di iniziativa dei consiglieri Bilardi, Chiappetta, Dattolo, Serra, recante: Istituzione dell'Azienda regionale per la Forestazione e le politiche per la montagna e disposizioni in materia di forestazione e di politiche della montagna.

IMBALZANO Candeloro, relatore

Introducendo la proposta di legge che, spiega, ricalca con alcune modifiche la proposta già esaminata lo scorso anno dal Consiglio regionale, comunica che il provvedimento è giunto solo ieri  in Commissione e che, quindi, si renderà necessario un esame approfondito, soprattutto delle parti modificative del testo precedente. Auspica un momento di responsabilità collettiva nel quadro economico attuale per valorizzare montagne e foreste calabresi ed intraprendere un percorso virtuoso. Elogia, inoltre, il senso di responsabilità dei sindacati che difendono gli interessi dei lavoratori, garantendo che questa riforma servirà per dare una prospettiva seria al comparto. Rammentato l’iter travagliato caratterizzato da un dibattito aperto ed anche duro nella piena consapevolezza che non esistono riforme perfette, comunica che è stato superato lo scoglio della scelta tra ente pubblico economico e non, con la costituzione di un ente strumentale con personalità giuridica di diritto pubblico. Evidenzia, poi, che l’articolato contiene norme atte non solo a razionalizzare i costi d’azienda, ma ad affrontare le difficoltà tentando di risolvere tutti i problemi legati al settore, compresa la paventata riduzione dei trasferimenti statali. Evidenzia, poi, le parti essenziali della riforma tra cui la scelta di una guida non politica ma tecnica, con un direttore generale coadiuvato da un direttore amministrativo e da un direttore tecnico; il coordinamento per l’attuazione delle linee generali di indirizzo e la verifica degli obiettivi demandati ad un Comitato tecnico di indirizzo, composto da esperti a titolo gratuito; l’articolazione territoriale su base distrettuale; le norme in materia di personale che prevedono che la pianta organica sia coperta con il personale transitato dall’Afor e dalle Comunità montane e da quello trasferito o comandato dalla Regione; la previsione di utilizzare anche le risorse dei settori funzionali di riferimento previste nell’ambito della programmazione comunitaria per la realizzazione dei progetti istituzionali; la vigilanza sulla nuova Azienda assicurata dai dipartimenti agricoltura, foreste e forestazione, bilancio e controlli. Conclude definendo quella all’esame dell’Aula una proposta di riforma coraggiosa che va in direzione degli interessi dei forestali calabresi e verso valorizzazione delle montagne e delle foreste calabresi.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Ricordando di essere già intervenuto sull’argomento in questione circa otto mesi fa e ringraziando tutti coloro che hanno collaborato per la stesura della riforma in oggetto sull’Afor e le Comunità montane, evidenzia che il progetto di legge rappresenta un traguardo importante, anche alla luce dei tanti interventi attuati ed in ragione dei diversi problemi territoriali che interessano la Calabria. Precisato che con la stessa si cerca di sanare le mancanze del passato, considera che la natura della riforma non si riduca solo a ciò, evidenziando, tra l’altro, che il tutto ha un determinato costo e che le azioni devono essere indirizzate al raggiungimento di obiettivi precisi, quali: risanare e riqualificare il territorio, intervenire sul dissesto idro-geologico, mettere a disposizione il patrimonio boschivo in maniera intelligente e proficua.

Considerando, inoltre, necessario garantire un modello organizzativo non solo più efficiente ma anche più controllabile al fine di evitare gli errori del passato, evidenzia la necessità di riconsegnare quanto dovuto al territorio della Calabria ed ai centri periferici con il nuovo ente che favorirà attività economiche importanti e produttive. Riponendo molta fiducia nella suddetta riforma, pur con il dissenso evidente di altri, valuta di dover necessariamente operare tagli che non vadano ad incidere sulla qualità della vita dei cittadini ma che forniscono i servizi essenziali che tante volte sono stati intaccati nel passato.

Auspica, infine, che nel dibattito che si terrà a breve ci siano considerazioni costruttive e che si predispongano le basi per azioni mirate al riscatto della Calabria dalle immagini nazionali che la ritraggono negativamente.

FRANCHINO Mario (PD)

Interviene per chiedere spiegazioni su alcune questioni di natura procedurale, in particolare da quale Commissione consiliare sia stata licenziata nel merito la proposta di legge in esame e quando sia stato rilasciato parere dalla Commissione bilancio e, richiamandosi a determinati articoli del Regolamento interno del Consiglio regionale, chiede se sia possibile avere i verbali delle rispettive Commissioni.

PRESIDENTE

Considerando le questioni eccepite ed essendo lo stesso consigliere Franchino membro delle Commissioni, domanda se con l’intervento posto intenda chiedere l’aggiornamento dei lavori d’Aula.

FRANCHINO Mario (PD)

Chiarisce di avere eccepito solo questioni di carattere sostanziale e procedurale.

PRESIDENTE

Precisato che l’ordine del giorno della seduta odierna nasce da una decisione della Conferenza dei capigruppo, ricorda al consigliere Franchino che lo stesso capogruppo del PD ha dichiarato alla stampa come tale riforma sia da condividere, rilevando, pertanto, un suo atteggiamento contraddittorio.

FRANCHINO Mario (PD)

Sottolineato che la Conferenza dei capigruppo non può mai superare la volontà dell’Aula né quella dei singoli consiglieri regionali, auspica si chiariscano le questioni procedurali sollevate affinchè la proposta di legge possa essere approvata senza particolare problemi.

PRESIDENTE

Chiarisce che l’approvazione della proposta di legge in esame non ha seguito il regolare iter legislativo, tuttavia ribadisce che l’ordine del giorno è stato discusso ed approvato in Conferenza dei capi-gruppo.

FRANCHINO Mario (PD)

Giudica esauriente quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio, cioè che la procedura non è stata regolare.

PRESIDENTE

Precisato di non aver detto che la procedura non sia stata regolare, spiega che l’approvazione del progetto di legge non ha seguito la procedura tipica che prevede il passaggio dalla Commissione competente e poi dalla Commissione bilancio, ma che, tuttavia, si sono svolti parecchi incontri tra assessorato, maggioranza e minoranza, considerato che il 3 maggio la stessa proposta di legge sarebbe dovuta essere discussa in Consiglio regionale.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della sinistra)

Traendo spunto da quanto eccepito dal consigliere Franchino e considerando che il progetto di legge supera in qualche modo la procedura prevista dallo Statuto per l’approvazione dei progetti di legge, temendo, pertanto, che se la riforma passasse con questi limiti ci potrebbero essere determinati problemi, invita a valutare bene ogni possibile profilo di legittimità costituzionale, non potendo permettersi la Regione Calabria di incorrere in ricorsi che rischierebbero di vanificare il lavoro svolto dal Consiglio regionale,.

PRESIDENTE

Ribadito nuovamente che la proposta di legge nel suo complesso ha seguito un percorso diverso da quello istituzionale, giudica che comunque la maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri richiesta per l’approvazione della proposta in Aula sia una garanzia anche per la minoranza, cui si aggiunge la presentazione di vari emendamenti che andranno sicuramente a migliorare la proposta di legge.

Auspica, infine, che si possano superare tutte le divergenze sollevate.

DE MASI Emilio (IDV)

Facendo riferimento alle osservazioni del consigliere Franchino, evidenzia la contraddittorietà procedurale, sollevando problemi di regolarità della stessa.

Limitandosi a considerazioni di carattere politico-istituzionali, sostiene che, alla luce della revisione della riforma, non è stato fatto poco ma non è stato fatto tutto, rilevando, a tal proposito, che tante sono state le considerazioni e le proposte che l’opposizione ha sollevato.

Ritenendo, tuttavia, che una simile riforma non possa essere decontestualizzata dalle condizioni reali, sociali, culturali, economiche, politiche in cui verso un territorio, tanto più nel momento storico attuale, invita ad una maggiore attenzione, considerando anche ragioni contenutistiche più pregnanti come quelle determinate dall’incertezza finanziaria dalla rideterminazione delle funzioni dei lavorati.

Dichiara, infine, il voto di astensione da parte del gruppo di Italia dei valori.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio ( Progetto Democratico)

Prima di entrare nel merito della riforma, avverte la necessità, per non vanificare gli sforzi compiuti, di chiedere all’assessore Trematerra se ci troviamo innanzi ad un ente pubblico di tipo economico o di tipo non economico, considerate le differenze sul piano sostanziale sia in senso giuridico sia per le garanzie di cui godono  i lavoratori. Concorda, infine, sulla necessità di intervenire per rilanciare il patrimonio boschivo, ma ribadisce che, prima di esprimere un giudizio nel merito, vorrebbe che l’assessore si pronunciasse riguardo l’assetto giuridico che viene dato alla nuova Agenzia.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Precisa che si tratta di un ente pubblico non economico.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio ( Progetto Democratico)

Ritenuta fondamentale la qualificazione giuridica dell’ente quale ente pubblico non economico, atteso che, in caso di qualificazione quale ente pubblico economico, ai lavoratori sarebbero applicabili contratti di tipo privatistico con garanzie notevolmente inferiori rispetto a quelli di tipo pubblicistico, chiede come sia possibile coprire, da un punto di vista finanziario, l’aumento di salari che la proposta di riforma implica e, relativamente alle Comunità montane, come si possa, trasferendo le funzioni ai Comuni, dare ad essi  la garanzia di una copertura finanziaria tenuto conto che ad oggi la Regione non riesce a garantire il pagamento dodici mesi di stipendio ai lavoratori idraulico-forestali.

Presidenza del Vicepresidente Alessandro Nicolò.

PRINCIPE Sandro (PD)

Chiede qualche minuto di tolleranza, rispetto a quanto stabilito dal regolamento,vista la necessità di esplicitare in modo chiaro la posizione del gruppo e del partito, sottolineando che non è possibile  non tener conto del disagio sociale che vive il Paese, vista la disoccupazione dilagante che porta a gesti estremi, e che non v’è dubbio che questo stato di cose ha imposto di dare un contributo più forte volto ad affrontare riforme e provvedimenti economici urgenti per favorire la ripresa economica. Afferma, quindi, che il voto favorevole del suo gruppo risente di questo stato di cose ma anche dell’esigenza di rispondere a norme statali come la “spending review”che impongono di dare una risposta di carattere riformatrice. Evidenzia che superata la difficoltà di pervenire ad una  garanzia di sostenimento dei livelli occupazionale le condizioni richieste dal gruppo sono state ampiamente soddisfatte poiché la nuova Agenzia  ha la forma giuridica di  ente pubblico strumentale non economico con la piena la volontà di mantenere i livelli occupazionali esistenti. Dichiarato il disagio che il suo gruppo vive in riferimento alla decisione di liquidare le Comunità montane, ente locale previsto dallo Statuto e dalla Costituzione, ricorda, in merito all’Istituto della distrettualizzazione, che nulla vieta ai Comuni di adottare l’Istituto dell’Unione di Comuni, giudicando opportuno individuare e avviare un percorso che porti all’individuazione dei distretti. Riconosciuto l’atteggiamento di responsabilità politico amministrativa tenuta della minoranza visto che anche questa riforma passa con il suo contributo determinante, attesa la necessità di un’approvazione a maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri,conclude evidenziando che la Calabria avrebbe  bisogno di una politica della forestazione seria, a suo avviso, non perseguibile   senza un  contributo economico, determinante, da parte del  Governo centrale.

ORSOMARSO Fausto (PDL)

Rilevato che dagli interventi dei colleghi della minoranza è emersa la condivisione di un percorso di riforma in un momento particolarmente difficile, plaude ad una approvazione, che auspica unanime, sia pur con l’astensione del gruppo di Italia dei valori, della proposta di legge in discussione. 

Ravvisata la notevole potenzialità dell’Afor, ritenuta una delle aziende più importanti della Calabria, in grado di raggiungere importanti risultati, attesa, peraltro, la preminente vocazione turistica della regione, ritiene che non possano esistere riforme perfette essendo le stesse, inevitabilmente, rapportate alla complessità dei tempi in cui maturano.

Sottolineata la necessità di ridare dignità ai lavoratori, chiedendo maggiore rispetto agli organi di stampa, raccomanda all’Esecutivo regionale, chiamato a compiere scelte importanti nel settore, di individuare persone con professionalità adeguate recependo gli stimoli minoranza e superando gli egoismi territoriali.

Ringraziato il capogruppo del Partito democratico e le altre forze politiche di minoranza per l’apporto collaborativo e l’Esecutivo regionale per il proficuo lavoro svolto, auspica che si continui nel percorso di riforma intrapreso senza perdere tempo in questa nuova fase politica e nel proseguo della legislatura, al fine di dare un esempio positivo alle nuove generazioni

PRESIDENTE

Augura buon lavoro ai neo consiglieri Giamborino e Crinò.

TALARICO Domenico (IDV)

Ricordato l’iter della proposta di legge in discussione, considerato che il testo in esame prevede il mutamento della natura giuridica dell’ente oggetto di riforma, conferma il consenso espresso sulla “forzatura” delle disposizioni del Regolamento per addivenire ad una rapida approvazione del provvedimento, censurando la sovranità assegnata alla Conferenza dei capigruppo rispetto all’Aula..

Ritenuto che la discussione sulla problematica odierna riguardi anche le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e la Calabria intera, evidenzia che i lavoratori forestali costituiscono un elemento identitario, spesso negativo, della Regione e di un settore spesso trattato con superficialità ed indifferenza.

Censurato, poi, il comportamento delle organizzazioni sindacali che, spesso, a suo dire, si piegano agli interessi particolari delle categorie, auspica il raggiungimento di efficienza, produttività, legalità, in un settore che, a suo avviso, va depurato da una “sindacalizzazione perversa” che non ha aiutato il processo di riforma auspicato in passato.

Ringraziato l’assessore che, al di là dei conflitti, si è fatto apprezzare per la disponibilità al confronto, non reputa convincente motivare la necessità di riforma esclusivamente per adeguarsi alla “spending review”, lasciando senza soluzione molti problemi che vanno, invece, ribaditi, non con spirito polemico, ma al fine di illuminare zone d’ombra del passato quale passaggio indispensabile per la risoluzione della problematica.

Rilevata l’assenza nel provvedimento e nella relazione dell’assessore Trematerra di una presa diposizione netta rispetto alla “confusione contrattuale” che regna nel settore della forestazione nonché alle iniziative finalizzate a ridurre o eliminare le larghe sacche di improduttività, giudica di particolare gravità la nascita di un ente su cui gravano 150 milioni di euro di debiti contratti negli anni precedenti, che auspica possano essere ripianati attraverso la vendita del patrimonio immobiliare.

Evidenziato che gli interventi posti in essere negli ultimi anni per la tutela della montagna non hanno prodotto risultati, avrebbe auspicato, come affermato dal capogruppo Principe, la previsione di interventi finalizzati a prevenire il dissesto idrogeologico e a valorizzare i territori, ritenendo che la proposta fornisca una risposta affrettata e parziale ai problemi.

Rilevato, anche, un rassegnato consenso da parte dei lavoratori delle Comunità montane che, da mesi, non ricevono lo stipendio, esprime forti perplessità sulla legittimità giuridica di fondere patrimoni di enti diversi nonché sulla possibilità per l’Afor di alienare il patrimonio delle Comunità montana, ritenendo necessari al riguardo opportuni chiarimenti.

Affermato di non esprimere un voto contrario al provvedimento in esame per salvaguardare la situazione dei lavoratori del settore che chiedono risposte, chiede all’assessore Trematerra come si provvederà a gestire questo ente “elefantiaco” in assenza dei finanziamenti statali e, ricordando il voto di astensione annunciato dal suo capogruppo, auspica un impegno bipartisan finalizzato ad una completa organizzazione del settore della forestazione da non utilizzare in modo improprio, per finalità ad esempio elettorali che vanno bandite.

MAGNO Mario (PDL)

Rilevata la fine della gestione poco limpida e chiara degli enti oggetto della proposta che, a suo avviso, non nasce esclusivamente dalla necessità di adeguamento alla “spending review”, ma, piuttosto, dalla avvertita esigenza di riordino del settore della forestazione in Calabria, esprime plauso per il lavoro svolto dal Dipartimento e dall’Assessorato e per la volontà del presidente Scopelliti di addivenire ad una riforma complessiva del settore.

Ricordato il dibattito svolto in precedenza sulla natura giuridica dell’ente che non costituisce, a suo dire, un problema di poco conto, afferma che si è pervenuti alla decisione condivisa di qualificarlo come ente pubblico non economico, ravvisando, tuttavia, la necessità di prevedere in futuro una diversa forma giuridica.

Sottolineato come il processo di modernizzazione in atto nella società odierna richieda impostazioni diverse rispetto al passato, ritiene necessario ridurre sprechi ed inefficienze per consentire la  modernizzazione della Regione.

Ritenuta completa la proposta di legge oggi in esame in quanto prevede l’istituzione di una azienda snella nonché la riorganizzazione degli enti territoriali, ricorda di essere proponente di una proposta di legge inerente l’unione dei comuni montani su cui auspica che, nei prossimi mesi, si possa lavorare e reputa che il settore della forestazione, per risollevarsi, necessiti dell’azione sinergica di tutti i soggetti interessati, attraverso la definizione di percorsi e strategie finalizzate a rilanciare il settore senza far diventare l’ente un ennesimo carrozzone.

Auspica, quindi, che l’istituenda azienda, definita la situazione debitoria del passato, abbia una nuova fisionomia e sia animata da una mentalità diversa e che il processo di riforma sia condiviso dalle organizzazioni sindacali e dagli enti locali.

MAIOLO Mario (PD)

Reputa opportuno fare delle precisazioni, delle puntualizzazioni che scaturiscono dalla concomitanza con gli argomenti discussi nelle sedute precedenti, piuttosto delicati e che richiedono necessariamente chiarimenti precisi, considerato che le riforme sono processi in divenire che seguono le esigenze e le necessità dei tempi, viste le condizioni in cui verte oggi il Paese e che possono portare, a dir suo, ad una completa deflagrazione.

Ritenuto importante capire cosa sia più opportuno fare, al contrario di quanto avvenuto per la Riforma degli enti locali affrontata negli ultimi giorni, e ribadita la necessità del contenimento della spesa, ritiene che le riforme non siano state sufficienti a superare le problematiche che prima o poi, a suo avviso, riemergeranno.

Apprezzando l’interesse dimostrato dall’assessore competente, Trematerra, che ha ritenuto opportuna la riflessione ed il confronto, giungendo così a risultati altalenanti, comunica la non condivisione di molti aspetti auspicando, allo stesso tempo, che ci possa essere un confronto al fine di capire come si debbano associare i vari servizi, soprattutto nell’ambito delle comunità montane, nonché valutare al meglio alcuni aspetti di tipo funzionale.

Sottolineato che il CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) non si è espresso nel merito, reputa utile ed opportuno che un unico soggetto recepisca tutto il lavoro al fine di essere da stimolo nel rapporto tra Regione d Enti locali.

Riprende, poi, il concetto di patrimonio che non viene valorizzato, ritenendo che i provvedimenti vengano assunti in maniera differenziata; a tal proposito reputa opportuna la creazione di un’agenzia degli immobili e un processo di riforme strutturali ritenendolo l’unico modo per superare i problemi.

Per quanto concerne l’AFOR reputa che il nuovo ente rappresenti un passo avanti in termini di garanzie degli stipendi ma sottolinea la necessità di affrontare diverse problematiche riguardanti soprattutto l’ambiente.

Sottolinea, anche, la necessità che la Calabria chieda ed utilizzi risorse per progetti di sviluppo reali anche in termini di interventi fattivi ed al momento, non essendoci, a dir suo, sperimentazione, reputa opportuno e necessario migliorarsi in termini di efficienza, augurandosi, a tal proposito che gli emendamenti siano utili.

Ricorda, inoltre, che dal bilancio dell’AFOR emerge l’ulteriore aggravio dovuto alle sanzioni dell’INPS per i ritardati pagamenti degli emolumenti dovuti.

Concludendo, auspica che la legge possa essere gestita in termini nuovi e diversi rispetto al passato, in vista di nuovi progetti per la difesa del suolo, il recupero ambientale e la sinergia tra Regione e territorio.

 

MAGARO’ Salvatore (Scopelliti Presidente)

Elenca una serie di motivazioni che lo portano a giudicare positivamente la Riforma, in particolare: il nome dell’Agenzia, che non rappresenta solo un aspetto formale ma è simbolico per indicare come bisogna muoversi per tutelare il patrimonio della Calabria; la soppressione delle Comunità montane che, pur avendo assolto, in passato, importanti funzioni, oggi non svolgevano più un compito fattivo, di difesa del patrimonio della Regione; il termine entro cui le Comunità montane saranno liquidate, invitando il Presidente ad assumere in tal senso una ferma posizione; l’importanza che le materie organiche siano svolte e portate avanti da un unico soggetto accorpando tutti i servizi in un unico sistema; l’attenzione posta alla prevenzione degli incendi boschivi attraverso strumenti di monitoraggio; i requisiti prescritti per la nomina dei Dirigenti generali, rispondenti alle prescrizioni sancite dalla Legge nazionale sia dal punto di vista legale sia dal punto di vista della compatibilità con altri incarichi politici o quant’altro, apprezzandone la coerenza con i principi di trasparenza; la partecipazione di tutti i soggetti interessati e l’istituzione di un Comitato tecnico di indirizzo per un maggiore coinvolgimento nella fase di programmazione; la capacità di motivare il personale affinché svolga il proprio compito fino in fondo.

Annunciando, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo, richiama l’intervento fatto dal Presidente Scopelliti al Santuario di Paola, dove sottolineava la necessità di unire “le forze sane” per migliorare le cose che non funzionano, attraverso uno spirito di coesione e di unità per il perseguimento di obiettivi fondamentali come la Riforma in atto e, rivolgendosi all’assessore Trematerra, sottolinea la necessità di agire tempestivamente ed efficacemente.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della Sinistra)

Ricordando la Riforma realizzata in una notte, nel 2007, in cui si fecero scomparire molti enti, tra cui anche l’AFOR, sottolinea come ancora, a distanza di sei anni, non ci siano stati atti concreti per la sua completa soppressione, precisando, però, che la forestazione è stata distrutta laddove, invece, si sarebbe dovuta e potuta garantire maggiore attenzione, nonché certezze alle famiglie valutando i livelli occupazionali, il lavoro e lo sviluppo.

Reputa, quindi, necessario chiudere definitivamente le realtà precedenti per far emergere qualcosa di nuovo e di migliore, ricordando che si è battuto in prima persona con i forestali per la difesa dei loro diritti.

Ricorda che le Comunità montane sono previste dallo Statuto regionale, che va necessariamente modificato al più presto e, dopo aver avviato il processo da lui definito “eutanasia”, reputa sbagliata l’approvazione della legge che rappresenta la fine per le speranze dei lavoratori.

Trovando difficoltà a partecipare a questo voto, chiede ai colleghi di riflettere attentamente, valutando soprattutto le garanzie per i lavoratori ed evitare di ridurre la riforma ad una semplice propaganda per la stampa, causando ulteriori danni ai calabresi.

BRUNI Ottavio Gaetano (UDC)

In qualità di capogruppo dell’Udc, plaude alla proposta che, riscontra, è riuscita a riscuotere apprezzamenti da quasi tutti i gruppi, nonostante le differenze e le eventuali modifiche che si potrebbero apportare al testo.

Ritiene, quindi, che l’approvazione odierna del provvedimento consentirà di completare il lungo percorso avviato dalla maggioranza e dal presidente Scopelliti, giudicando la settimana di attività appena trascorsa decisiva per la Regione, in particolare rendendo la nuova Agenzia più efficiente e razionale, rispondente alle esigenze dei territori, con notevoli risparmi ed economie che si aggiungono alle altre già avviate nel corso della legislatura, dall’Arssa alla riduzione dei costi della politica per arrivare alla riforma relativa al riordino degli enti.

Apprezzato il lavoro collettivo profuso sul provvedimento, in particolare quello dell’assessore Trematerra e dalla sua struttura, ritiene che la conclusione odierna, benché travagliata, debba essere apprezzata rispetto anche al contributo costruttivo offerto dalle opposizioni.

Annuncia, quindi, il voto favorevole del gruppo dell’UDC al provvedimento.

GUCCIONE Carlo (PD)

Ricordato di essere proponente, con il suo gruppo, di un provvedimento mirato allo snellimento della Regione, alla luce del processo riformatore messo in atto, ricorda il contributo offerto dall’opposizione, a suo dire, riformista, che anche oggi consentirà l’approvazione del provvedimento odierno che abbisogna del voto favorevole della maggioranza dei due terzi dei consiglieri. Censurata, quindi, la lunga durata dell’intero processo riformatore, avviato – ricorda – ne 2007 con la messa in liquidazione degli enti e che ha rappresentato un costo pari ad oltre 1 miliardo di euro, nonostante la loro parziale inattività, dà atto all’assessore Trematerra di essere riuscito a trovare le soluzioni per una larga condivisione sul provvedimento, nonostante alcune criticità siano ancora esistenti, in particolare riguardo le Comunità Montane. A tal proposito, ritiene  che il processo abbia subito una particolare accelerazione che di contro, però, è riuscita a garantire una particolare serenità ai dipendenti delle Comunità medesime; concorda, poi, con la proposta del consigliere Magno di approfondire la tematica delle Comunità montane e delle Unioni di Comuni, ricordando, altresì, che il provvedimento prevede la tutela degli ex sorveglianti idraulici che rientrano nella mission dell’azienda, la cui posizione, rispetto alle previsioni normative, potrà essere migliorata grazie all’approvazione di alcuni emendamenti.

Infine, evidenzia il contributo fattivo offerto dalle opposizioni per la conclusione dell’importante processo riformatore.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Preannunciata la sua astensione dalla votazione, ritiene che il provvedimento pur ponendo l’attenzione sull’esigenza di riforme rimane, però, incapace di soddisfare le esigenze reali della Calabria, non contenendo alcuna novità rispetto alla proposta già esaminata nell’agosto del 2012. Ritiene, quindi, che la nuova Agenzia avrà le stesse competenze  e funzioni dell’Afor , prevedendo personale aggiuntivo in numero di 850 – 900 unità. Censura, poi, compiti e funzioni attribuiti al direttore generale dell’agenzia, evidenziando che la gestione della montagna debba avvenire attraverso una articolata collaborazione degli enti locali.

Giudica, quindi, la proposta apprezzabile esclusivamente come dichiarazione di intenti ma incapace di perseguire obiettivi concreti ed innovativi nell’interesse della montagna, pur apprezzando alcune previsioni contenute.

Censurato l’uso del personale così come avvenuto in passato, senza voler sminuire il lavoro profuso per produrre il testo, dichiara che avrebbe auspicato elementi di novità inerenti la filosofia della gestione della montagna e della regione nel suo complesso; annuncia, quindi, che al momento del voto abbandonerà i lavori.

PRESIDENTE

Esaurito il dibattito generale, passa all’esame dell’articolato e pone in discussione l’articolo 1 e l’emendamento protocollo numero 20131, a firma del consigliere Mirabelli.

MIRABELLI Rosario Francesco Antonio (Gruppo Misto)

Illustra l’emendamento che sostituisce il comma 1 dell’articolo 1.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento che è approvato all’unanimità con il parere favorevole della Giunta e del relatore, indi l’articolo1(Istituzione Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna), come emendato, che è approvato all’unanimità. Pone ai voti gli articoli 2 (Soppressione delle Comunità montane calabresi) e 3(Liquidazione delle Comunità montane calabresi) che sono approvati a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Franchino. Passa all’esame dell’articolo 4 (Funzioni e organi dell' Azienda regionale) e, dichiarati decaduti per assenza del proponente, glie emendamenti protocollo numero 20132 2 20130, a firma del consigliere Naccari Carlizzi, passa all’esame dell’emendamento protocollo numero 19990, a firma dei consiglieri Guccione, Adamo e Franchino.

GUCCIONE Carlo (PD)

Illustra l’emendamento che ribadisce che le attività di sorveglianza idraulica siano svolte a tempo pieno, indi ne chiede l’accoglimento, eventualmente con autorizzazione al coordinamento formale con l’emendamento, a firma del consigliere Vilasi, protocollo numero 20087.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Esprime parere favorevole, con autorizzazione al coordinamento formale.

BOVA Giuseppe (Gruppo Misto)

Chiede precisazioni in merito al tipo di coordinamento che si vorrà effettuare.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Puntualizza che alla lettera d) dell’articolo 4 verrà precisato che le funzioni saranno svolte a tempo pieno.

ADAMO Nicola (PD)

Precisa che l’emendamento ha come obiettivo sia la previsione che le funzioni siano svolte a tempo pieno sia la tipologia di contratto applicata e le forme di utilizzo del personale.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Precisa che le funzioni saranno svolte a tempo pieno e che successivamente un atto aziendale ne preciserà modi e forme.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 19990 che è approvato all’unanimità, indi l’emendamento protocollo numero 20087 che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale, indi dichiara decaduto, per assenza del proponente, l’emendamento protocollo numero 20129, a firma del consigliere Naccari, e riferisce che l’emendamento protocollo numero 20341, a firma del consigliere Magno è ritirato, indi pone ai voti l’articolo 4, come emendato, che è approvato. Passa all’emendamento protocollo numero 20381, a firma del consigliere Grillo, istitutivo degli articoli 4 bis e 4 ter che è ritirato dal proponente ed all’esame dell’articolo 5 (Direttore generale) che è approvato unanimità, indi passa all’esame dell’articolo 6 (Comitato Tecnico d'Indirizzo) e dell’emendamento protocollo numero 20088 che è ritirato.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

In riferimento all’articolo 6, istitutivo del Comitato tecnico di indirizzo, chiede per quali ragioni in tale comitato sia prevista la partecipazione di quattro designati dalle organizzazioni sindacali, ponendosi in capo ai sindacati ruolo di indirizzo e di controllo.

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Precisa che l’indirizzo previsto dall’articolo non riguarda la gestione, giudicando opportuna la partecipazione di designati dalle organizzazioni sindacali, non rilevando discrepanza tra le funzioni sindacali e detto comitato.

TRIPODI Pasquale Maria (Gruppo Misto)

Chiede, in qualità di consigliere regionale, se il sindacato una volta concordati gli indirizzi avrà la forza di confrontarsi con la Giunta in merito agli atti eventualmente adottati.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 6 e 7 (Collegio dei sindaci) che sono approvati, indi passa all’esame dell’articolo 8 (Distretti territoriali) ed all’emendamento protocollo numero 20383, a firma del consigliere Grillo.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Precisa che i distretti non si riferiscono ai Comuni, come municipi, ma ai territori, potendosi verificare che il territorio di un comune faccia parte di più distretti, indi ne chiede il ritiro.

GRILLO Alfonsino (Scopelliti Presidente)

Sottolinea che l’emendamento mirava ad eliminare i criteri che avevano causato disagi a seguito della normativa del 2008, indi, apprezzate le precisazioni dell’assessore, ritira l’emendamento.

PRESIDENTE

Comunica che all’articolo 8 vi è un emendamento protocollo numero 20428, a firma del consigliere Principe.

PRINCIPE Sandro (PD)

Illustra l’emendamento spiegando che questo, come altri da lui presentati, tende a fare in modo che il Consiglio regionale esprima un parere obbligatorio su atti importanti per la regione ed in particolare sulla distrettualizzazione, giudicando inusuale che sia la Giunta regionale a decidere senza il parere della Commissione consiliare competente.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Compreso lo spirito dell’emendamento, fa notare che nella fase di start up vi sono tempi contingentati, per cui propone di fissare un termine di 15 giorni per la manifestazione del parere da parte della Commissione.

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Ritiene che il tempo per l’espressione del parere in Commissione debba essere di almeno 30 giorni, in particolare per la questione dei distretti territoriali.

ADAMO Nicola (PD)

Condiviso quanto chiesto dal consigliere Principe, evidenzia che ci son più emendamenti su rapporto tra Giunta e Consiglio regionale e suggerisce di unificarli. Obietta, però, che, a suo avviso, su una questione importante come la distrettualizzazione debba essere espresso un parere vincolante, essendo tale materia di competenza del Consiglio regionale.

TREMATERRA Michele, assessore all’agricoltura ed alla forestazione

Preoccupato per la tempistica, dichiara la disponibilità ad accogliere la proposta se il parere verrà espresso entro il termine di 15 giorni .

IMBALZANO Candeloro (Scopelliti Presidente)

Convinto delle motivazioni addotte dal consigliere Adamo, si dichiara disponibile ad una convocazione ad horas della Commissione per esprimere il parere vincolante.

PRESIDENTE

Rilevato che nell’emendamento protocollo numero 20428, a firma del consigliere Principe, vi è la previsione della proposta del Direttore generale, a differenza dell’emendamento protocollo numero 20334, a firma del consigliere Adamo, ed acquisito il parere favorevole al primo, pone in votazione gli emendamenti che sono approvati con l’autorizzazione al coordinamento formale. Indi, pone in votazione l’articolo 8 (Distretti territoriali) che è approvato per come emendato. Comunica, poi, che all’articolo 9 vi è un emendamento protocollo numero 20427, a firma del consigliere Principe, lo pone in votazione ed è approvato con la previsione del termine di 15 giorni per l’espressione del parere della Commissione consiliare competente. Pone quindi in votazione gli articoli 9 (Organizzazione), come emendato, 10 (Bilanci e rendiconti), 11 (Personale) e 12 (Risorse) che sono approvati. Comunica, poi, che all’articolo 13 vi è un emendamento protocollo numero 20382, a firma del consigliere Grillo.

GRILLO Alfonsino (Scopelliti Presidente)

Illustra l’emendamento richiedente che gli atti vengano trasmessi alla Commissione consiliare competente per prenderne visione.

PRESIDENTE

Fatto notare che l’emendamento protocollo numero 20425, a firma del consigliere Principe, è di contenuto simile, pone in votazione gli emendamenti che sono approvati con l’autorizzazione al coordinamento formale. Comunica, poi, che all’articolo 13 vi è un emendamento protocollo numero 20426, a firma del consigliere Principe, lo pone in votazione ed è approvato con l’autorizzazione al coordinamento formale. Comunica, poi, che gli emendamenti protocollo numero 20424 e 20332 sono decaduti e che l’emendamento protocollo numero 20342 viene ritirato. Pone, infine, in votazione gli articoli 13 (Disposizioni transitorie e finali) e 14 (Norma finanziaria) che sono approvati e il provvedimento nel suo complesso.

GIORDANO Giuseppe (IDV)

Preannuncia il proprio voto di astensione ponendo l’accento sui punti sui quali ha espresso perplessità, come, ad esempio, l’articolo 6. Ritiene che, nel complesso, la legge risponda solo in parte alle necessità, lasciando dubbi ed ombre. Conclude augurandosi che l’impianto costruito risponda alla prova di carico dei prossimi mesi.

PRINCIPE Sandro (PD)

Interviene per ribadire il proprio voto favorevole, pur con delle riserve sull’articolato in particolare sulle comunità montane, per tre ragioni: l’accoglimento della proposta relativa alla veste giuridica  dell’ente, il concorso a trovare soluzioni con le parti sociali ed offrire uno strumento valido alla Regione Calabria per ottenere dal Governo strumenti adeguati.

GUAGLIARDI Damiano (Federazione della sinistra)

Pur ritenendo che la macchina messa in moto sia mossa da volontà di recupero, osserva che permangono perplessità sull’uso strumentale della riforma delle Comunità montane. Annuncia, quindi, il proprio voto di astensione.

CHIAPPETTA Gianpaolo (PDL)

In rappresentanza della maggioranza, dichiara di ritenere opportuno sostenere questa azione che si inserisce nel quadro di riforma generale, costituendo occasione di sviluppo e di ripresa attraverso risparmio e riorganizzazione che costituiscono il presupposto dell’efficienza. Conclude manifestando apprezzamento e compiacimento anche per il clima di concordia creatosi in Aula.

SCOPELLITI Giuseppe, Presidente della Giunta regionale

Registra gli interventi positivi, ognuno, a suo avviso, apportante un contributo importante che rafforza il percorso scelto in un comparto spesso aggredito, mortificato con 70 mila ettari di boschi mai diventati produttivi. Auspica, a tal proposito, che si riesca ad incidere anche sulle unità lavorative portate a lavorare poco, creando una inversione di tendenza. Evidenzia, poi, che la nascita di una nuova azienda significa lasciare quello che si è prodotto fino ad oggi,compresi debiti e inefficienze, strutturando la stessa in maniera adeguata a produrre dei risultati. Fa notare, inoltre, come l’obiettivo sia diventare produttivi, pur non nascondendo le mille difficoltà, e fa un appello al mondo politico e sindacale affinché collaborino per rendere produttiva questa realtà, non lasciando solo il management. Preannuncia, inoltre, che nel processo di riforma del comparto è prevista una deliberazione della Giunta regionale che interverrà sui Consorzi di bonifica dimezzandoli per cercare di razionalizzare il sistema e rendere questo comparto utile e funzionale. Fa notare, infine, come, sino ad oggi, le varie componenti del settore abbiano agito senza collaborare creando delle carenze di funzionamento, mentre con queste riforme si cerca di dare risposte a problemi concreti con l’acquisizione delle professionalità delle Comunità montane e la possibilità data ai sorveglianti idraulici di operare full time.  Specificato, però, che su questo non vi è ancora certezza di copertura finanziaria, invita a considerarlo un segnale della volontà di raggiungere un traguardo.

PRINCIPE Sandro (PD)

Al di là di questioni puramente di puntiglio e dando comunque atto al Presidente Scopelliti di essere stato, a suo giudizio, “fortemente moderato”, interviene al fine di richiamare l’attenzione sul rispetto del Regolamento consiliare, a volte disatteso, soprattutto nel momento in cui il Presidente del Consiglio consente al Presidente della Giunta regionale di intervenire dopo le dichiarazioni di voto, evidenziando che situazioni di questo tipo rischiano di creare tensioni ed invitando, pertanto, il Presidente Talarico ad essere il garante scrupoloso dello stesso Regolamento.

PRESIDENTE

Precisa che il Presidente Scopelliti non è intervenuto sulla discussione generale ma solo per dichiarazione di voto con l’aggiunta di qualche dichiarazione, indi pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.

 

Ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri De Gaetano e Guccione  “ In ordine alla situazione del personale stabilizzato ex Lsu e Lpu presso la Regione Calabria.”

DE GAETANO Antonino (Progetto Democratico)

Illustra l’ordine del giorno, in forza del quale, premesso che nel 2008 sono stati stabilizzati dei dipendenti regionali, tutti nel profilo giuridico B e che molti di loro sono laureati e svolgono funzioni essenziali presso i dipartimenti regionali, si impegna la Giunta regionale ad indire le procedure per le progressioni verticali per valorizzare le competenze di questo personale che risulta fondamentale per il buon andamento degli uffici regionali.

PRESIDENTE

Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.

Ordine del giorno di iniziativa del consigliere Guccione “In ordine all’esenzione del ticket sanitario alle fasce più deboli”

GUCCIONE Carlo (PD)

Chiede che, prima di approvare l’ordine del giorno in sede consiliare, lo stesso sia esaminato dalla Commissione competente per materia, ovvero la terza, per un approfondimento sulla tematica trattata.

PRESIDENTE

Accogliendo la richiesta del consigliere Guccione, dichiara chiusi i lavori.

La seduta termina alle 18,06.

 

 

Il funzionario responsabile

(dott.ssa Giada Katia Helen Romeo)