IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
59.
SEDUTA DI LUNEDI’ 25
MARZO 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL
VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLÒ
Inizio lavori h. 14,26
Fine lavori h. 18,36
INDICE
Interrogazioni a risposta immediata
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
GENTILE Giuseppe, assessore alle
infrastrutture ed ai lavori pubblici
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
CALIGIURI Mario, Assessore alla
Cultura
GENTILE Giuseppe, assessore ai
lavori pubblici ed alle infrastrutture
STASI Antonella, Vice presidente
Giunta regionale
GENTILE Giuseppe, assessore alle
infrastrutture ed ai lavori pubblici
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti
FEDELE Luigi , assessore ai
trasporti
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
IMBALZANO Candeloro (Scopelliti
Presidente)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
NACCARI CARLIZZI Demetrio (PD)
NUCERA Giovanni, segretario
questore
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Dichiara decaduta l’interrogazione numero
316/9^ per l’assenza del proponente, consigliere F. Aiello.
Illustra l’interrogazione relativa all’accorpamento in un unico spoke
dei presidi ospedalieri di Castrovillari e Acri, accennando ad eventuali
errori, a suo dire, commessi dal Presidente Scopelliti nel firmare il decreto
numero 191, avente ad oggetto il riordino della rete ospedaliera, tra cui
rileva una presunta impossibilità strutturale ad attivare altri posti letto,
atteso che il presidio di Castrovillari è carente per molti aspetti.
Rilevando, in particolare, l’errore relativo alla distanza tra il
Comune di Acri ed il Comune di Castrovillari che non è di soli 41 chilometri,
bensì di 69 chilometri, evidenzia i limiti imposti dalla legge tra due presidi
sanitari, chiedendo, pertanto, se il Presidente Scopelliti sia stato male
informato e, posta l’esigenza di istituire strutture coordinate nell’attività,
si interroga su quali iniziative si intendano adottare affinché non vengano
mortificate le legittime aspettative dei cittadini ad una struttura sanitaria
efficiente, evitando, tra l’altro, una contrapposizione campanilistica fra i
due Comuni.
Evidenziando che la sanità è argomento prioritario e importante e che sia il decreto numero 18 sia il decreto numero 106 hanno avuto il compito di riorganizzare tutto il settore della sanità, evidenzia come l’obiettivo principale fosse quello di migliorare e rafforzare la sanità in Calabria e che quella posta in essere sembra una soluzione interessante per sfruttare le potenzialità che sono proprie di uno spoke forte, senza alcun onere aggiuntivo, senza aumento di personale e di funzioni. Specificando che il tutto dovrà essere analizzato accuratamente nell’attività in corso tra dipartimento e Ministero, precisa che per quanto riguarda la distanza non è stato evidenziato ancora alcun errore.
Dichiarandosi totalmente insoddisfatto, rileva la necessità per
l’ospedale di Castrovillari di un’attività progressiva e costante sul potenziamento
del presidio che potrebbe ospitare molti più dei degenti previsti; mentre, per
quanto riguarda la distanza, sottolinea la oggettività del dato evidenziato.
Invita, pertanto, a rivedere il decreto, al di là di qualsivoglia elemento di
contrapposizione tra i due presidi ospedalieri, dichiarando di credere più
nella soluzione politica, in quanto più immediata, che in quella giuridica.
Illustra l’interrogazione sui lavori di messa in sicurezza sismica della Chiesa di San Michele Arcangelo del Comune di Celico, rilevando che tale chiesa risale all’XI secolo e rappresenta un grande valore religioso, artistico e monumentale, fonte anche di attrattiva turistica. Ricordato che la stessa è stata oggetto di un’opera di recupero da parte della Sovrintendenza artistica, non conclusa per l’insufficienza dei fondi, chiede quali azioni saranno poste in essere.
Precisato che i lavori di ristrutturazione della chiesa potrebbero
essere completati utilizzando risorse che riguardano la legge sismica, ritiene,
invece, di escludere l’altra possibilità esaminata di un eventuale accordo con
la Chiesa, in forza del quale si sarebbe dovuto procedere con un mutuo.
Si ritiene soddisfatto, con la speranza che la Regione faccia quanto
più possibile per salvaguardare e custodire tale patrimonio artistico e
religioso.
Rilevando che la questione nel frattempo dovrebbe essere stata superata
poiché risalente al mese di gennaio, chiede, in ogni caso, come mai solo 2 dei
7 progetti presentati siano stati ammessi al finanziamento e se, nel frattempo,
sia stata elaborata qualche soluzione al riguardo.
Comunica che l’interrogazione a risposta immediata numero 321/9^ è
rinviata per l’assenza dell’assessore competente.
Illustra l’interrogazione e, ricordato che le risorse finanziarie non
sono mai state operative per porre fine ad una condizione di totale inciviltà sulla
tematica posta in risalto, evidenzia che, nonostante i 6 milioni e mezzo di
euro di risorse finanziarie bloccate tra il Ministero ed il Cipe, il 31 marzo
2013 è prevista la data di chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari;
chiede quali iniziative si intendano portare avanti, come sollecitare l’iter per l’adeguamento della struttura
di Girifalco e se non si ritenga opportuno utilizzare strutture alternative
nella Provincia di Reggio Calabria.
Ricordato che la Regione Calabria non è in ritardo, ma che risulta,
piuttosto, una tra le Regioni più virtuose per l’adeguamento di queste
strutture, riferisce che, al momento, la chiusura è prevista al 31 marzo 2014 e
che, pertanto, il progetto va avanti. Evidenziato che nel frattempo le attività
si concentrano anche per venire incontro ai pazienti seminfermi, riferisce
anche che una Commissione ha disposto un verifica e 6 fra quelli esistenti
potrebbero essere già dimissibili, mentre i rimanenti dovranno trovare una
collocazione nel Piano con l’attivazione di due sezioni specifiche. Conclude,
pertanto, che il decreto del Ministero supera l’urgenza evidenziata considerato
che ci sarà un anno di tempo in più per le attività da porre in essere.
Precisa che la preoccupazione era rivolta non solo alla scadenza
temporale, ma anche all’aspetto umanitario e, prendendo atto delle attività
poste in essere, propone la possibilità di utilizzare dei gruppi appartamento
che già hanno assolto ad una funzione importante, umanizzando ancora di più
l’integrazione, indi ribadisce la necessità di un ulteriore approfondimento
sulla tematica in questione.
Considerato che il Teatro “L’Acquario” di Cosenza è una struttura meritoria, riconosciuta con legge regionale del 1995, evidenzia che, a seguito di una serie di provvedimenti, il centro RAT è rimasto senza finanziamenti. Evidenziando come il centro, che opera da oltre 30 anni, abbia dato lustro alla Calabria consentendole di dialogare con le altre identità e sottolineato come sia stato istituito il fondo unico a sostegno delle leggi della Regione, chiede all’assessore che iniziative intende porre in essere per addivenire a soluzioni concrete che siano di sostegno alla cultura e siano in grado da un lato di sopperire al ridimensionamento dei fondi e dall’altro di ricompensare il mancato finanziamento e l’impossibilità per le cooperative di partecipare ai fondi comunitari; a tal proposito, ricorda che le cooperative teatrali non possono partecipare a eventuali bandi comunitari e, quindi, accedere ai finanziamenti, paventando in tal senso la loro scomparsa con un grave nocumento per la cultura regionale che, di contro, andrebbe salvaguardata.
Sottolineando che l’interrogazione richiede risposte precise e puntuali, precisa che la legge è stata rifinanziata nel 2009 e che dopo tale data i contributi spettanti non potevano essere erogati; continua, riferendo che sono stati, conseguentemente, adottati 2 diversi avvisi assegnando nuove somme che hanno permesso di liquidare il 2009. Per quanto attiene il 2010, precisa che benché si sia in attesa di rendicontazione, il centro ha continuato a beneficiare dei contributi previsti, precisando l’ammontare delle somme. Altresì, riferisce che alcune spese, per le quali non era prevista contribuzione a favore delle cooperative, saranno inserite nel programma 2014 – 2020. Precisato, inoltre, che il centro ha finora percepito 1 milione 264 mila euro, somma mai ricevuta finora dalle associazioni teatrali, comunica che la Regione ha inserito una serie di risorse per le attività teatrali riguardanti in particolare le residenze teatrali (11 in tutta la Calabria), finanziato la ristrutturazione e attività teatrali quali il Magna Grecia Teatro Festival oltre ad avere pubblicato bandi per 4 milioni di euro per attività teatrali consolidate e iniziative teatrali per soggetti pubblici e privati.
Si dichiara soddisfatto della risposta.
Dichiara decaduta
l’interrogazione per assenza del proponente, consigliere F. Aiello.
Sottolineato che l’interrogazione vuole fare chiarezza rispetto all’emergenza che la Calabria vive rispetto al dissesto idrogeologico, precisa che il Consiglio ha già affrontato il tema in passato attraverso un’attività corposa e in accordo con il Ministero dell’ambiente per affrontare le prime emergenze attuando 185 interventi su 700 circa per mettere in sicurezza il territorio.
Ribadisce, quindi, l’importanza di riportare l’attenzione su un tema molto delicato per comprendere quali siano gli interventi e i risultati a cui ambire, anche in considerazione della delibera CIPE che ha previsto l’intera copertura finanziaria del progetto, nonché gli accordi tra Ministero e Regione, tenuto conto delle responsabilità dirette della Regione per emergenze come quella di Sibari ed evitare di aspettare impassibili altre catastrofi ambientali
Comunica che sono stati previsti 220 milioni di euro per un Piano redatto dal suo Dipartimento e concordato con il Ministero dell’ambiente che, però, lo ha commissariato insieme a e quello di altre Regioni causando l’ottenimento di scarsi risultati. Precisato che si era provveduto a delegare le province tra cui Cosenza, evince che ad oggi sono stati avviati solo 139 interventi contro i 475 e per questo è stata scritta una lettera al Ministero con la richiesta di rimuovere il commissario e istituire l’APQ (Accordo di programma quadro) affinché la materia sia gestita direttamente dal Dipartimento competente per avere effetti immediati.
Si dichiara insoddisfatto perché, benché il programma avviato tre anni fa indicasse le modalità attuative, ad oggi si sente esclusivamente la necessità di chiedere una revoca del commissariamento. Chiede, pertanto, di azionare tutti i meccanismi possibili reputando indispensabile la difesa del suolo della Calabria in un momento in cui le risorse sono insufficienti di fronte ai numerosi interventi da fronteggiare. Auspica, dunque, che si faccia una seduta ad hoc nel più breve tempo possibile al fine di evitare che si verifichino ulteriori problemi attraverso una pianificazione seria e strategica
In riferimento alla istituzione della Stazione Unica Appaltante con cui si disciplina la trasparenza degli appalti pubblici con l’obbligo per gli Enti regionali di ricorrervi per le gare, le opere pubbliche e le forniture dei servizi, chiede chiarimenti riguardo i dati riportati dall’articolo del Corriere della Calabria che ha svolto un’indagine sull’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” e quali siano le ragioni che ostacolano l’applicazione della legge nonché le iniziative che la Regione intende intraprendere.
Comunica che il problema riguarda la dotazione organica della Stazione Unica Appaltante in quanto si era chiesto di espletare la gara e nella risposta data a tutte le ASP si comunicava che nelle more dell’espletamento le aziende avrebbero potuto provvedere autonomamente all’approvvigionamento per cui le risorse andranno recuperate dall’organismo regionale che deve procedere con bandi propri
Al di là dell’impegno della Vicepresidente, si dichiara parzialmente insoddisfatto in quanto non trova corresponsione per il superamento del problema che continua ad esistere, sottolineando che la Regione dovrebbe fare di più per colmare l’insufficienza di dotazione organica in un momento storico in cui la politica è oggetto di numerose contestazioni e la classe dirigente deve farsi carico di questi problemi.
Riferisce che l’interrogazione è stata presentata tenendo conto dello spirito con il quale è stato approvato il Collegato alla finanziaria per l’anno 2012 e specificatamente l’articolo 39 riguardante i programmi per l’edilizia residenziale da cantierizzare, sottolinea, inoltre, come l’utilizzazione di fondi possa essere posta in essere anche attraverso il passaggio alla Cassa Depositi e Prestiti al fine di bi-passare il problema inerente il patto di stabilità e rilanciare, quindi, il settore dell’edilizia che al momento è bloccato.
Affermato che il consigliere Guccione ha sollevato un problema vero ed importante e ricordato che sono state attivate tutte le azioni possibili, riuscendo ad erogare solo 25 milioni di euro, sottolinea come si stia dando seguito ad ulteriori attività per consentire l’apertura di altri cantieri e l’erogazione di complessivi 50 milioni di euro che servono a mettere in moto l’economia della Regione e contestualmente il mercato dell’edilizia. Evidenzia, anche, come con l’assessore Mancini si stia lavorando per riuscire a trovare soluzioni idonee a rispondere alle richieste provenienti dagli enti a cui sono destinati tali finanziamenti.
Si dichiara soddisfatto della risposta data dell’Assessore Gentile, concordando in particolare sulla necessità di fare tutto il possibile per mettere in moto le risorse e contestualmente l’attività dell’edilizia, offrendo una valvola di sfogo all’economia calabrese. Conclude auspicando che si possa fare ricorso per i finanziamenti alla Cassa Depositi e Prestiti al fine di ovviare al problema dello sforamento del Patto di stabilità.
Chiede una breve sospensione per una riflessione all’interno del proprio gruppo.
Accoglie la richiesta e sospende la seduta.
Concede la parola al consigliere Dattolo.
Visto l’indiscusso rapporto di lealtà esistente tra il gruppo dell’UDC e quello del PDL a livello regionale calabrese e pur avendo auspicato di poter esprimere un esponente del suo gruppo quale delegato della Regione per l’elezione del Presidente della Repubblica, comprende le motivazioni che non consentono tale scelta ed annuncia che il gruppo dell’UDC, pur rimanendo in Aula, voterà scheda bianca,.
Legge l’articolo 83 della Costituzione e ricorda, quindi, che è necessario delegare due rappresentanti della maggioranza e uno della minoranza, esprimendo un massimo di due preferenze. Costituisce, quindi, il seggio elettorale, nominando scrutatori i due segretari questori, Giovanni Nucera e Francesco Sulla.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione: presenti 43, votanti 43 , bianche 2, nulle 1. Comunica che hanno riportato voti:Chiappetta 22, Scopelliti 22, Principe 14, Bruni 2. Dichiara eletti quali rappresentanti per l’elezione del Presidente della Repubblica il Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, il consigliere Chiappetta e il consigliere Principe.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge
riguardante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 27 dicembre 2012,
numero 69.
Pone in votazione la proposta di inserimento che viene approvata. Indi,
chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge riguardante
“Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 gennaio 2013, numero 2
(Disciplina del collegio dei revisori dei conti del Consiglio regionale della
Calabria). Pone in votazione l’inserimento che viene approvato. Passa alla
discussione della prima proposta di legge inserita all’ordine del giorno.
Chiede l’inserimento di un ordine del giorno relativo alla mancata
operatività della nuova sede della caserma dei carabinieri nel Comune di
Cetraro.
Pone in votazione l’inserimento che è approvato.
Evidenziato che la proposta di legge in discussione è stata licenziata
dalla Commissione competente con voto favorevole della maggioranza dei gruppi
presenti e con l’astensione del gruppo di IDV, sottolinea che la modifica consiste nel sostituire le
parole “servizi ferroviari di interesse regionale e locale” con la dicitura
“servizi di trasporto pubblico locale, anche ferroviario”; inoltre fa presente
che non c’è impegno di spesa trattandosi
solo di un’interpretazione autentica.
Pone in votazione l’articolo unico della proposta di legge che è
approvato.
Sottolineato che il bilancio del Consiglio regionale è un documento
economico derivato da quello della Giunta, chiede chiarimenti in merito alla proposta
di modifica del collegio dei revisori dei conti ossia se non sarebbe il caso di
averne uno soltanto.
Chiarisce che il collegio dei revisori dei conti è unico, i componenti
avranno competenza sia per
Pone in votazione l’articolo unico della proposta di legge che è
approvato con autorizzazione al coordinamento formale. Indi, passa al
successivo punto.
Illustra la proposta di legge sottolineando che migliorare la qualità e
l’efficacia dei sistemi di istruzione in tutta
Precisato che con la proposta di legge in discussione la Calabria colma un ritardo nel settore di oltre 40 anni, ricorda l’iter tormentato del provvedimento che aumenta la soddisfazione per il risultato conseguito costituendo, a suo avviso, uno strumento innovativo che potrà essere di riferimento per le altre Regioni.
Evidenzia, altresì, che l’approvazione della proposta di legge consentirà di fruire di ingenti risorse statali che potranno realizzare un salto di qualità nel settore mettendo al centro la famiglia, i bambini e garantendo forme moderne di partecipazione di tutti i soggetti interessati.
Precisato che il gruppo del Partito democratico ha votato favorevolmente al provvedimento in Commissione, esprime plauso per la proposta di legge in discussione finalizzata a favorire, altresì, l’abbassamento della soglia di abbandono scolastico, ribadendo il voto favorevole del suo gruppo.
Ricordato il voto unanime in Commissione al provvedimento in discussione, auspica che la Regione riesca, con l’approvazione della presente legge, a dare una risposta esaustiva per sostenere la fase formativa più importante nella crescita del fanciullo che deve costituire, a suo avviso, una opportunità e una risorsa.
Precisato che il provvedimento usufruirà di ingenti risorse finanziarie statali e comunitarie, ritiene che esso potrà rappresentare un importante sostegno nel quadro degli interventi a tutela della persona, auspicando che già nel prossimo bilancio regionale siano previsti interventi adeguati di sostegno alla famiglia.
In merito ai bisogni della terza età, chiede maggiore attenzione all’Esecutivo regionale anche attraverso il completamento dei bandi, ritenendo la legge in discussione una pietra miliare di una politica attenta e condivisa per fornire servizi adeguati ai calabresi.
Dichiarato il voto favorevole del gruppo
dell’UDC come, peraltro, già avvenuto in Commissione, ripercorre l’iter di approvazione della proposta di
legge, evidenziando che attraverso di essa la Calabria si pone all’avanguardia
rispetto alle altre Regioni che non hanno ancora legiferato in materia, dando
risposte concrete ai bisogni dei più deboli anche attraverso le ingenti risorse
finanziarie statali e comunitarie.
Ritenuta la legge importante per dare
attuazione ai dettami comunitari dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza,
ricorda l’iter che ha portato
all’approvazione condivisa del provvedimento, che fornisce, a suo avviso,
risposte certe agli attori del settore.
Ritenuta l’approvazione della presente legge
un punto di partenza e auspicata l’opportuna utilizzazione dei cospicui fondi
previsti, ritiene che, attraverso la concertazione e l’ascolto, la presente
legge costituirà uno strumento efficace. Conferma, pertanto, il voto
favorevole.
Evidenziato che la legge fa ricorso a fondi
statali e comunitari in un settore in cui la Regione è fanalino di coda,
rilevato il consenso unanime espresso in Aula sulla proposta di legge, avrebbe
ritenuto opportuno finanziare la legge anche attraverso risorse regionali
colmando un gap presente nella
Regione.
Evidenziate le difficoltà connesse alle esigenze di rispetto del patto di stabilità, in un momento di congiuntura economica particolarmente difficile a livello regionale e statale, ricorda gli sforzi compiuti dall’Esecutivo regionale finalizzati a recuperare risorse libere in atto assorbite dal deficit del settore sanitario, auspicando il contributo della minoranza per sanare il disavanzo, evidenziando la notevole importanza della legge in discussione.
Pone in votazione gli articoli: 1 (Finalità); 2 (Obiettivi); 3 (Destinatari delle prestazioni); 4 (Servizi per l'infanzia); 5 (Nido di infanzia); 6 (Micro nido); 7 (I servizi educativi integrativi al nido e polo d'infanzia); 8 (Gestione dei servizi); 9 (Partecipazione delle famiglie ad costo dei servizi); 10 (Regolamento di attuazione); 11 (Funzioni della Regione); 12 (Funzioni dei comuni singoli o associati); 13 (Servizio sanitario); 14 (Autorizzazione); 15 (Accreditamento); 16 (Revoca dell'autorizzazione e dell'accreditamento e sanzioni); 17 (Registri comunali); 18 (Programma annuale); 19 (Carta dei servizi); 20 (Personale); 21 (Coordinatori pedagogici); 22 (Norma finanziaria); 23 (Norma transitoria e finale) e 24 (Abrogazione) che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
Illustra la proposta di legge finalizzata all’adeguamento della normativa regionale alle disposizioni del cosiddetto decreto Balduzzi, introducendo i requisiti previsti per le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere, nonché il limite massimo di età fissato in 67 anni.
Precisato che anche i direttori sanitari ed amministrativi saranno selezionati da un apposito elenco e dovranno essere in possesso dei requisiti previsti e ricordato che la proposta di legge è stata approvata all’unanimità in Commissione, riferisce la predisposizione di un emendamento sostitutivo per un riordino tecnico del provvedimento evitando di procedere al coordinamento formale.
Chiede chiarimenti in merito alla competenza
per le nomine dei direttori generali, attesa la fase di commissariamento della Sanità,
rilevando la diversità procedurale seguita nel progetto di legge della
Fondazione Campanella.
Precisato che il Decreto “Balduzzi” contempla
la possibilità per le Regioni di prevedere requisiti aggiuntivi, in merito al
requisito di esperienza dei 7 anni rileva che, per una maggiore qualificazione
del management, sarebbe stato
opportuno prevedere una specifica competenza professionale, per evitare il
rischio di direttori con competenza manageriale e non sanitaria.
Evidenziato che trattasi di due proposte di
legge di natura diversa, riferisce che la rivisitazione della natura giuridica
della Fondazione Campanella era prevista dal Piano di rientro, mentre la
proposta di legge in discussione stabilirà i requisiti per le nomine dei
direttori generali anche dopo la fine della fase del commissariamento che è una
fase transitoria.
Con riferimento alla possibilità di prevedere
requisiti aggiuntivi per le nomine, ricordata l’approvazione unanime in
Commissione della proposta di legge in discussione, riferisce il lavoro svolto
in Commissione che ha portato all’approvazione del testo odierno dando piena
trasparenza ai curricula dei manager
e sottolineando che con l’approvazione della proposta di legge la Calabria si
pone all’avanguardia rispetto alle altre Regioni.
Ricordato di aver chiesto più volte, ancor prima dell’esame da parte della Commissione, l’attuazione del Decreto “Balduzzi”, plaude all’approvazione odierna e riconfermando il suo voto favorevole, in riferimento al limite di età di 67 anni, che ricorda non essere previsto dalla normativa nazionale, auspica una revisione affinché sia uniformato all’età massima prevista per il collocamento a riposo dei dirigenti medici, quindi al 70esimo anno di età.
Per quanto concerne il limite dei 67 anni di età, evidenzia che lo stesso riguarda l’atto di nomina, di fatto consentendo all’eventuale manager di arrivare, nel corso del proprio incarico, ai limiti di età previsti per il collocamento a riposo dei dirigenti medici.
Pone ai voti l’emendamento sostitutivo all’articolo 1 che modifica il testo solo nella sua nomenclatura formale che è approvato, indi gli articoli 2 e 3 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata come modificata, con autorizzazione al coordinamento formale.
Costituito il seggio elettorale e nominati scrutatori i consiglieri Nucera e De Gaetano, concede la parola al consigliere Principe per una breve dichiarazione.
Giudicato il provvedimento in discussione relativo ad una nomina delicata ed importante ed atteso che dovrà essere indicato un solo nominativo, ritiene che si sarebbe dovuta prevedere una consultazione tra le forze politiche, considerato che dovrà sostituirsi un emerito componente quale il dottor Cirò Candiano, noto ed apprezzato componente della Corte dei Conti.
Ribadendo, quindi, che avrebbe auspicato una consultazione che, con amarezza, registra non esserci stata, annuncia che il suo gruppo voterà scheda bianca.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della votazione. Presenti e votanti 28, schede bianche 7. Hanno riportato voti: Barrile Antonio 21. Proclama, quindi, designato quale componente della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti il dottor Antonio Barrile.
Si rifà all’illustrazione svolta ad inizio seduta.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato, indi chiude la seduta.
La seduta termina alle 18,36
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)