IX^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
58.
SEDUTA DI LUNEDI’ 18
MARZO 2013
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO
Inizio lavori h. 14,30
Fine lavori h. 18,14
INDICE
STILLITANI Francescantonio, assessore
al lavoro, formazione professionale e politiche sociali
STILLITANI Francescantonio, assessore
al lavoro, formazione professionale e politiche sociali
STILLITANI Francescantonio, assessore
al lavoro, formazione professionale e politiche sociali
STILLITANI Francescantonio, assessore al lavoro,
formazione professionale e politiche sociali
STILLITANI Francescantonio, assessore al lavoro, formazione
professionale e politiche sociali
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio
(Gruppo Misto),*
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio
(Gruppo Misto)
STASI Antonella, Vicepresidente
della Giunta regionale
FEDELE Luigi, assessore ai
trasporti
MIRABELLI Rosario Francesco Antonio
(Gruppo Misto),*
NACCARI Carlizzi Demetrio (PD),*
SALERNO Nazzareno relatore,*,*,*
SCOPELLITI Giuseppe, Presidente
della Regione Calabria
FEDELE Luigi, Assessore ai
trasporti
Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Data lettura del dispositivo riguardante la surroga del consigliere Demetrio Battaglia che si è dimesso, optando per la carica parlamentare, informa che quest’ultimo verrà sostituito dal primo dei non eletti della lista di appartenenza, Demetrio Naccari Carlizzi, come risulta dagli atti pervenuti dal Tribunale di Reggio Calabria. Indi, pone ai voti il provvedimento che è approvato all’unanimità. Invita, quindi, il neoconsigliere Naccari Carlizzi a prendere posto in Aula.
(Il consigliere Naccari Carlizzi prende posto tra i banchi del centro
sinistra)
Augurato un buon lavoro ai consiglieri regionali eletti in Parlamento, passa al secondo punto all’ordine del giorno.
Illustra l’interrogazione finalizzata a capire se l’Amministrazione regionale ha regolarmente versato all’Inps le somme di cui al bando - Avviso pubblico avente ad oggetto “Manifestazione di interesse per l'individuazione di lavoratori ultracinquantenni per la concessione di contributi per la prosecuzione volontaria della contribuzione”-, previa stipula della relativa convenzione; chiede se corrisponda al vero la mancata corresponsione del trattamento contributivo compensativo per la platea dei cittadini ammessi al beneficio e quali iniziative si intendano assumere a tutela dei diritti acquisiti degli ammessi al trattamento, qualora corrispondesse al vero il ritardo sopra richiamato, ricordando, infine, che i lavoratori interessati sono circa 500.
Evidenziato che la mancata attuazione dipende dal fatto che l’Inps non ha sottoscritto la convenzione, nonostante i ripetuti solleciti da parte del Direttore generale, mette in evidenza che a seguito della riforma Monti è emersa la necessità di riesaminare nuovamente tutte le domande e stilare una nuova graduatoria. Sottolineato, inoltre, che l’Inps ha chiesto una nuova modifica della convenzione, alla cui sottoscrizione si frappongono degli ostacoli, ritiene necessario trovare una soluzione alternativa per questi lavoratori, attesa la disponibilità delle risorse finanziarie.
Dichiara che potrebbe essere soddisfatto qualora, in quanto detto dall’assessore, ci fosse una risposta per questi lavoratori. Auspicando una presa di posizione nei confronti dell’Inps da parte del Presidente per chiudere definitivamente la partita che sta creando problemi a questi lavoratori, prende, quindi, per buono l’impegno dell’assessore evidenziando la necessità di adottare misure urgenti ed incisive.
Illustra l’interrogazione volta a conoscere il numero delle strutture residenziali adibite a Comunità educative per minori con disagio psichico e disturbi del comportamento sottoposti a provvedimenti penali e/o amministrativi, la loro ubicazione geografica, la loro capacità ricettiva, il numero dei minori attualmente ricoverati, l'ammontare complessivo della spesa annua per la loro gestione; se l’utenza risponde ai requisiti richiesti ossia in possesso di diagnosi del servizio di neuropsichiatria infantile o del centro di salute mentale dell'ASP di competenza; la spesa sostenuta negli ultimi anni per il ricovero presso strutture situate in altre regioni di minori affetti dalle suddette patologie e quali iniziative si intendono intraprendere per perseguire una effettiva razionalizzazione della spesa regionale che possa portare ad una eliminazione degli sprechi e che determini un miglioramento dei servizi esistenti e una diversificazione delle offerte per meglio rispondere alle esigenze rilevate.
Premessa la necessità di riformare tutto il sistema delle strutture socio-assistenziali, sottolinea che molte proposte sono state realizzate su iniziativa di singoli proponenti senza una vera analisi territoriale e a tal proposito evidenzia che si sta operando una rivisitazione delle strutture su tutto il territorio. Riferisce, altresì, che è stato dato ad una società specializzata l’incarico di verificare gli effettivi costi e ne è emerso un quadro complesso e differenziato, con una distribuzione non omogenea sul territorio regionale e con le strutture che sopravvivono prevalentemente grazie ai volontari. Conclude sottolineando che è stata adottata dalla Giunta regionale una delibera con la quale si conferisce al Dipartimento competente l’incarico di effettuare l’indagine.
Dichiara di non essere soddisfatto, pertanto invita al massimo rigore e massima celerità per rispondere all’esigenza dell’intera Regione.
Illustra l’interrogazione finalizzata a conoscere il numero delle strutture adibite a Comunità educative per minori disadattati sociali sottoposti a provvedimenti penali e/o amministrativi di cui al regolamento regionale 23 marzo 2010, numero 7 pubblicato in BUR numero 5 supplemento straordinario n. 10 del 31 marzo 2010; la loro ubicazione geografica e la capacità ricettiva; il numero minori attualmente ricoverati e la spesa annua di gestione; i criteri che hanno portato al loro accreditamento considerato il servizio già disciplinato e quali iniziative si intendono intraprendere per perseguire una effettiva razionalizzazione della spesa regionale che possa portare ad una eliminazione degli sprechi e che determini un miglioramento dei servizi esistenti e una diversificazione delle offerte per meglio rispondere alle esigenze rilevate.
Sottolinea che in generale valgono le stesse considerazioni espresse in merito alla precedente interrogazione poiché si sta riformulando tutto il settore facendo il censimento, comunque ci sono due strutture, una nella provincia di Catanzaro ed una nella Provincia di Cosenza, che sono utilizzate al massimo.
Dichiara di non essere soddisfatto.
Afferma che l’interrogazione risulta essere ancora attuale in quanto ci
sono circa 20 mila lavoratori calabresi, percettori di ammortizzatori sociali
in deroga, a cui i sussidi non sono ancora stati pagati. Chiede di conoscere lo
stato di pagamenti dei sussidi, se sono reperite le risorse per l’anno 2012 e
se le risorse per il 2013 subiranno una decurtazione.
Affermato che riguardo alla problematica in discussione è sempre esistita una sua polemica pubblica con il ministro Fornero, sottolinea che l’accordo tra Governo e Regione Calabria prevedeva che le somme per il pagamento dei sussidi fossero a carico del Governo statale e che il Ministero ha sicuramente fatto male i conti considerato che non è ancora arrivata la copertura totale per liquidare quanto spetta nel 2012 ai lavoratori sussidiati.
Comunica che è stata erogata una prima tranche di 80 milioni di euro e, successivamente, una seconda
tranche di 30 milioni di euro e ulteriori due mensilità, ma che, ancora, per
saturare il dovuto per l’anno 2012 il Ministero deve corrispondere altri 30
milioni di euro. Evidenzia come per l’anno 2013 la situazione sia ancora più
critica in quanto il Ministero ha messo a disposizione 29 milioni di euro, un
decimo di quanto sarebbe necessario per pagare tutti i lavoratori. Conclude
rimarcando che questa problematica rischia di innescare una vera bomba sociale
in quanto mancano le risorse per pagare circa 25 mila lavoratori calabresi.
Si dichiara insoddisfatto della risposta ed evidenzia come la
problematica porterà, a breve, ad una deflagrazione sociale che travolgerà
tutto e tutti. Ribadisce di dichiararsi insoddisfatto ma anche turbato e
preoccupato per la situazione per discutere della quale sarebbe opportuno
convocare una seduta di Consiglio dedicata a questo argomento.
Sottolineato che
l’interrogazione è datata luglio 2012 e che i pagamenti ai lavoratori LSU- LPU
non sono stati ancora effettuati, chiede come mai
Affermato che tutte le risorse messe a disposizione sono state erogate
nei tempi previsti, sottolinea come in questo anno, prima di procedere alla
liquidazione delle somme, occorresse aspettare le rendicontazioni dei Comuni e
considerato che molti Comuni non le hanno inviate, si è deciso, allora, di
procedere con il pagamento dei lavoratori dei Comuni in regola. Evidenzia che
il ritardo è dipeso dalla sentenza della Corte Costitituzionale che aveva messo
in discussione i pagamenti degli stipendi. Conclude asserendo che i decreti
sono stati predisposti dal dipartimento e che i mandati sono già stati evasi
dalla ragioneria ma che rimangono da pagare i lavoratori dei Comuni che non
hanno presentato il rendiconto.
Si dichiara insoddisfatto perché, a suo avviso, nonostante
l’interrogazione sia stata presentata a luglio 2012, bene che vada i pagamenti
arriveranno a metà di aprile del 2013.
Ritenuto che l’assessorato non possa più consentire il protrarsi di
questa situazione trattandosi di stipendi lavorati, afferma, inoltre, che
l’assessore al bilancio non ha mai preso in considerazione gli ordini del
giorno approvati in Aula finalizzati a garantire il pagamento ai lavoratori.
Riferisce che l’interrogazione è volta a conoscere la ragionedei
ritardi nella corresponsione del TFR agli ex lavoratori di Ferrovie della
Calabria.
Afferma che la situazione si è risolta dopo l’accordo con il Ministero
che ha permesso di ripianare il debito della società e che sono in pagamento tutti
i contenziosi esistenti e derivanti dai debiti che la società aveva accumulato
negli anni.
Si dichiara soddisfatto
Afferma che l’interrogazione per certi aspetti potrebbe essere
considerata superata ma che la sua ratio
è sempre valida in quanto sono state escluse dal bando di gare per il supporto
alla struttura di urgenza ed emergenza SUEM 118 le associazioni di
volontariato, che, invece, avrebbero potuto garantire tale servizio a costi
molto più bassi rispetto a quello che deve sostenere l’USL numero 5.
Comunica di aver presentato un disegno di legge volto a colmare questo
tipo di lacuna e quindi a tutelare le associazioni.
Afferma che l’interrogazione è da ritenersi superata perché c’è una
sentenza del TAR e anche il dipartimento che conferma che non invitare le
associazioni di volontariato rientra tra le prerogative dell’USL, apprezzando
la predisposizione di un progetto di
legge volto a colmare le lacune esistenti.
Si dichiara soddisfatto.
Afferma che il DEA è un dipartimento di emergenza e
accettazione volto ad affrontare le emergenze nei casi più acuti e che a
Cosenza non si riesce ad arrivare ad una definitiva apertura dello stesso, dal
momento che si sono registrati casi di lavori eseguiti e mai pagati. Riferisce,
altresì, che nonostante quanto detto, prima della campagna elettorale, il
dipartimento DEA è stato inaugurato, anche se completamente vuoto, atteso che soltanto successivamente è stato
trasferito il pronto soccorso ma non gli altri reparti e le relative
attrezzature. Chiede quando e come avverranno i trasferimenti degli altri
reparti.
Sottolinea come il DEA sia un
dipartimento con elevata complessità che necessita di una importante valutazione;
pertanto, afferma che è stato deciso di trasferire il pronto soccorso e il
reparto di rianimazione e che occorra completare il trasferimento degli altri
reparti. Conclude asserendo che oggi possiamo dire che da qui a poco sarà
completato tutto il DEA.
Si dichiara parzialmente soddisfatto perché vorrebbe avere
assicurazioni che tutto il trasferimento possa essere posto in essere in
qualche settimana e non tra dodici anni.
Illustra l’interrogazione
riguardante la delicata situazione di 250 - 300 unità lavorative precarie dei
servizi amministrativi e tecnici della Regione che dopo un iter articolato sono
state collocate presso l’azienda Calabria lavoro e
Specificato che trattasi di 310
lavoratori, informa che è in atto una interlocuzione costante con i sindacati
per trovare una soluzione. Precisato che
Precisato che gran parte di questi lavoratori sono al momento disoccupati, dichiara di prendere per buona la volontà di risolvere la problematica.
Illustra l’interrogazione che fa riferimento ad un concorso per 2 posti di necroforo che, dopo verifiche, è stato ampliato a 4 posti autorizzati, regolarmente espletato con un iter procedurale corretto, ed evidenzia l’urgenza di avviare le procedure di assunzione in quanto gli ospedali non possono per legge non avere una sala mortuaria operativa nei termini di legge.
Scusatasi in quanto non in possesso delle informazioni in oggetto, chiede di rinviare la risposta alla prossima seduta di Consiglio, convocata per il giorno 25 marzo 2013.
Come da accordi presi in sede di Conferenza dei Capigruppo, chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 440/9^.
Pone in votazione la proposta di inserimento che è approvata.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno di una modifica del progetto di legge relativo all’aeroporto di Crotone.
Pone in votazione la proposta di inserimento che è approvata.
Comunica, quindi, che come da accordi presi in sede di Conferenza dei Capigruppo si chiede l’inserimento all’ordine del giorno di alcune modifiche di proposte di legge approvate che hanno avuto eccezioni formali da parte del Governo: la legge relativa alla Fondazione Campanella, la proposta di legge relativa agli ecomusei, la proposta di legge di modifica delle aree protette e la destinazione disavanzi della sanità di cui alla legge regionale numero 69/2012. Pone, quindi, in votazione l’inserimento all’ordine del giorno che è approvato.
Introduce la proposta di modifica della legge relativa alla Fondazione Campanella.
Precisato che anche il consigliere Scalzo ha sottoscritto questa proposta di legge, illustra la proposta che prende atto di un adempimento tecnico in ragione del Commissariamento della sanità calabrese e del Piano di rientro, inserendo una clausola di cedevolezza che eviti i contrasti con il Piano di rientro. Chiede, infine, che questa proposta sia approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
Riconosciuto che trattasi di un intervento squisitamente tecnico, esorta a non tralasciare i problemi di funzionalità del polo oncologico e sollecita un pieno accordo tra Università e Regione.
Pone in votazione il provvedimento che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
Precisato che trattasi di un articolo unico che aggiunge le parole “verificata la copertura dei disavanzi pregressi della sanità”, pone in votazione la proposta che è approvata.
Pone in votazione la proposta di modifica che è approvata.
Pone in votazione la proposta di modifica che è approvata. Passa al successivo punto dell’ordine del giorno.
Pone in votazione il provvedimento, in seconda lettura, che viene
approvato all’unanimità. Passa, quindi, al punto successivo dell’ordine del
giorno.
Evidenziato che la proposta di legge in discussione è stata esaminata
dalla Commissione competente ed è stata oggetto di approfondimenti per evitare
impugnazioni, comunica che vi è anche un emendamento sostitutivo che va ad integrare
l’articolo 1, e l’aggiunta nello stesso articolo del comma
Sottolineata la notevole importanza del provvedimento, evidenzia che
subito dopo l’approvazione in Commissione del testo ha ritenuto opportuno
presentare una propria proposta di legge attesa anche la complessità della
materia. Affermato che il Consiglio si è sempre orientato in modo propositivo
nella soluzione dei problemi, ritiene che ci sia stata una polemica eccessiva
dal momento che si interviene su un vuoto legislativo. A suo avviso, la
proposta licenziata dalla commissione avrebbe dovuto contenere la norma
finanziaria, comunque ricorda che aveva chiesto al relatore, onorevole Salerno,
se era possibile inserire anche il suo testo affinché l’ufficio legislativo
potesse esprimere un parere formale e questo non è avvenuto. Ritiene, pertanto,
che sarebbe opportuno ed utile un ulteriore approfondimento del testo e quindi
un nuovo passaggio in Commissione.
Sottolineato che nella seduta della Commissione competente del 13
dicembre il gruppo del Pd si è astenuto dalla votazione, ponendo una serie di
obiezioni alla luce del parere dell’ufficio legislativo, chiede di sapere prima di tutto, considerata
l’elaborazione dell’emendamento interamente sostitutivo della vecchia proposta,
se è stato acquisito il parere legislativo di conformità e se questa legge è a
costo zero, anche alla luce di quanto notificato da parte della Corte dei
Conti. Ritenuto necessario un ulteriore approfondimento del testo di legge in
Commissione, sottolinea, che se la maggioranza insiste nel voler approvare il
provvedimento non sarà ostacolata, ma ribadisce che il gruppo del Pd si asterrà
dalla votazione.
Chiede di avere copia dell’emendamento sostitutivo.
Chiarisce che ci sono due emendamenti presentati: uno al primo comma e l’altro
al comma 4 dell’articolo 1, per cui chiederà il coordinamento formale.
Precisa che quello in esame non è un testo sostitutivo di quello già
licenziato dalla Commissione, si tratta di due emendamenti aggiuntivi alla
proposta di legge poiché sono intervenute delle modifiche legislative
nazionali, quali ad esempio l’estensione ad altre categorie di lavoratori come
quella dirigenziale. Ricordando che si tratta di incidere in un comparto
difficile, auspica di varare il testo con una larga condivisione e con senso di
responsabilità, cercando di evitare che il personale precario cada nello
sconforto come avvenuto in passato.
Evidenziato che l’argomento in discussione riveste importanza per la
delicatezza del settore che va ad investire e per le numerose persone precarie
quali medici, paramedici ed infermieri, sottolinea che un approfondimento di
tipo giuridico-amministrativo potrebbe mantenere in servizio queste unità.
Ritiene che oltre al problema della legittimità costituzionale esiste
principalmente quello della discussione e dell’ascolto al Tavolo Massicci,
sarebbe, inoltre, opportuno conoscere le piante organiche, come sono stati
fatti gli spostamenti del personale e se c’è stata mobilità
intraregionale o interregionale. Alla luce di quanto detto è necessario capire la reale situazione ed andare al
confronto informati di tutto, anche perché ritiene che se non viene applicato
un percorso in una certa maniera, in modo legittimo, c’è il rischio di non
produrre effetti concreti.
Evidenziato che l’obiettivo di tutto il Consiglio è quello di garantire
i livelli essenziali di assistenza - senza
questi profili e senza questi operatori, che oramai da un numero abbastanza
congruo di anni sono in servizio, questi livelli essenziali di assistenza non
vengono garantiti -, chiede di
sapere se il Commissario per
l’emergenza sanitaria della Regione è convinto che con questo provvedimento si
otterrà il risultato e che rappresenti la soluzione per i problemi di questi lavoratori.
Ritenuto necessario realizzare il risultato, non essendo, a suo avviso,
sufficiente la semplice approvazione di un provvedimento che può avere alcuni
deficit, gradirebbe sapere se il provvedimento è idoneo al raggiungimento del
fine. Conclude affermando che non c’è dubbio che i livelli di assistenza
debbano essere garantiti da queste persone, ma è evidente che c’è la necessità
di svolgere alcuni necessari passaggi amministrativi.
Rivolgendosi ai relatori evidenzia che ci sono precari, nel comparto
della sanità, anche per l’anno 2012, pertanto anche questo personale è da
tenere presente.
Sottolineato che la Commissione ha lavorato sentendo il dovere di
trovare un punto di incontro, e questo ha fatto slittare il provvedimento,
precisa che la preoccupazione è quella di garantire almeno i livelli essenziali
di assistenza e dare risposte adeguate a queste persone, riconoscendo il merito
a chi lavora nei presidi ospedalieri. Prosegue affermando che il progetto di
legge è stato più volte rivisto e molti di questi lavoratori potrebbero
imboccare la strada dei contenziosi nei confronti della Regione. Fatto presente
che molti punti del testo proposto dal consigliere Maiolo sono stati recepiti
nella proposta in discussione, ricorda che molte leggi sono state impugnate
anche in presenza del parere positivo
dell’ufficio legislativo.
Consapevole che questi lavoratori sono essenziali per garantire i LEA,
manifesta vicinanza alle loro battaglie, ritenendo necessario comprendere
l’efficacia ed utilità della norma che si va ad approvare al fine di risolvere
il problema. Ritenuto, altresì, opportuno che la proposta sia sottoposta al
parere del Servizio legislativo per non creare ulteriori danni, ribadisce che
il gruppo del PD reputa questi lavoratori essenziali per la sanità calabrese e
che si debba assicurare il prosieguo della loro attività lavorativa.
Prendendo in riferimento quanto chiesto dal consigliere De Gaetano
nell’interrogazione già trattata, ricorda all’Aula le diverse norme approvate
negli anni passati nel comparto della sanità e conclude ribadendo la necessità
di procedere all’approvazione del provvedimento.
Sottolineata la volontà di tutti di pervenire alla risoluzione del
problema sia perché consente la funzionalità del sistema, sia perché si è
sensibili alle speranze dei lavoratori che con decoro svolgono il loro impegno,
manifesta dispiacere nell’evidenziare che il Consiglio rischia di battere il
record per i moltissimi provvedimenti che vengono impugnati dal Governo.
Precisa che la posizione del gruppo del Pd non vuole essere rigida e ritiene
inutile mettere in campo dei provvedimenti che poi vengono dichiarati
incostituzionali dalla Corte e ribadire l’excursus
legislativo del Consiglio su norme precedenti. Sottolineato che è cambiato il
mondo, sono cambiati gli aspetti basilari, ribadisce con chiarezza e in via definitiva
la richiesta di sapere se l’ufficio legislativo ha dato parere su questo
provvedimento, in assenza del quale, comunica l’astensione del gruppo del PD.
Informa che non corrisponde a vero che
Precisato che la proposta non
prevede ulteriori oneri finanziari e non ha nulla a che vedere con la percentuale
del 15 per cento prevista nel decreto Balduzzi, ricorda ai colleghi che ogni
anno ci si ritrova con il solito problema dei precari nelle aziende sanitarie e
che, quindi, anche nell’ipotesi di una impugnativa, su queste problematiche,
vale la pena rischiare e cercare di risolvere la questione definitivamente.
Ricorda, inoltre, come nell’affrontare altre problematiche si è riusciti a
collaborare con la minoranza ponendo in essere provvedimenti importanti come
quello riguardante
Evidenziato che l’ultima legge impugnata dal Governo centrale risale al febbraio 2012 e che nel 2012 su 71 leggi approvate è stata impugnata soltanto quella riguardante il Piano casa, pone in discussione l’emendamento protocollo numero 11974, a firma del consigliere Maiolo.
Illustra l’emendamento asserendo
che tutti quelli da lui presentati si riferiscono al testo licenziato dalla
Commissione competente e che l’emendamento in discussione è volto a modificare
il testo originario e sostanzialmente l’articolo 6 prevedendo al comma 1 che
sono le aziende sanitarie a predisporre le stabilizzazioni. Afferma che
l’emendamento protocollo numero
Esprime parere contrario.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero11974, è respinto, pone in votazione l’emendamento protocollo numero 11975, sul quale c’è il parere contrario del relatore, che è respinto. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 12665 il cui articolo 1 sostituisce quello esistente, in lo pone in votazione è approvato con il parere favorevole del relatore.
Afferma di votare a favore della proposta di legge anche se più volte ha evidenziato alcune perplessità sul testo che poteva essere ancora più blindato mettendo all’interno del comma 1 il comma 4 e 5 per come proposto dal consigliere Maiolo. Si augura che la norma possa trovare parere favorevole e nessun blocco da parte del Governo centrale.
Precisato che è stato
inopportuno porre in votazione gli emendamenti senza che i consiglieri avessero
il testo degli stessi, evidenzia come sia stato un errore non approvare il
comma
Pone in votazione la legge nel suo complesso, è approvata.
Pone in discussione il disegno di legge affermando che lo stesso è composto da un articolo unico concordato in conferenza dei capigruppo.
Afferma che la sua animata
critica era rivolta alla burocrazia regionale che non aveva ancora effettuato i
pagamenti ai lavoratori Lsu - Lpu, indi chiede scusa sul fatto personale
all’assessore Mancini. Evidenzia come
Afferma di trovare ingeneroso
l’intervento del consigliere De Gaetano in quanto la maggioranza e
Specificato che trattasi di un disegno di legge che mette una toppa
rispetto al tema di un precariato con problematiche decennali, evidenzia che in
questo momento stanno emergendo i nodi di tutte le problematiche calabresi con
la conseguenza che chi governa paga le responsabilità delle gestioni del
passato, e la situazione degli Lsu-Lpu è una delle problematiche di chi ha il
compito di governare. Prosegue facendo notare che oggi, non essendoci più le
condizioni per la stabilizzazione nei comuni, si pagano le irresponsabilità del
passato e bisogna decidere da che parte stare. Precisato che trattasi di lavoratori
meritevoli per i quali è stato presentato questo progetto di legge, afferma che
oggi serve gioco di squadra e responsabilità da parte di tutti e procede
ricordando che serve certezza nella copertura finanziaria per poter assolvere
agli obblighi derivanti da convenzioni e che quest’ultima dipende dal
rifinanziamento da parte del Governo nazionale. Dichiara, infine, che trattasi
di un atto che fornisce una prima risposta, dando un po’ di respiro , ma che la
vera battaglia per la soluzione del problema deve svolgersi a livello
nazionale.
Pone in votazione la proposta di legge.
Intervenendo per dichiarazione di voto conferma il voto favorevole del
gruppo del partito democratico per una proposta di legge che dà respiro, ma non
senza far notare che avrebbe potuto essere garantita la copertura fino a fine
anno, necessaria per cercare di affrontare e risolvere il problema senza
tensioni sociali. Invita a mettere insieme un sistema che trovi le risorse
insieme allo Stato centrale e che sia compatibile con rapporto di lavoro negli
enti locali e con il momento difficile che stiamo vivendo facendone un punto
importante per la ripartenza del Mezzogiorno del Paese. Facendo notare che, fin
dalla istituzione delle Regioni, le Regioni meridionali non hanno mai posto in
essere una politica unitaria, suggerisce di confrontarsi con i Governatori di
altre regioni meridionali, essendo a tutte comune il problema degli Lsu –Lpu.
Pone in votazione la proposta di legge numero 440/9^ che è approvata.
Quindi, introduce l’ultimo punto all’ordine del giorno.
Illustra la proposta contenente una modifica della legge regionale
numero 5 del 2013 relativamente alla copertura finanziaria dell’aeroporto di
Crotone
Pone in votazione la proposta di legge numero 438/9^ che è approvata.
Indi toglie la seduta.
La dirigente del Servizio
(dott.ssa Ester Latella)