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IX^ LEGISLATURA

 

 

RESOCONTO SOMMARIO

__________

 

57.

 

SEDUTA DI VENERDI’ 11 GENNAIO 2013

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FRANCESCO TALARICO E DEL VICEPRESIDENTE ALESSANDRO NICOLO’

 

 

 

Inizio lavori h. 14.37

Fine lavori h. 16,24

 

 

INDICE

PRESIDENTE   2,*

Comunicazioni 2

PRESIDENTE   2

Sull’ordine dei lavori 2

PRESIDENTE   2,*,*,*,*  4

DATTOLO Alfonso (UDC) 3

FEDELE Luigi, assessore ai trasporti 3

SCALZO Antonio (PD) 4

Proposta di legge numero 412/9^ recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale numero 57 del 15 novembre 2012. Legge organica di protezione civile della Regione Calabria”  2

PRESIDENTE   3

Proposta di legge numero 415/9^ recante “Modifiche alla legge regionale 6 novembre 2012 numero 54 (Legge organica in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo)”  3

PRESIDENTE   3

Proposta di legge numero 414/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Sottoscrizione quota di capitale sociale della società Aeroporto S. Anna S.p.A.”  3

PRESIDENTE   3

Ordine del giorno di iniziativa dei capigruppo di maggioranza in ordine al mantenimento in capo all’Afor di funzioni e competenze  4

PRESIDENTE   4

Comunicazioni del Presidente  4

PRESIDENTE   4

Emergenza rifiuti in Calabria - Dibattito. 4

PRESIDENTE   4,*

GALLO Gianluca (UDC) 6

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente  4

SCALZO Antonio (PD) 7

 

Presidenza del Presidente Francesco Talarico

La seduta inizia alle 14,37

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori invitando il segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

NUCERA Giovanni, Segretario Questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone ai voti il verbale che è approvato senza osservazioni.

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che nell’odierna seduta della Conferenza dei capigruppo è stata concordata la modifica di alcune leggi regionali, approvate nelle precedenti sedute, su cui sono state avanzate censure di costituzionalità e, precisamente, alla legge regionale numero 57 del 15 novembre 2012 “Legge organica di protezione civile della Regione Calabria”, di cui pone ai voti l’inserimento ed è inserita.

Proposta di legge numero 412/9^ recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale numero 57 del 15 novembre 2012. Legge organica di protezione civile della Regione Calabria”

PRESIDENTE

Pone in votazione l’articolo unico che è approvato.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Comunica che l’altra modifica riguarda la legge regionale 6 novembre 2012 numero 54 recante “Legge organica in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo”, e precisamente il comma 2 dell’articolo 3, relativo all’assistenza sanitaria, atteso che la Regione è sottoposta al Piano di rientro dal deficit sanitario, indi, ne pone ai voti l’inserimento ed è inserita.

Proposta di legge numero 415/9^ recante “Modifiche alla legge regionale 6 novembre 2012 numero 54 (Legge organica in materia di relazioni tra Regione Calabria e comunità calabresi nel mondo)”

PRESIDENTE

Pone in votazione l’articolo unico che è approvato.

Sull’ordine dei lavori

FEDELE Luigi, assessore ai trasporti

Come concordato in Conferenza dei capigruppo, chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge di iniziativa della  Giunta regionale numero 414/9^ relativa alla sottoscrizione della quota del capitale sociale della società Aeroporto S. Anna S.p.a, attesa l’esistenza di una imminente scadenza.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento all’ordine del giorno ed è approvato.

Proposta di legge numero 414/9^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Sottoscrizione quota di capitale sociale della società Aeroporto S. Anna S.p.A.”

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta di legge che è approvata.

Sull’ordine dei lavori

DATTOLO Alfonso (UDC)

Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno, firmato dai capigruppo di maggioranza, finalizzato ad impegnare la Giunta regionale a mantenere in capo all’Afor le funzioni di gestione del demanio forestale e le competenze in materia di Piano attuativo della forestazione.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è inserito.

Ordine del giorno di iniziativa dei capigruppo di maggioranza in ordine al mantenimento in capo all’Afor di funzioni e competenze

PRESIDENTE

Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE

Con riferimento alla situazione dei lavoratori precari del settore sanitario di cui alla proposta di legge numero 399/9^, comunica che, in ossequio a quanto richiesto dalla Conferenza dei capigruppo e al fine di non incorrere in censure di incostituzionalità, è stata inoltrata richiesta di parere ai consulenti giuridici, riferendo, come ribadito in Conferenza dei capigruppo, la volontà di addivenire ad una rapida approvazione del  provvedimento nella prossima seduta del Consiglio e rassicurando al riguardo i lavoratori interessati.

Sull’ordine dei lavori

SCALZO Antonio (PD)

Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno inerente il problema dell’emergenza rifiuti in Calabria.

PRESIDENTE

Considerato che l’argomento sarà oggetto dell’imminente dibattito, invita il consigliere Scalzo ad intervenire dopo la relazione dell’assessore Pugliano.

Emergenza rifiuti in Calabria - Dibattito.

PRESIDENTE

Riferisce che il dibattito odierno è stato fortemente voluto dall’intero Consiglio regionale, soprattutto al fine di comprendere le misure da adottare per uscire dallo stato di emergenza e procedere, quindi, alla riorganizzazione del settore dopo la fine della fase del commissariamento, evidenziando l’importanza dell’argomento ritenuto fondamentale per la Calabria e la preoccupazione conseguente alla risoluzione della problematica.

PUGLIANO Francesco, assessore all’ambiente

Ritenuta la problematica oggetto di discussione estremamente difficile da risolvere, reputa che essa vada affrontata con comune senso di responsabilità, senza steccati e divisioni, concordando sull’esistente stato di disordine e squilibrio del sistema dei rifiuti in Calabria, nonostante i 15 anni di commissariamento con relativi poteri straordinari che hanno prodotto, a suo avviso, scarsi risultati.

Evidenziato che nelle recenti festività natalizie il sistema è entrato ulteriormente in crisi, afferma che le responsabilità, a suo avviso, non sono da ascriversi esclusivamente all’Ufficio del commissario, ma anche ai diversi soggetti istituzionali interessati, ritenendo, peraltro, che i commissariamenti, soprattutto in campi delicati, debbano avere una durata temporale limitata, atteso che da commissari, spesso, a suo dire, non si hanno stimoli necessari alla risoluzione delle problematiche.

Censurata la mancata collaborazione ai commissari da parte dei soggetti istituzionali interessati, riferisce che l’Esecutivo regionale, fin dal suo insediamento, si è attivato per porre fine alla gestione commissariale, chiedendo l’avocazione delle funzioni alla Regione e ricordando l’ordinanza emessa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che chiudeva la gestione commissariale al 31 dicembre  2011 prorogando le funzioni al commissario in gestione ordinaria.

Individua, quindi, nel sistema della gestione dei rifiuti in Calabria le seguenti principali criticità e precisamente: gli scarsi risultati delle azioni messe in campo per ridurre la produzione di rifiuti, il cui trend è sempre stato in crescita, attraverso la raccolta differenziata che ha prodotto risultati scarsi quasi nulli, nonostante le ingenti risorse finanziarie impiegate ed, inoltre, un sistema tecnologico pubblico incompleto ed inadeguato.

Ricordato che la Calabria nel Piano dei rifiuti del 2002 era stata divisa erroneamente, a suo avviso, in tre macroaree Nord - Centro e Sud, riferisce la mancata realizzazione dell’area Calabria Nord e dei termovalorizzatori a Bisignano, Castrovillari e Acquappesa, le cui problematiche sono gravate sugli altri territori calabresi, crotonese prima e catanzarese poi, appesantendo l’impatto ambientale e ma anche il costo di gestione del trasporto dei rifiuti in Calabria.

Precisato che sono stati dimenticati due principi fondamentali quali quello della prossimità e dell’autosufficienza territoriale, ribadisce gli enormi danni anche erariali causati dalla mancata realizzazione del termovalorizzatore a Bisignano. 

Ritenuto che la crisi contingente sia stata determinata soprattutto dalla carenza di realizzazione degli impianti, reputa necessario affrontare la problematica con responsabilità sottolineando la necessità di realizzare discariche di servizio per gli scarti di lavorazione.

Censurata la costante e aprioristica contrapposizione da parte dei comuni alla realizzazione delle discariche, si interroga se non sia più rischioso l’accumulo nelle strade di rifiuti con il rischio che siano incendiati da facinorosi con le gravi inevitabili conseguenze.

Precisato che il sistema dei rifiuti è in autogestione finanziaria, riferisce le problematiche connesse ai crediti vantati dall’Ufficio del commissario nei confronti dei comuni, rispetto ai quali va compiuta una necessaria differenziazione tra morosi e virtuosi.

Evidenziato che l’Esecutivo regionale, in attesa di entrare nel pieno delle funzioni in materia, sta predisponendo una proposta di legge di riordino del settore, recependo la normativa nazionale, e ponendo fine alla suddivisione in macroaree che verranno trasformate in ATO, riferisce, altresì, la volontà di addivenire, a breve, alla predisposizione del Piano regionale dei rifiuti, nonché all’utilizzazione di un Accordo di Programma Quadro, dimenticato, di 18 milioni di euro, per la realizzazione di importanti infrastrutture, ed, anche alla rimodulazione del POR per la destinazione di risorse finanziarie per la realizzazione di un impianto tecnologico a Rende.

Precisato che il Piano sarà definito nei dettagli con gli enti territoriali competenti, auspica una presa di responsabilità e  uno sforzo comune di tutti i cittadini calabresi finalizzata alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti attraverso un sistema efficiente di raccolta differenziata.

Presidenza del VicePresidente Alessandro Nicolò

GALLO Gianluca (UDC)

Giudicata puntuale e precisa oltre che approfondita la disamina dell’assessore Pugliano,  dichiara che , attesi gli scarsi risultati in materia di raccolta differenziata nonché in riferimento all’apporto di migliorie tecnologiche, condivide, altresì, l’intervento nella parte in cui si è precisata l’inefficacia di 12 anni di Commissariamento, che non ha fatto che peggiorare il sistema regionale dei rifiuti, nel disinteresse generale dei commissari di turno.

Citando il caso della discarica creata nel territorio del suo comune, evidenzia come non vi sia l’auspicata autosufficienza territoriale, al pari dell’intera provincia di Cosenza e di Vibo Valentia.

Riconosciuto l’ampio disinteresse degli organi deputati alla gestione della raccolta dei rifiuti che ricorda devono essere economicamente autosufficienti a mantenerla, evidenzia come l’ufficio del Commissario sia anch’esso creditore della tassa sui rifiuti che i comuni non hanno riscosso.

Alla luce delle evidenti sensibilità sviluppatesi in materia, ritiene che una regione come la Calabria a vocazione turistica non possa permettersi di avere centinaia di tonnellate di rifiuti per le strade, evidenziando l’impatto negativo che tali immagini hanno prodotto. Sottolineato come si sia ingenuamente creduto che una problematica inerente i rifiuti fosse prerogativa di regioni come  la Campania, evidenzia come il commissariamento non sia mai riuscito da andare oltre la gestione dell’ordinario, nonostante detto commissariamento si dovesse sostituire all’incapacità gestionale degli allora attori politici. A suo dire, però, le cause dello sfacelo risiedono anche e soprattutto nella mala gestione, nella esasperata attenzione al business e, non ultima, l’intromissione sempre più insistente della criminalità organizzata.

Ricordati gli esiti della Commissione speciale di inchiesta sui rifiuti che aveva di fatto bocciato pesantemente la gestione commissariale in Calabria, giudicandola responsabile di aver abbandonato i caratteri dell’eccezionalità per affiancarsi alla gestione ordinaria prima e provocandone, infine, la paralisi, denuncia la deficienza di cassa dell’ufficio del commissario ed evidenzia il fallimento delle società miste, la cui scelta dei contraenti ha causato danni agli enti locali ed il mancato decollo della raccolta differenziata, probabilmente a causa di investimenti errati, non ultimo il caso Veolia e le immancabili interferenze criminali.

Riferisce, poi, che il 34 per cento dei rifiuti raccolti viene inviato direttamente in discarica mentre un ulteriore 34 per cento riguarda la raccolta degli umidi, con difficoltà di smaltimento, atteso che da un primo trattamento di questi ultimi il 40 per cento del loro totale è rimesso in discarica, causando enormi sanzioni da parte dell’Unione europea alla Calabria.

Sottolinea, quindi, che il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro costringerebbe la Calabria ad acquisire rifiuti da altre regioni indi, evidenziate le difficoltà a riportare la Calabria ad una gestione ordinaria, ritiene si debba prevedere uno stacco netto tra la consegna da parte del Commissario e l’inizio delle attività poste in essere dalla Regione, paventando la necessità di oltre un anno di interventi per portare la gestione nella sua interezza alla normalità.

Ritiene, altresì, necessario assegnare le dovute responsabilità al fine di ovviare di ripetere i medesimi errori, anche per fornire una soluzione concreta alle emergenze quotidiane che attanagliano la regione in materia di rifiuti. Invitando, quindi, a riappropriarsi di un forte senso di responsabilità per la risoluzione delle problematiche, ricorda le proteste levatesi per l’apertura di nuove discariche, giudicando necessario discutere di dette problematiche con particolare sensibilità, diversa rispetto a quella sino ad oggi registrata.

Ricordati gli effetti negativi rappresentati dai rifiuti sia sulla salute sia sulla tenuta sociale, ricorda le responsabilità ricadenti ai diversi livelli di governo, dalla Regione ai Comuni ed invita all’individuazione di soluzioni concrete fattibili che siano efficaci e celeri e che consentano con il dovuto tempo di implementare la raccolta differenziata e la creazione di nuovi impianti tecnologici.

In qualità di Presidente della IV Commissione chiede che si avvii un percorso di approfondimento di concerto con l’assessorato all’ambiente ad una ricognizione dell’esatto stato della raccolta dei rifiuti in Calabria, individuando percorsi virtuosi con il coinvolgimento dei territori e che consentano di individuare le soluzioni ad oggi non individuate ed il superamento della fase emergenziale.

SCALZO Antonio (PD)

Attesa la crisi attuale in materia di raccolta di rifiuti in cui versa la Regione e per la quale è necessaria una urgente, concreta ed efficace messa in atto di soluzioni, riferisce l’incontro avuto con i sindaci della provincia di Catanzaro alla presenza del Commissario all’emergenza ambientale, Speranza. Ricordati i danni connessi alla mancata raccolta e derivanti anche dalle condizioni meteorologiche che potrebbero causare un maggiore sprigionarsi di tossine, ritiene che la Regione debba riappropriarsi di un alto senso di responsabilità al pari degli enti locali, pur tenendo conto delle difficoltà connesse ai loro rapporti con la cittadinanza. Giudicato che le maggiori criticità siano rappresentate sia dal mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata sia dall’errato smaltimento degli altri rifiuti, sottolinea come l’area centrale della Calabria sia andata interamente al collasso. Sottolinea, quindi, come sia improcrastinabile la ricerca di soluzioni concrete ed efficaci, con la diffusione di una cultura che tenda alla produzione inferiore di rifiuti, raggiungendo quale obiettivo l’autonomia di smaltimento territoriale. A suo avviso, l’ufficio del Commissario avrebbe dovuto operare per superare lo stato di emergenza, rinvenendo in detto ufficio, nel corso degli anni, le responsabilità dello stato di crisi attuale. Evidenzia, poi, che le attuali discariche siano insufficienti a smaltire l’ammontare dei rifiuti prodotti, denunciando i gravi ritardi della raccolta differenziata nonché i ritardi in tema di evoluzione tecnologica volta alla selezione, smaltimento e poi scarto dei rifiuti.

Ritiene, quindi, che l’attuale seduta di Consiglio certifichi l’incapacità dell’ufficio del Commissario di affrontare l’emergenza e la predisposizione di una programmazione futura del settore, indi giudica indispensabile che le competenze di detto commissario siano trasferite alla Regione, con le necessarie integrazioni e modifiche legislative, valutando, attesa l’emergenza, la possibilità di trasferire i rifiuti in regioni vicine, per poi prestare particolare attenzione all’individuazione di nuove tecnologie adatte ai piccoli comuni.

Infine, ritiene che il Presidente della Giunta regionale debba attivarsi presso il Governo per far cessare la situazione commissariale e collabori per il superamento dell'emergenza, anche attraverso sistemi di stoccaggio, presentando un piano straordinario per la raccolta differenziata, in tempi brevi, concordato con gli enti locali e che occorra, al più presto, predisporre un nuovo piano attraverso il coinvolgimento della IV Commissione consiliare che contenga una adeguata programmazione basata su raccolta differenziata e nuove tecnologia. Per tali ragioni e vista l’assenza del Presidente della Giunta, chiede il rinvio della discussione ad altra seduta.

PRESIDENTE

Pone ai voti la richiesta di rinvio del dibattito da parte del consigliere Scalzo che è approvata, indi toglie la seduta.

La seduta termina alle 16,24

 

La dirigente del Servizio

(dott.ssa Ester Latella)